Roberto Castelli: differenze tra le versioni

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Alleanza con De Luca
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|predecessore2 = [[Angelo Capodicasa]]<ref>Infrastrutture</ref><br />[[Cesare De Piccoli]]<ref>Trasporti</ref>
|successore2 = [[Mario Ciaccia]]
|carica4 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio4 = 9 maggio 1996
|mandatofine4 = 14 marzo 2013
|legislatura4 = {{NumLegRepubblica|D|XIII|XIV|XV|XVI}}
|legislatura4 = [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
|gruppo parlamentare4 = [[Lega Nord Padania]]
|coalizione4 = '''XIV'''-'''XV''': [[Casa delle Libertà]]<br />'''XVI''': [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-destra 2008]]
|circoscrizione4 = '''XIII'''-'''XV''': [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|Lombardia]]<br />'''XVI''': [[Circoscrizione Liguria (Senato della Repubblica)|Liguria]]
|collegio4 = '''XIII'''-'''XIV''': [[Collegio elettorale di Lecco (Senato della Repubblica)|Lecco]]
|incarichi4 = '''XIII-XIV legislatura:'''
|tipo nomina4 =
*[[Capogruppo (parlamento)|incarichi4 = MembroCapogruppo]] della Commissione[[Lega GiustiziaNord delPadania]] al [[Senato della Repubblica]] <small>(XVdal 26/10/1999 al 11/06/2001)</small>
'''XV legislatura:'''
*[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] della [[Lega Nord Padania]] al [[Senato della Repubblica]] <small>(dal 18/05/2006 al 28/04/2008)</small>
*[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] della [[Lega Nord Padania]] nella [[Commissione parlamentare antimafia]] <small>(dal 28/11/2006 al 28/04/2008)</small>
|sito4 = http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00000532.htm
|carica5 = [[Camera dei deputati (Italia)|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio5 = 23 aprile 1992
|mandatofine5 = 8 maggio 1996
|legislatura5 = [[XI legislatura della Repubblica Italiana{{NumLegRepubblica|D|XI]], [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]]}}
|gruppo parlamentare5 = [[Lega Nord Padania]]
|coalizione5 = '''XII''': [[Polo delledel LibertàBuon Governo]] <small>(XII)</small>
|circoscrizione5 = '''XI''': [[Circoscrizione Como-Sondrio-Varese|Como]]<br />'''XII''': [[Circoscrizione Lombardia 2 (1993)|Lombardia 2]]
|circoscrizione5 = [[Lombardia]] 1 (XII)
|collegio5 = '''XII''': [[Como]]Collegio -elettorale [[Sondrio]]di - [[Varese]]Lecco (XI);Camera Leccodei (XIIdeputati)|Lecco]]
|tipo nomina5 =
|incarichi5 =
|sito5 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XII%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg12/framedeputato.asp?Deputato=d32660
|partito = Partito Popolare del Nord <small>(dal 2023)</small><br/>Patto per il Nord <small>(dal 2024)</small><br />''In precedenza'':<br />[[Lega Lombarda (partito politico)|LL]] <small>(1986-2023)</small><br />[[Lega Nord|LN]] <small>(1990-2023)</small><br />[[Lega per Salvini Premier|LSP]] <small>(2017-2023)</small>
|titolo di studio = Laurea in ingegneria meccanica
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
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}}
 
Storico dirigente della [[Lega Nord]], in rappresentanza della stessa è stato [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|ministro della giustizia]] nei governi [[governo Berlusconi II|Berlusconi II]] e [[governo Berlusconi III|III]] oltre cheoltreché [[viceministro]] presso ildelle [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|infrastrutture e dei trasporti]] per ilnel [[governo Berlusconi IV]].
 
