Monte Musinè: differenze tra le versioni
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|nomemontagna=Monte Musinè
|immagine = Musinè dal pilone della costa.JPG
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|div_amm_1={{IT-PMN}}
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|codice = I/B-7.I-A.2.b
}}
Il '''monte Musinè''' (''mont
Si trova all'inizio della [[Val di Susa]] e interessa i comuni di [[Caselette]], [[Almese]] e [[Val della Torre]].
|autore = [[Augusto Monti]]
|url = http://books.google.it/books?id=OEERAQAAIAAJ&q=nebbiolina+musin%C3%A8+torino&dq=nebbiolina+musin%C3%A8+torino&hl=it&sa=X&ei=Cu1XVJqLCcblaMqHgbAB&ved=0CCkQ6AEwAg
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== Etimologia ==
Il nome Musinè viene generalmente considerato una contrazione del [[lingua piemontese|piemontese]] ''monte degli asini'' (Mont
== Descrizione ==
Il Musinè è la montagna più orientale della lunga cresta [[spartiacque]] che separa il bacino della [[Dora Riparia]] da quello della [[Stura di Lanzo]]; la vetta principale presenta un'[[anticima]] settentrionale (il Truc dell'Eremita, 1.101 m) ed è circondata da una serie di elevazioni satelliti: a est il rilievo a quota 535 sul quale sorge il santuario di [[Sant'Abaco]], a ovest il Truc Randolera (666 m) e a nord-est il monte Calvo (551 m). Il Musinè è separato dal vicino [[monte Curt]] (1.323 m) da una lunga costiera boscosa che ha il suo punto più basso nel [[colle
Situato a circa 20 km a ovest di [[Torino]], il Musinè ricade nei territori comunali di [[Caselette]] e [[Almese]] (a loro volta appartenenti alla [[Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone]]) e in quello di [[Val della Torre]] ([[Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone]]). La montagna è completamente inclusa, assieme ai laghetti a nord di [[Caselette]], nel Sito di Interesse Comunitario ([[Sito di Interesse Comunitario|SIC]]) della rete europea [[Natura 2000]] “[[Monte Musiné e Laghi di Caselette]]” (codice IT1110081).<ref name = capri />
Sulla vetta è stata eretta nell'anno [[1901]]<ref>Museo civico di storia naturale di Milano, ''Atti della Società italiana di scienze naturali e del Museo civico di storia naturale di Milano'', vol. 47, ed. La Società, 1908, p. 140</ref> una [[croce di vetta]] bianca in [[cemento armato]], alta ben 15 metri<ref name=pparchi>Aldo Molino, ''Musinè Monte del mistero'', articolo pubblicato sulla rivista ''[[Piemonte Parchi]]'' n. 128, giugno/luglio 2003, pagg. 46-47</ref> (restaurata nel [[1991]])<ref>[http://www.pronello.net/musine.html Intervento Recupero Monumento "Croce del Musinè"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, la quale permette di distinguere facilmente il Musinè da tutte le altre montagne del gruppo. Sulla cima del monte, che è costituita da un grande piazzale erboso disseminato di rocce affioranti, si trova anche una tavola di orientamento, in acciaio inossidabile, con l'indicazione delle principali montagne (tra cui il [[Cervino]]<ref name=pparchi />) visibili da quel punto a occhio nudo nelle giornate di bel tempo. A sua volta il Musinè domina la pianura torinese ed è visibile anche da molto lontano, per esempio dalle [[Alpi Biellesi]].
