|Immagine = Nooteboom,-Cees Koeln 170311.jpg
|Didascalia = Cees Nooteboom nel 2011
}} La sua opera comprende lavori di poesia, narrativa, drammaturgia, commedia e cronaca di viaggio tradotti in più di trenta lingue, per i quale ha ricevuto riconoscimenti di valore fra cui più d'una candidatura al [[Premio Nobel|Nobel]]. Come giornalista, ha seguito come testimone tre momenti cruciali del secondo Novecento: l'[[Rivoluzione ungherese del 1956|invasione di Budapest]] nel 1956, la contestazione del [[Maggio francese]] nel 1968 e la [[Muro di Berlino#La caduta|caduta del muro di Berlino]] nel 1989<ref name="treccani">{{cita web|lingua=|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/cees-nooteboom/|titolo=Nooteboom, Cess|editore=''Treccani.it''|accesso=23 agosto 2013|autore=}}</ref><ref name="repubblica">{{cita web|lingua=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/04/cees-nooteboom.html|titolo=Cees Nooteboom|editore=''Repubblica''|accesso=23 agosto 2013|autore=Benedetta Marietti}}</ref>.
== Biografia ==
== Carriera artistica ==
Nooteboom, oltre a essersi è impegnato alla redazioni di articoli in forma di saggi o di cronache su diverse testate olandesi, si è dedicato alla poesia e alla narrativa. L'opera di esordio è un romanzo del [[1955]], ''Philip en de anderen'', che riprende le impressioni dei primi viaggi di Nooteboom e che, scritto due anni prima di ''[[Sulla strada|On the Road]]'' di [[Jack Kerouac|Kerouac]], fa del racconto un anticipatore della [[Beat Generation]]<ref name="repubblica "/>. Lo scrittore olandese proseguìprosegue con una raccolta di poesie del [[1956]], ''De doden zoeken een huis'', a cui fecefa seguire un'altra antologia di versi, ''Het schwarze gedicht'', pubblicata nel [[1960]], e, quattro anni dopo, ''Gesloten gedichten''. Del [[1963]] è [[nouveau roman]] intitolato ''De ridder is gestorven''<ref name="treccani"/>.
[[File:Milton paradise.jpg|thumb|upright=0.8|''Paradise Lost'' di Milton]]
Il punto di svolta nella carriera di Nooteboom si ebbeha nel [[1980]]: la pubblicazione del romanzo ''Rituelen'', successivamente trasposto in un'opera cinematografica, gli diededà fama internazionale e stimolòstimola gli studi critici dell'opera<ref name="WS"/>. Negli anni ottanta l'artista alternòalterna poesia e narrativa: il romanzo ''Een lied van schijn en wezen'', le liriche di ''Aas'' ([[1982]]), due anni dopo il romanzo favolistico ''In Nederland'' ([[1984]]), il lavoro poetico ''Het gezicht van ten oog'' del ([[1989]]); poi, negli anni novanta, la raccolta di versi del 1991 ''Rollende stenen'' ([[1991]]), il romanzo ''Volgende verhaal'' ([[1993]]); e un altro romanzo, ''Allerzielen'' ([[1998]]), in cui Berlino dà l'occasione per una riflessione sul nesso fra Storia e attualità. Nel frattempo, Nooteboom dettedà alle stampe ''reportage'' riguardanti i suoi giri per il mondo: ''Een nacht in Tunesie'' ([[1965]]), ''Een avond in Isfahan: reisverhalen uit Perzie, Gambia, Duitsland, Japan, Engeland, Madeira, en Maleisie'' ([[1978]]), ''De zucht naar het Westen'' ([[1985]]), ''Berlijnse notities'' ([[1990]]). La sua conoscenza diretta della Spagna gli offrìoffre il modo di cimentarsi in una produzione filmica, un lungometraggio sul pellegrinaggio a [[Santiago di Compostela]], seguitosèguito dalla pubblicazione nel 19971992 del libro ''OmwegDe omweg naar Santiago''<ref name="treccani"/><ref name="britannica"/>.
Anche in questo secolo, Nooteboom ha intervallato opere di natura diversa: dal riflessivo ''Nootebooms hotel'' <ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2007/12/09/books/review/Barbash-t.html|titolo=Travel Books|editore=''New York Times''|accesso=23 agosto 2013|autore=Joshua Hammer}}</ref> del ([[2002]]) a ''Paradijs verloren'' ([[2004]]), romanzo del 2004 che prende le mosse da alcuni versi di ''[[Paradiso perduto]]'' di [[John Milton]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2007/12/09/books/review/Barbash-t.html|titolo=The Women Come and Go|editore=''New York Times''|accesso=23 agosto 2013|autore=Tom Barbash}}</ref>; ''Het geluid van Zijn naam. Reizen door de Islamitische wereld'' ([[2005]]), che raccoglie le note dello scrittore durante la sua esperienza nel mondo arabo; ''‘s Nachts komen de vossen: verhalen'' ([[2009]]), collezione di otto racconti che si snodano attraverso l'indagine di vecchie foto; ''Brieven aan Poseidon'', saggio in forma epistolare pubblicato nel ([[2012]])<ref name="treccani"/>.
== Fortuna critica ==
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