Pascalet: differenze tra le versioni
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{{F|romanzi|luglio 2017}}
{{Libro
|titolo= Pascalet
|annoorig= 1958
|genere= [[romanzo]]
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Dal luogo in cui il protagonista viene nascosto, una stanza tetra di un sottotetto, da cui vede solo un frammento di un probabile cortile, osserva l'ambiente ristretto che ha davanti a sé: lì scorge un anziano che Bosco definisce ''vieillard'' ed è descritto simile ad un barbone.
Infine, da quel nascondiglio Pascalet vede movimenti sospetti ed è in quel momento che tra i ricordi emerge nuovamente Gatzo, il quale nasconde qualcosa: Pascalet ricorda che l'amico una sera
La ragazza sembra estranea al mondo reale: fissa il giovane ma non parla, viene ricondotta nel suo nascondiglio.
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* Infanzia, adolescenza
* Vita in collegio
* Casa come rifugio e contenitore di ricordi (Maison): [[Gilbert Durand]] (ne "Le strutture antropologiche dell'immaginario") sottolinea l'isomorfismo tra la casa e il ventre materno, notando come nelle lingue indoeuropee il sostantivo sia, nella maggior parte dei casi, di genere femminile. In essa ci si sente sicuri e protetti, è il luogo della famiglia e degli affetti e come tale rappresenta la parte più intima di noi. Si tratta di un microcosmo secondario tra l'uomo e il
* Utilizzo delle maiuscole nel testo per sottolineare l'importanza di alcune figure(ex. L'Infirmière, les Camarades...)
* Pascalet racconta al lettore parlandogli direttamente (es. ''pensez'', ''imaginez''...) dei tre anni passati nel ''collège''
* Uso dell'io narrante.
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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