== Geologia ==
Da un punto di vista geologico il Musinè è noto come uno dei migliori esempi di affioramento in superficie del [[mantello terrestre]]. Si tratta di una scaglia di mantello [[Crosta continentale|continentale]] che venne sollevata e portata alla luce da movimenti [[tettonica|tettonici]] di [[rifting]]. Le rocce di cui è costituito sono principalmente di tipo [[Roccia_magmatica#In base alla composizione chimica|ultrabasico]] (con presenza di [[peridotite|peridotiti]], [[olivina]], [[Spinello (mineralogia)|spinello]]) e si presentano in uno stato molto vicino a quello originario, non essendo state trasformate del [[metamorfismo]] che ha invece interessato varie altre zone della [[Alpi|catena alpina]].<ref> {{cita web | url = https://geoparc-alpescottiennes.eu/fr/monte-musine | titolo = Monte Musinè | editore = Géoparc des Alpes Cottiennes / Geoparco delle Alpi Cozie | accesso = 30 luglio 2021 }}</ref> Perifericamente rispetto alla cima in alcune aree le rocce originarie si sono trasformate in [[serpentinite|serpentiniti]]. Alle falde del Musinè sono presenti [[morena|depositi morenici]] caratterizzati da tessitura molto variabile e che comprendono frammenti rocciosi anche di grandi dimensioni (''[[masso erratico|massi erratici]]'').<ref>{{cita libro | pp = 18-23 | titolo = Studio geologico per adeguamento al P.A.I. | editore = Comune di Caselette / Provincia di Torino | nome = Aldo | cognome = Perotto | capitolo = Aree con presenza di una copertura incoerente | anno = 2014 }}</ref> Questi depositi fanno parte della morena laterale [[sinistra idrografica|sinistra]] dell'[[Anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana]]. Sul lato valsusino il Musinè definisce, assiema al già citato [[Monte Curt]], un ampio [[circo glaciale]] drenato dal Rio Morsino (un affluente del [[torrente Messa|Messa]]) e dal un fitto reticolo [[idrografia|idrografico]] che lo alimenta.<ref>{{cita libro | autore = AA.VV. | p = 112 | titolo = La valutazione ambientale e strategica nella pianificazione degli usi dei suoli | isbn = 9788860551092 | editore = Alinea | anno = 2008| url = https://www.google.it/books/edition/La_valutazione_ambientale_e_strategica_n/iAqXOe5UbfwC?hl=it&gbpv=1&dq=curt+monte+rimboschimenti&pg=PA112&printsec=frontcover | accesso = 29 gennaio 2024 }}</ref>
== Storia ==
[[File:Giacchino C.Sul Musine'. Valle Di Susa, Gruppo Di Escursionisti In Posa Sul Monte Musine' 26A99.jpg|thumb|upright|Gruppo di escursionisti in cima al Musinè nel 1896 (foto C.Giacchino)]]
Indagini archeologiche hanno segnalato il Musinè come area di presenze pre e protostoriche: in territorio di Caselette tracce di una capanna di fine [[Età del Bronzo]] Antico (circa 1700 a.C.) in zona vicino alle vecchie cave di [[magnesite (minerale)|magnesite]] segnalano la più antica frequentazione per ora accertata nell'area del Musinè<ref>A. Bertone e altri, in "Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte" 11 (1993), pp. 274-276</ref>, mentre la Tarda [[Età del Ferro]] (ultimi secoli a.C.) è documentata da più ritrovamenti: in territorio di [[Almese]] da reperti ceramici presso il monte Truc Randolera<ref>A. Bertone, in "Quad. Sopr. Arch. Piem." 3 (1984), pp.279-280</ref> e in quello di Caselette da qualche traccia sulla cima del Moncalvo e soprattutto da un probabile sito rituale alle Rocchette (III-I secolo a.C.) oltre che in un punto poco sotto la vetta del monte<ref>A. Bertone, in "Segusium" 47 (2008), pp. 11-34, in part. pp. 16, 24-25</ref>.
