Image Comics: differenze tra le versioni

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{{Citazione|La Image è la Marvel come la faremmo noi artisti...cioè meglio.|Rob Liefeld<ref>''Extreme'' n.1, v. editoriale di Carmine A., Edizioni Star Comics Srl, Perugia, novembre 1994, p.terza di copertina. Trad. it. a cura delle Edizioni Star Comics Srl</ref>}}
 
'''Image Comics''' è una casa editrice di [[fumetto|fumetti]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] nata come marchio della [[Malibu Comics]] il 23 gennaio [[1992]] su iniziativa di [[Rob Liefeld]].
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===Antefatto===
Il 13 settembre [[1991]] la [[Marvel Comics]] minaccia di licenziare [[Rob Liefeld]] dopo che questi voleva pubblicare un fumetto di sua creazione per la casa editrice indipendente [[Malibu Comics]]. La serie si chiama ''The Executioners'' e l'autore ne vuole detenere i diritti di pubblicazione<ref>''Extreme'' n.1, v. editoriale di Carmine A., Edizioni Star Comics Srl, Perugia, novembre 1994, p.seconda di copertina.</ref>. Questo tipo di azione viene vista negativamente dalla dirigenza Marvel che detiene un contratto in esclusiva con l'artista. Rob subisce delle minacce di licenziamento dal redattore Marvel [[Bob Harras]] ma rimane però fermo sulla sua posizione e continua ad avere l'appoggio di ''[[Dave Olbritch]]'' alla ''Malibu'' il quale si era già disposto a collaborare con Rob nel 1987<ref name=cb56>''Chapter Three: 1992'', in {{cita | The 1990s | pp. 56-67}}.</ref><ref name=P1,3>{{cita news|url=http://archives.tcj.com/3_online/n_image1.html|titolo=Rob the recruiter|accesso=10 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120328000209/http://archives.tcj.com/3_online/n_image1.html|dataarchivio=28 marzo 2012}}</ref>. Arriva anche a creare un suo logo personale contraddistinto dalla ''I'' di ''Image'', destinato a diventare il logo stesso della futura ''Image Comics''. Negli ultimi mesi del [[1991]] Rob si confronta spesso con l'autore ''[[Jim Valentino]]'' che è stato già coinvolto in passato nell'editoria indipendente e con [[Todd McFarlane]] che dopo l'enorme successo del suo ''[[Uomo Ragno|Spider-Man]]'' si sta prendendo un anno sabbatico dal mondo dei fumetti<ref name=P1,3/>. Il senso di frustrazione di Rob che si sente ingabbiato dalla Marvel, trova appoggio in McFarlane che si trova in un momento di svolta della sua carriera. Non è chiaro se i due avessero realmente l'intenzione di rompere definitivamente con la Marvel ma si ritrovano a discutere sulla possibilità di lasciare l'editore per tentare la strada del fumetto indipendente riscuotendo l'appoggio di altri celebri artisti<ref name=cb56/>. Alla base di questa scelta c'è la volontà di provare ad ottenere un maggior guadagno economico pubblicando fumetti con storie e personaggi di cui gli artisti detengo i diritti e possano quindi ottenere l'intero guadagno di un eventuale successo commerciale<ref name=r66>{{cita | The Road to Independence | pp. 66-91}}.</ref>. Secondariamente vi è la possibilità di una piena libertà creativa e autogestione a livello editoriale<ref name=r66/>. Fa parte dell'iniziativa anche Erik Larsen (all'epoca disegnatore di ''Amazing Spider-Man''), il weekend del 4 luglio al San Diego Comicon del 1991 ha modo di pranzare con Olbrich, Liefield e Valentino ed è disposto a partecipare<ref name=cb56/>. Un obbiettivo fondamentale per McFarlane è il coinvolgimento di Jim Lee, l'autore best- seller per la Marvel, che nonostante i suoi notevoli guadagni decide di appoggiare il progetto Image in quanto non si sente abbastanza valorizzato dalla dirigenza Marvel<ref name=cb56/>. Marc Silvestri (popolare disegnatore di ''[[Wolverine]]'') viene invece coinvolto quasi per caso da Liefild e McFarlane che lo incontrano a New York prima di un'importante asta di tavole originali a fumetti<ref name=cb56/>. Whilce Portacio (scrittore e disegnatore della storica ''Uncanny X-Men'') è l'ultimo ad aggregarsi persuaso dall'amico Jim Lee<ref name=cb56/>. A McFarlane viene riconosciuto il merito di voler creare un fronte comune tra i migliori artisti della ''Marvel'' e di aver organizzato la riunione del 17 dicembre [[1991]] nell'ufficio del presidente della Marvel ''[[Terry Stewart]]''<ref name=P1,3/>. Il suo obiettivo è quello di abbandonare la Marvel contemporaneamente agli altri futuri fondatori della ''Image''. McFarlane sostiene che lasciarla uno alla volta non avrebbe lo stesso impatto e di fatto riesce nel suo intento<ref name=r66/>. A quella riunione erano presenti Liefeld, McFarlane e sua moglie (con il figlio appena nato), [[Jim Lee]], il presidente Marvel Terry Stewart e quasi per caso il redattore capo della ''Marvel'' [[Tom DeFalco]]<ref name=P1,3/>. Non bisogna sottovalutare il fatto che i tre artisti presenti cioè Liefeld-McFarlane-Lee sono i disegnatori che hanno realizzato gli albi più venduti dalla ''Marvel'' nel corso del [[1991]]<ref>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/1991.html|titolo=Comic Book Sales for 1991|accesso=4 maggio 2012}}</ref>. L'incapacità della dirigenza di saper affrontare e gestire la situazione esaspera il confronto-scontro e porta ad una frattura insanabile (ed evidentemente comunque inevitabile) con i suoi artisti di punta<ref name=r66/>. Dopo aver lasciato gli uffici della Marvel, McFarlane vuole recarsi anche presso quelli della DC Comics<ref name=r66/>. Vuole esporre anche alla dirigenza dell'altra grande Major dei comic le loro intenzioni. Inizialmente la DC si aspetta che la visita sia una proposta di collaborazione che sembrava inevitabile per le dinamiche editoriali dell'epoca, se un grande artista non vuole lavorare con la Marvel passa alla DC e viceversa<ref name=r66/>. Si tratta però di un vero atto di sfida perché McFarlane è chiaro, lui e altri 5 grandi nomi del fumetto statunitense stanno per creare una nuova linea editoriale al di fuori del duopolio DC-Marvel<ref name=r66/>. Ciò che crea particolare sconcerto tra i dirigenti DC è la presenza tra questi di Jim Lee, vero e proprio "Golden Boy" del fumetto, ancor più corteggiato che non McFarlane o Liefeld<ref name=r66/>. Todd ne è consapevole ed è per questo che ha voluto la sua presenza ad entrambe le riunioni<ref name=r66/>. Ormai è solo questione di settimane prima della nascita della ''Image'' come terzo polo del mercato fumettistico statunitense.
 
