Monte Albino: differenze tra le versioni
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|catenamontuosa =[[Monti Lattari]]
|altrinomi = Montalbino, Mont'Albino, Lebino, Levino, Ravino<ref>Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 7, pag. 42</ref>
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'''Monte Albino''' (''Monte'' o ''Muntarbin'' in dialetto locale) è un massiccio facente parte dei [[Monti Lattari]].
== Territorio ==
Situato a nord della catena, il monte, formato prevalentemente da [[roccia|rocce]] di tipo [[calcare]]o, sovrasta per intero le città di [[Nocera Inferiore]] (nel quale
In passato aveva diversi torrenti (oggi solo canali di contenimento) quali: la ''Matrognana'' e gli alvei ''San Nicola'', ''Mangiaguerra'', ''Santacroce'' e ''
Diverse anche le fonti sorgive (''Bocca di Mare'', ''Musceo'', ''Fontanelle'', ''Sgarrupa'')
Alcune zone del massiccio favoriscono un habitat naturale per la [[Salamandra salamandra|salamandra pezzata]]<ref>http://www.cielomareterra.org/node/156</ref>.
È incluso sia nella [[Comunità montana Monti Lattari|Comunità montana]] che nel [[Parco regionale dei Monti Lattari]].
== Storia ==
=== Epoca antica ===
Il monte, che
Sempre qui nel [[216 a.C.]] si sarebbe accampato il cartaginese [[Annibale]] durante l'[[assedio di Nuceria Alfaterna]], in un incavo ancora noto come ''Grotte di Annibale''.
[[File:Acquedotto di Sant'Egidio del Monte Albino.JPG|thumb|left|L'acquedotto di Sant'Egidio]]
Dopo la prima dispersione urbana, nacque un villaggio presso l'attuale monte [[Chiunzi]], che in seguito diverrà [[Corbara (Italia)|Corbara]], da segnalare anche la presenza di un acquedotto ed una villa con fontana nei pressi dell'attuale [[Sant'Egidio del Monte Albino]]. ▼
▲Dopo la prima dispersione urbana, nacque un villaggio presso l'attuale monte [[Chiunzi]], che in seguito diverrà [[Corbara (Italia)|Corbara]], da segnalare anche la presenza di un [[Acquedotto romano di Sant'Egidio|acquedotto]] ed una villa con [[Fontana Helvius|fontana]] nei pressi dell'attuale [[Sant'Egidio del Monte Albino]].
===Medioevo===▼
Caduta la città di Nuceria nel [[601]], la popolazione preferì rifugiarsi sui monti circostanti, andando a rimpinguare i centri abitati della [[costiera amalfitana]], i borghi pedemontani nucerini di Pareti e Pucciano, i centri di Sant'Egidio e Corbara ed i colli nella [[Passo dell'Orco|Valle dell'Orco]]. ▼
Nel [[IV secolo]] da una necropoli ai piedi del monte, fu ricavata la chiesa paleocristiana di ''San Filippo a Macerie''.
Il monte divenne quindi punto di collegamento tra la valle del Sarno ed il [[ducato di Amalfi]], dove mercanti e contadini si recavano per commerciare nel vasto mercato cittadino. Fu costruita in epoca normanna nei pressi dell'attuale [[Chiunzi|valico di Chiunzi]] una torre funzionale all'avvistamento ed all'attività doganale, nota oggi come ''Torre degli Orsini''. ▼
▲=== Medioevo ===
Intorno all'[[VIII secolo]] dei monaci benedettini, obliterando la villa rustica di Sant'Egidio, iniziarono ad erigere una struttura che in seguito diverrà l'[[Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis]]. ▼
▲Caduta la città di Nuceria nel [[601]], la popolazione preferì rifugiarsi sui monti circostanti, andando a rimpinguare i centri abitati della [[costiera amalfitana]], i borghi pedemontani nucerini di Pareti e Pucciano, i centri di Sant'Egidio e Corbara ed i colli nella [[Passo dell'Orco|Valle dell'Orco]].
▲Il monte divenne quindi punto di collegamento tra la valle del Sarno ed il [[ducato di Amalfi]], dove mercanti e contadini si recavano per commerciare nel vasto mercato cittadino. Fu costruita in epoca normanna nei pressi dell'attuale [[Chiunzi|valico di Chiunzi]] una torre funzionale all'avvistamento ed all'attività doganale, nota oggi come ''Torre degli Orsini''.
▲Intorno all'[[VIII secolo]] dei monaci benedettini, obliterando la villa rustica di Sant'Egidio, iniziarono ad erigere una struttura che in seguito diverrà l'[[
Sul versante nocerino, invece, fu ricavata da una grotticella sovrastante una fonte d'acqua, la cappella di ''Santa Maria dei Tre Pigni'' che serviva come punto di ristoro per chi si recava al mercato d'Amalfi.
