Governo Moro III: differenze tra le versioni
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{{Governo
|Nome = Governo Moro III
|Immagine =
|Didascalia = Foto ufficiale scattata dopo la cerimonia di giuramento al Palazzo del Quirinale
|Stato = ITA
|Presidente = [[Aldo Moro]]
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|CoalizioneGov = DC, [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]
|Legislatura = [[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV Legislatura]]
|DataGiuramento = 24 febbraio
|DataDimissioni = 5 giugno
|DataNuovoGoverno = [[Governo Leone II|Leone II]]<br />25 giugno 1968
|Precedente = [[Governo Moro II|Moro II]]
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|Dimensione = 150px
}}
Il '''Governo Moro III''' è stato il ventunesimo [[governo della Repubblica Italiana|esecutivo della Repubblica Italiana]], il quarto e ultimo della IV legislatura.
È rimasto in carica dal 24 febbraio 1966<ref>{{Cita web|autore=[[Fausto De Luca]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0098_01_1964_0165_0001_9238380/|titolo=Moro e i ministri hanno giurato Lunedì prima riunione del governo|pubblicazione=La Stampa|citazione='''Roma, 24 febbraio.''' Il terzo governo Moro ha giurato stamane fedeltà alla Repubblica dinanzi al presidente Saragat. Al Quirinale è giunto per primo, alle 11, il presidente del Consiglio Moro, accolto con gli onori militari. Introdotto nello studio ufficiale del Capo dello Stato, Moro ha letto la formula: «Giuro sul mio onore di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e di esercitare le mie funzioni di presidente del Consiglio dei ministri nell'interesse supremo della nazione».|data=25 febbraio 1966|p=1}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=|autore=Alberto Sensini|titolo=Il nuovo governo è già in carica - Roma, 24 febbraio - I ministri del terzo governo Moro hanno giurato questa mattina nelle mani del capo dello stato.|pubblicazione=[[Corriere d'Informazione]]|data=24 febbraio 1966}}</ref> al 25 giugno 1968<ref>{{Cita web|autore=[[Fausto De Luca]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0120_01_1968_0147_0001_7726937/|titolo=Il governo ha giurato in Quirinale Oggi primo Consiglio dei ministri|data=26 giugno 1968}}</ref> per un totale di 852 giorni, ovvero 2 anni, 4 mesi e 1 giorno.
== Compagine di governo ==
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|}
== Composizione
{| class="wikitable"
!Carica
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|-
![[Ministero dell'università e della ricerca|Ricerca scientifica]]
| bgcolor="{{Colore partito|
|[[File:LeopoldoRubinacci.jpg|140x140px]]
| colspan="2" |[[Leopoldo Rubinacci]] ([[Democrazia Cristiana|DC]])
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|-
![[Ministero della difesa|Difesa]]
| bgcolor="{{Colore partito|
|[[File:Roberto Tremelloni.jpg|135x135px]]
|[[Roberto Tremelloni]] ([[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]])
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=== 1966 ===
====
*25-31 gennaio: congresso del PCI: si confrontano due linee politiche: da una parte quella di [[Luigi Longo]] e [[Giorgio Amendola]] che propone la riunificazione delle forze di sinistra e quella di [[Pietro Ingrao]], che ritiene che l’unificazione della sinistra deve avvenire su basi classiste e rivoluzionarie.
*26 gennaio-2 febbraio: il capo dello
==== Febbraio ====
*4 febbraio: Moro rimette l'incarico. Il capo dello
*5-8 febbraio: congresso del PLI: [[Giovanni Malagodi]] viene rieletto segretario a grande maggioranza. Il documento congressuale sostiene che una democrazia senza alternative diventa dittatura, e che il PLI è pronto a rimanere all'opposizione anche per un lunghissimo periodo. Se dalle consultazioni non emergono alternative si può e si deve ricorrere alla consultazione popolare.<ref>Il Messaggero, 9 febbraio 1966</ref>
*14 febbraio: sciolto il nodo della partecipazione di tutte le correnti della DC si delinea un accordo tra i quattro partiti della maggioranza. Due esponenti centristi entrano nella squadra di governo, la destra avrà la presidenza del consiglio nazionale con l'elezione concordata di [[Mario Scelba]].<ref>Il Messaggero, 15 febbraio 1966</ref>
*15 febbraio:
*23 febbraio: dopo un mandato esplorativo di una settimana e un reincarico Moro scioglie la riserva a presenta la lista dei ministri, caratterizzata da sei nuovi ingressi e alcune assenze eccellenti. L'accordo prevede la conferma della politica estera, i piani quinquennali per la scuola e l'economia, l'istituzione delle regioni e la definizione della legge urbanistica.
==== Marzo ====
*3-8 marzo: Aldo Moro presenta, alla Camera e al Senato il programma del governo. Nelle dichiarazioni l’elenco delle principali leggi di riforma già presentate e da approvare e quelle da predisporre fra cui le Regioni e l’urbanistica. Per le regioni Moro prende l'impegno di fissare il primo voto entro tre mesi dalle [[Elezioni politiche in Italia del 1968|elezioni politiche del 1968]]. Piena valorizzazione della formula politica del centro-sinistra, non solo nell’immediato ma come prospettiva per la realizzazione di una democrazia avanzata in Italia.<br />Alla vigilia della presentazione il
[[File:Furio cicogna confindustria.jpg|thumb|200px|Furio Cicogna]]
*9 marzo: assemblea nazionale della Confindustria: la relazione introduttiva è svolta dal presidente uscente [[Furio Cicogna]], che traccia un bilancio degli anni del suo mandato (1961-1966) Intervengono all’Assemblea il nuovo ministro dell’Industria [[Giulio Andreotti]] e il ministro del Tesoro [[Emilio Colombo]]. Al termine dei lavori l’Assemblea elegge per acclamazione [[Angelo Costa]]. L'assemblea si appella al governo per una maggiore libertà dell'iniziativa privata e contro la spesa pubblica improduttiva, fonte di tasse e di sprechi.
*14 marzo: parlando alla
*17 marzo:
*21 marzo: tre studenti del Liceo Parini di Milano, sono condotti in questura e denunciati per pubblicazione oscena. Esplode lo [[La zanzara (periodico)|scandalo della zanzara]].
*22-25 marzo: comitato centrale del PSI: al centro dei lavori l'unificazione socialista, in particolare i tempi necessari all'operazione di convocare una costituente dei due partiti e i congressi di ratifica. Nenni definisce il nuovo soggetto un grande polo socialista e anticomunista
*26 marzo: la procura della
*27 marzo: l’assemblea degli azionisti della [[Edison (azienda)|Edison]] approva la fusione con la Montecatini. Dalla fusione il 7 luglio nasce la [[Montedison]], il polo che controlla l’80% della chimica italiana.
