Storia della scienza: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
(392 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[
La '''storia della scienza''' riguarda le vicende, i personaggi e le scoperte che hanno contribuito al '''progresso scientifico'''. Essa ha prodotto quella che oggi è considerata la [[scienza]] moderna, ossia un corpo di [[conoscenze]] [[esperienza|empiricamente]] controllabile, una [[comunità scientifica|comunità di studiosi]] e una serie di tecniche per investigare l'[[universo]] note come [[metodo scientifico]], che si è evoluto a partire dai loro precursori, risalendo fino alla [[preistoria]].
La [[rivoluzione scientifica]] vide l'introduzione del moderno metodo scientifico a guidare il processo di valutazione della [[conoscenza]]. Questo cambiamento è considerato così fondamentale che le indagini ad esso precedenti sono per lo più considerate ''prescientifiche''. Molti, tuttavia, ritengono che la [[filosofia naturale]] antica possa rientrare all'interno del campo di competenza della storia della scienza.
==Culture protostoriche==
[[File:SumerianClayTablet,palm-sized422BCE.jpg|thumb|left|Tavoletta d'[[argilla]] [[Sumeri|sumera]] del [[492 a.C.]] contenente dati [[Astronomia|astronomici]].]]
Nei tempi preistorici, la [[conoscenza]] della natura e dei suoi segreti veniva tramandata principalmente tramite la [[tradizione orale]], e si presentava come strettamente imparentata con la [[religione]]. Si trattava di un sapere essenzialmente pratico, basato perciò su abilità di tipo tecnologico e matematico, che porteranno allo sviluppo di civiltà avanzate come quella [[india]]na, [[Mesopotamia|mesopotamica]] ed [[antico Egitto|egiziana]], dove secondo [[Erodoto]] avrebbe avuto origine la [[matematica]].<ref name=treccani>{{Treccani|scienza/#storiadellascienza-1|Storia della scienza}}</ref>.
La nascita della [[scrittura]] permise la conservazione della conoscenza e la sua trasmissione con maggior accuratezza. I progressi dell'[[agricoltura]], che portarono a una maggior disponibilità di cibo, rese possibile alle diverse [[civiltà]] di dedicarsi ad altri compiti oltre a quelli necessari per la sopravvivenza, perlopiù di carattere mistico-religioso: notevoli impulsi in tal senso vennero dati allo studio dell'[[astronomia]], e della [[medicina]].<ref name=treccani />
Molte civiltà antiche raccolsero così informazioni astronomiche sistematiche in maniera dettagliata attraverso l'osservazione del cielo ed avanzatissime tecniche di [[Calcolo (matematica)|calcolo]]. Vennero ideati [[calendario|calendari]] funzionali alla semina e alla raccolta dei campi, nonché alle feste religiose.
Le conoscenze di base riguardanti l'[[anatomia umana]] si basavano sullo studio della flora e della fauna [[Macrobiotica|macrobiotiche]], da cui si selezionavano i rimedi più opportuni ritenuti capaci di aiutare l'ammalato a liberarsi dagli spiriti malvagi. L'[[alchimia]] fu ampiamente praticata da numerose civiltà.
==
{{vedi anche|Fisica aristotelica}}
[[File:Archimedes-screw two-screw-threads 3D-view animated.gif|thumb|Modello di vite d'Archimede, utilizzabile per la sollevazione di materiali, ad esempio per il [[pompa]]ggio dell'acqua]]
Nel periodo compreso tra il [[VI secolo a.C.]] e il [[V secolo]] la scienza occidentale fu espressione delle scoperte e delle teorie elaborate da due grandi [[civiltà]]: quella della [[Grecia antica]] e quella di [[Roma antica]]. Per cogliere la consistenza della scienza antica è necessario riferirsi ai principali autori ed opere dell'epoca come, per il mondo greco, ad [[Epicuro]] con le sue epistole dottrinali ([[Lettera ad Erodoto]], [[Lettera a Meneceo]], e la [[Lettera a Pitocle]]) ed a [[Tito Lucrezio Caro]] per il mondo latino, con il ''[[De rerum natura]]'' scritto nel I secolo a.C. Tra i personaggi di rilievo spicca [[Archimede]], che intuì le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve, e ideò numerose macchine e dispositivi come la [[vite di Archimede]].<ref>L'attribuzione ad Archimede dell'omonima vite è basata sulla testimonianza di [[Diodoro Siculo]], ''[[Bibliotheca historica]]'', I, XXXIV, § 2; e di [[Ateneo di Naucrati]], ''[[Dipnosofisti]]'', V, 208 f.</ref>
{{vedi anche|Scienza greco-romana}}
===Scienze teoriche e scienze pratiche===
[[File:Sanzio 01.jpg|thumb|left|''[[Scuola di Atene]]'', di [[Raffaello Sanzio]].]]
