Transilvania: differenze tra le versioni

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|Didascalia =
|Bandiera = Flag of Transylvania (Local).svg
|Stemma = Coat of arms of Transylvania.svg
|Stato = ROU
|Grado amministrativo = 1
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=== Siebenbürgen ===
Siebenbürgen, il nome tedesco che identifica la Transilvania, apparve per la prima volta in un documento risalente al [[1296]]. Il suo significato, ‘sette città’ o ‘sette borghi’, si deve alla fondazione di sette comunità da parte dei tedeschi (noti come [[sassoni di Transilvania]]) nella regione: Klausenburg ([[Cluj-Napoca|Cluj]]), Kronstadt ([[Brașov]]), Hermannstadt ([[Sibiu]]), SchässburgSchäßburg ([[Sighișoara]]), Mediasch ([[Mediaș]]), Mühlbach ([[Sebeș]]), e Bistritz ([[Bistrița]]). Anche il dialetto tedesco parlato da residenti in zona si chiama così, per l'esattezza [[Lingua sassone di Transilvania|Siebenbürgisch-Sächsisch]]. Il nome esisteva anche nella versione latina ''Septem Castra'': ‘sette fortezze’.
 
Secondo un'altra ipotesi il nome tedesco della ''Transilvania'' potrebbe aver avuto origine dal fatto che lo stanziamento germanico nella regione ebbe inizio da [[Sibiu]], il cui nome tedesco originale era ''Cibinburg''; il nome si trasformò in ''Siebenbürgen'' e divenne il nome anche dell'intera regione.
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Questo fenomeno è dovuto a tre processi: l'emigrazione delle minoranze tedesche e ungheresi verso altri paesi, [[Assimilazione forzata|assimilazione]] e migrazione interna. La migrazione interna è da considerarsi sia da un lato dei romeni, da regioni non transilvaniche verso la Transilvania, sia dall'altro lato, di ungheresi dalla Transilvania verso regioni non-transilvaniche, principalmente [[Bucarest]]. Il processo di assimilazione rallentò durante le prime fasi del [[Repubblica Socialista di Romania|regime comunista]], in cui venne istituita la [[Provincia Autonoma Ungherese|Regione autonoma degli ungheresi]] per dare maggiore autonomia ai [[Siculi (Transilvania)|siculi]] e accelerò con il governo di [[Nicolae Ceaușescu]].
 
Fra gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1980|ottanta]] i [[sassoni]] vennero indotti a emigrare verso [[Germania|stati tedeschi]], per somme di indennizzo fra i 1.000 e 2.000 [[marchi tedeschi]], a testa, lasciando tutto ciò che hanno costruito o risparmiato in otto secoli: immobili, chiese e cimiteri.
 
Dopo il 1990, molti abitanti della Transilvania sono emigrati verso altri paesi europei (principalmente Spagna e Italia) per ragioni spesso di natura economica. Va notato però che gli emigranti di [[lingua ungherese]] continuano a dirigersi, preferibilmente, verso l'Ungheria.
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Dopo la disintegrazione dell'impero di Attila, il territorio della Transilvania fu controllato dai residui dei vari confederati ([[Alani]], [[Longobardi]], [[Rukhs-As]]) di Attila e dei Gepidi. Nessun'altra potenza fu capace di esercitare il controllo sulla regione per molto tempo, finché gli [[Avari]] dalla [[Scizia]] non affermarono la loro supremazia militare alla fine del VI secolo. Il [[Khanato]] avaro, tuttavia, fu sconfitto da [[Carlo Magno]] da ovest e schiacciato dai [[Bulgari]] sotto [[Krum]] agli inizi del [[IX secolo]]; così, la Transilvania insieme con la parte est della [[Pannonia]] fu incorporata nel [[Storia della Bulgaria|primo impero bulgaro]].
 
