Lettere di Paolo: differenze tra le versioni
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[[File:P46.jpg|thumb|right|Frammento del [[Papiro 46]], datato al III secolo contenente i versetti {{passo biblico|2Cor|11:33-12:9|libro=no}} della ''[[Seconda lettera ai Corinzi]]''. Il Papiro 46 è il più antico manoscritto esistente riportante brani di lettere di Paolo.]]
Le '''lettere di Paolo''' sono tredici testi contenuti nel canone del [[Nuovo Testamento]] e attribuiti dalla tradizione all'apostolo [[Paolo di Tarso]], in cui l'autore scrive a varie comunità da lui fondate o visitate nei suoi viaggi apostolici o a persone a lui care. L'autenticità di alcune di queste lettere è dibattuta dagli studiosi contemporanei.
In passato la Chiesa cattolica attribuì a Paolo di Tarso anche la ''[[Lettera agli Ebrei]]'', nella quale non è indicato il nome dell'autore; tale lettera è oggi ritenuta, pressoché unanimemente<ref>Cfr, ad esempio:La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, pp. 1722, 1829, ISBN 88-215-1068-9; Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, p. 2770, ISBN 88-01-10612-2; Bibbia di Gerusalemme, EDB, 2011, p. 2843, ISBN 978-88-10-82031-5; Bart Ehrman, Il Nuovo Testamento, Carocci Editore, 2015, pp. 277, 443, 445-446, ISBN 978-88-430-7821-9; Parola del Signore Commentata, traduzione interconfessionale, Nuovo Testamento, LDC/ABU, 1981, p. 652-623. Vedi anche sottostante sezione [[Lettere di Paolo#Lettere attribuite a Paolo|Lettere attribuite a Paolo]] e la voce [[Lettera agli Ebrei]].</ref>, essere di un altro autore. Si sono inoltre conservate alcune lettere che affermano di essere state scritte da Paolo, ma che sono ritenute [[Apocrifo del Nuovo Testamento|apocrife]] dalla maggioranza degli esegeti.
== I testi ==
=== Lettere attribuite a Paolo === * ''[[Lettera ai Romani]]'';
* ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'';
* ''[[Seconda lettera ai Corinzi]]'';
* ''[[Lettera ai
* ''[[Lettera agli Efesini]]'';
* ''[[Lettera ai Filippesi]]'';
* ''[[Lettera ai
* ''[[Prima lettera ai Tessalonicesi]]'';
* ''[[Seconda lettera ai Tessalonicesi]]'';
* ''[[Prima lettera a Timoteo]]'';
* ''[[Seconda lettera a Timoteo]]'';
* ''[[Lettera a Tito]]''
* ''[[Lettera a Filemone]]''.
Le due lettere a Timoteo e la lettera a Tito sono spesso raggruppate sotto il nome di «[[lettere pastorali]]».
=== La ''Lettera agli Ebrei'' ===
La ''[[Lettera agli Ebrei]]'', che segue alle precedenti come 19º libro del Nuovo Testamento, è compresa nel canone biblico stabilito dal [[Concilio di Roma (382)|Concilio di Roma del 382]]<ref name="tertullian.org_ordine_Gelasio">{{cita web|url=http://www.tertullian.org/decretum.htm|titolo=''The'' Decretum Gelasianum De Libri Recipiendis et Non Recipiendis|autore=[[Ernst von Dobschütz]]|sito=tertullian.org|lingua=la|accesso=15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070624051937/http://www.tertullian.org/decretum_fr.htm|dataarchivio=24 giugno 2007|urlmorto=no}}</ref>, che è accolto nella Chiesa cattolica e in numerose altre confessioni cristiane.