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== Ambiente ==
Il ''Monte Musinè'' è stato individuato dalla L.R. n.19 del 2009 come SIC ([[Sito di Interesse Comunitario]]) con denominazione "[[Monte Musiné e Laghi di Caselette|Monte Musinè e Laghi di Caselette]]". I SIC sono parte della rete [[Natura 2000]], una rete ecologica continentale che al di là della tutela di singole specie o aree vuole difendere la vitalità delle popolazioni isolate permettendo lo scambio di individui tra i vari siti. Il codice assegnato al SIC del Monte Musinè è IT1110081; l'area protetta si estende per 1.524 ettari e comprende, oltre al Musinè, anche i rilievi morenici che lo incorniciano e i piccoli laghi intramorenici di [[Caselette]] e di [[San Gillio]] ([[Lago Borgarino]]). L'inclusione di un'area in un SIC deve, per legge, essere tenuta in debito conto nella [[Valutazione di impatto ambientale|Valutazione di Impatto Ambientale]] (VIA) e [[Valutazione ambientale strategica|Valutazione Ambientale Strategica]] (VAS) prescritte per la realizzazione di grandi opere (quali le infrastrutture di trasporto). Per ogni SIC la Regione Piemonte deve adottare un Piano di Gestione che fornisca indicazioni per una sua gestione in grado di evitare "alterazioni che ne pregiudichino lo stato di conservazione". A seguito dell'adozione di tale piano nel 2017 il sito è stato designato quale [[Zona speciale di conservazione]].<ref>Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 26 maggio 2017 ''Designazione di 9 zone speciali di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina, di 13 ZSC della regione biogeografica continentale e di una ZSC della regione biogeografica mediterrane a insistenti nel territorio della Regione Piemonte, ai sensi dell’art.3, comma 2, del DPR 8 settembre 1997, n. 357” (pubblicato sulla G.U. nr. 135 Serie Generale del 13 giugno 2017)''</ref>
== Accesso alla vetta ==
L'ascensione del Musinè è un itinerario di tipo prettamente [[escursionismo|escursionistico]]. Il sentiero più frequentato segue tutto il crinale sud-est che parte dal campo sportivo di [[Caselette]] (378 m). Prima raggiunge il [[santuario di Sant'Abaco]], dove lungo il sentiero vi sono delle cappellette che funzionano da stazioni della [[via crucis]], poi si inerpica dietro al santuario percorrendo integralmente la cresta sudest, per la quale in poco più di un'ora si può raggiungere la vetta. Dalla cima nelle belle giornate si gode di un buon panorama a 360°.<br /> Essendo il versante esposto al sole, il periodo più indicato per effettuare la salita va da ottobre a maggio, in quanto durante la stagione estiva il caldo può risultare fastidioso. Altri sentieri salgono alla cima da [[Almese]], [[Rivera (Almese)|Rivera]], Milanere o dalle varie frazioni di [[Val della Torre]].<ref name = capri>{{Cita libro| titolo = A piedi in bassa Valle di Susa. Il Musinè e altre escursioni | nome1 = Filippo | nome2 = Aldo | cognome1 = Ceragioli | cognome2 = Molino | editore = edizioni del Capricorno | anno = 2016 | pp=50-88 | isbn = 8877072822 }}</ref>
Per chi si cimenta nell'ascensione del Musinè è d'obbligo fare attenzione alla [[Thaumetopoea pityocampa|processionaria dei pini]], un [[lepidotteri|lepidottero]] le cui larve possono arrecare danni alla salute dell'uomo e a quella di animali.
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== Miti, leggende e presunti fenomeni paranormali ==
Il Monte Musinè è al centro di miti, leggende e dicerie di vario tipo ed è noto per questo agli amanti del mistero. Probabilmente anche per il relativo isolamento rispetto alle altre cime e la particolarità della vegetazione<ref name = CICAP>{{cita web | titolo = Il monte magico | autore = Massimo Polidoro | data = 17 luglio 2008 | editore = [[CICAP]] | url = https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=273552 | accesso =
{{cita news
| autore = [[Nico Orengo]]
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|anno = 2007
| url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0246_01_2005_0311_0004_1887309/
}}</ref>, alla presenza di [[fuochi fatui]] notturni, da rigagnoli nei quali in alcuni punti l'acqua scorrerebbe al contrario rispetto alla [[forza di gravità]], a punto catalizzatore ''radiante'' spirituale delle misteriose rotte o ''linee ortogoniche''<ref>''Monte Musinè'', pagina web su [http://www.valle-susa.it/2008/11/monte-musine/ www.valle-susa.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130315100837/http://www.valle-susa.it/2008/11/monte-musine/ |data=15 marzo 2013 }} (consultato nel novembre 2014)</ref> e a luogo di riunione e raccolta di erbe magiche per le ''masche'' (il termine [[lingua piemontese|piemontese]] per ''streghe'')<ref>{{cita libro | titolo = Torino. Storia e misteri di una provincia magica | nome = Danilo | cognome = Tacchino | editore = Edizioni Mediterranee | anno = 2007 | capitolo = La magie del Musinè | isbn = 9788827218785}}</ref>.