*28 marzo:
==== Aprile ====
*1-3
*6 aprile: comitato centrale del PSDI: [[Mario Tanassi]] esprime rammarico per le conclusioni del comitato centrale del PSI; l'unificazione socialista appare ancora lontana quando sarebbe stato possibile concordare liste comuni per il [[Elezioni amministrative in Italia del 1966|turno amministrativo di giugno]]. Il PSDI ribadisce la volontà di procedere alla riunificazione ma presenterà liste autonome.<ref>Il Messaggero, 5 aprile 1966</ref>
*7 aprile: i medici entrano in sciopero rifiutando di applicare le convenzioni con gli enti mutualistici, delle quali non si è ancora proceduto al rinnovo. Viene praticata l'assistenza indiretta con l'applicazione dei tariffari extra mutua. Si apre una lunga e complessa vertenza tra enti, medici e farmacie.<ref>Il Messaggero, 6 aprile 1966</ref>
*17 aprile: l'agenzia Nuova Stampa esprime preoccupazione per l'ambiguità dei rapporti tra mondo cattolico e comunista. Al centro del mirino il viaggio di esponenti democristiani a cura dell'associazione Italia-URSS, all'incontro a Roma di [[Andrej Andreevič Gromyko|
*23-24 aprile:
*26 aprile:
*27 aprile-1 maggio: In occasione del rinnovo degli organi rappresentativi studenteschi di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma si verificano scontri provocati da gruppi di estrema destra. Negli scontri rimane ucciso lo studente Paolo Rossi, militante della Federazione giovanile socialista. Il giorno dopo si svolge una grande manifestazione antifascista all’interno dell’Università. Vi partecipa [[Ferruccio Parri]] che, intervenendo, si richiama ai valori della Resistenza. Immediatamente occupata la facoltà di Lettere a cui seguiranno le altre facoltà. Gli studenti democratici chiedono le dimissioni del rettore, Ugo Papi ritenuto responsabile dell’impunità dei gruppi di destra nell’Università. Analoghe proteste si svolgono in tutta Italia. La manifestazione di Roma degenera in gravi disordini che si estendono anche ai quartieri attigui alla città universitaria, e un grave tumulto esplode nell'aula della
==== Maggio ====
[[File:Neo-fascisti anni 70.jpg|thumb|200px|
*3 maggio: circa trecento studenti di destra armati di mazze ferrate e bastoni assaltano la Facoltà di Giurisprudenza occupata per protesta dopo la morte dello studente Paolo Rossi. L’attacco è guidato da tre deputati del MSI, [[Giulio Caradonna]], [[Raffaele Delfino]] e [[Franz Turchi]], e dal consigliere comunale [[Francesco Petronio]]. Gli occupanti respingono l’attacco. L’intervento della polizia mette fine agli scontri. Nel pomeriggio la Camera discute del grave episodio. Spavalde e minacciose dichiarazioni del missino [[Giovanni Roberti]] e incidenti d’aula. Il giorno dopo gli studenti cessano l’occupazione e riprendono le lezioni.
*4 maggio: a Roma manifestanti della SOGEME in corteo a via del Corso sono caricati dalla polizia. Negli scontri riportano lesioni un funzionario di polizia, un commissario capo, 8 agenti, 6 dimostranti. Arrestati 4 lavoratori e 20 identificati e denunciati.<br />Milano: nel corso dello sciopero dei metalmeccanici e per l’arco dell’intera giornata incidenti fra lavoratori e polizia alla Alfa Romeo e alla Breda. Numerosi lavoratori fermati, alcuni arrestati. Rispondendo alle interrogazioni presentate sui due episodi, il ministro dell’Interno, [[Paolo Emilio Taviani]] accusa di atteggiamenti irresponsabili i rappresentanti delle CGIL e della CISL presenti agli scontri.
*5-8 maggio:
*7 maggio
*10-12 maggio: alla
* 12-13 maggio: riunione del Comitato per l’unificazione socialista. Esaminati gli aspetti generali, si decide la formazione di quattro sottocomitati che si occuperanno di approfondire: le questioni ideologiche e politiche, le questioni organizzative e statutarie, le norme transitorie e le azioni da intraprendere verso forze e gruppi interessati all’unificazione socialista. Fra i punti da chiarire la condotta da seguire per il sindacato: il PSI è per l’unità con la CGIL, mentre il PSDI propende per la costruzione di un nuovo sindacato che raccolga tutte le tendenze favorevoli all’unità socialista. Nella riunione il vicesegretario socialista, [[Giacomo Brodolini]], indica la prospettiva dell’autunno per l’unificazione fra i due partiti.
*21 maggio: per la prima volta, dopo gli esperimenti del 1916 e degli anni '40, entra in vigore l'ora legale.
*22 maggio: nel ricordare i 75 anni della ''[[Rerum Novarum]]'', a due settimane dal voto amministrativo di giugno [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] afferma che "la lotta di classe eretta a sistema impedisce la pace sociale e sbocca nella violenza". Per il
*31 maggio: all'assemblea nazionale della [[Banca d'Italia]] il governatore [[Guido Carli]] mette in guardia dall'aumento incontrollato della spesa pubblica. Il continuo accavallarsi di spese fuori bilancio rende quasi inutile il bilancio finanziario preventivo, minato anche da contribuzioni erogate con superficialità e una politica previdenziale incontrollata.
==== Giugno ====
*4 giugno: dopo un lungo e tormentato iter entra in vigore un provvedimento di amnistia e indulto che, nelle intenzioni, doveva essere approvato in tempo per il ventennale della proclamazione della
*12-13 giugno: [[Elezioni amministrative in Italia del 1966|elezioni amministrative]]. Alle urne circa 5 milioni di elettori. Si vota per il rinnovo di 3 Consigli provinciali e per 168 comuni. I quattro partiti del governo (DC
*14-16 giugno:
*18 giugno: [[Mario Tanassi]] annuncia che l'unificazione socialista sarà una realtà entro l'autunno.
*20-21 giugno: a Roma si svolge la XXIII Conferenza dei ministri finanziari dei sei Paesi della CEE. I ministri sono affiancati dai governatori delle rispettive Banche centrali. All’ordine del giorno i problemi monetari della liquidità internazionale che dovranno essere affrontati all’Aia, ai primi di luglio nella riunione del cosiddetto «club dei dieci» di cui fanno parte i dieci Paesi del mondo non comunista con le più ampie riserve valutarie. La Conferenza si conclude con l’approvazione del bilancio 1966 della Banca Europea (BEI) e l’elezione di [[Emilio Colombo]] a presidente di turno del Consiglio dei governatori della Banca per il prossimo anno, il ministro italiano sostituisce il francese Debré. Complessa la discussione di merito. Germania, Italia e Olanda vorrebbero attuare il prima possibile un «piano di emergenza» per aumentare le riserve valutarie, mentre Francia e in parte Belgio intendono subordinarlo al preventivo riequilibrio della Bilancia dei pagamenti di tutti i Paesi del «club dei dieci». La discussione continuerà nelle settimane successive in vista della riunione del Consiglio dei ministri della CEE che si svolgerà a Bruxelles il 24-25
==== Luglio ====
[[File:Eugenio Henke Difesa.jpg|thumb|200px|Eugenio Henke]]
*1 luglio:
*5 luglio: il ministro Scaglia informa la
*5-6 luglio: a Roma la manifestazione promossa dal Comitato nazionale per la pace nel Vietnam è caricata dalla polizia mentre, dopo il comizio a Piazza San Giovanni, cerca di dirigersi verso il centro. Il giorno successivo a Napoli, la polizia interviene contro lavoratori metalmeccanici in sciopero per la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. La motivazione: blocco stradale, afferma il sottosegretario degli interni [[Remo Gaspari]] rispondendo alle interrogazioni presentate da PCI e PSIUP. Secondo le sue dichiarazioni, fatte a difesa delle ragioni delle cariche e attribuendo la violenza ai manifestanti, il bilancio delle due giornate è il seguente: a Roma 15 contusi fra le forze di polizia e 3 fra i dimostranti, a Napoli contusi due funzionari, un ufficiale e 18 agenti, 6 dimostranti e un giornalista de «l’Unità», 11 dimostranti fermati di cui tre tratti in arresto.
