Attilio Prevost (ingegnere): differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Attilio
|Cognome = Prevost
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
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|GiornoMeseMorte = 15 marzo
|AnnoMorte = 2010
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = ingegnere
|Attività2 = imprenditore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , famoso per le innovazioni apportate alle [[moviola|moviole]] e ai [[Proiettore cinematografico|proiettori]] delle [[Officine Prevost]] Milano ([[1913]]-[[1991]]) e della Prevost Italy S.r.l., fondata nel [[1991]]
|Immagine = Attilio-Prevost-Jr.jpg
|Didascalia = Attilio Prevost
}}
== Biografia ==
Attilio Prevost
Dopo il liceo scientifico inizia la Facoltà di Ingegneria Meccanica al [[Politecnico di Torino]].
Nel 1939 si trasferisce a Milano, dove conclude con lode gli studi al [[Politecnico di Milano]], laureandosi nel 1943.
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== Vita professionale ==
=== Gli inizi con lo zio Attilio
Il padre di Attilio
I due fratelli con [[Elena Lanzoni Prevost|Elena Prevost]], moglie e alter ego imprenditoriale di [[Attilio Prevost (1890-1954)|Attilio Prevost]]<ref name="Documento_depositato">Cfr. Mandato Generale di Attilio Prevost in favore di Elena Lanzoni. Atto notarile depositato presso il tribunale di Milano, il 10/05/1915, n.5200 di repertorio - n.2224 di registro, firmato dal notaio Giuseppe Ghislanzoni e da Attilio Prevost.</ref>), comprano nel 1937<ref>
Attilio Jr. entra in azienda
Attilio Prevost Jr. si dimostra un ingegnere particolare, capace di unire alla conoscenza della tecnologia e per
Nel 1953 Attilio Jr. diventa direttore delle Officine Prevost.
Il 26 agosto del 1954, dopo la scomparsa dello zio Attilio, entra a far parte della società insieme alla zia Elena (Presidente dell'azienda fino al 1965) ed alla cugina Annamaria Lari Prevost, nipote abiatica di [[Elena Lanzoni Prevost|Elena Prevost]], che Attilio Prevost aveva adottato come figlia nel 1953, e che sarà titolare e Presidente dell’azienda dal 1965 alla cessazione della stessa nel 1991.
{{vedi anche|Attilio Prevost (1890-1954)}}
=== Il fotocoagulatore Raverdino ===
Nel 1952 Attilio Sr. incarica Attilio Jr. di realizzare un prodotto lontano dal cinema ma sempre nell'ambito dell'[[ottica]] di precisione. Si tratta di un fotocoagulatore per la retina
=== Il successo della moviola e dei proiettori 16/35mm ===
La vocazione alla progettazione di modelli sempre più perfezionati, unita
Dal 1952 iniziano ad essere progressivamente sostituiti tutti i precedenti modelli denominati “Fulgor“
Si susseguono i modelli P10, P30 e P40; nel 1959 entra in produzione il modello P55<ref>
Alla fine degli anni Cinquanta, Attilio Prevost Jr. progetta una nuova [[moviola]] combinata 16/35mm, a 4 o a 6 piatti, capace di sopperire alle nuove necessità di montaggio derivate dalla diffusione della televisione in Italia. La nuova moviola, consente di cambiare il formato in pochi secondi con teste scorrevoli e rulli a doppio passo 16mm e 35 mm insieme. Anche i proiettori, come per esempio il P. 70, saranno in seguito migliorati con quei dispositivi.
Si tratta di una vera rivoluzione, capace di diventare in breve marchio distintivo
=== Il P.70 “la Ferrari dei proiettori” ===
Alla fine degli anni Cinquanta
=== La croce di malta per il proiettore P.16 ===
I proiettori Prevost caratterizzati dalla lettera P seguita da un numero (ad esempio P/10, P/30, P/55 ecc.) furono introdotti a partire dal 1953: i modelli precedenti erano identificati da un nome dedicato (Alfa, Fulgor, Magnus, Impero ecc.) in particolare il proiettore 16mm a “ Croce di Malta “ Mod P/16 entrò in produzione nel 1960.
La collaborazione tra la Prevost e la soc. Zeiss Ernemann inizio dalla collaborazione tra l’Ing Gruber della Zeiss Ernemann e l’Ing Attilio Prevost Jr nei primi anni ’60.
Quella collaborazione, che si protrasse per oltre 20 anni, portò alla commercializzazione da parte Zeiss Ernemann dei proiettori Prevost 16 e 70 mm marcati dalla Zeiss Ernemann P/16 E P/70 Favorit in alcune aree geografiche mondiali.
Queste informazioni sono rilevabili dai registri di produzione della Prevost spa conservati presso la Prevost srl.