Lo sviluppo della [[filosofia greca]] portò a concepire il mondo come una totalità (κόσμος) governata da una legge ad esso [[immanente]], ritenuta intellegibile dalla mente umana.<ref name=treccani /> Se i primi [[presocratici|pensatori ionici]] si concentrarono sulla ricerca del principio originario (''[[archè]]'') a cui ricondurre tutti i fenomeni naturali, con [[Pitagora]] viene data la priorità al concetto intellegibile, ossia alla forma teorica da cui è possibile dedurre per via matematica e geometrica l'ordine della natura. Una tale impostazione sarà fatta propria da [[Parmenide]], [[Platone]] e [[Aristotele]]. Per Platone, il [[Demiurgo]] ha plasmato la natura secondo [[idee|modelli geometrici imperituri]], ai quali occorre rifarsi per poterla comprendere.
Per Aristotele la natura non è un semplice [[meccanicismo|meccanismo]] sottoposto a leggi di causa-effetto (come sostenuto dagli [[atomismo|atomisti]]) ma è dominata da uno scopo, un fine che ogni essere naturale è chiamato a realizzare. Lo studio della qualità prevale sulla quantità, e la materia che se ne occupa è la [[metafisica]], che culmina con la [[teologia]], scienza teorica per eccellenza che mira alla [[contemplazione]] fine a se stessa. Essa è la «filosofia prima» che si occupa dell'«[[essere]] in quanto tale» (Οὐσία) nel significato di [[Dio]], ed è distinta da Aristotele dalle scienze di basso profilo che si occupano invece delle realtà sensibili e mutevoli.
{{citazione| Infatti la [[fisica]] si occupa di enti che esistono separatamente ma non sono immobili, e dal canto suo, la matematica si occupa di enti che sono sì, immobili, ma che forse non esistono separatamente e sono come presenti in una materia, invece la "scienza prima" si occupa di cose che esistono separatamente e che sono immobili. E se tutte le cause sono necessariamente eterne, a maggior ragione lo sono quelle di cui si occupa questa scienza, giacché esse sono cause di quelle cose divine che si manifestano ai sensi nostri. Quindi ci saranno tre specie di filosofie teoretiche, cioè la matematica, la fisica e la teologia, essendo abbastanza chiaro che, se la divinità è presente in qualche luogo, essa è presente in una natura siffatta, ed è indispensabile che la scienza più veneranda si occupi del genere più venerando.| [[Aristotele]], ''Metafisica'', VI (Ε), 1026, a 18-21}}
[[Aristotele]] tuttavia, pur assegnando la priorità alla metafisica, teneva in grande considerazione la [[sperimentazione]], utilizzando anche quella operata dai suoi allievi, primo tra tutti [[Teofrasto]]. In tal modo Aristotele sintetizzò il sapere scientifico dell'epoca in osservazioni di grande acutezza, che sarebbero state poi modelli d'autorità per la [[filosofia della natura]] almeno sino al XVII secolo. Svolgendo una grande opera di sistematizzazione, i suoi resoconti sulle tipologie, forme, abitudini e caratteristiche di animali e piante risulteranno un esempio indiscusso di "metodo descrittivo".<ref>{{cita web|url=http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=475|titolo=Aristotele filosofo della natura|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111106024457/http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=475 }}</ref>
== Medioevo ==
==
{{vedi anche| Scienza e tecnica islamiche| Epoca d'oro islamica| Casa della saggezza}}
[[File:Acero damasceno - Toledo.JPG|thumb|Lama in acciaio Damasco]]
Nel [[Medio Oriente]], dove la [[filosofia greca]] era sopravvissuta per un certo periodo sotto i califfati, tra l'[[VIII secolo|VIII]] e il [[XIII secolo]] fiorì l'età dell'oro della cultura araba. Il centro di questo fermento scientifico fu [[Baghdad]], che all'epoca era fra le città più grandi del mondo, prendendo avvio dalla sponsorizzazione di mecenati delle traduzioni in [[Lingua araba|arabo]] di tutti i più importanti testi delle varie discipline scientifiche delle civiltà greca, indiana, persiana ormai decadute , nonché dalla costruzione delle prime [[carta|cartiere]] copiate dalla [[Cina]] .
La tolleranza multireligiosa e il pellegrinaggio annuale alla [[Mecca]] facilitarono i contatti e gli scambi tra gli studiosi che elaborarono scoperte originali che influenzarono i secoli a venire in tutto il mondo<ref>[[Jim Al-Khalili]] ,''La casa della saggezza. L'epoca d'oro della scienza araba '', Bollati Boringhieri , 2013, ISBN 9788833923116</ref>.