*13 luglio: la maggioranza si spacca alla
*24 luglio: il senatore [[Giacinto Bosco]], ministro del lavoro, riferisce alla
*26 luglio: comitato centrale del PCI: nonostante la palese sconfitta alle recenti amministrative il PCI non intende rinunciare alla propria linea politica di opposizione. Il partito, al contempo, non intende opporsi al varo del piano quinquennale sull'economia per non lasciare spazio ai tentativi di modifica in senso liberale delle opposizioni di destra.<ref>Il Messaggero, 27 luglio 1966</ref>
*26 luglio-1 agosto:
*30 luglio:
*27-28 luglio: consiglio nazionale della DC:
==== Agosto ====
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==== Settembre ====
*6 settembre: la [[Banca d'Italia]] e il
*7 settembre: il comitato di minoranza del PSI decide di aderire all'unificazione tra PSI e PSDI. Rimangono ostili all'operazione [[Simone Gatto]] e [[Tullia
*9 settembre: due guardie di finanza rimangono uccise, ed altre cinque ferite, in un attentato dinamitardo sul [[Monte Sella]]. Il ministro degli
*10 settembre: esplode in [[Calabria]] il [[Omicidio di Luigi Silipo|caso Silipo]]. In base alle rivelazioni del senatore [[Luca De Luca|Luca de Luca]] la magistratura ha riaperto il caso sull'omicidio di [[Luigi Silipo]], sindacalista, giornalista e ispettore del PCI ucciso nella notte del 1 aprile 1965. Quella sera aveva partecipato ad una riunione del partito a cui avevano preso parte, tra gli altri [[Alfredo Reichlin]], [[Franco Calamandrei]] e Giovanni Di Stefano e secondo De Luca, che per questo viene espulso dal partito, l'omicida e il movente vanno cercati tra i sostenitori interni della segreteria nazionale del partito, la cui linea politica era da Silipo avversata.
*14-16 settembre: al termine di un lungo dibattito la
*30 settembre:
==== Ottobre ====
*5-12 ottobre: a [[Trieste]] scoppiano gravi disordini in una manifestazione di protesta contro lo spostamento della direzione dei cantieri navali a [[Genova]]. Dopo uno svolgimento ordinato al mattino il presidio si anima per l'azione di provocatori che la stampa filo-governativa indica come militanti del PCI. Al termine di una guerriglia urbana durata diverse ore si registrano 200 fermi e 20 contusi tra le forze dell'ordine. Identico copione tre giorni dopo, quando il CIPE annuncia il riordinamento economico conseguente al trasferimento della direzione: la protesta di un migliaio di lavoratori inizia a degenerare in piazza San Giovanni, davanti alla sede della DC e poco lontano dalla redazione de [[Il Piccolo]]. Gruppi di giovani estranei al corteo originario lanciano sassi contro le forze dell'ordine e provocano gravi danni a negozi, automobili e mezzi pubblici. Il PCI, per bocca di [[Luigi Longo]], addebita la responsabilità delle provocazioni a gruppi di poliziotti in borghese. Il ministro dell'
[[File:Enzo Misefari.JPG|thumb|200px|Enzo Misefari, uno dei fondatori del PCd'I-ML]]
*15 ottobre: i dissidenti del PCI riuniti nel movimento marxista-leninista si riuniscono a Livorno e danno vita al [[Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista)]]. La costituzione avviene nella stessa sala dove nel 1921 Gramsci e Bordiga hanno dato vita al Partito
*20 ottobre: a seguito delle dimissioni di Angelo Fantoni dall'INAIL, in cui rappresentava nel consiglio d'amministrazione la CISL, esplode sulla stampa il caso del deputato missino [[Giovanni Roberti]] e della liquidazione di 121 milioni di lire che deve prendere quale dipendente dell'ente assicurazione contro gli infortuni. Roberti figura infatti dipendente da 31 anni ma ha smesso di prestare la sua opera da quando, nel 1948, è deputato. Pur ineccepibile dal punto di vista legale Fantoni ritiene immorale e scandalosa la somma dovuta al Roberti per una carriera minima da impiegato, senza ruoli dirigenziali e la sua denuncia apre un dibattito politico sulla gestione fin troppo leggera dei fondi che lo
*21 ottobre: la
*27-29 ottobre: si aprono a 24 ore di distanza i congressi del PSI e del PSDI, che hanno all'ordine del giorno la ratifica degli accordi per l'unificazione in un solo soggetto politico. [[Francesco De Martino]] condanna il comunismo come teoria e pratica di governo ma non esclude che possano maturare un domani le condizioni per una collaborazione del PCI al governo. Il PSI ha aderito incondizionatamente al metodo democratico e il centro-sinistra ne è il coronamento. La minoranza contesta che esiste il pericolo di una stabilizzazione nel sistema capitalistico al pari dei socialdemocratici.<br />Per [[Mario Tanassi]] l'unificazione sancisce l'isolamento della destra e una nuova prospettiva di lotta democratica per i lavoratori. La minoranza esprime preoccupazioni per le giunte locali, specie con l'istituzione delle regioni, laddove il PSI deve non solo non formare giunte coi comunisti, ma rompere i rapporti laddove tali maggioranze siano operative. Le mozioni per l'unificazione sono comunque approvate praticamente all'unanimità.<ref>Il Messaggero, 28-30 ottobre 1966</ref>
*30 ottobre: costituente socialista: i delegati dei due partiti approvano all'unanimità le conclusioni dei congressi socialista e socialdemocratico. Sono eletti per acclamazione [[Pietro Nenni]] presidente, [[Mario Tanassi]] segretario e [[Francesco De Martino]] vice segretario del nuovo soggetto politico, la cui denominazione è al momento "[[PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI unificati]]". Alla proclamazione è presente [[Bruno Pittermann]], presidente dell'[[Internazionale Socialista]].<ref>Il Messaggero, 1 novembre 1966</ref>
==== Novembre ====
*4 novembre: [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|alluvione di Firenze]].
*8 novembre:
*6-8 novembre: parlando all'assemblea annuale dei Cavalieri del lavoro il presidente del senato, [[Cesare Merzagora]], pronuncia un discorso polemico sull'organizzazione democratica dello stato, di cui affronta i nodi irrisolti e le resistenze al cambiamento. I suoi toni critici sono giudicati sconvenienti, soprattutto perché espressi dalla seconda carica dello stato. La reazione contraria di tutti i partiti è praticamente unanime. Nella prima seduta utile del Senato Merzagora presenta le dimissioni che, dopo un primo voto contrario, vengono accolte. Il senatore democristiano [[Ennio Zelioli-Lanzini]] è eletto presidente con 145 voti su 268 votanti.▼
▲*8 novembre: consiglio dei ministri: stanziati 46,6 miliardi per gli interventi a Firenze e in altre zone colpite dal maltempo. A Firenze il governo sospende le scadenze delle cambiali, il pagamento delle locazioni e la riscossione delle imposte fino al 30 giugno 1967. Viene applicata un'imposta di 10 lire sulla benzina dalla quale si conta di ricavare ulteriori 180 miliardi. Smentiti ulteriori aumenti su tabacchi e alcolici.<ref>Il Messaggero, 9 novembre 1966</ref>
*10 novembre: il segretario comunista [[Luigi Longo]] e [[Enrico Berlinguer]] rientrano da Mosca, dove hanno partecipato alle celebrazioni del 50º anniversario della Rivoluzione russa. Rispondendo ai giornalisti, presenti all’arrivo all’aeroporto di Fiumicino, il segretario si dice convinto dell’opportunità di una Conferenza mondiale dei partiti comunisti proposta dal PCUS, ma precisa che l’iniziativa deve essere accuratamente preparata.
