Matteo Ricci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Miglioro impaginazione
mNessun oggetto della modifica
 
(6 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 26:
== La vita ==
=== Dalla nascita al 1582 ===
NacqueMatteo inRicci unanacque famiglia nobile dia Macerata, inall'epoca unaparte regionedello in[[Stato cuiPontificio]], in quegliseno anniad visserouna personefamiglia capacinobile. diI coniugaregenitori fedeerano Giovanni Battista Ricci, [[speziale]], e umanesimoGiovanna Angiolelli.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/matteo-ricci_(Dizionario-Biografico)/|titolo=RICCI, Matteo - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-07-14}}</ref> Fin da bambino sognavamanifestò l'intenzione di andarerecarsi un giorno in [[Cina]], terra di cui aveva letto nell'opera di [[Marco Polo]] eed in quella del francescano [[Odorico da Pordenone]]. inIn cuiquest'ultima aveva trovato il racconto, tradel l'altroritrovamento, del ritrovamentoavvenuto nel 1326, dei corpi dei [[Tommaso da Tolentino|quattro frati martiri di Thane]], uccisi nel 1321<ref>{{cita news | url = https://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/le-radici-francescane-della-missione-in-cina-di-matteo-ricci.html |titolo=Le radici francescane della missione in Cina di Matteo Ricci| accesso = 4 giugno 2023}}</ref>. Il loro martirio contribuì ad alimentare il suo desiderio, maturato successivamente, di intraprendere la via della missione per testimoniare [[Cristo]].
 
Iniziò gli studi nel 1561 nel Collegio dei Gesuiti della città natale. Nel 1568, all'età di 16 anni, fu inviato dal padre a Roma per studiare giurisprudenza al [[Collegio Romano]]. Attratto dagli ideali e dalle attività dei Gesuiti, entrònel 1571, a 19 anni, entrò nella Compagnia di Gesù nelcon 1571professione apresso la [[chiesa di Sant'Andrea al Quirinale]]. Si dedicò poi a studi scientifici ed in particolare ad all'astronomia, alla matematica, alla geografia eed alla cosmologia sotto la guida di diversi maestri, tra i quali il tedesco padre [[Cristoforo Clavio]] e padre [[Alessandro Valignano]] da [[Chieti]]. Sotto l'influsso di quest'ultimo maturò la decisione di dedicarsi ad attività missionarie.
 
Nel 1573 padre [[Alessandro Valignano]] venne nominato ''"Visitatore"'' delle missioni delle Indie Orientali, praticamente(che inall'epoca tuttacomprendevano praticamente l'Asia intera), concarica che gli conferì poteri vastissimi ein quanto diretta emanazione del Superiore Generale dei gesuiti. Poco prima, nel 1571, Ricci era stato testimone della cruenta [[battaglia di Lepanto]]. Nel 1577 si trasferì a [[Coimbra]], in [[Portogallo]], per prepararsi alladeguatamente ad intraprendere l'apostolato in Asia;. nelNel marzo 1578, in ottemperanza delle strategie del Visitatorepadre visitatore, salpò da [[Lisbona]] per l'[[India]] assieme ad conaltri 14 confratelli. Il 13 settembre giunse a [[Goa]], avamposto portoghese sulla costa indiana. Qui trascorre alcuni anni, insegnando materie umanistiche nelle scuole della Compagnia. Nel 1580 fu ordinato sacerdote a [[Kochi]] (India), dove celebrò la prima messa il 26 luglio.
 
Nel frattempo, nel 1580, Valignano riuscì ad ottenere la gestione del porto di [[Nagasaki]] che trasformò da porticciolo di pescatori in porto commerciale in grado di far concorrenza a Macaoquelli eddi a[[Macao]] e [[Goa]]. I proventi derivati da queste attività gli consentirono di sviluppareaprire leulteriori missioni in tutta l'Asia. Infatti nel 1582, su sua espressa richiesta, Matteo Ricci lasciò l'India e partì a 30 anni peralla volta ladella Cina, paese nel quale i Gesuiti, fin dalla fondazione dell'ordine nel 1534, desideravano recarsi per fondare nuove missioni. Il pianoprogetto per le Missionimissioni gesuite in Cina era stato preparato dal Valignano nel 1578, con apposite istruzioni scritte al padre provinciale di [[Macao]].
 
