Khalid Shaykh Muhammad: differenze tra le versioni
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|Nome = Khalid
|Cognome = Shaykh Muhammad
|PostCognomeVirgola = traslitterato preferibilmente dai ''media'' come '''Khalid Shaikh Mohammed'''
|PreData = {{arabo|خالد شيخ محمد|}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Belucistan
|LuogoNascitaLink = Belucistan (Pakistan)
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
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|Attività = terrorista
|Nazionalità = pakistano
|Immagine = Khalid Shaikh Mohammed after capture.jpg
|Didascalia = Khalid
|PostNazionalità = , membro di [[al-Qāʿida]], imputato per essere l'organizzatore degli [[attentati dell'11 settembre 2001]]
}}
Khalid Shaykh Muhammad ({{arabo|خالد شيخ محمد|}}; traslitterato preferibilmente dai ''media'' come '''Khalid Shaikh Mohammed''', oltre a essere noto con almeno 50 [[pseudonimo|pseudonimi]]<ref name="alias">Inclusi Ashraf Refaat Nabith Henin, Khalid Abdul Wadood, Salem Ali, Abd al-Majid, Abd Allah al-Fak'asi al-Ghamdior, Fahd bin Abd Allah bin Khalid.</ref><ref>{{Cita web|titolo=U.S. v. Khalid Shaikh Mohammed military tribunal charges|url=http://news.findlaw.com/nytimes/docs/terrorism/usksmetal20808chrgs.pdf|editore=FindLaw|accesso=15 luglio 2008|formato=PDF}}</ref>) è un prigioniero sotto custodia militare statunitense, imputato di atti di [[terrorismo]], incluso l'[[omicidio di massa]] di civili. È stato citato in giudizio l'11 febbraio [[2008]] per [[crimini di guerra]] ([[U.S. v. Khalid Shaykh Muhammad, et al.]]) e per omicidio in virtù del [[Military Commissions Act del 2006]] e rischia l'esecuzione capitale qualora fosse riconosciuto colpevole.▼
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Khalid Shaykh Muhammad è stato membro dell'organizzazione [[al-Qa'ida|al-Qāʿida]] di [[Osama bin Laden]], malgrado abbia vissuto in [[Kuwait]] anziché in [[Pakistan]], guidando le operazioni di [[propaganda]] di al-Qāʿida per qualche tempo verso il 1999. Secondo il [[rapporto della Commissione sull'11 settembre]] è stato "il principale architetto degli attacchi dell'11 settembre". Si crede che egli abbia svolto, o che abbia confessato di aver svolto, un ruolo in molti dei più significativi complotti terroristici negli ultimi vent'anni, incluso l'[[attentato al World Trade Center del 1993]], il complotto denominato [[Progetto Bojinka]], un fallito attacco nel 2002 ai danni dell'[[U.S. Bank Tower]] di Los Angeles, l'[[Attentato di Bali del 2002|attentato di Bali]] dello stesso anno, il fallito attentato all'[[American Airlines Flight 63]], i [[Complotti del Millennio]] e l'assassinio di [[Daniel Pearl]] in Pakistan.▼
▲Khalid Shaykh Muhammad è stato membro dell'organizzazione [[al-Qa'ida|al-Qāʿida]] di [[Osama bin Laden]], malgrado abbia vissuto in [[Kuwait]] anziché in [[Pakistan]], guidando le operazioni di [[propaganda]] di al-Qāʿida per qualche tempo verso il 1999. Secondo il [[rapporto della Commissione sull'11 settembre]] è stato "il principale architetto degli attacchi dell'11 settembre". Si crede che egli abbia svolto, o che abbia confessato di aver svolto, un ruolo in molti dei più significativi complotti terroristici