[[File:Musinè_graffiti_ufologici.jpg|thumb|upright|Graffiti di ispirazione [[ufologia|ufologica]] alla base della montagna]]
* Tra gli avvistamenti - veri o presunti - di esseri alieni uno dei più clamorosi risale all'8 dicembre [[1978]] quando, alle falde del monte, due giovani escursionisti videro
* Leggende narrano che fu sede di esilio temporaneo del re della [[Giudea]] [[Erode il Grande]] in espiazione della [[Strage degli innocenti]] raccontata nel [[Vangelo secondo Matteo]], prima di ritornare a [[Gerico]], dove morì<ref>{{cita libro | capitolo = 9. Ancora leggende nella misteriosa Valsusa | nome = Laura | cognome = Fezia | titolo = Il giro di Torino in 501 luoghi | editore = Newton Compton | anno = 2014 | isbn = 9788854170605 }}</ref>.
* Altre leggende narrano che fu proprio qui che apparve a [[Costantino I]] la croce fiammeggiante con la scritta ''[[In hoc signo vinces]]'' (in questo segno vincerai), nel [[312]] alla vigilia della cosiddetta ''[[Battaglia di Torino (312)|Battaglia di Torino]]''<ref>I ''campi Taurinati'' di cui parlano i documenti dell'epoca, sembrerebbero coincidere con la zona pianeggiante tra [[Grugliasco]] e [[Rivoli]], che separa Torino proprio dal massiccio del Musinè</ref> tra l'esercito di Costantino e quello di [[Massenzio]], nell'ambito della [[Guerra civile romana (306-324)|guerra civile]] seguita alla morte di [[Costanzo Cloro]]. Episodio che avrebbe convinto Costantino a convertirsi al [[cristianesimo]]. Proprio per ricordare l'apparizione miracolosa nel 1901 fu eretta sulla cima del monte una croce in cemento armato alta 15 metri, con una targa commemorativa<ref>
[[File:iscrizione pilastrino musinè nel marzo 2006.jpg|thumb|upright=0.6|L'iscrizione sul pilastrino di vetta nel marzo 2006]]
*Sul
== Nella letteratura e nei media ==
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|autore= [[Marcello Simoni]]
|titolo= Il mercante di libri maledetti
|url= https://archive.org/details/ilmercantedilibr0000simo
|anno= 2011
|editore= [[Newton Compton Editori]]
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|isbn= 978-88-541-3194-1
}}</ref>
== Cartografia ==▼
* Cartografia ufficiale italiana dell'[[Istituto Geografico Militare]] (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, [http://www.pcn.minambiente.it/viewer/ consultabile on line]▼
* [[Istituto Geografico Centrale]] - Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 n. 17 - ''Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa''▼
* Fraternali editore - Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n.4 ''Bassa valle Susa Musinè val Sangone collina di Rivoli''▼
==Galleria d'immagini==
Riga 142 ⟶ 136:
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
▲=== Cartografia ===
▲* Cartografia ufficiale italiana dell'[[Istituto Geografico Militare]] (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, [http://www.pcn.minambiente.it/viewer/ consultabile on line]
▲* [[Istituto Geografico Centrale]] - Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 n. 17 - ''Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa''
▲* Fraternali editore - Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n.4 ''Bassa valle Susa Musinè val Sangone collina di Rivoli''
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Val della Torre]]
[[Categoria:Montagne di 1000 m|Musinè]]
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