===Situazione del mercato fumettistico===
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Sfruttando un malcontento diffuso, Rob Leifeld riesce nell'impresa di dare inizio ad una casa editrice con l'ambizioso progetto di creare un nuovo Universo di supereroi indipendente da contrapporre all'[[Universo Marvel]]. I presupposti sono chiari: rispetto per gli artisti, i diritti dei personaggi creati rimangono degli autori, libertà creativa e un maggior guadagno grazie alla maggiorazioni delle [[royalties]] sui fumetti venduti. Non mancano i rischi visto che viene a cadere il contratto di lavoro con un grosso gruppo editoriale come la Marvel e svanisce la possibilità di lavorare su personaggi di successo come l'[[Uomo Ragno]] e gli [[X-Men]]. Insieme a Rob Leifeld, il più convinto sostenitore della necessità di compiere questo passo è da sempre stato Todd McFarlane. Questa determinazione rimarrà costante nel corso degli anni e ''McFarlane'' rimane l'unico fondatore della ''Image'' a non essere mai tornato sui suoi passi. Rispetto agli altri sei co-fondatori Todd non torna più a lavorare per quelle che lui chiama le piantagioni (o ''The Plantation'' in originale), cioè il duo Marvel-DC. Sul primo numero della sua serie ''Spawn'', Todd esprime le sue ragioni sottolineando la mancanza di rispetto della Marvel per il suo ruolo di artista e per il contributo da lui avuto nello sviluppo e successo di diversi personaggi del suddetto editore. Questo atteggiamento è una costante nella politica del duopolio degli editori DC-Marvel, che da sempre (secondo Todd) danno più importanza ai personaggi che non agli autori che ne realizzano le storie<ref>''Image'' n.1, v. ''Immaginiamo'' di Luca Scatasta, Edizioni Star Comics Srl, Perugia, novembre 1993, p.36</ref>. Come emblema dello snobbismo della Marvel nei confronti degli artisti, McFarlane cita [[Jack Kirby]] che all'epoca si batteva legalmente con la stessa Marvel la quale non gli riconosceva la creazione (o co-creazione insieme a [[Stan Lee]]) di personaggi quali i [[Fantastici Quattro]], gli [[X-Men]], [[Hulk]], [[Thor]], [[Silver Surfer]] e decine di altri supereroi o supercriminali dell'[[Universo Marvel]]<ref name="Ibidem">Ibidem</ref>.
 
La prima riunione ufficiale dei fondatori della ''Image'' avviene il 1º febbraio [[1992]]<ref>''Extreme'' n.1, v. editoriale di Carmine A., Edizioni Star Comics Srl, Perugia, novembre 1994, p.seconda di copertina</ref>. Si tratta di Rob Liefild, Todd McFarlane, Jim Lee, Jim Valentino, Marc Silvestri e Erik Larsen e Whilce Portacio<ref name=cb56/>. Qui viene deciso di finalizzare l'accordo con la Malibu Comics che si occuperà dell'aspetto amministrativo, dell'advertising e del marketing. I profitti sono divisi al 90% agli autori Image e il 10% alla Malibu<ref name=cb56/>. Uno dei motivi per cui si sceglie questo editore, oltre che per il supporto dell'editore Dave Olbrich, è l'alto livello di colorazione degli albi raggiunto da questa casa editrice<ref name=cb56/>. La Malibu è all'avanguardia per quanto riguarda il "coloring" con il supporto della computer grafica e questo ha impressionato gli artisti Image che puntano gran parte del loro successo sull'impatto visivo delle loro serie<ref name=cb56/>. Tutti e sette gli artisti presenti stabiliscono inoltre di essere i partner-fondatori della ''Image'' e che il logo dell'etichetta è di loro proprietà e di nessun altro<ref name=cb56/>. Rimane aperta però la possibilità di accogliere come associati altri artisti che vogliano pubblicare materiale indipendente o lavorare per gli studios creati dai sette fondatori<ref name=cb56/>. I primi ad essere interessati saranno Larry Stroman (disegnatore di ''X-Factor''), Dale Keown (all'epoca disegnatore di ''Incredible Hulk'') e [[Sam Kieth]], celebre per aver co-creato la nuova versione di [[Sandman]] con [[Neil Gaiman]]<ref name=cb56/>. Inizialmente la Image è quindi un editore in cui i creativi sono anche coloro che gestiscono l'azienda e gli aspetti esecutivi del management<ref name=cb56/>. Comincia ad emergere un nuovo tipo di organigramma editoriale in cui intorno ad uno stesso marchio (cioè la ''Image'') si strutturano studi creativi indipendenti ma uniti a livello promozionale e distributivo. Inizialmente gli studi creativi di riferimento sono:
 
*[[Extreme Studios]], di [[Rob Liefeld]]
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*[[Todd McFarlane Productions]], di [[Todd McFarlane]]
*[[Top Cow Productions]], di [[Marc Silvestri]]
*[[WildstormWildStorm|Wildstorm Productions]], di [[Jim Lee]]. All'interno di questo studio rientra anche [[Whilce Portacio]].
 