*16 novembre:
*19 novembre: devastanti allagamenti nel [[Polesine]]. 10.000 persone evacuate. Allagamenti a Roma e Grosseto. Il governo stanzia 700 miliardi per le opere di ricostruzione.<ref>Il Messaggero, 20-23 novembre 1966</ref>
*23 novembre: parlando a Tribuna politica il segretario democristiano [[Mariano Rumor]] giudica particolarmente movimentato il momento politico, specie per l'unificazione socialista. La DC sta dando la priorità al piano quinquennale di sviluppo, punto di riferimento per lo sviluppo del paese. Nessuna collaborazione con il PLI.<ref>Il Messaggero, 24 novembre 1966</ref>
*27-28 novembre: [[Elezioni amministrative in Italia del 1966|elezioni amministrative]]: avanzata democristiana e flessione comunista. I socialisti unificati perdono un punto a favore del PSIUP. Stabile il PLI, in regresso il MSI, praticamente scomparsi i monarchici.
==== Dicembre ====
*1 dicembre: direzione del PRI: [[Ugo La Malfa]] dichiara che il suo partito non esclude del tutto il dialogo col PCI e la possibilità di avviare una crisi di governo.<ref>Il Messaggero, 30 novembre 1966</ref>
*2 dicembre: parlando alla
*22 dicembre:
=== 1967 ===
==== Gennaio ====
*4-5 gennaio:
*9 gennaio:
*10 gennaio: in risposta a un editoriale di [[Pietro Ingrao]] il segretario repubblicano [[Ugo La Malfa]] si dichiara favorevole ad abbinare alle [[Elezioni politiche in Italia del 1968|elezioni politiche del 1968]] le prime elezioni per le regioni a statuto ordinario. Ritiene però fondamentale sopprimere le province.
*11 gennaio: Milano: la polizia irrompe nella casa di [[Giovanni Sacchi]] a Milano e sequestra 70 candelotti di tritolo, diversi detonatori e altro materiale
*14-17 gennaio:
*19 gennaio:
*23 gennaio: un ordigno a miccia collocato nella notte danneggia la sede nazionale del PCI a via Botteghe oscure. Sempre nella capitale, a distanza di 48 ore, due attentati alle sezioni comuniste di Monteverde e di Latino-Metronio.
*25 gennaio:
*26 gennaio: il senatore democristiano [[Girolamo Messeri]] presenta un’interrogazione al Senato dove accusa il ministro della Difesa [[Roberto Tremelloni]] per lo scandalo delle schedature di massa illegali, delle indagini informative e delle attività di spionaggio sistematicamente condotte dal SIFAR del generale [[Giovanni De Lorenzo]] nei confronti di uomini politici. L’interrogazione solleva molte polemiche. Nel dibattito [[Ferruccio Parri]] denuncia l’esistenza di un imponente archivio di notizie riservate, raccolte dai servizi nel corso di un’attività investigativa non documentata, e chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sull’intera vicenda. Tremelloni conferma l'esistenza dei fascicoli. Polemiche da parte del PSI-PSDI contro [[Aldo Moro]] che non deplora l'attacco di Messeri verso il ministro.
==== Febbraio ====
*9 febbraio:
*13-14 febbraio
*17 febbraio:
==== Marzo ====
*8 marzo:
*30 marzo:
==== Aprile ====
[[File:Remo Gaspari.jpg|thumb|200px|Remo Gaspari]]
*4 aprile:
*12 aprile: Roma: davanti all’ambasciata degli Stati Uniti un corteo di manifestanti contro la guerra in Vietnam è disperso dalla polizia con l’uso di idranti e gas lacrimogeni. A Firenze, promossa dal Consiglio studentesco della Facoltà di Magistero, si svolge la «veglia per il Vietnam». Nel corso della manifestazione il sindaco Giorgio La Pira lancia un appello per la cessazione dei bombardamenti USA.
*14-16 aprile:
*19 aprile:
*21 aprile: Senato: si discutono interpellanze e interrogazioni sul caso SIFAR. Il ministro della Difesa Tremelloni ammette che il servizio segreto delle forze armate dal 1956 al 1966 ha oltrepassato ogni limite di garanzia.<br />Inizia in Grecia la dittatura dei colonnelli.
Riga 544 ⟶ 542:
*3 maggio: Camera dei deputati: durante la discussione sull’attività del SIFAR il Governo pone la fiducia sulla reiezione di due mozioni, quella presentata dal gruppo PCI, che chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla vicenda, e quella presentata dal gruppo del PLI, che chiede l’accertamento delle responsabilità politiche. Entrambe le mozioni sono respinte. Nella stessa seduta il Governo pone la fiducia sull’approvazione di un ordine del giorno, presentato da Zanibelli (DC), M. Ferri (PSU), La Malfa (PRI), che approva le dichiarazioni del Ministro della difesa sull’attività del servizio segreto. I voti favorevoli sono 293, i contrari 180.
*5 maggio: consiglio nazionale del PLI: [[Giovanni Malagodi]] rivendica la continuità e la coerenza ideale dei liberali e ritiene che l'azione del centro-sinistra sta portando lo stato allo sfascio. Il PLI si colloca idealmente in quel centro che l'alleanza DC-PSI sta poco a poco sgombrando.
*14 maggio:
*15-20 maggio: con una comunicazione alle camere il governo smentisce ufficialmente la ricostruzione de L'Espresso e l'esistenza di qualsiasi complotto organizzato. PCI, PLI e MSI chiedono una commissione parlamentare d'inchiesta, i partiti della maggioranza si rinfacciano le proposte disattese per mettere mano a un riordinamento dello Stato democratico, sul quale si era posto gravi riserve [[Cesare Merzagora]]. Mentre il generale De Lorenzo smentisce ogni parola
*19 maggio:
*30 maggio: assemblea annuale della Banca d'Italia: il governatore [[Guido Carli]] dedica la relazione al disordine amministrativo e finanziario dello stato, in particolare sulla disparità di trattamento legislativo di azioni e titoli a reddito fisso, che pone una pesante ipoteca sugli investimenti delle imprese e dei singoli cittadini. C'è un forte incoraggiamento dell'irresponsabilità delle imprese per i criteri troppo assistenziali del sistema bancario nell'erogazione del credito. La lira mantiene una buona posizione.