=== La missione in Cina ===
[[File:Kunyu Wanguo Quantu (坤輿萬國全圖).jpg|thumb|upright=2.5|''[[Carta geografica completa di tutti i regni del mondo]]'', la cui prima edizione risale al [[1602]]]]
 
Il 7 agosto [[1582]], dopo due mesi di viaggio, Ricci sbarcò a [[Macao]] con il confratello [[Michele Ruggieri]] e visse inizialmente nella Cina meridionale, essendo il resto del paese ancora proibito agli stranieri. Qui, indossati gli abiti dida [[bonzo]], si dedicò all'apprendimento della lingua e dei costumi cinesi e produsse la prima edizione della sua opera cartografica, intitolata ''[[Carta geografica completa di tutti i regni del mondo|Grande mappa dei diecimila Paesi]]'', che univa le conoscenze geografiche dei cinesi a quelle degli occidentali.
 
Matteo Ricci impiegò 18 anni prima di riuscire a stabilirsi nella capitale imperiale [[Pechino]]. In questo periodo fondò cinque residenze missionarie dei gesuiti in Cina.
 
Il 10 settembre [[1583]] Ricci, edsempre ilcol confratello [[Michele Ruggieri]], ottenneroottenne dalle autorità cinesi il permesso di stabilirsi a Shao-ch'ing ([[Zhaoqing]]), ad ovest di [[Canton]], sede del viceré del Kwantung e Kwansi, dove operòpoté vestitocontinuare dala propria opera missionaria, integrandosi con le usanze bonzolocali. Seguendo la via teorica tracciata dal suo maestro e superiore padre [[Alessandro Valignano]], «Farsi cinese con i cinesi» diventò presto il suo motto. Ottenne anche il permesso di costruire una chiesa in loco, edificio che venne edificatacostruito innel corso di due anni.
 
Nel [[1588]] Valignano, scontento dell'impostazione didata dal Ruggieri alla missione - (sua era stata l'idea non fruttuosa di vestirsi da bonzi -) decise di allontanarlo dalla Cina lasciando la gestione della missione al solo Ricci, epreferendo loinvece inviòinviare il Ruggieri dal Papa per sollecitare la predisposizione di una ambasceria in Cina. Ricevette dal pontefice esito negativo. Ruggieri si ritirò in Italia finodove rimase sino alla sua morte.
 
Nel [[1589]] Matteo Ricci si trasferì a [[Shaoguan|Shao-Chou]], dove entrò in stretta amicizia con lo studioso confuciano [[Qu Taisu]] (Chu T'ai‑su); gli insegnò le nozioni basilari della [[matematica]] e gli mostrò un'invenzione tipicamente occidentale come l'[[orologio]]. Qu Taisu gli consigliò a sua volta di abbandonare le vesti da bonzo buddista e di adottare quelle dello studioso cinese. Questo gli valse la possibilità di entrare nei circoli dei mandarini, gli alti funzionari imperiali. In questo periodo egli perfezionò la lingua e riuscì a conoscere in profondità le culture del mondo cinese. Qui costruì la sua seconda chiesa, in stile locale.
 