Nelle prime versioni islamiche del metodo scientifico, l'[[etica]] giocava un ruolo importante. Durante questo periodo si svilupparono i concetti di [[citazione]] e di [[revisione paritaria]]. Le conoscenze mediche, astronomiche e matematiche portarono allo sviluppo dell'[[alchimia]]. In matematica [[Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī]] inventò l'[[algoritmo]] (che prese il nome da questo studioso persiano). Egli diede il nome anche all'[[algebra]], che deriva da ''al-jabr'', inizio del titolo di una delle sue opere.
[[Al-Batani]] ([[850]]-[[929]]) contribuì all'astronomia e alla matematica, [[Razi]] alla chimica. Tra le principali invenzioni vi furono l'[[acciaio di Damasco]] e la [[batteria di Bagdad]].<ref>''Nuovo Dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri e della economia industriale e commerciale'', vol. 28, Giuseppe Antonelli, 1841.</ref> L'alchimia sarà di ispirazione per [[Ruggero Bacone]] e [[Isaac Newton]]. In astronomia Al-Batani migliorò le misure fatte da [[Ipparco di Nicea|Ipparco]] e preservò il testo greco ''Hè Megalè Syntaxis'', tradotto come [[Almagesto]]. Migliorò anche la misura della [[precessione]] dell'asse terrestre.
Apogeo della scienza islamica fu nel periodo tra l'XI ed il XII secolo con la presenza di due importanti personaggi, Ibn Sina (980-1037) persiano noto come [[Avicenna]] e Ibn Rushd (1126-1198) di Cordova noto come [[Averroè]]. Queste due personalità della cultura islamica ebbero dei nemici molto agguerriti come [[Ghazali]] (1058-1111), ma furono ostacolati fortemente anche dall'opposizione delle autorità religiose musulmane.
===In Oriente===
[[File:EastHanSeismograph.JPG|thumb|Una riproduzione moderna del [[sismometro]] di [[Zhang Heng]].]]
In [[Cina]] i progressi tecnici e scientifici si susseguono tra il X e l'[[XI secolo]]: tra le altre cose, i cinesi inventarono il [[razzo]], il [[cannone]], il [[fucile]] mentre continuarono ad utilizzare l'[[energia idraulica]], a costruire [[ponti sospesi]] e trivellazioni profonde da cui estraevano [[gas]] e [[petrolio]]. Inventarono la [[stampa]] e la [[carta moneta]], il [[sismografo]] e la [[sismologia]]. Il sostrato filosofico su cui si innestava la scienza cinese era rappresentato dal [[Taoismo]], che diede anche notevoli impulsi allo studio di arti mediche come l'[[agopuntura]].
Nell'età moderna la scienza cinese risentì tuttavia di diversi impedimenti, tra cui una burocratica organizzazione imperiale. Iniziò così il suo declino che si protrarrà fino al XVII secolo.<ref>{{Cita libro|autore=[[Joseph Needham]]|titolo=Scienza e Civiltà in Cina|editore=Einaudi|anno=1986}}</ref>
Notizie sui progressi scientifici indiani vennero dai missionari [[gesuiti]] inviati in India da [[papa Gregorio XIII]] durante il XVI secolo per informarsi sul [[calendario indiano]]: essi riportarono notizie sulla [[scuola di astronomia del Kerala]], che si esprimeva nella lingua [[malayalam]]. Fondata dal matematico indiano [[Krishna|Madhava]] (1340-1425), discepolo di [[Bhāskara II]], questa scuola scoprì intorno al 1350 il concetto di serie infinita, con i metodi di integrazione numerica e la serie del [[pi greco]], nonché importanti funzioni trigonometriche, fondamentali strumenti della matematica moderna.
===In Europa===
{{vedi anche|Scienza medievale}}
[[File:Besicles 180508.jpg|thumb|Ricostruzione di un prototipo dei primi occhiali medioevali]]
In Occidente, la storia della scienza dall'antichità classica fino ai tempi della rivoluzione scientifica prosegue con l'indagine sul funzionamento dell'universo, indagine rivolta aristotelicamente allo studio delle [[qualità (filosofia)|qualità]], ossia delle caratteristiche che contraddistinguono gli elementi nella loro intima [[Essenza (filosofia)|essenza]] (come il [[fuoco (elemento)|fuoco]], l'[[aria (elemento)|aria]], l'[[acqua (elemento)|acqua]] e la [[terra (elemento)|terra]]) al di là del loro aspetto meccanico e quantitativo: una disciplina nota come [[filosofia naturale]]; coloro che ne prendevano parte erano chiamati filosofi della natura.<ref>Un resoconto dello sviluppo della filosofia naturale dall'antichità ai tempi recenti si trova nel trattato di [[Bertrand Russell]] intitolato "''[[Storia della filosofia occidentale (Russell)|Storia della filosofia]]''".</ref> In molti casi lo studio sistematico del [[natura|mondo naturale]], promosso per lo più da comunità monastiche, continuerà a basarsi sulla distinzione tra scienze teoriche e scienze pratiche.
Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], gran parte dell'Europa perse contatto con le conoscenze già acquisite nel passato. Mentre l'[[Impero Bizantino]] aveva ancora centri di studio quali [[Alessandria d'Egitto]] e [[Costantinopoli]], la conoscenza in Europa occidentale si concentrò nei [[monasteri]], fino alla nascita delle prime [[università]] medioevali nel [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]]. Pertanto, anche il Medioevo fu ricco di invenzioni, come gli [[occhiali]], l'[[organo a canne]] per scopi liturgici, i primi [[orologi]] da torre, i martelli idraulici per meglio sfruttare la forza dei [[mulini a vento]], la [[bussola]] ideata da [[Flavio Gioia]].<ref>Alberto Torresani, ''Medioevo scientifico e tecnologico'', ne "Il Timone", 2006, n. 62, pp. 39-41.</ref>
[[File:Map of Medieval Universities.jpg|thumb|left|Mappa delle [[Università nel Medioevo|università medievali]].]]
La nascita delle Università in Occidente fu un evento decisivo per lo sviluppo della [[filosofia scolastica]], che oltre alla [[teologia]] si proponeva lo studio della natura per conoscere le leggi iscritte da Dio nella creazione, le quali avrebbero consentito di elevare sempre più in alto l'intelligenza umana. In quest'ambito valevano come ''auctoritas'' anche filosofi dell'epoca greca e persino pensatori di origine [[islam]]ica.<ref>Ubaldo Nicola, ''Atlante illustrato di filosofia'', Demetra, 2000, pag. 206.</ref> Due furono in particolare le scuole di pensiero, attestate peraltro su posizioni alquanto distanti tra di loro, che elaborarono ognuna un proprio [[metodo scientifico]]: quella di Parigi, facente capo ad [[Alberto Magno]], seguito dal suo discepolo [[Tommaso d'Aquino]], e quella di Oxford, dove fu attivo [[Ruggero Bacone]].<ref>James A. Weisheipl, ''Alberto Magno e le Scienze'', pag. 6, trad. it. di Alberto Strumia, Bologna, ESD, 1994: il significato attribuito da Tommaso all'"''analogia entis''", per sottolineare che le relazioni intercorrenti in quella scala ascendente dagli enti naturali fino a Dio fossero da intendere non in modo meramente logico, ma in chiave appunto analogica, cioè nel senso della similitudine, rimase di fatto estranea alla scuola di Oxford, ed anche in seguito non verrà più assimilata dallo sviluppo futuro della concezione scientifica.</ref> Costoro, pur restando fedeli al metodo aristotelico, si occuparono di [[filosofia della natura]] basandosi sulle osservazioni degli eventi e contestando alcuni elementi [[anti-scienza|anti-scientifici]] del [[pensiero greco]]. Tommaso in particolare, noto per aver riformulato in chiave nuova la concezione aristotelica della [[verità]] come [[Adaequatio rei et intellectus|corrispondenza]] dell'[[intelletto]] alla [[realtà]],<ref>Il logico e matematico [[Alfred Tarski]] ha posto la concezione aristotelico-tomista dell{{'}}''adequatio rei et intellectus'' a fondamento della moderna concezione semantica della verità (cfr. ''Enciclopedia Treccani'' alla voce "Alfred Tarski"). «La concezione della verità come corrispondenza (''adaequatio'') oltre che da Tommaso d'Aquino è condivisa da tutti coloro che hanno una concezione [[realismo (filosofia)|realistica]] della [[conoscenza]], sia nella versione platonica (Platone, Agostino, Popper), sia in quella aristotelica (Aristotele, Tommaso d'Aquino, Tarski), oppure una concezione fenomenistica (Kant)» (cit. da [[Battista Mondin]], ''Manuale di filosofia sistematica: Cosmologia. Epistemologia'', vol. I, pag. 263, Bologna, ESD, 1999).</ref> sviluppò il concetto di ''[[analogia entis|analogia]]'' e di ''[[Astrazione (filosofia)|astrazione]]'', il cui utilizzo è rintracciabile tuttora in più recenti scoperte scientifiche.<ref>F. Bertelè, A. Olmi, A. Salucci, A. Strumia, ''Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d'Aquino e le scienze della complessità'', Padova, Il Poligrafo, 1999.</ref>
Nei secoli successivi al XIII, nelle Università di tutta Europa tanto venne seminato e molto maturerà lentamente ma con una particolare accelerazione e discontinuità dopo l'invenzione della [[stampa]], che diverrà un efficace vettore per la diffusione delle idee, dei lavori di ricerca e delle scoperte scientifiche, fino alla fioritura del Rinascimento.
