Otto Ellison von Nidlef: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
|Nome = Otto Ellison von Nidlef
|Immagine = Generalmajor von Ellison, Trient (BildID 15628592).jpg
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|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{bandiera|AUT-HUN}} [[Impero austro-ungarico]]
|Forza_armata = {{simbolo|Wappen Kaisertum Österreich 1815 (Klein).jpg}} [[Imperial regio Esercitoesercito austro-ungarico]]
|Arma =
|Corpo = [[Genio militare|Genio]]
|Specialità =
|Unità =
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|Ferite =
|Comandanti =
|Decorazioni = [[Otto Ellison von Nidlef#Onorificenze|vedi sotto]]
|Studi_militari = Accademia tecnica militare
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]
|Campagne = [[Fronte italiano (1915-1918)]]
|Battaglie = [[Battaglia del Col Basson]]<br/>[[Battaglia degli Altipiani|Strafexpedition]]<br/>[[Prima battaglia del Piave|Battaglia d'arresto]]<br/>[[Operazione valanga (1918)|Operazione valanga]]
|Comandante_di = Gruppo Ellison<br/>1ª Brigata [[Kaiserjäger]]<br/>163ª Brigata di fanteria<br/>[[k.u.k. Luftfahrtruppen]]
|Altro_campo =
|Altro =
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|AnnoNascita = 1868
|LuogoMorte = Sankt Stefan ob Stainz
|GiornoMeseMorte = 11 novembre
|AnnoMorte = 1947
|Epoca = 1900
|Attività = militaregenerale
|Nazionalità = austro-ungarico
|PostNazionalità =
}}
 
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Otto Ellison von Nidlef fu figlio del colonellocolonnello Friedrich Ritter Ellison von Nidlef. La famiglia Ellison fu di origine inglese trasferitasi poi ad [[Hannover]] e da lì all'inizio dell'ottocentoOttocento nell'[[Impero austriaco]].<ref name=Rosner>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 678</ref>
 
Come il padre intraprese la carrierecarriera militare. All'età di 11 anni frequentò il collegio militare di [[Eisenstadt|Kismarton]], poi il liceo tecnico militare di [[Hranice (Olomouc)|Mährisch Weißkirchen]] e infine l'accademia tecnica militare (k.u.k. Technische Militärakademie) a [[Mödling]]. Nel 1889 fu assegnato come [[sottotenente]] al Battaglione [[Pioniere (militare)|pionieri]] n. 2 (''Pionierbataillon Nr. 2'') a [[Linz]] e due anni dopo fu promosso [[tenente]] e ricevette incarichi come aiutante di battaglione, ufficiale di compagnia e istruttore. Nel 1892 iniziò a frequentare un corso superiore d'ingegneria militare e nel 1893 fu trasferito al Battaglione pionieri n. 10 dislocato a [[Przemyśl]].<ref name=Rosner/><ref>{{de}} [http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/Personenregister/E/EllisonvonNidlefOtto-R.htm ''Otto Ellison v. Nidlef nel lessico della Wehrmacht'']</ref><ref name=Rosner/>
 
=== La carriera nel genio militare ===
Dopo il superamento dell'esame finale nel 1894 fu trasferito alla direzione del genio di [[Trento]] (''k.u.k. Geniedirektion Trient''). Durante il suo incarico a Trento elaborò varie procedure standard nella costruzione di [[Fortificazione|fortificazioni]] ad esempio per la [[Casamatta|casematte]] in roccia e le gallerie fuciliere. Infatti progettò la galleria di fucileria del [[complesso fortificato di Civezzano]] per sbarrare la linea [[Ferrovia Trento-Venezia|ferroviaria della Valsugana]]. Fu inoltre responsabile dello sbarramento di [[Forte Tenna|Tenna]] e membro della commissione di costruzione della ferrovia della Valsugana.<ref name=Fontana>Nicola Fontana: ''La regione fortezza'' p. 316</ref> Nel dicembre 1895 fu trasferito alla direzione del genio di [[Cattaro]] (''k.u.k. Geniedirektion Cattaro''), dove diresse vari lavori di fortificazione come al Forte e alla Batteria Vermać, al Forte Goražda e alla Batteria Spagnol.<ref name=Rosner/>
 