==Biografia==
FrequentaNato a [[Lecco]], dove frequenta il [[liceo classico]] "''[[Alessandro Manzoni" di [[Lecco]]''", nella stessa classe di [[Roberto Formigoni]],del futuro [[Presidenti della Lombardia|Presidente della Regione Lombardia]]. Nel[[Roberto Formigoni]], nel [[1971]] si laurea in [[ingegneria meccanica]] presso il [[Politecnico di Milano]].
 
Ha lavorato per trent'anni nel campo dell'acustica applicata, dapprima come direttore tecnico della [[Lafranconi silenziatori|Lafranconi]] di [[Mandello del Lario]] ([[provincia di Lecco|LC]]), e poi come libero professionista e imprenditore nei sistemi di controllo del rumore, nella sicurezza in fabbrica e nella consulenza e rilascio di certificazioni e omologazioni CE. È stato, inoltre, [[Consulenza tecnica (processo civile)|consulente tecnico d'ufficio]] (CTU) presso il Tribunale di Lecco.
 
Le sue attività di ricerca e sviluppo tecnologico lo portano a partecipare al primo progetto sui trasporti organizzato dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Prende parte ai lavori per il varo dei regolamenti [[Comunità Economicaeconomica Europeaeuropea|CEE]] e, come consulente tecnico della [[Commissione europea]], alla valutazione di progetti d'innovazione tecnologica in ambito ambientale.
 
È autore di alcune pubblicazioni e corsi di formazione per ingegneri ed è stato consulente tecnico della rivista ''[[Motociclismo (rivista)|Motociclismo]]''.<ref>[http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo Articolo di] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402130716/http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo |data=2 aprile 2015 }} [[Motociclismo (rivista)|Motociclismo.it]]</ref>
 
==Attività politica==
A metà degli [[Anni 1980|anni ottanta'80]] comincia la sua vitaattività politica., Neladerendo nel [[1986]] aderisce alla [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]] di [[Umberto Bossi]], della quale nel marzo del [[1987]] diviene socio militante.
 
Nel movimento politico di Bossi ha ricoperto la carica di presidente della sezione provinciale di [[Como]], quindi proboviro della Lega Lombarda nazionale e primo segretario della sede provinciale di [[Lecco]] nel [[1994]]. Nelle amministrazioni locali è stato primo degli eletti e capogruppo della Lega nel [[Consiglio provinciale]] di [[Como]] ([[1990]]) e in [[comune]] a Lecco ([[1997]]).
 
Dal [[2002]] è Presidente della [[Lega Lombarda]] subentrando a [[Stefano Galli]] (presidente dal 1999 al 2002).
 
Dal [[2010]] insieme al senatore [[Piergiorgio Stiffoni]] fa parte del comitato amministrativo di tesoreria come segretario amministrativo del partito Lega Nord che affianca il tesoriere [[Francesco Belsito]]. Dopo una indagine di tre procure che indaga Belsito per presunti fondi neri elargiti dal partito per pagare le spese della famiglia del leader [[Umberto Bossi]], dimessosi da Segretario Federale, nell'aprile del 2012 il Consiglio Federale decide di sostituire l'intero comitato di tesoreria. I due senatori saranno sostituiti dai deputati [[Silvana Comaroli]], segretario amministrativo del gruppo della [[Lega Nord]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] da fine 2011, e [[Roberto Simonetti]], Presidente della [[Provincia di Biella]]. Nuovo tesoriere è l'ex Presidente federale della [[Lega Nord]] [[Stefano Stefani]].
 
Il 4 dicembre [[2011]] è nominato dal presidente [[Roberto Calderoli]] vicepresidente del [[Parlamento del Nord]].
 
