Polikarpov I-16: differenze tra le versioni

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|Tipo = [[aereo da caccia]]
|Equipaggio = 1
|Progettista = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[OKB|OKB 84]] [[Nikolaj Nikolaevič Polikarpov|Polikarpov]]
|Costruttore = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[Imprese di stato URSS]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 30 dicembre [[1933]] (TsKB-12)
|Data_entrata_in_servizio = [[1934]]
|Data_ritiro_dal_servizio = [[anni 1950|anni cinquanta]] (Spagna)
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[Voenno-vozdušnye sily SSSR|VVS]]
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|CHN 1928-1949}} [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]<br />{{Bandiera|ESP 1931-1939}} [[Fuerzas Aéreas de la República Española|FARE]]<br />{{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Aviación Nacional]]
|Esemplari = 8&nbsp;644
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== Storia del progetto ==
Il "Rata" aveva dato un notevole contributo nella guerra di Spagna, nel conflitto russo-finlandese e russo-tedesco. Il velivolo era, per l'epoca, un aereo interessante, una delle più avanzate realizzazioni militari. Il progettista dello I-16 fu [[Nikolaj Nikolaevič Polikarpov]], che lo realizzò nel 1932. L'aereo compì il primo volo il 31 dicembre 1933, dimostrandosi nettamente più moderno delle altre macchine.<ref name="Fabbri p321-328">{{Cita|Fabbri 1973|pp. 321-322|Fabbri}}.</ref>
Questo caccia introdusse innovazioni quali l'ala a sbalzo e il carrello retrattile, e al suo confronto i monoplani con ala [[asta di controvento|controventata]] e carrello fisso, come ad esempio lo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Boeing P-26]], che cominciavano il servizio in qualche aviazione occidentale, apparivano arcaici, e ancora più obsoleti apparivano nel confronto i biplani da caccia, all'epoca ancora molto diffusi.<ref name="Fabbri p321-328" /> Il I-16 era realizzato molto bene come aerodinamica ma era carente strutturalmente e nell'impiantistica.<ref name="Fabbri p321-328" /> I I-16 si confrontarono con il nemico con grande accanimento, sorprendendolo: erano molto veloci, rapidi in salita e in picchiata, con armi ad alta cadenza di tiro ma con una pronunciata tendenza ad incepparsi.
 
=== L'evoluzione ===
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La prima versione dello I-16 impiegata fu la successiva 6. Il caccia sovietico fece la prima comparsa il 5 novembre 1936, in appoggio ad una controffensiva delle forze repubblicane nel settore [[Valdemoro]], [[Seseña]] ed [[Esquivias]]. Alcune modifiche strutturali avevano portato il peso a 1&nbsp;600 kg, e le caratteristiche di salita, nonostante l'impiego di un motore M-25 A da 730 CV, risultarono meno brillanti. Anche il comportamento dell'aereo alle basse velocità divenne più difficile, dato il carico alare più elevato.<ref name="Fabbri p321-328" />
Su alcune cellule di I-16.6 fornite per ferrovia attraverso la Francia, vennero impiegati motori [[Wright R-1820|Wright "Cyclone" F-54]] da 775 [[cavallo vapore britannico|hp]] statunitensi, che fornivano potenze più elevate degli M-25 sovietici.<ref name="Fabbri p321-328" />
Il successivo I-16.10 in Spagna fu dotato di uno M-25 B da 750 CV a 3&nbsp;000 m, con castello motore modificato e armamento più potente, dato che alle due armi in fusoliera, con 900 proiettili, si aggiunsero due ShKAS alari, con 750 proiettili. La velocità massima, a 3&nbsp;000 m, era di 464 km/h, e la salita a 5&nbsp;000 m richiedeva 6 min e 30 [[secondo|s]].<ref name="Fabbri p321-328" />
 
==== Unione Sovietica ====
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=== Sistemi d'arma ===
L'armamento era innovativo, perché erano mitragliatrici Skhas, con una cadenza di tiro di almeno 1600 colpi al minuto, doppia rispetto alla maggioranza delle armi dell'epoca, che davano una potenza di fuoco inusuale per un aereo così piccolo. Le munizioni e il serbatoio dell'olio erano tra l'abitacolo e il motore. Successivamente venne prodotta, con la cooperazione dell'ingegnere di armamenti B.G. Shpitalnii, il modello TsKB-12P, il primo aereo al mondo ad essere armato con due cannoni sparanti attraverso il disco dell'elica.<ref name="Jackson pp. 148-149">{{Cita|Jackson 2003|pp. 148-149|Jackson}}.</ref>
Varie armi furono sperimentate, come i cannoni e le mitragliatrici pesanti, di ottimo livello rispetto alle migliori realizzazioni mondiali dell'epoca. I razzi RS vennero sperimentati a bordo degli I-16, con 6 rampe per ordigni RS-75 da 75&nbsp;mm, presto sostituiti da armi da 82&nbsp;mm, le RS-82. Essi erano la soluzione intercettare i [[bombardiere|bombardieri]]. Pesando 24&nbsp;kg, avevano una potenza elevata, ma rallentavano un caccia che già faticava a inseguire i bombardieri. I razzi andavano molto bene anche per gli attacchi al suolo, ma bisognava lanciarli in picchiata e prendere bene la mira. Quando colpivano erano micidiali, ma il più delle volte servivano per spaventare le formazioni nemiche e disperderle.
 
