Polikarpov I-16: differenze tra le versioni
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{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Polikarpov I-16
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|Tipo = [[aereo da caccia]]
|Equipaggio = 1
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|Data_primo_volo = 30 dicembre [[1933]] (TsKB-12)
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|Data_ritiro_dal_servizio = [[anni 1950|anni cinquanta]] (Spagna)
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|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|CHN 1928-1949}} [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]<br />{{Bandiera|ESP 1931-1939}} [[Fuerzas Aéreas de la República Española|FARE]]<br />{{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Aviación Nacional]]
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|Velocità_max = 410 [[Chilometro orario|km/h]] a livello del mare<br />462 km/h in quota
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|Velocità_crociera =
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|Tangenza = 9 700 m
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|Note = dati riferiti alla versione I-16 modello 24
|Ref = dati estratti da Уголок неба<ref name="airwar">{{ru}} Поликарпов И-16 тип 24 in ''Уголок неба''.</ref> integrati dove indicato
}}
Il '''Polikarpov I-16''' (in [[cirillico|caratteri cirillici]] '''Поликарпов И-16''') era un [[aereo da caccia|caccia]] monomotore ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] a sbalzo, realizzato dall'[[OKB|OKB 84]] diretto da [[Nikolaj Nikolaevič Polikarpov]] e sviluppato in [[Unione Sovietica]] negli [[anni 1930|anni trenta]]. Fu il primo [[monoplano]] al mondo
Impiegato negli anni successivi principalmente dalla [[Voenno-vozdušnye sily SSSR|Voenno-vozdušnye sily]] (VVS), l'[[aeronautica militare]] dell'[[Unione Sovietica]], rimase operativo dalla metà degli anni trenta fino all'inizio della [[Seconda guerra mondiale]], costituendo
Era conosciuto con il nomignolo di Rata (in [[Lingua russa|russo]] Рата), [[ratto]].
== Storia del progetto ==
Questo
▲Questo velivolo da caccia introdusse innovazioni quali l'ala a sbalzo e il carrello retrattile, e al suo confronto i monoplani con ala [[asta di controvento|controventata]] e carrello fisso, come ad esempio il velivolo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Boeing P-26]], che cominciavano il servizio operativo in qualche aviazione occidentale, apparivano decisamente arcaici, ancora più obsoleti apparivano nel confronto i biplani da caccia all'epoca ancora molto diffusi.<ref name="Fabbri p321-328" /> Costante di diversi veicoli sovietici da questo momento in poi, vedeva li I-16 realizzato molto bene sotto l'aspetto aerodinamico ma carente sotto quello strutturale ed impiantistico.<ref name="Fabbri p321-328" /> In ogni caso, gli I-16 si confrontarono in cielo con il nemico con grande accanimento sorprendendo gli avversari: erano molto veloci, rapidi in salita e in picchiata, con armi di alta cadenza di tiro, anche se con una pronunciata tendenza ad incepparsi.
=== L'evoluzione ===
Costruito in diverse serie, per un totale di circa 20.000 esemplari
La potenza
==== Spagna ====
La prima versione dello I-16 impiegata
Su alcune cellule di I-16.6 fornite per ferrovia attraverso la Francia
Il successivo I-16.10
▲Su alcune cellule di I-16.6 fornite per ferrovia attraverso la Francia, dove erano state sbarcate a Le Havre e Bordeaux quando il blocco franchista aveva reso impossibile l'invio dei rifornimenti nei porti repubblicani, vennero impiegati dei motori [[Wright R-1820|Wright "Cyclone" F-54]] da 775 [[cavallo vapore britannico|hp]] di produzione statunitense, che fornivano potenze più elevate degli M-25 sovietici.<ref name="Fabbri p321-328" />
▲Il successivo I-16.10, pure esso impiegato in Spagna, fu dotato di uno M-25 B erogante 750 CV alla quota di 3 000 m, ed ebbe un castello motore modificato, nonché un armamento più potente, dato che alle due armi installate in fusoliera, con un munizionamento complessivo di 900 proiettili, si aggiunsero due ulteriori ShKAS in installazioni alari, con 750 proiettili ciascuna. La velocità massima, alla quota di 3 000 m, era di 464 km/h, e la salita a 5 000 m richiedeva 6 min e 30 [[secondo|s]].<ref name="Fabbri p321-328" />
