Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni
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{{Monarca
| nome = Maria Enrichetta d'Austria
| immagine =
| legenda =
| titolo = [[Consorti dei sovrani del Belgio|Regina consorte dei Belgi]]
| stemma = Alliance Coat of Arms of King Leopold II and Queen Marie Henriette.svg
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| incoronazione =
| predecessore = [[Luisa d'Orléans (1812-1850)|Luisa Maria d'Orléans]]
| successore = [[Elisabetta di
| nome completo = [[lingua tedesca|tedesco]]: Marie Henriette Anna von Österreich<ref name="thePeerage">{{Cita web | url=http://www.thepeerage.com/p10589.htm#i105885 | titolo=Genealogia di Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena | data=10 maggio 2003 | accesso=12 novembre 2009 | editore=[http://thePeerage.com thePeerage.com] | autore=Darryl Lundy}}</ref><br />[[lingua italiana|italiano]]: Maria Enrichetta Anna d'Austria
| altrititoli = [[
| data di nascita = 23 agosto [[1836]]
| luogo di nascita = [[Pest]], [[Austria-Ungheria]]
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| luogo di morte = [[Spa (Belgio)|Spa]], [[Belgio]]
| luogo di sepoltura = [[Cripta Reale di Laeken|Cripta Reale del Belgio]], [[Chiesa di Nostra Signora di Laeken]], [[Laeken]]
| casa reale = [[Asburgo-Lorena]] per nascita<br/>[[Sassonia-Coburgo-Gotha (Belgio)|Sassonia-Coburgo-Gotha]] per matrimonio
| padre = [[Giuseppe d'Asburgo-Lorena|Giuseppe d'Austria, palatino d'Ungheria]]
| madre = [[Maria Dorotea di Württemberg]]
| consorte = [[Leopoldo II del Belgio]]
| figli = [[Luisa Maria del Belgio|Luisa Maria]]<br />[[Leopoldo
| religione = [[Cattolicesimo]]
}}
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|GiornoMeseMorte = 19 settembre
|AnnoMorte = 1902
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = regina
|Nazionalità = belga
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|FineIncipit = nata [[Arciduca|arciduchessa]] d'[[Impero austriaco|Austria]], divenne [[consorti dei sovrani del Belgio|regina dei Belgi]] come consorte di [[Leopoldo II del Belgio]]
}}
Come sovrana, Maria Enrichetta non ricopre, secondo la costituzione belga, alcun ruolo politico, ma sostiene il re nei suoi ambiziosi progetti matrimoniali riguardanti le loro figlie: [[Luisa Maria del Belgio|Luisa Maria]] sposò [[Filippo di Sassonia-Coburgo-Kohary]], ma la loro unione divenne presto deleteria; [[Stefania del Belgio|Stefania]] sposò [[Rodolfo d'Asburgo-Lorena]], erede al trono imperiale che morì in strane circostanze a [[Mayerling (Alland)|Mayerling]]; [[Clementina del Belgio|Clementina]] rimase nubile durante la vita dei suoi genitori, prima di sposare [[Napoleone Vittorio Bonaparte]], pretendente bonapartista al trono di Francia. Pertanto, nessun discendente della regina Maria Enrichetta regnò né in Belgio né in Europa.
Regina e artista amante della musica che ha lasciato diversi acquerelli e dipinti ad olio, Maria Enrichetta svolge anche un discreto ruolo di mecenate a favore di pittori, scultori o cantanti di cui promosse le opere e le carriere. Appassionata di equitazione, si occupava personalmente dei suoi cavalli. A poco a poco, delusa del suo matrimonio e della sua famiglia, Maria Enrichetta abbandonò la corte di [[Bruxelles]] per venire nella cittadina termale di [[Spa (Belgio)|Spa]], lasciando il ruolo di "first lady" alla figlia [[Clementina del Belgio|Clementina]].
== Biografia ==
=== Infanzia ===
[[File:József
Maria Enrichetta era figlia dell'arciduca [[Giuseppe d'Asburgo-Lorena|Giuseppe d'Austria, palatino d'Ungheria]], e della sua terza moglie, la duchessa [[Maria Dorotea di Württemberg]]<ref name="thePeerage"/>. I suoi nonni paterni erano l'[[imperatore]] [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]] e l'imperatrice [[Maria Luisa di Borbone-Spagna (1745-1792)|Maria Luisa di Borbone-Spagna]]; quelli materni erano il duca [[Ludovico Federico Alessandro di Württemberg]] e la duchessa [[Enrichetta di Nassau-Weilburg (1780-1857)|Enrichetta di Nassau-Weilburg]].
[[File:István nádor Bekel 1847.jpg|thumb|[[Stefano d'Asburgo-Lorena]] in una [[litografia]] del [[1847]]]]
Tra i suoi numerosi fratelli, si ricorda in particolare l'arciduca [[Stefano d'Asburgo-Lorena|Stefano]] che, dopo essere successo a suo padre come
Cavaliera esperta, appassionata di cavalli al punto da provvedere lei stessa alle cure a dispetto delle convenienze del suo tempo e del suo ambiente, Maria Enrichetta crebbe liberamente nel [[Castello di Buda|palazzo di Budavár]], residenza storica dei [[Sovrani d'Ungheria|re di Ungheria]], affacciata sul [[Danubio]]. Dopo la morte del padre, avvenuta nel [[1847]], Maria Enrichetta e la sua famiglia furono costretti a lasciare l'Ungheria per stabilirsi nel [[Palazzo Augarten]] di [[Vienna]] dove si esibirono [[Richard Wagner]] e [[Franz Liszt]] durante i numerosi balli che vi si tenevano. Di tanto in tanto sua madre e i suoi figli tornavano in [[Ungheria]]. Secondo chi le era vicino, Maria Enrichetta era "cresciuta più da ragazzo che da ragazza dalla madre"<ref name="de Golesco">{{cita|de Golesco de Weisme, 1944|p. 10}}.</ref>.
