Agrippina maggiore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 133298030 di 87.9.46.191 (discussione) Germanico non è mai stato imperatore!
Etichetta: Annulla
Ho cambiato l’ordine delle parole nella traduzione italiana del passo di Tacito dove si descrive Agrippina.
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(34 versioni intermedie di 18 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Aristocratico
| nome = Agrippina maggiore
| immagine = Agrippina Major IAM inv2164T.jpg
| legenda = Busto di Agrippina maggiore ([[Musei archeologici di Istanbul|Museo archeologico]], [[Istanbul]])
| nome completo = ''Vipsania Agrippina''
| data di nascita = 23 ottobre [[14 a.C.]]
| luogo di nascita =
| data di morte = 18 ottobre [[33]]
| luogo di morte = [[Ventotene (isola)|Ventotene]]
| luogo di sepoltura = [[Mausoleo di Augusto]], [[Roma]]
| dinastia = [[Dinastia giulio-claudia|Giulio-claudia]]
| padre = [[Marco Vipsanio Agrippa]]
| madre = [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]]
| consorte = [[Germanico Giulio Cesare]] (4-19)
| figli = [[Nerone Cesare]]<br />[[Druso Cesare]]<br/>Figlio<br />[[Tiberio Cesare (figlio di Germanico)|Tiberio Cesare]]<br />[[Gaio Cesare (figlio di Germanico)|Gaio Cesare]]<br />[[Caligola|Gaio Cesare "Caligola"]]<br />''figlia ignota''Figlia<br />[[Agrippina minore]]<br />[[Drusilla|Giulia Drusilla]]<br />[[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]]|
|}}
{{citazione|[...] Agrippina, che chiamavano onore della patria, solo vero sangue d'Augusto, esempio unico esempio delle antiche virtù antiche, [...]|{{cita|Tacito, ''Annales''|III, 4}}.|[...] Agrippinam, cum decus patriae, solum Augusti sanguinem, unicum antiquitatis specimen appellarent, [...]|lingua=la }}
{{Bio
|Nome = Vipsania Agrippina
Riga 26:
|AnnoNascita = 14 a.C.
|NoteNascita = <ref>{{AE|1898|140}}; {{cita|Burns 2006|p. 41}}; {{cita|Salisbury 2001|p. 3}}.</ref>
|LuogoMorte = VentotenePandataria
|LuogoMorteLink = Isola di Ventotene
|GiornoMeseMorte = 18 ottobre
|AnnoMorte = 33
Riga 33 ⟶ 34:
|Attività = nobildonna
|Nazionalità = romana
|Categorie = no
|FineIncipit = , meglio conosciuta come '''Agrippina maggiore''' (''Agrippina maior'', per distinguerla dalla figlia [[Agrippina minore]]), è stata una [[Nobiltà|nobildonna]] [[Roma (città antica)|romana]], appartenente alla [[dinastia giulio-claudia]]
}}
Riga 42 ⟶ 43:
[[File:Agrippine L'Ancienne - Ziane (Tunisie) - Première moitié du Ier siècle après JC - Marbre Blanc - Exposition Splendeurs de Vollubilis - MuCEM - Marseille - 2014-08-21- P1910561.jpg|miniatura|left|upright=0.8|Testa di Agrippina maggiore da [[Ziane]] in [[Tunisia]] ([[Musée des monnaies, médailles et antiques|Cabinet des médailles]], [[Parigi]])]]
 
Le principali fonti storiche su Agrippina maggiore sono quelle dei grandi annalisti e biografi imperiali romani: [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], che con i suoi ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'' ci racconta la storia di Roma dal [[14]], anno della morte del primo [[Imperatore romano|imperatore]], [[Augusto]]; [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], che nelle sue [[Vite dei Cesari]] ci narra la storia dei primi dodici imperatori romani, compreso [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]; [[Cassio Dione]], che nella sua imponente opera, l{{'}}''[[Storia romana (Cassio Dione)|Historia romana]]'', ci fa un resoconto cronologico di tutti i fatti accaduti dalla [[fondazione di Roma]], nel [[753 a.C.]], fino alla sua epoca nel [[229|229 d.C.]], coprendo un arco temporale di quasi un millennio. Inoltre, un'opera autobiografica di [[Agrippina minore]], figlia di Agrippina, raccontava le vicende della madre ma è andata perduta, anche se venne usata come fonte dagli altri autori.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|IV, 53}}; {{cita|Jelinek 2004|p. 36}}.</ref>
 