==== Unione Sovietica ====
Oltre allo Z.B.K. 29, con [[ipersostentatore|ipersostentatori]] e [[carrello d'atterraggio|carrello]] azionati idraulicamente, gli sviluppi dello I-16 compresero la versione 18, potenziata da un [[Shvetsov ASh-62|M-62]] a nove cilindri e [[compressore]] a doppio stadio,
Dall'I-16.24
▲Oltre allo Z.B.K. 29, con [[ipersostentatore|ipersostentatori]] e [[carrello d'atterraggio|carrello]] azionati idraulicamente, gli sviluppi dello I-16 compresero la versione 18, potenziata da un [[Shvetsov ASh-62|M-62]] a nove cilindri e [[compressore]] a doppio stadio, capace di 1 000 CV. Il peso era ormai giunto a 1 800 kg, l'ala era completamente rivestita di lamiera, e la maggior parte installata aveva spesso imposto l'adozione di due serbatoi sganciabili da 100 litri l'uno. L'armamento composto da quattro mitragliatrici ShKAS da 7,62 mm, venne portato a due mitragliatrici e due cannoncini [[ShVAK]] da 20 mm, con 90 colpi per arma, sui successivi I-16.24 e 24B, che furono le versioni costruite nel maggior numero di esemplari, e che costituivano il grosso della caccia sovietica all'epoca dell'attacco nazista. Su queste versioni dello I-16, e sulle precedenti 10 e 18. il carrello poteva essere sostituito da sci retrattili per l'impiego su terreni innevati, anche se nella pratica gli sci erano generalmente bloccati nella posizione estratta.<ref name="Fabbri p321-328" />
▲Dall'I-16.24 venne derivato il tipo SPB, privo delle armi alari ed adattato alle esigenze del [[bombardamento in picchiata|bombardamento a tuffo]], raggiungendo un peso totale, carico offensivo e velocità massima di 1941 e 500 kg, e di 480 km/h. Mentre lo I-180, versione abbondantemente modificata, affinata e potenziata da una doppia stella [[Tumanskij M-88|M-88]] da 1 100 CV, rimase allo stadio di prototipo (pur avendo raggiunto pare i 550 km/h), l'I-16-UTI, o UTI-4, ebbe invece larghissima diffusione.<ref name="Fabbri p321-328" />
== Tecnica ==
=== Struttura ===
[[File:I-16 Polikarpov Tinker.jpg|thumb|I-16 Polikarpov Tinker]]
▲Nondimeno, i caccia in parola erano tutt'altro che privi di difetti: erano per esempio instabili sull'asse longitudinale, per via della coda troppo corta rispetto alla posizione del baricentro e delle ali, con conseguente limitato braccio di forza. La potenza dell'aereo in termini di volume di fuoco era limitata da una scarsa precisione e da proiettili relativamente leggeri, anche se con traiettoria tesa.
=== Cellula ===
Il caccia
=== Motori ===
Il motore aveva i cilindri con tubi di scappamento singoli,
=== Sistemi ed impianti ===
Il carrello era a triciclo posteriore, con 2 gambe anteriori retrattili carenate nell'ala e
=== Superfici alari ===
L'ala era
[[File:I-16 (6013605653).jpg|thumb|I-16 (6013605653)]]
=== Sistemi d'arma ===
== Impiego operativo ==
I primi esemplari dell'I-16, dopo che le prove di volo avevano confermato la superiorità del
L'I-16 era un aereo
Nessuno,
▲L'I-16 era un aereo dal pilotaggio molto impegnativo. La sezione frontale della fusoliera, con il motore, era troppo vicina al centro di gravità, mentre l'abitacolo del pilota si trovava spostato troppo indietro. La stabilità longitudinale era scarsa ed era impossibile pilotarlo senza tenere le mani sempre sui comandi. Decollo ed atterraggio erano difficili anche a causa del carrello poco elastico che tendeva a far rimbalzare l'aereo su piste dal fondo irregolare. E il pilota doveva girare una manovella 44 volte prima che la retrazione del carrello fosse completa.<ref name="Jackson p. 147">{{Cita|Jackson 2003|p. 147|Jackson}}.</ref> Eppure, nelle mani di un pilota esperto, l'I-16 era un aereo molto manovrabile e un avversario da rispettare.<ref name="Jackson p. 149">{{Cita|Jackson 2003|p. 149|Jackson}}.</ref>
▲Nessuno, al di fuori dell'Unione Sovietica, era a conoscenza di questo caccia quando 475 esemplari furono inviati via mare alle forze repubblicane in Spagna. Qui la sua affidabilità, la cadenza di tiro di 1 800 colpi al minuto e la sua grande maneggevolezza sorpresero gli avversari.<ref name="Gunston p. 85">{{Cita|Gunston 1998|p. 85|Gunston}}.</ref>
