Massimiliano I d'Asburgo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonimo imperatore del Messico|Massimiliano I del Messico}}
{{Monarca
| nome = Massimiliano I d'Asburgo
| titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore Eletto dei Romani]]
| sottotitolo =
| immagine = Albrecht Dürer - Portrait of Maximilian I - Google Art Project.jpg
| legenda = [[Albrecht Dürer]], ''[[Ritratto dell'imperatore Massimiliano I]]'' del 1519
| inizio regno = 4 febbraio [[1508]]
| fine regno = 12 gennaio [[1519]]
| stemma = CoA Maximilian I of Habsburg.svg
| predecessore = [[Federico III d'Asburgo|Federico III]]
| successore = [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]
| titolo1 = [[Sovrani di Germania|Re di Germania]]
| sottotitolo1 = (formalmente '''[[Re dei Romani]]''')
| inizio regno1 = 19 agosto [[1493]]
| fine regno1 = 12 gennaio [[1519]]
| incoronazione1 = 9 aprile [[1486]]
| titolo2 = [[Duchi di Borgogna|Duca di Borgogna]]<ref>anche [[Duchi di Brabante|Duca di Brabante]], [[Sovrani del Lussemburgo|Lussemburgo]], [[Duchi di Gheldria|Gheldria]], [[Ducato di Limburgo|Limburgo e Lothier]], [[Contea di Namur|Margravio di Namur]], [[Conti della Franca Contea di Borgogna|Conte di Borgogna]], [[Conti di Artois|Artois]], [[Conti di Fiandra|Fiandra]], [[Conti di Hainaut|Hainaut]], [[Conte d'Olanda|Olanda]], [[Contea di Zelanda|Zelanda]], [[Charolais]] e [[Zutphen]]</ref>
|sottotitolo2 = ([[jure uxoris]])
| inizio regno2 = 18 agosto [[1477]]
| fine regno2 = 27 marzo [[1482]]<br>(''con [[Maria di Borgogna]]'')<br>''poi [[reggente]] fino al [[1496]] e dal [[1506]] al [[1518]]''
| predecessore2 = [[Maria di Borgogna|Maria]]
| successore2 = [[Filippo I d'Asburgo|Filippo IV]]
| coniuge 1 = [[Maria di Borgogna]]
| coniuge 2 = [[Anna di Bretagna]]
| coniuge 3 = [[Bianca Maria Sforza]]
| figli = [[Filippo I d'Asburgo|Filippo I]]<br />[[Margherita d'Asburgo|Margherita]]
| dinastia = [[Casa d'Asburgo]]
| padre = [[Federico III d'Asburgo]]
| madre = [[Eleonora d'Aviz|Eleonora del Portogallo]]
| altrititoli = [[Sovrani d'Austria|Arciduca d'Austria]]
| data di nascita = 22 marzo [[1459]]
| luogo di nascita = [[Wiener Neustadt]]
| data di morte = {{Calcola età3|1519|1|12|1459|3|22}}
| luogo di morte = [[Wels]]
| luogo di sepoltura = [[Cattedrale di San Giorgio (Wiener Neustadt)|Cattedrale di San Giorgio]], [[Wiener Neustadt]]
| religione = [[Chiesa cattolica|Cristianesimo Cattolico]]
| firma = Maximilian gAI, Holy Roman Emperor 1497signature.jpgsvg|
|}}
{{Bio
|Nome = Massimiliano I
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Ben presto, nel [[1467]], Eleonora morì, rimpianta da tutta la corte e in particolare dal marito: Federico infatti non volle più sposarsi, lasciando il futuro della dinastia nelle mani dell'unico suo figlio maschio sopravvissuto e di suo cugino, [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo]], [[Conti del Tirolo|conte del Tirolo]].
[[File:Maximilian I in Hans von Hungerstein's Strasbourg Chronicle.jpg|miniatura|382x382px|Un giovane Massimiliano d'Asburgo a cavallo in una raffigurazione del 1486]]
 