▲Tra l’ingegner Gruber della Zeiss e l’Ingegner Attilio Jr. si instaurò rapidamente un forte rapporto di reciproca stima professionale e di amicizia. Ne seguirono anni di collaborazione e reciproca soddisfazione che culminarono con la selezione da parte della Zeiss del proiettore Prevost P70, che completava la loro gamma di produzione allora mancante di un proiettore 70mm. Il proiettore Prevost P70, marcato Zeiss Favorit, venne distribuito dalla Zeiss in grande numero in tutto il mondo, compreso, nel 1969, nel rinnovato [[Ziegfield Theatre]] di [[New York]]<ref> Kurt Michel, Herbert Tümmel, Die Wissenschaftliche und Angewandte Photographie - ISBN 978-3-7091-8312-0 (Print) 978-3-7091-8311-3 (Online)</ref>, con i suoi 1100 posti uno dei cinema più grandi d’America, poi utilizzato per molte prime mondiali fra le quali, nel novembre del 77, quella di ''[[Incontri ravvicinati del terzo tipo]]'' di [[Steven Spielberg]].
=== La Camera a bolle ===
Dal 1960 Attilio jr. progetta e mette in produzione una nuova apparecchiatura
Nel 1965, alla morte di [[Elena Lanzoni Prevost]], Presidente dell'azienda, si costituirono le "Officine Prevost s.a.s. di Annamaria Lari Prevost & C.".<ref>Atto registrato presso Camera di Commercio di Milano il 22 giugno 1965 al n.20855</ref> Annamaria Lari Prevost, nipote di Elena e [[Attilio Prevost (1890-1954)|Attilio Prevost]], fu Presidente e rappresentante della società dal 1965 al 1991, e nominò Procuratore Generale dell'azienda con firma libera per atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, il marito Franco Mojana (1931-2008), già Procuratore Generale dell'azienda dal 1957.<ref>Atto n.108366/4527 di rep. a rog dr. Cavalchini del 9.6.1965</ref>. Dal 1975 l'azienda divenne una SPA<ref>Atto depositato presso la Camera di Commercio di Milano atto numero 19565/4952 del 7 luglio 75</ref>.
=== Gli anni d'oro del cinema ===
Negli [[anni 1970|anni settanta]] Attilio Prevost Jr. progetta modelli sempre più sofisticati delle ormai note moviole combinate 16/35mm, che iniziano ad essere prodotte anche in una versione ad otto piatti e in
Nel decennio 1970/1980 in Italia la quota di mercato
La [[Rai]] utilizza quasi esclusivamente moviole Prevost: solo nella [[sede Rai di Milano]] sono più di sessanta, fra queste la famosa moviola utilizzata con regolarità a partire dal 1967 nella trasmissione la [[Domenica Sportiva]] su [[RaiUno]].
Il professor Brandolini, docente di Storia, teoria e tecnica del montaggio all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica di Milano]] e responsabile del settore lavorazioni cinematografiche ed elettroniche della Rai fino al 1993, sostiene che: "Le moviole Prevost erano estremamente affidabili e assomigliavano a carri armati tedeschi”. Del resto, in tutti i suoi modelli di proiettori, le [[Officine Prevost]] hanno da sempre privilegiato un sistema di costruzione molto robusta, con organi sovradimensionati e materiali altamente selezionati dalla durata praticamente illimitata e con necessità di assistenza veramente esigua.
=== Da Orson Welles ai Beatles ===
Le innovazioni tecnologiche introdotte da Attilio Prevost Jr, “degno prosecutore della tradizione di creatività applicata
In quel periodo con i clienti, siano essi proprietari di cinema, montatori, registi o capi di Stato, si instaurano rapporti molto personali, anche grazie al fatto che quasi ogni modello venduto
Il Re del [[Marocco]] e lo Scià di Persia se le facevano fare tutte personalizzate,
I [[Beatles]] a [[Londra]] nel [[1964]], aiutarono personalmente
[[Herbert Von Karajan]] era un altro cliente molto esigente ed affezionato.
=== I collaboratori della progettazione ===
E poi [[Federico Fellini]], [[Luchino Visconti]], [[Ermanno Olmi]], [[Ingmar Bergman]], e tanti altri registi e montatori, come [[Roberto Perpignani]] o [[Nino Baragli]], evocati anche nei ricordi dei più fedeli collaboratori di Attilio Prevost Jr., fra i quali si annoverano i rappresentanti, anche amici e collaboratori nella progettazione: Pesciarelli, Palladino, Tinuper, Rinaldi, Violante, Pasquali, Cerri, Cassiani, Burlando e il tecnico delle grandi installazioni
===
Nel
=== La fine delle moviole ===
[[File:Attilio Prevost 2007.jpg|thumb|Attilio Prevost Jr. nel 2007]]
Alla fine degli anni Ottanta
Il cinema italiano, evocato nel 1988 nel film [[Nuovo Cinema Paradiso]] di [[Giuseppe Tornatore]], in cui nella sequenza del proiettore inventato che va a fuoco a lungo viene inquadrato il marchio Prevost fra le fiamme, entra in crisi.