Khalid Shaykh Muhammad è stato catturato a [[Rawalpindi]] (Pakistan) il 1º marzo 2003 dall'[[CIA]]/[[Inter-Services Intelligence|ISI]], forse in azione congiunta con agenti del [[Servizio di Sicurezza Diplomatico]] statunitense e tradotto in un carcere americano, dove tuttora si trova. Nel settembre 2006, il governo USA ha annunciato di aver trasferito Khalid Shaykh Muhammad dal suo carcere segreto al [[campo di prigionia di Guantánamo]] Bay a [[Cuba]].<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/5321606.stm Bush admits to CIA secret prisons], BBC News, Thursday, 7 settembre 2006, 04:18 GMT 05:18 UK</ref> [[Human Rights Watch]] e lo stesso Khalid Shaykh Muhammad hanno denunciato il fatto che le autorità statunitensi lo avrebbero sottoposto a torture, un'accusa che è stata confermata dalle notizie divulgate il 4 febbraio 2008, allorché fu rivelato che era stato sottoposto alla controversa tecnica di "annegamento simulato", chiamato anche "[[waterboarding]]"<ref name="Reuters article">{{Cita web|data=8 maggio 2008 | url=https://www.reuters.com/article/latestCrisis/idUSN08420997 | titolo=US judge orders CIA to turn over 'torture' memo-ACLU | editore=[[Reuters]] | accesso=24 maggio 2008}}</ref>. Secondo le memorie legali prodotte dall'Amministrazione [[George W. Bush|Bush]], Ufficio di Consulenza Legale, Muhammad è stato immerso in acqua fin quasi alla morte per asfissia per 183 volte in un solo mese.
Nel marzo 2007, dopo quattro anni di carcere, inclusi sei mesi nel campo di prigionia di Guantánamo, Khalid Shaykh Muhammad - come è stato affermato da un [[Tribunale per il riesame dello status di combattente]]<ref name="BBC_Transcript">{{Cita web |data=10 marzo 2007 |url = http://news.bbc.co.uk/2/shared/bsp/hi/pdfs/15_03_07_mohammed_transcript.pdf|titolo = Khalid Sheikh Mohammed confession transcript |formato = PDF |editore = [http://www.defenselink.mil/news/transcript_ISN10024.pdf http://www.defenselink.mil]| accesso=28 agosto 2007 | cognome= }}</ref> a Guantanamo Bay - ha confessato di essere stato il principale progettista degli [[attentati dell'11 settembre 2001]], del fallito attentato condotto da [[Richard Colvin Reid]] tramite esplosivo nascosto all'interno del tacco della propria scarpa a bordo di un aeroplano che volava sopra l'[[oceano Atlantico]], dell'attentato di Bali del 2002 in un night club, dell'[[attentato al World Trade Center del 1993]] e di vari altri falliti attentati.<ref name="CNN">{{Cita news |titolo= Transcript: Khalid Sheikh Mohammed confesses 9/11 role |url=https://www.cnn.com/2007/US/03/14/guantanamo.mohammed/index.html |editore=[[CNN]] |data=14 marzo 2007 |accesso=14 marzo 2007}}</ref>
L'8 dicembre 2008, Muhammad e quattro suoi difensori inviarono una nota al giudice militare in cui esprimevano il desiderio dell'imputato di confessare e di dichiararsi colpevole.<ref name="guiltyplea">{{Cita news |autore=[[Reuters]] wire service |titolo=Sept. 11 Defendants Ask to Plead Guilty |url=https://www.nytimes.com/reuters/us/guantanamo-hearings-pleas.html |pubblicazione=[[The New York Times]] |data=8 dicembre 2008 |accesso=8 dicembre 2008 |urlmorto=sì }}{{Cita news |titolo=Top 9/11 suspects to plead guilty |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/7770856.stm |editore=[[BBC News]] |data=8 dicembre 2008 |accesso=8 dicembre 2008 }}</ref>
==
Si afferma generalmente che Khalid Shaykh Muhammad sia nato in [[Belucistan (Pakistan)]].<ref name="hrw">[https://www.hrw.org/news/2012/10/26/khalid-sheikh-mohammed Khalid Sheikh Mohammed | Human Rights Watch<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="nyt">{{Cita news|titolo=Khalid Shaikh Mohammed - The Guantánamo Docket|url=http://projects.nytimes.com/guantanamo/detainees/10024-khalid-shaikh-mohammed|accesso=25 dicembre 2012|editore=The New York Times}}</ref><ref>[https://www.documentcloud.org/documents/82528-isn-10024-khalid-shaikh-mohammed-jtf-gtmo.html#document/p1 ISN 10024 - Khalid Shaikh Mohammed - JTF-GTMO Detainee Assessment<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="biography">{{Cita web |url=http://www.biography.com/people/khalid-sheikh-mohammed-241188 |titolo=Copia archiviata |accesso=25 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140908023001/http://www.biography.com/people/khalid-sheikh-mohammed-241188 |dataarchivio=8 settembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="who2">[http://www.who2.com/bio/khalid-sheikh-mohammed Khalid Sheikh Mohammed Biography - Birthday, Photos - Who2.