== Impiego operativo ==
I primi esemplari dell'I-16, dopo che le prove di volo avevano confermato la superiorità del Polikarpov rispetto al monoplano [[Tupolev ANT-31|I-14]] progettato da [[Pavel Osipovič Suchoj|Pavel O. Sukhoi]] (appartenente all'ufficio tecnico diretto da [[Andrej Nikolaevič Tupolev|Andrei N. Tupolev]]) andarono all'aviazione sovietica nell'autunno 1934, ed il caccia debuttò (inosservato dagli osservatori occidentali) durante la manifestazione del 1º maggio 1935, quando le formazioni di I-16 sorvolarono la [[Piazza Rossa]].<ref name="Fabbri p321-328" />
L'I-16 era un aereo molto impegnativo. La sezione frontale della fusoliera, con il motore, era troppo vicina al centro di gravità, mentre l'abitacolo del pilota era troppo indietro. La stabilità longitudinale era scarsa ed era impossibile pilotarlo senza tenere le mani sempre sui comandi. Decollo ed atterraggio erano difficili anche a causa del carrello poco elastico che tendeva a far rimbalzare l'aereo su piste irregolari. Il pilota doveva girare la manovella 44 volte per ritrarre il carrello.<ref name="Jackson p. 147">{{Cita|Jackson 2003|p. 147|Jackson}}.</ref> Eppure, nelle mani di un pilota esperto, l'I-16 era un aereo molto manovrabile e un avversario da rispettare.<ref name="Jackson p. 149">{{Cita|Jackson 2003|p. 149|Jackson}}.</ref>
Nessuno, fuori dell'Unione Sovietica, era a conoscenza di questo caccia quando 475 esemplari furono inviati via mare alle forze repubblicane in Spagna. Qui la sua affidabilità, la cadenza di tiro di 1&nbsp;800 colpi al minuto e la grande maneggevolezza sorpresero gli avversari.<ref name="Gunston p. 85">{{Cita|Gunston 1998|p. 85|Gunston}}.</ref>
[[File:Polikarpov I-16 WOW 2008.jpg|thumb|Polikarpov I-16 WOW 2008]]
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=== Come bombardiere a tuffo ===
Anche l<nowiki>{{'</nowiki>}}'''SPB''', la sua variante da [[bombardiere in picchiata|bombardamento a tuffo]], venne impiegato con discreto successo nel settore del Mar nero dall'aviazione navale sovietica: manca però qualsiasi conferma da parte tedesca sull'impiego degli SPB; venivano trasportati fino in vicinanza dell'obbiettivo da un aereo madre (un vecchio quadrimotore [[Tupolev ANT-6|Tupolev TB-3]]), che secondo i russi sarebbe invece stato utilizzato con risultati brillanti.
[[File:Tupolev TB-3.jpg|thumb|Tupolev TB-3 con I-16 agganciati]]
Questa tecnica si riallacciava ad esperimenti iniziati nel 1932 sotto la denominazione di "[[Progetto Zveno]]" (alla lettera "grappolo"), eseguiti impiegando un bombardiere TB-3 per trasportare due biplani [[Polikarpov I-15]] agganciati sotto le semiali, e tre I-16 appesi uno tra le gambe del carrello e due sotto le semiali esterne. Nella tecnica utilizzata durante la seconda guerra mondiale, ogni TB-3 avrebbe trasportato due tuffatori SPB appesi sotto le ali, consentendo l'esecuzione di attacchi in picchiata a distanza dell'ordine di 1&nbsp;200 km dalle basi di partenza.<ref name="Fabbri p321-328" />
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|Didascalia =
|Equipaggio = 1
|Progettista = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[OKB|OKB 84]] [[Nikolaj Nikolaevič Polikarpov|Polikarpov]]
|Costruttore = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[Imprese di stato URSS]]
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|Data_primo_volo = 1938
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|SUN 19231936-1955}} [[Voenno-vozdušnye sily SSSR|VVS]]
|Altri_utilizzatori = {{Bandiera|TWN}} [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]<br />{{Bandiera|ESP 1931-1939}} [[Fuerzas Aéreas de la República Española|FARE]]<br />{{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Aviación Nacional]]
|Esemplari = 8&nbsp;644