La prima promozione della Image Comics da parte della Malibu avviene a febbraio del 1992 alla riunione annuale dei rivenditori tenutasi alle [[Hawaii]]<ref name=cb56/>. Vengono anche annunciati i primi titoli ad essere lanciati nel corso dell'anno. La formazione della Image ottiene una vasta copertura mediatica da parte degli organi mainstream quali il [[The Los Angeles Times]], [[USA Today]], [[Newsweek]] e [[The New York Times]]<ref name=cb56/>. Questo contribuisce ad aumentare l'attesa per i fumetti in uscita e l'interesse crescente intorno agli artisti responsabili di questa impresa<ref name=cb56/>. La prima volta che compaiono tutti e sette in pubblico è nel luglio del 1992 al Chicago Comicon presso il Ramada O'Hare Hotel che, nonostante l'ampia sala dedicata all'evento, non riesce a gestire il mare di folla accalcatosi per incontrare i fondatori della Image<ref name=cb56/>. Ci sono oltre 2500 persone in attesa diverse ore per poter incontrare ed avere un autografo da loro<ref name=cb56/>.
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===Nuova era del fumetto===
 
La fondazione della ''Image'' è uno degli avvenimenti della [[storia del fumetto]] americano che segna l'inizio della [[Modern Age]] (o ''Epoca moderna'') per i ''comics'' statunitensi. Tale periodo dura tuttora ed è segnato da una maggiore notorietà e celebrità degli autori e artisti, da una integrazione con gli altri [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] (quali cinema e televisione) e da un nuovo ruolo del mercato diretto come cardine della distribuzione del fumetto negli [[USA]]<ref>{{cita news|url=http://www.neatstuffcollectibles.com/modern-comics.html|titolo=Modern Age of Comics|accesso=11 settembre 2011|urlmorto=sì|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110916083444/http://neatstuffcollectibles.com/modern-comics.html|dataarchivio=16 settembre 2011}}</ref>. Il periodo precedente viene identificato come [[Copper Age]] e si snoda tra il [[1984]] e il [[1991]]<ref>{{cita news|url=http://www.copperagecomics.com/|titolo=Copper Age of Comics|accesso=8 settembre 2011}}</ref>. Bisogna inevitabilmente sottolineare che in alcune fonti o testi la durata, così come la data di inizio e di fine di quest'epoca può leggermente variare. Questo diviene inevitabile in ogni tipo di classificazione di un periodo storico di breve durata e ancora relativamente vicino al nostro presente. Le basi che rendono possibile la nascita della nuova casa editrice hanno proprio nella ''Copper Age'' le loro fondamenta. Tra queste vi sono da segnalare almeno quattro fattori<ref name="Ibidem"/>:
 
*Il successo ottenuto da una casa indipendente come la [[Dark Horse Comics|Dark Horse]], che viene fondata nel [[1986]] e riesce a crescere e a ritagliarsi un piccolo ma significativo spazio nel mercato del fumetto. Con questa iniziativa si comincia ad intravedere la possibilità di creare realmente un terzo polo indipendente nell'editoria dei ''comics''.
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===I primi titoli===
[[File:Image-youngblood-1.jpg|thumb|right|Copertina di "Youngblood" n.1, di Rob Liefeld, primo fumetto pubblicato dalla Image Comics. Edizione italiana Star Comics (1992).]]
Il primo albo con il simbolo ''Image'' è [[Youngblood]] n.1, distribuito il 16 aprile [[1992]]<ref>''Extreme'' n.1, v. editoriale di Carmine A., Edizioni Star Comics S.r.l., Bosco (Perugia), novembre 1994, p.seconda di copertina</ref>, scritto e disegnato da Rob Leifeld. Nella storia moderna del fumetto, con questa data si segna la nascita del [[supereroe]] indipendente nel fumetto americano<ref>Ibid., p.terza di copertina</ref>. Per la prima volta gli artisti creano una serie di supereroi i cui diritti e la cui distribuzione non rientra sotto il controllo dei due colossi Marvel e DC (o di altri gruppi editoriali del passato). Nell'anno del debutto ogni grande autore-fondatore della ''Image'' lancia una sua serie originale che segna la nascita del proprio Studio creativo e che di fatto diventa una sorta di [[Marca (commercio)|brand]] per questi artisti. Le pubblicazioni di riferimento sono le seguenti:
 
