Dinastia Liao: differenze tra le versioni
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La '''dinastia Liao''' (
La dinastia sorse dal consolidamento del potere tra i Kitai nell'VIII secolo e dalle loro campagne espansionistiche nella seconda metà del IX secolo. Il capo del [[clan]] Yelü, Abaoji, divenne il capo di tutti i Kitai e proclamò uno stato dinastico in stile cinese nel 916. La dinastia Liao lanciò molteplici campagne militari contro stati e popoli vicini tra cui [[Kumo Xi]], [[Shiwei]], [[Tatari]], [[Zubu]], [[Ongirrat]], [[Balhae]], [[Goryeo]], [[dinastia Tang posteriore]] e [[dinastia Song]]. Le sue conquiste includono le Sedici Prefetture (tra cui l'attuale [[Pechino]] e parte del [[Hebei]]) alimentando una guerra per procura che portò al crollo dei Tang posteriori (923-936). Nel 1004, la dinastia Liao lanciò una spedizione contro la dinastia Song. Dopo pesanti combattimenti e grandi perdite tra i due imperi, le parti siglarono il [[Trattato di Shanyuan]], tramite il quale i Liao costrinsero i Song a riconoscerli come pari inaugurando così 120 anni di pace e stabilità tra le due potenze. L'impero Liao fu il primo stato a controllare tutta la Manciuria.<ref>{{Cita libro|lingua=en|url=https://books.google.com/books?id=eTFMPO5NdKgC&dq=Ruins+of+Identity:+Ethnogenesis+in+the+Japanese+Islands+control+all+of+manchuria&pg=PA227|titolo=Ruins of Identity: Ethnogenesis in the Japanese Islands|nome=Mark James|cognome=Hudson|data=1 agosto 1999|editore=University of Hawaii Press}}</ref>
La tensione tra le pratiche sociali e politiche tradizionali Kitai e l'influenza e i costumi [[Han]] (cinesi) fu caratteristica distintiva della dinastia. Questa tensione portò una serie di crisi di successione: gli imperatori Liao favorirono infatti la tradizione Han della [[primogenitura]], mentre gran parte del resto dell'élite Kitai restò ancorata alla tradizionale successione "barbara" del candidato più forte. Inoltre, l'adozione dei sistemi Han e la spinta alla riforma delle pratiche Kitai portarono Abaoji a istituire due governi paralleli: un'amministrazione settentrionale che governava le aree Kitai secondo le loro pratiche tradizionali ed un'amministrazione meridionale che governava le aree con grandi popolazioni non-Kitai secondo le pratiche governative Han.
La dinastia Liao fu distrutta dagli [[Jurchi]] della [[dinastia Jīn]] nel [[1125]] con la cattura dell'imperatore Tianzuo di Liao. Tuttavia, i restanti lealisti Liao, guidati da [[Yelü Dashi]] (imperatore Dezong di Liao), fondarono la dinastia Liao occidentale ([[1125]]-[[1220]]) o [[Kara Khitay]] che governò su parti dell'[[Asia centrale]] per quasi un secolo prima di essere conquistata dall'[[Impero mongolo]] di [[Gengis Khan]]. Sebbene i risultati culturali associati alla dinastia Liao siano considerevoli e nei musei e in altre collezioni esistano numerose statue e altri manufatti, rimangono importanti interrogativi sull'esatta natura e portata dell'influenza della cultura Liao sui successivi sviluppi, come le arti musicali e teatrali.
