Vipacco: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il fiume|Vipacco (fiume)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Vipacco
|Nome ufficiale ={{sl}} ''Vipava''
|Panorama = Vipava Slovenia.jpg
|Didascalia = Veduta
|Bandiera =
|Voce bandiera =
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|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = vipacchesi (ITA); vipavski (SLO)
|Patrono =
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|Categoria =
}}
'''Vipacco'''<ref>Cfr. il toponimo "Vipacco" a p. 66 sull'''Atlante geografico Treccani'', vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.</ref><ref name="Cappellaris">''Vipacco'' ad est del confine tra Contea di Gorizia e Carniola in: [http://teca.bncf.firenze.sbn.it/TecaViewer/index.jsp?RisIdr=BNCF0003493691 ''Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780''] {{Webarchive|url=https://archive.is/20120718033200/http://teca.bncf.firenze.sbn.it/ImageViewer/servlet/ImageViewer?idr=BNCF0003493691 |date=18 luglio 2012 }} - Carta 1.2</ref> (
Posto in cima ad una piccola collinetta a un chilometro a
L'area attorno alla città è rinomata per le
== Storia ==
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Nel [[394]], la [[Battaglia del Frigido|Battaglia di Frigidus]] si svolse nelle vicinanze della città.<br />
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], e la parentesi del [[Regno ostrogoto]], a seguito della [[Guerra gotica (535-553)|Guerra gotica]] ([[553]]) promossa dall'imperatore [[Giustiniano I]] il suo territorio entrò a far parte dei domini [[Impero bizantino|bizantini]].<br />
Dopo la calata, nel [[568]], attraverso la [[Valle del Vipacco]] nell'Italia settentrionale dei [[Longobardi]], seguiti poi da popolazioni [[Slavi|slave]], rimase sotto dominio bizantino (il confine tra l'[[Istria]] [[Impero bizantino|bizantina]] e il [[Regno longobardo]] era fissato su una linea più a nord che da [[Sistiana]]<ref name="Alberi">''Annali Storici'': Dario Alberi, ''Istria, storia, arte, cultura'', edizioni Lint Trieste</ref> passava per [[Sella
Dopo una parentesi di [[Regno longobardo|dominazione longobarda]] dal [[751]] ad opera del loro re [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]], l'Istria tornò in mano [[Impero bizantino|bizantine]] dal [[774]].
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Con la morte di [[Carlo Magno]] nell'[[814]] la carica imperiale passò a [[Ludovico il Pio|Ludovico I]] che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito [[Lotario I|Lotario]], il quale già nell'[[828]] (dopo aver deposto [[Balderico del Friuli|Baldrico]] per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la [[Marca Orientale]] (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della [[Carniola interna]]). Da allora le contee del Friuli e dell'Istria vennero conglobate nella nuova “marca d'Aquileia”, come parte del Regno d'Italia.
In seguito al [[Trattato di Verdun]], nell'[[843]], il suo territorio entrò a far parte della [[Lotaringia]]<ref>[https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Partage_de_l'Empire_carolingien_au_Traité_de_Verdun_en_843.JPG la ''Lotaringia'' (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843]</ref> in mano a [[Lotario I]] e più specificatamente dall'[[846]] della [[Marca del Friuli]], in mano al marchese [[Eberardo del Friuli|Eberardo]] a cui succedettero prima il figlio [[
Cessato il dominio franco con la deposizione di [[Carlo il Grosso]], [[Berengario del Friuli|Berengario]], divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo [[Vilfredo (Marchese del Friuli)|Vilfredo]] che venne poi nell'[[895]] da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.
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Nel [[1077]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] costituì il [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]] che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.<br />
I [[Contea di Gorizia|Conti di Gorizia]], in quanto ''[[Avvocazia|advocati]]'' del patriarca, acquisirono gradualmente una larga parte dei territori aquileiesi, frazionati in feudi minori fra i loro ministeriali, i veri e propri strumenti di governo comitale sul [[Carso]]<ref>S. Rutar, ''Završniška gospoščina na Krasu'', in ''Izvestjia Muzejska društva za Kranisko'', letnik V (1895), pp. 127: si attesta la donazione da parte dell'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]] al [[Patriarcato di Aquileia|patriarca di Aquileia]] [[Poppone di Carinzia|Poppone]] di tutto il territorio carsico (''totam Carsiam'') per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella [[Carniola]]</ref> e la vicina [[Istria]]<ref>P. Štih., ''op. cit.'', pp. 23-24; 78; P. Štih. ''Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia'' in ''La contea di Gorizia nel Medioevo'', a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.</ref>.
