Dialetto folignate: differenze tra le versioni

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{{O|linguistica|aprile 2019}}
{{Lingua
| colore = #dc143cABCDEF
| nome = FolignateDialetto fulginate
| stati = {{bandiera|ITA|nome}}
| regione = {{IT-UMB}}
| persone = ~80.000
| classifica = Non tra i primi 100
| fam1 = [[Lingue indoeuropee|Indoeuropee]]
| fam2 = [[Lingue italiche|Italiche]]
| fam3 = [[Lingue romanze|Romanze]]
| fam4 = [[Lingue italo-occidentali|Italo-centrali]]
| fam5 = [[Dialetto umbro]]
| fam6 = '''Dialetto Folignatefolignate'''
| nazione = -
| agenzia = ''nessuna regolazione ufficiale''
| iso2 = -
| estratto = Tutte le perzone nasco'nașcono livere, co la stessa dignità e li stissi diritti. C'emo tutti la capoccia e la coscienza e demoemo da agì l'uni coll'andri commecome fratélli.
}}
 
{{Torna a|Dialetto umbro}}
Il '''dialetto fulginate''' o '''folignate''' è parlato in gran parte del territorio dei comuni di [[Foligno]] e [[Valtopina]] e, con alcune varianti, nei comuni di [[Spello]], [[Nocera Umbra]], [[Trevi]], [[Bevagna]] e [[Montefalco]]. È il più settentrionale tra i dialetti umbri meridionali.
 
== Caratteristiche ==
{{cn|Il dialetto folignate è uno dei [[dialetti umbri]]. E'È parlato nella città di [[Foligno]] e nei limitrofi centri di [[Spello]], Valtopina e [[Montefalco]], nonché con alcune varianti, di Spello, Nocera Umbra, Trevi e Bevagna.
 
Esso appartiene al gruppo dei dialetti umbri del gruppo meridionale, quali lo spoletino, il ternano, il narnese.
Il folignate è non soltanto il più settentrionale fra i dialetti umbri del gruppo meridionale, ma il più settentrionale, nella regione, fra i dialetti posti a sud della celebre linea di confine delle isoglosse che, secondo lo studiostudioso tedesco [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]], dividerebbero ildialetti mediani propriamente Norddetti dalda Sudquelli dell'Italiaperimediani.
Il folignate presenta infatti alcune influenze del [[dialetto perugino]], quali ad esempio l' utilizzo della preposizione semplice "nd' per comporre le preposizioni articolate al posto dell'italiano "in": "'ndò lu fiume", "'ndò lu muru" per "nel fiume" "nel muro", oppure l'utilizzo del pronome femminile di terza persona singolare "lia", tipico anche dell'anconetano.
 
Le sue caratteristiche generali più appariscenti sono:
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* Le u e le o finali latine, originariamente distinte, tendono ad unificarsi in "u", salvo che in tutte le forme verbali diverse dal participio ed in alcuni termini che mantengono il genere neutro ("lu somaru" ma "lo vino"). La "a" latina resta invece sempre intatta, non scadendo mai, a differenza di quanto accade nel perugino, a vocale indistinta.
* La [[metafonesi]]: le parole che terminano in -u, -o ed -i -e, se sono accentate su o/e subiscono uno scurimento di queste ultime, che passano a ó/é se sono acute oppure a u/i se sono gravi (cóttu < it. còtto, pórcu > it. pòrco, nùi < it. noi).
* Le consonanti subiscono fenomeni di [[Sonorizzazione (fonetica)|sonorizzazione]] e [[palatizzazione]] molto simili a quelli che si riscontrano nei [[dialetti marchigiani]] dell'area maceratese-fermana-camerte, anche se complessivamente meno accentuati.
* GG intervocalico (d͡ʒ) diventa GGH (g):
Poggio -> Pogghju
*Assimilazione progressiva dei nessi consonantici nd > NN, mb > MM,
ld>LL.}}
 
