Pozzolana: differenze tra le versioni
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{{F|edilizia|Marzo 2011}}{{Roccia|Immagine=Pouzzolane.jpg|Didascalia=Grani di pozzolana|Nome=Pozzolana|Categoria=roccia magmatica|Colore=nera, bianca, grigia o rossa.|Minerali=biossido di silicio reattivo<br>ossido di alluminio|Minerali accessori=ossido di ferro<br>ossido di calcio reattivo}}
'''Pozzolana''' è il termine che indica una fine [[cenere]] [[Vulcanismo|vulcanica]] estratta tradizionalmente a [[Pozzuoli]], sulle [[Falda (geologia)|falde]] della [[Solfatara di Pozzuoli|Solfatara]]. È utilizzata prevalentemente nell'industria edile.
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Si estrae principalmente nei [[Campi Flegrei]], da cui prende il nome (polvere di [[Pozzuoli]]). Con questo nome sono oggi identificate tutte le piroclastiti sciolte anche di origine diversa, p.es. del [[Lazio]], del [[Vesuvio]] ecc.▼
Le cave di pozzolana abruzzesi, invece, solitamente sono giacimenti posti su terrazzi fluviali, sulle colline, e il materiale ha colorazione molto chiara, quasi biancastra. La pozzolana miscelata con la calce viva e inerti (con aggiunti anche frammenti di coccio pesto nel periodo osco-italico) è stata un ottimo legante per le murature, sia come malta da usare per i muri, che come componente principale dell'opus caementicium che era già un calcestruzzo usato dagli osco-italici, prima ancora dei romani.▼
Questa tecnica andò perduta con la fine dell'[[Impero romano|impero]], ma tornò in auge verso l'anno
Ha varie colorazioni, quella flegrea è generalmente grigia o grigio-verdastra, a tratti giallastra. Quando si trova di colore marrone-brunastro è generalmente alterata per fenomeni di [[umificazione]]. Da un punto di vista vulcanologico, rappresenta i prodotti eruttivi della IV fase di attività della [[caldera]] flegrea. Quella proveniente dalla fascia centrale appenninica, versante est della catena del Gran Sasso-Maiella, è quasi sempre biancastra. ▼
Nel [[Rinascimento]] l'uso della pozzolana venne reintrodotto e quel materiale, miscelato con inerte (sabbia) e calce spenta, è stata utilizzata fino ai primi anni dopo la seconda guerra mondiale, quando oramai cominciò ad entrare nell'uso comune il cemento pozzolanico industriale, prodotto in larga scala. La riscoperta della pozzolana a livelli industriali si è avuta nel secolo scorso con l'avvento del [[cemento Portland]] e con la scoperta della compatibilità fra i due materiali.▼
== Descrizione ==
== La pozzolana in edilizia ==▼
{{vedi anche|Comportamento pozzolanico}}▼
=== Attività pozzolanica ===▼
La pozzolana naturale possiede una struttura amorfa costituita principalmente da [[silice]].▼
Le pozzolane sono costituite essenzialmente da [[biossido di silicio]] reattivo e [[ossido di alluminio]] e in minima parte da altri ossidi come l'[[ossido di ferro]]; è trascurabile la quantità di [[ossido di calcio]] reattivo. Il tenore di biossido di silicio reattivo non deve essere inferiore al 25% in massa. In generale è composta da [[piroclastite]] sciolta, a [[granulometria (geologia)|granulometria]] variabile dal [[limo]] alla [[sabbia]], con inclusi ghiaiosi costituiti in prevalenza da [[pomice|pomici]] e in piccola parte anche da scorie vulcaniche. ▼
▲Ha varie colorazioni, quella flegrea è generalmente grigia o grigio-verdastra, a tratti giallastra. Quando si trova di colore marrone-brunastro è generalmente alterata per fenomeni di [[umificazione]]. Da un punto di vista vulcanologico, rappresenta i prodotti eruttivi della IV fase di attività della [[caldera]] flegrea. Quella proveniente dalla fascia centrale appenninica, versante est della catena del Gran Sasso-Maiella, è quasi sempre biancastra.
=== Luoghi di estrazione ===
▲Si estrae principalmente nei [[Campi Flegrei]], da cui prende il nome (polvere di [[Pozzuoli]]). Con questo nome sono oggi identificate tutte le piroclastiti sciolte anche di origine diversa,
▲Le cave di pozzolana abruzzesi, invece, solitamente sono giacimenti posti su terrazzi fluviali, sulle colline, e il materiale ha colorazione molto chiara, quasi biancastra. La pozzolana miscelata con la calce viva e inerti (con aggiunti anche frammenti di coccio pesto nel periodo osco-italico) è stata un ottimo legante per le murature, sia come malta da usare per i muri, che come componente principale dell'opus caementicium che era già un calcestruzzo usato dagli osco-italici, prima ancora dei romani.
▲{{vedi anche|Comportamento pozzolanico}}
▲=== Attività pozzolanica ===
▲La pozzolana naturale possiede una struttura amorfa costituita principalmente da [[silice]].
