San Girolamo: differenze tra le versioni
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|ricorrenza = [[30 settembre]];<br/> [[15 giugno]] (Chiesa ortodossa e Chiese cattoliche orientali)
|attributi = Clessidra, crocifisso, [[Galero|galero cardinalizio]], leone, libro, teschio
|patrono di = [[Cadecoppi]] (MO), Pantana (RI), [[Castel Cellesi]] (VT), [[Cittanova (Italia)|Cittanova]] (RC), [[Nervesa della Battaglia]] (TV), [[Ortezzano]] (FM), [[Torre de' Roveri]] (BG), Ca' degli Oppi (VR); Rota (RM); archeologi, bibliotecari, dotti, librai, pellegrini, traduttori e studiosi in genere
}}
{{Bio
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== Biografia ==
[[File:Francisco de Zurbarán 043.jpg|thumb|left|Francisco de Zurbarán,
[[File:Caravaggio - San Gerolamo.jpg|thumb|[[Caravaggio]], ''San Girolamo nello studio'', 1606 circa, Roma, Galleria Borghese.]]
Nacque da Eusebio a Stridone «villaggio distrutto dai Goti al confine fra [[Pannonia]] e [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmatia]]», come egli
Fu questo periodo ad ispirare i numerosi pittori che lo rappresenteranno come ''San Girolamo penitente'' ed è a questo periodo che risale l'episodio leggendario del leone che, afflitto da una spina penetratagli in una zampa, gli sarebbe poi stato accanto, grato poiché Girolamo gliel'avrebbe tolta (in realtà la leggenda del leone è importata dalla vita di [[san Gerasimo]]); così come la tradizione secondo la quale Girolamo era uso far penitenza colpendosi ripetutamente con un sasso<ref name=cattab530/>.
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Alla morte di papa Damaso I, la curia romana contrastò con grande determinazione ed efficacia l'elezione di Girolamo, anche attribuendogli una forte responsabilità nella morte della sua discepola Blesilla. Questa era una nobile ventenne romana, appartenente alla ''[[gens Cornelia]]'', che era rimasta vedova ancor fanciulla e che aveva seguito la madre Paola e la sorella Eustochio nel gruppo di dame che avevano deciso di seguire la vita monastica con le rigide regole di Girolamo, morendo ben presto, probabilmente a causa dei troppi [[digiuno|digiuni]]. Data la singolarità dell'evento e la grande popolarità della famiglia di Blesilla, il caso sollevò un grande clamore. Caduta la sua candidatura, sul finire del 384, fu eletto papa il diacono [[papa Siricio|Siricio]].
Girolamo decise allora di lasciare Roma alla volta dell'Oriente. Nell'agosto del [[385]] s'imbarcò dal porto di [[Ostia (città antica)|Ostia]] col fratello Paoliniano, il presbitero Vincenzo ed alcuni monaci a lui vicini. Successivamente lo raggiunsero le discepole Paola, Eustochio ed altre appartenenti alla comunità delle ascete romane<ref name=cattab532>Alfredo Cattabiani, ''Santi d'Italia'', p. 532.</ref>. Giunto a [[Gerusalemme]], si dedicò alla traduzione della [[Sacra Scrittura]] direttamente dall'ebraico al latino. Paola fondò a [[Betlemme]] un monastero maschile ed uno femminile, dove andò a vivere<ref>Secondo Hubertus R. Drobner nella primavera del 386 vennero fondati ben tre monasteri femminili.</ref>. Insieme alla figlia e a Girolamo visitò la Terrasanta; tutti e tre decisero di rimanerci fino alla fine dei loro giorni<ref>Franco Cardini, ''Le dimore di Dio. Dove abita l'eterno'', Il Mulino, 2021, p. 195.</ref>. Nel [[386]] Girolamo andò a vivere nel monastero maschile, dove rimase fino alla morte. Qui visse dedicandosi alla traduzione biblica, alla redazione di alcune opere ed all'insegnamento ai giovani. Anche questo periodo ha ispirato numerosi pittori, che lo ritraggono, ispirato dallo [[Spirito Santo]], come estensore della ''[[Vulgata]]'' nella sua cella monastica, accompagnato dal fido leone<ref name=cattab532/>. Nel 404 morì la sua discepola Paola, che verrà poi venerata come santa, ed alla quale egli dedicò ''post mortem'' l{{'
Morì nel [[420]], proprio nell'anno in cui il celibato, dopo essere stato lungamente disatteso, venne imposto al clero da una legge dell'imperatore [[Onorio (imperatore)|Onorio]].