Massimiliano si presentò fin dall'inizio come un ragazzo vivace, che adorava il combattimento e allo stesso tempo era attirato dall'arte e dalla cultura. Fisicamente era molto simile al padre: non era molto alto, aveva il naso aquilino tipico degli Asburgo e era piuttosto robusto;<ref>Guido Gerosa, ''Carlo V'', p. 28</ref> caratterialmente, invece, padre e figlio erano completamente differenti, giacché Federico amava la quiete e la tranquillità, mentre Massimiliano era sempre attivo e instancabile:
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Di lì a qualche anno tuttavia (1477) Carlo il Temerario morì in battaglia sotto le mura della città di [[Nancy]], che stava cercando disperatamente di riconquistare e Maria si trovò a essere l'unica erede di tutta la fortuna paterna, e in un clima così ostile che la città di Gand fece giustiziare due stretti collaboratori del defunto duca, Hugonet e Humbercourt. Circondata da nemici, primi fra tutti gli agenti e i nobili al servizio del [[Sovrani di Francia|re di Francia]] [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], Maria si chiuse con pochi servitori fedeli nella città di [[Gand]], attendendo l'arrivo di Massimiliano e dell'esercito imperiale. Dopo alcuni problemi legati a una scarsa disponibilità finanziaria (costante comune nella vita di Massimiliano), egli partì e giunse nei Paesi Bassi dove si ritrovò circondato dal favore popolare: nel giugno 1477 giunse a Gand e il 18 luglio [[1477]] sposò Maria.
 
L'arciduca si mise alla testa del suo esercito e riportò l'ordine in terra borgognona sconfiggendo Luigi XI di Francia, che aveva tentato di organizzare rivolte nelle Fiandre per ribaltare l'autorità dei giovani sposi, nella [[Battaglia di Guinegatte (1479)|battaglia di Guinegatte]] del 17 agosto [[1479]]. In parte il successo fu dovuto all'abilità tattica dell'Asburgo, ma anche alla tattica militare applicata, che prevedeva la cavalleria inserita tra la fanteria.<ref>O. von Habsburg, ''Carlo V'', Genova, ECIG, 1993, p.45</ref>
 
Negli anni che seguirono Massimiliano continuò a combattere per l'integrità dei territori che erano appartenuti al suocero; intanto, nel [[1478]] e nel [[1480]] erano nati i suoi due figli, [[Filippo I d'Asburgo|Filippo]] e [[Margherita d'Asburgo|Margherita]]. L'adesione a uno stile di vita meno ''asburgico'' e quindi tedesco in favore di uno più ''borgognone'' e quindi imbevuto di suggestioni umanistiche, si ha proprio nella scelta del nome del primogenito, estraneo alla tradizione della casata, ma ricco di rimandi al classicismo e all'età d'oro della monarchia francese nel Medioevo. E in questo modo due nomi tipicamente Valois come Filippo e Carlo (scelta operata dal primogenito dell'imperatore per il proprio erede) passarono ad ambedue i rami degli Asburgo.<ref name="O. von Habsburg, op. cit, p.25">O. von Habsburg, op. cit, p. 25</ref>
 
Ma a distanza di due anni dalla nascita di Margherita, una tragedia si abbatté su Massimiliano: sua moglie Maria, durante una battuta di caccia, cadde da cavallo riportando gravi emorragie interne. Trasportata subito a Bruges, morì il 27 marzo [[1482]], rimpianta da tutta la corte e in particolare da Massimiliano, che si trovava ora a essere reggente per i figli, senza possedimenti propri.
[[File:Bibliotheek Brugge, ms. 437, f384r.png|miniatura|Miniatura del 1485 che mostra Massimiliano d'Asburgo che offre l'anello di matrimonio a [[Maria di Borgogna]] ]]
 
=== La difficile reggenza in Borgogna ===
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Una volta eletto, Massimiliano decise di aderire alla [[Guerra d'Italia del 1494-1498|Lega di Venezia]], che vedeva la [[Spagna]], lo [[Stato Pontificio]] e i maggiori stati italiani reagire alla calata dei francesi di Carlo VIII in [[Italia]]. <br>Per organizzare un esercito e scendere in Italia, Massimiliano aveva bisogno di denaro e decise così di convocare una Dieta composta dai Grandi Elettori, i rappresentanti delle città imperiali e i Principi imperiali che avrebbero dovuto votare per fornirgli i sussidi necessari alla guerra. Con la convocazione della [[Dieta di Worms (1495)|Dieta di Worms]] Massimiliano intendeva sia ottenere il denaro necessario a finanziare la sua impresa ma anche disporre un rinnovamento dell'apparato statale, che ottenne con la celebre [[Riforma imperiale]].
 
