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{{Divisione amministrativa
{{S|Reggio Calabria}}
|nomeFrazioneNome = Plaesano
{{Template:Frazione
|Nome ufficiale =
|nomeFrazione = Plaesano
|siglaRegionePanorama = CAL
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|siglaProvincia = RC
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|nomeDelComune = Feroleto della Chiesa
|Stato = ITA
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|Grado amministrativo = 4
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|nomeDelComuneDivisione amm grado 3 = Feroleto della Chiesa
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|mappaXAltitudine = 231210
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|abitanti = 1.000 c.a.
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'''Plaesano''' (''Preizzanu'' in [[Lingua calabrese|calabrese]]) è un piccolo centro abitato, l'unica [[frazione comunale|frazione]] del comune di [[Feroleto della Chiesa]] in provincia di [[provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]], di circa 1000 abitanti.
 
== Storia ==
Le prime notizie rigurdanti Plaesano risalgono al basso medioevo. L'abitato originale venne raso al suolo dagli eventi sismici del 1783 e ricostruito in un sito diverso, ma non lontano da quello originale. I superstiti costruirono le prime baracche, con i materiali recuperati dalla rovine, in contrada "Totari" per poi spostarsi definitivamnete verso nord. La odierna via Asilo Nido, un tempo via Dei Pianti poi ingentilita in via Piante, che porta proprio in contrada "Totari", conservava nel nome la drammatica origine del nuovo sito.
Le prime notizie, documentate, riguardanti Plaesano, risalgono al basso medioevo. Nel [[1294]] il villaggio di Plaesano venne infatti concesso da [[Carlo I D'Angiò]] a Corrado, figlio del defunto Nasone di Galerano, escludendolo dalla Baronia di Borrello, concessa al milite Tommaso D´Argot. Nel [[1455]] Alfonso D'Aragona concedette lo stesso territorio ai [[Caracciolo]], che lo tengono fino al [[1547]], passa poi agli [[Sforza]] fino al [[1693]]. Nel Settecento venne ceduto alla Metropolitana di Messina per 100 ducati dai duchi di Monteleone. L'abitato originale, con il castello e le tre chiese, dello Spirito Santo, della Misericordia e la chiesa parrocchiale dedicata a [[San Biagio]], venne raso al suolo dagli eventi sismici del [[1783]]. La ricostruzione, negli anni successivi, avviene in un sito diverso ma non lontano da quello originale. I superstiti fabbricarono le prime baracche, con i materiali recuperati dalla rovine, in contrada ''Totari'' per poi spostarsi definitivamente verso ovest. La odierna via Asilo Nido, un tempo via Dei Pianti poi ingentilita in via Piante, che porta proprio in contrada ''Totari'', conservava nel nome l'origine del nuovo abitato. Va inoltre notato come, in calabrese, il termine ''chianti'' significhi sia ''pianti'' che ''piante'', quindi il nome originale venne probabilmente abbandonato nella traduzione.
Nel [[1825]], con decreto del 26 ottobre, Plaesano fu aggregato al comune di [[Galatro]] dal quale venne separato con decreto del 27 marzo [[1849]] e aggregato al comune di [[Feroleto della Chiesa]]. Il santuario di [[San Biagio]] venne ricostruito nei primi dell'Ottocento con parte del materiale recuperato dalle rovine della chiesa parrocchiale distrutta. L'attuale santuario è, però, di costruzione recente. Sul finire degli anni sessanta l'edificio ottocentesco viene demolito e ricostruito in cemento armato.
Oggi il paese si presenta al visitatore come un gruppetto di case, spesso modeste, immerso in un mare di splendidi ulivi secolari, purtroppo in costante ridimensionamento.
 
== Economia ==
Un certo interesse turisco lo riveste la festa del santo patrono (San Biagio) il 3 febbraio e la prima domenica di giugno. La caratteristica processione si conclude con 3 giri intorno alla chiesa che vengono effettuati di corsa e che avrebbero lo scopo di proteggere dalle affezioni gastroenteriche. Durante le suddette feste il paese è animato da una piccola fiera caratterizzata tra l'altro dalla vendita dei prodotti tipici locali.
Dal punto di vista economico il centro è prettamente agricolo con una discreta produzione di [[Olio di oliva|olio d'oliva]] e una minore produzione vinicola. Erano presenti alcune realtà industriali con alcune fabbriche per la lavorazione della plastica, e fabbricazione delle reti per raccogliere olive.
 
=== Turismo ===
[[Categoria:Frazioni della provincia di Reggio Calabria]]
Un certo interesse turiscodevozionale e turistico lo riveste la festa del santo patrono, ([[San Biagio)]], il 3 febbraio e la prima domenica di giugno. La caratteristica processione si conclude con 3tre giri intorno alla chiesa che vengono effettuati di corsa e che avrebbero lo scopo di proteggere dalle affezioni gastroenteriche. Durante le suddette feste il paese è animato da una piccola fiera caratterizzata tra l'altro dalla vendita dei prodotti tipici locali. Nel territorio è anche presente una grotta, che secondo una leggenda custodirebbe una vena d'oro al suo interno.
 
== Galleria d'immagini ==
==Collegamenti esterni==
<gallery>
File:ViaPietroMicca48.jpg|Via Pietro Micca alla fine degli anni quaranta
File:Basilica Plaesano.jpg|Il santuario di San Biagio
File:Santuario di San Biagio, in notturna (Plaesano, Feroleto della Chiesa) 02.jpg|Vista notturna del Santuario
File:Piazzachernobil.jpg|Piazza [[Černobyl']], ''a Villa''
File:CappellaAvvent.jpg|La cappella appartenente alla congregazione protestante dei Cristiani [[Avventisti]] del Settimo Giorno
File:VistaPianaGioia72.jpg|Vista sulla [[piana di Gioia Tauro]] da ''a Cità''
File:Santuario di Plaesano - Impianto originale.jpg|Impianto originale del santuario di Plaesano
</gallery>
 
== Note ==
* [http://www.plaesano.de/html/plaesano.html Pagina personale dedicata a Plaesano]
<references/>
 
{{Sportale|Reggio Calabria}}
* [http://www.plaesano.de/html/san_biagio.html Pagina personale dedicata al pellegrinaggio a San Biagio]
[[Categoria:Feroleto della Chiesa]]
[[Categoria:Frazioni delladi provinciaFeroleto di Reggiodella CalabriaChiesa]]