La sua carriera militare continuò e nel 1897 fu promosso [[capitano]]. Nel 1898 si sposò con Laura Bari, nata nel 1874 a [[Pomarolo]] vicino a [[Rovereto]]. La coppia ebbe cinque figli, due maschi e tre femmine.<ref name=Rosner2>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 679</ref>
 
Nel 1898 fu assegnato al suo primo servizio di truppa come comandante della 4ª compagnia del Reggimento di fanteria n. 22 a [[Zara]] e [[Spalato]]. Nel maggio 1899 fu trasferito alla direzione del genio di [[Bressanone]] (''k.u.k. Geniedirektion Brixen''). In quel periodo guidò i lavori di costruzione del [[Forte Tre Sassi]] e dello sbarramento di Livinallongo composto principalmente dal [[Forte Corte]] e dalla [[Forte Ruaz|Tagliata stradale Ruaz]]. Col 1º gennaio 1901 diventò vicedirettore della direzione del genio di Trento e responsabile dei settori fortificati di Tenna e [[Forte Strino|Strino]]. Si occupò anche in apposita commissione dello [[studio di fattibilità]] della linea ferroviaria che da [[Arco (Italia)|Arco]] attraverso Sarche doveva arrivare fino a [[Tione di Trento|Tione]], in pratica un prolungamento della [[Ferrovia Mori-Arco-Riva]].<ref name=Fontana/>
 
Nel 1903 superò l'esame per diventare ufficiale di [[Stato maggiore]] e diventò consulente del comitato tecnico militare (''k.u.k. Technisches Militärkomitee''). Lì si occupò come referente delle fortificazioni alla progettazione della torre corazzata girevole M 6 e di munizioni ed esplosivi.<ref name=Fontana/> 1905 seguì la promozione a [[maggiore]] nel corpo di Stato maggiore del Genio e un anno dopo fu chiamato alla cattedra per le fortificazionefortificazioni alla scuola di guerra a [[Vienna]]. Nel 1907 tenne inoltre corsi di specializzazione tecnica per il personale militare. Sfruttò la sua permanenza nella capitale per frequentare un ulteriore corso di formazione dedicato all'osservazione dei [[Pallone frenato|palloni frenati]].<ref name=Rosner2/>
 
In questi anni fu sempre più convinto della necessità di un radicale cambiamento nella progettazione delle fortificazioni permanenti a causa dei continui progressi dell'artiglieria d'assedio soprattutto dei [[mortaio (arma)|mortai]]. <ref>Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau:''Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf'' p. 73</ref>
 
Nel novembre 1910 fu promosso a [[tenente colonnello]] e nell'agosto 1911 seguì la nomina a direttore della direzione del genio a Bressanone. Nel 1913 arrivò la promozione a [[colonnello]] e il 17 aprile 1914, poco prima che scoppiasse la [[Primaprima guerra mondiale]], assunse il comando della direzione del genio a [[Riva del Garda|Riva]] (''k.u.k. Geniedirektion Riva''). Riva fu l'ultima direzione del genio nata nel [[Tirolo]], istituitasi nel dicembre 1907 e attiva dal 1º gennaio 1908. Sotto la competenza della direzione di Riva furono oltre la fortezza di Riva anche lo sbarramento di Lardaro e il progettato, ma mai compiuto, sbarramento Adige-Vallarsa (''Etsch-Arsa Sperre'').<ref>[http://www.museodellaguerra.it/wp-content/uploads/2015/06/Inventario-Tiroler-Sperren.pdf ''Inventario delle fortificazioni tirolesi (Tiroler Sperren) redatto di Nicola Fontana'']</ref> Come direttore del genio di Riva Ellison si occupò principalmente della costruzione di una linea di difesa tra il [[Lago di Garda]] e il [[Pasubio]] in sostituzione del parzialmente iniziato sbarramento Adige-Vallarsa.<ref>Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau:''Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf'' p. 35</ref>
 