=== Parlamentare alla Camera e al Senato ===
Nel [[1992]] viene eletto per la prima volta, col [[Sistema elettorale#Il sistema proporzionale|sistema proporzionale]], alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]]. Nel [[1994]] è rieletto deputato nel [[collegio uninominale]] di Lecco. Nel [[1996]] torna in Parlamento come senatore, eletto nel collegio a cavallo fra le province di Lecco e Bergamo; da allora ha ripetuto in più occasioni di avere l'onore di essere il "Senatore di [[Pontida]]" (località in [[provincia di Bergamo]] presso la quale si tengono i raduni annuali del suo partito).<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/18/ministri-in-fila-con-la-bandiera-verde.html|titolo=Ministri in fila con la bandiera verde ma Maroni diserta il lavacro lumbàrd - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/09/castelli-sfida-gli-alleati-non-svendo.html|titolo=E Castelli sfida gli alleati Non svendo italiani e padani - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> Dopo essere stato vicepresidente del gruppo parlamentare della [[Lega Nord]] alla Camera, dal [[1999]] al [[2001]] è presidente dello stesso gruppo al [[Senato della Repubblica|Senato]].
 
Nel [[2000]] è tra i promotori della coalizione della [[Casa delle Libertà]], fondata su un accordo tra la Lega e gli altri partiti del [[centrodestra]].
 
DalIl 13 gennaio [[2002]] èviene Presidenteeletto come nuovo presidente della [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]], subentrando a [[Stefano Galli]] (presidente dal 1999 al 2002).
 
=== Ministro della Giustizia ===
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Nel 2004 emana la legge 189/2004 sul maltrattamento,abbandono e uccisione di animali.
 
L'11 gennaio del [[2005]] a [[Lugano]] ([[Canton Ticino]]), Castelli, Ministro della Giustizia, si presenta ad una manifestazione voluta da [[Umberto Bossi]] presso l'ultima dimora del federalista lombardo [[Carlo Cattaneo]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/07/la-mano-tremante-la-voce-roca.html|titolo=La mano tremante, la voce roca l'emozione del condottiero ferito - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. Alla manifestazione prendono parte l'allora ex [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|ministro dell'Economiaeconomia e delle finanze]] [[Giulio Tremonti]], il ministro [[Roberto Calderoli]], il Ministro del Lavoro e politiche sociali [[Roberto Maroni]] e una delegazione della [[Lega dei Ticinesi]] (un movimento politico localista ad ispirazione cantonale elvetico) guidata dall'imprenditore luganese [[Giuliano Bignasca]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/07/Bossi_anno_dopo_padani_sono_co_9_050307016.shtml Bossi un anno dopo: padani, sono tornato]</ref> Bossi parlerà tre volte per un totale di 15 minuti,<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/233315/comizio-di-umberto-bossi|titolo=Comizio di Umberto Bossi|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2005-03-06|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> attaccando «''l'[[Europa]] dei [[massoni]]''».<ref>[http://www.linonline.it/Visualizza_Articolo_Ras.php?id=0000005483 linonline.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060511142345/http://www.linonline.it/Visualizza_Articolo_Ras.php?id=0000005483 |data=11 maggio 2006 }}</ref>
 
Emana la 38/2006 in cui riforma, inasprendo le pene, il reato di adescamento dei minori (rientrante nell'[[abuso minorile]]), specie attraverso internet e i nuovi mezzi di comunicazione a distanza.
 