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Trascorse alcuni dei suoi anni di formazione in [[Kuwait]], proprio come suo nipote, [[Ramzi Yusuf]] (tre anni più giovane di lui).<ref>BBC 16 marzo 2007 {{Cita web |data= 16 marzo 2007 09:25 GMT|url = http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/2811855.stm |titolo = ProFile: Al-Qaeda 'kingpin'|editore = [[BBC]]| accesso=28 agosto 2007 | cognome=[[BBC]] |citazione=1965 in Kuwait into a family originally from the Pakistani province of Baluchistan, which borders Iran and Afghanistan.}}</ref> Si affiliò alla [[Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] all'età di 16 anni. Tornò in Pakistan subito dopo e dopo avervi trascorso qualche tempo, si recò negli [[Stati Uniti d'America]] per un ulteriore periodo di studio.
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=== L'arresto evitato in Qatar ===
Ai primi del 1996 fuggì in [[Pakistan]] per evitare la sua cattura da parte delle autorità statunitensi.<ref name="9-11commission">{{Cita web |anno=2007 |url = https://www.9-11commission.gov/report/911Report_Ch5.htm|titolo = AL QAEDA AIMS AT THE AMERICAN HOMELAND - CH5|editore = [https://www.9-11commission.gov 9-11commission]| accesso=28 agosto 2007 | cognome=[https://www.9-11commission.gov 9-11commission]|citazione=In January 1996, well aware that U.S. authorities were chasing him, he left Qatar for good and fled to Afghanistan, where he renewed his relationship with Rasul Sayyaf.9}}</ref> Volando via dal Qatar trovò rifugio presso lo ''Shaykh'' [[Abd Allah ibn Khalid Al Thani]], che nel 1996 era il ministro del Qatar per gli Affari Religiosi.<ref>"Context of 'January-May 1996: US Fails to Capture KSM Living Openly in Qatar'" "Cooperative Research History Commons" {{cita web |url=http://www.cooperativeresearch.org/context.jsp?item=a96qatar |titolo=Copia archiviata |accesso=9 dicembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050301232732/http://www.cooperativeresearch.org/context.jsp?item=a96qatar |dataarchivio=1º marzo 2005 }}</ref><ref>[[Wayne Barrett]], November 27, 2007 http://www.villagevoice.com/news/0748,barrett,78478,6.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081012050652/http://www.villagevoice.com//news/0748,barrett,78478,6.html|date=12 ottobre 2008}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.propeller.com/viewstory/2007/11/29/olbermann-giulianis-direct-connections-to-terrorists/?url=http%3A%2F%2Fca.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D8wCTXcsB7zU&frame=true |titolo=Home {{!}} Propeller<!-- Bot generated title --> |accesso=20 aprile 2009 |dataarchivio=2 dicembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071202212342/http://www.propeller.com/viewstory/2007/11/29/olbermann-giulianis-direct-connections-to-terrorists/?url=http%3A%2F%2Fca.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D8wCTXcsB7zU&frame=true |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.motherjones.com/mojoblog/archives/2007/11/6339_rudy_is_a_terro.html MotherJones Blog: ''Village Voice'': Giuliani Did Business With Terrorism Supporter<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>Marcus Baram, ABC News November 29, 2007 "Giuliani's Ties to Qatar Raise Questions for Mr. 9/ll" {{cita web |url=http://blogs.abcnews.com/theblotter/2007/11/giulianis-ties.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 dicembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071201174612/http://blogs.abcnews.com/theblotter/2007/11/giulianis-ties.html |dataarchivio=1º dicembre 2007 }}</ref>