Ottenuti i finanziamenti, l'imperatore cercò anche l'appoggio dei duchi di Milano, [[Ludovico il Moro]] e [[Beatrice d'Este]], che incontrò nell'estate del 1496 a [[Malles Venosta|Malles]]. Egli rimase particolarmente affascinato dalla duchessa,<ref name=":0" /> tanto che - a detta del cronista [[Marin Sanudo il Giovane|Sanudo]] - fu "a contemplation di la duchessa de Milano" che poco dopo Massimiliano passò "quel [[Alpi|monte]] sì aspro" e in maniera del tutto informale venne a [[Vigevano]],<ref name=":10">{{Cita|Sanudo, Diarii|pp. 241-243}}.</ref> dove si trattenne per qualche tempo in rapporti strettamente amichevoli coi due duchi,<ref>{{Cita|Cartwright|pp. 260-262}}.</ref> prima di avviarsi verso la sua fallimentare impresa di [[Repubblica di Pisa|Pisa]].<ref>''[https://www.google.it/books/edition/Il_De_officio_collectoris_in_regno_Angli/ohL8CgFqzv4C?hl=it&gbpv=0 Il De officio collectoris in regno Angliae]'', di Pietro Griffi, Michele Monaco, 1973, p. 32.</ref>
<br>Massimiliano andò a Milano contro la volontà di tutti i signori tedeschi, e accompagnato soltanto da duecento cavalli, cento soldati e da sei uomini di reputazione, cioè i suoi segretari. Una venuta tanto "domestica" diede molto da parlare in territorio veneziano, poiché a giudizio di ognuno anche il più infimo castellano tedesco sarebbe giunto con maggior pompa.<ref name=":100" /><ref name=":010" /> Rientrò in Germania solo nel dicembre di quello stesso anno. Un mese dopo, la notizia della prematura morte della duchessa fu per lui causa di sincero dolore, e fu visto versare molte lacrime.<ref name=":4">Paolo Negri. Milano, Ferrara e Impero durante l'impresa di Carlo VIII in Italia, Archivio Storico Lombardo: Giornale della società storica lombarda (1917 dic, Serie 5, Fascicolo 3 e 4), pp. 483-484 e 541.</ref>
 
Scese in Italia una seconda volta nel 1498, anche stavolta senza risultati rilevanti.<ref name="Gerosa, p.31">Gerosa, p. 31</ref> Tornato in territorio imperiale, Massimiliano continuò i lavori della Dieta di Worms, che aveva approvato, oltre all'introduzione di una tassa (il ''[[gemeiner Pfennig]]'') per fornire a Massimiliano i mezzi finanziari necessari per le guerre in Italia e contro l'[[Impero ottomano]], il cosiddetto ''[[Landfrieden|Landfrieden perpetuo]]'', con lo scopo di mettere fine alle [[faida|guerre private]], sulla cui vigilanza era chiamato a vegliare un tribunale apposito, il [[Tribunale della Camera imperiale|Reichskammergericht]] (Tribunale della Camera imperiale).
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==== I nipoti: Carlo e Ferdinando ====
Nel [[1501]], quando suo nipote Carlo aveva solo un anno, Massimiliano si impegnò per assicurargli un grande matrimonio. Dopo aver consolidato il dominio degli Asburgo in Spagna, era ora necessario spostare le attenzioni verso la tradizionale nazione avversaria degli Asburgo: la Francia. Così, nell'[[estate]] del 1501, presso [[Lione]], i rappresentanti del re francese [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]] guidati dal [[cardinale]] [[Georges I d'Amboise|d'Amboise]], e quelli dell'imperatore con a capo [[Guglielmo di Croÿ]], decisero che Carlo, duca di Borgogna, avrebbe sposato la figlia del re di Francia, [[Claudia di Francia|Claudia]], che gli avrebbe portato come dote il [[ducato di Bretagna]], quello di [[ducato di Milano|Milano]] e il [[regno di Napoli]]. Quando ci fu un nuovo incontro nel [[1505]] presso [[Hagenau]], Luigi XII rifiutò di concedere la mano della figlia al nipote dell'imperatore, dando in sposa Claudia al suo erede, il [[conti e duchi d'Angoulême|duca d'Angoulême]] Francesco, il futuro re [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Rotti così definitivamente i contatti diplomatici con i francesi, Massimiliano inoltrò trattative di matrimonio con il [[Sovrani d'Inghilterra|re d'Inghilterra]] [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]], che si conclusero con la promessa di matrimonio tra Carlo e la sorella del re, [[Maria Tudor (regina di Francia)|Maria]]. Tuttavia, nel [[1514]], Carlo e Massimiliano subirono un'ulteriore voltafaccia: Enrico VIII decise di rompere la promessa matrimoniale e di concedere sua sorella in sposa all'ormai anziano e vedovo re francese Luigi XII.
 