[[File:Polikarpov I-16 WOW 2008.jpg|thumb|Polikarpov I-16 WOW 2008]]
L
=== Una nuova versione ===
La nuova versione
=== Nella Guerra di Spagna ===
Nelle operazioni di Spagna, furono impiegati quasi 500 I-16, di cui oltre 40
Contro i Bf 109 il problema era la minore velocità, non
I pochi Bf 109
Il Polikarpov I-16 combatté fino alla fine
=== In Cina e in Mongolia ===
Il monoposto sovietico fu fornito in circa 200 esemplari (compresi diversi biposto di addestramento) alla Cina nazionalista, che lo impiegò contro i
Nel periodo 1938-39, l'I-16 combatté contro i giapponesi in Mongolia, sperimentando nell'agosto 1939 il rivoluzionario armamento composto da 8 razzi RS 82 da 82 millimetri,
[[File:Polikarpov I-16 (China Aviation Museum).jpg|thumb|Polikarpov I-16 (China Aviation Museum)]]
Anche in questo caso i caccia sovietici furono sconfitti, ma si batterono con grande valore contro i [[Nakajima Ki-27]] e [[Mitsubishi A5M]] giapponesi, dotati di pari velocità ma più manovrieri;
=== In Finlandia nella Guerra d'Inverno ===
Tra il 1939 e il 1940, durante la [[Guerra d'inverno]] in cui si fronteggiarono [[Finlandia]] ed Unione Sovietica, l'I-16 (soprannominato "Isak", asinello, dai piloti sovietici) si dimostrò
Gli I-16 furono spesso sconfitti dai caccia coevi,
=== Operazione Barbarossa ===
Quando la Germania attaccò l'Unione Sovietica nell'estate del 1941 aprendo il [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]], l'I-16 risultava ormai superato e, pur essendo ancora in linea in un gran numero di esemplari, era sottopotenziato e lento nei confronti dei Bf 109E ed F avversari. Sfruttando però la sua grande robustezza e rusticità, nonché le tecniche d'attacco quasi suicide (la collisione in volo ed i tentativi di segarne le ali e gli impennaggi con le eliche blindate in acciaio), il caccia sovietico continuò ad opporsi tenacemente alla Lutwaffe, mentre l'industria sovietica iniziava la produzione in grande di caccia più moderni, contribuendo alla controffensiva dell'Armata Rossa.<ref name="Fabbri p321-328" /> L'I-16 fu infatti ritirato dai reparti di prima linea solo nell'estate del 1943, dopo che la battaglia di Stalingrado aveva capovolto le sorti del conflitto orientale, continuando a trovare largo impiego nelle scuole di volo, dove le sue caratteristiche "difficili" si rivelarono perfettamente adatte a preparare i piloti destinati ai MiG, ai [[Lavochkin Gorbunov Gudkov LaGG-1]], agli LA e agli [[Yakovlev Yak-1]], nessuno dei quali fu un aereo "facile".<ref name="Fabbri p321-328" />
=== Come bombardiere a tuffo ===
Anche l
[[File:Tupolev TB-3.jpg|thumb|Tupolev TB-3 con I-16 agganciati]]
Questa tecnica si riallacciava ad esperimenti iniziati nel 1932 sotto la denominazione di "[[Progetto Zveno]]" (alla lettera "grappolo"), eseguiti impiegando un bombardiere TB-3 per trasportare due biplani [[Polikarpov I-15]] agganciati sotto le semiali, e tre I-16 appesi uno tra le gambe del carrello e due sotto le semiali esterne. Nella tecnica utilizzata durante la seconda guerra mondiale, ogni TB-3 avrebbe trasportato due tuffatori SPB appesi sotto le ali, consentendo l'esecuzione di attacchi in picchiata a distanza dell'ordine di 1 200 km dalle basi di partenza.<ref name="Fabbri p321-328" />
=== Una lunghissima carriera ===
In termini di capacità e di efficacia, l'I-16 era una macchina instabile al punto
Un certo numero di I-16 esiste ancora, e qualcuno anche in condizioni di volo. Uno di questi venne provato in volo da Mark Hanna, un noto collaudatore di aerei storici morto in un incidente qualche anno fa. Nelle sue memorie in merito ha affermato che l'I-16, provato con un motore da 1 000 hp, quindi delle ultime serie, si era comportato in maniera eccezionale. Aveva provato di recente l'[[Hawker Hurricane]], che nella storia si è ritagliato una notevole posizione come "secondo solo allo [[Supermarine Spitfire]]". Comparato all'I-16 e alla sua agilità di manovra, l'Hurricane, con prestazioni simili e armamento non drasticamente superiore, appariva molto lento e pesante ai comandi, con una modesta velocità di rollio e in generale un comportamento inferiore in volo.
