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{{Carica pubblica
| nome = Prospero Balbo
| immagine = Ritratto di Prospero Balbo, 1821 - Accademia delle Scienze di Torino - Ritratti 0128 B.pngjpg
| didascalia = Ritratto a carboncino di I.Prospero SilvaBalbo, 1820 circa (Torino, Biblioteca Reale)1821
| carica = Ambasciatore del Regno di Sardegna a Parigi
 
| mandatoinizio = 1796
|carica = [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Ministro del Regno di Sardegna]]
| mandatofine = 1798
|mandatoinizio =
|mandatofine mandato =
|mandato cotitolare =
| monarca = [[VittorioCarlo Emanuele I di Savoia]]IV
|vice di =
| carica2 = [[Sindaci di Torino|Sindaco di Torino]]
|cotitolare =
| mandatoinizio2 = 1789
|monarca = [[Vittorio Emanuele I di Savoia]]
| mandatofine2 = 17891791
|carica2 = [[Sindaci di Torino|Sindaco di Torino]]
| carica3 = Controllore Generale delle Finanze
|mandatoinizio2 = 1789
| mandatoinizio3 = 1799
|mandatofine2 = 1789
| mandatofine3 = 1800
|presidente =
| monarca3 = Carlo Emanuele IV
|vicepresidente =
| carica4 = Rettore dell'Università di Torino
|primoministro =
| mandatoinizio4 = 1805
|viceprimoministro =
| mandatofine4 = 1814
|vice =
| monarca4 = Napoleone Bonaparte Imperatore
|predecessore =
| carica5 = Presidente del Magistrato della Riforma (Ministro dell'Istruzione)
|successore =
| mandatoinizio5 = 1819
|legislatura =
| mandatofine5 = 1820
|gruppo parlamentare =
| carica6 = Ministro degli affari interni
|coalizione =
| mandatoinizio6 = 1820
|circoscrizione =
| mandatofine6 = 1821
|collegio =
| monarca6 = Vittorio Emanuele I
|tipo nomina =
|incarichi legislatura =
|sito tipo nomina =
| incarichi =
 
| sito =
| prefisso onorifico =
| suffisso onorifico =
| partito =
| titolo di studio =
|tendenza =
|titolo dialma studiomater =
|alma materprofessione =
|professione firma =
|firma =
}}
{{Bio
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|PostCognomeVirgola = '''conte di Vinadio'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = TorinoChieri
|GiornoMeseNascita = 1º luglio
|AnnoNascita = 1762
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|GiornoMeseMorte = 14 marzo
|AnnoMorte = 1837
|Epoca = 18001700
|Epoca2 = 1800
|PreAttività = è stato un [[intellettuale]] e
|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]], presidente perpetuo dell'[[Accademia delle Scienze di Torino]], rettore dell'[[Università di Torino]] e ministro del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
== Biografia ==
[[File:Balbo, -Prospero – Opere, 1830 -– BEIC 773338.tifjpg|thumb|''Opere'', 1830]]
Nato a Chieri il 1º luglio 1762 da Carlo Gaetano Balbo di Vinadio e da Paola Benso e rimasto orfano all'età di tre anni, viene accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino - primo ministro di Carlo Emanuele III e secondo marito della nonna materna Teresa Beraudo di Pralormo - che lo adotta come figlio e lo avvia alla politica.
 
Laureato in Diritto all'Università di Torino, nel 1782 è tra i fondatori della Patria Società Letteraria e in tale veste inizia a collaborare agli ''Ozi'' ''letterari'', alla ''Biografia Piemontese'' del Tenivelli (cui il B. apporta il contributo di accurate annotazioni) e alla ''Biblioteca Oltremontana.'' Socio dell'[[Accademia delle Scienze di Torino|Accademia delle Scienze]] dal 1783, anno della sua fondazione, nel 1788 ne è nominato segretario aggiunto e dal 25 novembre 1815 presidente perpetuo. Tra il 1789 e il 1791, pubblica cinque saggi di aritmetica politica.
[[File:Balbo - Opere, 1830 - 773338.tif|thumb|''Opere'', 1830]]
Torinese di nascita, prese parte all'[[Accademia delle Scienze di Torino|Accademia delle Scienze]] dal [[1783]], anno della sua fondazione. Nel [[1788]] ne fu nominato segretario aggiunto e dal 25 novembre [[1815]] presidente perpetuo.
 