▲{{dx|[[File:China 11a.jpg|thumb|La Cina al tempo della dinastia Liao]]}}
== Nome ==
Il "Grande Stato Kitai" (zh. {{cinese|大契丹|Dà Qìdān||}}) fu fondata nel 907 da Abaoji (imperatore Taizu di Liao). Nel 947, il successore di Abaoji, Yelü Ruǎn (imperatore Taizong di Liao), ribattezzò ufficialmente la dinastia come "Grande Liao" (zh. {{cinese|大遼|Dà Liáo||}}). Ciò era probabilmente dovuto all'inclusione di popoli non kitai nello stato. Il nome fu cambiato di nuovo in "Grande Kitai" nel 983 durante il regno dell'imperatore Shengzong di Liao a causa di una riaffermazione dell'identità Kitai.<ref>{{cita|Kane 2009|pp. 4-5}}.</ref> Nel 1066, l'imperatore Daozong di Liao reintrodusse il nome dinastico "Grande Liao" e il titolo rimase in uso ufficiale fino al crollo della dinastia. Sia "Grande Kitai" che "Grande Liao" hanno goduto di circa 100 anni di utilizzo ciascuno.<ref>{{cita|Kane 2009|p. 162}}.</ref>
Nel 1124, anche lo stato successore fondato da Yelü Dashi nelle regioni occidentali adottò ufficialmente il nome dinastico "Grande Liao". Nella storiografia, tuttavia, questo regime è più comunemente chiamato "Liao occidentale" o "Kara Khitay". A causa del dominio kitai durante la dinastia Liao nel nord-est della Cina e nella Mongolia e successivamente dei Kara Khitay nell'Asia centrale, dove erano visti come cinesi, il termine "Kitai" venne a significare "Cina" per le popolazioni limitrofe centro asiatiche, tanto quanto in Russia e nella Cina nordoccidentale. Il nome fu poi introdotto nell'Europa medievale tramite fonti islamiche e russe, e divenne "Cathay". Nell'era moderna, le parole derivate dall'etimo "Kitai" sono ancora usate come nome per la Cina dai popoli turchi, come gli [[uiguri]] nella regione cinese dello [[Xinjiang]] e i [[kazaki]] del [[Kazakistan]] e aree adiacenti, e da alcuni [[popoli slavi]], come i [[russi]] e i [[bulgari]].<ref>{{cita|Starr 2015|p. 43}}.</ref>
Non c'è consenso tra gli storici riguardo all'etimologia di "Liao". Alcuni credono che "Liao" derivi dalla parola "ferro" nella lingua Kitai, mentre altri credono che il nome derivi dal bacino del fiume Liao che era la patria tradizionale di quel popolo.
== Storia ==
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I problemi di successione si ripresentarono alla morte di Deguang, nel [[947]], e si risolsero con la salita al trono del nipote di Ābǎojī, [[Shizong imperatore Liao|Shìzōng]].
Shizong, quello stesso anno, lanciò una spedizione contro la capitale
La debolezza dei Song si manifestò di nuovo nel [[1004]], quando i Kitai inflissero loro una sconfitta decisiva e li obbligarono a pagare un tributo in cambio della restituzione del territorio conquistato.
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L'apparente forza dei Liao, tuttavia, si trovò a fronteggiare un nuovo nemico, gli Jurchen della [[dinastia Jīn]], che attaccarono il regno kitai da nord, sconfiggendolo definitivamente nel [[1125]]. Alcuni nobili kitai, guidati da [[Yelü Dashi]], si rifugiarono nell'[[Asia Centrale]] dove fondarono l'impero di [[Kara Khitay]].
==
Al suo apice, la dinastia Liao controllava quelle che oggi sono le [[province cinesi]] di [[Shanxi]], [[Hebei]], [[Liaoning]], [[Jilin (provincia)|Jilin]], [[Heilongjiang]] e [[Mongolia Interna]], unitamente alle parti settentrionali della [[penisola coreana]], parti dell'Estremo Oriente russo e gran parte dell'attuale [[Mongolia]].<ref>{{cita|Steinhardt 1994|p. 5}}.</ref><ref>{{cita|Mote 1999|p. 58}}.</ref> La popolazione massima è stimata in 750.000 kitai e da due a tre milioni di cinesi han.<ref>{{cita|Ebrey 1996|p. 166}}.</ref>
===Amministrazione===
===Diritto===
{{...|storia}}
==Esercito==
[[File:騎射圖.jpg|miniatura|''L'arciere a cavallo'' - [[dipinto]] attribuito all'artista kitano [[Yelü Bei]].]]
[[File:Heavily-armored Cavalry, Xuzhou Museum collection.jpg|miniatura|sinistra|Cavalleria pesante Liao.]]