Nel [[1592]] Ricci fu convocato a Macao da padre Valignano. I due religiosi discussero per due mesi sul criterio di "adattamento" che fosse il più confacente possibile alla cultura ed al carattere dei cinesi. Al termine, Valignano consegnò a Ricci la conseguente direttiva missionaria.
[[File:Ricci Guangqi 2.jpg|thumb|Ricci e [[Xu Guangqi]] in una illustrazione del [[1670]]]]
 
Nel [[1593]] padre Alessandro Valignano approvò le metodologie d'apostolato del Ricci, mutuate ed adattate dalle sue proprie teorie già applicate in Giappone, e lo spronò a recarsi a Pechino. Così, mentre, nel [[1594]], Valignano fondava a [[Macao]] il "Collegio", centro per tutti i missionari di stanza in Cina ed in Giappone, la prima Università dell'Asia orientale, Ricci ed i suoi confratelli dismisero definitivamente gli abiti da bonzi buddisti, presero nomi cinesi (Li Ma Tou dove Li sta per l'iniziale del cognome Ri e Ma Tou come suono più vicino a "Matteo") e scelsero di apparire come letterati confuciani, lasciandosi crescere barba e capelli e facendosi portare in [[portantina]] da tre servi. In questo contesto Ricci ebbe la grande intuizione di identificare il cristianesimo come il naturale sviluppo del confucianesimo iniziale, da un lato facendo intendere che il cristianesimo era una pianta già seminata in oriente e non trapiantata da stranieri, dall'altro spazzando via in tal modo le sovrastrutture "filosofico-teologiche" confuciane più recenti che sarebbero andate in contrasto col catechismo. Queste innovazioni, pur tra le vivaci proteste di domenicani e francescani che stigmatizzavano, tra l'altro, l'eccessivo lusso ostentato, ricevettero il consenso del padre generale della Compagnia di Gesù, [[Claudio Acquaviva]], e di [[papa Clemente VIII]].
Nel [[1593]] padre Alessandro Valignano approvò le metodologie d'apostolato di Ricci, mutuate ed adattate dalle sue proprie teorie già applicate in Giappone, e lo spronò a recarsi a Pechino.
 
Così, mentre, nel [[1594]], Valignano fondava a [[Macao]] il "Collegio", centro per tutti i missionari di stanza in Cina ed in Giappone, la prima Università dell'Asia orientale, Ricci ed i suoi confratelli dismisero definitivamente gli abiti da bonzi buddisti, presero nomi cinesi (Li Ma Tou dove Li sta per l'iniziale del cognome Ri e Ma Tou come suono più vicino a "Matteo") e scelsero di apparire come letterati confuciani, lasciandosi crescere barba e capelli e facendosi portare in [[portantina]] da tre servi. In questo contesto Ricci ebbe la grande intuizione di identificare il cristianesimo come il naturale sviluppo del confucianesimo iniziale, da un lato facendo intendere che il cristianesimo era una pianta già seminata in oriente e non trapiantata da stranieri, dall'altro spazzando via in tal modo le sovrastrutture "filosofico-teologiche" confuciane più recenti che sarebbero andate in contrasto col catechismo. Queste innovazioni, pur tra le vivaci proteste di domenicani e francescani che stigmatizzavano, tra l'altro, l'eccessivo lusso ostentato, ricevettero il consenso del padre generale della Compagnia di Gesù, [[Claudio Acquaviva]], e di [[papa Clemente VIII]].
 
Nel [[1595]] Ricci progettò di recarsi a [[Nanchino]] e Pechino, partì il 18 aprile al seguito di un gran Mandarino che si recava in queste due città, ma fu fermato poco dopo l'inizio del viaggio. Il 28 giugno si stabilì a [[Nanchang]] (circa 1.460&nbsp;km da Pechino), capoluogo del [[Jiangxi]], fondandovi la terza residenza. A Nanchang, su richiesta del Principe di Kienan, raccolse e tradusse in cinese i ''Detti dei nostri filosofi e dei nostri santi sull'amicizia'': fu la prima opera scritta in cinese da Ricci, primo [[sinologia|sinologo]] europeo [<sup>richiede citazione, intanto ci sono anche Martín de Rada e Juan Cobo un po' prima</sup>]. Compose inoltre il ''Palazzo della memoria'', un trattato di [[mnemotecnica]] che riscosse un grande successo.
 
