Circuito resistivo: differenze tra le versioni

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Un '''circuito resistivo''' è un [[circuito elettrico]] costituitoformato esclusivamenteda una o più sorgenti di alimentazione e da soli elementi resistivi passivi (come [[Resistore|resistori]] o [[resistenze]]), privo di componenti attivi quali sorgenti[[transistor]] o [[Amplificatore|amplificatori]] nonché di alimentazione,elementi reattivi come [[transistorInduttore|induttori]] o [[AmplificatoreCondensatore (elettrotecnica)|amplificatoricondensatori]]. In tali circuiti, la [[corrente elettrica]] percorre i resistori e viene dissipata principalmente sotto forma di calore, a causa della resistenza elettrica offerta dai componenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.elettrotecnica.unina.it/files/lupo/upload/Capitolo%203.pdf|titolo=CIRCUITI RESISTIVI}}</ref>
{{Correggere|argomento=tecnologia|data=agosto 2019|commento=La voce intera necessita di accurata revisione sia sul piano del contenuto tecnico che sul piano grammaticale.}}
{{F|elettrotecnica|aprile 2018|}}
Un circuito resistivo è un [[circuito elettrico]] costituito esclusivamente da elementi resistivi (come [[Resistore|resistori]] o [[resistenze]]), privo di componenti attivi quali sorgenti di alimentazione, [[transistor]] o [[Amplificatore|amplificatori]]. In tali circuiti, la [[corrente elettrica]] percorre i resistori e viene dissipata principalmente sotto forma di calore, a causa della resistenza elettrica offerta dai componenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.elettrotecnica.unina.it/files/lupo/upload/Capitolo%203.pdf|titolo=CIRCUITI RESISTIVI}}</ref>
 
I circuiti resistivi trovano impiego in numerose applicazioni, tra cui la limitazione della corrente, la protezione dei componenti elettronici, la divisione di tensione e la carica delle [[Batterie alcaline|batterie]]. Inoltre, sono utilizzati nella modellizzazione di sistemi elettrici per l’analisi di circuiti più complessi. <ref>{{Cita libro|titolo=“Fundamentals of Electric Circuits”, Charles K. Alexander & Matthew N.O. Sadiku, 6th Edition, McGraw-Hill Education, 2016.}}</ref>
 
Il circuito resistivo elementare consiste in una sorgente di alimentazione collegata a un [[resistore]]. In questo circuito, la corrente elettrica attraversa il resistore, generando una caduta di tensione ai suoi capi. La prima [[legge di Ohm]] descrive la relazione tra le [[Grandezza fisica|grandezze fisiche]] fondamentali del circuito, secondo la seguente formula:
:<math>I=\frac {\operatorname V}{\operatorname R}</math>
 
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* R è la resistenza in [[ohm]] (Ω).
 
nIn un circuito resistivo è fondamentale considerare la [[caduta di tensione]] attraverso ciascun resistore e la loro configurazione, che può essere in serie o in parallelo, al fine di determinare la corrente totale e la tensione complessiva nel circuito.<ref>{{Cita libro|titolo=“Electrical Engineering: Principles and Applications”, Allan R. Hambley, 7th Edition, Pearson, 2017.}}</ref>
 
== Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC ==
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:<math>I=\frac {\operatorname V}{\operatorname R}</math>
:<ref>{{Cita libro|titolo=Sedra, Adel S.; Smith, Kenneth C. (2010). "Microelectronic Circuits" (6th ed.). Oxford University Press.}}</ref>
 
== Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC e termistore ==
 
In un [[termistore]], l'intensità di corrente varia in funzione della [[temperatura]], che determina una modifica della resistenza del componente stesso. In particolare, nei circuiti resistivi con termistori di tipo NTC (''Negative Temperature Coefficient''), l'aumento della temperatura comporta una diminuzione della resistenza e, quindi, un aumento dell'intensità di corrente. Al contrario, nei termistori PTC (''Positive Temperature Coefficient''), l'incremento della temperatura provoca un aumento della resistenza e una conseguente diminuzione della corrente. Per classificare un termistore come NTC o PTC si calcola il coefficiente di temperatura della resistenza (TCR, ''Temperature Coefficient of Resistance''): un valore positivo identifica un termistore PTC, mentre un valore negativo indica un termistore NTC.<ref>{{Cita libro|titolo=Electronic Devices and Circuit Theory" di Robert L. Boylestad, Louis Nashelsky (11ª edizione, Pearson, 2013)}}</ref>
 
== Calcolo della potenza dissipata da un resistore in un circuito resistivo con generatore di tensione DC ==
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Questa espressione deriva dalla definizione di potenza elettrica, data dalla formula <math>P = V \cdot I</math><ref>{{Cita libro|curatore=Luigi Caligaris|curatore2=Stefano Fava|curatore3=Carlo Tomasello|titolo=Manuale di meccanica|edizione=Seconda Edizione|p=L-21|capitolo=Sezione L "Elettrotecnica ed elettronica", cap. 2.14|ISBN=978-88-203-6645-2}}</ref>. Sostituendo la tensione <math>V</math> con il prodotto della corrente e della resistenza, secondo la prima legge di Ohm (<math>V = I \cdot R</math>), si ottiene la formula precedente. In modo analogo, sostituendo la corrente <math>I</math> con il rapporto tra tensione e resistenza (<math>I = V / R</math>), è possibile esprimere la potenza come:
 
:<math>P_{dissipata} = \frac{V^2}{R}</math> <ref>{{Cita libro|titolo=Fundamentals of Electric Circuits" di Charles K. Alexander e Matthew N. O. Sadiku (5ª edizione, McGraw-Hill, 2013)}}</ref>
== Intensità di corrente conin un circuito con generatore di tensione AC ==
In un '''circuito resistivo''' alimentato da un [[generatore di tensione]] alternata (AC), la tensione varia nel tempo seguendo un'onda sinusoidale, caratterizzata da frequenza e ampiezza specifiche. Di conseguenza, anche l'intensità di corrente nel circuito assume un andamento sinusoidale con la stessa frequenza.
Dal momento che la tensione del generatore di tensione AC è sinusoidale e compie diversi picchi positivi e negativi in un secondo in correlazione alla frequenza, anche l'intensità di corrente segue lo stesso andamento. Se la resistenza del circuito resistivo è maggiore di un ohm, l'ampiezza dell'onda dell'intensità di corrente sarà inferiore a quella della tensione; se invece la resistenza è uguale a 1 ohm l'ampiezza sarà uguale a quella della tensione ed infine se è inferiore a 1 ohm l'ampiezza sarà maggiore a quella della tensione.
Quando la resistenza del circuito è maggiore di 1 Ω, l'ampiezza (valore massimo) dell'onda della corrente risulta inferiore a quella della tensione. Se la resistenza è esattamente pari a 1 Ω, le ampiezze di corrente e tensione sono uguali. Infine, se la resistenza è inferiore a 1 Ω, l'ampiezza della corrente supera quella della tensione. <ref>{{Cita libro|titolo="Electrical Engineering: Principles and Applications" di Allan R. Hambley (6ª edizione, Pearson, 2017)}}</ref>
 
== Note ==
<references />