* [[Youngblood]] (Vol.1) n.1: presenta un super-gruppo creato da [[Rob Liefeld]]. Segna la nascita della casa editrice e serve da apripista per una moltitudine di nuovi personaggi pubblicati dagli ''Extreme Studios''. Già nel corso dell'anno Rob lancia altre due sue creazioni quali la miniserie ''Brigade'' (agosto 1992) e la serie regolare ''Supreme'' (novembre 1992). È l'unico dei tra i 7 fondatori a lanciare più di una serie nell'anno del debutto ''Image''.
* [[Spawn (personaggio)|Spawn]] n.1 (maggio 1992) : Introduce l'omonimo personaggio creato da [[Todd McFarlane]] ed è l'unica serie regolare che è stata pubblicata ininterrottamente fino ad oggi tra quelle nate nell'anno del debutto della ''Image''.
* [[Savage Dragon]] n.1 (luglio 1992): è una miniserie di 3 numeri che introduce il personaggio creato da [[Erik Larsen]]. Viene seguita da una serie regolare a partire da giugno 1993.
* [[Shadowhawk]] (Vol.1) n.1 (agosto 1992): il personaggio protagonista è creato da [[Jim Valentino]]. Si tratta di una miniserie che diviene in seguito serie regolare.
* [[Wildcats (fumetto)|WildC.A.T.s: Covert Action Teams]] n.1 (settembre 1992): serie regolare dedicata al team di supereroi creato da [[Jim Lee]]. La serie viene pubblicata per la Image fino al n.50 (giugno 1998) più un n.0 (giugno 1993). Il titolo della testata ispirerà anche il nome dello studio creativo di Jim Lee, cioè ''Wildstorm''.
* [[Cyberforce]] n.0 (settembre 1992): questo n.0 precede la miniserie di 4 numeri che vede la nascita di un team formato da esseri umani modificati ciberneticamente. Prima creazione di [[Marc Silvestri]] alla quale viene dedicata una serie regolare l'anno successivo.
* I [[Wetworks]] di [[Whilce Portacio]] sono un gruppo di mercenari potenziati con armi ipertecnologiche che fa la sua prima apparizione su ''WildC.A.T.S.'' n.2 (ottobre 1992) e la cui serie regolare è già stata annunciata per la fine dell'anno. L'autore filippino è però colpito da un grave lutto familiare che gli provoca una crisi personale<ref name=Wet>''Image'' n.18, v.''Introducendo Wetworks'' di Carmine A., Edizioni Star Comics S.r.l., Bosco (Perugia), aprile 1995, p.68</ref>. Di conseguenza lascia la sua attività per oltre un anno e rinuncia ad avere il ruolo di partner come gli altri fondatori ''Image''<ref name=Wet/>. La serie ''Wetworks'' esce solo nel [[1994]]<ref>Brandon Choi e Whilce Portacio (testi), Whilce Portacio (matite), ''Wetworks'' n.1, Image Comics, Berkeley (CA), luglio 1994</ref>, diventando uno dei fumetti più attesi del mercato fumettistico americano<ref name=Wet/>.
 