=== Matrimonio ===
[[File:
A sedici anni la sua vita prende una nuova direzione: nel maggio [[1853]], durante un ballo dato all'[[Hofburg]] di [[Vienna]], fu presentata a [[Leopoldo I del Belgio]] e a suo figlio [[Leopoldo II del Belgio|Leopoldo, duca di Brabante]], che aveva appena festeggiato il suo diciottesimo compleanno. Viene subito fissato un matrimonio tra i due giovani. Le proteste e le lacrime dell'arciduchessa non hanno influenzato la decisione delle corti belga e austriaca<ref name="Kerckvoorde">{{cita|Kerckvoorde, 2001|p. 10}}.</ref>. Anche il fidanzato, che non è stato informato dello scopo del suo viaggio, non è entusiasta e scrive pragmaticamente: "È di statura media, un po' grassa e non molto carina senza essere brutta. Gli diamo molto spirito a Vienna, il matrimonio si svolgerà nell'agosto di quest'anno"<ref name="Bilteryst">{{cita|Bilteryst, 2014|pp. 52-53}}.</ref>.
Dopo aver rinunciato ai suoi diritti dinastici alla corona imperiale, Maria Enrichetta riesce a superare la sua ansia, grazie all'incoraggiamento della madre, e lascia [[Vienna]] il 1 agosto [[1853]]. Il contratto di matrimonio, redatto sotto forma di trattato internazionale in sedici articoli, è stato firmato a Vienna l'8 agosto 1853. Un primo matrimonio per procura, come previsto dal protocollo asburgico, viene concluso al [[Palazzo di Schönbrunn]], il 10 agosto. La cerimonia di persona, dodici giorni dopo, a [[Bruxelles]] venne posticipata, a causa della scarlattina di cui soffriva Leopoldo. La giovane monarchia belga, nata da una rivoluzione che aveva posto sul trono un re luterano, auspicava per il suo secondo re una moglie di una dinastia prestigiosa e cattolica, che gli permettesse di entrare legittimamente nella ristretta cerchia delle teste coronate e di assicurarsi una dinastia e una continuità storica tra gli ex [[Paesi Bassi austriaci]] e il [[Belgio|Belgio indipendente]], perché imperatore del Sacro Romano Impero [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]], e nonno di Maria Enrichetta, fu il padrino del re [[Leopoldo I del Belgio|Leopoldo I]].
Dopo le [[Primavera dei popoli|rivoluzioni del 1848]] che avevano scosso le monarchie europee, la casa d'[[Asburgo-Lorena]] fu designata per accrescere il prestigio di Leopoldo I, il cui suocero [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] era stato cacciato dal trono di Francia a favore di un regime repubblicano. Allo stesso modo, quattro anni dopo, [[Carlotta del Belgio|Carlotta]], la sorella del principe ereditario, sposò l'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]], fratello dell'[[Francesco Giuseppe I d'Austria|imperatore d'Austria]]. Il fine diplomatico del sovrano belga costituivano allo stesso tempo un onore, una salvaguardia e un rafforzamento per la dinastia belga. Leopoldo I aveva segretamente negoziato il matrimonio di suo figlio attraverso il suo amico personale, l'arciduca [[Giovanni d'Asburgo-Lorena|Giovanni]], co-tutore di Maria Enrichetta. Questo matrimonio per motivi diplomatici fu accolto male in Francia da [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]], che aveva una visione negativa del successo della famiglia reale belga. Questa alleanza è per Leopoldo I un magistrale colpo di stato politico. Dopo le cerimonie nuziali, la giovane coppia intraprende il giro delle città belghe prima di imbarcarsi a ottobre per un lungo soggiorno nel [[Regno Unito]], dove incontrarono la regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]], che dopo averli osservati, scrisse a Leopoldo I: "Non credo che tu ti renda conto che, per la sua età, lei [Maria Enrichetta] ha una personalità eccezionale. Su tutte le materie l'ho trovata particolarmente intelligente e sana di mente e molto colta. Tutte queste doti gli danno una netta superiorità su Leo[Leopoldo] e purtroppo tra loro non c'è comunione di gusti e di idee […] In politica Leo[Leopoldo] si dimostra inesauribile. Ne parla molto bene, così come di questioni militari". La differenza di personalità tra i giovani sposi divenne evidente durante un soggiorno alle [[Palazzo delle Tuileries|Tuileries]] nel [[1855]], come nota [[Priscilla Wellesley-Pole]]. Le persone intorno a loro si prendono gioco di questo "matrimonio tra uno sposo e una suora", la "suora" è il timido e riservato Leopoldo che ammette di essersi rassegnato alla scelta del padre<ref name="Emerson-Willequet">{{cita|Emerson-Willequet, 1980|p. 20}}.</ref>.