== Presunte attività terroristiche ==
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=== Attentato dinamitardo al World Trade Center del 1993 ===
{{Vedi anche|Attentato al World Trade Center del 1993}}
Questo attacco fu pianificato da un gruppo di cospiratori che includevano [[Ramzi Yusuf]], [[Mahmud Abu Halima]], [[Muhammad Salame]], [[Nidal Ayyad]] e [[Ahmad Ajjaj]]. Costoro ricevettero aiuto finanziario dallo zio di Yusuf, Khalid Shaykh Muhammad.
=== Il Progetto Bojinka ===
{{Vedi anche|Progetto Bojinka}}
Dopo aver visto il rispetto che Ramzi Yusuf s'era guadagnato a causa dell'attentato dinamitardo del 1993 al World Trade Center di [[New York]], Muhammad decise d'impegnarsi in modo
<blockquote>"Usando gli orari aerei, Khalid Shaykh Muhammad e Ramzi Yusuf progettarono uno schema per mezzo del quale cinque uomini avrebbero potuto, in un sol giorno, entrare a bordo di 12 diversi voli — due per tre di questi uomini, tre per ognuno dei rimanenti uomini — innescare e collocare a bordo le loro bombe e abbandonare il velivolo, lasciando che i timer innescassero le bombe nei vari giorni successivi. Col tempo le bombe sarebbero esplose, gli uomini-attentatori sarebbero ormai stati lontani ed estranei a qualsiasi ragionevole sospetto. Il calcolo era semplice: 12 voli con almeno 400 passeggeri per volo. Qualcosa di assai prossimo alle 5.000 vittime. Sarebbe stato un giorno di gloria per loro [gli attentatori], di calamità per gli Americani che gli attentatori immaginavano avrebbero riempito gli aeroplani."<ref name="mcdermott">McDermott, Terry. {{Cita web|url=http://www.latimes.com/news/nationworld/nation/la-na-manila11aug11,0,802872.story?coll=la-home-headlines|titolo="Echoes of '95 Manila Plot|accesso=13 settembre 2006}} ''Los Angeles Times'' 11 agosto 2006.</ref></blockquote>
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Proprio come Muhammad s'era trasferito di nuovo in Afghanistan, Bin Laden e i suoi fedeli avevano del pari spostato le loro operazioni nello stesso Paese. Abu Hafs al-Masri (nome "di battaglia" di [[Mohammed Atef]], capo delle operazioni di Bin Laden, organizzò un incontro tra Bin Laden e Muhammad a [[Tora Bora]] verso metà del 1996, in cui Muhammad abbozzò un piano che sarebbe dovuto diventare col tempo il quadruplo dirottamento del 2001.<ref>{{Cita news |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/3128802.stm |titolo=Suspect 'reveals 9/11 planning' |editore=BBC News |data=22 settembre 2003}}</ref> Bin Laden esortò Muhammad a diventare un membro a pieno titolo di al-Qāʿida, ma egli seguitò a declinare l'invito all'impegno politico fin verso i primi del 1999, dopo gli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]] di [[Nairobi]] e [[Dar es Salaam]] che lo convinsero che Bin Laden era effettivamente connesso alle aggressioni contro gli Stati Uniti d'America.<ref name="911-ch5">{{Cita libro |titolo=9/11 Commission Report |autore=National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States |anno=2004 |editore=Government Printing Office |capitolo=Chapter 5 |url=https://www.9-11commission.gov/report/911Report_Ch5.htm}}</ref> Muhammad intendeva mantenere un certo grado di autonomia come ''mujāhid'' (combattente del ''[[jihād]]'').