Considerata dagli scrittori antichi una donna di animo nobile e moralità impeccabile, è una delle poche esponenti delle famiglie imperiali romane ad aver goduto di buona reputazione sia nelle fonti a lei contemporanee sia in quelle postume.<ref>{{cita|Freisenbruch 2011|XIX}}.</ref>
Riga 53 ⟶ 54:
 
=== Giovinezza (14 a.C.-4) ===
Nel [[12 a.C.]], quando Agrippina aveva due anni, il padre morì, lasciando la moglie [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia]] ancora incinta.<ref>{{cita|Freisenbruch 2011|p. 56}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 168}}.</ref> [[Augusto]] diede sua figlia allora in sposa a [[Tiberio|Tiberio Claudio Nerone]], che fu costretto a divorziare dalla precedente moglie, l'omonima sorellastra maggiore di Agrippina, [[Vipsania Agrippina|Vipsania]].<ref>{{cita|Svetonio|''Augusto'', LXIII; ''Tiberio'', VII}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 168}}; {{cita|Severy 2004|p. 64}}; {{cita|Spinosa 1991|p. 37}}.</ref> I rapporti tra Giulia e Tiberio non erano però buoni e quest'ultimo decise nel [[6 a.C.]] di lasciare [[Roma (città antica)|Roma]].<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', VII}}; {{cita|Spinosa 1991|p. 48}}.</ref> Durante questo periodo Agrippina visse principalmente presso la nonna materna [[Scribonia]] fino a che, nel [[2 a.C.]], quando aveva appena dodici anni, Agrippina vide la madre Giulia processata e condannata per adulterio; la figlia di Augusto divorziò quindi da Tiberio e venne esiliata dallo stesso imperatore sull'isola di [[Ventotene (isola)|Ventotene]] (allora Pandateria), dove la seguì anche Scribonia, sua madre.<ref>{{cita|Svetonio|''Augusto'', LXV}}; {{cita|Bunson 2014|p. 190}}; {{cita|Powell 2015|p. 193}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 169}}.</ref> Agrippina andò dunque a vivere ad [[Anzio (città antica)|Anzio]] nella villa di Augusto, il quale si occupò personalmente della sua educazione.<ref>{{cita|Svetonio|''Augusto'', 64}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 169}}.</ref>
 
[[File:Augusto di via labicana 06.JPG|miniatura|left|upright=0.8|Particolare dell'[[Augusto di via Labicana]], raffigurante il nonno di Agrippina ([[Museo Nazionale Romano]], [[Roma]])]]
Riga 60 ⟶ 61:
 
=== Agrippina e Germanico (4-19) ===
Dal matrimonio di Agrippina con Germanico nacquero in totale nove figli, di cui sei raggiunsero l'età adulta: [[Nerone Cesare]] (nel 6), [[Druso Cesare]] (nel 7), [[Tiberio Cesare (figlio di Germanico)|Tiberio Cesare]] (nel 10, morto appena nato), [[Gaio Cesare (figlio di Germanico)|Gaio Cesare]] (nell'11, morto da bambino), [[Caligola|Gaio Cesare]] (nel 12, conosciuto con il soprannome Caligola), una figlia senza nome (nel 13-14, morta appena nata), [[Agrippina minore|Giulia Agrippina]] (nel 15, conosciuta come Agrippina minore, futura madre dell'imperatore [[Nerone]]), [[Drusilla|Giulia Drusilla]] (nel 16) e [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]] (nel 18).<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', VII-VIII}}; {{cita|Burns 2006|p. 42}}; {{cita|Powell 2013|''Chronology'', IV-VI}}.</ref><ref group="N" name=":0">Secondo alcuni, invece della figlia senza nome nata tra il 13 e il 14, Germanico e Agrippina ebbero un figlio nel 9 che morì anche lui in tenera età ({{cita|Powell 2015|XXXIV}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 171}}).</ref>
 