Se con Carlo i progetti di Massimiliano naufragarono, andò meglio con l'altro nipote, Ferdinando. Nel [[1515]] l'imperatore fece giungere ad [[Innsbruck]], dove risiedeva abitualmente, la figlia del [[Sovrani d'Ungheria|re di Ungheria]] [[Ladislao II di Boemia|Ladislao]], la principessa [[Anna Jagellone|Anna]]; qualche anno prima, infatti, Massimiliano e Ladislao avevano stabilito che Anna avrebbe sposato uno dei nipoti dell'imperatore. Carlo, maggiorenne, decise di opporsi a questa prospettiva, mentre il tutore e nonno del giovane Ferdinando, non accettò che il nipote divenisse consorte della principessa Anna. Così Massimiliano, pur di non far cadere l'accordo, accettò di sposare egli stesso Anna se entro un anno uno dei nipoti non si fosse rassegnato.<ref>Wheatcroft, p. 81</ref> Ma nel [[1516]] morì il nonno di Ferdinando, Ferdinando d'Aragona, e così il giovane acconsentì a sposarsi con Anna. Il matrimonio fu celebrato solo nel [[1521]], a [[Vienna]] quando Massimiliano era già morto da tre anni.
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{{vedi anche|Guerra della Lega di Cambrai|Lega Santa (1511)}}Nel dicembre 1508, con il pretesto di siglare una pace tra l'imperatore e il duca di Gheldria, vi fu un incontro allargato a [[Cambrai]]. Accantonata momentaneamente la questione borgognona, Massimiliano e Luigi XII aderirono alle proposte di Giulio II di dividersi i territori della Repubblica di Venezia, che aveva fornito al Papa un pretesto per la guerra proponendo un proprio candidato per la [[diocesi di Vicenza]] vacante. Giulio II fu convinto ad entrare nel conflitto, che prevedeva il completo annientamento dello stato veneziano, anche la [[Spagna]]. I rappresentanti dei vari sovrani che sarebbero intervenuti militarmente decisero che l'[[Italia]] sarebbe così stata spartita: al re di Francia sarebbero andate [[Cremona]], [[Bergamo]], [[Brescia]]; a Massimiliano il [[Veneto|territorio veneto]] della Serenissima con [[Friuli]] e [[Istria]]; la Spagna avrebbe ottenuto le città portuali della [[Puglia]]; il [[ducato di Ferrara]] e i [[Gonzaga]] di [[Mantova]] avrebbero acquisito zone limitrofe ai loro confini mentre il [[duca di Savoia]] avrebbe ottenuto il controllo dell'isola di [[Cipro]]. La Repubblica ne fu ben presto informata tramite il suo ambasciatore alla corte francese.
 
Nel [[1509]] il conflitto ebbe inizio: in breve tempo il re di Francia attraversò le [[Alpi]] e si scontrò con l'esercito veneziano nella [[battaglia di Agnadello]]. Con un esercito di circa {{M|40000}} uomini e cinquanta cannoni, Luigi XII colse una grande vittoria, annientando completamente lsull'esercito veneziano e ottenendo il controllo del [[Veneto]] sino a [[Mestre]].
Massimiliano intervenne troppo tardi e le sue truppe non furono di nessun aiuto ai francesi, che avevano già sconfitto l'avversario. In ogni caso però gli imperiali occuparono [[Feltre]], [[Belluno]], [[Trieste]] e [[Riva del Garda]], già abbandonate dalla guarnigione veneziana.
 
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Massimiliano aderì quindi alla Lega Santa e, con la collaborazione di Enrico VIII, inferse ai francesi una grave sconfitta nella [[battaglia di Guinegatte (1513)|battaglia di Guinegatte nel 1513]]. Negli anni che seguirono la presenza imperiale nella guerra italiana non fu rilevante.
 