== Rinascimento europeo ==
{{vedi anche|Rinascimento}}
Il Rinascimento è il periodo storico della civiltà compreso tra il [[XV secolo|XV]] ed il [[XVI secolo]] in cui tutti gli aspetti della cultura europea, partendo dall'[[Italia rinascimentale|Italia]], conobbero un forte moto di discontinuità rispetto al periodo precedente, accompagnato da un'eccezionale fioritura culturale.
I fattori che determinano la rinascita intellettuale dell'Europa sono tuttavia rintracciabili già nel basso Medioevo,<ref>[[Konrad Burdach]], ''Dal Medioevo alla Riforma'', Winiker & Schickardt, Brünn 1893-1937.</ref> in particolare nello sviluppo di nuove arti e mestieri che faranno del [[Rinascimento]] il primo periodo di fondazione della scienza moderna. Tra le attività che caratterizzano quest'epoca è da annoverare l'[[alchimia]], a cui [[Clive Staples Lewis]] attribuisce una funzione di stimolo al progresso scientifico: «Troverete persino gente che scrive del XVI secolo come se la [[magia]] fosse una sopravvivenza medioevale, e la scienza la novità venuta a spazzarla via. Coloro che hanno studiato l'epoca sono più informati. Si praticava pochissima magia nel Medioevo: XVI e XVII secolo rappresentano l'apice della magia. La seria pratica magica e la seria pratica scientifica sono gemelle».<ref>C. S. Lewis, ''L'abolizione dell'uomo'', in «L'Umana avventura», n. 6, Jaca Book, aprile 1979, pag. 44, trad. di F. Marano.</ref>
[[File:Negretti zambra telescope 2.jpg|thumb|left|[[Cannocchiale]]]]
Il tratto comune degli intellettuali rinascimentali, da [[Marsilio Ficino]] a [[Erasmo da Rotterdam]], da [[Pico della Mirandola]] a [[Leonardo da Vinci]], fu la riscoperta dei lavori dei filosofi dell'antichità. Questo fornì una base solida su cui si fondò il successivo lavoro scientifico. Il contatto con il mondo [[islam]]ico, in [[Sicilia]] e in [[Spagna]], consentì l'accesso a copie dei trattati romani e greci che erano andati perduti, nonché all'opera dei filosofi del [[Medio oriente]]. Le [[traduzioni]] e i commenti di [[Aristotele]] ad opera dello studioso islamico [[Averroè]] ebbero notevole influenza in Europa. Le opere di [[Marco Polo]] e le [[Crociata|Crociate]] accesero l'interesse per la [[geografia]] e lo sviluppo della [[Stampa (processo)|stampa]] intorno al [[1450]] permise alle nuove idee di raggiungere velocemente molte persone.
== Rivoluzione scientifica ==
{{vedi anche|Rivoluzione scientifica}}
[[File:1543, Andreas Vesalius' Fabrica, Base Of The Brain.jpg|thumb|upright|Gli studi di [[Andrea Vesalio|Vesalio]] ispirarono l'interesse per l'[[anatomia umana]].]]
La scienza moderna iniziò in [[Europa]] in un periodo di grandi cambiamenti. La [[riforma protestante]], la scoperta dell'[[Americhe|America]] da parte di [[Cristoforo Colombo|Colombo]], la [[caduta di Costantinopoli]], l'[[Inquisizione]] spagnola, nonché la riscoperta di [[Aristotele]] nel [[XII secolo|XII]]/[[XIII secolo]], fecero presagire grandi cambiamenti sociali e politici. Perciò si creò un ambiente adatto, nel quale fosse possibile mettere in discussione la dottrina scientifica, in modo simile a quello in cui [[Martin Lutero|Lutero]] e [[Giovanni Calvino|Calvino]] misero in discussione la [[religione|dottrina religiosa]]. Si notò come i lavori di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] in astronomia, [[Galeno]] in medicina e Aristotele in fisica non fossero sempre in accordo alle osservazioni sperimentali. Per esempio, una freccia che vola attraverso l'aria dopo aver lasciato l'arco contraddice l'affermazione di Aristotele secondo cui lo stato naturale di tutti gli oggetti è a riposo ([[Nicola d'Oresme]]). Allo stesso modo, [[Vesalio]], studiando cadaveri umani, riscontrò inesattezze nell'anatomia descritta da Galeno.