===Accoglienza nell'anno del debutto===
 
Le vendite degli albi ''Image'' vanno oltre le più audaci aspettative, raggiungendo i vertici delle classifiche di vendite e portando i suoi creatori al ruolo di ''rock-stars'' del fumetto<ref name=cb56/>. Il debutto della Image avviene il 16 aprile 1992 con ''Youngblood'' n.1 di Rob Liefeld. Le vendite raggiungono le 930000 copie e stabiliscono un record per il fumetto indipendente<ref name=cb56/>. La notte del debutto Rob si presenta al ''[[Golden Apple Comics]]'' a Los Angeles per firmare delle copie e l'attenzione mediatica per l'avvenimento è così alta che sono presenti le crew di 3 reti televisive, due stazioni radio e diversi quotidiani della carta stampata<ref name=cb56/>. La prima tiratura dell'albo viene esaurita così rapidamente che ne viene stampata subito una seconda che però presenta una copertina con il bordo dorato<ref name=cb56/>. Questo obbliga molti collezionisti a ricomprare l'albo per assicurarsi entrambe le versioni. Questo comportamento mostra l'euforia e l'attesa per gli albi Image e la tendenza delle case editrici a stampare copertine alternative o ''variant cover'' per poter vendere più copie ai collezionisti o agli speculatori, che speravano in un rapido rialzo del prezzo di copertina nel mercato dei collezionisti di fumetti<ref name=cb56/>. La fondazione della Image ha contribuito ad ingigantire un fenomeno, già iniziato prima, e che porterà alla formazione di una bolla speculativa che farà collassare le vendite già a partire dal 1993. La serie ''Spawn'' al suo debutto riesce ad essere l'albo più venduto del mese (maggio 1992) e stabilisce il record di vendite per un albo indipendente (oltre 1 milione e settecentomila copie), [[File:Savage-Dragon-01-Copertina.jpg|thumb|Copertina di "Savage Dragon" n.1 di Erik Larsen (luglio 1992), edizione italiana (2019): Editoriale Cosmo]] la terza pubblicazione è il primo albo della miniserie ''Savage Dragon'' di Erik Larsen, preludio ad una delle più longeve serie regolari della Image (ancora oggi in corso)<ref name=cb56/>. Il numero 1 della serie ''Wildcats'' di Jim Lee viene distribuito in agosto ad appena due mesi di distanza dal suo ultimo albo realizzato per la Marvel ovvero ''X-Men'' n.11 (del giugno 1992)<ref name=cb56/>. Vende oltre un milione di copie si piazza al secondo posto degli albi più venduti in quell'anno, superata solo da ''Superman'' n.75, l'albo-evento della morte di Superman, uno degli albi di maggior successo di tutti i tempi<ref name=cbs92>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/1992.html|titolo=Comic Book Sales for 1992|accesso=4 maggio 2012}}</ref>. Jim si prende inoltre la soddisfazione di battere subito le vendite della sua precedente serie, best seller per la Marvel, infatti quel mese ''X-Men'' si piazza al quarto posto<ref name=cb56/>. Debutta molto bene anche ''Shadowhawk'' di Jim Valentino che nei mesi successivi è costantemente tra le top-ten degli albi più venduti<ref name=cb56/>. Tra i fondatori della Image, Jim è quello che ci ha guadagnato maggiormente dall'aver lasciato la Marvel, infatti non è mai stato finora un artista di punta del mercato<ref name=cb56/>. La Marvel gli aveva affidato [[I Guardiani della Galassia]] (di cui si occupa fino al n.29, ottobre 1992), all'epoca una serie secondaria che mai aveva raggiunto i picchi di vendita o popolarità dei titoli mutanti o di quelli legati a ''Spider-Man'' (su cui erano diventati famosi Liefeld, McFarlane, Silvestri e Larsen)<ref name=cb56/>. L'ultimo ad esordire nel 1992 tra i fondatori Image è Marc Silvestri con ''Cyberforce'' (ottobre 1992) riuscendo a raggiungere le 850000 copie<ref name=cb56/>. Tra gli albi ''Image'' più venduti di quell'anno vi sono anche [[Pitt (fumetto)|Pitt]] n.1 di [[Dale Keown]]. Si tratta della prima serie creata non da uno dei fondatori ma da un artista (canadese come McFarlane) che viene convinto a scrivere e disegnare una nuova serie con personaggi da lui creati appoggiandosi alla ''Image'' per le questioni produttive e di marketing, si forma così la figura di ''Image Associate'' (ovvero ''autore associato della Image'')<ref name=cb56/>. Nel corso degli anni saranno così numerosi coloro che si appoggeranno alla Image per produrre opere indipendenti che diverranno la vera forza creativa che permette alla Image di continuare a restare competitiva sul mercato<ref>{{cita | The Road to Independence | pp. 177-272}}.</ref>. Keown è reduce da un run di grande successo come disegnatore della serie ''Incredible Hulk'', scritta da [[Peter David]], sulla quale tra l'altro si è messo in evidenza lo stesso McFarlane in collaborazione con lo stesso David<ref name=cb56/>. Sfruttando questo trend Keown crea una creatura mostruosa di nome ''Pitt'' che si trova a combattere contro gli alieni Creed<ref name=cb56/>. Il personaggio appare per la prima volta su ''Youngblood'' n.4 (in una back-up story) e poi debutta con una serie regolare il cui primo albo vende un milione di copie<ref name=cb56/>. Bisogna sottolineare che, nonostante il primo numero dovesse uscire a novembre del 1992, bisogna attendere i primi mesi del 1993 per la distribuzione<ref>Brian Hotton e Dale Keown (testi), D. Keown (disegni), ''Pitt'' n.1, Image Comics, Berkeley (CA), gennaio 1993. L'albo viene annunciato e quindi messo in prenotazione dai distributori nel 1992 ma esce con data di copertina gennaio 1993.</ref>. Nel 1992 viene anche annunciata la serie ''Wetworks'' di Whilce Portacio che riscontra subito grande interesse presso i rivenditori. Ne viene anche distribuita un'immagine pubblicitaria con i membri del team e lo slogan "Image Comics: The Face of the Future"<ref name=cb56/>. La serie verrà però distribuita solo due anni dopo e Portacio non diviene partner della Image ne fonda un suo studio ma si appoggia allo studio ''Wildstorm'' di Jim Lee<ref name=cb56/>. Grazie a queste incredibili vendite la Malibu che (in questo periodo) distribuisce ancora gli albi della ''Image'' raccoglie l'8,73% del mercato e si piazza immediatamente dietro ai due colossi Marvel e DC e surclassa ''Dark Horse'' e ''[[Valiant Comics|Valiant]]''<ref name=cbs92/>. Rob liefeld, oltre a ''Youngblood'', riesce ad inserire altre due sue creazioni nella top 100 dell'anno, si tratta della miniserie ''[[Brigade]]'' e di [[Supreme (fumetto)|Supreme]]<ref name=cbs92/>, una versione di ''Superman'' all'interno dell'universo Image. Questo personaggio diverrà un'icona del fumetto anni novanta grazie alla versione che ne darà l'autore [[Alan Moore]], diventando l'unica creazione di Liefeld a ricevere un plauso unanime da parte della critica.
 
Alla fine del 1992, i soci fondatori decidono di separarsi dalla ''Malibu'' per fondare una compagnia indipendente: la ''Image Comics Inc.'' in modo da non dover rinunciare al 10% dei profitti destinati alla Malibu per le funzioni organizzative e di marketing<ref name=cb90/>. Tale scelta contribuirà alle difficoltà da parte dei soci Image nel pianificare le uscite degli albi e gestire i rapporti tra i vari studios. La Malibu ha però acquisito una certa popolarità e accumulato un discreto patrimonio durante il 1992<ref name=ultra>''Previews'' n.360, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, settembre 2018, p.319</ref>. Nel 1993 decide quindi di lanciare un suo universo fumettistico denominato ''Ultraverse''. Il debutto avviene il 15 giugno 1993 con gli albi ''Hardcase'' n.1 e ''Supreme'' n.1, seguiti da ''The Strangers'' il 22 dello stesso mese<ref name=ultra/>. In aperta polemica con gli artisti fondatori della Image, Olbrich e Chris Ulm (redattore capo) decidono di affidare la creazione dei personaggi dell'Ultraverse a scrittori affermati nel panorama fumettistico ponendo in primo piano la trama, scrittura dei dialoghi e l'ideazione delle storie<ref name=ultra/>. Non sono quindi i disegnatori (come alla Image) ad avere un ruolo predominante nella realizzazione delle serie ma gli scrittori. Tra i nomi coinvolti vi sono Mike Barr, [[Steve Gerber]], [[Gerard Jones]], [[James Dale Robinson|James Robinson]], il regista [[Wes Craven]] e l'autore di fantascienza [[Larry Niven]]<ref name=ultra/>. Non mancano grandi disegnatori quali [[Walter Simonson]], [[Norm Breyfogle]], Paul Pelletier, [[Dave Dorman]], [[Darick Robertson]] e altri<ref name=ultra/>. Nonostante l'incredibile roster di autori e la buona accoglienza dei primi mesi, le vendite crollano già a fine 1993. La strana parabola della Malibu si chiude nel 1994 quando viene acquistata dalla Marvel e i suoi personaggi spariscono in un limbo editoriale<ref name=ultra/>.
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== Ascesa e declino (1993-1998) ==
 
