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{{Azienda
|nome = DoNext
'''Italfondiario''' è la società del [[Fortress Group]] che opera sul mercato italiano della gestione dei crediti ''in sofferenza'' acquisiti dai maggiori gruppi bancari italiani come [[Banca Intesa]].▼
|forma societaria = Società per azioni
|data fondazione = 1891
|nazione = ITA
|persone chiave = * Andrea Mangoni (Presidente)
|settore = [[Banca]]rio
}}
▲'''
{{chiarire|Presenta attività per nominali 26 miliardi di euro|quando?}}.
==Storia
Per più di un secolo la banca ha svolto l'attività di credito ipotecario per l'edilizia. L'istituto fu anche quotato alla [[borsa di Milano]] dal 1896 al 1906<ref name=Aleotti>Alessandro Aleotti, ''Borsa e industria. 1861-1989: cento anni di rapporti difficili'', Milano, Comunità, 1990, pag. 49</ref>.
Successivamente entrò nella galassia delle [[banca popolare|banche popolari]], e ne divenne socio di maggioranza l'[[Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane]]<ref>[https://www.italiaoggi.it/archivio/italfondiario-parte-l-opa-332822 ''Italia Oggi'' dell'8 agosto 1997]</ref>. Nel 1997 fu acquisito da [[Centrobanca]], [[istituto di credito a medio e lungo termine]] delle [[Banca popolare|Banche popolari]]<ref>{{Cita web |url=http://www.carducci-galilei.ap.it/progetti/borsa_valori/borsa/finanziari/banche/istituto_credito_fondiario/index.htm |titolo=sito Carducci-Galilei |accesso=30 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180930193021/http://www.carducci-galilei.ap.it/progetti/borsa_valori/borsa/finanziari/banche/istituto_credito_fondiario/index.htm |dataarchivio=30 settembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref>, e nel 1999 si è trasformato in una società per la gestione dei crediti in sofferenza, specialmente se assistiti da garanzie ipotecarie<ref name=storia>{{Cita web |url=https://www.italfondiario.com/ita/chi-siamo/storia/ |titolo=storia sul sito ufficiale |accesso=30 settembre 2018 |dataarchivio=30 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180930154733/https://www.italfondiario.com/ita/chi-siamo/storia/ |urlmorto=sì }}</ref>.
Nel 2000 con un [[Offerta pubblica di acquisto|O.P.A.]] l'Italfondiario fu scalato da una cordata di imprenditori italiani<ref>[http://www.wallstreetitalia.com/acquisizioni-italfondiario-il-94-64-va-a-ieffe/ ''Wall Street Italia'' del 15 settembre 2000]</ref> e con una successiva O.P.A. residuale nel 2001 la società fu cancellata dal listino<ref>{{cita web|url=https://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/ufficio-stampa/dati-storici/revoche2016.pdf|titolo=sito Borsa Italiana |lingua= |data= |accesso= }}</ref>.
Nel 2004 l'Italfondiario è stato acquisito dal gruppo americano Fortress<ref name=storia/>. Tra i crediti acquisiti vi sono anche partite estremamente importanti.<ref>tra i crediti acquisiti da Banca Intesa vi sono anche i crediti verso le grandi procedure concorsuali, come ad esempio [[Federconsorzi]]</ref>
Secondo una metodologia ancora inusuale in Italia Italfondiario mette in vendita, al migliore offerente, non solo gli immobili acquisiti nel corso dei recuperi crediti, ma anche gli stessi crediti assistiti da ipoteca.
A seguito dell'incorporazione prime in [[DoBank]] e successivamente in [[DoValue]], dopo oltre 130 anni di storia, Italfondiario cambia nome e diventa '''doNext'''.
==Note==
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*{{collegamenti esterni}}
{{portale|aziende|economia}}
[[Categoria:Mercati finanziari]]
[[Categoria:Banche storiche italiane]]
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