== Versioni ==
{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Polikarpov I-16 Modello 17
|Tipo = [[aereo da caccia]]
|Immagine =
|Didascalia =
|Equipaggio = 1
|Progettista = {{Bandiera|SUN
|Costruttore = {{Bandiera|SUN
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 1938
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|SUN
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|TWN}} [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]<br />{{Bandiera|ESP 1931-1939}} [[Fuerzas Aéreas de la República Española|FARE]]<br />{{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Aviación Nacional]]
|Esemplari = 8 644
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal = I-16 Tipo 10
|Altre_varianti = I-16 Tipo 27
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 6,07 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 9,00 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza =
|Superficie_alare = 14,50 [[metro quadro|m²]]
|Carico_alare = 124,8 kg/m²
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto =
|Peso_carico = 1 810 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = uno [[Shvetsov M-25]]V
|Potenza = 750 [[cavallo vapore|CV]] (552 [[chilowatt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 385 [[Chilometro orario|km/h]] al [[livello del mare]]<br />425 km/h a 5 000 m
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 5 000 m in 8 [[minuto|min]] 55 [[secondo|s]]
|Decollo = 280 m
|Atterraggio = 400 m
|Autonomia = 440 [[Chilometro|km]]
|Raggio_azione =
|Tangenza = 9 700 m
|Mitragliatrici = 2 [[ShKAS]] [[calibro (arma)|calibro]] [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]]
|Cannoni = 2 [[ShVAK]] calibro [[20 × 99 mm R|20 mm]]
|Bombe = 200 kg (max)
|Missili =
|Razzi = 4-6 [[RS-82]]
|Piloni =
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = dati estratti da:<br />''Polikarpov Fighters in action Pt. 2''<ref>{{Cita|Stapfer 1996||Stapfer}}.</ref><br />''Istoriya konstruktsii samolyotov v SSSR do 1938''<ref>{{Cita|Šavrov 1994||Šavrov}}.</ref>
}}
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* '''TsKB-12bis''' Secondo prototipo con motore Wright SR-1820-F3 importati
* '''I-16 Tipo 1 ''' Test di produzione con motore M22
* '''I-16 Tipo 4 ''' Dotato di Motore Cyclone importati
* '''I-16 Tipo 5''' Dotato di Motore Cyclone M-25 costruiti su licenza da 700 CV e migliore armatura
* '''I-16 Tipo 6 ''' Dotato di Motore Cyclone M-25V da 750 CV
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* Il Tipo 17, sottoposto a test nel 1938, venne prodotto in grandi quantità. Era equipaggiato con due cannoni alari<ref name="Jackson p. 148"/> di elevata potenza ShVAK, ma ancora con il motore di prima generazione M25 da 750 hp. Alcuni avevano quattro mitragliatrici da 7,62 mm e una da 12,7 mm, tutte nel muso o nelle ali. I velivoli vennero dotati di bombe fino a due da 100 kg.