===Apice delle vendite ([[1993]])===
 
Al suo secondo anno di vita la ''Image'' raggiunge l'apice assoluto delle vendite della sua storia e sino ad ora non replicherà o supererà tale risultato. Bisogna però sottolineare che il 1993 è l'anno del record di vendite di tutta la storia del fumetto statunitense dal 1935 in poi<ref name=cbs93>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/1993.html|titolo=1993 Comic Book Sales Figures|accesso=18 maggio 2012}}</ref>. In quell'anno tutti gli editori presenti sul mercato hanno un picco di vendite e questo permette una raccolta di circa 850 milioni di dollari di cui il 14,79% è preso dalla vendita di albi ''Image''<ref name=cbs93/>. Nel 1992 il mercato aveva già raggiunto una strabiliante cifra di 500 milioni di dollari e il suo aumento sembra inarrestabile<ref name=cb90>''Chapter Four: 1993'', in {{cita | The 1990s | pp. 90-91}}.</ref>. Vi comincia ad essere la convinzione che i fumetti saranno un business miliardario e tre grandi compagnie quali la ''Big Entertainment'', la ''Starlog Franchising Corporation'' e la ''Classic International Entertainment'' vogliono creare catene di comic shop in tutto il paese<ref name=cb90/>. I meriti di questo successo non sono però ascrivibili ad una reale tendenza del mercato fumettistico o ad un allargamento comprovato di lettori di fumetti. Questo è infatti il risultato di una bolla speculativa che ha portato lettori e rivenditori specializzati (che raggiungono la cifra record di 11000 comics shop) a comprare molti numeri di uno stesso albo nella speranza di rivenderlo a prezzo maggiorato<ref name=cbs93/>. Molti di questi speculatori arrivano dal mercato delle trading cards che è da poco collassato ma che non ha dissuaso quegli stessi compratori/collezionisti nell'investire sui comic book intravedendo nei nuovi editori quali la Image e la Valiant le future Marvel e DC<ref name=cb90/>. In effetti il febbraio 1993 appare come la scintilla di una rivoluzione, per la prima volta dalla nascita del ''Direct Market'' (quello tramite fumetterie e librerie, non le edicole) i 5 albi più richiesti dai rivenditori non sono delle Big-Two Marvel e DC<ref name=cb90/>. Quattro degli albi maggiormente prenotati sono proprio della Image e uno della Valiant<ref name=cb90/>. Il primo della Marvel è sesto e l'albo di punta della DC crolla al 24º posto<ref name=cb90/>. Il mercato è però altamente inflazionato e bisogna considerare che la stessa Marvel nel triennio precedente (1990-1992) aveva aumentato indiscriminatamente il numero delle serie proposte spesso con un'eccessiva tiratura, il tutto supportato dai due principali distributori presenti cioè i ''Diamond Comic Distributors'' e la ''Capital City Distribution''. In questo periodo sembra esserci la reale convinzione che si possano vendere anche milioni di copie di un albo a fumetti. L'illusione cade però già durante il 1993, tra aprile e novembre il numero degli albi venduti si dimezza<ref name=cb90/>, preludio al collasso del mercato fumettistico che avviene tra il 1993 e il 1996<ref>{{cita news|url=https://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/TheGreatComicsCrashOf1996|titolo=The great comics crash of 1996|accesso=18 maggio 2012|dataarchivio=8 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120508103622/http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/TheGreatComicsCrashOf1996|urlmorto=sì}}</ref>, dal quale l'intero settore non si è ripreso neppure negli anni duemila<ref>Nel 2011 il mercato fumettistico non ha generato nemmeno la metà del ricavato del 1993. Siamo a poco più di 400 milioni di dollari contro 850 del 1993.{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/2011.html|titolo=Overall del 2011|accesso=18 maggio 2012}}</ref>. Nel 1993 la ''Image'' sembra però essere il vero motore del mercato e riesce a piazzare al vertice delle vendite 6 albi nei seguenti mesi (con riferimento al distributore ''Diamond Comic'')<ref name=cbs93/>:
*Gennaio: ''Darker Image'' n.1
*Febbraio: ''Stormwatch'' n.1
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*Il proliferare di albi venduti in diverse versioni con copertine variant o caratterizzati da particolari effetti grafici o venduti imbustati magari con all'interno card da collezione. Questo spinge subito i collezionisti a voler acquistare più numeri dello stesso albo per averne poi tutte le possibili variazioni, anche le più rare. La speranza è quella di speculare sull'aumento del prezzo che queste edizioni speciali avranno nel corso del tempo. In ogni caso bisogna sottolineare che la ''Image'' non farà mai un uso eccessivo di albi proposti in diverse edizioni con copertine ''variant'' (o differenti) per incrementarne la vendita. Basti dire che ''Youngblood'' n.1 e ''Spawn'' n.1 escono in sole due versioni nel 1992. Per l'albo di Liefeld vi è una prima versione ''standard'' e poi una seconda con bordo color oro. Per ''Spawn'' n.1 vi è una versione per il mercato diretto delle fumetterie e una per quello delle edicole (cioè ''Newsstand edition''). Chi invece ha contribuito al fenomeno sin dalla fine degli anni ottanta con un uso smodato di questo stratagemma commerciale è la ''Marvel Comics'' che con l'albo ''Spider-Man'' n.1 del 1990, distribuisce 9 differenti versioni dello stesso albo tra le quali una ''Platinim version'' e una ''Gold version''<ref>''Wizard: The Guide To Comics'' n.71, Gareb Shamus Enterprises Inc., New York, luglio 1997, p.191</ref>. L'albo vende milioni di copie (molte inglobate dai rivenditori diretti) ma non si tratta di un numero reale di acquirenti e un conseguente aumento dei lettori di ''comics''. Le cifre sono gonfiate dalla speculazione e l'effetto a marea trascinerà in alto e poi in basso la stessa ''Image''.
*La ''Image'' comincia a distribuire con notevole ritardo gli albi sollecitati ai distributori. Questa pratica tipica della ''Image'' dei primi anni contribuisce ad accelerare il collasso del mercato. In inglese prende il nome di [[Schedule Slip]] e riguarda la mancanza di rispetto dei tempi di consegna degli autori (soprattutto dei fondatori stessi della ''Image''). Questo porta un albo ad arrivare nelle fumetterie con mesi di ritardo rispetto a quando è avvenuta la prenotazione ma a quel punto l'interesse del pubblico è svanito e quindi il materiale rimane invenduto procurando enormi danni alla vendita diretta che è proprio il cardine dell'espansione del mercato fumettistico tra gli anni ottanta e gli anni novanta. Ne è un esempio la serie regolare ''Youngblood'' di cui nel 1993 vengono consegnati ai distributori due soli numeri<ref>Rob Liefeld e AA.VV. (testi-disegni), ''Youngblood'' nn.4-5, Image Comics, Berkeley(CA), 1993</ref>. Questa mancanza di regolarità nel consegnare gli albi dopo averli messi in prevendita porta i lettori a perdere interesse verso le serie e sempre più spesso dopo aver atteso un albo per mesi, lo lasciano in mano alle fumetterie che lo avevano già ordinato, spesso eccedendo nei quantitativi secondo una logica distorta di questo periodo. L'evento che segna questa situazione e che viene indicato come l'inizio del collasso del mercato fumettistico la miniserie-evento [[Deathmate]].
 