Diversamente dalle epistole precedenti, ha la particolarità di non menzionare esplicitamente il nome dell'autore, come anticipa il riferimento del prologo (''Ebrei'' 1:1-4) a [[Ichthys|Gesù Cristo, il Figlio di Dio Salvatore]], assiso alla [[Simbolo degli apostoli|destra del Padre]] e superiore a tutti gli [[gerarchia degli angeli|angeli]]<ref name="Marantha_Ebrei">{{cita web|url= https://www.maranatha.it/Bibbia/6-LettereSanPaolo/65-EbreiPage.htm|titolo= Lettera agli Ebrei|sito= maranatha.it|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180119050457/https://www.maranatha.it/Bibbia/6-LettereSanPaolo/65-EbreiPage.htm|dataarchivio= 19 gennaio 2018|urlmorto= no}}</ref>. Inoltre, lo stile utilizzato in questa epistola è assai diverso da quello delle altre lettere paoline e oggi gli studiosi, pressoché concordemente, ritengono non sia stata scritta da Paolo<ref group="Nota">Gli esegeti de ''La Bibbia'' [[Versioni della Bibbia#Italiano|Edizioni Paoline]] osservano, ad esempio, che tale lettera «riflette sì il pensiero di Paolo, ma secondo l'opinione unanime degli studiosi non sarebbe stata scritta direttamente da lui» e lo storico e biblista [[Bart Ehrman]] sottolinea che «nel testo in realtà non si dice che l'autore sia Paolo: come i vangeli inclusi nel Nuovo Testamento, è anonimo. Esso però è stato accolto nel canone soltanto tra il III e il IV secolo, quando tra i cristiani si era diffusa la convinzione che a scriverlo era stato Paolo. Oggi concordemente si ritiene che l'autore non sia Paolo» (''La Bibbia'', Edizioni Paoline, 1991, pp. 1722, 1829, ISBN 88-215-1068-9; Bart Ehrman, ''Il Nuovo Testamento'', Carocci Editore, 2015, pp. 277, 443, 445-446, ISBN 978-88-430-7821-9. Cfr anche: ''Bibbia TOB'', Elle Di Ci Leumann, 1997, p. 2770, ISBN 88-01-10612-2; ''Bibbia di Gerusalemme'', EDB, 2011, p. 2843, ISBN 978-88-10-82031-5; ; ''Parola del Signore Commentata, traduzione interconfessionale, Nuovo Testamento'', LDC/ABU, 1981, p. 652-623). Per ulteriori dettagli si veda la voce «[[Lettera agli Ebrei]]».</ref>; alcuni esegeti recenti propendono nell'attribuirla ad [[Apollo (Nuovo Testamento)|Apollo]], [[giudaismo|giudeo]] di [[Alessandria d'Egitto]], di cui si parla negli ''[[Atti degli Apostoli]]''<ref>{{Cita passo biblico|At|18,24}}</ref> e nella ''[[Prima lettera ai Corinzi]]''.<ref>{{Cita passo biblico|1cor|1,12}}), ({{Cita passo biblico|1cor|3,6}}), ({{Cita passo biblico|1cor|4,6}}), ({{Cita passo biblico|1cor|16,12}}</ref> Per questi motivi la lettera è oggi stampata, in moltissime edizioni della Bibbia in lingue occidentali, al termine dell'epistolario paolino, benché in molti manoscritti antichi si trovi fra le prime lettere di Paolo.
== Ordinamento nel Nuovo Testamento ==
[[File:PaulT.jpg|upright=1.4|thumb|[[Valentin de Boulogne]] o [[Nicolas Tournier]], ''San Paolo che scrive le sue lettere'', [[XVI secolo]] circa.]]
La lettera agli Ebrei, che non menziona il suo autore, è un caso a parte e viene posta {| class="wikitable" style="text-align:center;"
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! Lettera
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== Dibattito sull'attribuzione ==
La moderna [[critica biblica]] è divisa sull'attribuzione delle lettere. Se un gruppo di lettere è comunemente riconosciuto come sicuramente paolino, alcune sono invece in discussione e altre sono generalmente considerate come [[pseudoepigrafia|pseudoepigrafiche]], cioè non scritte da Paolo, ma a lui attribuite per dare maggiore autorevolezza agli scritti.
L'importanza di una attribuzione non-paolina varia a seconda dell'epistola considerata. Secondo alcuni studiosi le sette epistole non contestate sembrano presentare una visione più [[docetismo|docetica]] e [[gnosticismo|gnostica]] di quelle oggetto di discussione, più ortodosse. [[Elaine Pagels]] dell'[[Università di Princeton]], specializzata nello studio dello gnosticismo, ha ad esempio teorizzato l'appartenenza di Paolo a questa corrente, ma questa idea non ha incontrato accettazione negli ambienti accademici.