Il rapporto della Commissione 9/11 Commission nota a p. 149 che Muhammad aveva trasferito la sua famiglia dall'[[Iran]] a [[Karachi]] ([[Pakistan]]) nel 1997. Lo stesso anno egli tentò senza successo di unirsi al capo dei ''mujāhidīn'' Ibn al-Khattab in [[Cecenia]], un'altra area d'interesse particolare per Muhammad. A quanto sembra non fu in grado però di viaggiare alla volta della Cecenia e perciò tornò in Afghanistan, dove a poco a poco si mise in luce all'interno di ''[[al-Qa'ida|al-Qāʿida]]'' e infine accettò l'invito di [[Osama bin Laden|Bin Laden]] a recarsi a [[
Khalid Shaykh Muhammad ha viaggiato per tutto il mondo facendo ampio uso di passaporti falsi ed è stato più volte sul punto di essere individuato e arrestato dalle autorità statunitensi.
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Negli interrogatori di [[Ramzi bin al-Shibh]] e di Khalid Shaykh Muhammad (catturati rispettivamente nel 2002 e nel 2003) si afferma che Muhammad era stato l'istigatore e il principale organizzatore degli attacchi. Suo cugino, [[Ali Abd al-Aziz Ali]], è stato uno dei maggiori finanziatori degli attacchi.
Il primo piano di dirottamento che Muhammad presentò alla leadership di [[al-Qa'ida]] parlava di numerosi aeroplani, sia della costa atlantica, sia della costa pacifica da dirottare e abbattere sugli obiettivi. Il suo piano si sviluppò da un primo fallimentare complotto noto come "[[Progetto Bojinka]]", che esigeva 10 o anche più aeroplani da far esplodere in volo o da dirottare per usarli come missili. Bin Laden respinse alcuni possibili obiettivi suggeriti da Muhammad, come la [[U.S. Bank Tower]] di [[Los Angeles]].<ref>{{Cita libro |titolo=The Looming Tower: Al-Qaeda and the Road to 9/11 |autore=[[Lawrence Wright (giornalista)|Wright, Lawrence]] |anno=2006 |editore=Knopf |pagine=308}}</ref>
Alla fine del 1998 o i primi del 1999, Bin Laden dette la sua approvazione a Muhammad perché proseguisse a organizzare il complotto.<ref name="911-ch5"/> Una serie di incontri avvenne nella primavera del 1999, in cui furono coinvolti Khalid Shaykh Muhammad, Osama bin Laden e il suo capo militare [[Mohammed Atef]].<ref name="911-ch5"/> Bin Laden assicurò la propria guida del complotto, oltre al suo sostegno finanziario.<ref name="911-ch5"/> Bin Laden fu altresì coinvolto nella selezione di personale che doveva prender parte al complotto, inclusa la scelta di [[Mohamed Atta]] nella sua veste di capo dei dirottatori.<ref>{{Cita libro |autore=Bergen, Peter |titolo=[[The Osama bin Laden I Know]] |editore=Free Press |anno=2006 |pagine=283}}</ref> Muhammad assicurò sostegno operativo, come la selezione degli obiettivi da colpire e l'aiuto per organizzare il viaggio dei dirottatori.<ref name="911-ch5"/>
Dopo la scelta di Atta per comandare la missione, "egli [Muhammad] s'incontrò con Bin Laden per discutere degli obiettivi da colpire: il [[World Trade Center]], che rappresentava l'economia degli Stati Uniti; il [[Pentagono]], un simbolo della potenza militare statunitense; e il [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]] di [[