===Deathmate: l'inizio del declino (1994)===
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Durante gli anni novanta si diffondono rapidamente i ''crossover'' tra diversi editori, albi nei quali si fanno incontrare personaggi di case editrici differenti come per esempio Batman (DC) che condivide una o più storie con il ''Punitore'' (Marvel). Questa pratica sembra accentuarsi maggiormente con l'inizio della crisi del mercato ma paradossalmente è proprio un ''crossover'' tra due case editrici in espansione come la ''Valiant'' e la ''Image'' a segnare l'inizio della fine del boom del mercato fumettistico dei primi anni novanta.
 
Il progetto nasce da un'idea di Jim Lee e [[Steve Massarsky]] i quali vogliono creare una miniserie nella quale far incontrare i personaggi delle due neonate case editrici<ref name=dmc>{{cita news|url=https://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/DeathMate|titolo=Deathmate Crash|accesso=1º luglio 2012|dataarchivio=10 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130410033517/http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/DeathMate|urlmorto=sì}}</ref>. Il tutto viene pubblicizzato come il più grande evento fumettistico della storia, un'opera che vedrà incontrarsi personaggi che hanno rivaleggiato nelle classifiche di vendita con i personaggi Marvel e DC<ref name=dmc/>. Il tutto viene dato in gestione a [[Bob Layton]] il quale deve supervisionare la realizzazione di una miniserie che presenta un albo di prologo e uno di epilogo, mentre i quattro numeri centrali sono leggibili singolarmente e ne vengono realizzati 2 da artisti Image e due della Valiant, per un totale di tre ciascuno se si contano l'epilogo e il prologo. Inizialmente l'evento suscita un notevole interesse e gli ordini sono molto alti ed arrivano a superare il mezzo milione di copie ma, mentre gli albi realizzati dalla Valiant sono tutti consegnati più o meno in tempo entro la fine del 1993, la Image non riesce a finire i suoi<ref name=dmc/>. Difatti questi albi usciranno con 5 o 6 mesi di ritardo quando ormai i lettori e gli stessi speculatori di mercato hanno perso interesse alla miniserie<ref name=dmc/>. Il danno più grande viene fatto ai negozi specializzati come i ''comic shop'', che spinti dalle grande attese ne avevano ordinano copie in eccesso e che ora si ritrovano nei magazzini migliaia di fumetti invenduti e senza alcun mercato secondario dove smerciarli<ref name=tcba>{{cita news|url=http://badmouth.net/the-comic-book-apocalypse/|titolo=The comic book apocalypse|accesso=1º luglio 2012}}</ref>. All'improvviso ci si comincia a rendere conto che gli albi ''Image'' potrebbero non avere quel bacino di utenza che ci si aspettava e che soprattutto, senza l'acquisto massiccio di albi da parte di singoli speculatori, le stime di vendita vanno riviste. Il punto è che anche il mercato dell'usato è ormai saturo e non si riesce più a guadagnare rivendendo un albo di cui esistono centinaia di migliaia di copie<ref name=tcba/>. Il contraccolpo è durissimo per i rivenditori e migliaia di ''comic shops'' chiudono tra il 1994 e il 1995. La crisi è ormai generale, anche se la miopia dei distributori e degli editori porta il mercato ad una espansione ancora per un paio di anni fino al 1996.
 