==== L'opposizione al mandato d'arresto europeo ====
Alla fine del 2001 la Lega, tramite il suo ministro della Giustizia Roberto Castelli, è stata in prima fila per impedire all'[[Unione europea]] di adottare un mandato di cattura europeo, volto a sostituire nel tempo le estradizioni all'interno della UE.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/17/Mandato_arresto_europeo_Italia_frena_co_0_0111178183.shtml Mandato d'arresto europeo: l'Italia frena sulla corruzione]</ref> Parlando da ''Radio Padania Libera'' l'8 dicembre 2001 Castelli spiegherà che «''tra i trentadue reati proposti c'è quello di razzismo e xenofobia: chi decide a livello europeo chi è razzista e chi no? Chi garantisce, ad esempio, i cittadini che scenderanno in piazza domani?''».<ref name="ricerca.repubblica.it" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/07/stop-al-mandato-di-cattura-ue.html|titolo=Stop al mandato di cattura Ue - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> E il giorno dopo la manifestazione leghista ''No immigrati, sanatoria, terrorismo'' a Milano, Castelli avverte i suoi compagni di partito che «''se non mi fossi opposto al mandato di cattura europeo, avremmo corso il rischio di avere un vero e proprio reato di opinione su razzismo e xenofobia. Tutti voi avreste rischiato di essere arrestati da un qualsiasi magistrato europeo di sinistra, e vi assicuro che ce ne sono molti, solo perché siete qui a manifestare contro l'immigrazione clandestina''».<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/10/lega-in-piazza-contro-europa.html|titolo=Lega in piazza contro l'Europa - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/185974/lega-comizio-di-bossi-a-milano-no-immigrati-sanatoria-terrorismo|titolo=Lega: Comizio di Bossi a Milano, "No immigrati, sanatoria, terrorismo"|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2001-12-09|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> Poche ore dopo il governo italiano ritira ogni pretesa, con grande disappunto della Lega.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/12/Mandato_cattura_europeo_accordo_co_0_01121210080.shtml Mandato di cattura europeo, c'è l'accordo]</ref> La decisione quadro in Italia è stata attuata con la legge 22 aprile 2005 n. 69.<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2005|mese=04|giorno=22|numero=69}}</ref>
 
==== Opposizione alle norme UE contro razzismo e xenofobia ====
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Nell'ottobre del [[2007]], la [[Lega Nord]] ha proposto un emendamento alla [[legge finanziaria]] per eliminare gli stanziamenti ad hoc per la fondazione EBRI (''European Brain Research Institute'') fondata dalla senatrice a vita [[Rita Levi-Montalcini]]: l'ultima delle sue numerose iniziative scientifiche, un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma<ref>{{cita web|url=http://www.ebri.it/|titolo=Sito web European Brain Research Institute|accesso=5 settembre 2008}}</ref> in collaborazione con la Fondazione S. Lucia<ref>{{cita web|url=http://www.hsantalucia.it/|titolo=Sito web Fondazione S. Lucia|accesso=5 settembre 2008}}</ref> e il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Tale finanziamento fu interpretato dal senatore [[Massimo Polledri]] come finalizzato all'ottenimento del voto della Montalcini sulla legge finanziaria; per questo motivo il senatore propose un [[emendamento]] al decreto legge collegato alla [[legge finanziaria]] 2007 per eliminare gli stanziamenti. Roberto Castelli sottoscrisse l'emendamento dicendo che se la Montalcini avesse voluto allontanare da sé ogni sospetto non avrebbe dovuto "far altro che votare a favore dell'emendamento, che fa rinunciare a questa sorta di emolumento che viene dato per il voto della senatrice Levi Montalcini".<ref>[http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Resaula&leg=15&id=00283141&offset=440628&length=3063&parse=no&stampa=si Resoconto stenografico della seduta n. 239 del Senato della XV Legislatura] da Senato.it, URL consultato il 29/04/2008</ref> Fu poi proposto dai sostenitori dell'emendamento di destinare tale finanziamento all'ospedale San Raffaele, definito "polo di eccellenza" nella ricerca neurologica.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/18/Lega_agli_stanziamenti_per_istituto_co_9_071018062.shtml La Lega: no agli stanziamenti per l'istituto della Montalcini Mastella: Storace, si indaghi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> L'emendamento della Lega Nord è stato in seguito respinto a larghissima maggioranza con 75 si, 173 no 57 astenuti.
 
=== Viceministro delle Infrastruttureinfrastrutture e dei trasporti ===
Alle [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni politiche del 2008]] Castelli viene rieletto Senatoresenatore per le liste della "Lega Nord Padania Bossi" nella regione Lombardia e grazie all'importante successo ottenuto dal suo partito (oltre l'8% di consensi a livello nazionale) torna a far parte della squadra di governo del [[Governo Berlusconi IV|quarto governo Berlusconi]] con l'incarico di [[sottosegretario]] per il [[Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti]] con delega alle infrastrutture; dal 21 maggio [[2009]] viene nominato viceministro dello stesso dicastero.
 