==== Giugno ====
*4 giugno:
*11-12 giugno: mentre infuria la [[guerra dei sei giorni]] [[Elezioni regionali in Sicilia del 1967|in Sicilia si vota per l'assemblea regionale]]. Si registrano una forte flessione della DC (-1 seggio) e del PCI (-2 seggi). Stazionari i liberali e i socialisti unificati, 4 seggi al PSIUP, forte crescita dei repubblicani che passano da 2 a 4 seggi. Lieve calo per monarchici e MSI.<ref>Il Messaggero, 13 giugno 1967</ref>
*16-21 giugno: al Senato i comunisti ricorrono all'ostruzionismo per ritardare l'approvazione della legge di pubblica sicurezza. I comunisti ritengono incostituzionale l'articolo che consente al governo di deliberare lo stato di pericolo in circostanze di urgenza. Lo scontro si protrae per quattro sedute. Il ministro dell'
*21 giugno:
*25 giugno:
*26 giugno: il governo italiano fa presente alla CEE di volersi opporre alla trattativa per l'ingresso dell'Austria nella comunità europea fino a quando non cesserà di ospitare e offrire comunque copertura ai terroristi altoatesini. L'iniziativa fa seguito ad alcune interrogazioni in cui si chiede al ministro degli
*27 giugno: i carabinieri, allertati da due cercatori erboristi, sventano un attentato sulla linea ferroviaria Torino-Savona, dove due terroristi riusciti a fuggire avevano sistemato un ordigno di medio potenziale.<ref>Il Messaggero, 28 giugno 1967</ref>
Riga 561 ⟶ 559:
*8 luglio: dopo due giorni di sciopero dei dipendenti dell'[[Azienda di Stato per i servizi telefonici]], che ha messo in ginocchio le comunicazioni extraurbane e internazionali e i collegamenti delle telescriventi, si apre il caso delle competenze tra l'azienda di stato, controllata dal ministero delle poste, e la [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico|SIP]] del gruppo IRI. Oggetto del contendere è il traffico misto, gestito dall'ASST ma che si svolge in parte su una rete, in parte su un'altra. I sindacati dell'azienda statale vogliono impedire la cessione di parte di questo traffico alla SIP, sostenendo che così gli utenti sarebbero esposti a una gestione manageriale che scarica i costi e le esigenze del profitto privato nelle bollette. Il ministro respinge le argomentazioni come pretestuose, dal momento che l'IRI è un'azienda statale senza interessi privati.<ref>Il Messaggero, 9 luglio 1967</ref>
*10 luglio: comitato centrale del PCI: dopo la disfatta elettorale in Sicilia [[Pio La Torre]] viene sostituito alla segreteria regionale da [[Emanuele Macaluso]]. [[Giorgio Napolitano]] fa presente che il PCI non ha una vera alternativa da proporre al paese e che l'alternativa al centro-sinistra è da tempo logora propaganda.
*12 luglio: il ministro degli
*13-14 luglio:
*20 luglio:
*21 luglio: muore l'ex ministro [[Gaetano Martino]].
[[File:Paolo Rossi (politico 1900-1985).jpg|thumb|200px|Paolo Rossi]]
*25-27 luglio: inizia alla Camera la discussione sul problema del terrorismo altoatesino. In apertura di seduta [[Giorgio Almirante]] consegna alla presidenza un documento attribuito al governo, nel quale sono contenute le proposte italiane per la ricerca di una soluzione. Il Presidente del
*27-28 luglio: consiglio nazionale della DC: il congresso del partito è convocato a Milano per novembre. La minoranza di sinistra de La Base, che si è riunita a convegno alla vigilia dell'assise, accusa la direzione di gestione oligarchica del partito. [[Giovanni Galloni]] lo sostiene esprimendo un giudizio negativo sull'operato del governo. Disaccordi per la richiesta di voto proporzionale ai congressi provinciali e nazionale.
*30 luglio:
==== Agosto ====
*11 agosto: muore [[Vittorio Valletta]].
*19 agosto: [[La Paz]] ([[Bolivia]]), è tratto in arresto [[Giangiacomo Feltrinelli]] e la sua compagna Sibilla Melega. L’accusa è di contatti con guerriglieri filo castristi. L’editore era a La Paz per il processo, iniziato il 18 agosto a porte chiuse, contro il giornalista francese [[Régis Debray]] e altri 5 imputati accusati dalla dittatura boliviana di connivenza con la guerriglia. Il 20 agosto Feltrinelli sarà rilasciato, anche grazie all’intervento del governo italiano, ed espulso dalla Bolivia.
*27 agosto: Il Presidente della Repubblica [[Giuseppe Saragat]] nomina [[Giovanni Leone]] senatore a vita.<br />Il parroco di [[Valle di Casies|San Martino di Casies]] viene arrestato con l'accusa di favoreggiamento verso cinque terroristi altoatesini responsabili dell'omicidio di due guardie di finanza. Il sacerdote avrebbe dato loro compiacente ospitalità.
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==== Settembre ====
*5 settembre: a [[Porto Tolle]], nel [[Polesine]], la polizia opera 10 arresti e spicca decine di denunce in relazione alla manifestazione del 25 agosto in cui i dimostranti chiedevano il rafforzamento degli argini del Po e la promozione di lavori socialmente utili. Gli arrestati saranno scarcerati il 16 settembre.
* 7 settembre: inaugurando la [[Fiera del Levante]], [[Aldo Moro]] conferma che il paese ha superato la fase critica della congiuntura e si sta rapidamente avviando alla ripresa attraverso nuovi investimenti.
*22 settembre: il ministro delle poste, [[Giovanni Spagnolli]], dichiara a nome del governo che nel piano quinquennale di sviluppo sono previsti 40 miliardi per il sistema radio-televisivo e che lo stesso non comprende l'avvio delle trasmissioni a colori. Se la questione è rinviata a dopo il 1971, ha aggiunto, non è escluso che il comitato per la programmazione economica possa individuare anche prima il sistema da adottare, in modo da consentire all'industria di studiare i propri piani di sviluppo degli apparecchi.
*24 settembre: le aziende ospedaliere minacciano agitazioni per la situazione debitoria delle mutue rispetto alle prestazioni erogate, che rendono difficoltoso onorare i compensi dovuti al personale sanitario.<ref>Il messaggero, 25 settembre 1967</ref>
*30 settembre:
==== Ottobre ====
*5 ottobre: alla
*6-10 ottobre: la procura della repubblica di Sassari spicca quattro mandati di cattura contro il capo della squadra mobile, un brigadiere e un agente in forza alla questura della città. Altri sei agenti sono indagati. A tutti sono contestati i reati di falso e lesioni in varie operazioni di repressione del banditismo sardo. Il ministro degli
* 17 ottobre: la Camera approva il disegno di legge norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto ordinario. Sarà approvata dal Senato il 14 febbraio 1968.▼
*12 ottobre: i ministri del tesoro e del bilancio, Pieraccini e Colombo, presentano al senato le relazioni sulla situazione economica del 1967 e lo stato di previsione per il 1968. Continua la crescita del reddito nazionale ma rimane irrisolto il problema della finanza locale e previdenziale.<ref>Il messaggero, 13 ottobre 1967</ref>
*14 ottobre: alla commissione giustizia della
*15 ottobre: all'inaugurazione dell'ospedale San Carlo di Milano il
▲*
==== Novembre ====
*1 novembre: al termine di una seduta fiume durata 15 giorni viene approvata alla Camera con 445 voti a favore e 98 contrari la legge per l'istituzione delle regioni a statuto ordinario, che prevede le prime elezioni nel 1969. La seduta è stata caratterizzata dallo scontro tra la maggioranza regionalista (i partiti di governo, il PCI e il PSIUP) e quella antiregionalista (PLI, monarchici e MSI) con degenerazioni in rissa tra i gruppi, l'insidia continua dei franchi tiratori, l'annuncio di un attentato al palazzo di Montecitorio e il lancio di volantini contrari alla legge dalle tribune del pubblico da parte di militanti di destra fatti appositamente entrare.<ref>Il messaggero, 30 ottobre 1967</ref>
▲*6-8 novembre: parlando all'assemblea annuale dei Cavalieri del lavoro il
*7 novembre: Trento: Il movimento studentesco rende pubblico il documento noto con il titolo «La nuova fase politica del movimento studentesco trentino». Il documento, tracciato un bilancio-cronistoria delle lotte della Facoltà di Sociologia, indica la necessità di aprire una nuova fase nella lotta degli studenti. Si tratta dell’ultimo atto pubblico dell'Organismo rappresentativo della Facoltà che, pur riorganizzatosi a novembre e riconosciuta la funzione dell’assemblea studentesca, decadrà nel dicembre per dar vita a nuove forme di organizzazione politica del movimento.
