Domenico Cirillo: differenze tra le versioni
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{{Bio
[[File:Content - 2023-12-09T174450.114.jpg|miniatura|Domenico Cirillo]]{{Bio▼
|Nome = Domenico Maria Leone
|Cognome = Cirillo
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|Didascalia = [[Angelica Kauffman]], ''Ritratto di Domenico Cirillo'', 1784-1786, [[Museo Nazionale di San Martino]], [[Napoli]]
}}
Fu
[[File:Domenico Cirillo.jpg|thumb|Statua di Domenico Cirillo a Grumo Nevano]]
==Biografia==
===Naturalista e medico di fama internazionale===
Sin da giovane, anche grazie al fatto che proveniva da una famiglia di naturalisti e di medici, si dedicò agli studi di scienze naturali e di medicina. Inviato a Napoli all'età di circa sette anni, iniziò i suoi studi sotto la guida dello zio Santo, studioso ed esperto di disegno e [[botanica]], che possedeva una vasta collezione naturalistica e che l'avviò al disegno, dove Domenico divenne tanto abile da realizzare quasi tutte le tavole illustrative delle sue opere botaniche e zoologiche<ref name=":0">{{Treccani|domenico-cirillo_(Dizionario-Biografico)|CIRILLO, Domenico|accesso=15 giugno 2018}}</ref>. A 16 anni si iscrisse all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]] e, a soli 20 anni, il 2 dicembre [[1759]], si laureò in [[Medicina]].
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Nel [[1777]] divenne professore di medicina all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]]. Divenne anche medico dell'[[Ospedale degli Incurabili di Napoli]], dove insegnò Fisiologia e Ostetricia, e Medico di Corte del Regno di Napoli. Tra i suoi pazienti vi erano membri della nobiltà locale e dignitari stranieri, ma anche poveri e bisognosi, ai quali Cirillo prestava assistenza gratuitamente. Inoltre, Cirillo fu autore di diverse pubblicazioni in campo medico e sviluppò un rimedio innovativo per la sifilide. Fu uno dei primi medici in Italia a tenere un diario clinico dei propri pazienti. Dedicandosi sia alla didattica che alla ricerca, comprese l'importanza sociale della scienza medica esplicitando nel suoi ''Discorsi accademici'' ([[1787]]) le sue critiche al degrado della classe medica e delle strutture ospedaliere.
Condusse inoltre diversi viaggi in Europa, ad esempio in [[Francia]] ed in [[Inghilterra]], dove acquisì nuove conoscenze ed entrò
Nel 1768, Cirillo fu inoltre eletto socio corrispondente della [[American Philosophical Society]] di [[Filadelfia]], fondata nel 1743 da [[Benjamin Franklin]], ma a causa di un errore di trascrizione della lettera ricevuta dal Console Britannico a Napoli, Isaac Jamineau, nei registri di tale Accademia fu riportata l'iscrizione di un certo "Professor Famitz", probabilmente mai esistito. Soltanto il 3 gennaio 2023, a seguito delle ricerche effettuate da un professore dell'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università degli Studi di Napoli "Federico II"]],<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/domenico_cirillo_giallo_risolto_american_philosophical_society-7490951.html|titolo=Domenico Cirillo, il giallo risolto dell'American Philosophical Society|autore=Amedeo Arena|sito=www.ilmattino.it|data=29 giugno 2023|lingua=it|accesso=30 giugno 2023}}</ref> la [[American Philosophical Society]] ha corretto tale errore,<ref>{{Cita web|url=https://www.amphilsoc.org/blog/lost-transcription-long-delayed-recognition-election-aps|titolo=Lost in Transcription – A long-delayed recognition of election to the APS|sito=www.amphilsoc.org|lingua=en|accesso=24 giugno 2023}}</ref> riconoscendo, dopo 255 anni, Cirillo come il proprio primo socio italiano.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/american_philosophical_society_riconosce_elezione_domenico_cirillo-7225448.html|titolo=La American Philosophical Society riconosce dopo 255 anni l’elezione dell’intellettuale napoletano Domenico Cirillo|autore=Marco Perillo|sito=www.ilmattino.it|data=11 febbraio 2023|lingua=it|accesso=24 giugno 2023}}</ref>
===Patriota della Repubblica napoletana===
[[File:Targa Domenico Cirillo.jpg|thumb|Targa commemorativa davanti al palazzo dove nacque Domenico Cirillo in Grumo Nevano]]
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Assunse quindi la presidenza della Commissione legislativa (carica inizialmente ricoperta dal giurista [[Mario Pagano]]), ma, con la restaurazione borbonica che ebbe il culmine nel ritorno a Napoli di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], la Repubblica fu spazzata via e Cirillo assieme a tanti altri patrioti venne imprigionato dapprima nella stiva del vascello da guerra "San Sebastian" e poi trasferito nella "fossa del coccodrillo" di [[Castel Nuovo]]. Dato lo spessore del personaggio, gli fu concessa l'opportunità della grazia nel caso avesse rinnegato il suo ideale repubblicano per giurare fedeltà alla corona borbonica, ma sembra che Cirillo abbia rifiutato di tradire i suoi principi repubblicani.
===«Chiese grazia Domenico Cirillo?»===
[[File:Cirillo, Domenico.jpg|thumb|Domenico Cirillo raffigurato in un'incisione del 1852]]
Nel capitolo ''La domanda di grazia di Domenico Cirillo'' dell'opera dedicata alla rivoluzione napoletana del 1799, [[Benedetto Croce]] si chiese se realmente Cirillo avesse scritto una lettera indirizzata a [[Lady Hamilton]], amante di [[Orazio Nelson]], per ottenere da loro, ai quali Cirillo aveva più volte in passato prestato soccorso con la sua scienza, l'intercessione per la grazia<ref>{{Cita libro |autore=B. Croce |titolo=La rivoluzione napoletana del 1799 |editore=Laterza |anno=1912}}</ref>. [[Vincenzo Cuoco]], testimone oculare<ref>{{Cita libro |citazione=Io era seco lui in carcere |autore=Atto Vannucci |titolo=I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848 |volume=1 |anno=1850 |pagina=104}}</ref>, riferisce che benché sia Hamilton che Nelson fossero bene intenzionati, alla fine il medico napoletano rifiutò di accettare di aver salva la vita perché se egli avesse assolto alla condizione che gli si chiedeva, di chiedere cioè la grazia al re, questa «gli sarebbe costata una viltà» nel tradire i suoi ideali repubblicani.
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