Pascalet: differenze tra le versioni

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{{F|romanzi|luglio 2017}}
{{Libro
|titolo= Pascalet
|autore= [[Henri Bosco]]
|annoorig= 1958
|genere= [[romanzo]]
|lingua = Francesefr
|ambientazione= [[Francia]]
|protagonista= Pascalet
}}
 
'''''Pascalet''''' è un romanzo scritto da [[Henri Bosco]] e pubblicato nel 1958 al seguito del più conosciuto ''[[Bargabot]]''.
 
È l'unico romanzo dell'autore che ha nel titolo il nome del protagonista, ovvero Pascalet, bambino - alter ego o “ fantasma”"fantasma" di Henri giovane, il quale si ritrova ora a quattordici anni: l'età delle scuole medie vissute in collegio, l'età in cui il ragazzo si rende conto che gli anni passano e che le persone amate, considerate come le proprie radici, non sono eterne.
 
==Trama==
Il romanzo costituisce un vagabondaggio nei ricordi da parte dell'uomo ormai invecchiato: l'uomo è Pascalet de ''[[Il fanciullo e il fiume]]''.
I ricordi non intervengono in successione cronologica ma sono dettati dalle emozioni che riaffiorano.
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Dal luogo in cui il protagonista viene nascosto, una stanza tetra di un sottotetto, da cui vede solo un frammento di un probabile cortile, osserva l'ambiente ristretto che ha davanti a sé: lì scorge un anziano che Bosco definisce ''vieillard'' ed è descritto simile ad un barbone.
 
Infine, da quel nascondiglio Pascalet vede movimenti sospetti ed è in quel momento che tra i ricordi emerge nuovamente Gatzo, il quale nasconde qualcosa: Pascalet ricorda che l'amico una sera costuiha perdeperso i sensi, e si ritrovaè ritrovato al suo risveglio davanti a colei che il protagonista scopre essere Hyacinthe, il ''segreto''.
La ragazza sembra estranea al mondo reale: fissa il giovane ma non parla, viene ricondotta nel suo nascondiglio.
 
A conclusione dell'opera, viene aperto dai due amici un discorso sull'anima, sui diversi ''tipi di anima'', sull'assenza di anima in determinati individui e Hyacinthe rimane una figura eterea, surreale, non tangibile.
 
=== Temi ===
{{portale|letteratura}}
 
[[Categoria:Romanzi di Henri Bosco]]
 
=== Temi ===
* Sogno, Immaginazione e Visione, Anima (Songes – Rêves – Imagination – Vision – âme)
* Infanzia, adolescenza
* Vita in collegio
* Casa come rifugio e contenitore di ricordi (Maison): [[Gilbert Durand]] (ne "Le strutture antropologiche dell'immaginario") sottolinea l'isomorfismo tra la casa e il ventre materno, notando come nelle lingue indoeuropee il sostantivo sia, nella maggior parte dei casi, di genere femminile. In essa ci si sente sicuri e protetti, è il luogo della famiglia e degli affetti e come tale rappresenta la parte più intima di noi. Si tratta di un microcosmo secondario tra l'uomo e il macrocosmo, infatti in essa opera il raddoppiamento: nel caso di un edificio molto ampio si ricerca una piccola casa all'interno della grande per ritrovare se stessi. Nel caso del romanzo Pascalet passa dal collegio, ambiente vasto, dove pure i ricordi cominciano a tornare, a un sottotetto, dove con maggiore chiarezza può riaffiorare l'immagine di Gatzo.
* Casa come rifugio e contenitore di ricordi (Maison)
* Utilizzo delle maiuscole nel testo per sottolineare l'importanza di alcune figure(ex. L'Infirmière, les Camarades...)
* Pascalet racconta al lettore parlandogli direttamente ( es. ''pensez'', ''imaginez''...) dei tre anni passati nel ''collège'': coinvolge cosi' chi legge.
* Uso dell'io narrante.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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[[Categoria:Romanzi di Henri Bosco]]