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Il '''paradigma DRM'''<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Vittorio Maria|cognome=Iacullo|data=March 2016|titolo=Normative data for Italian Deese/Roediger-McDermott lists|rivista=Behavior Research Methods|volume=48|numero=1|pp=381–389381-389|accesso=2017-10-18|doi=10.3758/s13428-015-0582-3|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25788416|nome2=Francesco Saverio|cognome2=Marucci}}</ref> è l'acronimo del nome degli autori che lo hanno creato: [[James Deese|Deese]], [[Henry L. Roediger III|Roediger]], [[Kathleen McDermott|McDermott]]. È un aspetto della [[psicologia cognitiva]] e delle [[neuroscienze]] che studia le illusioni di memoria, queste illusioni possopossono verificarsi per figure di oggetti e per parole. Questo paradigma di induzione di falsa memoria è basato sulla convergenza di più associazioni semantiche su una sola parola.<ref name="Vannucci, Manila 2008">Vannucci, Manila. 2008. Quando la memoria ci inganna. Roma, Carocci editore, pag 104.</ref>
 
==La storia==
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===Versione attuale===
 
Negli anni 90 due ricercatotiricercatori statunitensi Henry Roediger e Kathleen McDermott hanno modificato e creato la versione attuale
*'''Fase 1''': ai soggetti vengono lette liste di quindici parole da memorizzare, tutte associate ad una parola critica.
*'''Fase 2''': i soggetti, i quali hanno cercato di memorizzare più parole possibili, devono riscrivere le parole che ricordano meglio, cercando di essere precisi.
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Questa ipotesi, proposta da Roediger e McDermott, sostiene che ci siano meccanismi di tipo associativo-semantico come l'attivazione e il monitoraggio
*'''Attivazione''': si nota che al momento dell'ascolto il soggetto crede di aver sentito anche la parola critica, questo succede perché << la [[memoria semantica]] è organizzata secondo una rete, per cui la stimolazione di nodi-concetti uniti tra loro causa una [[diffusione dell'attivazione]] anche al nodo della parola critica non citata >><ref name="Vannucci, Manila 2008"/> .
*'''Monitoraggio''': In fase di recupero il soggetto mentre sta pensando a quali parole ha sentito o letto, crede falsamente che sia presente anche la parola critica.
Il tutto potrebbe dipendere da un collegamento sbagliato tra la fonte interna (attivazione mentale) e la fonte esterna (ascolto delle parole).