====Proposta di inserimento della croce nella bandiera italiana====
A seguito del [[Controversia sui minareti in Svizzera#Emendamento costituzionale federale per il bando della costruzione di nuovi minareti|referendum svizzero sulla costruzione di minareti]], Castelli ha dichiarato come «''ancora una volta dagli svizzeri ci viene una lezione di civiltà. Il messaggio, che arriva soprattutto a noi che viviamo vicini a questa terra, è forte. Occorre un segnale forte per battere l'ideologia [[massoneria|massonica]] e filoislamica che purtroppo attraversa anche le forze alleate della [[Lega Nord|Lega]]''». «''Credo che la [[Lega Nord]] possa e debba nel prossimo disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l'inserimento della [[croce]] nella [[bandiera italiana]]''».<ref name=giornale>[http://www.ilgiornale.it/esteri/svizzera_no_minareti_e_lega_nord_rilancia_ora_croce_tricolore/minareti-svizzera-referendum-islam/30-11-2009/articolo-id=402894-page=0-comments=1 Svizzera: "No ai minareti" E la Lega Nord rilancia: ora la croce sul Tricolore], ''[[Il Giornale]]'', 30 novembre 2009</ref>
A seguito del [[Controversia sui minareti in Svizzera#Emendamento costituzionale federale per il bando della costruzione di nuovi minareti|referendum svizzero sulla costruzione di minareti]],
Castelli ha dichiarato come «ancora una volta dagli svizzeri ci viene una lezione di civiltà. Il messaggio, che arriva soprattutto a noi che viviamo vicini a questa terra, è forte. Occorre un segnale forte per battere l'ideologia [[massoneria|massonica]] e filoislamica che purtroppo attraversa anche le forze alleate della [[Lega Nord|Lega]]». «Credo che la [[Lega Nord]] possa e debba nel prossimo disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l'inserimento della [[croce]] nella [[bandiera italiana]]».<ref name=giornale>[http://www.ilgiornale.it/esteri/svizzera_no_minareti_e_lega_nord_rilancia_ora_croce_tricolore/minareti-svizzera-referendum-islam/30-11-2009/articolo-id=402894-page=0-comments=1 Svizzera: "No ai minareti" E la Lega Nord rilancia: ora la croce sul Tricolore], ''[[Il Giornale]]'', 30 novembre 2009</ref>
 
La proposta è stata liquidata dal Ministroministro della difesa [[Ignazio La Russa]] come «''battuta propagandistica''», mentre il Ministro[[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|ministro degli affari esteri]] [[Franco Frattini]], più possibilista, l'ha definita «''suggestiva''».<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200911articoli/49895girata.asp Croce sulla bandiera, no di La Russa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091203093203/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200911articoli/49895girata.asp |data=3 dicembre 2009 }}, ''[[La Stampa]]'', 30 novembre 2009</ref>
 