 
Secondo il Gesta Hungarorum, una cronaca datata il [[XII secolo]], le terre di [[Gelou]]<ref>Edouard Sayous, Histoire generale des Hongrois, Budapest/Paris 1900, pag.25</ref>, condottiero dei ''Blachi'' (secondo alcuni storici da riconoscere come [[Valacchi]], secondo altri come [[Bulgari]]) di Transilvania, del duca [[Glad (duca)|Glad]] nel [[Banato medievale|Banato]] e di [[Menumorut]] nel [[Comitato di Bihar|Bihar]], furono conquistate dai Magiari, che entrarono in possesso dell'intera Transilvania durante il [[X secolo]]. Le ''Gesta Hungarorum'' e il [[De administrando imperio|''De Administrando Imperio'']] parlano anche di tre governanti chiamati Geula, Gyyla e Gylas (vedi [[Gyula]]). L'esistenza di questi capi è dibattuta tra i vari storici. A detta di alcuni storici, i [[Bulgari]] potrebbero aver conservato un minimo controllo “nominale” di parte del bacino carpatico sino all'incirca l'anno 1000.
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=== La Transilvania come parte della Romania ===
Nonostante il fatto che re [[Carlo I di Romania|Carlo I]] e [[Ferdinando I di Romania|Ferdinando I]] fossero tedeschi e appartenessero al [[casato di Hohenzollern]], il [[Regno di Romania]] rifiutò di entrare a far parte degli [[Imperi centrali]] e rimase neutrale quando scoppiò la [[prima guerra mondiale]]. Nel [[1916]] la Romania si unì alla [[triplice intesa]], firmando una convenzione militare che riconosceva i diritti della Romania sulla Transilvania. Come conseguenza di questo patto, la Romania dichiarò guerra alle potenze centrali il 27 agosto [[1916]], e: oltrepassando i [[Carpazi]], e giungendo in Transilvania, le costrinse a combattere su un altro fronte. Il mese successivo, in [[Dobrugia]] e nei Carpazi, ebbe inizio una controffensiva tedesco-bulgara, la quale fece retrocedere l'esercito rumeno, e infine portòportando alla conquista di [[Bucarest]]. L'uscita della Russia dalla guerra nel marzo [[1918]], con il [[Trattato di Brest-Litovsk]], lasciò la Romania sola nell'est Europa, così che fu firmato un trattato di pace tra Romania e Germania nel maggio [[1918]] (il [[Trattato di Bucarest (1918)|Trattatotrattato di Bucarest]]) tra Romania e Germania, nel maggio dello stesso anno. Tuttavia esso non fu mai ratificato dalla Romania, la quale rientrò in guerra poco dopo.
 
Nell'ottobre del 1918 l'esercito rumeno avanzò fino al [[Mureș (fiume)|fiume Mureș]], in Transilvania. Nella seconda metà del 1918 Germania e Austria-Ungheria stavano perdendo la guerra, e l'impero austro-ungarico si stava sbriciolando. Lele nazioni all'interno dell'Austria-Ungheria proclamarono la loro indipendenza tra settembre e ottobre. I leader del Partito Nazionale della Transilvania si riunirono e secondo il diritto di [[autodeterminazione dei popoli]] (dichiaratoprevisto tra i ''[[Quattordici punti]]'' di [[Thomas Woodrow Wilson]]) proclamarono l'unificazione della Transilvania alla Romania. A novembre il consiglio centrale nazionale rumeno, che rappresentava i rumeni di Transilvania, notificò al governo di Budapest di aver assunto il controllo di ventidue contee e parte di altre tre. Un'assemblea generale il 1º dicembre ad [[Alba Iulia]] promosse una delibera per l'unificazione di tutti i rumeni in un singolo stato, la cosiddetta [[Dichiarazione di Alba Iulia]]. Il consiglio nazionale dei tedeschi di Transilvania approvò il proclama, così come fecero gli Svevi del Banato. In risposta, l'assemblea generale ungherese riunita a [[Cluj]] riaffermò la propria lealtà all'Ungheria il 22 dicembre [[1918]].
 
Nello stesso mese l'esercito rumeno, che stazionava lungo il fiume Mureș, attraversò il confine e avanzò verso Cluj e [[Sighet]], dopo aver fatto richiesta agli alleati, per proteggere i rumeni della Transilvania. Nel febbraio [[1919]] elementi [[bolscevismo|bolscevichi]] stavano conducendo una campagna per diffondere la "Rivoluzione" e creare una zona neutrale tra Romania e Ungheria.
 
Il primo ministro dell'appena indipendente Ungheria, rifiutò di riconoscere il [[Trattato di Versailles]], che poneva la Transilvania sotto sovranità rumena. Quando il Partito Comunista d'Ungheria, condotto da [[Béla Kun]], giunse al potere nel marzo 1919, proclamò la [[Repubblica sovietica ungherese]] e, dopo aver promesso che l'Ungheria avrebbe riguadagnato le terre che furono sotto il proprio controllo durante l'impero austro-ungarico, decise di attaccare la [[Cecoslovacchia]] e la Romania. L'esercito ungherese cominciò l'offensiva in Transilvania lnell'aprile 1919 lungo i fiumi [[Someș]] e Mureș. Una controffensiva rumena si fermò lungo il fiume [[Tibisco]] a maggio. Una nuova offensiva ungherese a luglio penetrò per 60&nbsp;km dentro le linee rumene prima di un altro contrattacco rumeno che condusse all'occupazione di [[Budapest]] in agosto, ponendo fine alla Repubblica Sovietica Ungherese. L'esercito si ritirò dall'Ungheria tra l'ottobre 1919 e il marzo [[1920]].
 