[[File:GodfreyKneller-IsaacNewton-1689.jpg|thumb|upright|left|[[Isaac Newton]] fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica.]]
Il desiderio di controllare le verità fino ad allora indiscutibili e cercare le risposte per le nuove domande che ne sorsero, produsse un periodo di grandi avanzamenti scientifici, che ora è noto come [[rivoluzione scientifica]]. L'inizio della rivoluzione scientifica è posto convenzionalmente da molti storici (come [[Howard Margolis]]) al [[1543]], quando fu stampato il ''[[De Revolutionibus Orbium Coelestium]]'' di [[Niccolò Copernico]]. La tesi di questo libro è che la [[Terra]] si muove intorno al [[Sole]]. La rivoluzione culminò con la pubblicazione di ''[[Philosophiae Naturalis Principia Mathematica]]'' di [[Isaac Newton]] nel [[1687]].
Altre scoperte scientifiche importanti furono fatte durante questo periodo da [[Galileo Galilei]], [[Christiaan Huygens]], [[Johannes Kepler]] e [[Blaise Pascal]]. Nella filosofia della scienza furono invece attivi [[Francesco Bacone|Francis Bacon]], Sir [[Thomas Browne]], [[René Descartes]] e [[Thomas Hobbes]]. Si svilupparono le basi del [[metodo scientifico]]: il nuovo modo di pensare metteva l'accento sulla [[sperimentazione]] e sulla [[ragione]] calcolante, non più rivolta alla ricerca delle essenze metafisiche, inducendo a considerare "scienza" solo quel complesso di conoscenze ottenute dall'esperienza e a questa funzionali. Secondo una celebre formula di Galilei, il libro della natura è scritto in leggi matematiche, e per poterle capire è necessario eseguire esperimenti con gli oggetti che essa ci mette a disposizione.<ref>«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro, che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscere i caratteri ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola» (G. Galilei, ''Il Saggiatore'', cap. VI).</ref> Una delle letture più originali della Rivoluzione scientifica si deve al sociologo [[Edgar Zilsel]] che individuò l'origine della scienza moderna nell'interazione sociale fra dotti e abili artigiani.<ref>{{Cita libro|nome=Johann|cognome=Dvořák|titolo=Edgar Zilsel und die Einheit der Erkenntnis|edizione=Aktualisierte Neuauflage|collana=Emigration - Exil - Kontinuität|data=2023|editore=LIT|ISBN=978-3-643-51155-3}}</ref>
==Scienza moderna e progresso scientifico==
[[File:Albert Einstein Head.jpg|thumb|upright|[[Albert Einstein]], teorico della [[relatività]], con cui peraltro risolse i problemi della propagazione della luce lasciati irrisolti da [[James Clerk Maxwell|Maxwell]].]]
Il pensiero scientifico, divenuto fattore fondamentale della crescita della conoscenza umana, rappresentò il modello preminente per la comprensione del mondo naturale. Durante il [[XIX secolo]] emersero personalità che, dedicandosi al loro lavoro, professavano di essere veri e propri professionisti della scienza, e sorsero contemporaneamente diverse istituzioni che se ne occuparono in modi e attività che sarebbero continuate attraverso il [[XX secolo]] fino ai giorni nostri.
Lo sviluppo dei movimenti [[Empirismo|empiristi]] e [[razionalistici]] in ambito filosofico, confluiti nell'[[Illuminismo]] e nel [[Positivismo]], furono stimolati ed a loro volta favorirono gli sviluppi del [[pensiero scientifico]] moderno, inducendo diversi pensatori come [[Auguste Comte]] a parlare di progresso scientifico inarrestabile. Durante il [[XX secolo]] il ruolo della scienza nella società è cresciuto in effetti in maniera notevole, tanto da essere divenuto funzionale alle istituzioni statali civili e militari, nonché assetto centrale dei processi produttivi, tecnologici ed economici mondiali.