==== In Germania e in Gallia (13-17) ====
[[File:Bust Germanicus Massimo.jpg|miniatura|upright=0.8|Busto di [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]], marito di Agrippina ([[Museo Nazionale Romano]], [[Roma]])]]
 
Dopo la nascita di Nerone, Druso, Tiberio e Gaio, e la morte di questi ultimi, Germanico partì per la Germania nel [[12]]; Agrippina, tuttavia, dovette rimanere in [[Italia]] a causa della [[gravidanza]] e soggiornò ad [[Anzio (città antica)|Anzio]], in una villa di Augusto, dove, nel mese di agosto, diede alla luce il figlio Gaio.<ref>{{cita|Barrett 2002|p. 28}}.</ref> Germanico tornò a Roma per un breve periodo poiché già all'inizio del [[13]] era di ritorno nel nord, in qualità di Governatore delle [[Gallia|Gallie]], accompagnato dai figli maggiori Nerone e Druso e dalla moglie. Nella primavera del [[14]] Agrippina era nuovamente incinta e partì dalla Gallia per stare al fianco del marito presso il [[Reno]], dove lui stava conducendo delle [[Spedizione germanica di Germanico|spedizioni militari]] contro i [[Germani]].<ref name=":0">{{cita|Barrett 2002|p. 28}}; {{cita|Burns 2006|p. 43}}; {{cita|Lightman 2008|p. 10}}.</ref> Poco dopo fu raggiunta anche dal figlio Gaio, di ormai quasi due anni, che arrivava da Roma. Nel mese di agosto, la notizia della morte di Augusto giunse in Germania.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', VIII}}; {{cita|Burns 2006|p. 43}}.</ref>
 
La notizia della morte dell'imperatore agitò i militari e, mentre Agrippina soggiornava ad [[Colonia Agrippina|Ara Ubiorum]] (moderna [[Colonia (Germania)|Colonia]]), scoppiò una rivolta tra le legioni di Germania; Agrippina allora, nonostante preferisse rimanere accanto al marito, fu costretta da Germanico a lasciare il campo dei legionari insieme col figlio Gaio ancora infante, per andare presso i [[Treveri]], nella [[Gallia Belgica]].<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|I, 39-40}}; {{cita|Burns 2006|p. 45}}.</ref> Su insistenza degli stessi legionari, che si vergognarono di aver fatto scappare Agrippina e le altre donne presso un popolo straniero, il piccolo Gaio fu riportato indietro, mentre la madre dovette rimanere nei territori treveri a causa di un'avanzata gravidanza.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|I, 41-44}}; {{cita|Barrett 2002|p. 31}}; {{cita|Burns 2006|p. 45}}.</ref> Secondo quanto riportato da [[Cassio Dione]], però, i soldati avevano da subito preso come ostaggi Agrippina e il figlio, ma lasciarono andare lei poiché era incinta, mentre il piccolo Gaio fu rilasciato solo dopo che i soldati si accorsero che non avrebbero ottenuto nessun vantaggio nel perseguire la rivolta.<ref>{{cita|Cassio Dione|LVII, 5.6-7}}; {{cita|Barrett 2002|p. 31}}; {{cita|Burns 2006|p. 45}}.</ref>
 
[[File:P1110661 Römisch-Germanisches museum Agrippine l'Ainée rwk.JPG|miniatura|left|upright=0.8|Busto di Agrippina ([[Römisch-Germanisches Museum]], [[Colonia (Germania)|Colonia]])]]
Riga 78 ⟶ 79:
 