*10 novembre: a [[Cosenza]] oltre 15.000 studenti manifestano per l’istituzione dell’Università in Calabria. Nella regione, contadini e studenti, lottano per il lavoro. I disoccupati di [[Isola di Capo Rizzuto]] chiedono l’occupazione delle terre dei grandi proprietari assenteisti. Si manifesta contro gli arresti operati dalle forze di polizia: 10 a [[Cutro]] e 14 braccianti a Isola di Capo Rizzuto.
*11 novembre: inizia il processo intentato dal generale [[Giovanni De Lorenzo]] contro il settimanale «L’Espresso» per i fatti del SIFAR del 1964. Il processo si concluderà il 1º marzo del 1968 con la condanna per diffamazione a diciassette mesi per Eugenio Scalfari e a sedici mesi per Lino Jannuzzi. La vicenda si chiuderà definitivamente solo nel 1972 con la remissione della querela da parte di De Lorenzo e quando sia Scalfari che Jannuzzi erano stati eletti alla Camera nelle liste del PSI.
*12-13 novembre: [[Elezioni amministrative in Italia del 1967|elezioni amministrative]] in 223 comuni e al consiglio provinciale di Forlì: i partiti mantengono le loro posizioni ma si registra un clamoroso crollo dei monarchici a Lecce, che scendono dal 23 al 4% a favore del PLI e del MSI, che si dividono i loro voti. Sempre a Lecce il primo eletto del Partito comunista d'Italia marxista
[[File:1962 - manifestazione per il divorzio.JPG|thumb|200px|Manifestazione a favore del divorzio]]
*17 novembre: la commissione giustizia della
*17-18 novembre: Milano: gli studenti, in segno di protesta contro l’aumento del 50 per cento delle tasse universitarie, occupano l’Università Cattolica. L’occupazione iniziata alle ore 20 del 17 termina all’alba del 18 novembre con l’intervento della polizia guidata dal commissario [[Luigi Calabresi]].<br />Milano
*23-26 novembre: congresso della DC a Milano. La lista composta da dorotei, morotei, fanfaniani e andreottiani, guidata da Rumor, ottiene il 64,2% dei voti e 78 seggi. I dorotei però sono ridimensionati nella distribuzione dei seggi e ne ottengono 34, i fanfaniani 21, i morotei 14, gli andreottiani 9. La corrente dei "pontieri" (che si propone cioè come ponte tra la maggioranza e la sinistra), guidata dal Ministro Taviani e dai sottosegretari [[Francesco Cossiga]] e [[Adolfo Sarti]], consegue il 12% dei voti e 14 seggi, la sinistra il 23,8% e 28 seggi. Nel suo intervento [[Aldo Moro]], alla luce delle polemiche sul cammino della legge per il divorzio, dedica ampio spazio all'aconfessionalità della DC, partito di cattolici ma non cattolico.
*25 novembre:
*27-30 novembre: Torino: Al termine di un’assemblea di due ore gli studenti decidono di occupare Palazzo Campana. Il Senato accademico si appella ai giovani «che sentono impegno di serietà» e non intendono che siano turbati gli studi. Tra il 29 e il 30 studenti contrari all’occupazione entrano a forza nell’Università. Seguono tafferugli. «La Stampa» enfatizza i contrasti fra occupanti e studenti che vogliono seguire le lezioni. Gli occupanti promuovono un referendum fra tutti gli studenti per proseguire nell’occupazione. Il responso sarà di continuare. L’occupazione si protrarrà fino al 20 dicembre 1967, quando interverrà la polizia per procedere allo sgombero. Palazzo Campana sarà immediatamente rioccupato. Il 30 dicembre a Genova e Pavia sono occupate le Facoltà di Lettere e Filosofia. A Genova gli studenti chiedono il ritiro della circolare governativa che discrimina gli studenti greci, la modifica della politica edilizia del Consiglio d’amministrazione, l’estensione a tutte le facoltà della lotta contro la riforma Gui. Il primo dicembre a sostegno della lotta universitaria manifestano anche gli studenti degli istituti di istruzione media. A Pavia, insieme alla lotta alla «riforma», si battono contro l’istituzione della Facoltà di Magistero che graverebbe sulle già inadeguate strutture della Facoltà.
==== Dicembre ====
*1-2 dicembre:
[[File:Lire 100000 (Alessandro Manzoni).JPG|thumb|200px|La nuova banconota da centomila lire]]
*3 dicembre: la [[Banca d'Italia]] mette in circolazione le nuove banconote da [[50.000 lire]] e [[100.000 lire]], annunciate in primavera e autorizzate con decreto del 25 giugno. Sono destinate a facilitare il lavoro delle banche e dei grandi operatori economici con tagli adeguati all'aumento delle somme lavorate. La novità adegua i massimi tagli italiani a quelli degli altri stati europei.
*6 dicembre: nella discussione al
*7-9 dicembre: al
*18 dicembre: parlando a Torino [[Aldo Moro]] sostiene che per il bene del popolo italiano è necessario opporre molti rifiuti. Il moltiplicarsi delle richieste da ogni gruppo sociale si scontra infatti coi limiti del bilancio statale, esposto peraltro a colpi di mano come quello delle pensioni di guerra. Il Presidente del Consiglio accusa le opposizioni di manovra elettorale in vista delle elezioni di giugno.<br />
*20 dicembre:
*22 dicembre: 104 parlamentari della DC firmano una lettera indirizzata al
*27-30 dicembre: Torino: con un’azione coordinata la polizia, su richiesta del rettore e del preside della facoltà di Architettura, sgombera gli studenti da Palazzo Campana, occupato da oltre un mese, e dalla Facoltà di Architettura al palazzo del Valentino, occupata da dieci giorni. Lasciate, senza incidenti, le Facoltà gli studenti, riuniti presso la sede del PSIUP, decidono per il giorno dopo di rioccupare Palazzo Campana. Immediato, entro mezz’ora, lo sgombero. 60 studenti denunciati. Comincia all’esterno dell’Università il lavoro verso gli studenti medi con interventi e assemblee nella Regione. Il 30 una polemica conferenza stampa del Rettore, che definisce le agitazioni confuse e strumentali le loro motivazioni. Conseguenza di una pianificata manovra politica contro la legge Gui e contro l’acquisto dell’area della Mandria per la nuova Città universitaria. Infine contesta il ruolo dell’Assemblea e del Comitato di agitazione, riconoscendo solo l’«Interfacoltà» come soggetto con cui trattare, rivendica il ruolo dei docenti e il suo dovere di ricorrere alla magistratura contro i disordini.
