Roberto Castelli: differenze tra le versioni

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|collegio5 = '''XII''': [[Collegio elettorale di Lecco (Camera dei deputati)|Lecco]]
|sito5 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XII%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg12/framedeputato.asp?Deputato=d32660
|partito = Partito Popolare del Nord <small>(dal 2023)</small><br/>Patto per il Nord <small>(dal 2024)</small><br />''In precedenza'':<br />[[Lega Lombarda (partito politico)|LL]] <small>(1986-2023)</small><br />[[Lega Nord|LN]] <small>(1990-2023)</small><br />[[Lega per Salvini Premier|LSP]] <small>(2017-2023)</small>
|titolo di studio = Laurea in ingegneria meccanica
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
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==Biografia==
Nato a [[Lecco]], dove frequenta il [[liceo classico]] "''[[Alessandro Manzoni|]]''Alessandro Manzoni'']]", nella stessa classe del futuro [[Presidenti della Lombardia|Presidente della Regione Lombardia]] [[Roberto Formigoni]], nel [[1971]] si laurea in [[ingegneria meccanica]] presso il [[Politecnico di Milano]].
 
Ha lavorato per trent'anni nel campo dell'acustica applicata, dapprima come direttore tecnico della [[Lafranconi silenziatori|Lafranconi]] di [[Mandello del Lario]] ([[provincia di Lecco|LC]]), e poi come libero professionista e imprenditore nei sistemi di controllo del rumore, nella sicurezza in fabbrica e nella consulenza e rilascio di certificazioni e omologazioni CE. È stato, inoltre, [[Consulenza tecnica (processo civile)|consulente tecnico d'ufficio]] (CTU) presso il Tribunale di Lecco.
 
Le sue attività di ricerca e sviluppo tecnologico lo portano a partecipare al primo progetto sui trasporti organizzato dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Prende parte ai lavori per il varo dei regolamenti [[Comunità Economicaeconomica Europeaeuropea|CEE]] e, come consulente tecnico della [[Commissione europea]], alla valutazione di progetti d'innovazione tecnologica in ambito ambientale.
 
È autore di alcune pubblicazioni e corsi di formazione per ingegneri ed è stato consulente tecnico della rivista ''[[Motociclismo (rivista)|Motociclismo]]''.<ref>[http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo Articolo di] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402130716/http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo |data=2 aprile 2015 }} [[Motociclismo (rivista)|Motociclismo.it]]</ref>
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=== Parlamentare alla Camera e al Senato ===
Nel [[1992]] viene eletto per la prima volta, col [[Sistema elettorale#Il sistema proporzionale|sistema proporzionale]], alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]]. Nel [[1994]] è rieletto deputato nel [[collegio uninominale]] di Lecco. Nel [[1996]] torna in Parlamento come senatore, eletto nel collegio a cavallo fra le province di Lecco e Bergamo; da allora ha ripetuto in più occasioni di avere l'onore di essere il "Senatore di [[Pontida]]" (località in [[provincia di Bergamo]] presso la quale si tengono i raduni annuali del suo partito).<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/18/ministri-in-fila-con-la-bandiera-verde.html|titolo=Ministri in fila con la bandiera verde ma Maroni diserta il lavacro lumbàrd - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/09/castelli-sfida-gli-alleati-non-svendo.html|titolo=E Castelli sfida gli alleati Non svendo italiani e padani - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> Dopo essere stato vicepresidente del gruppo parlamentare della [[Lega Nord]] alla Camera, dal [[1999]] al [[2001]] è presidente dello stesso gruppo al [[Senato della Repubblica|Senato]].
 
Nel [[2000]] è tra i promotori della coalizione della [[Casa delle Libertà]], fondata su un accordo tra la Lega e gli altri partiti del [[centrodestra]].
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Nel 2004 emana la legge 189/2004 sul maltrattamento,abbandono e uccisione di animali.
 