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Il testo di Girolamo è stato la base per molte delle successive traduzioni della Bibbia, fino al [[XX secolo]], quando per l'antico testamento si è cominciato ad utilizzare direttamente il [[testo masoretico]] ebraico e la ''[[Septuaginta]]'', mentre per il ''[[Nuovo Testamento]]'' si sono utilizzati direttamente i testi greci. Dalla ''Vulgata'' sono tratte le pericopi per l'epistola e il Vangelo della [[Messa tridentina]]<ref>L'[[introito]], le orazioni e il [[graduale]], il [[Tratto (messa)|tratto]] e l'[[offertorio]] invece derivano dal Messale gallicano (tranne alcuni casi), che derivando a sua volta del Messale gregoriano, sono tratte dall'[[Vetus latina|Itala]], che sarà soppiantata in Occidente solo nell'VIII secolo.</ref>.
[[File:Frari (Venice) nave right - Altar of san Giuseppe da Copertino - St.Jerome by A.Vittoria.jpg|thumb|[[Alessandro Vittoria]]'','' ''San Girolamo'', 1564, Venezia, [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari]].]]
Girolamo fu un celebre studioso del [[lingua latina|latino]] in un'epoca in cui questo implicava una perfetta conoscenza del [[lingua greca|greco]]. Fu battezzato all'età di venticinque anni e divenne sacerdote a trentotto anni. Quando cominciò la sua opera di traduzione non aveva grandi conoscenze dell'ebraico, perciò si trasferì a Betlemme per perfezionarne lo studio.
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Nello specifico, all'interno del trattato, la parte relativa all'alimentazione corrisponde alla terza sezione [PL 23,303-326]. In essa Gerolamo per controbattere alla tesi di Gioviniano, secondo la quale «l'astinenza non è migliore dell'assunzione riconoscente del cibo», ribadisce l'importanza del digiuno non solo nella tradizione della Chiesa ma anche nella storia della filosofia<ref>Per la traduzione in lingua italiana di questa sezione, cfr Gerolamo, ''Le regole alimentari'', a cura di Lucio Coco, Bologna, Edizioni Dehoniane, 2015.</ref>.
[[File:Giovanni Bellini St Jerome Reading in the Countryside.jpg|thumb|[[Giovanni Bellini]], ''San Girolamo leggente nel deserto'', 1505, Washington, National Gallery.]]Nel trattato ''Adversus Pelagianos'', infine, si confuta [[Pelagio]] e le dottrine sulla libertà fisica e della mente.
== Culto ==
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== La leggenda del leone ==
La ''[[Legenda Aurea]]'', di [[Jacopo da Varazze]], narra, nel capitolo dedicato a San Girolamo, la leggenda del leone<ref name="renault">{{Cita libro |autore=Christophe Renault |titolo=Reconnaître les saints et les personnages de la Bible |città=Paris |editore=Éditions Jean-Paul Gisserot |anno=2002 |ISBN=9-782877-476584 |
Un giorno un [[leone]] ferito si sarebbe presentato zoppicando nel monastero ove risiedeva San Girolamo. I confratelli fuggirono spaventati, ma San Girolamo gli si avvicinò accogliendo l'animale ferito. Egli ordinò ai confratelli di lavare le zampe al leone e curarle. Essi scoprirono che i rovi gli avevano dilaniato le piante delle zampe. Quando il leone fu guarito, rimase nel monastero. Su di esso i monaci confidarono per garantirsi la custodia dell'asino del convento. Un giorno, mentre l'asino stava pascolando, il leone si addormentò. Alcuni mercanti, visto il quadrupede da soma privo di custodi, se ne appropriarono. Tornato solo al monastero, il leone venne accusato dai monaci di aver divorato l'asino, cosicché gli vennero affidati tutti i lavori che normalmente venivano svolti da quest'ultimo. Un giorno egli incrociò sul suo cammino la carovana dei mercanti che avevano portato via l'asino affidatogli in custodia dai monaci e riconobbe nella carovana il medesimo asino. Egli si precipitò verso di loro ruggendo terribilmente e mettendoli in fuga. Dopo di che condusse l'asino e i cammelli, carichi di mercanzia, al convento. Quando i mercanti tornarono, si recarono al convento a chiedere a San Girolamo il perdono e la restituzione delle loro mercanzie, cosa che San Girolamo fece, raccomandando loro di non rubare più le proprietà altrui<ref name=renault/>.
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* [[Sandro Botticelli]], ''[[Comunione di san Girolamo (Botticelli)|Comunione di san Girolamo]]'' (1495 circa), New York, [[Metropolitan Museum]]
* [[Vittore Carpaccio]], ''[[San Girolamo e il leone nel convento]]'' (1502), Venezia, [[Scuola di San Giorgio degli Schiavoni]]
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* [[Hieronymus Bosch]], ''[[San Girolamo in preghiera]]'' (1505), Gand, [[Museum voor Schone Kunsten]]
* [[Lorenzo Lotto]], ''San Girolamo penitente'' (1506), [[Parigi]], [[Louvre]]
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[[Categoria:Studiosi di traduzione]]
[[Categoria:Biblisti cattolici]]
[[Categoria:Filologi biblici]]
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