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{{Divisione amministrativa
|Nome =
|Nome ufficiale =
|Panorama = Béjaïa (Algérie).jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
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|Stato = DZA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 =
|Divisione amm grado 2 = no
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Altitudine =
|
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso =
|Fuso orario =
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|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = Bugioti
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = DZ 06 Bejaia.svg
|Didascalia mappa =
|Sito =
}}
'''
I suoi abitanti si chiamano ''
Con i suoi
Conosciuta in [[epoca romana]] con il nome di ''[[Saldae]]'', nel [[Medioevo]] viene conosciuta per la qualità delle sue [[Candela (illuminazione)|candele]] fatte di [[cera]] d'[[apis|api]], alle quali ha dato il suo nome.
=== Origine della parola bugia ===
La parola ''bugia'' come sinonimo di "[[Candela (illuminazione)|candela]]" è attestata in [[lingua italiana|italiano]] a partire da [[XVII secolo]]; analogamente il termine [[lingua francese|francese]] ''bougie'' fa la sua comparsa in francese a partire dal [[XIV secolo]]. Entrambe le denominazioni si rifanno al nome della città di Bugia, che forniva una grande quantità di cera d'api per la fabbricazione di candele. La candela come la conosciamo noi venne poi sviluppata verso la metà del [[XIX secolo]], con una nuova materia prima (la paraffina) e con l'introduzione di uno stoppino intrecciato.▼
== Storia ==
Per la sua storia plurimillenaria,
Un'iscrizione del [[II secolo]] definisce Saldae «''Civitas Splendidissima''». Secondo [[Léon Renier]], questa iscrizione è stata poi trasferita nel [[
▲Per la sua storia plurimillenaria, Bugia è una delle più antiche [[città dell'Algeria]]. Nel [[27 a.C.|27]]/[[26 a.C.]], l'imperatore romano [[Augusto]] fonda la colonia ''Julia Augusta Saldensium Septimana Immunis'' destinata ai veterani della VII [[legione romana|legione]]. Questa città di ''Saldae'' viene integrata nella [[Mauretania]] Cesarense nel [[42]] d.C. Nel [[V secolo]] viene nominata come sede vescovile.
Nel [[Medioevo]], questa località portuale svolse un ruolo politico di primo piano. La dinastia [[berberi|berbera]]
▲Un'iscrizione del [[II secolo]] definisce Saldae «''Civitas Splendidissima''». Secondo Léon Renier, questa iscrizione è stata poi trasferita nel [[museo del Louvre]], a [[Parigi]]. Numerose anfore, mosaici, capitelli, monete antiche sono stati trovati dagli archeologi nel corso di scavi recenti.
La città, che era divenuta una delle più prospere delle rive del [[Mar Mediterraneo]], respinse una spedizione genovese nel
▲Nel [[Medioevo]], questa località portuale svolse un ruolo politico di primo piano. La dinastia [[berberi|berbera]] degli [[Hammadidi]], in lotta con quella degli [[Almoravidi]], decise di trasferire la propria capitale dalla [[Qal'a dei Banu Hammad]] a Bugia.
La città conobbe un tale sviluppo che secondo [[Leone l'Africano]] (noto oggi come protagonista di un romanzo di [[Amin Maalouf]]), era popolata da molte decine di migliaia di abitanti, soprattutto [[
Divenuta una temuta città di [[corsari barbareschi]] nel [[XIV secolo]], la città venne presa dallo spagnolo [[Pedro Navarro]] nel
▲La città, che era divenuta una delle più prospere delle rive del [[Mar Mediterraneo]], respinse una spedizione genovese nel [[1136]]. Nel [[1152]], venne conquistata dagli [[Almohadi]].
▲La città conobbe un tale sviluppo che secondo [[Leone l'Africano]] (noto oggi come protagonista di un romanzo di [[Amin Maalouf]]), era popolata da molte decine di migliaia di abitanti, soprattutto [[Cabilia|cabili]] e [[al-Andalus|andalusi]].
Durante il [[Algeria francese|dominio francese]], era nota con diversi nomi europei, come '''Budschaja''' in [[lingua tedesca]], '''Bugia''' in [[lingua italiana|italiano]] e '''Bougie''' {{IPA-fr|buˈʒi|}} in [[lingua francese|francese]]. Le versioni in francese e in italiano, per via del commercio cittadino di [[cera]], hanno probabilmente acquisito il significato [[metonimia|metonimico]] di "[[candela (illuminazione)|candela]]".<ref name="OED">{{cita web|url=http://www.oed.com/view/Entry/21989|titolo=Bougie (n)|opera=Oxford English Dictionary|lingua=en|editore=Oxford University Press|accesso=29 novembre 2012|citazione=Etymology: < French bougie wax candle, < Bougie (Arabic Bijiyah), a town in Algeria which carried on a trade in wax}} ''Available online to subscribers''</ref>
▲Divenuta una temuta città di [[corsari barbareschi]] nel [[XIV secolo]], la città venne presa dallo spagnolo [[Pedro Navarro]] nel [[1510]]; l'occupazione durò fino al [[1555]].