Già nel 1154 si ha menzione di un certo cavaliere Wiluinus de Wippach, ministeriale aquileiese<ref name="Vipavska">[http://www.vipavska-dolina.si/?id=22&isci=&oblika=KDEDISCINA Vipavska dolina - Kulturna dediščina] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071019015150/http://www.vipavska-dolina.si/?id=22&oblika=KDEDISCINA&isci= |date=19 ottobre 2007 }} - in lingua slovena</ref>, e su un'altura del paese, nel 1275, della presenza del ''Castrum Wipaci superioris''<ref name="Vipavska"/> (castello superiore di Vipacco), costruito sulle rovine di uno di origine romana<ref name="Grad">[http://sl.advisor.travel/poi/16765 Grad Vipava] - in lingua slovena</ref>, in mano ai nobili Von Wippach.▼
▲Già nel 1154 si ha menzione di un certo cavaliere Wiluinus de Wippach, ministeriale aquileiese<ref name="Vipavska">[http://www.vipavska-dolina.si/?id=22&isci=&oblika=KDEDISCINA Vipavska dolina - Kulturna dediščina] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071019015150/http://www.vipavska-dolina.si/?id=22&oblika=KDEDISCINA&isci= |
[[File:Vipava (16636132409).jpg|alt=|sinistra|miniatura|310x310px|Vipacco]]
Tra il 1340 e il 1350 il suo territorio venne conteso tra il [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]], il Ducato di Carniola in mano asburgica e le mire espansionistiche dei [[Contea di Gorizia|Conti di Gorizia]].<br />
Nel conflitto che ne seguì nel 1350 (svoltosi anche nel vicino Friuli), il [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]] ne uscì vincitore, ma il patriarca [[Nicola di Lussemburgo]] dovette cedere nel 1351 il Castello superiore di Vipacco agli Asburgo.
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L'odierna Vipacco viene menzionata per la prima volta nel [[1367]].
Nel [[1478]], il villaggio venne pesantemente devastato dalle [[Incursioni turche del Friuli|scorribande turche]].<br />
Nel 1508, durante la [[Guerra della Lega di Cambrai|guerra austro-veneta]], i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] la occuparono per un breve periodo.
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Con il [[trattato di Schönbrunn]] ([[1809]]) entrò a far parte delle [[Province Illiriche]].
[[File:Vipava Zemono Jagdschloss 15092007 91.jpg|miniatura|275x275px|Castello Zemona]]
Col [[Congresso di Vienna]] nel 1815 rientrò in mano austriaca come comune autonomo del [[Ducato di Carniola]] (a sua volta incluso sino al 1849 nel [[Regno d'Illiria]]).<ref>{{Cita web|url=https://vac.sjas.gov.si/vac/search/details?id=234183|titolo=Gemeinde Wippach}}</ref> Il comune comprendeva anche i villaggi di Gradische (''Gradišče'') e Zemona (o ''Zemono,'' {{Tedesco|Semona}}).<ref>{{Cita web|url=https://maps.arcanum.com/en/map/cadastral/?layers=3%2C4&bbox=1546471.6127174327%2C5751101.910402844%2C1567414.9058898708%2C5758717.65337464|titolo=Habsburg Empire - Cadastral maps (XIX. century)|lingua=en}}</ref> Il paese era noto in quest'epoca con il toponimo tedesco di ''Wippach'' e con quello sloveno di ''Vipava''.<ref name="Gemeindelexikon"/> Successivamente, nella seconda metà del XIX secolo, il comune inglobò anche i vicini [[Comune catastale|comuni catastali]] di Sanabor (noto anche come ''Senabor'' o ''Senobor''), Duplje (o ''Duple'') e Vrhpolje ({{Tedesco|Oberfeld}}). Sanabor tuttavia passerà nei primi anni del XX secolo al comune di [[Col (Aidussina)|Col]] ({{Tedesco|Zoll}}), mentre Vrhpolje tornò ad essere un comune autonomo, includendo anche Duplje. Vipacco costituì in quest'epoca anche il capoluogo di un distretto giudiziario, parte del distretto politico di [[Postumia (città)|Postumia]] (''Postojna'', ''Adelsberg''), che includeva anche i comuni di [[Budanje]], Col (''Zoll''), Erzelj (''Ersel''), Goče, Lože, [[Planina (Aidussina)|Planina]], [[Podkraj]], [[Podraga]], Slap, [[Šturje|Šturije]], [[Ustie|Ustje]], [[San Vito di Vipacco|Šent Vid]] (''Sankt Veit''), Vrhpolje e [[Vrabče]].<ref name="Gemeindelexikon" /><ref>{{Cita libro|titolo=Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910|url=https://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC03177788/141/LOG_0095/|anno=1915|città=Wien|lingua=de|p=130}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Vollständiges Ortschaften-Verzeichnis der im Reichsrathe vertretenen Königreiche und Länder nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. December 1880 (1880)|url=https://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC00962105_1882/138/LOG_0084/|anno=1882|editore=Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler|lingua=de|p=130}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=K.K. Statistische Central-Commission|titolo=Special-Orts-Repertorium von Krain|url=https://dlib.si/stream/URN:NBN:SI:DOC-ATNTI3MV/f002d76f-43c6-4f35-bb2b-8d15f640ea68/PDF|collana=Specialortsreperorien der im österreichischen Reichsräte vertretenen Königreiche und Länder|anno=1894|editore=Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler|p=5|volume=VI. Krain}}</ref>