L'11 gennaio [[2005]] a [[Lugano]] ([[Canton Ticino]]), Castelli, Ministro della Giustizia, si presenta ad una manifestazione voluta da [[Umberto Bossi]] presso l'ultima dimora del federalista lombardo [[Carlo Cattaneo]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/07/la-mano-tremante-la-voce-roca.html|titolo=La mano tremante, la voce roca l'emozione del condottiero ferito - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. Alla manifestazione prendono parte l'allora ex [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|ministro dell'economia e delle finanze]] [[Giulio Tremonti]], il ministro [[Roberto Calderoli]], il Ministro del Lavoro e politiche sociali [[Roberto Maroni]] e una delegazione della [[Lega dei Ticinesi]] (un movimento politico localista ad ispirazione cantonale elvetico) guidata dall'imprenditore luganese [[Giuliano Bignasca]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/07/Bossi_anno_dopo_padani_sono_co_9_050307016.shtml Bossi un anno dopo: padani, sono tornato]</ref> Bossi parlerà tre volte per un totale di 15 minuti,<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/233315/comizio-di-umberto-bossi|titolo=Comizio di Umberto Bossi|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2005-03-06|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> attaccando «''l'[[Europa]] dei [[massoni]]''».<ref>[http://www.linonline.it/Visualizza_Articolo_Ras.php?id=0000005483 linonline.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060511142345/http://www.linonline.it/Visualizza_Articolo_Ras.php?id=0000005483 |data=11 maggio 2006 }}</ref>
 
Emana la 38/2006 in cui riforma, inasprendo le pene, il reato di adescamento dei minori (rientrante nell'[[abuso minorile]]), specie attraverso internet e i nuovi mezzi di comunicazione a distanza.
 
==== L'opposizione al mandato d'arresto europeo ====
Alla fine del 2001 la Lega, tramite il suo ministro della Giustizia Castelli, è stata in prima fila per impedire all'[[Unione europea]] di adottare un mandato di cattura europeo, volto a sostituire nel tempo le estradizioni all'interno della UE.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/17/Mandato_arresto_europeo_Italia_frena_co_0_0111178183.shtml Mandato d'arresto europeo: l'Italia frena sulla corruzione]</ref> Parlando da ''Radio Padania Libera'' l'8 dicembre 2001 Castelli spiegherà che «''tra i trentadue reati proposti c'è quello di razzismo e xenofobia: chi decide a livello europeo chi è razzista e chi no? Chi garantisce, ad esempio, i cittadini che scenderanno in piazza domani?''».<ref name="ricerca.repubblica.it" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/07/stop-al-mandato-di-cattura-ue.html|titolo=Stop al mandato di cattura Ue - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> E il giorno dopo la manifestazione leghista ''No immigrati, sanatoria, terrorismo'' a Milano, Castelli avverte i suoi compagni di partito che «''se non mi fossi opposto al mandato di cattura europeo, avremmo corso il rischio di avere un vero e proprio reato di opinione su razzismo e xenofobia. Tutti voi avreste rischiato di essere arrestati da un qualsiasi magistrato europeo di sinistra, e vi assicuro che ce ne sono molti, solo perché siete qui a manifestare contro l'immigrazione clandestina''».<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/10/lega-in-piazza-contro-europa.html|titolo=Lega in piazza contro l'Europa - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/185974/lega-comizio-di-bossi-a-milano-no-immigrati-sanatoria-terrorismo|titolo=Lega: Comizio di Bossi a Milano, "No immigrati, sanatoria, terrorismo"|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2001-12-09|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> Poche ore dopo il governo italiano ritira ogni pretesa, con grande disappunto della Lega.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/12/Mandato_cattura_europeo_accordo_co_0_01121210080.shtml Mandato di cattura europeo, c'è l'accordo]</ref> La decisione quadro in Italia è stata attuata con la legge 22 aprile 2005 n. 69.<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2005|mese=04|giorno=22|numero=69}}</ref>
 
