Comune vecchio (Scandicci): differenze tra le versioni
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{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Comune vecchio
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|didascalia = Palazzo del Comune vecchio
|paese = ITA
|divamm1 = [[Toscana]]
|città = Scandicci
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = [[Piazza Matteotti (Scandicci)|Piazza Matteotti]], 31
|stato = <!-- default è "in uso" -->
|periodo costruzione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|uso = civile
|altezza =
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|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|area calpestabile =
|costo =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore = Matteo Cocchini
|proprietario = Comune di [[Scandicci]]
|committente = Comune di Casellina e Torri (oggi Scandicci)
}}
L'edificio del '''Comune vecchio''' è stato sede dal
==Storia==
L'edificio, collocato in terreni dati dalla famiglia di possidenti Poccianti per costruirvi la sede del Comune, fu ultimato nel 1870 si trova al centro di [[Piazza Matteotti (Scandicci)|Piazza Matteotti]]. All'architetto comunale Francesco Martelli ( fl. Casellina e Torri, XIX secolo) si deve il progetto del palazzo neorinascimentale<ref> Il palazzo si ispira allo stile dei palazzi di Firenze Capitale progettati dal Poggi. M. Gamannossi, ''FIERAmente Scandicci, 150 anni di esposizione e di storia'', Sicrea edizioni, 2016, p. 31.</ref>, mentre i lavori li diresse Matteo Cocchini di Signa. I lavori costarono 40.000 lire dell'epoca<ref>{{Cita libro|autore=Marco Gamannossi|titolo=Fieramente Scandicci. 150 anni di esposizione e di storia|anno=2016|editore=Sicrea edizioni|cid=Fieramente Scandicci}}</ref>.
Nel giugno del 1870 venne respinta una proposta di collocare sulla facciata "un orologio da torre"<ref>{{Cita|Fieramente Scandicci}}</ref>.
Il cosiddetto "comune vecchio" era stato progettato come una Casa per la comunità: sede dell'amministrazione, in costante dialogo con la piazza e la sua funzione fieristica. Gli uffici comunali si trovavano al primo piano<ref>{{Cita|Fieramente Scandicci}}</ref>.
==Descrizione==
Di sobria architettura tipicamente ottocentesca, mostra elementi classicheggianti nella forma delle finestre e nei piatti bugnati laterali. Caratteristico è il loggiato della facciata che presentava una apertura posteriore dando accesso a Piazza Piave.
<ref>{{cita libro|titolo = Scandicci. Itinerari storico-artistici nei dintorni di Firenze|editore = Ponte alle Grazie|città = Firenze|anno = 1997|curatore = Daniela Lamberini}}</ref>. La ristrutturazione avvenuta nel 2013 ha chiuso il passaggio verso Piazza Piave, collocandovi un ascensore ed ha costruito una
==Utilizzo==
L'edificio fu destinato inizialmente a sede della comunità di [[Casellina e Torri]]<ref>Una delibera del 25 febbraio 1869 relativa alla costruzione dell'edificio lo destinava a “ad uso di Ufizio comunale, delle scuole, e dei loro maestri”</ref>, divenuta poi [[Scandicci|Comune di Scandicci]]; tale destinazione è rimasta sino alla costruzione del nuovo comune nel 1975. L'edificio era caratterizzato da un ampio loggiato riservato alle contrattazioni durante le annuali fiere del bestiame; al piano terreno le due ali ospitavano le scuole elementari (femminili su lato destro della facciata, maschili su quello sinistro), al mezzanino v'erano gli alloggi degli insegnanti e infine al primo piano trovavano posto gli uffici comunali veri e propri.
Al piano terra si trova l'URBAN CENTER, spazio di comunicazione sull'identità urbana e sulle trasformazioni urbanistiche nell'area metropolitana, gestito dall'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e, per la parte riguardante la memoria storica del paesaggio e della comunità locale, a Scandicci Cultura. <ref>{{cita web|url=http://www.comune.scandicci.fi.it/rassegne/bancadati/20131212/SIO4142.PDF|titolo=Nuova vita al Comune vecchio; ospiterà l'Uban center|rivista=La Nazione|data=12 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.scandicci.fi.it/cred/|sito=Comune di Scandicci|titolo=La fabbrica dei saperi|accesso=6 maggio 2015}}</ref>▼
▲Al piano terra si trova l'URBAN CENTER, spazio di comunicazione sull'identità urbana e sulle trasformazioni urbanistiche nell'area metropolitana, gestito dall'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e, per la parte riguardante la memoria storica del paesaggio e della comunità locale,
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Paolo Fabbri|titolo=Scandicci verso il Duemila: dall'espansione edilizia a oggi|città=Scandicci|editore= Centrolibro|data= 2011|ISBN=8886794142}}
* {{cita libro|autore=Mila Guidi|titolo=Un borgo alla periferia fiorentina: Casellina e Torri 1861-1913|città= Scandicci|editore= Centrolibro|anno=2006|ISBN=8886794126}}
* {{cita libro|curatore= Daniela Lamberini|titolo=Scandicci - Itinerari storico artistici nei dintorni di Firenze|editore=Ponte alle Grazie|città=Firenze|anno=1990}}
*{{cita libro|autore=Marco Gamannossi|titolo=Fieramente Scandicci 150 anni di esposizione e di storia|editore= Sicrea edizioni|anno=2016|ISBN=978-88-942009-0-4}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Portale|architettura|Firenze}}
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