Quando viene finemente macinata e in presenza di [[calce]], a contatto con l'acqua si comporta come un ottimo [[legante idraulico]] con prestazioni meccaniche superiori a quelle della calce stessa; da sola a contatto con l'acqua, invece, non indurisce, pertanto non ha caratteristiche idrauliche come, ad esempio, il [[cemento]]. Questo comportamento, dovuto a un complesso di reazioni con la calce in presenza di acqua, viene denominato ''attività pozzolanica'' o ''comportamento pozzolanico''. Tale comportamento è riscontrabile in diverse sostanze naturali o sottoprodotti industriali ([[microsilice]], [[Cenere volante|ceneri volanti]], ecc.) che, pertanto, vengono classificati come materiali ad attività pozzolanica. Grazie a questa proprietà la pozzolana, e in generale i materiali ad attività pozzolanica, vengono utilizzati in edilizia in combinazione con il [[cemento Portland]] sotto forma di [[aggiunta minerale|aggiunta]]. Infatti l'accoppiamento [[cemento]] Portland - pozzolana (o materiale a comportamento pozzolanico) è positivo, poiché durante l'idratazione del cemento si libera della calce
▲=== Storia ===
▲La pozzolana biancastra, veniva usata dai popoli osco-italici ancora prima dei romani; testimonianza sono le murature in [[opus caementicium]] e come legante per murature, {{citazione necessaria|scoperte in Abruzzo negli ultimi anni del XX secolo (1980-90)}}: veniva usata in associazione con la [[calce]] e inerte (di solito, sabbia di fiume o di mare), dando così origine al primo legante idraulico in grado di fare [[presa (edilizia)|presa]] anche sott'acqua e di durata straordinariamente lunga; l'uso di questo impasto, ma con pozzolana vulcanica, facilitò anche la costruzione di [[Cupola|cupole]] di grande ampiezza come quella del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], in quanto la presa più rapida facilitava il lavoro delle [[Centina|centine]].
▲Questa tecnica andò perduta con la fine dell'[[Impero romano|impero]], ma tornò in auge verso l'anno mille d.C., grazie ai [[Ordine di San Benedetto|monaci benedettini]]<nowiki/> che ne riscoprirono l'uso per la ricostruzione delle Chiese durante e dopo le invasioni barbariche. Le maestranze cominciarono a comprendere la necessità dell'impiego della pozzolana e questa ebbe maggiore diffusione nel [[Rinascimento]] rendendo possibile costruzioni ardite. Anche [[Brunelleschi]] risolse tanti problemi utilizzando le malte oramai già note.
▲Nel [[Rinascimento]] l'uso della pozzolana venne reintrodotto e quel materiale, miscelato con inerte (sabbia) e calce spenta, è stata utilizzata fino ai primi anni dopo la seconda guerra mondiale, quando oramai cominciò ad entrare nell'uso comune il cemento pozzolanico industriale, prodotto in larga scala.
▲Le pozzolane sono costituite essenzialmente da [[biossido di silicio]] reattivo e [[ossido di alluminio]] e in minima parte da altri ossidi come l'[[ossido di ferro]]; è trascurabile la quantità di [[ossido di calcio]] reattivo.
=== Pozzolana naturale calcinata ===
Oltre alla pozzolana naturale, in edilizia viene utilizzata anche la pozzolana naturale calcinata. Queste pozzolane sono costituite da materiali di origine vulcanica, argille, scisti o rocce sedimentarie, allo stato naturale oppure trattate e attivate termicamente. Anche questa pozzolana, finemente macinata, è caratterizzata da un comportamento pozzolanico, pertanto viene impiegata nel campo della produzione di cementi.
La UNI EN 197-1 individua le pozzolane con le seguenti sigle:
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=== Tipi di cemento e impieghi ===
La pozzolana naturale e industriale è utilizzata come [[aggiunta minerale|aggiunta]] di tipo II, grazie alla sua
Nel confezionare un cemento pozzolanico bisogna garantire un adeguato tenore di cemento Portland, almeno del 40-50%, affinché si liberi una quantità di idrossido di calcio idonea ad attivare la pozzolana.
Secondo le norme UNI EN 197-1 i cementi pozzolanici propriamente detti sono indicati come cementi tipo IV (CEM IV).
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* minore sviluppo di calore: infatti essendoci un minore quantitativo di [[clinker]] di Portland risulta inferiore il tenore di alluminato tricalcico di silicato tricalcico, che sono i componenti del clinker che producono maggior calore di idratazione. Pertanto il cemento pozzolanico è molto utilizzato nei getti massivi come platee di fondazione e dighe;
* maggiore resistenza all'attacco solfatico: infatti essendoci un minore quantitativo di clinker di Portland risulta inferiore il tenore di alluminato tricalcico che è l'elemento del cemento sensibile all'azione dei solfati ([[ettringite (calcestruzzo)|ettringite]]);
* maggiore resistenza al dilavamento: infatti, essendoci un minore quantitativo di clinker di Portland, risulta inferiore il tenore di calce. Inoltre, poiché la pozzolana reagisce con la calce, si avrà un'ulteriore riduzione di quantità di idrossido di calcio libero. L'idrossido di calcio libero, in presenza di acque aggressive, viene dilavato creando una struttura porosa
Oltre ai cementi pozzolanici propriamente
* il cemento composito (CEM II) alla pozzolana.
Di questo tipo di cemento esistono quattro sottotipi:
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* CEM II/B-P: percentuale di pozzolana naturale: 21-35%;
* CEM II/A-Q: percentuale di pozzolana naturale calcinata: 6-20%;
* CEM II/B-Q: percentuale di pozzolana naturale calcinata: 21-35%
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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