==== In Oriente (17-19) ====
Alla fine dello stesso anno Agrippina accompagnò il marito in Oriente, dove era stato inviato da Tiberio, e, dopo aver visitato la [[Dalmazia]], [[Nicopoli]], [[Atene]] ed [[Eubea]], arrivò sull'isola di [[Lesbo]] dove, all'inizio del [[18]], diede alla luce la sua ultima figlia, Giulia Livilla.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 54}}; {{cita|Barrett 2002|p. 34}}; {{cita|Burns 2006|p. 48}}.</ref> Sull'isola, Agrippina fu onorata con il soprannome [[Lingua greca antica|greco]] ''karpophoros'', epiteto di [[Demetra]], divinità della fertilità.<ref>{{cita|Ginsburg 2005|p. 102}}.</ref> Dopo essersi rimessa dal parto, raggiunse il marito in [[Siria (provincia romana)|Siria]], dove Germanico era entrato in disaccordo con il [[Legatus Augusti pro praetore|legato]] [[Gneo Calpurnio Pisone]], amico di Tiberio; Agrippina non tardò a inimicarsi la moglie di costui, [[Plancina]].<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 55-57}}; {{cita|Barrett 2002|p. 35}}; {{cita|Burns 2006|p. 49}}; {{cita|Lightman 2008|p. 10}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 175}}.</ref> [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] dice che la stessa [[Livia Drusilla|Livia]] aveva ordinato a Plancina di tenere Agrippina sotto controllo per evitare che diventasse nuovamente un'eroina popolare, come era avvenuto sul ponte del Reno.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 43}}; {{cita|Barrett 2002|p. 35}}.</ref>
 
Agrippina e Germanico si spostarono poi in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]], una provincia ricca e principale fonte del grano che arrivava nella Capitale. Germanico visitò quei territori senza consultare il padre e prese anche l'iniziativa di aprire i granai imperiali alla popolazione, che soffriva un periodo di carestia.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 59}}; {{cita|Burns 2006|p. 49}}.</ref> Agrippina accompagnò il marito nel suo viaggio lungo il [[Nilo]] e insieme visitarono i monumenti dell'[[antico Egitto]] a [[Karnak]] e [[Luxor]], facendosi tradurre i geroglifici e vestendosi alla maniera orientale.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 59-60}}; {{cita|Burns 2006|p. 49}}.</ref> Tiberio, quando venne a sapere di tutto ciò, criticò pubblicamente Germanico per essere entrato nella provincia e per aver indossato vestiti indegni.<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', 52}}; {{cita|Tacito, ''Annales''|II, 59}}; {{cita|Burns 2006|p. 49}}.</ref><ref group="N">Per entrare in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]], dopo la sua annessione da parte di [[Augusto]], era necessario avere un permesso diretto dell'imperatore, poiché quei territori erano di una grande importanza strategica. Germanico aveva quindi scontentato Tiberio, il quale aveva anche paura che la provincia, in quel momento senza [[Prefetto d'Egitto|prefetto]], sarebbe potuta cadere nelle mani del figlio adottivo. Il Princeps nominò quindi nel giro di una settimana un nuovo prefetto, [[Gaio Galerio]], e ridusse il numero di legioni di stanza ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] da tre a due ({{cita|Tacito, ''Annales''|II, 59}}; {{cita|Lloyd 2010|p. 187}}).</ref>
 
Nel [[19]] Germanico e Agrippina tornarono ad [[Antiochia di Siria]] dove scoprirono che Pisone aveva annullato tutti gli ordini di Germanico;<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 69}}; {{cita|Burns 2006|p. 50}}.</ref> il generale, però, si ammalò e, sospettando che Pisone e Plancina lo avessero avvelenato, ordinò a Pisone di abbandonare il suo incarico e di lasciare l'Oriente.<ref>{{cita|Cassio Dione|LVII, 18.9}}; {{cita|Tacito, ''Annales''|II, 69-70}}; {{cita|Barrett 2002|p. 35}}; {{cita|Burns 2006|p. 50}}; {{cita|Lightman 2008|p. 10}}.</ref> Malgrado ciò, le condizioni di Germanico si aggravarono e, dopo aver chiesto di vendicare la sua morte,<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 71}}.</ref> parlò con Agrippina dicendole di lasciare da parte l'orgoglio e di non provocare persone più potenti di lei, per il bene suo e dei suoi figli.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 72}}; {{cita|Barrett 2002|p. 35}}; {{cita|Burns 2006|p. 50}}.</ref> Germanico morì infine il 10 ottobre, all'età di 33 anni ad Antiochia.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 83}}; {{cita|Barrett 2002|p. 35}}; {{cita|Burns 2006|p. 50}}; {{cita|Lightman 2008|p. 10}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 175}}.</ref><ref group=N>[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] ci dice che Germanico morì nel sobborgo di Epidafne, confondendosi con il nome della città stessa, cioè Ἀντιόχεια ἐπὶ Δάφνῃ, ''Antiócheia epì Dáphne'', "Antiochia presso [[Dafne (sobborgo di Antiochia)|Dafne]]" ({{cita|Barrett 2015|p. 34 n.45}}).</ref>
Riga 102 ⟶ 103:
 