====Duchessa di Brabante====
Nonostante i consigli dati dalla regina Vittoria, la coppia era mal assortita. Maria Enrichetta si dedicò all'equitazione, e si cimentò nell'allevamento di vari animali: una scimmia, ma soprattutto cani di razza grifone e schipperke di Bruxelles. Fedele alla sua passione equina, possedette una cinquantina di fattrici, pony e stalloni, alle quali dà nomi che evocano la loro origine: Démer, Meuse, Ourthe, Sambre, Danube, Sigurd o anche Trieste. Particolarmente affezionata all'addomesticamento delle cavalcature ribelli, tanto che a volte era vittima di cadute<ref name="Kerckvoorde1">{{cita|Kerckvoorde, 2001|p. 118}}.</ref>. La regina possedette anche pappagalli e pesci che sono oggetto delle sue più attente cure<ref name="Kerckvoorde2">{{cita|Kerckvoorde, 2001|p. 192}}.</ref>.
Coltivò anche i suoi talenti musicali (le piaceva suonare l'arpa e talvolta il pianoforte ) e il canto, mentre Leopoldo si dedicava a considerazioni più pragmatiche. Per curare la sua sciatica e la bronchite ricorrente, i medici del duca di Brabante gli consigliarono di recarsi nei paesi caldi. Il 15 novembre [[1854]] la coppia partì per un viaggio di 10 mesi che li portò a [[Vienna]], [[Venezia]] e [[Trieste]], dove si imbarcano per [[Corfù]] e [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] dopo una lunga sosta al [[Il Cairo|Cairo]]. Maria Enrichetta visitò le piramidi a dorso di cammello e passeggiava per i souk, mentre Leopoldo annerisce taccuini relativi in particolare ai lavori effettuati sul [[Canale di Suez]] che lo affascinano<ref name="Kerckvoorde3">{{cita|Kerckvoorde, 2001|p. 31}}.</ref>.
La coppia ducale si recò quindi a [[Gerusalemme]], dove rimane per una settimana prima di visitare [[Nazareth]]. A [[Beirut]], Maria Enrichetta venne a sapere della morte inaspettata di sua madre<ref name="Enache">{{cita|Enache, 1999|p. 240}}.</ref>. Da quel momento il viaggio perse d'interessa e ritornarono a [[Bruxelles]].
Nell'ottobre [[1855]] i duchi di Brabante si recano alle [[Palazzo delle Tuileries|Tuileries]] in occasione dell'[[Esposizione universale dei prodotti dell'agricoltura, dell'industria e delle belle arti di Parigi (1855)|Esposizione Universale]] tenutasi a [[Parigi]]. Napoleone III li accolse calorosamente, era tempo di un allentamento politico tra Belgio e Francia e Maria Enrichetta riuscì a integrarsi nell'entourage dell'imperatrice [[Eugenia de Montijo|Eugenia]]<ref name="de Golesco1">{{cita|de Golesco de Weisme, 1944|pp. 24-28}}.</ref>. Nella primavera del 1856 l'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]], fratello minore dell'[[Francesco Giuseppe I d'Austria|imperatore d'Austria]], soggiornò alla corte belga per incontrare [[Carlotta del Belgio|Carlotta]], che sposò l'anno successivo.
Nel marzo [[1860]] Leopoldo intraprese un nuovo viaggio, senza Maria Enrichetta, che lo riconduce in [[Oriente (regione geografica)|Oriente]]. Durante questi viaggi, Maria Enrichetta ebbe difficoltà a educare i suoi figli, soprattutto le sue figlie che considerava ribelli, e si lamentava di essere sola con loro. Quando il duca di Brabante tornò sei mesi dopo a [[Bruxelles]], trovò suo padre in cattive condizioni di salute.
===Regina dei Belgi===
[[File:Maria Hendrika of Belgium, Winterhalter.jpg|thumb|La regina Maria Enrichetta ritratta da [[Franz Xaver Winterhalter]] nel [[1865]], [[Collection Royale]]]]
Leopoldo I morì il 10 dicembre [[1865]]. Il duca di Brabante, allora trentenne, salì al trono e regnò sotto il nome di Leopoldo II. Primo affronto per la giovane regina, durante il suo giuramento, fu quello di essere posta tra gli spettatori in prima fila alle cerimonie che essere al fianco del sovrano.
Durante i primi anni di regno c'era ancora una certa intimità tra i sovrani. Alla sera, il re faceva una breve pausa per consultare i documenti prima di andare a letto presto. Marito autoritario, restava comunque sempre cortese, ma distante nei confronti della regina. Quest'ultima si consola recandosi spesso all'opera e al Théâtre de la Monnaie, dove il palco reale venne ampliato da un salone in cui Maria Enrichetta si ritira in compagnia degli ospiti durante l'intervallo, creando un piccolo circolo intimo di amici. In seguito fece installare una linea telefonica per seguire le prove wagneriane dal suo boudoir a [[Castello di Laeken|Laeken]], cosa che le piaceva particolarmente.
