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{{F|siti archeologici d'Italia|gennaio 2012}}
{{Sito archeologico
|Nome = Suessula
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|Utilizzo = Città
|Stile =
|Epoca = IX a.C.
<!-- Localizzazione -->
|Stato = ITA
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}}
 
'''Suessula''', conosciuta anche come '''Suessola''', fu un'antica città della [[Campania]] fondata nel [[IX sec. a.C.]], di origine [[Osci|osca]] ed [[Etruschi|etrusca]].<ref Decaddename="Treccani">{{Treccani|/enciclopedia/suessula_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/|accesso=14 perchémaggio 2020|autore=W. Johannowsky|data=1973}}</ref> distruttaDistrutta dai [[Saraceni]], glifu abitantiprogressivamente l'abbandonaronosoggetta ead un costante ed inesorabile declino, in quanto non fuvenne più ricostruita, in seguito agli eventi bellici di cui fu teatro. Dopo l’abbandono da parte dei suoi abitanti se ne perse quasi la memoria, fatto peraiutato impaludamentodall’impaludamento e imboschimento della zona, riscoperta solo nella seconda metà del [[XIX secolo|1800]].<ref name="Treccani"/> È ubicata in località Calabricito nella parte nord-orientale del comune di [[Acerra]], nella [[Città metropolitana di Napoli]].<ref name="Treccani"/>
 
== Storia ==
=== Età antica ===
TrovandosiSi trovava in posizione strategica; era infatti nei pressi del fiume [[Riullo]] e attraversata dalla [[Via Capua-Rhegium|via Popilia]], la strada più importante dell'antichità nel meridione dnell'[[Italia meridionale]].<ref name="Treccani"/> Fu dominata dagli [[Osci]], e in seguito dagli [[Etruschi]] che la inclusero in una dodecapoli con altri antichi centri della [[Campania]].<ref name="Treccani"/> Fu teatro di diverse battaglie tra [[Sanniti]] e [[Civiltà romana|Romani]], che vi tenevano stanziato gran parte del loro esercito per difendersi dai Sanniti.<ref name="Treccani"/>
 
Memorabile fu la [[battaglia di Suessula]] fra Romani e Sanniti sotto le mura di questa città nell'anno [[341 a.C.]]: in essa i Romani comandati dal [[console (storia romana)|console]] [[Marco Valerio Corvo]] sconfissero i Sanniti.<ref name="Treccani"/> Nel [[339 a.C.]] divenne dominio romano come ''[[civitas sine suffragio]]''.<ref name="Treccani"/>
 
In [[repubblica romana|età repubblicana]] fu ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]'' e in seguito [[Prefetto (storia romana)|prefettura]] dopo la rovina di [[Capua antica|Capua]], poi colonia militare per decreto di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]].<ref name="Treccani"/>
 
=== Età medievale ===
Nell'[[alto medioevo]] fu sede vescovile e sede di [[gastaldato]] [[longobardi|longobardo]].
[[File:Bosco di acerra.JPG|upright=1.4|thumb|Bosco di Acerra sito dell'antica città di Suessola]]<ref> name="Poli">Tratta da ''[[Poliorama Pittoresco]]''.</ref>
 
[[File:Sala museo archeologico di Suessula.jpg|upright=1.5|thumb|Museo Archeologico di Acerrae e Suessula]]
Nell'anno [[880]] fu distrutta dai [[Saraceni]].
[[File:Suessola-Panoramica.jpg|upright=1.8|thumb|Panoramica scavi]]
 
Nell'[[alto medioevo]] fu sede vescovile e sede di [[gastaldato]] [[longobardi|longobardo]], governato ad esempio da [[Landolfo di Suessula]].<ref name="Treccani"/>
Era ricca di monumenti e chiese: i resti dell'antica cattedrale sono rimasti visibili fino alla fine del XVIII secolo. Nel corso di un inesorabile lento declino, gli abitanti progressivamente l'abbandonarono, fino a perdersene praticamente la memoria; a quasi centocinquanta anni dalla distruzione risultava ancora abitata, come risulta da un atto notarile del [[1028]] rinvenuto dallo storico [[Gaetano Caporale]]. Occupata la zona da un bosco detto "Calabricito" [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] [[Regno di Napoli|re di Napoli]] ne fece una riserva di caccia fino al [[1830]]; facendovi costruire un edificio detto "Casina Spinelli" (oggi in rovina) nel [[1778]], sui resti dell'antica città. La particolarità della casina sta nel fatto che l'edificio ingloba una torre di epoca longobarda.
 