[[File:Progresso scientifico.png|thumb|upright=1.4|Modello interpretativo della scienza basato sull'errore: per Popper il progresso consiste nell'accantonare le teorie rivelatesi fallaci]]
Nel frattempo sono affiorate però anche nuove riflessioni sul modo di intendere il progresso scientifico, in contrapposizione all'atteggiamento ottimista del positivismo ottocentesco. È stato rilevato come il carattere della scienza rimanga pur sempre [[fallibilismo|fallibilista]], soprattutto da parte di autori come [[Charles Sanders Peirce]] e [[Karl Popper]]. Per quest'ultimo il progresso scientifico non consiste nell'accumulo di verità, ma in una progressiva eliminazione degli errori, che non consente mai di stabilire una conoscenza come certa e acquisita: non è definendo nuove verità, ma solo imparando dagli errori che si evolve la scienza, in maniera analoga all'[[evoluzione]] biologica.<ref>Dario Antiseri, ''Karl Popper: protagonista del secolo XX'', p. 118, Rubbettino, 2002.</ref>
=== Storia della tecnica ===
{{vedi anche|Progresso tecnico}}
[[File:Soyuz 18 booster.jpg|thumb|upright=0.7|Il [[razzo ausiliario|razzo]] Soyuz 18 sulla rampa di lancio 1 del [[cosmodromo di Bajkonur|complesso di Baikonur]] in Kazakistan (URSS)]]
Nell'età contemporanea è sorto pure un campo di studi della [[storia]] che esamina come si è evoluta nei millenni la comprensione del rapporto fra [[scienza]] e [[tecnica]] da parte dell'umanità, e come questa comprensione abbia permesso di generare nuove [[tecnologie]].
Questo campo della storia studia anche l'impatto culturale, economico e politico delle innovazioni scientifiche. Studiare l'evoluzione di una tecnologia o di una scienza attraverso il suo sviluppo storico consente di comprenderne i concetti sul nascere e nel divenire.
È un approccio da consigliare a chi insegna, per far comprendere la genesi delle idee alla base di ciò che si sta illustrando.
=== Storici e storiografia della scienza ===
Storia e [[storiografia]] sono due termini usati distintamente per separare l'opera dello scienziato dall'opera dello storico della scienza, due ruoli che non sempre e non necessariamente sono stati ricoperti dalla stessa [[persona (filosofia)|persona]]. La storiografia di fatto restituisce la storia della scienza al pubblico, e nello stesso tempo ne costituisce la [[fonte secondaria|fonte non primaria]]. Fra le principali fonti storiografiche italiane due Bollettini hanno avuto rilievo internazionale nel recente passato. Per il mondo accademico italiano, a queste si può aggiungere la rivista ''[[Giornale di matematiche]]'' fondata a Napoli nel 1863.
Il ''Bullettino di bibliografia e di storia delle scienze matematiche e fisiche'' di [[Baldassarre Boncompagni]], fu la prima rivista in Europa interamente dedicata alle scienze, alla [[storia della matematica]] e [[storia della fisica]], antica (greca, araba, egiziana, ecc.) e moderna.
La prima edizione uscì in stampa nel 1868, e continuò per venti ininterrotti anni a cadenza mensile. Presto divenne un punto di riferimento per scienziati, docenti e studenti di scuole superiori e università.
Il bollettino era rivisto e diretto personalmente da Boncompagni, ed era diviso in due sezioni: pubblicazioni, ed una seconda con decine di pagine che presentavano un accurato indice bibliografico di articoli, libri, atti di congressi, inediti carteggi epistolari fra scienziati. Il bollettino terminava con un [[Indice (editoria)|indice dei nomi]], e delle recenti [[letteratura grigia|pubblicazioni]] europee quali atti [[periodico|annuari]], altri bollettini.<ref>{{cita web|url= https://books.google.it/books?id=tc9bAAAAcAAJ&printsec=frontcover&q=bullettino%20di%20bibliografia%20e%20storia%20delle%20scienze%20matematiche%20e%20fisiche&f=false|titolo= Bullettino di bibliografia e di storia delle scienze matematiche e fisiche|autore= Baldassarre Boncompagni|editore= Tipografia delle Scienze Matematiche e Fisiche|volume= Tomo VII|città= Roma|data= 1874|citazione= [[William John Macquorn Rankine|Rankine]], [[Proclo]], [[frazione continua]]}}</ref>. Per le opere fornisce citazioni puntuali, storia delle traduzioni esistenti, estremi di archiviazione nelle biblioteche e collezioni private.
Su questa tradizione propriamente italiana, si colloca il ''Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche'', rivista universitaria fondata nel 1928, e di rilievo internazionale. Come il precedente, è una rivista multilingue, estesa a tutte le scienze esatte, pubblica inediti storici (carteggi, ricerche di archivio, ecc.), e pubblicazioni vere e proprie. L'[[Unione Matematica Italiana]] lo ha pubblicato sotto il nome attuale dal 1981 fino al 2000, e dopo un cambio di proprietà, continua ancora a diffondere saggi e articoli in italiano, inglese, francese, tedesco o latino; ricerche d'archivio, e in generale agli strumenti per la ricerca storica.