L'8 agosto [[1866]], l'imperatrice Carlotta arrivò in Europa per perorare invano la causa del Messico, dove lei e Massimiliano regnano da appena due anni su un impero in via di disgregazione. Carlotta non poteva contare sull'appoggio di nessuno in Europa. Inviato dal re Leopoldo II, preoccupato per le notizie ricevute sullo stato mentale di Carlotta, il fratello [[Filippo del Belgio (1837-1905)|Filippo, conte delle Fiandre]], giunse a Roma il8 ottobre 1866. Due giorni dopo, portò la sorella a [[Castello di Miramare|Miramare]], dove è stata letteralmente messa sotto sorveglianza da agenti della sicurezza austriaca nel padiglione Gartenhaus. Massimiliano viene giustiziato a [[Santiago de Querétaro]] il 19 giugno [[1867]]. La notizia venne nascosta a Carlotta. Nel luglio [[1867]], Leopoldo II inviò a Vienna Maria Enrichetta, accompagnata dal barone Adrien Goffinet, confidente del re, per implorare presso la corte austriaca la liberazione di Carlotta e riportarla in Belgio. Quando Maria Enrichetta arrivò a Miramare il 14 luglio, scopre Carlotta era in uno stato fisico e mentale drammatico. Scoprì che, per nove mesi, era stata effettivamente prigioniera della sicurezza austriaca. Maria Enrichetta e Goffinet riuscirono, dopo due settimane di trattative, a strappare Carlotta ai suoi tutori e a convincerla a tornare con loro in Belgio. Arrivata in Belgio, Carlotta risiedette fino all'8 ottobre 1867 vicino a [[Bruxelles]], nel padiglione Tervueren, che risulta essere poco arredato e troppo freddo in caso di maltempo. Raggiunse quindi Leopoldo II e Maria Enrichetta al [[castello di Laeken]], dove si trasferì negli ex appartamenti dei suoi fratelli. Maria Enrichetta vegliava con attenzione sulla cognata con la speranza che riacquisti la sua sanità mentale.
Ma un altro tragico evento si verifica quando il loro figlio Leopoldo muore a Laeken il 22 gennaio [[1869]], di polmonite, contratta pochi mesi prima, a seguito di una caduta in uno stagno nel parco del castello di Laeken. I mesi precedenti sono stati segnati da un'alternanza di paura e speranza per il destino del principe ereditario prima del fatale esito. Durante il funerale del figlio, il re, scosso da singhiozzi irrefrenabili, crolla per la prima volta nella sua vita in pubblico cadendo in ginocchio accanto alla bara. Per quanto riguarda la regina, la sua “sensibilità come la […] madre amorevole che era una volta, è stata improvvisamente smussata. ». La sua sollecitudine per Carlotta diminuisce, soprattutto quando sorgono nuovi disturbi mentali nell'ex imperatrice. Leopoldo II e Maria Enrichetta decidono di sottrarre Carlotta alla loro sfera privata. Nel maggio [[1869]], Carlotta lasciò quindi Laeken per tornare a Tervueren, dove rimase fino al [[1879]]. La scomparsa del principe ereditario era pesante da sopportare: Leopoldo II non sopporta più Laeken e, per alleviare la sua tristezza, si dedica completamente alla politica. Quanto a Maria Enrichetta, nei mesi successivi alla morte del figlio, lascia spesso la capitale per recarsi a [[Spa (Belgio)|Spa]], in [[Svizzera]], a [[Chamonix-Mont-Blanc|Chamonix]] e dal fratello Giuseppe in [[Ungheria]]. È attratta dai monasteri dei francescani e dei carmelitani, provando un'ammirazione per queste monache e il loro spirito di sacrificio e mortificazione spinto fino alle più dolorose austerità.
[[File:Portret van Maria-Henrietha.jpg|thumb|La regina Maria Enrichetta del Belgio ritratta da [[Nicaise de Keyser]]]]
Nel luglio [[1870]], scoppiò la [[guerra franco-prussiana]]; il sovrano belga riuscì a salvaguardare l'indipendenza del suo paese e il Belgio venne risparmiato, mentre la regina si dedicò concretamente alla cura dei feriti. Ottenne dal re il permesso di trasformare il dominio di Ciergnon e il palazzo reale di Bruxelles in ospedali per curare i soldati che varcavano i confini belgi dopo la sconfitta di Sedan. A volte rimane al capezzale delle vittime per aiutarli a vestirsi, a cambiare letto, confortandole, assistendo alle operazioni senza impallidire e preparando i moribondi alla loro ultima ora. La sua devozione è riconosciuta dagli stati dell'[[Impero tedesco]], e in particolare dal re [[Giovanni di Sassonia|Giovanni I di Sassonia]]. Maria Enrichetta è sempre stata interessata all'esercito e partecipava alle manovre militari annuali che generalmente si svolgono nel campo di Beverloo, 70 km a sud-est di [[Anversa]]. Il più delle volte cavalcava un cavallo da sella ungherese che chiama "Beverloo".
Nel [[1871]] a [[Bruxelles]] infuriarono epidemie di tifo e vaiolo. La regina porta, senza preoccuparsi del potenziale contagio, sollievo alle famiglie colpite. Il 10 aprile, la principessa Stefania contrae il tifo con sgomento dei suoi genitori, che temevano di perdere un figlio. La piccola principessa fu salvata solo dalle cure di un medico delle Ardenne. Dopo che la loro figlia fu guarita, Leopoldo II e Maria Enrichetta portarono le figlie in convalescenza a [[Biarritz]].
Dopo la morte del figlio, Maria Enrichetta divenne severa e spesso abbandonò le sue figlie alla supervisione di austere governanti e insegnanti abusando della loro autorità. Luisa e Stefania soffrono della mancanza d'affetto della madre che da lontano sovrintende all'applicazione dei severi precetti. Nelle sue memorie, Stefania ricorda: «La fiducia e la tenerezza, quei sentimenti che generalmente adornano la culla di un bambino e che formano il cuore della giovinezza, non ci sono mai stati dati. Nonostante la sua freddezza, la sua apparente indifferenza e una severità che rasentava la durezza, amavo affettuosamente mia madre […], ma lei mi ispirava timore.».