== ConfiniArea deldi dialettodiffusione ==
Il dialetto folignate propriamente detto viene parlato in gran parte del territorio comunale di Foligno. Tuttavia, i centri della montagna risentono dell'influenza delle aree confinanti: camerte nel caso di [[Colfiorito]], nocerina e fabrianese nel caso di [[Annifo]], spoletina nel caso di [[Verchiano]], che appartiene appunto alla diocesi di Spoleto. Le differenze sono comunque minime e non distinguibili dall'ascoltatore forestiero. Nel territorio di Nocera Umbra il folignate si stempera invece gradualmente salendoprocedendo verso Nordnord, tanto da rendere il nocerino un dialetto sostanzialmente più simile a quelli dell'area centrale di transizione dell'Umbria (la fascia Gualdo-Assisi- Todi). Il nocerino non presenta l'articolo determinativo maschile "lu", già stemperato in "el". Il folignate si mantiene invece sostanzialmente integro in tutto il territorio comunale di Spello, nonostante alcune differenze, con delle punte di penetrazione fin nel centro storico di Cannara, mentre a Bevagna torna a modificarsi per effetto della vicinanza con la fascia di transizione: l'articolo determinativo maschile diventa "er", la vocale finale dei maschili tende a diventare "o", ma il lessico e gli altri fenomeni consonantici e vocalici del folignate si mantengono. Il dialetto mevanate viene parlato anche nella confinante frazione folignate di [[Budino (Foligno)|Budino]].
Di stretta osservanza folignate è invece Montefalco, mentre, a sud, il dialetto di Trevi si presenta nella cadenza molto più simile allo spoletino, anche se il lessico è veramente molto simile e quasi sovrapponibile al folignate, tanto che il Vocabolario del dialetto del territorio di Foligno, redatto da Renzo Bruschi nel 1980, colloca il trevano fra i dialetti folignati.
 
== Storia ==
Nel Medioevo, il folignate o dialetti ad esso molto simili si estendevano probabilmente in un areale più ampio di quello attuale: ne è illustre prova il volgare utilizzato da [[San Francesco d'Assisi]] per redigere il celebre [[Cantico delle Creature]], assai più simile nelle sonorità e negli esiti vocalici al folignate che all'attuale dialetto assisano ("altissimu e onnipotente bon signore").
Molti termini del folignate, come dello spoletino o del nursino, sono di origine [[longobarda]] al pari dei loro corrispettivi italiani (ad es. "skinaschina" per "schiena", "trokkutroccu" per "truogolo"), specie quelli riferiti all'ambiente pastorale.
L'areale del folignate, come molto spesso accade con i dialetti, tende a coincidere abbastanza con i confini della diocesi di Foligno; l'arcidiocesi di [[Spoleto]] tende a limitarlo verso sud fin dalla prima periferia della città.
Il dialetto folignate è ancora parlato diffusamente in città, soprattutto in ambito familiare od in contesti informali, anche da parte degli immigrati, specie di seconda generazione. L'[[italiano regionale]] parlato in contesti più formali tende ad omettere la "u" del maschile singolare, sostituendola con la "o", e ad evitare la metafonesi.
Negli ultimi decenni, si è registrata anche una certa produzione letteraria, diffusa in ambito locale.
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=== Verbi ausiliari ===
 
=== Avere - Avécce ===
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|Io
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|Tu
|c'hai/hi
|c'ii
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|Loro
|c'honno/ho'
|c'ìono
|}
Es.
 
''Te l'ìo portatu a casa"'' > "Te l'avevo portato a casa"
 
=== Essere - Esse ===
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|Io
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|Io
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R. Bruschi, Vocabolario del dialetto del territorio di Foligno, Università degli Studi di Perugia, 1980
 
[[Categoria:Dialetti italiani medianiumbri|folignate]]
[[Categoria:Foligno]]
 
{{Portale|Linguistica|Umbria}}