Nell'anno [[880]] fu distrutta dai [[Saraceni]].<ref name="Treccani"/>
== Casina Spinelli ed il suo museo ==
I primi saggi di scavo per riportare alla luce Suessula furono intrapresi nel [[1872]] fino al [[1886]] dai conti [[Spinelli (famiglia)|Spinelli]] di [[Scalea]], possessori della zona e della villa con annessa torre longobarda. Furono rinvenuti numerosi reperti di eccezionale fattura. Essi furono ubicati nell'antica dimora che divenne uno dei più ricchi musei privati del periodo.
[[File:Suessola-Casina.JPG|upright=1.4|thumb|Scavi e Casina Spinelli]]
[[File:Suessula stampa.JPG|upright=1.4|thumb|Casina Spinelli stampa del 1800]]
[[File:Reperti.JPG|upright=1.4|thumb|Alcuni vasi rinvenuti nell'area; della collezione Spinelli, oggi al Museo Archeologico di Napoli in una stampa del 1800]]
 
Era ricca di monumenti e chiese: i resti dell'antica cattedrale sono rimasti visibili fino alla fine del XVIII secolo.<ref name="Treccani"/> Nel corso di un inesorabile lento declino, gli abitanti progressivamente l'abbandonarono, fino a perdersene praticamente la memoria; a quasi centocinquanta anni dalla distruzione risultava ancora abitata, come risulta da un atto notarile del [[1028]] rinvenuto dallo storico [[Gaetano Caporale]].<ref Occupata la zona da un bosco detto name="CalabricitoTreccani" [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] [[Regno di Napoli|re di Napoli]] ne fece una riserva di caccia fino al [[1830]]; facendovi costruire un edificio detto "Casina Spinelli" (oggi in rovina) nel [[1778]], sui resti dell'antica città. La particolarità della casina sta nel fatto che l'edificio ingloba una torre di epoca longobarda./>
Molti studiosi italiani e stranieri (basti ricordare [[Amedeo Maiuri]] e [[Friedrich von Duhn]]<ref>F. Von Duhn, ''La necropoli di Suessula'', in ''Rom. Mitteil.'' II (1887), pp. 243 ss.</ref>) non mancavano di andarlo a visitare quando erano di passaggio a [[Napoli]].
 
Gli abitanti si dispersero verso Acerra, il monte di S. Angelo a Palombara e il monte Argentario dove fu costruito un Castello fortificato.
Le visite furono effettuate fino alla vigilia del secondo conflitto mondiale: nel [[1943]] il comando tedesco occupò parte della villa che fu rispettata compreso il suo museo fino nell'ottobre dello stesso anno: in quel mese, prima di abbandonare la villa, gli ufficiali tedeschi ne saccheggiarono i monili d'oro, un oro particolare chiamato "oro spinelli".
 
[[File:Suessola-Panoramica.jpg|upright=1.8|thumb|Panoramica degli scavi.]]
Gli oggetti depredati e a tutt'oggi non più recuperati oltre al valore materiale ne avevano uno storico, trattandosi di rarissimi gioielli di epoca arcaica, esempi unici ed insostituibili dell'arte orafa antica. Nel [[1945]], anno in cui finì la guerra, la casina Spinelli risultò spogliata di tutti gli arredi interni settecenteschi, perché usati dalle truppe anglo-americane come legna da ardere, tranne le vetrine che contenevano la parte più importante degli antichi reperti.
 
=== Età moderna ===
Quasi tutta la collezione risultò integra ad eccezione di qualche vaso rotto di minor pregio come raccontato da [[Amedeo Maiuri|Maiuri]] in un articolo scritto sul periodico "Il Fuidoro" <ref>Amedeo Maiuri in: ''Il Fuidoro'', anno III, numeri 1-2, gennaio-giugno 1956</ref>.
Occupata la zona da un bosco, detto "[[Calabricito]]", il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] ne fece una riserva di caccia fino al [[1830]]. Nel [[1778]] vi fece costruire una villa, che acquisì il nome di "Casina Spinelli" dal cognome dei conti proprietari<ref name="Treccani"/>.
 
== Gli scavi e la Casina Spinelli ==
Siccome il luogo non era più sicuro, la vedova Spinelli donò gran parte della collezione al [[Museo Archeologico Nazionale di Napoli]] - con la denominazione "Collezione Spinelli" - dove tuttora è esposta in apposite vetrine nella Sezione Preistorica
I primi saggi di scavoscavi per riportare alla luce Suessula furono intrapresi nel [[1872]] fino al [[1886]] dai conti [[Spinelli (famiglia)|Spinelli]] di [[Scalea]], possessori della zona e della villavicina conCasina annessa torre longobardaSpinelli. Furono rinvenutiI numerosi reperti di eccezionale fattura. Essiritrovati furono ubicaticollocati nell'anticanella dimora, che divenne uno dei più ricchi musei privati del periodo.
 
Molti studiosi italiani e stranieri (basti ricordare [[Amedeo Maiuri]], [[Giulio De Petra]], [[Giulio Minervini]], e [[Friedrich von Duhn]]<ref>F. Von Duhn, ''La necropoli di Suessula'', in ''Rom. Mitteil.'' II (1887), pp. 243 ss.</ref>) non mancavano di andarlo a visitare quando erano di passaggio a [[Napoli]].
 
