Villa Turco, Zamboni: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
<ref>Villa Verità risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai
|nome edificio = Villa Turco, Zamboni
Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi, fu abbandonata in deprecabile stato di abbandono e cadde in mano a speculatori che fecero abbattere tuti gli alberi del parco e distrussero il giardino e il laghetto.<br>
|immagine = Villa Turco Zamboni.jpg
Acquistata nel 1922 dal conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente diretto del Divino Poeta, negli anni '60 fu restituita alla forma cinquecentesca.<br>
|didascalia = Ingresso della villa
La villa consta di un corpo centrale, il cui lato a nord presenta lo stemma dei Verità, probabilmente settecentesco.<br>
|paese = ITA
Dal corpo centrale si allungano a sud, ad angolo retto, due ali: la destra termina con una torre colombaia a tre piani, di pianta rettangolare e non quadrata a differenza delle altre colombaie della Valpolicella.</ref>La '''Villa Verità''' (anche ''Sparavieri, Serego Alighieri'') è una [[villa veneta]] risalente al [[XVI secolo]] . Essa si trova nel comune di [[Negrar]] (in località ''Arbizzano''), in [[Valpolicella]], nella provincia di [[Verona]].
|divamm1 = [[Veneto]]
|città = Negrar
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|indirizzo = [[Arbizzano]]
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La '''Villa Turco, Zamboni''' è una [[villa veneta]] risalente al [[XVI secolo]]. Essa si trova nel comune di [[Negrar]] (in località [[Arbizzano]]), in [[Valpolicella]], nella [[provincia di Verona]].
'''Villa Verità'''<ref>[[Villa]] Verità risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai
Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri
che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi, fu
abbandonata in deprecabile stato di abbandono e cadde in mano a
speculatori che fecero abbattere tuti gli alberi del parco e distrussero
il giardino e il laghetto.<br>
Acquistata nel 1922 dal conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente
diretto del Divino Poeta, negli anni '60 fu restituita alla forma
cinquecentesca.<br>
La villa consta di un corpo centrale, il cui lato a nord presenta lo stemma dei Verità, probabilmente settecentesco.<br>
Dal corpo centrale si allungano a sud, ad angolo retto, due ali: la
destra termina con una torre colombaia a tre piani, di pianta
rettangolare e non quadrata a differenza delle altre colombaie della
Valpolicella.</ref>risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi fu abbandonata in deprecabile stato di abbandono e cadde in mano a speculatori che fecero abbattere tutti gli alberi del parco e distrussero il giardino e il laghetto.
 
Il palazzo presenta un corpo mediano di altezza leggermente maggiore rispetto a quelli laterali. Al piano terra è presente uno spazioso [[portico]] a tre [[Arco (architettura)|arcate a tutto sesto]].
Acquistata nel 1922 dal conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente diretto del Divino Poeta, negli anni '60 fu restituita alla forma cinquecentesca.
 
Fu oggetto di restauri diretti dal [[soprintendenza|soprintendente]] [[Antonio Avena]] che attribuì alcuni [[affresco|affreschi]] a [[Battista del Moro]].
La villa consta di un corpo centrale, il cui lato nord presenta lo stemma dei Verità, probabilmente settecentesco.
 
== Bibliografia ==
Dal corpo centrale si allungano a sud, ad angolo retto, due ali: la destra termina con una torre colombaia a tre piani, di pianta rettangolare a differenza delle altre colombaie della Valpolicella.
 
* {{cita libro|P.P.|autore=Pierpaolo Brugnoli|autore2=Sandrini Arturo|titolo=L'architettura a Verona nell'età della Serenissima|anno=1988|edizionieditore=Edizioni [[Banca Popolare di Verona|B.P.V.]]|città=[[Verona]]|isbn=no}}
==Voci correlate==
* {{cita libro|P.P.|autore=Pierpaolo Brugnoli|autore2=Sandrini Arturo|titolo=L'architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea|anno=1994|edizionieditore=Edizioni B.P.V.|città=Verona|isbn=no}}
* {{cita libro|M.|autore=Mario Luciolli|titolo=Ville della Valpolicella|anno=2008|editore=Jago edizioni|città=Verona|isbn=9788889593097|cid=Luciolli}}
 
== Voci correlate ==
* [[Repubblica di Venezia]]
* [[Storia di Verona]]
* [[Villa]]
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
*{{cita libro|M.|Luciolli|Ville della Valpolicella|2008|Jago edizioni|Verona}}
*{{cita libro|P.P.|Brugnoli|L'architettura a Verona nell'età della Serenissima|1988|edizioni B.P.V.|Verona}}
*{{cita libro|P.P.|Brugnoli|L'architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea|1994|edizioni B.P.V.|Verona}}
*{{cita libro|Giuseppe|Silvestri|La Valpolicella|1950|Centro di documentazione per la storia della Valpolicella}}
 
{{Valpolicella}}
{{portale|architettura|Veneto|Verona}}
[[Categoria:Arbizzano]]
 
[[Categoria:Ville di Negrar di Valpolicella|VeritàTurco, Zamboni]]