=== La crisi dopo la Guerra del Golfo ===
La situazione, aggravata dalla [[Guerra del Golfo]], con il conseguente blocco del forte mercato medio orientale, porta la società, nel 1991
=== La Prevost Italy S.r.l. ===
Il magazzino e parte delle apparecchiature tecniche vengono rilevate da Paolo Prevost che insieme a nuovi soci apre a Settimo Milanese la Prevost Italy Srl, azienda
Sino a due anni prima della sua scomparsa, avvenuta il 15 marzo 2010,
== Note ==
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== Bibliografia ==
* AA.VV, ''Television measuring projector for bubble chamber photographs - Nuclear Instruments and Methods'' – Vol. 58 - Issue 2, Elsevier Science, 1968, pp.
* M. Bocciolini, G. Di Caporiacco, A. Landi, G. Parrini, ''A method for digitizing projected bubble chamber pictures -Nuclear, Instruments and Methods'' - Vol.161 - Issue 3
* Giuseppina Bock Berti, Alessandro Porro, ''Raverdino's Photocoagulator, in Moergeli C. (ed.) Actes du 7e colloque des conservateurs des musées d'histoire des sciences médicales'', Zurigo, Svizzera, «Les objets médicaux et leurs textes», Lyon, Fondation Mérieux, 8-10 settembre 1994 1996, pp.
* Vincenzo Buccheri, Luca Malavasi, ''La materia dei sogni.
* Gian Piero Brunetta, ''Cent'anni di cinema italiano'', Roma-Bari, Laterza, 1995.
* [[Gianni Canova]] e Luisella Farinotti, ''Atlante del cinema italiano Corpi, paesaggi, figure del contemporaneo'', Marsilio, 2009
* Roger Crittenden, Fine Cuts, ''The arts of European Film Company'', CRC Press, 2012
* [[Franca Faldini]], [[Goffredo Fofi]], (a cura di), ''L'avventurosa storia del cinema italiano: 1933 1959'', Milano, Feltrinelli, 1979.
* [[Franca Faldini]], [[Goffredo Fofi]], ''Il cinema italiano d'oggi: 1970-1984'', Milano, Mondadori, 1984
* Renée Gatignol, Roger Prud'homme, ''Mechanical and Thermodynamical Modeling of Fluid Interfaces (Université Pierre et Marie Curie & CNRS, France) - Series on Advances in Mathematics for Applied Sciences: Volume 58'', World Scientific Publishing Co, 2001
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* Michela Greco, ''Il digitale nel cinema italiano'', Lindau, 2002
* Thomas Hauerslev, ''70mm Projectors Today in Cinema Technology Magazine, numero 5'', 4 luglio 1992
* Lorenzo Lorusso, Giuseppina Bock Berti, Antonia Francesca Franchini, Alessandro Porro, ''Raverdino and Meyer-
* Stefano Masi, ''Nel buio della moviola'', Lanterna Magica cooperativa cinematografica
* Ilario Meandri, ''International Recording (1959-1969) - Indagine sulle memorie orali'', Kaplan, 2013 ISBN 978-88-89908-82-2
* Kurt Michel, ''Die Wissenschaftliche und Angewandte Photographie'', Springer, 1967
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* [[Roberto Perpignani]], ''Dare Forma alle emozioni'', Falsopiano, 2006
* [[Roberto Perpignani]], ''Il montaggio cinematografico, in Storia del cinema mondiale, vol. 5'', Giulio Einaudi Editore, 2001
* Alessandro Porro, ''Considerazioni sul fotocoagulatore di Raverdino, speciale Cuore, Anno IX, n
* Alessandro Porro, ''Un sole che distrugge, un sole che risana: industria cinematografica e strumentazione oftelmologica, in Medicina cinema e teatro'', a cura di Carlo Cristini e Alessandro Porro, Rudiano, GAM editrice, 2009, ISBN 978-88-89044-60-5
* Karel Reisz, Gavin Millar, ''The Technique of Film Editing, 2nd Edition'', Focal Press, 2009
* Roberto Schiavone, ''Montare un film, Dino Audino'', 2002 ISBN 978-88-7527-144-2
* Roger Vaughan, ''Herbert Von Karajan'', Longanesi & c., 1986
* Peter Voswinckel, ''Meyer-Schwickerath, Gerhard in Neue Deutsche Biographie (NDB'') - Band 17, Berlin, Duncker & Humblot, 1994, ISBN 3-428-00198-2, S. 384 f.
== Voci correlate ==
* [[Attilio Prevost (1890-1954)]]
* [[Elena Lanzoni Prevost]]
* [[Moviola]]
* [[Proiettore cinematografico]]
* [[Croce di Malta (meccanismo)]]
* [[Pellicola cinematografica]]
* [[Elena Lanzoni Films]]
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