=== Esilio e morte (29-33) ===
Agrippina fu relegata sull'isola di [[Ventotene (isola)|Pandataria]], dove era stata anche la madre [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia]], mentre il figlio a [[Ponza]].<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', LIII; ''Gaio Cesare'', XV}}; {{cita|Burns 2006|p. 53}}; {{cita|Sampoli 2003|XI, 180}}.</ref> Le vere preoccupazioni che spinsero Tiberio all'esilio forzato e immediato di Agrippina e Nerone erano che i due potessero rifugiarsi presso le legioni in Germania, scatenando così una guerra civile, o che, dopo essersi rifugiati presso la statua di Augusto nel foro romano, invocassero in aiuto il Senato e soprattutto la plebe di Roma.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|IV, 67}}; {{cita|Svetonio|''Tiberio'', LIII}}.</ref> Tiberio si avvicinò quindi al secondo figlio di Agrippina, [[Druso Cesare|Druso]], e lo nominò suo successore per evitare che capeggiasse qualche sommossa contro di lui.<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', LXV}}; {{cita|Spinosa 1991|III, 170}}.</ref>
 
{{Coin image box 1 double
Riga 121 ⟶ 122:
Dopo la sua morte, Tiberio disse di essere stato generoso con Agrippina per non averla condannata a morte e la accusò anche di dissolutezza e di adulterio con [[Gaio Asinio Gallo]].<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|VI, 25}}; {{cita|Burns 2006|p. 53}}.</ref><ref group=N>Gallo era l'uomo che probabilmente Agrippina aveva intenzione di sposare; anche lui era stato mandato in esilio subito dopo Agrippina ed era morto nello stesso periodo di lei. Ciò fa pensare che le accuse di Tiberio fossero mirate a svalutare due persone che gli erano state avverse ({{cita|Burns 2006|p. 53}}).</ref> Agrippina non venne condannata alla ''[[damnatio memoriae]]'', ma il giorno del suo compleanno venne aggiunto nell'elenco dei ''dies nefasti''.<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', LIII}}; {{cita|Deline 2015|p. 3}}.</ref> Quando nel [[37]] Tiberio morì e gli successe [[Caligola]], il terzogenito di Agrippina, questi riportò le ossa della madre e del fratello maggiore a [[Roma (città antica)|Roma]] e le seppellì nel [[Mausoleo di Augusto]].<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 3.5}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}; {{cita|Burns 2006|p. 54}}.</ref>
 
== Discendenza ==
== Agrippina maggiore nella cultura di massa ==
Ebbe dal marito nove o dieci figli:<ref name=":0" /><ref name=":0" group="N" />
Agrippina è una delle 106 donne che l'autore tardo-medioevale [[Giovanni Boccaccio]] ([[1313]]-[[1375]]) descrive nella sua opera ''[[De mulieribus claris]]'', una raccolta di biografie di donne famose, appartenenti al mito, alla classicità o alla sua contemporaneità; nell'opera, poiché godeva di una buona reputazione già negli autori classici, Agrippina maggiore viene rappresentata in contrapposizione alla cattiva luce in cui si trovava la figlia [[Agrippina minore]].<ref>{{cita|Boccaccio, ''de mulieribus claris''|XC}}; {{cita|Freisenbruch 2011.b|p. 4}}.</ref>
 