=== La Prima guerra mondiale ===
Assunse il comando della piazzaforte di Riva (''Festung Riva'') ancora prima che l'Italia entrasse in guerra. Nella primavera del 1915, con il conflitto quasi alle porte, propose la difesa del confine tra il Garda e il Pasubio non sulla linea di massima resistenza prevista, la cosiddetta ''Tiroler Widerstandslinie'', ma su una linea avanzata. Ritenne un' errore di lasciare nelle mani del nemico l'Altopiano di [[Brentonico]] e il solco della Valle di Loppio.<ref>Ellison-Nidlef, Otto: ''Nochmals: Die Entstehung der Tiroler Widerstandslinie'' pp. 918-919</ref>
 
Con lo scoppio della guerra diventò inoltre comandante del Vº settore della piazzaforte di Riva, il settore che dal [[Monte Brione]] si estese al Monte Creino in [[Val di Gresta]] e compose da civili militarizzati alle dipendenze del genio il [[k.k. Landsturm|Landsturm]] di Riva.<ref name=Fontana/><ref name=Rosner3>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 680</ref>
 
A metà luglio 1915 lasciò l'incarico a Riva perché fu nominato comandante del settore [[Lavarone]] sull' omonimo [[Altopiano di Lavarone|Altopiano]].<ref>Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915'' p. 785</ref>
 
Sotto il suo commandocomando fu respinto un mese dopo tra il 24 e il 25 agosto 1915 un attacco della fanteria italiana nella cosiddetta [[Battaglia del Col Basson]]. Azione che fu onorata nel 1917 con la [[Ordine militare di Maria Teresa|Croce di Cavaliere dell'Ordine di Maria Theresia]], la più alta onorificenza dell'esercito austro-ungarico. I reparti da lui comandati furono in seguito raggruppati nel ''Gruppo Ellison'' e subordinati alla 8ª Divisione di fanteria al comando del tenente[[Feldmarschallleutnant|Luogotenente feldmarescialloFeldmaresciallo]] [[Ludwig Fabini]]. Quest'ultimo fu criticato nella sua condotta da Ellison che si mostrò sempre un po' renitente in confronto ai suoi superiori.<ref name=Rosner3/><ref>Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 3 Das Kriegsjahr 1915'' p. 37</ref><ref name=Rosner3/>
 
Durante l'offensiva austro-ungarica della primavera 1916, meglio nota con il nome [[Strafexpedition]], guidò i suoi reparti alle dipendenze della 22ª Divisione Schützen nell'attacco alla [[Cima Portule|Cima Kempel]] sull'[[Altopiano di Asiago]]. In seguito il Gruppo che portò il suo nome fu sciolto e Ellison fu posto al comando della 43ª Brigata di fanteria della milizia territoriale con la quale occupò prima la zona del [[Monte Zebio]] e dopo la fine dell'offensiva e il parziale ritiro delle truppe austro-ungariche la linea Monte Rasta-[[Forte Interrotto|Interrotto]]-Katze.<ref name=Fontana/>
 
Con ottobre 1916 fu nominato a capo della 58ª Brigata da montagna stanziata sul [[Pasubio]], in seguito nominata 1ª Brigata [[Kaiserjäger]]. FuLa inbrigata queldi Ellison era sempre alle dipendenze della 8ª Divisione che da agosto 1916 si trovava sotto il comando del Luogotenente Feldmaresciallo [[Ignaz Verdroß von Droßberg|Verdroß]] con cui organizzò poi le difese sul Pasubio. Fu nell'ottobre periodo1916 che morì in seguito a ferite riportate in battaglia sul Pasubio lo zio materno della moglie, il colonnello [[Antonio Gioppi]], [[Medaglia d'oro al valor militare]]. Ellison, nel nell'agosto 1917 promosso a [[maggior generale]], rimase al comando dei Kaiserjäger fino a novembre 1917, iniziando in quel periodo la [[Assedio scientifico#La guerra di mina|guerra di mine]] sul Pasubio. A lui fu dedicato la galleria Ellison sul [[Dente Austriaco]] che fu trasformato in un articolato sistema difensivo sotterraneo.<ref name=biografia/>
 