Il [[Trattato di Versailles]], firmato il giugno del 1919, riconobbe la sovranità della [[Romania]] sulla Transilvania. I trattati di [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Saint-Germain]] (1919) e del [[Trattato del Trianon|Trianon]] (giugno 1920) perfezionarono lo status della provincia e definirono il confine tra Ungheria e Romania. [[Ferdinando I di Romania]] e [[Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha]] furono incoronati ad Alba Iulia nel [[1922]].
 
Nell'agosto [[1940]], durante la [[seconda guerra mondiale]], [[Adolf Hitler]] restituì parte della Transilvania all'[[Ungheria]] in seguito al [[Secondo arbitrato di Vienna]]. Il 12 settembre del [[1944]] le autorità rumene conclusero un armistizio con l'[[Unione Sovietica]] che, in cambio della cessione della [[BassarabiaBessarabia]] e della [[Bucovina]] del nord, restituiva alla Romania tutta la Transilvania. I [[Trattati di Parigi (1947)|trattati di Parigi del 1947]] dopo la fine della guerra confermarono i termini dell'armistizio con l'URSS, rendendo definitivo il ritorno di tutta la Transilvania alla Romania. I confini, in base al trattato, corrispondevano a quelli del 1920. Nel [[1952]] il governo comunista rumeno, dichiarando di voler meglio tutelare i diritti delle minoranze presenti nella regione (e in primo luogo di quella ungherese), concesse a una parte della Transilvania (3tre contee lontane dai confini ungheresi, la cosiddetta "Terra dei Siculi") un regime di autonomia interna, costituendo la Regione autonoma degli ungheresi, ma l'opinione degli ungheresi fu indi senso opposto, ovveropoiché ritenevano che non fossero quelli dichiarati dal governo rumeno i motivi che lo portarono a costituire la regione autonoma: ecosì la Regione fu soppressa nel [[1968]]. In realtà, per altro, soprattutto dopo la stabilizzazione del vicino regime d'[[Ungheria]] dopo la [[Rivoluzionerivoluzione ungherese del 1956|rivoluzione del 1956]], il governo rumeno tentò di attuare una vera e propria politica di snazionalizzazione ai danni della minoranza ungherese, attraverso ad esempio la limitazione del numero di corsi d'insegnamento della lingua magiara.
 
Anche la minoranza tedesca fu perseguitata, soprattutto però durante il periodo comunista, perché identificata con la vecchia minaccia nazista. [[Nicolae Ceaușescu]] negli [[anni 1970|anni settanta]] concluse un importante accordo con la [[Germania Ovest]] in base al quale [[Bonn]] concedeva un contributo economico alla Romania in cambio dell'immigrazione in Germania di parti consistenti di questa minoranza.
 
Con la caduta del regime, dopo la [[rivoluzione romena del 1989]], nella regione si verificò un revival nazionalista della minoranza ungherese, che portò al drammatico [[conflitto interetnico di Târgu Mureș]] del marzo 1990.
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== La Transilvania nella cultura di massa ==
Nel 1897 la Transilvania viene scelta da [[Bram Stoker]] come terra natale del suo celebre personaggio, il [[conte Dracula]]. Lo straordinario successo del [[Dracula (romanzo)|romanzo]], nonché delle numerosissime [[Dracula nella cinematografia|opere derivate]], rende la regione nota a livello internazionale, ma anche la cristallizza nella rappresentazione che ne dà Stoker. Nell'[[immaginario collettivo]] la Transilvania è ritratta spesso come una terra arretrata, disseminata di piccoli villaggi medievali terrorizzati da [[Vampiro|vampiri]] dimoranti in castelli gotici. L'identificazione della Transilvania col genere horror va al di là del suo mostro più rappresentativo, rendendola l'ambientazione prescelta anche per storie che non trattano di vampiri. Un esempio celebre è il film ''[[Frankenstein Junior]]''.
 
== Stemma storico della Transilvania ==