Béjaïa: differenze tra le versioni

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Per la sua storia plurimillenaria, Béjaïa è una delle più antiche [[città dell'Algeria]]. Nel 27/26 a.C., l'imperatore romano [[Augusto]] fonda la colonia ''Julia Augusta Saldensium Septimana Immunis'' destinata ai veterani della [[VII legione]]. Questa città di ''Saldae'' viene integrata nella [[Mauretania]] Cesarense nel 42 d.C. Nel [[V secolo]] viene nominata come sede vescovile.
 
Un'iscrizione del [[II secolo]] definisce Saldae «''Civitas Splendidissima''». Secondo [[Léon Renier]], questa iscrizione è stata poi trasferita nel [[museoMuseo del Louvre]], a [[Parigi]]. Numerose anfore, mosaici, capitelli, monete antiche sono stati trovati dagli archeologi nel corso di scavi recenti.
 
Nel [[Medioevo]], questa località portuale svolse un ruolo politico di primo piano. La dinastia [[berberi|berbera]] dei [[Hammadidi]], in lotta con quella degli [[Almoravidi]], decise di trasferire la propria capitale dalla [[Qal'a dei Banu Hammad]] a Béjaïa.
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La città conobbe un tale sviluppo che secondo [[Leone l'Africano]] (noto oggi come protagonista di un romanzo di [[Amin Maalouf]]), era popolata da molte decine di migliaia di abitanti, soprattutto [[al-Andalus|arabi andalusi]] e [[Cabilia|berberi cabili]].
 
Divenuta una temuta città di [[corsari barbareschi]] nel [[XIV secolo]], la città venne presa dallo spagnolo [[Pedro Navarro]] nel 1510; l'occupazione durò fino al 1555.
 
Durante il [[Algeria francese|dominio francese]], era nota con diversi nomi europei, come '''Budschaja''' in [[lingua tedesca]], '''Bugia''' in [[lingua italiana|italiano]] e '''Bougie''' {{IPA-fr|buˈʒi|}} in [[lingua francese|francese]]. Le versioni in francese e in italiano, per via del commercio cittadino di [[cera]], hanno probabilmente acquisito il significato [[metonimia|metonimico]] di "[[candela (illuminazione)|candela]]".<ref name="OED">{{cita web|url=http://www.oed.com/view/Entry/21989|titolo=Bougie (n)|opera=Oxford English Dictionary|lingua=en|editore=Oxford University Press|accesso=29 novembre 2012|citazione=Etymology: < French bougie wax candle, < Bougie (Arabic Bijiyah), a town in Algeria which carried on a trade in wax}} ''Available online to subscribers''</ref>
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== Geografia fisica ==
[[File:Montagne Béjaïa.jpg|thumb|upright=1.4|Montagne della [[Cabilia]], dietro la [[baia di Béjaïa]]]]
La regione di Béjaïa è delimitata ad ovest dalle creste del [[Djurdjura]]; ad est dai Babor, cui si vengono a saldare i Biban, che si stendono a sud-est fino a dominare le pianure della Madjana e di [[Bordj Bou-Arrirédj]]. Una valle, percorsa dalla [[Soummam]], che separa i Babor-Biban dal Djurdjura, sfocia verso sud a Ighrem, El Asnam, in una ricca pianura coltivata ad [[olivo|olivi]], alberi da frutto, [[vitis|viti]] e altre colture. Il [[golfo di Béjaïa]], su cui la città si affaccia ad anfiteatro, offre l'aspetto di un vasto lago circondato da un sipario di monti dai profili irregolari: la cresta di Gouraya che domina la città; alla sua destra il picco di Toudja; di fronte, e seguendo l'ellisse del litorale, vengono le cime di Bou-Andas, gli spigoli rocciosi di Béni-Tizi, del Djebel Takoucht, d'Adrar-Amellal, Tizi-ou-Zerzour, la vasta dorsale dei Babor di fianco al picco del Tababort; e per finire, sullo sfondo, la sagoma azzurrognola del paese di [[Jijel]].
 
Man mano che ci si allontana dalla città in direzione di Ziama, le gole di Chaabet-El-Akhra, si segue per oltre trenta chilometri il semicerchio formato dal golfo. La strada che corre parallela alla costa attraversa una fertile pianura dominata da siti pittoreschi e verdeggianti, ricchi di vegetazione fitta e rigogliosa.