In seguito alla [[Battaglia di Caporetto]] [[Conrad von Hötzendorf]] lanciò nell'ambito della [[Prima battaglia del Piave]] un' offensiva sull'Altopiano di Asiago dove fu trasferito anche la brigata comandata da Ellison. Durante questa offensiva criticò apertamente il suo superiore, il [[maggiore generale]] Josef Schilhawsky comandante della 6ª Divisione, che ritenne un assoluto incapace. Le sue critiche furono rivolte però anche a Conrad a capo dell'offensiva. Il suo atteggiamento gli costò caro e il 12 novembre 1917 fu sollevato dal suo comando. Fu sostituito come comandante della 1ª Brigata Kaiserjäger da [[Oswald Eccher ab Eccho]].<ref name=Rosner4>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 681</ref><ref>{{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'' Vol. 2 p. 272</ref>
 
Dopo un mese di forzato congedo, ufficialmente mascherata con una licenza per malattia a causa di sfinimento e logoramento di nervi, fu trasferito nel gennaio 1918 sul settore occidentale del fronte tirolese e assunse il comando del IIº Rayon Tirolese, ovvero il settore di difesa nella zona del Tonale dove ricompose il Gruppo Ellison con truppe in loco.<ref name=Rosner4/> In un certo senso fu un allontanamento dal fronte in un settore dove regnò una certa calma. Calma che fu prima interrotta nel maggio 1918 con la conquista della Cima Presena da parte del [[Battaglione alpini "Edolo"]], azione in cui Ellison riuscì a mantenere la cima est del Monticello e poi nel giugno 1918 dalla cosiddetta [[Operazione valanga (1918)|operazione valanga]] (''Unternehmen Lawine''), azione diversiva per maschera l'offensiva lanciata pochi giorni dopo sul Piave, nota come [[Battaglia del solstizio]]. Anche in questo caso Ellison non risparmiò di criticare il suo superiore [[FeldmarschalleutnantFeldmarschallleutnant]] [[Josef Metzger]] al comando della 1ª Divisione fanteria.<ref name=Rosner5>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 682</ref> Un mese dopo il gruppo Ellison fu rinomato 163ª Brigata di fanteria.<ref>Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg 1914–1918 – Registerband'' p. 265</ref>
 
Col 1º ottobre 1918 fu nominato capo dell'aviazione austro-ungarica, le [[k.u.k. Luftfahrtruppen]], presso il comando supremo succedendo al supervisore dell'aeronautica [[colonnello generale]] e arciduca [[Giuseppe Ferdinando d'Asburgo-Lorena|Giuseppe Ferdinando]] nonché al comandatecomandante maggior generale [[Emil Uzelac]].<ref>Reinhard Karl Desoye: ''Die k.u.k. Luftfahrtruppen – Die Entstehung, der Aufbau und die Organisation der österreichisch-ungarischen Heeresluftwaffe 1912–1918'' pp.113–114</ref>
 
=== Nel dopoguerra ===
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Nel 1933 si ritirò definitivamente a vita privata dopo un breve periodo a capo di un'altra organizzazione paramilitare della Stiria (''Österreichischer Heimatschutz in der Steiermark'') e lo scioglimento delle milizie nel giugno 1933. Durante le celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della [[Battaglia di Tannenberg (1914)|Battaglia di Tannenberg]] nel 1939 gli fu conferito il titolo di [[tenente generale]] della [[Wehrmacht]].<ref>Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'' p. 684</ref>
 