=== GliCandidatura ultimia annisindaco di Lecco ===
[[File:Partito Popolare del Nord - Logo (Italy, 2023).svg|miniatura|Logo del Partito Popolare del Nord]]
{{Vedi anche|Elezioni amministrative in Italia del 2010#Lecco}}
In occasione delle [[elezioni amministrative in Italia del 2010|elezioni amministrative del 2010]] Castelli viene candidato a sindaco del capoluogo manzoniano per la coalizione formata dalla "Lega Nord - Lega Lombarda - Bossi" e del "Popolo della Libertà per Lecco" ma risulta sconfitto da [[Virginio Brivio]] candidato della coalizione di [[centrosinistra]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Federazione della Sinistra|FdS]]-[[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]], [[Italia dei Valori|IdV]] e liste civiche), che diventa sindaco con il 50,2% (13.690 voti) contro il 44,2% (12.049 voti). A tal proposito bisogna segnalare la presenza di oltre 600 voti al PdL nella parte proporzionale, con indicazione disgiunta al candidato sindaco del PD Brivio.<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/comunali-spoglio-voto_e5cd684e-3bd8-11df-80d0-00144f02aabe.shtml|titolo=Comunali: Castelli e Brunetta bocciati|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=30|mese=03|anno=2010|accesso=31 marzo 2010}}</ref> Nel settembre del 2013 si dimette dalla carica di Consigliere Comunale di Lecco e annuncia il suo "addio alla politica attiva"<ref>{{Cita news|url = http://www.lecconotizie.com/politica/castelli-si-dimette-da-consigliere-e-lascia-la-politica-attiva-133578/|titolo = Castelli si dimette da consigliere e lascia la politica attiva|accesso = 29 dicembre 2015|pubblicazione = Lecconotizie|dataarchivio = 4 marzo 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304193701/http://www.lecconotizie.com/politica/castelli-si-dimette-da-consigliere-e-lascia-la-politica-attiva-133578/|urlmorto = sì}}</ref>.
 
=== Gli ultimi anni ===
NelIl settembre4 dicembre [[2011]] è nominato dal presidente [[Roberto Calderoli]] vicepresidente del 2023[[Parlamento lasciadel laNord]].[[File:Partito LegaPopolare poichédel nonNord si- riconosceLogo più(Italy, nel2023).svg|miniatura|Logo partitodel chePartito èPopolare guidatodel daNord]]Il diversi18 annisettembre [[2023]], da tempo con posizioni differenti rispetto a quelle del segretario federale [[Matteo Salvini]]., lascia la Lega, poiché non si riconosce più nel partito<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/roberto-castelli-lascia-lega-scelta-maturata-molto-tempo-AF9pxeu|titolo=Castelli lascia la Lega: “Mi sento lontano dal partito di Salvini”|sito=Il Sole 24 ORE|data=2023-09-18|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref>. Castelli, fondatore e presidente dell'associazione Autonomia e Libertà, due mesi più tardi fonda un nuovo partito, il Partito Popolare del Nord per la difesa dei diritti locali e la promozione di un'autonomia di governo territoriale, uno dei punti storici della Lega di [[Umberto Bossi]].<ref>{{Cita web|url=https://primacomo.it/politica/autonomia-e-liberta-si-presenta-il-partito-popolare-del-nord/|titolo=Autonomia e libertà: si presenta il Partito Popolare del Nord|autore=Gerardo Gaborin|sito=Prima Como|data=2023-11-24|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-lega-ullbqjiu|titolo=Roberto Castelli lascia la Lega e fa appello agli autonomisti: “Insieme possiamo farci sentire”|sito=Il Giorno|data=2023-09-21|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-partito-f7hul072|titolo=Roberto Castelli presenta il suo nuovo partito: “Il Nord è abbandonato ma si pensa al Ponte sullo Stretto”|sito=Il Giorno|data=2023-11-30|lingua=it|accesso=2023-12-08}}</ref> Il 7 marzo 2024, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, Castelli, in vista delle [[Elezioni europee del 2024|elezioni europee di giugno]], ha ufficializzato l’alleanza con [[Sud chiama Nord]] del sindaco di Taormina [[Cateno De Luca]] sotto il simbolo di “Libertà”.<ref>{{Cita web|url=https://askanews.it/2024/03/07/europee-cateno-de-luca-lancia-lista-liberta-con-ex-leghista-castelli/|titolo=Europee, Cateno De Luca lancia lista “Libertà”, con ex leghista Castelli|sito=askanews.it|lingua=it-IT|accesso=2024-03-07}}</ref>
 