==== Opposizione alle norme UE contro razzismo e xenofobia ====
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=== Gli ultimi anni ===
Il 4 dicembre [[2011]] è nominato dal presidente [[Roberto Calderoli]] vicepresidente del [[Parlamento del Nord]].[[File:Partito Popolare del Nord - Logo (Italy, 2023).svg|miniatura|Logo del Partito Popolare del Nord]]Il 18 settembre [[2023]], da tempo con posizioni differenti rispetto a quelle del segretario federale [[Matteo Salvini]], lascia la Lega, poiché non si riconosce più nel partito<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/roberto-castelli-lascia-lega-scelta-maturata-molto-tempo-AF9pxeu|titolo=Castelli lascia la Lega: “Mi sento lontano dal partito di Salvini”|sito=Il Sole 24 ORE|data=2023-09-18|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref>. Castelli, fondatore e presidente dell'associazione Autonomia e Libertà, due mesi più tardi fonda un nuovo partito, il Partito Popolare del Nord per la difesa dei diritti locali e la promozione di un'autonomia di governo territoriale, uno dei punti storici della Lega di [[Umberto Bossi]].<ref>{{Cita web|url=https://primacomo.it/politica/autonomia-e-liberta-si-presenta-il-partito-popolare-del-nord/|titolo=Autonomia e libertà: si presenta il Partito Popolare del Nord|autore=Gerardo Gaborin|sito=Prima Como|data=2023-11-24|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-lega-ullbqjiu|titolo=Roberto Castelli lascia la Lega e fa appello agli autonomisti: “Insieme possiamo farci sentire”|sito=Il Giorno|data=2023-09-21|lingua=it|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-partito-f7hul072|titolo=Roberto Castelli presenta il suo nuovo partito: “Il Nord è abbandonato ma si pensa al Ponte sullo Stretto”|sito=Il Giorno|data=2023-11-30|lingua=it|accesso=2023-12-08}}</ref>
 
Il 7 marzo [[2024]], nel corso di una [[conferenza stampa]] a [[Montecitorio]], Castelli, in vista delle [[Elezioni europee del 2024|elezioni europee di giugno]], ha ufficializzato l’alleanza con [[Sud chiama Nord]] del [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]] di [[Taormina]] [[Cateno De Luca]] sotto il simbolo di “Libertà”[[Libertà (lista elettorale)|Libertà]] <ref>{{Cita web|url=https://askanews.it/2024/03/07/europee-cateno-de-luca-lancia-lista-liberta-con-ex-leghista-castelli/|titolo=Europee, Cateno De Luca lancia lista “Libertà”, con ex leghista Castelli|sito=askanews.it|lingua=it-IT|accesso=2024-03-07}}</ref> salvo poi annullare l’accordo a fine mese davanti alla possibilità che [[Italexit]] possa intentare azioni legali vista la presenza nella stessa lista dell’omonimo ''Movimento per l’Italexit''.<ref>[https://www.lanuovapadania.it/elezioni/castelli-il-partito-popolare-del-nord-esce-dalla-lista-liberta-di-cateno-de-luca-in-corsa-per-le-europee/amp/?fbclid=IwAR3T_PVvfoW_txM3DrrZ5YMVfAeWAobQty0rYwOCkznX8Di7f35Ge7qFZtU_aem_AVWlyhWrjItVVfpRtF8LYlOpnR2SorO4H_rJ3k1IEvMKlYZYdNE69lQUhId4Xq0zLRY Castelli: “Il Partito Popolare del Nord esce dalla Lista LIBERTÀ di Cateno De Luca in corsa per le Europee”] </ref> Il nuovo partito si presenta per la prima volta alle [[Elezioni regionali in Liguria del 2024|elezioni regionali in Liguria]] di ottobre con la propria candidata Maria Antonietta Cella, ex sindaca di [[Santo Stefano d'Aveto]], la quale però si ferma allo 0,35%; Castelli è candidato in prima persona su Genova e La Spezia raccogliendo però solo 34 preferenze.<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20241027/regionali/scrutini/italia/07037037|titolo=Eligendo|sito=elezioni.interno.gov.it|accesso=2024-10-30}}</ref> Nell'ottobre dello stesso anno Castelli e gli ex leghisti [[Roberto Bernardelli]] e [[Paolo Grimoldi]] danno vita al Patto per il Nord, una nuova realtà federalista.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.lanuovapadania.it/politica/grimoldi-sui-social-la-foto-con-bossi-con-la-tessera-n-1-del-patto-per-il-nord/|titolo=Grimoldi, sui social la foto con Bossi con la tessera n.1° del Patto per il Nord|accesso=2024-12-29}}</ref>
 
== Procedimenti giudiziari ==
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|anno = 2009
|accesso = 8 aprile 2021
|urlarchivio = https://archive.todayis/20130413042654/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=66868&sez=HOME_INITALIA&npl=N
|dataarchivio = 13 aprile 2013
}}</ref>