* [[Nerone Cesare]] (6 - 31), adottato come erede dall'imperatore [[Tiberio]] ma a lui premorto;
* [[Druso Cesare]] (8 - 33), adottato come erede dall'imperatore Tiberio ma a lui premorto;
* Figlio senza nome (nato nel 9), nato morto o morto in pochi giorni;
* Tiberio Giulio Cesare (nato nel 10), morto infante;
* Gaio Giulio Cesare (nato nell'11), noto anche come Gaio Maggiore, morto neonato;
* [[Caligola]] (12 - 41), nato Gaio Giulio Cesare Germanico e noto anche come Gaio Minore, imperatore romano dopo Tiberio;
* Figlia senza nome (nata nel 13/14), nata morta o morta in pochi giorni;
* [[Agrippina minore|Giulia Agrippina]] (15 - 59), nota come Agrippina minore, quarta moglie dell'imperatore [[Claudio]] e madre di [[Nerone]], ultimo esponente della [[dinastia giulio-claudia]];
* [[Drusilla|Giulia Drusilla]] (16 - 38), sorella favorita di Caligola, col quale si diceva avesse una relazione incestuosa, alla sua morte questi la divinizzò con il nome di Diva Drusilla Pantea;
* [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]] (18 - 41), fu accusata di adulterio ed esiliata da suo zio, l'imperatore Claudio.
 
== Nella cultura successiva ==
Agrippina è una delle 106 donne chedescritte l'autore tardo-medioevaleda [[Giovanni Boccaccio]] ([[1313]]-[[1375]]) descrive nella sua opera ''[[De mulieribus claris]]'', una raccolta di biografie di donne famose, appartenenti al mito, alla classicità o alla sua contemporaneità; nell'opera, poiché godeva di una buona reputazione già negli autori classici, Agrippina maggiore viene rappresentata in contrapposizione alla cattiva luce in cui si trovavatrova lasua figlia [[Agrippina minore]].<ref>{{cita|Boccaccio, ''de mulieribus claris''|XC}}; {{cita|Freisenbruch 2011.b|p. 4}}.</ref>
 
In età contemporanea, Agrippina appare sia nel romanzo ''[[Io, Claudio]]'' ([[1934]]) di [[Robert Graves]] sia nel suo adattamento televisivo ''[[Io Claudio imperatore]]'', prodotto dalla [[BBC]] ([[1976]]), nel quale è interpretata da [[Fiona Walker]].<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0907731/|titolo=Fiona Walker|accesso=21 gennaio 2017}}</ref> Nell'omonimo adattamento radio della [[BBC Radio 4]] prende la voce di [[Hattie Morahan]] negli episodi "Tiberio"<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/b00wdcy0|titolo=Tiberius (I, Claudius)|accesso=21 gennaio 2017}}</ref> e "Seiano".<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/b00wlbj0|titolo=Sejanus (I, Claudius)|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
Riga 129 ⟶ 144:
 
Agrippina è una delle 999 donne storiche presenti sull{{'}}''Heritage floor'' dell'installazione artistica ''[[The Dinner Party]]'', realizzata dall'artista femminista statunitense [[Judy Chicago]] tra il [[1974]] e il [[1979]] ed esposta al [[Brooklyn Museum]] di [[New York]].<ref>{{cita web|url=https://www.brooklynmuseum.org/eascfa/dinner_party/heritage_floor/agrippina_i|titolo=Agrippina I|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1=Agrippina maggiore
|2=[[Marco Vipsanio Agrippa]]
|4=[[Lucio Vipsanio Agrippa (padre di Agrippa)|Lucio Vipsanio Agrippa]]
|3=[[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]]
|6=[[Augusto|Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto]]
|7=[[Scribonia]]
|12=[[Gaio Ottavio]]
|13=[[Azia maggiore]]
|14=Lucio Scribonio Libone
|15=Cornelia Silla
|26=[[Marco Azio Balbo]]
|27=[[Giulia minore (sorella di Cesare)|Giulia minore]]
}}
 