"Bin Laden sottopose per mesi a pressioni KSM (Khalid Shaykh Muhammad) perché fosse anticipata la data dell'attacco. Secondo KSM, Bin Laden aveva sempre chiesto che gli attacchi avvenissero nella prima metà del 2000, dopo che il leader dell'opposizione in Israele, [[Ariel Sharon]] aveva provocato una grave crisi nel [[Vicino Oriente]] con la sua provocatoria e contestata visita nella Spianata Sacra delle Moschee di [[Gerusalemme]] (sito sacro all'[[Ebraismo]] e all'[[Islam]]), per affermare la volontà d'inglobare l'intera Città Santa allo Stato ebraico. Sebbene Bin Laden riconoscesse che Atta e gli altri piloti fossero da poco giunti negli USA per cominciare i loro corsi di addestramento al pilotaggio, il leader di al-Qāʿida intendeva punire gli Stati Uniti per il loro puntuale sostegno a Israele. Si dice che egli avesse chiesto a KSM se sarebbe stato sufficiente semplicemente far precipitare gli aerei dirottati senza colpire specifici obiettivi. KSM si oppose a tali pressioni, spiegando che l'operazione non avrebbe avuto successo se i piloti non fossero stati addestrati convenientemente e se il gruppo di dirottatori non fosse stato più numeroso".
In un'intervista del 2002 al giornalista di [[Al Jazeera]] [[Yosri Fouda]], Muhammad ammise il proprio coinvolgimento e così pure quello di [[Ramzi bin al-Shibh]], per quanto riguardava l'"Operazione Martedì Santo" (Holy Tuesday Operation)".<ref>{{Cita news |url=http://www.guardian.co.uk/international/story/0,3604,906911,00.html |titolo=
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=== Attentato del nightclub di Bali ===
{{Vedi anche|Attentato di Bali del 2002}}
Khalid Shaykh Muhammad fu anche indirettamente implicato nell'[[Attentato di Bali del 2002|attentato dinamitardo del 2002]] contro un nightclub di [[Bali]], in
== Cattura, interrogatori e voci di maltrattamenti ==
L'11 settembre del 2002, membri del [[Inter-Services Intelligence]] (ISI) pakistano, affermarono di aver ucciso o catturato Khalid Shaykh Muhammad durante un raid a [[Karachi]] che aveva portato alla cattura di Ramzi bin al-Shibh. Alcune persone dichiararono invece che KSM era fuggito e che solo la sua famiglia era stata imprigionata.<ref>Syed Saleem Shahzad, "A chilling inheritance of terror" ''Asia Times'', 30 ottobre 2002, [http://www.atimes.com/atimes/South_Asia/DJ30Df01.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090531065617/http://www.atimes.com/atimes/South_Asia/DJ30Df01.html
Il 1º marzo 2003, l'ISI dichiarò che lo avevano catturato nel corso di un raid a [[Rawalpindi]] (Pakistan) nel corso di un'operazione congiunta con gli elementi operativi (la [[Special Activities Division]]) della CIA.<ref>[https://www.nytimes.com/2008/06/22/washington/22ksm.html Inside a 9/11 Mastermind's Interrogation - Series - NYTimes.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In seguito a tale dichiarazione, alcune fonti ufficiali pakistane sostennero che egli era stato immediatamente trasferito sotto la custodia degli Stati Uniti senza dar corso ad alcuna procedura di [[estradizione]], mentre altre dichiararono che egli era rimasto sotto custodia pakistana. Il raid ebbe luogo nella casa di [[Ahmad Abd al-Quddus]], che era stato parimenti arrestato come agente di al-Qāʿida. La famiglia di ʿAbd al-Quddūs dichiarò alla stampa che Khalid Shaykh Muhammad non era nell'abitazione, che ʿAbd al-Quddūs era disabile e che non era mai stato un associato di al-Qāʿida, e che la polizia che aveva condotto l'operazione non aveva chiesto di Khalid Shaykh Muhammad. Altri resoconti giornalistici sostennero che fonti [[Talebani|talebane]] pakistane avevano dichiarato che KSM non era stato catturato e che era ancora alla macchia.