Gli articoli sono sottoposti a [[revisione paritaria]].<ref>{{cita testo|url= |titolo= Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche|editore= Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma|sito= Libraweb|citazione= Current Contents/Arts & Humanities,Arts & Humanities Citation Index and Science Citation Index Expanded (ISI - Thomson Reuters); it is Indexed in Scopus. The eContent is Archived with Clockss and Portico.}}</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* [[Marcello Landi (filosofo)|Marcello Landi]], ''Un contributo allo studio della scienza nel Medio Evo. Il trattato Il cielo e il mondo di Giovanni Buridano e un confronto con alcune posizioni di Tommaso d'Aquino'', in ''[[Divus Thomas]]'' 110/2 (2007) 151-185.
*Anna Ludovico, ''Effetto Heisenberg. La rivoluzione scientifica che ha cambiato la storia'', Roma: Armando 2001, ISBN 8883581822.
*Joseph Needham. ''Il Medioevo in Oriente - Scienza e civilizzazione in Cina''.
*Alfred North Whitehead. ''Il Medioevo in Europa - La scienza e il mondo moderno''.
*[[Ludovico Geymonat]] ''[[s:Storia delle scienze agrarie/I/Prefazione|prefazione alla Storia delle scienze agrarie]]'' di Antonio Saltini. nuova edizione Museo Galileo ISBN 978-88-96459-09-6
*[[John Desmond Bernal]] ''Storia della scienza'' ''[[Editori Riuniti]]'' ''(1956)''
*Mario Biagioli, Jessica Riskin, ''Nature Engaged: Science in Practice from the Renaissance to the Present'', 978-1-349-28717-8, 978-0-230-33802-9 Palgrave Macmillan US 2012
* [[Jim Al-Khalili]] ,''La casa della saggezza. L'epoca d'oro della scienza araba '', Bollati Boringhieri , 2013, ISBN 9788833923116 .
==Voci correlate==
{{Div col|2}}
* [[Antiscienza]]
* [[Far uscire il genio dalla bottiglia]]
* [[Filosofia della scienza]]
* [[Storia dell'astronomia]]
* [[Storia della biologia]]
* [[Storia della chimica]]
* [[Storia della fisica]]
* [[Storia della geologia]]
* [[Storia della matematica]]
* [[Storia dell'industria chimica]]
* [[Storia dell'ingegneria]]
* [[Storia della tecnologia]]
* [[Storia delle scienze agrarie]]
{{Div col end}}
==Altri progetti==
{{Interprogetto|preposizione=sulla|v=Materia:Storia della scienza}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.museogalileo.it|titolo=Museo Galileo di Firenze}}
*{{cita libro|url=http://books.google.com/books?id=bHpRtGQncmsC&pg=PA234&lpg=PA234|titolo=Storia materiale della scienza|autore=Marco Beretta}}
*{{Cita libro|lingua=en|url=http://www.worldwideschool.org/library/catalogs/bysubject-sci-history.html|titolo=A History of Science|autore=Henry Smith Williams|accesso=3 giugno 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19991006233503/http://www.worldwideschool.org/library/catalogs/bysubject-sci-history.html|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url = http://scienze-del-700.exactpages.com | titolo = Panorama storico delle scienze tra Seicento e Settecento | accesso = 19 luglio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190628211453/http://scienze-del-700.exactpages.com/|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url=http://www.territorioscuola.com/videores/search/videos?search=Storia%20dell%27Astronomia&startpage=1|titolo=Video - Storia dell'Astronomia|accesso=16 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140802103826/http://www.territorioscuola.com/videores/search/videos?search=Storia%20dell%27Astronomia&startpage=1|urlmorto=sì}}
*{{cita web|url=http://www.territorioscuola.com/videores/search/videos?search=Storia%20dell%27agricoltura&startpage=1|titolo=Video - Storia dell'Agricoltura|accesso=16 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719110606/http://www.territorioscuola.com/videores/search/videos?search=Storia%20dell%27agricoltura&startpage=1|urlmorto=sì}}
*{{cita testo|url=http://www.consorzioirrigazioni.it/ci/idro/default.asp|titolo=Piccola Storia dell'Idraulica|autore=Stefano G. Loffi|accesso=29 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090617070706/http://www.consorzioirrigazioni.it/ci/idro/default.asp|urlmorto=sì}} (traduzione ridotta, ma integrata, di History of Hydraulics" di Hunter Rose e Simon Ince)
{{Filosofia della scienza}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|scienza e tecnica|storia|filosofia}}
[[Categoria:Storia della scienza| ]]
|