=== 1968 ===
==== Gennaio ====
*2 gennaio: Torino:
*3 gennaio: a [[Caltanissetta]] il preside del liceo classico «Ruggero Settimo» invia a genitori e studenti una copia della circolare 393 del 3 novembre 1967 del ministero della Pubblica Istruzione che prevede sanzioni disciplinari per gli alunni promotori di «astensioni collettive» dalle lezioni. Gli studenti riuniti in assemblea nella sala del consiglio municipale ribadiscono la volontà di battersi per la riforma e democratizzazione della scuola, contro ogni autoritarismo.
*4-5 gennaio: Torino: più di cento studenti, responsabili di aver rioccupato il 29 dicembre Palazzo Campana sgombrato dalla polizia il 27 dicembre, ricevono la comunicazione della loro sospensione per un anno dagli esami e di essere stati denunciati all’autorità giudiziaria. La misura repressiva è stata adottata dal Senato accademico il 30 dicembre. Molti studenti, anche non sospesi, sul modello delle agitazioni nelle Università americane, riconsegnano i tesserini universitari e si autodenunciano come responsabili dell’occupazione. L’Assemblea che si svolge alla Camera del lavoro si pronuncia per continuare l’agitazione. Intanto si sviluppa un inteso lavoro di volantinaggio contro la repressione davanti alle scuole medie e agli istituti professionali.
*8 gennaio: università di Torino: il rettore in occasione della riapertura dei corsi prevista per l’indomani, alla riunione svolta con i presidi delle Facoltà che fanno capo a Palazzo Campana, anticipa: «se gli studenti occuperanno li faremo sgombrare». Lo stesso giorno nella sede degli universitari cattolici si svolge una tavola rotonda sui problemi dell’Ateneo, presenti i professori Bobbio e Viola. Gli studenti illustrano le «Carte rivendicative» e sottolineano la necessità di nuove occupazioni. Bobbio esprime dubbi sia sulle «Carte rivendicative» sia sull’opportunità delle occupazioni, piuttosto invita a sperimentare l’introduzione di nuovi argomenti di studio e nuove metodologie didattiche.<br>Direzione nazionale dei socialisti unificati: la relazione di Nenni affronta le questioni inerenti allo scandalo SIFAR, alla posizione italiana sulla guerra nel Vietnam e alla ripresa
*8-9 gennaio: Torino:
[[File:Aldo Bozzi.jpg|thumb|200px|Aldo Bozzi]]
*11 gennaio: la commissione giustizia della
*13 gennaio:
*20 gennaio: a Roma viene arrestato l'ex sindaco [[Amerigo Petrucci]], numero due della corrente andreottiana della capitale. L'accusa è di peculato sulla gestione dell'[[Opera nazionale maternità e infanzia]] per fatti risalenti al periodo 1961-1964, quando era commissario dell'ente.
*23 gennaio
*25 gennaio: Taviani e Andreotti testimoniano al processo De Lorenzo-l'Espresso: entrambi sostengono che il SIFAR, come ogni servizio di sicurezza, è tenuto a schedare persone o associazioni che perseguono finalità eversive o hanno contatti con chi le pratica. Escludono entrambi la schedatura per opinioni politiche.<ref>Il messaggero, 26 gennaio 1967</ref>
[[File:Luigi Anderlini.jpg|thumb|200px|Luigi Anderlini]].
*25-26 gennaio: PSU
[[File:Camera 29 gennaio 1968.jpg|thumb|200px|I richiami di Moro a Anderlini]]
*29 gennaio-1 febbraio: durante il dibattito sul caso SIFAR alla
==== Febbraio ====
*2-3 febbraio: Roma: nell’aula V a Lettere l’assemblea degli studenti convocata per decidere le forme di lotta proclama l’occupazione. Lo stesso giorno sono occupate le Facoltà di Architettura e Medicina. Come nelle altre Università gli studenti riconoscono nell’Assemblea l’unico strumento didattico valido e si organizzano in Commissioni di studio, la più partecipata sarà quella sull’autoritarismo. Immediato il coordinamento con le altre Università in lotta.
*5 febbraio: all'università di Roma il rettore parla sul Piazzale della Minerva agli studenti. Iniziato in tono paternalistico il discorso finisce con le minacce. Gli studenti di Lettere riuniti in assemblea rispondono al discorso del rettore con il documento «Appello per una lotta comune a tempo indeterminato» indirizzato a tutte le altre Facoltà. Solidarietà agli studenti dall’Associazione dei professori incaricati e da 68 docenti di Fisica.<br />Torino:
*5-8 febbraio: alla Camera è approvata la riforma degli Enti ospedalieri e assistenza ospedaliera (legge Mariotti). La discussione inizia il 5 si conclude l’8 febbraio con 253 voti a favore (DC, PSU, PRI) e 163 contrari.
*7-8 febbraio: in vista della conclusione della legislatura si conclude senza approvazione la discussione sulla legge di riforma delle Università.
*8 febbraio: Napoli: dopo Architettura e Agraria l’Assemblea degli studenti decide di occupare tutte le Facoltà.<br />Roma: con l’occupazione di Scienze politiche salgono a 8 le Facoltà occupate. Lettere, Architettura, Medicina, Fisica, Magistero, Statistica, Scienze Politiche, Economia.<br />Firenze: gli studenti delle facoltà occupate discutono la linea da adottare nei confronti delle autorità accademiche. Vi è dissenso fra il Comitato Interfacoltà e il movimento che non ne riconosce la rappresentatività.<br />Parma: Grave provvedimento assunto contro 1118 studenti dell’Istituto tecnico «Giordani» che hanno scioperato nella settimana precedente a fianco degli studenti medi e universitari: avranno tutti sette in condotta nel secondo trimestre. Qualche giorno prima per lo stesso motivo erano stati sospesi circa 300 studenti.
*9 febbraio: Editoriale di [[Carlo Casalegno]] sulla protesta dei giovani e l’Università. Giuseppe Chiarante, responsabile scuola del PCI
*23 febbraio: consiglio dei ministri: viene prorogata al dicembre 1970 l'addizionale sulla benzina istituita per le alluvioni del 1966. Il ricavato verrà in gran parte destinato alla ricostruzione delle zone terremotate della Sicilia.▼
*13-15 febbraio: comitato centrale del PCI: Gian Carlo Pajetta relaziona sull'«Azione unitaria per lo sviluppo della democrazia». Carlo Galluzzi relaziona sulla partecipazione del PCI all’incontro consultivo di Budapest che si terrà il 28 febbraio per affrontare le questioni della pace e del disarmo e riferisce dei vari colloqui preparatori avuti dal PCI con vari partiti comunisti e movimenti di liberazione. Di particolare rilievo in questa fase i rapporti con la SPD.
*14 febbraio: al Senato è approvata con 199 sì e 27 no (PLI, MSI e monarchici) la legge che regola le elezioni dei Consigli regionali nelle Regioni a statuto ordinario. La discussione della legge, già approvata dalla Camera, iniziata al Senato il 9 gennaio si è protratta, a causa dell’ostruzionismo delle destre, per ventinove sedute, con 4300 emendamenti, 600 discorsi, 825 votazioni, di cui 544 a scrutinio segreto.
*22 febbraio: a Roma nella mattinata è rioccupata la facoltà di Lettere, non ancora riaperta dopo la fine dell'occupazione. Nel pomeriggio la polizia sgombera la Facoltà e presidia la città universitaria. Il 23 febbraio al termine d'una manifestazione nel centro della città, gli studenti sfondano i cordoni della polizia e occupano Lettere, Fisica e Scienze politiche. Nel pomeriggio sui muri dell'Università un minaccioso comunicato del Rettore.