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* una lista di militanti di al-Qāʿida, uccisi e feriti.
Tuttavia, nell'audizione Khalid Shaykh Muhammad obiettò che il computer non gli apparteneva e che esso era di [[Mustafa Ahmad al-Hawsawi]], arrestato assieme a lui.[https://en.wikisource.org/wiki/Verbatim_Transcript_of_Combatant_Status_Review_Tribunal_Hearing_for_ISN_10024]
Il 12 ottobre 2004 [[Human Rights Watch]] riferì che 11 sospetti di reato, incluso Khalid Shaykh Muhammad, era stato imprigionato in un carcere segreto in [[Giordania]], in cui poteva essere stato sottoposto a torture sotto la direzione della CIA.<ref name=Hrw>[https://www.hrw.org/backgrounder/usa/us1004/7.htm Eleven Detainees in Undisclosed Locations], ''[[Human Rights Watch]]'', Ottobre 2004</ref><ref name=Hrw2>[https://www.hrw.org/press/2001/11/TortureQandA.htm The Legal Prohibition Against Torture]. ''[[Human Rights Watch]]'', 1º giugno 2004</ref> Fonti ufficiali giordane e statunitensi hanno smentito queste accuse.<ref name="rediff">[http://us.rediff.com/news/2004/oct/18ghost.htm Al Qaeda men in 'ghost prison'], ''[[rediff.com]]'', 18 ottobre 2004</ref><ref name=Bbc041014>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/3742428.stm Jordan denies 'secret US prison'], ''[[BBC]]'', 14 ottobre 2004</ref><ref name="Jurist">[http://jurist.law.pitt.edu/paperchase/2005/03/gonzales-insists-us-did-not-send.php Gonzales insists US did not send prisoners abroad to be tortured] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050903203054/http://jurist.law.pitt.edu/paperchase/2005/03/gonzales-insists-us-did-not-send.php
Il Direttore della CIA, [[Michael Hayden]], dichiarò a una Commissione del Senato statunitense il 5 febbraio 2008, che l'Agenzia aveva fatto ricorso alla tecnica di interrogatorio del cosiddetto [[waterboarding]] per Khalid Shaykh Muhammad.<ref>{{Cita web
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}}</ref>
Nel giugno 2008 un articolo del ''[[The New York Times|New York Times]]'' riportò - citando esponenti non precisati della CIA - che Khalid Shaykh Muhammad era imprigionato in un luogo di detenzione segreto in [[Polonia]], vicino all'aeroporto di [[Szymany]], a circa 170 chilometri a nord di [[Varsavia]] e sarebbe stato qui che egli era stato interrogato e, di fatto, [[tortura]]to con la tecnica del ''waterboarding'', soltanto dopo la quale egli aveva cominciato a "collaborare".