Allo scioglimento di questa, nel [[1923]], passò alla [[Provincia del Friuli (Regno d'Italia)|provincia del Friuli]] con le stesse frazioni del periodo asburgico: Gradisca di Vipacco/Gradischie di Vipacco (''Gradišče'') e Semona/Zemono (''Zemono'').<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921)|url=https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1921/VolumeII_Regioni/NAP0106619_III_VeneziaGiulia+OCR_ottimizzato.pdf|data=1926|pp=53-55|volume=3 "Venezia Giulia"}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?ISTAT=031732|titolo=Variazioni amministrative del comune di Vipacco}}</ref><br />
Con la ricostituzione della [[provincia di Gorizia]] nel [[1927]], il comune si ingrandì nel 1928<ref name=":1" /> assorbendo i comuni di:▼
* [[Budanje|Budagne]] (''Budanje''), con il centro di [[Campolongo di Vipacco|Campolongo]]/Campolongo di Vipacco (''Dolga Poljana'');
▲Dopo la prima guerra mondiale fu annesso al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], venendo provvisoriamente assegnato alla [[Provincia di Gorizia (1919-1923)|provincia di Gorizia]].<br />
* [[Ersel in Monte]] (''Erzelj''), con i centri di Volchi (''Volki''), Mischi (''Miški''), Lineuz/Lenive (''Lenivec''), Codreti (''Kodreti'');
* [[Gozze (Vipacco)|Gozze]] (o Gozza, ''Goče'');▼
▲Con la ricostituzione della [[provincia di Gorizia]] nel [[1927]], il comune si ingrandì nel 1928 assorbendo i comuni di:
* [[Slappe Zorzi|Slappe-Zorzi]]/Salto di Vipacco (''Slap''), con il centro di Zorzi (''Šoršev Kraj'');
* [[Verpogliano]] (''Vrhpolje''), con il centro di Dobbia/Duple/Duple San Tommaso (''Duplje'').<ref>{{Cita libro|titolo=8. Censimento generale della popolazione : 21 aprile 1936|url=https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1936/IST0005672Volume2Province/IST0005734_Vol2_Province_32_Gorizia+OCR_ottimizzato.pdf|anno=1937|p=12|volume=2: Province.|capitolo=2.32: Provincia di Gorizia}}</ref><ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://geohub.gov.si/ghapp/giskd/|titolo=Registro dei beni culturali sloveni|lingua=sl}}</ref>
Fu soggetto alla [[OZAK|Zona d'operazioni del Litorale adriatico]] (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945 e tra il giugno 1945 e il 1947, trovandosi ad est della [[Linea Morgan]], fece parte della Zona B della Venezia Giulia sotto il controllo Jugoslavo
* Verpogliano▼
Nel 1947, in seguito ai Trattati di Parigi, passò anche formalmente alla [[Jugoslavia]]. Dal 1991 fa parte della [[Slovenia]].
▲Fu soggetto alla [[OZAK|Zona d'operazioni del Litorale adriatico]] (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945 e tra il giugno 1945 e il 1947, trovandosi ad est della [[Linea Morgan]], fece parte della Zona B della Venezia Giulia sotto il controllo Jugoslavo; passò poi alla [[Jugoslavia]] e quindi alla [[Slovenia]].
== Località ==
Il comune di Vipacco è diviso in 20 insediamenti (''naselja''):
{{div col}}
* Duplje
* [[Erzelj]]
* [[Gozza]]<ref name="atlantetreccani">{{cita libro|titolo=Atlante geografico Treccani|anno=2008|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana|pagina=66|volume=I}}</ref> (''Goče'')
▲* [[Gozze (Vipacco)|Gozze]] (''Goče'')
* Hrašče
▲* [[Gradischie di Vipacco]] (''Gradišče pri Vipavi'')
* [[Losizze]]<ref name="touring"/> (''Lozice'')
* [[Lože]]
▲* [[Lose (Vipacco)|Lose]] (''Lože'') ("Leitenburg")
* [[Manče]]
* [[Nanos
*
*
* [[Podraga]]
* Pogricci<ref name="touring">{{Cita libro|titolo=Italia stradale - Italia nord|url=https://archive.org/details/italiaatlantestr0000tour|anno=2014|editore=Touring Editore|p=[https://archive.org/details/italiaatlantestr0000tour/page/20 20]}}</ref> (''Podgrič'')
*
* [[San Vito di Vipacco]]<ref name="atlantetreccani"/> (''Podnanos''
* [[Sanabor]]
* [[
* '''Vipacco''' (''Vipava''), sede comunale
▲* [[Verpogliano|Vrhpolje]]
* Zemono
{{div col end}}
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