La regina sognava matrimoni brillanti per le sue figlie. Fu così che Luisa sposò suo cugino [[Filippo di Sassonia-Coburgo-Kohary]], nel [[1875]]. Già da due anni Filippo pensava di sposare la figlia del re e si era ostinato a ottenere il consenso di Leopoldo II. Quest'ultimo finì per accettare. Anche se all'inizio della loro unione la coppia visse il periodo di massimo splendore della corte di [[Vienna]], il loro disaccordo coniugale divenne sempre più noto al pubblico e mise in ombra la famiglia imperiale. Infatti Filippo si rivelò tirannico e dissoluto. Luisa si vendica spendendo eccessivamente la fortuna del marito e tradendolo apertamente con Nicolas Dorÿ, aiutante di campo del marito, fino al [[1890]]. Maria Enrichetta cercò invano di far ragionare la figlia.
Nell'agosto [[1878]], la coppia reale festeggiò il loro anniversario di nozze d'argento. Questo giubileo venne celebrato ufficialmente e diede luogo a molti festeggiamenti nel paese. A [[Bruxelles]] vengono eretti archi di trionfo, edifici decorati con bandiere e luci del Bengala illuminano gli edifici ufficiali. Un comitato organizzatore raccolse fondi (raccogliendo 112.000 franchi) per offrire una tiara contenente 2.000 pietre preziose e un imponente strascico di pizzo, doni esposti presso l'hotel city di Bruxelles prima di essere solennemente offerto alla regina che espresse la sua gratitudine in poche parole, dopo che il re aveva pronunciato il discorso ufficiale<ref>{{cita news|lingua=fr |autore1=|titolo=Noces d'argent du Roi et de la Reine |curatore=L'Émancipation belge |numero=250 |data=18 agosto 1878 |p=2 |issn= |url=https://www.belgicapress.be/pageview.php?adv=1&all_q=reine%20diad%C3%A8me%20bruxelles&any_q=&exact_q=&none_q=&from_d=1878-08-12&to_d=1878-08-25&per_lang=&per=&sig=JB101&lang=FR&per_type=1 |accesso=29 agosto 2020}}.</ref>.
Tre anni dopo, Stefania rese orgogliosi i suoi genitori contraendo, nel [[1881]], l'unione più prestigiosa del suo tempo con [[Rodolfo d'Asburgo-Lorena]], unico figlio dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe I]] e di [[Elisabetta di Baviera|Elisabetta di Wittelsbach]]. La regina non può che rallegrarsi che sua figlia sposi un membro della Casa d'Asburgo-Lorena. Dopo il suo primo e difficilissimo parto, il 2 settembre [[1883]], di una bambina, l'arciduchessa [[Elisabetta Maria d'Asburgo-Lorena|Elisabetta Maria d'Austria]], Stefania rimase sterile perché Rodolfo gli trasmette la [[gonorrea]]<ref>{{Cita libro|lingua=fr |autore1=Irmgard Schiel |titolo=Stéphanie princesse héritière dans l'ombre de Mayerling |città=Gembloux |editore=Duculot |collana=Les évadés de l'oubli |anno=1980 |p=131 |isbn=978-3-421-01867-0}}.</ref>. L'arciduca moltiplicò le sue infedeltà e si abbandonò alla dissolutezza, in particolare in compagnia del cognato Filippo, prima di morire tragicamente, in circostanze misteriose, a Mayerling in compagnia della sua amante [[Maria Vetsera]]<ref>{{Cita libro|lingua=fr |autore1=Irmgard Schiel |titolo=Stéphanie princesse héritière dans l'ombre de Mayerling |città=Gembloux |editore=Duculot |collana=Les évadés de l'oubli |anno=1980 |p=177 |isbn=978-3-421-01867-0}}.</ref>. Maria Enrichetta e Leopoldo II, ignorando il divieto dell'imperatore, si recarono quindi a [[Vienna]] per assistere al funerale del loro genero.
Nei mesi successivi alla tragedia di Mayerling, Maria Enrichetta soffrì di problemi respiratori e beneficiò della sollecitudine del re. Per realizzare il suo progetto di impero coloniale, che occupava la maggior parte dei suoi pensieri, il re fece appello ai suoi parenti per finanziare i suoi progetti africani. Limitò lo stile di vita di palazzo, ha venduto piatti preziosi, ridusse il numero dei suoi cavalli e il salario del personale. Non trovò sostegno dalla regina, perseguitata dalla tragica fine dell'avventura messicana della cognata e che considerava le speranze del marito come vane e fiere chimere.
Nel gennaio [[1891]], nipote di Maria Enrichetta, il principe [[Baldovino del Belgio (1869-1891)|Baldovino]], primogenito del conte di Fiandre, e secondo in linea di successione al trono dopo il padre, nel quale Leopoldo II e Maria Enrichetta videro per un certo periodo il futuro marito di Clementina, morì prematuramente a l'età di ventuno anni, provocando uno shock e un dolore all'interno della famiglia reale<ref>{{Cita libro|lingua=fr |nome1=Damien |cognome1= Bilteryst |titolo=Le prince Baudouin|capitolo=Frère du roi-chevalier|edizione=|editore= Éditions Racine |città=Bruxelles |anno=2013|pp=255-258|isbn= |url= }}.</ref>.
