Davide Cova: differenze tra le versioni

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Rientrato in Sardegna, nel 1923 partecipò a un concorso per l'incarico di ingegnere-capo dell'Ufficio tecnico del Municipio di Oristano che vinse.
 
A Otistano realizzò varie opere pubblichetra cui l'acquedotto, il caseggiato scolastico, fattorie, oleifici, la [[Scuola d'arte applicata|Scuola d'arte]] applicata il monumento ai caduti, l'altare del Crocifisso di Nicodemo nella chiesa di San Francesco a [[Oristano]]. Altre sue opere diffuse nel [[Campidano]] e in altre località sono state bonifiche e trasformazioni fondiarie .
 
Nel 1925 Paolo Pili in qualità di federale inaugurò la Scuola d'arte applicata con l'ing. Davide Cova, lo scultore Francesco Ciusa ed il pittore Carmelo Floris. Nel 1928 Davide Cova si sposò con Maria Rosa Fara, insegnante, ed ebbero sei figli. Per non aver ritirato la tessera del [[Partito Nazionale Fascista]], come lui stesso disse, essendo di fede sardista, "per lealtà ", nel 1929 fu privato del posto di lavoro. La scuola d'arte fu chiusa e lui fu considerato sorvegliato