Morì il l'11 novembre 1947 a [[Sankt Stefan ob Stainz]] in Stiria, dove aveva comprato un maso negli anni trenta.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine =MilitaryMeritAustria.Austria war ribbon.gif
|nome_onorificenza = Signum Laudis in bronzo (medaglia al merito militare)
|collegamento_onorificenza = Medaglia al merito militare (Austria)
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{{Onorificenze
|immagine =MilitaryMeritAustria.Austria war ribbon.gif
|nome_onorificenza = Croce al merito militare
|collegamento_onorificenza = Croce al merito militare (Austria)
Riga 123 ⟶ 122:
 
{{Onorificenze
|immagine =MilitaryMeritAustria.Austria war ribbon.gif
|nome_onorificenza = Croce al merito militare terza classe con decorazioni di guerra
|collegamento_onorificenza = Croce al merito militare (Austria)
Riga 139 ⟶ 138:
 
{{Onorificenze
|immagine =MilitaryMeritAustria.Austria war ribbon.gif
|nome_onorificenza = Croce al merito militare seconda classe
|collegamento_onorificenza = Croce al merito militare (Austria)
Riga 165 ⟶ 164:
* Wilibald Richard Rosner: ''Fortificazione e operazione. Lo sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna'', Curcu & Genovese, Trento 2016 ISBN 978-88-6876-124-0.
* {{de}} Oskar von Hofmann, Gustav von Hubka: ''Der Militär-Maria-Theresien-Orden: Die Auszeichnungen im Weltkrieg 1914–1918'', Verlag Militärwissenschaftliche Mitteilungen, Vienna 1944.
* {{de}} Jörg C. Steiner: ''Schematismus der Generale und Obersten der k.u.k Armee, Stand 31. Dezember 1918'', Edition S & H, Vienna 1992 ISBN 978-3-901215-01-8.
* {{de}} Eduard von Steinitz, Theodor Brosch von Aarenau: ''Sonderabdruck aus den Militärwissenschaftlichen Mitteilungen 10 zum Werke „Österreich-Ungarns letzter Krieg" Die Reichsbefestigung Österreich-Ungarns zur Zeit Conrads von Hötzendorf'', Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1937.
* {{de}} Hans Stratowa: ''Wiener Genealogisches Taschenbuch'', Selbstverlag, Vienna 1926–1937.
* {{de}} Ernst Wießhaupt: ''Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918'', Volume 2, Göth, Vienna 1936.
* {{de}} Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 2 Das Kriegsjahr 1915'', Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1931.
* {{de}} Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen, Kriegsarchiv (a.c.): ''Österreich-Ungarns letzter Krieg. Band 3 Das Kriegsjahr 1915'', Verlag der Militärwissenschaftlichen Mitteilungen, Vienna 1932.
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Otto Ellison von Nidlef}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.austro-hungarian-army.co.uk/biog/ellison.html|''Biografia di Otto Ellison von Nidlef''|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.lexikonaustro-derhungarian-wehrmachtarmy.deco.uk/Personenregisterbiog/E/EllisonvonNidlefOtto-Rellison.htmhtml|titolo=''Biografia di Otto Ellison von Nidlef''|lingua=deen}}
* {{cita web|url=http://www.austrolexikon-hungariander-armywehrmacht.co.ukde/biogPersonenregister/ellisonE/EllisonvonNidlefOtto-R.htmlhtm|titolo=''Biografia di Otto Ellison von Nidlef''|lingua=ende}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Grande Guerra}}
 
[[Categoria:DecoratiCavalieri con ldell'Ordine militare di Maria Teresa|Ellison von Nidlef, Otto]]
[[Categoria:Personalità austro-ungariche della prima guerra mondiale|Ellison von Nidlef, Otto]]
[[Categoria:Decorati con l'Ordine militare di Maria Teresa|Ellison von Nidlef, Otto]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine Imperiale di Leopoldo|Ellison von Nidlef, Otto]]
[[Categoria:Pasubio]]