Marcello Mascherini: differenze tra le versioni
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Nel 1926 partecipa con l’architetto triestino [[Aldo Cervi]] al Concorso Nazionale per il Monumento ai Caduti di Como ed inizia ad ottenere incarichi per monumenti funerari e pubblici. Nel 1928 realizza, su invito dell’architetto [[Umberto Nordio (architetto)|Umberto Nordio]], alcuni bassorilievi per il foyer del nuovo [[Politeama Rossetti|Teatro Politeama Rossetti di Trieste]]. Partecipa inoltre ai concorsi per il Ponte dell’Accademia di Venezia nel 1933, per il Palazzo Littorio a Roma nel 1934 e per il [[Palazzo della Civiltà Italiana]] (E.U.R.) nel 1937, realizzando per quest’ultimo due delle ventotto statue in marmo tuttora collocate al pianterreno: ''L’Archeologia'' e ''Il Genio del Teatro''.
Dal 1931 a tutte le prime dieci rassegne della [[Quadriennale di Roma|Quadriennale romana]]<ref>{{Cita web|url=https://arbiq.quadriennalediroma.org/oggetti/16726-mascherini-marcello|titolo=Scheda artista Marcello Mascherini - Quadriennale di Roma}}</ref>, con sale personali nelle edizioni 1948 e 1959-1960; alle [[Triennale di Milano|Triennali di Milano]] nelle edizioni 1933, 1936, 1951, 1960; a partire dal 1934, a ben undici edizioni della [[Biennale di Venezia|Biennale Internazionale di Venezia]]<ref>{{Cita web|url=https://asac.labiennale.org/persone/386248|titolo=Scheda artista Marcello Mascherini - Biennale di Venezia}}</ref> con sale personali nel 1938, 1942, 1954, 1962 e ricevendo nel 1950 il Primo Premio per la Scultura ex aequo con [[Luciano Minguzzi]]; alle
[[File:Sala ballo Conte Biancamano.jpg|alt=L'Anello degli Argonauti (1949), già sul transatlantico Conte Biancamano; attualmente al Museo della Scienza e della Tecnica, Milano|miniatura|''L'Anello degli Argonauti'' (1949), già sul soffitto del salone delle feste del transatlantico Conte Biancamano; attualmente al [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci|Museo della Scienza e della Tecnica]], Milano]]
Nel 1931, su invito di [[Gio Ponti|Giò Ponti]] e Gustavo Pulitzer Finali, esegue i due profili in bronzo ''Il Duce'' e ''Il Re'' per la Sala delle Feste della motonave Victoria I. Entra in contatto con lo scultore [[Libero Andreotti]], il pittore [[Augusto Černigoj|Augusto Cernigoj]] e gli architetti Gustavo Pulitzer Finali e Giò Ponti, iniziando così una lunga attività di collaborazione con artisti ed architetti di fama per la realizzazione di opere d’arte collocate in transatlantici e navi da crociera: ''[[Calitea (motonave)|Calitea]]'' (1933), ''[[Vulcania]]'' (1934), ''[[Saturnia (transatlantico)|Saturnia]]'' (1936), ''Roma'' (turbonave, 1938), ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' (corazzata, 1940), ''Italia'' (1948), ''[[Esperia (piroscafo)|Esperia]]'' (1949), ''[[Conte Biancamano (transatlantico)|Conte Biancamano]]'' (1949), ''Australia'' (1950-51), ''Augustus'' (1951), ''Homeric'' (1954), ''San Giorgio'' (1956), ''[[Ausonia (nave 1957)|Ausonia]]'' (1957), ''[[Federico C.]]'' (1958), ''[[Franca C.]]'' (1959), ''[[Leonardo da Vinci (transatlantico)|Leonardo da Vinci]]'' (1960), ''[[Guglielmo Marconi (transatlantico)|Guglielmo Marconi]]'' (1962), ''Oceanic'' (1964), ''[[Italia (nave da crociera)|Italia]]'' (1965), ''[[Raffaello (transatlantico)|Raffaello]]'' (1965), ''Angelina Lauro'' (1966), ''[[Achille Lauro (nave)|Achille Lauro]]'' (1966).