==
Béjaïa era costituita in maggioranza fino al [[XX secolo]] da [[Moriscos (gruppo religioso)|musulmani andalusi]] ed [[Ebrei algerini|ebrei]]. In città si stabilì una cospicua comunità di [[pieds-noirs]], emigrati in [[Francia]] dopo l'indipendenza dell'Algeria. Fin dal XX secolo, Béjaïa fu destinazione di un vasto flusso migratorio dal resto della [[Cabilia]], che portò ad un drastico incremento della popolazione e dello sviluppo edilizio nei quartieri nuovi.
[[File:Montagne Béjaïa.jpg|thumb|upright = 1.4|Montagne della [[Cabilia]], dietro la baia di Bugia]]▼
=== Lingue e dialetti ===
La regione di Bugia è delimitata ad ovest dalle creste del [[Djurdjura]]; ad est dai Babor, cui si vengono a saldare i Biban, che si stendono a sudest fino a dominare le pianure della Madjana e di [[Bordj Bou-Arrirédj]]. Una valle, percorsa dalla [[Soummam]], che separa i Babor-Biban dal Djurdjura, sfocia verso sud a Ighrem, El Asnam, in una ricca pianura coltivata ad [[olivo|olivi]], alberi da frutto, [[vitis|viti]] e altre colture. Il golfo di Bugia, su cui la città si affaccia ad anfiteatro, offre l'aspetto di un vasto lago circondato da un sipario di monti dai profili irregolari: la cresta di Gouraya che domina la città; alla sua destra il picco di Toudja; di fronte, e seguendo l'ellisse del litorale, vengono le cime di Bou-Andas, gli spigoli rocciosi di Béni-Tizi, del Djebel Takoucht, d'Adrar-Amellal, Tizi-ou-Zerzour, la vasta dorsale dei Babor di fianco al picco del Tababort; e per finire, sullo sfondo, la sagoma azzurrognola del paese di [[Jijel]].▼
Béjaïa era originariamente una città a maggioranza [[Arabo maghrebino|arabofona]]. Il dialetto arabo bugiota è di tipo [[Dialetti pre-hilalici|pre-hilalico]] e ha testimoniato forti influenze da parte dell'[[arabo andaluso]] a causa della vasta comunità di arabi andalusi in città. A partire dal XX secolo, l'immigrazione di [[berberi]] dalle circostanti regioni rurali del resto della Cabilia rese la città a maggioranza [[Lingua berbera|berberofona]]. L'antico dialetto arabo bugiota è mantenuto dalle antiche famiglie cittadine nei quartieri della città vecchia.<ref>{{Cita web|lingua=fr|titolo=Renversement de situation : l’arabe de Bougie, un très ancien parler arabe citadin menacé par le berbère|url=http://centrederechercheberbere.fr/renversement-de-situation-larabe-de-bougie-un-tres-ancien-parler-arabe-citadin-menace-par-le-berbere.html|autore=Fatsiha Aoumer|editore=Centre de Recherche Berbère}}</ref>
== Geografia fisica ==
▲[[File:Montagne Béjaïa.jpg|thumb|upright
▲La regione di
Man mano che ci si allontana dalla città in direzione di Ziama, le gole di Chaabet-El-Akhra, si segue per oltre trenta chilometri il semicerchio formato dal golfo. La strada che corre parallela alla costa attraversa una fertile pianura dominata da siti pittoreschi e verdeggianti, ricchi di vegetazione fitta e rigogliosa.
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Sul monte Gouraya, che domina la città, si trova il mausoleo della santa locale Yemma Guraya, dal quale si può apprezzare l'approdo naturale offerto dalla baia sottostante, frequentato già dai [[Fenici]] che vi fondarono un emporio commerciale conservato dai Romani e scelto poi da al-Nāṣir b. Ḥammād (francesizzato in En Nacer Ben Hammad) per edificarvi la propria capitale.
==Infrastrutture e trasporti==
▲== Origine della parola ''bugia'' ==
===Aeroporti===
▲La parola ''bugia'' come sinonimo di "[[Candela (illuminazione)|candela]]" è attestata in [[lingua italiana|italiano]] a partire da [[XVII secolo]]; analogamente il termine [[lingua francese|francese]] ''bougie'' fa la sua comparsa in francese a partire dal [[XIV secolo]]. Entrambe le denominazioni si rifanno al nome della città di Bugia, che forniva una grande quantità di cera d'api per la fabbricazione di candele. La candela come la conosciamo noi venne poi sviluppata verso la metà del [[XIX secolo]], con una nuova materia prima (la paraffina) e con l'introduzione di uno stoppino intrecciato.
Béjaïa è servita dall'[[Aeroporto di Béjaïa-Soummam]].
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Immagine:Bougie-ville.jpg|Un forte spagnolo di
Immagine:Yemma Gouraya.jpg|Una vista di
Immagine:Bgayet port.jpg|Le attrezzature del porto di
Immagine:Bgayet Maison de la culture.jpg|Un concerto alla Casa della Cultura "Taos Amrouche" di
Immagine:Cap Carbon.jpg|Il Cap Carbon, sormontato dal faro, all'entrata della baia di
Immagine:Béjaïa Casbah.jpg|Bejaia vista dalla
Immagine:Les Aiguades.jpg|Les Aiguades, spiaggia sassosa di
Immagine:Tasdawit n Bgayet 01.jpg|L'università "[[Abderrahmane Mira]]" di
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Isola dei Pisani]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Distretti e comuni della provincia di Béjaïa}}
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:
[[Categoria:Comuni della provincia di Béjaïa]]
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