Rileva notare che Paolo non scriveva tutte le lettere di suo pugno, ma che si avvaleva della collaborazione di qualche segretario o scriba, fonte di differenze grafiche e stilistiche fra i diversi manoscritti (come attesta {{passo biblico2|Rm|16,22}}).<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2024-09/libro-san-paolo-voltaggio-lori.html|titolo=Paolo, apostolo e maestro della Torah compiuta - Vatican News|sito=www.vaticannews.va|data=2024-09-12|lingua=it|accesso=2024-09-19}}</ref>
Paolo autenticava tutte le lettere, anche quelle dettate, con la sua firma:
{{citazione|Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo; questo serve di segno in ogni mia lettera; è così che scrivo.|{{passo biblico|2 Tessalonicesi|3,17}} (Nuova Riveduta)}}
=== Lettere autentiche ===
L'attribuzione a Paolo è diffusamente riconosciuta per:<ref>Pheme Perkins, [http://books.google.ca/books?id=UuwWpq9SznsC&pg=PA2&lpg=PA2&dq=Philemon+dating&source=bl&ots=3fP2qoyCoL&sig=L45iXK8Lcqb-oMpZlgL9Lhc4qUo&hl=en&ei=hjPSSazPM57yswOQgsHVAw&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PPA4,M1 ''Reading the New Testament: An Introduction''] (Paulist Press, 1988), pp. 4-7.</ref>
* ''[[Prima lettera ai Tessalonicesi]]''.
* ''[[Prima lettera ai Corinzi]]'';
* ''[[Seconda lettera ai Corinzi]]'';
* ''[[Lettera a Filemone]]'';
* ''[[Lettera ai Filippesi]]'';
* ''[[Lettera ai Galati]]'';
* ''[[Lettera ai Romani]]''.
=== Lettere di dubbia autenticità ===
L'attribuzione è oggetto di discussione per:<ref name="New Testament Letter Structure">Felix Just, S.J., [http://catholic-resources.org/Bible/Paul-Disputed.htm «New Testament Letter Structure»], ''[http://catholic-resources.org Catholic Resources]''.</ref>
* ''[[Lettera ai Colossesi]]'';<ref group=Nota>Raymond Edward Brown, ''An Introduction to the New Testament'' (New York: Doubleday, 1997), p. 610: «Al presente il 60% circa degli studiosi sostengono che Paolo non scrisse la lettera».</ref>
* ''[[Seconda lettera ai Tessalonicesi]]''.
La ''[[Seconda lettera ai Tessalonicesi]]'' è molto simile alla prima dal punto di vista stilistico, ma notevolmente differente da quello teologico, in particolare per quanto riguarda la trattazione della ''parusia'' o [[seconda venuta]], e potrebbe essere un rifacimento tardivo.
=== Lettere non autentiche ===
L'attribuzione è generalmente rifiutata per:<ref name="New Testament Letter Structure"/>
* ''[[Lettera agli Efesini]]'';
* ''[[Prima lettera a Timoteo]]'';
* ''[[Seconda lettera a Timoteo]]'';
* ''[[Lettera a Tito]]''.
Le lettere a Filemone, ai Colossesi e agli Efesini costituiscono un gruppo omogeneo per stile, dottrina e circostanze menzionate. Dato che la lettera agli Efesini sembra un ampliamento di quella ai Colossesi, è stato suggerito che anch'essa possa essere un rifacimento tardivo da parte di un discepolo.
Anche le due lettere a Timoteo e quella a Tito sono strettamente imparentate fra loro. Le differenze di stile fra queste lettere, più tarde, e quelle sicuramente attribuite a Paolo {{Senza fonte|sono state interpretate da alcuni come conseguenza della collaborazione di un discepolo alla loro redazione.}}
== Stile ==
Nella precedente e coeva letteratura classica greca e latina, le [[epistola|epistole]] si potevano classificare in due tipi: lettere familiari, in cui la persona si rivolgeva amichevolmente verso l'interlocutore dando notizie di sé e della propria vita; oppure lettere-"[[Trattato (letteratura)|trattati]]" le quali, mediante un linguaggio comunque semplice e confidenziale, trattavano temi [[teologia|teologici]] e [[filosofia|filosofici]] o scientifici (si pensi alle ''[[Lettere a Lucilio]]'' di [[Seneca]]).
