Trattato della vera devozione alla Santa Vergine: differenze tra le versioni
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{{Libro
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|didascalia = ''Madonna'' di [[Domenico Ghirlandaio]] (1473)
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|seguito = [[Il segreto di Maria]]
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Il '''''Trattato della vera devozione alla Santa Vergine''''' (in [[lingua francese|francese]], ''Traité de la vraie dévotion à la Sainte Vierge'') è l'opera principale di [[san Luigi Maria Grignion de Montfort]].
==Contesto storico==
Fu scritta negli ultimi anni di vita probabilmente attorno al [[1712]] nella sua piccola abitazione di La Rochelle. Non si conosce con certezza la storia del "Trattato"
«Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo [[Spirito Santo]] si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica».<ref>''Trattato della vera devozione alla Santa Vergine'', 114</ref>
È probabile che si riferisse ai [[giansenisti]] con i quali si scontrò, proprio in quegli anni, sul tema della devozione mariana e che si erano mostrati molto critici nei confronti del missionario bretone e delle sue attività. Si pensa che durante la [[Rivoluzione francese]] e la [[Guerre di Vandea|guerra civile]] scoppiata in quella regione venne nascosto dai monfortani in una cassa e sepolto nel campo attorno alla loro casa madre di [[Saint-Laurent-sur-Sèvre]] per evitare che andasse distrutto. Passato il periodo della Rivoluzione, la cassa venne dissotterrata e
Il manoscritto si presentava con diverse pagine mancanti nella parte iniziale e
==L'opera==
====La necessità della devozione a Maria====▼
Il "Trattato" è suddiviso in tre parti.
Il "Trattato" è suddiviso in tre parti. Nella prima parte espone la sua dottrina mariana incentrata sulla necessità di una devozione a Maria, in quanto la reputa il mezzo più sicuro e necessario per consacrarsi a Dio, e questo perché:▼
▲
«Se la santissima Vergine è necessaria a Dio, di una necessità detta ipotetica, e cioè derivante dalla sua volontà, bisogna dire che ella è ancor più necessaria agli uomini per raggiungere il loro ultimo fine. [...]».<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 39</ref>
===
Spiegato quindi che ci deve essere una devozione mariana, nella seconda parte san Grignion de Montfort spiega come deve essere questa particolare devozione e inizia fissando le "verità fondamentali" della devozione a Maria cioè:<br />
«1. Gesù Cristo, nostro Salvatore, vero Dio e vero uomo, deve essere il fine ultimo di ogni nostra devozione. Diversamente sarebbe devozione falsa e ingannatrice. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 61</ref><br />
«2. Da ciò che Gesù Cristo è nei nostri confronti, bisogna concludere con l'Apostolo<ref>Si riferisce alla [[Prima lettera ai Corinzi]] di [[Paolo di Tarso|San Paolo]],{{Cita passo biblico|1Cor|6,19-20}}</ref><ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 68</ref> che noi non ci apparteniamo più, ma siamo totalmente suoi, come sue membra e suoi «schiavi» comprati ad un prezzo infinitamente caro, a prezzo cioè di tutto il suo sangue.