====La "regina delle terme"====
[[File:Marie Henriette, Queen of the Belgians in her final years.png|thumb|La Regina del Belgio in un dipinto di fine [[XIX secolo]]]]
Maria Enrichetta abbandonava regolarmente la corte di [[Bruxelles]] per andare a rilassarsi nella cittadina termale di [[Spa (Belgio)|Spa]], lasciando il ruolo di first lady alla figlia minore, la principessa Clementina. Dal luglio [[1895]] si stabilì definitivamente nella [[Villa Reale di Maria Enrichetta|Villa Reale]], acquistata nel [[1894]], ed ebbe al suo servizio [[Auguste Goffinet]]. Spa divenne una residenza reale dove sostavano visitatori ufficiali e alcuni capi di stato. Maria Enrichetta amava le [[Ardenne]] che le ricordano la sua nativa [[Ungheria]], dove faceva lunghe passeggiate e galoppava attraverso i campi. Con diciotto cavalli installati nella stalla attigua alla sua villa, va volentieri alle mostre equestri e partecipa alla sfilata dei fiori in agosto. La sua nuova casa è molto modesta rispetto alle sue residenze a Bruxelles e Laeken. Privilegiando gli incontri intimi, riceveva i notabili della regione, spesso accompagnati dalle loro mogli. Per sette anni è stata “la regina di Spa”.
Nel [[1895]] Luisa iniziò una relazione con un ufficiale croato, Géza Mattachich, provocando un clamoroso scandalo. Nel [[1898]], con l'approvazione dell'imperatore, il principe finì per far internare la moglie con il pretesto che si era rifugiata tra le braccia di un cavaliere servente. Luisa fuggì con il suo amante dopo quattro anni di detenzione. Quanto a Stefania, rimasta vedova all'età di ventiquattro anni, si ritirò in [[Ungheria]] e contrasse, nel [[1900]], un'unione morganatica con un nobile ungherese [[Elemér Lónyay]], che la allontanò dalle famiglie imperiali d'Austria e dalle famiglie reali del Belgio. Da parte sua, Clementina trascorre poco tempo con sua madre, che se ne lamenta. Maria Enrichetta afferma che la figlia minore è di carattere sgradevole, mentre quest'ultima considera la regina "autoritaria, arrabbiata e ingiusta, spesso di cattivo umore e persino scontrosa".
A Spa, Maria Enrichetta si occupa di opere di beneficenza, visita le scuole durante la distribuzione dei premi, organizza nella sua residenza alcune feste per i bambini bisognosi. Ha preso parte alla vita culturale locale frequentando il Théâtre de la Redoute dove ha assistito a spettacoli dei drammaturghi francesi [[Adolphe d'Ennery]], [[Paul Féval figlio|Paul Féval]] e [[Pierre Decourcelle]] e ha assistito anche a concerti vocali del soprano [[Dyna Beumer]] (di cui era la mecenate) o il baritono [[Jean Noté]]. Dipinse acquerelli che rappresentavano principalmente paesaggi e cani e visitò mostre dove acquistò diverse tele raffiguranti paesaggi delle Ardenne e sostenne artisti belgi come lo scultore [[Thomas Vinçotte]] o il pittore [[Joseph van Severdonck]].
=== Morte ===
[[File:Marie Henriette of Austria 01.jpg|thumb|left|Maria Enrichetta in tarda età]]
La salute della regina peggiorò improvvisamente nel giugno [[1902]]. Durante quel periodo, il re Leopoldo II era in [[Francia]], mentre Clementina soggiornava al castello di Laeken. Maria Enrichetta poteva contare sulla devozione di Auguste Goffinet e di sua sorella, la baronessa Louise de Fierlant Dormer. Una suora si prende cura della sovrana che si affezionò a questa persona timida e le chiese di non lasciarla. La regina espresse anche il desiderio di avere sempre vicino a sé le Suore Figlie della Croce fino al suo ultimo respiro. Soggetta ad attacchi d'asma e idropisia, doveva stare seduta giorno e notte e si alzava con difficoltà dalla sedia. Giocava a scacchi e le piaceva ancora dipingere, anche se trovava difficile dedicarsi a quest'arte. Spesso chiedeva alla sua dama di compagnia, la contessa d'Oultremont, di cantare per distrarla. La sua fede rimase intatta: andava a messa tutte le mattine all'ospizio Saint-Charles. Dal mese d'agosto, si muoveva solo su una sedia a rotelle a causa del dolore e delle sue condizioni cardiache. Ricevette altre visite: il barone e la baronessa d'Anethan, poi il futuro primo ministro Henry Carton de Wiart. Poche settimane dopo, si ammalò e si riprese lentamente prima di morire per insufficienza mitralica a Spa il 19 settembre [[1902]], all'età di sessantasei anni<ref>{{Cita news|lingua=fr|titolo=Les dispositions pour les funérailles de la Reine |curatore=La Réforme (organe de la démocratie libérale) |numero=265 |data=22 settembre 1902 |p=1 |url=https://www.belgicapress.be/pageview.php?adv=0&all_q=marie-henriette%20croix%20%C3%A9toil%C3%A9e&any_q=&exact_q=&none_q=&from_d=&to_d=&per_lang=&per=&sig=JB258&lang=FR&per_type=0 |}}.</ref>.