=== Rapporto sull'abuso operato ai danni dei suoi figli da parte degli inquirenti ===
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{{Citazione|"Le guardie pakistane dissero a mio figlio che i ragazzi [di Khalid Shaykh Muhammad] erano tenuti in un'area separata soprastante e che era stato loro negata l'alimentazione e l'acqua da parte di altre guardie. Essi furono torturati psicologicamente ponendo sulle loro gambe formiche o altre creature animali per terrorizzarli e perché dicessero dove era nascosto il loro padre".}}
=== Trasferimento a Guantanamo e udienza davanti al Tribunale per l'
Il 6 settembre 2006 il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|
In un discorso del 29 settembre 2006, il
Nel marzo del 2007 Mohammed fu ascoltato come teste in un'udienza a porte chiuse a Guantánamo Bay. Secondo i resoconti dell'udienza pubblicati dal Pentagono, egli disse: "Io sono stato responsabile dell'operazione dell'11 settembre, dalla A alla Z". Le trascrizioni lo mostrano anche confessare: 1) l'organizzazione degli attentati al [[World Trade Center]] del 1993; 2) l'attentato al nightclub di Bali; 3) il tentativo messo in atto da [[Richard Reid]] che aveva occultato esplosivo nelle sue scarpe. Egli confessò anche di aver pianificato attacchi all'[[Aeroporto di Londra-Heathrow|aeroporto di Heathrow]] e alla Torre dell'Orologio ([[Big Ben]]) del [[Palazzo di Westminster]] a
Il 15 marzo 2007 la [[BBC News]] riferì che "le trascrizioni delle sue testimonianze sono state tradotte dall'[[Lingua araba|arabo]] e stampate dal Dipartimento di Stato della Difesa statunitense dopo l'eliminazione di materiale d'''intelligence'' rilevante. Sembra, a seguito di una domanda di un giudice, che Khalid Shaykh Muhammad avesse reso dichiarazioni sotto tortura, condotta da personale statunitense da cui era tenuto sotto custodia". In trascrizioni del Dipartimento della Difesa, Muhammad disse che le sue dichiarazioni non erano state estorte con metodi violenti, ma Muhammad e gli avvocati che si occupano di diritti dell'uomo hanno dichiarato che egli era stato torturato. Responsabili della CIA avevano in precedenza affermato alla [[ABC News]] che "Muhammad aveva resistito alla tortura definita [[waterboarding]] per due o tre minuti prima di cominciare a parlare".<ref name=Abc>[https://abcnews.go.com/WNT/Investigation/story?id=1322866 CIA's Harsh Interrogation Techniques Described: Sources Say Agency's Tactics Lead to Questionable Confessions, Sometimes to Death] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190406152719/https://abcnews.go.com/WNT/Investigation/story?id=1322866 |data=6 aprile 2019 }}, ''[[ABC News]]'', 18 novembre 2005</ref> Esperti legali sostengono che ciò potrebbe vanificare ogni sua testimonianza. Lo [[Psichiatria forense|psichiatra forense]], il medico [[Michael Welner]], un esperto di false confessioni, ha osservato dalle trascrizioni delle testimonianze che tutto ciò che riguardava la sua famiglia poteva aver sollecitato Muhammad a cooperare assai più di qualsiasi maltrattamento inflittogli in precedenza.<ref>[https://abcnews.go.com/International/Health/story?id=2955471&page=1 ABC News: Expert Looks Beyond Mohammed's Confessions]</ref>
==Seguiti giurisdizionali==
Nel febbraio 2008 è stato accusato di crimini di guerra e omicidio da una commissione militare statunitense nel campo di detenzione
Il 30 agosto 2019, un giudice militare ha fissato la data del processo all'11 gennaio 2021. L'inizio del processo è stato ulteriormente posticipato il 18 dicembre 2020, a causa della pandemia di COVID-19, ed è poi ripreso il 7 settembre 2021. Nell'ottobre 2022 risultava uno dei 35 prigionieri ancora detenuti a [[Campo di prigionia di Guantánamo|Guantánamo]]<ref>[https://www.bbc.com/news/world-us-canada-63438878 ''Guantanamo Bay: US releases oldest detainee Saifullah Paracha'', BBC news, 30 ottobre 2022].</ref>.
Il 31 luglio 2024, Khalid Sheikh Mohammed ha evitato un processo in cui poteva essere condannato a morte, in cambio di una condanna all'ergastolo.<ref>[https://www.abc.net.au/news/2024-08-01/man-accused-of-9-11-attacks-and-accomplices-to-plead-guilty/104168276 ''Man accused of plotting the 9/11 attacks, Khalid Sheikh Mohammed, reaches plea deal'', ABC.net.au, 31 agosto 2024].</ref>.
== Note ==
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