Nel [[1597]] Ricci fu nominato Superiore della Missione di Cina. Al seguito del Ministro dei Riti, che intendeva fargli riformare il calendario cinese, il 25 giugno [[1598]] Ricci lasciò Nanchang alla volta di Nanchino (circa 1.000&nbsp;km da Pechino). Ritornato a Nanchino il 6 febbraio [[1599]], decise di fondare in quella città un'altra residenza. Ricci perfezionò il dizionarietto portoghese-cinese su cui lavorava da anni (fu il primo lavoro sinologico del genere) annotando toni e consonanti aspirate. Completò anche una parafrasi latina dei "Quattro libri" confuciani (四书) e tracciò tre carte geografiche del mondo in lingua cinese: la prima suscitò stupore e indignazione nei suoi interlocutori cinesi, perché Ricci - seguendo la tradizione cartografica occidentale - aveva posizionato l'Europa al centro del planisfero lasciando la Cina vicino al margine destro, il che appariva inaccettabile perché il nome stesso dell'Impero significa «Regno di Mezzo»; per evitare incomprensioni, nelle carte successive Ricci si sforzò di porre sempre la Cina al centro del planisfero. Egli introdusse inoltre nella cultura cinese i primi elementi di [[geometria euclidea]]. Il mandarino Wan Pan fu incuriosito dall'opera di Ricci, in particolare dagli orologi, e lo invitò alla sua corte, a Nanchino.
Nel [[1597]] Ricci fu nominato Superiore della Missione di Cina.
 
Al seguito del Ministro dei Riti, che intendeva fargli riformare il calendario cinese, il 25 giugno [[1598]] Ricci lasciò Nanchang alla volta di Nanchino (circa 1.000&nbsp;km da Pechino). Ritornato a Nanchino il 6 febbraio [[1599]], decise di fondare in quella città un'altra residenza. Ricci perfezionò il dizionarietto portoghese-cinese su cui lavorava da anni (fu il primo lavoro sinologico del genere) annotando toni e consonanti aspirate. Completò anche una parafrasi latina dei "Quattro libri" confuciani (四书) e tracciò tre carte geografiche del mondo in lingua cinese: la prima suscitò stupore e indignazione nei suoi interlocutori cinesi, perché Ricci - seguendo la tradizione cartografica occidentale - aveva posizionato l'Europa al centro del planisfero lasciando la Cina vicino al margine destro, il che appariva inaccettabile perché il nome stesso dell'Impero significa «Regno di Mezzo»; per evitare incomprensioni, nelle carte successive Ricci si sforzò di porre sempre la Cina al centro del planisfero. Egli introdusse inoltre nella cultura cinese i primi elementi di [[geometria euclidea]]. Il mandarino Wan Pan fu incuriosito dall'opera di Ricci, in particolare dagli orologi, e lo invitò alla sua corte, a Nanchino.
 
[[File:Ricci Guangqi 2.jpg|thumb|Ricci e [[Xu Guangqi]] in una illustrazione del [[1670]]]]
 
La sua azione missionaria nel territorio [[Cina|cinese]] negli anni che vanno dal [[1582]] fino alla sua morte (nel [[1610]]), ha segnato la ripresa del [[cattolicesimo]] cinese in concomitanza con tanti altri missionari non solo gesuiti ma anche francescani e domenicani, dopo un lungo silenzio che durava dal [[XIII secolo]]. L'ultima presenza cattolica in Cina può essere considerata la missione del francescano [[Giovanni da Montecorvino]]<ref>([[1247]]-[[1328]]), Frate Minore, primo vescovo di Khanbalik, l'odierna [[Pechino]], inviato alla corte del [[Gran Khan]] del [[Catai|Cathay]] dal [[Papa Nicolò IV]] nel [[1288]]. Cfr. Giuseppe Buffon, ''Khanbaliq. Profili storiografici intorno al cristianesimo in Cina dal medioevo all'età contemporanea (XIII-XIX sec.)'', Ed. Antonianum, Roma 2014</ref>.