Il giorno dopo la sua morte, Leopoldo II tornò da [[Bagnères-de-Luchon]] dove era in vacanza in compagnia della sua ultima amante, [[Caroline Delacroix]], la "baronessa di Vaughan". Arrivò a Spa, vi trovò sua figlia Clementina; ma apprendendo che anche Stefania era presente e pregava davanti ai resti di sua madre<ref>{{cita news|lingua=fr |autore1=|titolo=La mort de la reine |curatore=[[L'Indépendance belge]] |numero=265 |data=22 settembre 1902 |p=4 |url=https://www.belgicapress.be/pageview.php?adv=1&all_q=marie-henriette&any_q=&exact_q=&none_q=&from_d=1902-09-22&to_d=1902-09-23&per_lang=&per=50cc55ef-0a3d-4ec3-a120-01ea8a421a60&sig=JB555&lang=FR&per_type=1 |accesso=30 agosto 2020}}.</ref>, si rifiutò di incontrarla. Stefania fu costretta a lasciare Spa e si recò a Bruxelles dove fu acclamata dalla popolazione che la sostenne. Quanto a Luisa, non andò in Belgio. La messa funebre viene celebrata nella chiesa decanale di Notre-Dame di Spa. Il suo corpo, riportato in treno da Spa direttamente a Laeken, senza fermarsi a Bruxelles, è sepolto nella cripta reale della [[chiesa di Nostra Signora di Laeken]] il 22 settembre durante una cerimonia strettamente privata e in assenza di una delegazione straniera. Nessun membro della sua famiglia ungherese si è trasferito in Belgio<ref>{{Cita news|lingua=fr |autore=Olivier Defrance |titolo=Le rôle de la reine Marie-Henriette dans les préparations des noces de son frère l'archiduc Joseph d'Autriche |curatore=Museum Dynasticum |volume=XXVI |numero=1 |data=2014 |pp=17-29 |issn=0777-0936 |url=https://www.musdyn.be/activites/revue/2014-1.pdf |accesso=17 agosto 2022 |id= }}.</ref>. Il giorno successivo, a Laeken, è stato celebrato un funerale alla presenza di una piccola folla<ref>{{cita news|lingua=fr |autore1=|titolo=La mort de la reine |curatore=[[L'Indépendance belge]] |numero=267 |data=24 settembre 1902 |p=1 |url=https://www.belgicapress.be/pageview.php?all_q=reine%20henriette&any_q=&exact_q=&none_q=&from_d=23-09-1902&to_d=30-09-1902&per_lang=&per=&sig=JB555&lang=FR |accesso=13 giugno 2020}}.</ref>.
Suo marito, in seguito, sposò la propria amante [[Caroline Delacroix]].
In occasione della commemorazione del centenario della sua morte, il [[Museo di Spa|Museo della città termale di Spa]] ha organizzato, nel [[2002]], una mostra dedicata alla seconda regina dei belgi.
La ''Maison d'Enfants Reine Marie-Henriette ASBL'' è stata fondata nel [[1863]]. Si trova in rue de la Flèche, 14 a Bruxelles. Nel [[2020]] ha aiuta i minori di 14 anni provenienti da famiglie con ogni tipo di difficoltà. È anche conosciuto come “La Flèche”<ref>{{cita web |lingua=fr |titolo=Maison d'Enfants Reine Marie-Henriette asbl |url=https://www.lafleche14.be/fr/accueil |data=2020 |sito=lafleche14.be |accesso=27 agosto 2020 |dataarchivio=15 agosto 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200815043831/https://www.lafleche14.be/fr/accueil |urlmorto=sì }}.</ref>.
Una rosa rossa di una cultivar di rosa tea ottenuta nel [[1875]] dal coltivatore di rose di [[Lione]], Antoine Levet, le fu dedicata nel [[1878]], con il nome di ''Reine Marie-Henriette''<ref>{{Cita libro|lingua=fr |autore1=[[François Joyaux]] |titolo=Nouvelle Encyclopédie des roses anciennes |città=Paris |editore=Ulmer |anno=2005 |p=175 |isbn=978-2-84138-761-8}}.</ref>.
== Discendenza ==
[[File:Mariehenleo.jpg|thumb|La regina col figlio [[Leopoldo
Dal matrimonio tra Maria-Enrichetta e [[Leopoldo II del Belgio]] nacquero quattro figli:<ref name="thePeerage"/>
* [[Luisa Maria del Belgio|Luisa Maria]] (18 febbraio 1858-1 marzo 1924), sposò il principe [[Filippo di Sassonia-Coburgo-Kohary]], divorziarono nel [[1906]];
* [[Leopoldo
* [[Stefania del Belgio|Stefania]] (21 maggio 1864-23 agosto 1945), sposò in prime nozze [[Rodolfo d'Asburgo-Lorena]], arciduca ereditario d'Austria, e in seconde nozze [[Elmer de Lonyay]];
* [[Clementina del Belgio|Clementina]] (30 luglio 1872-8 marzo 1955), sposò [[Napoleone Vittorio Bonaparte]].