L'esercito Liao era originariamente composto da soli 2.000 uomini scelti da varie tribù come seguito personale di Abaoji. A questi 2.000 uomini si aggiunsero prigionieri presi da Balhae e dalla prefettura di Jingzhou. Quando divenne un'[[orda]], l'esercito privato dell'imperatore, comprendeva 15.000 famiglie e poteva schierare fino a 6.000 cavalieri. Ciascuno dei nobili Liao aveva la proprio orda che il governo centrale "prendeva in prestito" per la campagna. Secondo la {{cita|Storia dei Liao|}}, i nobili Liao trattavano lo stato come se fosse la loro famiglia, fornendo eserciti privati per assistere il governo durante i periodi di guerra. Le orde più grandi comprendevano fino a mille o più cavalieri mentre quelle più piccole diverse centinaia di cavalieri. Alla fine della dinastia, le orde insieme comprendevano 81.000 famiglie kitai e 124.000 famiglie Balhae e cinesi che insieme potevano schierare fino a 101.000 cavalieri.<ref>{{cita|Fu 2018|p. 125}}.</ref>
L'esercito Liao era composto da 3 sezioni: gli ''Ordu'', che erano la cavalleria personale d'élite dell'Imperatore, la cavalleria tribale dei kitai e una forza ausiliaria delle tribù non-kitai, e la fanteria della milizia dei cinesi Han e di altri popoli sedentari, comprendente anche arcieri appiedati e [[genio militare|genieri]] per l'[[artiglieria]] ([[catapulte]]). Territori di [[appannaggio]] erano spesso concessi ai comandanti.<ref>{{cita|Biran 2005|pp. 147-148}}.</ref> Il nucleo dell'esercito Liao era composto da [[cavalleria pesante]] corazzata. In battaglia, i Liao schieravano la [[cavalleria leggera]] nell'avanguardia e due fila di cavalleria pesante in retroguardia. Anche i raccoglitori erano blindati.<ref>{{cita|Peers 2006|p. 132}}.</ref> Le unità di cavalleria pesante kitai erano organizzate in gruppi di 500-700 uomini. A differenza di altri imperi originati da tribù nomadi, i kitai preferivano combattere in fitte formazioni di cavalleria pesante piuttosto che in ampie formazioni di [[arcieri a cavallo]].<ref>{{cita|Whiting 2002|p. 305}}.</ref>
==Società e cultura==
{{...|storia}}
== Imperatori della dinastia Liao ==
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''Vedi anche:'' [[Khitan (popolo)|Khitan]]
== Note ==
{{note strette}}
== Bibliografia ==
=== Fonti ===
* Gernet, Jacques. ''A History Of Chinese Civilization''. Cambridge University Press, 1972. ISBN 0-521-24130-8 ▼
* {{cita libro|lingua=zh|curatore=[[Toqto'a]]|titolo={{cinese|辽史|Liáo Shǐ|遼史|Storia di Liao|}}|titolotradotto=[[Storia dei Liao]]|anno=1344|cid=Storia dei Liao}}
* Mote, F.W. ''Imperial China (900-1800)''. Harvard University Press, 1999, 31-91. ▼
* Wittfogel K.A. ''Feng Chia-Sheng History of Chinese Society. Liao (907-1125)''. Philadelphia, 1949 (Transactions of the American Philosophical Society, new series, 36) ▼
===Studi===
* Hansen, Valerie. ''The Open Empire. A History of China to 1600''. W.W. Norton and Company, New York, 2000▼
;Storia della Cina
* {{cita libro|lingua=en|cognome= Ebrey|nome=Patricia Buckley|titolo= The Cambridge Illustrated History of China|url=https://archive.org/details/cambridgeillustr00ebre_0|editore=Cambridge University Press|edizione=ill.|anno= 1996|ISBN=9780521669917|cid=Ebrey 1996}}
▲* {{cita libro|lingua=en|cognome=Gernet
▲* {{cita libro|lingua=en|cognome=Hansen
▲* {{cita libro|lingua=en|cognome=Mote
▲* {{cita libro|lingua=en|cognome=Wittfogel|nome= K.A.