▲*23 febbraio:
*25-27 febbraio: Roma:
*28 febbraio: Roma: la polizia interviene in forze con oltre 2000 agenti, interviene a sgomberare l’Università. Questo mentre erano cominciati con regolarità gli «esami alla pari». Nel pomeriggio il movimento organizza un corteo di
==== Marzo ====
* 1 marzo: battaglia di Valle Giulia: 4.000 studenti romani raggiungono la facoltà di Architettura presidiata dalla polizia. Dopo un tentativo d'occupazione, cominciano gli scontri
*4 marzo:
*11 marzo: il
*15 marzo: PRI: Ugo La Malfa in Conferenza stampa illustra il programma elettorale repubblicano e indica le condizioni che il partito ritiene indispensabili per collaborare con la DC e il PSU nella prossima Legislatura: approvazione della legge sulle Regioni, abolizione delle Province, l’istituzione di una apposita Commissione per esaminare se le proposte di legge sono coerenti con il programma economico e un severo controllo della spesa pubblica.
*16 marzo: Roma: guidati dai deputati missini [[Giulio Caradonna]], [[Giorgio Almirante]] e [[Massimo Anderson]] una squadra di studenti di destra attacca l'Università romana. Messe in fuga, si barricano a Legge e lanciano dalle finestre banchi, sedie e suppellettili varie sugli studenti che cercano di liberare la Facoltà: un centinaio di feriti, fra cui [[Oreste Scalzone]] che riporta una frattura alla spina dorsale. Denunciato Caradonna. Nessuno studente fra i 52 fascisti arrestati. Nel tardo pomeriggio il movimento studentesco, liberata l’Università, sfila per le vie cittadine in un grande corteo di quasi diecimila studenti illuminato da fiaccole. I 52 missini arrestati saranno rilasciati il 28 marzo.
*26-28 marzo:
==== Aprile ====
*1 aprile: Roma: in un’affollata assemblea alla Sapienza, oltre tremila studenti, decidono che, finita l’occupazione, il movimento proseguirà la mobilitazione dandosi nuovi strumenti di lotta. Fra gli obiettivi indicati nelle tre relazioni: tasse, svolgimento degli esami, problemi degli studenti lavoratori e dei fuori sede. Gli esami riprenderanno il 5 aprile. All’Istituto di Fisica la «Commissione antimperialismo» del movimento definisce il programma delle due giornate di lotta contro il Vietnam previste per il 26-27 aprile. Ad Architettura, autorizzata dal preside, si svolge l’assemblea dei «dissidenti» dal movimento che a sua volta prende posizione contro ogni ipotesi di chiusura della Facoltà. Nei giorni successivi le riunioni delle varie commissioni
*11 aprile:
*18 aprile:
*19 aprile: Valdagno (Vicenza): scontri durissimi tra la polizia e gli operai della Marzotto in sciopero contro il piano di ristrutturazione dell'azienda. Su 5500 operai già 1300 sono già in cassa integrazione e si rischiano massicci licenziamenti. 42 operai sono arrestati. Abbattuto il monumento a [[Gaetano Marzotto Sr|Gaetano Marzotto]], fondatore dello stabilimento. Nei giorni successivi, per sollecitare la scarcerazione degli arrestati i 27 consiglieri comunali di Valdagno (19 DC, 5 PSU, 2 PCI) rassegnano le dimissioni restano in carica solo i 4 rappresentanti del PLI.
==== Maggio ====
*1 maggio: Roma: al tradizionale comizio sindacale in Piazza San Giovanni è accolta sul palco una delegazione del movimento studentesco. Insieme ai leader sindacali interviene, a nome degli studenti in lotta, Franco Russo, espulso dal PCI solo alcuni mesi prima con l’accusa di trotzkismo e fra i fondatori del Centro di iniziativa antimperialista Che Guevara. Nonostante questa presenza, numerosi studenti contestano Agostino Marianetti, segretario socialista della Camera del Lavoro, mentre lasciano parlare l’esponente comunista. La CGIL con un comunicato affermerà di non condividere le posizioni espresse nel comizio dall’esponente del movimento studentesco e deplorerà l’atteggiamento degli studenti che hanno ripetutamente interrotto l’oratore socialista.
*16-17 maggio: [[Elezioni politiche in Italia del 1968|elezioni politiche]]. Il dato principale è il fallimento dell'unificazione socialista. Alla Camera il PSU: 4.603.192, pari al 14,5%, 91 seggi, una perdita di oltre il 5% rispetto alla somma dei voti che PSI e PSDI avevano nelle [[Elezioni politiche in Italia del 1963|elezioni del 1963]]. Avanzano il PCI con 8.551.347, pari al 26,9%, 177 seggi, un più 1,6% e la DC con 12.437.848, pari al 39,1%, 266 seggi, più
*22 maggio: Rumor chiede un centro-sinistra che dia un rinnovamento al Paese. Parlando a Trieste si dichiara d'accordo con socialisti e repubblicani per accelerare la risoluzione delle più urgenti riforme. Rende atto al PSU per il coraggio con cui ha affrontato le elezioni. Ricorda che anche la DC nel ’63 pagò la scelta per aver accettato il centro-sinistra. Nenni a colloquio con Saragat.
*23 maggio: Milano: dopo la pausa elettorale riprendono le agitazioni studentesche. Nonostante l’imminente inizio degli esami l’Assemblea decide di continuare l’occupazione. Un gruppo di studenti tenta di bruciare i libri della Biblioteca di Legge. Il gruppo è immediatamente denunciato dai docenti della Facoltà. Scontri fra studenti di opposte tendenze. Per evitare disordini la polizia presidia le Università della città.
*24 maggio: PSU: si riunisce a Formia, a casa di Pietro Nenni, la segreteria del partito per un primo esame del voto e le prospettive. Nonostante i pronunciamenti di Mancini, Mariotti e Ferri appare molto incerta la partecipazione ad un nuovo governo di centro-sinistra.
*26-27 maggio: [[Elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 1968|elezioni in Friuli Venezia-Giulia]]: Nuova avanzata dei comunisti nelle elezioni per il Consiglio regionale del Friuli Venezia
*28-29 maggio: PSU
*30 maggio:
*31 maggio-1 giugno: comitato centrale PSU:
==== Giugno ====
*1 giugno: Torino: al termine di un comizio
*5 giugno: [[V legislatura della Repubblica Italiana|inaugurazione della V legislatura]]: DC, PSI e PRI, sulla base di un accordo raggiunto il giorno prima, votano [[Amintore Fanfani]] e [[Sandro Pertini]] rispettivamente presidenti del Senato e della Camera. Al Senato tutti gli altri gruppi votano scheda bianca, alla Camera votano per Pertini anche i liberali. Il governo rassegna le dimissioni.<ref>{{Cita web|autore=[[Michele Tito (giornalista)|Michele Tito]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0120_01_1968_0134_0005_5189837/|titolo=II governo più lungo della Repubblica|data=6 giugno 1968|p=5}}</ref>
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Cita web|http://www.governo.it/it/i-governi-dal-1943-ad-oggi/iv-legislatura-16-maggio-1963-11-marzo-1968/governo-moro-iii/3208|Scheda sul Governo Moro III|}}
*{{Cita web|1=webarchive
{{Governi della Repubblica Italiana}}
{{Portale|politica|storia d'Italia}}
[[Categoria:Governo Moro III| ]]
[[Categoria:Aldo Moro]]
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