«3. Di solito le nostre migliori azioni sono macchiate e corrotte dalle inclinazioni cattive che sono in noi. [...] È perciò importantissimo vuotarci di quanto in noi c'è di male se si vuole acquistare la perfezione che si trova soltanto nell'unione con Gesù Cristo; altrimenti Nostro Signore, che è infinitamente puro e odia all'estremo anche la minima macchia nell'anima, ci allontana da sé e non si unisce a noi.»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 78</ref><br />
====Le 7 false devozioni====▼
«4. È cosa più perfetta, perché più umile, non accostarsi da soli a Dio senza un mediatore.[...] Infatti, non senza motivo, Dio ci ha dato dei mediatori presso la sua Maestà. Ha visto la nostra indegnità e incapacità ed ha avuto compassione di noi. Per renderci accessibili le sue misericordie, ci ha provvisti di intercessori potenti presso la sua Maestà. Ebbene, trascurare tali mediatori e avvicinarsi direttamente alla santità di Dio senza alcun appoggio, è mancare di umiltà e di rispetto a un Dio così eccelso e così santo. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 83</ref><br />
Dopo aver spiegato le basi teologiche della devozione mariana, presenta la "vera devozione" partendo da quelle che chiama "false devozioni", cioè quello che la devozione mariana non deve essere: ▼
«5. Data la nostra debolezza e fragilità, ci è molto difficile mantenere le grazie e i tesori ricevuti da Dio.».<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 87</ref>
▲====Le 7 false devozioni e la vera devozione====
▲Dopo aver spiegato le basi teologiche della devozione mariana, san Grignion de Montfort presenta la "vera devozione" partendo
«È dunque molto importante conoscere, in primo luogo, le false devozioni alla santissima Vergine per evitarle, e la vera per abbracciarla; in secondo luogo, fra tante pratiche differenti della vera devozione alla santa Vergine, qual è la più perfetta, la più gradita alla santa Vergine, la più gloriosa per Dio e la più santificante per noi, per farla propria.<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 91</ref> Trovo sette specie di falsi devoti e di false devozioni alla santa Vergine, cioè: 1) i devoti critici; 2) i devoti scrupolosi; 3) i devoti esteriori; 4) i devoti presuntuosi; 5) i devoti incostanti; 6) i devoti ipocriti; 7) i devoti interessati.».<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 92</ref>
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I "devoti critici" sono: «[...] dotti orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che in fondo hanno una certa qual devozione alla Vergine santa, ma criticano come contrarie al loro gusto quasi tutte le pratiche di pietà che le persone semplici compiono ingenuamente e santamente in onore della Madonna. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 93</ref> i "devoti scrupolosi" sono: «[...] persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre; di abbassare l'uno innalzando l'altra. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 94</ref> i "devoti esteriori" sono: «[...] persone che fanno consistere tutta la devozione a Maria in pratiche esterne. [...] Recitano molti rosari, ma in fretta. Ascoltano parecchie messe, ma senza attenzione. Prendono parte a processioni, ma senza devozione. Si iscrivono a tutte le confraternite mariane, ma senza emendare la propria vita, né vincere le proprie passioni, né imitare le virtù di questa Vergine santissima. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 96</ref> i "devoti presuntuosi" sono: «[...] peccatori in balia delle loro passioni e amanti del mondo. Sotto il bel nome di cristiani e di devoti della Vergine santa nascondono o l'orgoglio o l'avarizia o l'impurità o l'ubriachezza o la collera o la bestemmia o la maldicenza o l'ingiustizia, ecc. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 97</ref> i "devoti incostanti" sono: «[...] coloro che sono devoti della Vergine santa soltanto ad intervalli e secondo il capriccio. [...]»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 101</ref> i "devoti ipocriti" sono coloro che: «nascondono i loro peccati e le loro malvagie abitudini sotto il manto di questa Vergine fedele, per apparire agli occhi degli altri diversi da quello che sono.»;<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 102</ref> e infine i "devoti interessati" sono: «[...] quelli che ricorrono alla Vergine santa solo per vincere processi, evitare pericoli, guarire dalle malattie o per altre necessità del genere. Senza queste necessità, la dimenticherebbero. [...]».<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 103</ref>
Conclude quindi la seconda parte presentando la "vera devozione", cioè presentando le pratiche interiori e ed esteriori e spiegando quello che la devozione deve essere: «Scoperte e condannate le false devozioni alla Vergine santa, bisogna definire brevemente quella vera. Essa è: 1. interiore; 2. tenera; 3. santa; 4. costante; 5. disinteressata».<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 105</ref>
È "interiore" cioè:
===
«[...] Bisogna darle tutto quanto abbiamo nell'ordine della natura e della grazia e tutto quanto potremo avere nell'ordine della natura, della grazia o della gloria. [...] E ciò per tutta l'eternità e senza pretendere né sperare altra ricompensa per la nostra offerta e il nostro servizio che l'onore di appartenere a Gesù Cristo per mezzo di Maria e in Maria, quand'anche questa amabile sovrana non fosse, come lo è sempre, la più generosa e la più riconoscente delle creature.»<ref>''Trattato di vera devozione alla Santa Vergine'', 121</ref>
Riguardo invece
Conclude il "Trattato" mettendo in appendice un metodo, costituito da pratiche interiori ed esteriori, per prepararsi all'[[
==Note==
<references />
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*
[[Categoria:Letteratura cristiana]]
[[Categoria:Libri su Maria]]
[[Categoria:Scoperte archeologiche nel 1842]]
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