Il 7 marzo [[2024]], nel corso di una [[conferenza stampa]] a [[Montecitorio]], Castelli, in vista delle [[Elezioni europee del 2024|elezioni europee di giugno]], ha ufficializzato l’alleanza con [[Sud chiama Nord]] del [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]] di [[Taormina]] [[Cateno De Luca]] sotto il simbolo di [[Libertà (lista elettorale)|Libertà]] <ref>{{Cita web|url=https://askanews.it/2024/03/07/europee-cateno-de-luca-lancia-lista-liberta-con-ex-leghista-castelli/|titolo=Europee, Cateno De Luca lancia lista “Libertà”, con ex leghista Castelli|sito=askanews.it|accesso=2024-03-07}}</ref> salvo poi annullare l’accordo a fine mese davanti alla possibilità che [[Italexit]] possa intentare azioni legali vista la presenza nella stessa lista dell’omonimo Movimento per l’Italexit.<ref>[https://www.lanuovapadania.it/elezioni/castelli-il-partito-popolare-del-nord-esce-dalla-lista-liberta-di-cateno-de-luca-in-corsa-per-le-europee/amp/?fbclid=IwAR3T_PVvfoW_txM3DrrZ5YMVfAeWAobQty0rYwOCkznX8Di7f35Ge7qFZtU_aem_AVWlyhWrjItVVfpRtF8LYlOpnR2SorO4H_rJ3k1IEvMKlYZYdNE69lQUhId4Xq0zLRY Castelli: “Il Partito Popolare del Nord esce dalla Lista LIBERTÀ di Cateno De Luca in corsa per le Europee”] </ref> Il nuovo partito si presenta per la prima volta alle [[Elezioni regionali in Liguria del 2024|elezioni regionali in Liguria]] di ottobre con la propria candidata Maria Antonietta Cella, ex sindaca di [[Santo Stefano d'Aveto]], la quale però si ferma allo 0,35%; Castelli è candidato in prima persona su Genova e La Spezia raccogliendo però solo 34 preferenze.<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20241027/regionali/scrutini/italia/07037037|titolo=Eligendo|sito=elezioni.interno.gov.it|accesso=2024-10-30}}</ref> Nell'ottobre dello stesso anno Castelli e gli ex leghisti [[Roberto Bernardelli]] e [[Paolo Grimoldi]] danno vita al Patto per il Nord, una nuova realtà federalista.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.lanuovapadania.it/politica/grimoldi-sui-social-la-foto-con-bossi-con-la-tessera-n-1-del-patto-per-il-nord/|titolo=Grimoldi, sui social la foto con Bossi con la tessera n.1° del Patto per il Nord|accesso=2024-12-29}}</ref>
 
== Procedimenti giudiziari ==
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===Querela di Diliberto===
Il 18 marzo [[2004]], durante la trasmissione televisiva [[TeleCamere]], il [[Partito dei Comunisti Italiani#Segretari|segretario del PdCIPartito dei Comunisti Italiani]] [[Oliviero Diliberto]] ha querelato Castelli che, accusato di essere sceso in piazza il giorno prima a gridare «''chi non salta italiano è!''», aveva replicato: «''piuttosto che mandare in giro a sprangare come fai tu, preferisco saltare''».
 
Il 22 luglio [[2009]] la Giunta per le Autorizzazioni del Senato ha deciso la non giudicabilità del Senatore Castelli in sede di giustizia ordinaria perché il fatto contestato deve intendersi come reato ministeriale in quanto Castelli lo ha commesso nel perseguimento «di un preminente interesse pubblico». L'opposizione ha attaccato la maggioranza accusando la Giunta di essersi di fatto sostituita alla magistratura e la stampa ha coniato il termine "salva-Castelli".<ref>{{Cita news
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|anno = 2009
|accesso = 8 aprile 2021
|urlarchivio = https://archive.todayis/20130413042654/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=66868&sez=HOME_INITALIA&npl=N
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