Nel [[IX secolo]] la chiesa di San Filippo a Nocera del [[IV secolo]] fu elevata al rango di abbazia benedettina, successivamente, intorno al [[1385]] fu mutata nell'attuale [[Cattedrale di Nocera Inferiore]]. In questa Basilica è custodito il corpo di [[Prisco di Nocera|San Prisco]], nell'area sepolcrale del [[III secolo]].
Nel [[1080]] in una grotta alle falde del monte, nel territorio di [[Nocera dei Pagani|Nocera]], fu eretta la [[Chiesa di Sant'Angelo in Grotta]]. ▼
È dell'[[857]] un documento del [[Codex diplomaticus cavensis]] dove si fa menzione del ''"monte lebinu''<ref>CDC l, XLX, pp. 61s</ref>, in riferimento alla locazione del borgo di [[Pucciano]] ai piedi del monte.
▲Nel [[1080]] in una grotta alle falde del monte, nel territorio di [[Nocera dei Pagani|Nocera]], fu eretta la [[
Nell'[[XI secolo]] lungo il colle di San Pantaleone furono costruite alcune torrette funzionali alla fortezza di [[Cortimpiano]].
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Poco distante, nel [[1283]] fu eretto un convento delle clarisse, il quale crollò in seguito ad una frana e le stesse si trasferirono presso l'attuale [[Monastero di Santa Chiara (Nocera Inferiore)|Monastero di Santa Chiara]].
=== Rinascimento ed età moderna ===
==== Santa Maria dei Miracoli ====
[[File:SantuarioMontalbino.jpg|thumb|right|Il santuario di Maria dei Miracoli]]
Nel [[1530]] la piccola cappella dei Pigni fu completamente trasformata per opera del [[condottiero]] nocerino [[Giambattista Castaldo]] che vi realizzò un convento [[olivetano]] in ossequio a un [[ex voto]]<ref>Si narra che il Castaldo fosse inseguito da alcuni briganti e si rifugiò nella grotta dedicata alla Madonna. Promise alla Vergine che se si fosse salvato, avrebbe ristrutturato e ampliato al cappella realizzando un convento dedicandolo all'ordine degli [[olivetani]]</ref>. Primo abate della neonata struttura del [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Nocera Inferiore)|Convento di Santa Maria dei Miracoli]] fu Cipriano Castaldo, nipote del fondatore.
Il convento custodiva il dipinto raffaelliano della [[Madonna d'Alba]].
Negli stessi secoli il monte fu testimone della nascita della confederazione urbana di [[Nocera dei Pagani]]. Il monte fu spesso soggetto a frane e smottamenti, tra cui uno nel [[XVIII secolo]] che costrinse gli olivetani ad abbandonare il convento.
=== XIX e XX secolo ===
==== Il valico di Chiunzi ====
[[File:CHIUNZI.JPG|thumb|right|Vista di Chiunzi e del suo valico]]
Nel 1806, durante il ''decennio francese'', il governo del [[Regno di Napoli]] decise di occuparsi del collegamento ottimale tra la costiera e l'agro, furono avanzate due proposte, una da parte di Amalfi, che chiedeva che si costruisse una strada che la collegasse con [[Gragnano]] e [[Castellammare di Stabia]], e l'altra, da parte del Comune di [[Maiori]], che chiedeva di realizzare un collegamento con Vietri e Salerno.
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Nel [[1861]], il Comune di [[Corbara]] si prefisse di realizzare un comodo accesso alla via Stabiana, la strada che, sin dal tempo dei romani, collega [[Nocera Inferiore]] con [[Castellammare di Stabia]]. Così, tra il [[1864]] ed il [[1877]], l'opera fu realizzata.
==== XX secolo ====
Durante la [[seconda guerra mondiale]] lo stesso monte, come le città a valle furono vittime dei bombardamenti alleati, in quanto i tedeschi prediligevano la zona per appostare le loro basi, lungo il monte infatti sono stati ritrovati numerosi ordigni (talvolta inesplosi), l'ultimo dei quali nel [[2019]]
Monte Albino fu anche testimone del passaggio degli alleati, successivamente allo [[Sbarco a Salerno|sbarco di Maiori]]. Lungo il monte venne costruito un tratto dell'[[Autostrada A3 (Italia)|A3]]. Negli [[anni '50]] fu riaperto anche il santuario mariano.