In qualità di politico, ebbeha un ruolo di mediazione tra partito del legittimismo monarchico (conservatore) ed il partito filo-francese (innovatore).
Tra il [[1789]] e il [[1791]], partendo dal lavoro fatto da [[Gianfrancesco Galeani Napione]], scrisse cinque saggi di aritmetica politica.
 
Il 22 febbraio [[1789]], dopo un trascorso come decurione nella giunta comunale, divenneè eletto [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]] e si sposòsposa con Enrichetta Tapparelli d'Azeglio (Torino 4 aprile 1772-marzo 1792) di appena diciassette anni. Da lei, morta ancora giovane, avrà tre figli: il primo fu [[Cesare Balbo]] (21 novembre 1789), futuro primo ministro del Regno di Sardegna, poi Ferdinando (27 gennaio 1791) e Paolina (4 marzo 1792).
In qualità di politico, ebbe un ruolo di mediazione tra partito del legittimismo monarchico (conservatore) ed il partito filo-francese (innovatore).
 
Nel 1796, in un momento di grave crisi per la monarchia sabauda, in seguito all'ingresso di Bonaparte in Italia, è nominato dal re [[Vittorio Amedeo III]] ambasciatore a [[Parigi]] dove rimane fino alla caduta della monarchia sabauda nell'inverno del 1798. Rifugiatosi nel 1799 prima in Spagna e poi a Firenze - dopo essersi risposato con Maddalena Caterina des Isnard, nata ad Avignone da una nobile famiglia originaria d'Asti - rientra in Piemonte nel novembre del 1799, dopo la restaurazione austro-russa, ottenendo dal sovrano l'incarico di Controllore Generale delle Finanze che terrà fino al marzo 1800. Rifugiatosi a Firenze dopo il ritorno dei francesi in Piemonte, rimane nella capitale toscana fino al 1805 quando accetta di rientrare a Torino - città ormai annessa alla Francia napoleonica - per assumere la carica di Rettore dell'Università e di Ispettore Generale della Pubblica Istruzione, offertagli personalmente da Napoleone, desideroso di riconciliarsi con una parte dell'élite monarchica.
Il 22 febbraio [[1789]], dopo un trascorso nella giunta comunale, divenne [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]] e si sposò con Enrichetta Tapparelli d'Azeglio (Torino 4 aprile 1772-marzo 1792) di appena diciassette anni.
Da lei ebbe tre figli: il primo fu [[Cesare Balbo]] (21 novembre 1789), futuro primo ministro del Regno di Sardegna, poi Ferdinando (27 gennaio 1791) e Paolina (4 marzo 1792).
 
Allontanato da tutte le cariche con la [[restaurazione]] del 1814, viene presto richiamato da Vittorio Emanuele I che nel 1818 gli propone la carica di Viceré di Sardegna, da lui rifiutata, quindi nel 1819 di Presidente del Magistrato della Riforma (di fatto ministro dell'istruzione). Nel 1820 Balbo è promosso Ministro degli interni nel governo presieduto dal Ministro degli Esteri Antonio Asinari di San Marzano. Favorevole a caute aperture costituzionali, viene licenziato dal re Carlo Felice l'11 marzo 1821 in seguito alla presentazione di una bozza di costituzione ritenuta troppo avanzata. Travolto dalle insurrezioni del 1821, si ritira dalla politica attiva dedicandosi agli studi, mantenendo la carica di Presidente dell'Accademia delle Scienze.
Nel [[1796]], per volere di [[Vittorio Amedeo III]], partì alla volta di [[Parigi]] in qualità di ambasciatore, mentre nel [[1805]] per volere di [[Napoleone]] fu nominato Rettore dell'Università, ma con l'avvento della [[restaurazione]], nel [[1814]] fu allontanato dalle cariche.
 