Nel marzo [[1516]], l'imperatore mosse il suo esercito di {{M|20000}} uomini da [[Trento]] alla volta di Milano. Deciso a conquistare un'importante roccaforte veneziana, assediò [[Asola (Italia)|Asola]].<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=M-QrKNzqZUUC&pg=PR64&lpg=PR64&dq=Massimiliano+I%2Bassedio+di+asola&source=bl&ots=ZrVePKFiqp&sig=Df6oFDkOs3nDkUTNBLpWN4S9Hw4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjqusiJicPLAhXBew8KHc_TCzI4ChDoAQg2MAY#v=onepage&q=Massimiliano%20I%2Bassedio%20di%20asola&f=false |titolo=Storia delle repubbliche italiane de' secoli di mezzo. |accesso=15 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160317113038/https://books.google.it/books?id=M-QrKNzqZUUC&pg=PR64&lpg=PR64&dq=Massimiliano+I%2Bassedio+di+asola&source=bl&ots=ZrVePKFiqp&sig=Df6oFDkOs3nDkUTNBLpWN4S9Hw4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjqusiJicPLAhXBew8KHc_TCzI4ChDoAQg2MAY#v=onepage&q=Massimiliano%20I%2Bassedio%20di%20asola&f=false |dataarchivio=17 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref> DopoDurante i tre giorni di assedio, dal 16 al 19 marzo, milizie e abitanti, agli ordini del nobile Provveditore veneziano Francesco [[Contarini]] e sostenuti dal condottiero [[Gian Francesco Daina|Riccino Daina]], tennero testa agli imperiali che furono costretti a ritirarsi verso [[Orzinuovi]] e [[Soncino]].<ref>Domenico Bernoni, ''Notizie biografiche di ragguardevoli Asolani'', Oneglia, 1863.
</ref> Le fasi della battaglia furono immortalate in un celebre dipinto del [[Tintoretto]], [[Assedio di Asola]], datato 1544-1545.
 
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== Matrimoni e figli ==
{{Asburgo (1438-1519)}}
Massimiliano si sposò duetre volte, prima con:
 
* [[Maria di Borgogna]] ([[1457]]-[[1482]]), dalla quale ebbe:
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Golden Fleece Ribribbon bar.gifsvg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Toson d'oro
|collegamento_onorificenza=Ordine del Toson d'oro
Riga 271 ⟶ 274:
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Garter UK ribbon.pngsvg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giarrettiera
Riga 315 ⟶ 318:
* {{cita libro| Girolamo | Arnaldi | L'Italia e i suoi invasori | 2004 | Laterza | Bari}}
* {{cita libro| Guido | Gerosa | Carlo V | 1989 | Mondadori | Cles}}
* {{cita libro|autore=Andrew Wheatcroft|titolo=Gli Asburgo|città=Roma|editore=editori Laterza|anno=2002|isbn=88-420-6715-6|sbn=IT\ICCU\RAV\0942260RAV0942260|cid=Wheatcroft, 2002}}
* {{cita libro|autore=Stephan Vajda|titolo=Storia dell'Austria. Mille anni fra Est e Ovest|città=Milano|editore=BombianiBompiani|anno=1986|sbn=IT\ICCU\CFI\0030268CFI0030268|cid=Vajda, 1986}}
* {{cita libro| Mario |Genesi|"Una chanson epitalamica negli arazzi cinquecenteschi delle nozze di Massimiliano d'Asburgo e Maria di Burgundia della Pinacoteca del Collegio Alberoni di Piacenza", in "Strenna Piacentina 2010"|Piacenza|TEP di Concari e Zilocchi }}
* {{Cita libro|autore=Julia Mary Cartwright|traduttore=A. G. C.|titolo=Beatrice d'Este, Duchessa di Milano|anno=1945|editore=Edizioni Cenobio|città=Milano|cid=Cartwright}}
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|successivo = [[Filippo I d'Asburgo|Filippo il Bello]]
|immagine = Blason fr Bourgogne.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = titolo onorifico
|carica = [[Cavalieri del Toson d'oro|Gran maestro dell'Ordine del Toson d'oro]]
|periodo = [[1477]]-[[1482]]
|precedente = [[Carlo I di Borgogna]]
|successivo = [[Filippo I d'Asburgo]]
|immagine=
}}
{{Box successione