== Note ==
Riga 140 ⟶ 171:
{{div col}}
;Fonti primarie
* {{Cita libro|autore=[[Cassio Dione]]|titolo=Historia Romana|url=https://el.wikisource.org/wiki/Ρωμαϊκή_Ιστορία|volume=libri LVII-LX|cid=Cassio Dione|lingua=grc}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} ({{Cita testo|lingua=en}} [|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html |titolo=Roman History]}} — traduzione in inglese su [[LacusCurtius]]).
* {{Cita libro|autore=[[Lucio Anneo Seneca|Seneca il giovane]]|titolo=De ira|url=https://la.wikisource.org/wiki/De_Ira|cid=Seneca il giovane, ''De ira''}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} ({{Cita testo|lingua=en}} [|url=https://en.wikisource.org/wiki/Of_Anger |titolo=Of Anger]}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di Aubrey Stewart).
* {{Cita libro|autore=[[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]]|titolo=De Vita Caesarum|url=https://la.wikisource.org/wiki/De_vita_Caesarum_libri_VIII|volume=libri II-IV|cid=Svetonio}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
** {{it}}cita [testo|url=http://www.progettovidio.it/svetonioopere.asp |titolo=Vite dei Cesari]}} — traduzione in italiano di Progettovidio;
** {{Cita testo|lingua=en}} [|url=https://en.wikisource.org/wiki/The_Lives_of_the_Twelve_Caesars |titolo=The Lives of the Twelve Caesars]}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di John Carew Rolfe.
* {{Cita libro|autore=[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]|titolo=Annales|url=https://la.wikisource.org/wiki/Ab_excessu_divi_Augusti_(Annales)|volume=libri I-VI|cid=Tacito, ''Annales''}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
** {{it}}cita [testo|url=http://www.progettovidio.it/tacitoopere.asp |titolo=Annali]}} — traduzione in italiano di Progettovidio;
** {{Cita testo|lingua=en}} [|url=https://en.wikisource.org/wiki/The_Annals_(Tacitus) |titolo=Annals]}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di Alfred J. Church e William J. Brodribb.
 
;Fonti storiografiche medioevali
* {{Cita libro|autore=[[Giovanni Boccaccio]]|titolo=De mulieribus claris|url=http://ww2.bibliotecaitaliana.it/xtf/view?docId=bibit000947/bibit000947.xml|cid=Boccaccio, ''de mulieribus claris''|accesso=24 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170218143529/http://ww2.bibliotecaitaliana.it/xtf/view?docId=bibit000947%2Fbibit000947.xml|dataarchivio=18 febbraio 2017|urlmorto=sì}} ({{it}} [{{cita testo|url=http://www.classicitaliani.it/boccaccio/prosa/claris_donato.htm |titolo=De claris muljeribus - Vulgarizzamento] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20190417174643/http://www.classicitaliani.it/boccaccio/prosa/claris_donato.htm |date=17 aprile 2019 }} — traduzione in volgare italiano di [[Donato Albanzani|Donato degli Albanzani da Casentino]]).
 
;Fonti storiografiche moderne
Riga 161 ⟶ 192:
* {{Cita libro|autore=Jasper Burns|titolo=Great Women of Imperial Rome: Mothers and Wives of the Caesars|url=https://archive.org/details/greatwomenofimpe0000burn|editore=Routledge|anno=2006|isbn=978-1-134-13185-3|cid=Burns 2006}}
* {{Cita libro|autore=Stephen Dando-Collins|titolo=Blood of the Caesars: How the Murder of Germanicus Led to the Fall of Rome|url=https://archive.org/details/bloodofcaesarsho0000dand|editore=John Wiley & Sons|anno=2008|isbn=978-0-470-13741-3|cid=Dando-Collins 2008}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Trecy Deline|titolo=The criminal charges against Agrippina the Elder in a.d. 27 and 29|url=https://www.academia.edu/23059203/THE_CRIMINAL_CHARGES_AGAINST_AGRIPPINA_THE_ELDER_IN_A.D._27_AND_29|rivista=The Classical Quarterly|anno=2015|paginepp=1-7|cid=Deline 2015|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|autore=Annelise Freisenbruch|titolo=Caesars' Wives: Sex, Power, and Politics in the Roman Empire|editore=Simon and Schuster|anno=2011|isbn=978-1-4165-8305-9|cid=Freisenbruch 2011}}
* {{Cita libro|autore=Annelise Freisenbruch|titolo=The First Ladies of Rome: The Women Behind the Caesars|editore=Random House|anno=2011|isbn=9781446499061|cid=Freisenbruch 2011.b}}
* {{Cita libro|autore=Judith Ginsburg|titolo=Representing Agrippina: Constructions of Female Power in the Early Roman Empire|url=https://archive.org/details/representingagri0000gins|editore=Oxford University Press|anno=2005|isbn=978-0-19-534615-2|cid=Ginsburg 2005}}
* {{Cita libro|autore=Estelle C. Jelinek|titolo=The Tradition of Women's Autobiography|editore=Xlibris Corporation|anno=2004|isbn=9781462806478|cid=Jelinek 2004}}
* {{Cita libro|autore=Marjorie Lightman, Benjamin Lightman|titolo=A to Z of Ancient Greek and Roman Women|editore=Infobase Publishing|anno=2008|isbn=978-1-4381-0794-3|cid=Lightman 2008}}
Riga 172 ⟶ 203:
* {{Cita libro|autore=Joyce E. Salisbury|titolo=Encyclopedia of Women in the Ancient World|url=https://archive.org/details/encyclopediaofwo0000sali|editore=ABC-CLIO|anno=2001|isbn=978-1-57607-092-5|cid=Salisbury 2001}}
* {{Cita libro|autore=Beth Severy|titolo=Augustus and the Family at the Birth of the Roman Empire|editore=Routledge|anno=2004|isbn=978-1-134-39183-7|cid=Severy 2004}}
* {{Cita pubblicazione|autore=David C. A. Shotter|titolo=Agrippina the Elder: A Woman in a Man's World|url=https://www.jstor.org/stable/4436585?seq=1#page_scan_tab_contents|rivista=Historia: Zeitschrift für Alte Geschichte|volume=49|numero=3|paginepp=341-357|anno=2000|cid=Shotter 2000}}
* {{Cita libro|autore=[[Ronald Syme]]|titolo=Augustan Aristocracy|editore=Clarendon Press|anno=1989|isbn=978-0-19-814731-2|cid=Syme 1989}}
 