Le lettere di Paolo sono diverse dai due generi sopraccitati: non sono trattati perché partono dalla descrizione di situazioni precise e concrete e, pur esponendo spesso una dottrina, non perdono mai il "contatto" vivo e profondo con la realtà propria dei destinatari. Dall'altra parte non si possono neppure definire lettere "private", perché Paolo non si presenta come "semplice amico", bensì come portavoce di [[Dio]] inviato ad evangelizzare e a portare i doni di salvezza del Signore.
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{{quote biblico|Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio <nowiki>[...]</nowiki>, alla Chiesa di Dio che è Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo|1Cor|1,1-3}}
== Significato storico ==
=== Gesù nelle lettere di Paolo ===
[[File:Caravaggio-The Conversion on the Way to Damascus.jpg|thumb|[[Conversione di San Paolo (Caravaggio)|Conversione di San Paolo]], dipinto di [[Caravaggio]] (1600-1601)]][[Paolo]], stando sia agli [[Atti degli Apostoli]] che alle sue stesse lettere, non incontrò mai Gesù; lo conobbe solo dalle proprie visioni e dalle conversazioni con altri cristiani. Ciò nonostante, le sue lettere, scritte in un periodo che va dal [[50]] al [[65]], sono state consultate anche per testimonianze riguardo alla storicità di Gesù.
In particolare, nella sua [[Lettera ai Galati]], Paolo dichiara di essere andato a [[Gerusalemme]] tre anni dopo aver avuto la visione di Gesù sulla strada per Damasco. Aveva viaggiato in [[Penisola araba|Arabia]] ed era tornato a [[Damasco]] prima di visitare [[San Pietro|Pietro]], che Paolo dice essere un apostolo di Gesù, e Giacomo, "il fratello del Signore", che molti credono essere [[Giacomo il Giusto]].
=== Paolo e le prime chiese cristiane ===
Le lettere di Paolo per i cristiani assumono una basilare importanza, in quanto sono la prima testimonianza della predicazione apostolica. Saulo di Tarso, come già prima di lui Simon Pietro, cambia il proprio nome in Paolo (Atti degli apostoli {{passo biblico|At|9|libro=no}}) e passa da un [[integralismo religioso|integralismo]] [[ebraismo|ebraico]] (Atti degli apostoli {{passo biblico|At|7,58-8,3|libro=no}}), in lotta contro la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] nascente, alla predicazione per la diffusione del [[Vangelo]] di [[Cristo]]. In questa sua missione passa da una città all'altra del [[Mar Mediterraneo]], durante i suoi ''quattro viaggi'', costituendo numerose Chiese locali e formando nuovi predicatori del [[Vangelo]]; lo seguirono anche [[Luca evangelista|Luca]] e [[Marco evangelista|Marco]], i due [[evangelista|evangelisti]] non [[apostolo|apostoli]]. L'azione di Paolo ebbe un ruolo di particolare rilievo nell'aprire la comunità cristiana ai pagani.
== Altre epistole paoline ==
Oltre ai testi oggetto della trattazione soprastante, sotto il nome di Paolo circolarono anche altre epistole, ritenute apocrife dal punto di vista sia canonico (e quindi [[apocrifi del Nuovo Testamento]]), sia più strettamente storico-filologico.
* ''[[Terza lettera ai Corinzi]]'';
* ''[[Lettera ai Laodicesi]]'';
La terza lettera ai Corinzi fu considerata canonica per qualche tempo dalla [[Chiesa apostolica armena]]. La lettera ai Laodicesi è considerata senz'altro non canonica.
Va infine ricordato anche il [[carteggio apocrifo di Seneca e Paolo]].
== Note ==
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* Aniceto Molinaro, ''Heidegger e San Paolo. Interpretazione fenomenologica dell'Epistolario paolino'', Roma, Urbaniana University Press, 2008.
== Voci correlate ==
* [[Canone della Bibbia]]
;Opere attribuite a Paolo:
* ''[[Preghiera dell'apostolo Paolo]]''
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{{Storia del cristianesimo}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Gesù|cristianesimo}}
[[Categoria:Lettere di Paolo| ]]
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