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==Titoli e trattamento==
* '''23 agosto 1836 – 22 agosto 1853''': ''[[Altezza Imperiale e Reale|Sua altezza reale e imperiale]], l'arciduchessa Maria-Enrichetta d'Austria''
* '''22 agosto 1853 – 17 dicembre 1865''': ''[[Altezza Imperiale e Reale|Sua altezza reale e imperiale]], la
* '''17 dicembre 1865 – 19 settembre 1902''': ''[[Maestà|Sua maestà]], la Regina dei Belgi''
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Queen Maria Luisa (Spain) - ribbon bar.
|nome_onorificenza=Dama dell'Ordine della regina Maria Luisa (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine della regina Maria Luisa
|motivazione=
|luogo=<ref>[http://www.geneall.net/D/per_page.php?id=5881 Geneall]</ref>
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Dama di Gran Croce dell'Ordine di Sidonia (Regno di Sassonia)
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Dama di I classe dell'Ordine di Aftab (Impero persiano)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Aftab
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}}
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore1=Hélène de Golesco|autore2=Augustine de Weisme|titolo=Marie-Henriette, reine des Belges|città=Bruxelles|editore=La Renaissance du livre|anno=1944|bnf=31633904r|cid=de Golesco de Weisme, 1944}}.
* {{Cita libro|autore1=[[Jo Gérard]]|titolo=La lionne blessée|capitolo=Marie-Henriette, reine des Belges|città=Braine-l'Alleud|editore=Jean-Marie Collet|collana=Connaissance du passé|anno=1986|isbn=}}.
*{{Cita libro|lingua=fr |autore1=Michel Huberty |autore2=Alain Giraud |titolo=L'Allemagne dynastique |capitolo=HESSE-REUß-SAXE |volume=I |città=Le Perreux-sur-Marne |editore= |anno=1976 |isbn=}}.
* {{Cita libro|lingua=fr |autore1=[[Barbara Emerson]] |autore2=[[Jacques Willequet]] (préface) |traduttore=[[Hervé Douxchamps]] et Gérard Colson |titolo=Léopold II |capitolo=Le royaume et l'empire |titolooriginale=Leopold II of the Belgians: King of Colonialism (1979) |città=Paris-Gembloux |editore=Duculot |anno=1980 |isbn=}}.
* {{Cita libro|autore1=Nicolas Enache |titolo=La descendance de Marie-Thérèse de Habsburg |città=Paris |editore=Éditions L'intermédiaire des chercheurs et curieux |anno=1999 |isbn=978-2-908003-04-8}}.
* {{Cita libro|lingua=fr|autore1=Olivier Defrance|titolo=Louise de Saxe-Cobourg|capitolo=Amours, argent, procès|città=Bruxelles|editore=Racine|anno=2000|isbn=978-2-87386-230-5}}.
* {{Cita libro|autore1=Mia Kerckvoorde|traduttore=Marie Hooghe|titolo=Marie-Henriette|url=https://archive.org/details/mariehenrietteun0000kerc|capitolo=une amazone face à un géant|città=Bruxelles|editore=Éditions Racine|collana=Les racines de l’histoire|anno=2001|edizione=2|annooriginale=1998|isbn=2-87386-261-0|cid=Kerckvoorde, 2001}}.
* {{Cita libro|lingua=fr |autore1=Marie-Christine Schils |titolo=Le choix d'une reine |capitolo=Marie-Henriette à Spa |città=Spa |editore=Musée de la Ville d'eaux |anno=2002}}.
* {{Cita libro|lingua=fr |autore1=[[Louise de Belgique]] |titolo=Autour des trônes que j'ai vus tomber |capitolo=Mémoires des filles de Léopold II |città=Bruxelles |editore=Le Cri |collana=Histoire |anno=2003 |isbn=978-2-87106-324-7}}.
* {{Cita libro|lingua=fr |autore1=[[Stéphanie de Belgique]] |titolo=Je devais être impératrice |capitolo=Mémoires des filles de Léopold II |città=Bruxelles |editore=Le Cri |collana=Histoire |anno=2003 |isbn=978-2-87106-324-7}}.
* {{Cita libro|nome1=Olivier|cognome1=Defrance|titolo=Ramener Charlotte. La mission du baron Adrien Goffinet à Vienne et Miramar – juillet 1867|città=Bruxelles|editore=Fondation Roi Baudouin|anno=2012|isbn=978-2-87212-669-9}}.
*{{Cita libro|lingua=fr|autore1=Damien Bilteryst|titolo=Philippe Comte de Flandre|capitolo=Frère de Léopold II|città=Bruxelles|editore=Éditions Racine|anno=2014|formato=pdf|isbn=978-2-87386-894-9|url=https://www.racine.be/sites/default/files/books/issuu/9782873868949.pdf}}.
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/austria.html|titolo=Imperial House of Austria}}
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/henrivanoene/genbelgium.html|titolo=Genealogy of the Royal Family of Belgium (House Saxe-Coburg-Gotha)|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222031953/http://www.geocities.com/henrivanoene/genbelgium.html|accesso=28 luglio 2009
{{Box successione
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|periodo = [[1865]] - [[1902]]
|precedente = [[Luisa d'Orléans (1812-1850)|Luisa Maria d'Orléans]]
|successivo = [[Elisabetta di Baviera (1876-1965)|Elisabetta
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}}
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[[Categoria:Arciduchesse d'Austria|Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena]]
[[Categoria:Casa d'Asburgo-Lorena|Maria Enrichetta]]
[[Categoria:Coniugi dei re dei Belgi|M]]
[[Categoria:Sepolti nella chiesa di Nostra Signora di Laeken]]
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