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Le sue partecipazioni si spingono oltre i confini nazionali, raggiungendo prestigiosi riconoscimenti dall’estero: nel 1936 riceve il Diploma d’Onore alla [[Esposizione d’Arte Italiana Contemporanea]] a Budapest, il Diploma di Medaglia d’Argento all’[[Esposizione di Parigi (1900)|Esposizione Internazionale di Parigi]] nel 1937 e la Medaglia d’Oro per la Scultura all’[[Esposizione Internazionale di Budapest]] nel 1938, mentre nel 1939 viene invitato all’[[Esposizione Universale di New York]]. Decisiva è la [[Biennale di San Paolo|I Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile]] del 1951 (la seconda biennale più longeva dopo quella veneziana), ritornandovi alla II edizione del 1953, vincendo il Premio Acquisto per il [[Museo d'Arte Contemporanea dell'Università di San Paolo]]<ref>{{Cita web|url=https://acervo.mac.usp.br/acervo/index.php/Detail/objects/16990|titolo=MAC USP {{!}} Acervo : Obra : Pequeno fauno [1963.3.226]|sito=acervo.mac.usp.br|accesso=2024-10-12}}</ref>. Dal 1953 partecipa ad otto rassegne della [[Biennale di Scultura di Anversa]], facendo conoscere la propria opera in vari musei europei. Nel 1957 il critico e storico dell'arte tedesco [[Bernhard Degenhart]] promuove con forza una sua mostra personale a Monaco di Baviera, che diventerà itinerante toccando le maggiori città tedesche. Espone in innumerevoli mostre di scultura italiana itineranti all’estero, come il tour in Giappone tenendo a Tokyo due mostre personali nel 1968 e 1972. Musei giapponesi conservano sue opere, tra cui i grandi bronzi ''Chimera alata'' (1958) e ''Primavera'' (1968), entrambi al [[The Hakone Open Air Museum]] a Yokohama. Risulta poi vincitore del [[Premio Parigi]] 1951 a [[Cortina d'Ampezzo|Cortina d’Ampezzo]] e nel 1953 compie il suo primo viaggio nella capitale francese, dove tiene un’importante personale alla [[Galerie Drouant – David]]. S’inserisce così temporaneamente nell’ambiente artistico parigino, frequentando ed entrando in amicizia con lo scultore cubista russo [[Ossip Zadkine]], lo scrittore musicista jazz [[Boris Vian]] e il regista-attore [[Jean-Louis Barrault|Jean Louis Barrault]], che lo avvicinano al teatro d'avanguardia. Il soggiorno francese si completa con la visita allo studio di [[Constantin Brâncuși|Costantin Brancusi]] e il viaggio a [[Cattedrale di Chartres|Chartres]] alla cattedrale gotica, esperienze che offrono ulteriori stimoli preziosi alla sua ricerca plastica, che, pur attraverso la rivisitazione del linguaggio cubista, raggiunge negli anni '50 forme autonome, stilizzate, di ricercata grazia compositiva.
Nel 1948 esordisce come scenografo e costumista al [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]] di Trieste con ''Cartoni animati'', balletto di [[Mario Bugamelli]]. L'attività spettacolare procede con la fondazione nel 1957 del gruppo teatrale
Conclude la carriera artistica con il periodo dei ''Fiori'', da cui uscirà una preziosa collaborazione con l'editore [[Vanni Scheiwiller]]<ref>{{Cita libro|curatore=Vanni Scheiwiller|curatore2=Alessandro Mozzambani|titolo=I fiori di Marcello Mascherini|collana=Arte Moderna Italiana|anno=1975|editore=All’insegna del pesce d’oro|città=Milano}}</ref>. Nel 1970 riceve a Milano il Premio Nazionale “Umberto Biancamano 1970” per la Scultura (gli altri premiati sono [[Giorgio de Chirico|Giorgio De Chirico]] per le Arti Figurative, [[Eugenio Montale]] per la Cultura, [[Ettore Sottsass]] per il Design, [[Arnoldo Mondadori]] per l’Editoria, [[Riccardo Morandi]] per l’Architettura, [[Aldo Aniasi]] per la Politica). Nello stesso anno tiene una mostra antologica alla [[Internationale Sommerakademie für Bildende Kunst Salzburg|Internationale Sommerakademie fuer Bildende Kunst]] di Salisburgo, dove è invitato a tenere un corso di scultura, che ripeterà l’anno successivo. I due nudi ''Pomona'' e ''Bagnante'' del 1981, rievocanti lo stile raffinato degli anni cinquanta, e i busti di ''James Joyce'' (1981) del Giardino Pubblico di Trieste e di ''Monsignor Antonio Santin'' (1982) del Seminario Vescovile concludono idealmente l’intensa attività dell’artista, che muore a Padova il 19 febbraio 1983<ref>{{Cita web|url=http://www.marcellomascherini.it/biografia|titolo=Biografia « Marcello Mascherini|lingua=it-IT|accesso=2024-10-11}}</ref>.
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Ricopre cariche istituzionali nel [[Sindacato delle Belle Arti]] (1940-1971), nell’[[Associazione Artisti d’Italia]] (Milano, 1948), nel [[Consiglio della Biennale di Venezia]] (1952-1956), nel [[Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti]] (1958-1962), nel [[Consiglio Esecutivo del Comitato Nazionale Scultura all’UNESCO]] (Parigi, 1966-1969), come [[Ispettore per i Beni Culturali ed Ambientali della Provincia di Trieste]] (1971-1983). Fa parte del Curatorio del [[Museo Revoltella|Civico Museo Revoltella]] di Trieste (1940-1975), contribuendo fortemente all’arricchimento della galleria d’arte contemporanea, e del [[Circolo della Cultura delle Arti (CCA)]] di Trieste, di cui è socio fondatore e direttore della sezione arti figurative fin dal 1946, svolgendo un importante ruolo nelle dinamiche artistiche del capoluogo giuliano.
È stato membro di innumerevoli giurie di esposizioni d’arte nazionali ed internazionali, socio dell’[[Accademia degli Sventati]] (Udine, 1943), dell’[[Accademia nazionale di San Luca|Accademia Nazionale di San Luca]] (Roma, 1948),
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