* Il Tipo 18 introdusse un motore M-62 da 1000 hp, che portò le prestazioni a livelli maggiori, con un massimo variamente indicato di 480–520 km/h. Quando venivano usati i pattini per operare d'inverno le prestazioni si riducevano, ma la modifica permetteva di continuare ad operare anche nei campi d'aviazione sovietici.
* La versione TsKB-18 era una variante armata con quattro mitragliatrici sincronizzate, due mitragliatrici alari e 100 kg di bombe. Il pilota era protetto da corazzature davanti, sotto e dietro.<ref name="Jackson p. 148" />
* L'ultima versione dell'I-16 fu il Tipo-24, equipaggiato con un motore da 1000 hp (746 kW) M-62R che gli permetteva di raggiungere una velocità massima di 523 km/h.<ref name="Jackson p. 149" />
* Il modello 24 aveva addirittura la capacità di trasportare 500 kg di bombe. Questo modello ebbe uso anche in maniera assai inusuale: portato in volo da bombardieri [[Tupolev TB-3]], i Tipo 24 avevano il compito di staccarsi dal bombardiere ed essere usati come "missili da crociera". Con 2 bombe da 250 kg l'uno venivano lanciati verso obiettivi troppo lontani per essere raggiunti da terra con tali macchine, e troppo ben difesi per essere attaccati da un bombardiere pesante. La prima missione ebbe luogo nel settembre 1941, ottenendo successo contro un ponte, con i caccia che riuscirono a disimpegnarsi e tornare alla base.
* Uno su quattro circa erano biposto disarmati UTI-4, che vennero prodotti in tale quantità per via delle difficoltà che tale apparecchio dava ai piloti, spesso abituati a [[biplano|biplani]] che volavano a meno di 200 km/h, nella transizione su macchine "ad alte prestazioni" per l'epoca e con un comportamento molto meno permissivo nei confronti di piloti troppo confidenti.
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== Bibliografia ==
* [[Armi da guerra]] N.59
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|
== Altri progetti ==
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* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/russia/pol_i-16.php|titolo=Polikarpov I-16|accesso=5 luglio 2010|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=216|titolo=Polikarpov I-16 Fighter|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|sito=Military Factory|data=28 giugno 2010}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/tskb-12.html|titolo=I-16M-22, TsKB-12 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=18 agosto 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t4.html|titolo=I-16 Type 4 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=3 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t5.html|titolo=I-16 Type 5 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=3 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t5sh.html|titolo=I-16 Shturmovik by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=4 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t6.html|titolo=I-16 Type 6 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=5 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t10.html|titolo=I-16 Type 10 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=9 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/uti-2.html|titolo=UTI-2, UTI-3, I-16 Type 14 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=28 dicembre 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t17.html|titolo=I-16 Type 17 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=9 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t18.html|titolo=I-16 Type 18 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=11 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t20.html|titolo=I-16 Type 20 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=11 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t24.html|titolo=I-16 Type 24 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=17 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16-t29.html|titolo=I-16 Type 29 by N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=17 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16p.html|titolo=I-16P, N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=4 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Alexandre Savine|url=http://www.ctrl-c.liu.se/misc/ram/i-16tk.html|titolo=I-16TK, N.N.Polikarpov|accesso=21 settembre 2013|lingua=en|editore=http://www.ctrl-c.liu.se/MISC/RAM/index.html|sito=Russian Aviation Museum|data=10 marzo 1998|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Gaëtan Pichon|url=http://www.avionslegendaires.net/avion-militaire/polikarpov-i-16-ishak/|titolo=Polikarpov I-16 Ishak|accesso=21 settembre 2013|lingua=fr|editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php|sito=avionslegendaires.net|data=}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/i16.html|titolo=Поликарпов И-16 тип 4|accesso=5 luglio 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}}
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* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/i16-29.html|titolo=Поликарпов И-16 тип 29|accesso=21 settembre 2013|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}}
=== Modellismo ===
* {{cita web|autore=Shalom Mor |url=http://hsfeatures.com/features04/i16cardsm_1.htm |titolo= Fly Model's 1/33 Card Model Polikarpov I-16 |accesso=24 dicembre 2013 |lingua=en |editore=http://www.hyperscale.com/ |sito=HyperScale - An Online Magazine for Aircraft and Armour Modellers |data=}}
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[[Categoria:Aerei militari sovietici-russi|Polikarpov I-016]]
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