;italiano
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=Gli imperatori romani|editore=Newton Compton Editori|anno=2012|isbn=978-88-541-4697-6|cid=Grant 2012}}
* {{Cita libro|autore=Daniel Nony|traduttore=C. De Nonno|titolo=Caligola|edizione=Collana Profili|editore=Salerno Editrice|città=[[Roma]]|anno=1988|isbn=978-88-8402-001-7|cid=Nony 1988}}
* {{Cita libro|autore=Furio Sampoli|titolo=Le Grandi Donne di Roma Antica|città=[[Roma]]|editore=Newton & Compton|anno=2003|isbn=978-88-8289-885-4|cid=Sampoli 2003}}
* {{Cita libro|autore=[[Antonio Spinosa]]|titolo=Tiberio, l'imperatore che non amava Roma|città=[[Milano]]|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]|anno=1991|isbn=978-88-04-43115-2|cid=Spinosa 1991}}
 
;raccolte numismatiche
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]]|titolo=Coins of the Roman Empire in the British Museum (BMCRE)|volume=vol. I (''Augustus to Vitellius'')|città=[[Londra]]|anno=1968-1978|cid=BMCRE}}
* {{Cita libro|autore=[[Henry Cohen]]|titolo=Description historique des Monnaies frappées sous l'Empire romain, communément appelées Médailles impériales|città=[[Parigi]]|anno=1880-1892<sup>2</sup>|volume=vol. I (''De Pompée à Domitien, 67 avant J.-C. à 96 après J.-C.'')|cid=Cohen}} ([{{cita testo|url=http://inumis.com/ressources/rome/books/cohen/vol_i/|titolo=Henry Cohen Volume I|accesso=16 maggio 2019|dataarchivio=15 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180715052349/http://inumis.com/ressources/rome/books/cohen/vol_i/ Henry Cohen Volume I]|urlmorto=sì}})
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]] & [[Edward Allen Sydenham]]|titolo=[[Roman Imperial Coinage]] (RIC)|città=[[Londra]]|anno=1923-1994|volume=vol. I (''Augustus to Vitellius'')|editore=Spink & Son|cid=RIC}} ([{{cita testo|url=http://www.ancientcoins.ca/RIC/index.htm |titolo=Roman Imperial Coinage]}})
{{div col end}}
 
Riga 210 ⟶ 241:
[[Categoria:Personaggi del De mulieribus claris]]
[[Categoria:Marco Vipsanio Agrippa]]
[[Categoria:Suicidi forzati]]