DalCon [[1821]]l'avvento al [[1831]]trono dedicòdi ilCarlo suoAlberto impegnodi agliSavoia studiCarignano, dopodichénel 1831, torna ad essere ascoltato ebbea uncorte altroe incaricoviene comenominato capoPresidente della sezione di finanzeFinanze del Consiglio di Stato, ma si dimisedimette nel [[1834]] dopo essersi scontrato con i consiglieri più conservatori. FuNel 1833 ilè primonominato presidente della [[Deputazione Subalpina di storia patria|Regia Deputazione di Storia Patria]] (poi Deputazione Subalpina di Storia Patria), istituita in quello stesso anno da [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] nel [[1833Albert]] per sviluppare gli studi sulla storia dei suoi domini e della dinastia<ref>{{cita web|url=http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/fileadmin/template/allegati_media/materiali_studio/convegni/europa/convegni_europa_carassimassabo.pdf|titolo=I dilemmi dell'archivista ottocentesco tra strategie politiche,
Fu richiamato da [[Vittorio Emanuele I]] con l'obiettivo di sistemare le finanze e nel [[1819]] fu ministro della Pubblica Istruzione, mentre tra il [[1820]] ed il [[1821]] fu ministro degli Interni, ma a seguito della bozza di costituzione che presentò al Re l'11 marzo [[1821]] divenne nemico di [[Carlo Felice]] chiudendo così la sua carriera politica.
orientamenti storiografici e doveri professionali: il caso del Piemonte.|accesso=5 febbraio 2012|urlmorto=sì}}</ref>. In questa veste si adopera per promuovere gli studi storici, favorendo studiosi come Luigi Cibrario, Federigo Sclopis ed Ercole Ricotti.
 
Muore a Torino nel 1837.
Dal [[1821]] al [[1831]] dedicò il suo impegno agli studi, dopodiché ebbe un altro incarico come capo della sezione di finanze del Consiglio di Stato ma si dimise nel [[1834]]. Fu il primo presidente della [[Deputazione Subalpina di storia patria|Regia Deputazione di Storia Patria]] (poi Deputazione Subalpina di Storia Patria), istituita da [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] nel [[1833]] per sviluppare gli studi sulla storia dei suoi domini e della dinastia<ref>{{cita web|url=http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/fileadmin/template/allegati_media/materiali_studio/convegni/europa/convegni_europa_carassimassabo.pdf|titolo=I dilemmi dell'archivista ottocentesco tra strategie politiche,
orientamenti storiografici e doveri professionali: il caso del Piemonte.|accesso=5 febbraio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Morì nel [[1837]].
 
==Opere==
* {{Cita libro|titolo= Opere|città= Torino|editore= Pietro Giuseppe Pic|anno= 1830|url= https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE7938685}}
 
* {{Cita libro|editore= Pietro Giuseppe Pic
|cognome= Balbo
|nome= Prospero
|titolo= Opere
|città= Torino
|accesso= 25 giugno 2015
|data= 1830
|url= http://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=773338&search_terms=DTL8
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[{{cita libro|autore=Luigi Cibrario|wkautore=Luigi Cibrario]],|titolo= ''Notizie biografiche del conte Prospero Balbo'',|editore= Tipografia Favale,|città= Torino,|data= 1837}}
* [[Onorato Roux]], ''Infanzia e giovinezza di illustri italiani'', Ulrico Hoepli, Milano, 1899
* [[Eugenio Passamonti]], ''Prospero Balbo e la rivoluzione del 1821 in Piemonte'', F.lli Bocca Librai di S.M., Torino, 1923
* [[Gian Paolo Romagnani]], ''Prospero Balbo: intellettuale e uomo di stato, 1762-1837,'' 2 voll., [[Deputazione Subalpina di storia patria|Deputazione subalpina di storia patria]], [[Università di Torino]], 1988
 
== Voci correlate ==
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* [[Sindaci di Torino]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Autore:Prospero Balbo|commons=Category:Prospero Balbo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Sindaco
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[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:nobiliNobili italiani del XVIII secolo]]
[[Categoria:Nobili italiani del XIX secolo]]
[[Categoria:Diplomatici del Regno di Sardegna]]