=== La frana del 4 marzo 2005 ===
[[File:Frana nocera.jpg|thumb|left|La frana, che nel 2005 colpì il monte]]
Alle 17:30 del 4 marzo [[2005]], dopo una giornata di pioggia si staccò una colata di fango che investì la località Monte di Dio di [[Nocera Inferiore]]. La colata travolse diverse abitazioni ed aziende. La mobilitazione fu rapida, tant'è che la sera stessa era presente a monitorare la macchina dei soccorsi, l'allora capo della [[protezione civile]], [[Guido Bertolaso]]. Il bilancio fu catastrofico: con oltre 1350 sfollati, inoltre la colata causò la morte di tre persone<ref>{{Cita web |url=https://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2005/03/06/EA5PO_VA803.html |titolo=Copia archiviata |accesso=3 gennaio 2020 |dataarchivio=3 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200103193643/https://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2005/03/06/EA5PO_VA803.html |urlmorto=sì }}</ref>.
==Economia==▼
▲== Economia ==
Il monte è soggetto alle tecniche primordiali di selvicoltura da tempi remoti.
Inoltre la vasta vegetazione e qualità del terreno, ha favorito lo sviluppo di diverse specialità della zona, le due Nocera ad esempio sono note per la produzione di agrumi come [[arance]] e [[Citrus reticulata|mandarini]], ma sul versante nocerino è massiccia anche la presenza di alberi di [[juglans regia|noce]], [[castagni]] e [[ciliegi]].
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Differenti punti del monte sono adibiti anche a cave per la lavorazione del [[calcestruzzo]].
== Sport ==
[[File:Percorso della salute nocera.png|thumb|Particolare del ''Percorso della salute'']]
Così come gran parte della catena, anche Monte Albino è meta di percorsi [[trekking]] e per [[mountain bike]]. Diversi sono i sentieri ad alta quota (''Sentiero Paolo'', ''Panda'', ''Grotte d'Annibale'' e ''della Sgarrupa). ▼
Il sentiero più lungo è quello denominato ''Percorso della Salute'' un sentiero pedemontano di 3,5 km che percorre interamente i comuni di [[Nocera Inferiore]] e [[Nocera Superiore]] legandosi ai diversi sentieri CAI.▼
▲Così come gran parte della catena, anche Monte Albino è meta di percorsi [[trekking]] e per [[mountain bike]]. Diversi sono i sentieri ad alta quota (''Sentiero
▲Il sentiero più lungo è quello denominato ''Percorso della Salute'': un
e ripercorre il tracciato superficiale dell'acquedotto dell'Ausino. Inoltre è stato realizzato utilizzando materiali naturali e rispettosi dell'ambiente circostante.
Sulle pendici del monte si pratica anche il [[Tiro ai Giochi olimpici|Tiro sportivo]], con una scuola nei pressi di [[Corbara (Italia)|Corbara]].
Altro sport largamente praticato è il [[parapendio]].
Monte Albino è anche utilizzato per la pratica del [[Trail running]], proprio sui versanti del monte si corre la corsa detta '''Trail delle Chiancolelle'''.<ref>https://rtalive.it/2023/09/video-domenica-8-ottobre-si-ricorda-veronica-stile-presentato-trail-delle-chiancolelle/145642/</ref>
== Bibliografia ==▼
* [[Club Alpino Italiano]] (Delegazione regionale Campania), ''Monti Lattari (Guida e carta dei sentieri)'', scala 1:30.000.▼
* Francesco Di Costanzo, ''Cenni storici del Santuario di Montalbino in Nocera Inferiore'', 1977 ▼
* Ugo Dovere, Santuari della Campania, Massa, 2000.▼
* Gennaro Orlando, ''Storia di Nocera de' Pagani'', Napoli, 1888▼
== Galleria d'immagini ==
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File:Montalbino1.jpg|Particolare del Monte Albino e del [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Nocera Inferiore)|Santuario]]
File:Montalbino2.jpg|Particolare di Monte Albino, visto da [[Casolla]]
File:Montalbino rendola 2020.jpg|Monte Albino visto dalla [[Arenula (Nocera Inferiore)|Rendola]]
</gallery>
== Note ==
<references/>
▲== Bibliografia ==
[[Categoria:Nocera Inferiore]] ▼
▲* [[Club Alpino Italiano]] (Delegazione regionale Campania), ''Monti Lattari (Guida e carta dei sentieri)'', scala 1:30.000.
▲* Francesco Di Costanzo, ''Cenni storici del Santuario di Montalbino in Nocera Inferiore'', 1977
▲* Gennaro Orlando, ''Storia di Nocera de' Pagani'', Napoli, 1888
* Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 7, pag. 42, 1797
== Altri progetti ==
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