Le visite furono effettuate fino alla vigilia del secondo conflitto mondiale: nel [[1943]] il comandol’esercito tedesco occupò parte della villa. cheNell’ottobre fudi rispettata compreso il suo museo fino nell'ottobre dello stesso anno: in quel mese,quell’anno prima di abbandonare la villaCasina Spinelli, glialcuni ufficiali tedeschi ne saccheggiaronotrafugarono i monili d'oro,d’oro unin oroessa particolarecustoditi, chiamatonon "oropiù spinelli"trovati.
 
Gli oggetti depredati e a tutt'oggi non più recuperati oltre al valore materiale ne avevano uno storico, trattandosi di rarissimi gioielli di epoca arcaica, esempi unici ed insostituibili dell'arte orafa antica. Nel [[1945]], anno in cui finì la guerra, la casina Spinelli risultò spogliata di tutti gli arredi interni settecenteschi, perché usati dalle truppe anglo-americane come legna da ardere,. tranneL’unica leeccezione fu costituita dalle vetrine, chesiccome contenevano la parte più importante degli antichi reperti.
 
Quasi tutta la collezione risultò integra ad eccezione di qualche vaso rotto di minor pregio come raccontato da [[Amedeo Maiuri|Maiuri]] in un articolo scritto sul periodico "Il Fuidoro" <ref>Amedeo Maiuri in: ''Il Fuidoro'', anno III, numeri 1-2, gennaio-giugno 1956</ref>.
 
Siccome il luogo non era più sicuro, la vedova Spinelli donò gran parte della collezione al [[Museo Archeologico Nazionale di Napoli]] - con la denominazione "Collezione Spinelli" - dove tuttora è esposta in apposite vetrine nella Sezione Preistorica.
 
L'edificio della villa è attualmente tutelato come bene di interesse storico-archeologico sia dalla legge 01/06/39 n.1089 che dal D.P.R. del 1977, n. 616 e successive modifiche.
 
Il 19 ottobre 2023 è stato inaugurato il Museo Archeologico di Acerra e Suessula. <ref> Ansa inaugurazione museo archeologico di Acerrae e Suessula
Nota: È stato ipotizzato che in realtà le rovine riportate alla luce non siano che una piccola parte, e che l'estensione totale del sito potrebbe superare gli [[Scavi di Pompei]].
https://www.ansa.it/campania/notizie/comune_di_acerra/2023/10/19/inaugurato-ad-acerra-il-museo-di-archeologia-e-storia_ef0efaf6-0cb5-45c9-b3bb-b6e764ef134a.html</ref>.
 
== Galleria d'immagini ==
 
<gallery>
==Antiche sorgenti del Riullo o Gorgone==
[[File:Suessola-Casina.JPG|upright=1.4|thumb|Scavi e Casina Spinelli]]
[[File:Riullo sorgente.jpg|left|thumb|sorgente del Riullo o Gorgone]]
[[File:Suessula stampa.JPG|upright=1.4|thumb|Casina Spinelli stampa del 1800]]
La sorgente del Riullo o Gorgone <ref>Gaetano Caporale, Dell'Aria dell'acqua e di alcuni monumenti Acerrani 1856</ref> è un antico fiume affluente dell'antico fiume [[Clanio]], conosciuto sin dall'antichità più remota, per le proprietà curative, soprattutto per le affezioni della pelle, perché le acque sono ricche di elementi sulfurei. Gli antichi romani vi avevano edificato delle terme, i cui resti, ad oggi, sono ancora visibili. Si trova nel perimetro del parco archeologico di Suessula.
[[File:Reperti.JPG|upright=1.4|thumb|Alcuni vasi rinvenuti nell'area; della collezione Spinelli, oggi al [[Museo Archeologico di Napoli]] in una stampa del 1800]]
File:Fibula Suessula.jpg|Particolare di una fibula in bronzo VIII a.C.scavi di Suessula
File:Museo vetrina.jpg|Esposizione reperti archeologici di Suessula nella sala del museo
File:Anfora decorata.jpg|Anfora decorata VI-VII a.C. scavi di Suessula
</gallery>
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Suessula}}
 
==Collegamenti esterni==
*[https://www.parcourbanoanticacittadisuessola.it/ Parco Urbano antica città di Suessola]
*{{cita web|http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testisami/sami3/2_25_ros.pdf|Suessula tra tardoantico e medioevo}}
*{{cita web | 1 = http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testisami/sami3/2_25_ros.pdf | 2 = Suessula tra tardoantico e medioevo | accesso = 7 novembre 2012 | dataarchivio = 22 settembre 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200922105644/http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testisami/sami3/2_25_ros.pdf | urlmorto = sì }}
 
{{Via Capua-Regium}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Suessula]]