;Kitai e Dinastia Liao
* {{cita libro|lingua=en|cognome= Biran |nome= Michal |titolo= The Empire of the Qara Khitai in Eurasian History: Between China and the Islamic World |url=https://archive.org/details/empireofqarakhit0000bira|serie=Cambridge Studies in Islamic Civilization|editore = Cambridge University Press |anno= 2005 |isbn = 0-521-84226-3 |cid=Biran 2005}}
* {{cita libro|lingua=fr|cognome=Marsone|nome=Pierre| titolo=La Steppe et l'Empire : La formation de la dynastie Khitan (Liao) - IV-X s.| editore=Les Belles Lettres| città=Parigi| anno=2011| isbn=978-2-251-38109-1|cid=Marsone 2011}}
* {{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Wittfogel|nome=Karl A. |autore2=Feng Chia-Sheng |titolo=History of Chinese Society Liao (907–1125) |url=https://archive.org/details/sim_transactions-of-the-american-philosophical-society_1946_36/page/1|rivista=Transactions of the American Philosophical Society |volume=36 |anno=1946 |doi=10.2307/1005570 |jstor=1005570 |pp=1-752 |cid=Wittfogel 1946}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Xu|nome=Elina-Qian|titolo=Historical development of the pre-dynastic Khitan|anno=2005|editore=University of Helsinki| isbn=9521004983|url=https://helda.helsinki.fi/handle/10138/19205|accesso=14 marzo 2013|cid=Xu 2005}}
;Cultura e società
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Fu|nome=Lo-han|anno=2018|titolo=Natpat and Ordo|cid=Fu 2018}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Peers|nome=C.J.|anno=2006|titolo=Soldiers of the Dragon: Chinese Armies 1500 BC – AD 1840|url=https://archive.org/details/soldiersofdragon0000peer|editore=Osprey Publishing Ltd|cid=Peers 2006}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Whiting|nome=Marvin C.|anno=2002|titolo=Imperial Chinese Military History|editore=Writers Club Press|cid=Whiting 2002}}
;Arte
* {{cita libro|lingua=fr|cognome=Elisseeff|nome=Danielle|titolo=Histoire de l'art : De la Chine des Song (960) à la fin de l'Empire (1912)|editore=École du Louvre, Éditions de la Réunion des Musées Nationaux (Manuels de l'École du Louvre)|città=Parigi|anno=2010|isbn=978-2-7118-5520-9|cid=Elisseeff 2010}}
* {{cita libro|lingua=fr|titolo=Chine, la gloire des empereurs : [exposition], Petit Palais, Musée des beaux-arts de la Ville de Paris, 2 novembre 2000-28 janvier 2001| editore=Paris Musées| anno=2000| isbn=2-87900-547-7| id=GLO}}
* {{cita libro|lingua=fr|autore= Hélène Chollet| capitolo= Les Liao, dynastie du Nord| titolo= Chine, la gloire des empereurs|anno=2000| id= CHO|pp= 360-364|cid=Chollet 2000}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Steinhardt|nome=Nancy Shatzman|titolo=Liao: An Architectural Tradition in the Making|rivista=Artibus Asiae|anno=1994|volume=54|serie=1/2|pp=5-39|url=https://www.jstor.org/stable/3250078|accesso=14 marzo 2013|cid=Steinhardt 1994}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Steinhardt|nome=Nancy Shatzman|titolo=Liao architecture|url=https://archive.org/details/liaoarchitecture0000stei|anno=1997|editore=University of Hawai'i Press|città=Honolulu|isbn=9780824818432|cid=Steinhardt 1997}}
* {{cita libro|lingua=fr|cognome=Béguin|nome=Gilles|titolo=L'art bouddhique|editore=CNRS (éditions)|città=Parigi|anno=2009|isbn=978-2-271-06812-5|cid=Béguin 2009}}.
* {{cita libro|lingua=fr|cognome=Crick|nome=Moniquel| nome2=Helen| cognome2=Loveday| titolo=L'Or des Steppes : Arts somptuaires de la dynastie Liao (907-1125)| editore=Collections Baur, musée des arts d'Extrême-Orient et 5 Continents| città=Genova e Milano| anno=2007| isbn=978-2-88031-012-7| id=OR|cid=Crick e Loveday 2007}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |url=http://www.asiasociety.org/arts/liao/ |titolo=Gilded Splendor—Treasures of China's Liao Empire (907–1125) |accesso=18 maggio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090501011827/http://www.asiasociety.org/arts/liao/ |urlmorto=sì }}
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