La colpa di ciò non è certo imputabile alla ''Image'' o al nefasto ''[[Deathmate]]'' crossover ma gli elementi in gioco sono diversi e colpiscono tutti indifferentemente, portando la stessa ''Marvel'' a dichiarare bancarotta nel 1997. Da questo punto in poi per la ''Image'' inizia un declino irreversibile che porterà ad un drastico ridimensionamento nelle aspettative di guadagno per chi decide di realizzare i fumetti sotto tale logo.
 
===Il caso Rob Liefeld (1995-1997)===
Il successo ottenuto nell'anno del debutto fa presagire una storia di trionfi per il nuovo fumetto indipendente e si comincia a credere alla possibilità di rompere il dominio sul mercato del duopolio Marvel-DC. Le vicende della ''Image'' prendono però una piega per certi versi inaspettata in quanto da un lato viene travolta dal crollo del mercato fumettistico (1995-1996) e dall'altro si ritrova ad affrontare i capricci e l'incapacità gestionale dei suoi artisti e fondatori<ref name=p3>{{cita news|url=http://archives.tcj.com/3_online/n_image3.html|titolo=The Image Story:What Went Wrong|accesso=9 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120513120649/http://archives.tcj.com/3_online/n_image3.html|dataarchivio=13 maggio 2012}}</ref>. L'esempio emblematico si ritrova nella storia del suo fondatore principale e cioè Rob Liefeld. Questi sembra perdere progressivamente di vista il suo ruolo di fumettista e comincia a frequentare certi ambienti di ''Hollywood'' dove spera di fare un mucchio di soldi grazie alla trasposizione cinematografica delle sue opere<ref name=p3/>. Nel 1995 però l'interesse per i fumetti Image, e soprattutto i personaggi degli Extreme Studios sembra evaporare, le vendite della casa editrice sono in continua discesa e ormai soltanto [[Spawn (personaggio)|Spawn]] riesce a rimanere nella top 10 degli albi più venduti, Con una mossa clamorosa e alquanto inaspettata, a fine del 1995 Liefeld acquisisce la licenza per pubblicare i fumetti su una serie televisiva di fine anni settanta quale [[Battlestar Galactica (serie televisiva)|Battlestar Galactica]] e le cui royalty sono a buon mercato (siamo in un periodo che precede il [[reboot (mass media)|reboot]] di [[Ronald D. Moore]])<ref name=ac95>Jason Sacks, in "Chapter Six: 1995", in {{cita | The 1990s | pp. 164-193}}.</ref>. Ciò che sorprende è che la prima miniserie viene però distribuita sotto il logo [[Maximum Press]] e non Image, la casa editrice da lui stesso co-fondata solo tre anni prima<ref name=ac95/>. Nel 1996 viene realizzato un sequel e sono lanciate nuove serie Maximum Press quali ''Avengelyne'', che riprende la moda dei "bad girls' comics" dell'epoca, ''Warchild'' di ambientazione fantasy e la serie creator-owned ''Black Flag'' di Dan Fraga<ref name=p3/><ref name=ac95/>. Il progetto apre una frattura con gli altri partner Image e Rob viene accusato dai suoi soci di aver sottratto alla cassa comune della ''Image'' dei soldi poi utilizzati per promuovere delle serie ''Maximum Press'' e per aver risanato dei debiti personali. Rob aveva infatti la facoltà di firmare assegni per la ''Image'' dal momento che ricopriva le cariche di direttore esecutivo, direttore finanziario e responsabile di segreteria dell'azienda<ref name=p3/><ref name=ac95/>. Inoltre gli viene imputato di aver usato lo staff in forza alla Image per lavorare al marketing, i logo, i titoli e i poster della sua nuova casa editrice<ref name=ac96>Jason Sacks, in "Chapter Seven: 1996, in {{cita | The 1990s | pp. 194-221}}.</ref>. Marc Silvestri arriva a lasciare la Image (nel giugno 1996) con Lala sua Top Cow Comics perché sostiene che Rob abbia cercato di sottrarre ai suoi studios artisti di punta quali [[Michael Turner (fumettista)|Michael Turner]]<ref name=ac96/>. Silvestri rientrerà solo dopo che Rob avrà lasciato la Image. Il 4 settembre [[1996]] Rob viene infatti cacciato all'unanimità dagli altri partner della casa editrice, anche se tecnicamente consegna le dimissioni pochi minuti prima dell'annuncio della loro decisione<ref name=p3/>. Questo è però solo l'inizio di una causa legale che vede la ''Image'' accusare Liefeld di aver rubato e lo stesso Liefeld fare causa per danni alla ''Image'' chiedendo 7.600.000 dollari. Non si è mai saputo chi avesse torto o ragione in quanto la causa viene chiusa nel 1997 con un accordo privato i cui dettagli non sono resi pubblici<ref name=p3/>. Liefeld si lamenta di essere stato estromesso dalla casa editrice che lui stesso per primo aveva voluto e accusa i suoi ex-partner di aver cercato di distruggere la sua carriera<ref name=ac96/>. Todd McFarlane, suo caro amico e tra i primi ad appoggiarlo nel 1992, arriva a dichiarare:<<Credo che nella vita si raccoglie ciò che si semina e ora è tempo di raccolto per Rob>><ref name=ac96/>. In effetti la Maximum Press è ununa delusione,: il titolo più venduto ''Avengelyne'' non è nella top 40 degli albi più venduti, la miglior posizione per un albo di ''Battlestar Galactica'' è al 78º posto<ref name=ac95/>. Dopo neanche due anni di vita la Maximum Press vede la sua fine, non senza conseguenze però per la posizione editoriale della Image e gli equilibri interni tra i soci fondatori.
 
===Crisi interna (1997-1999)===
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''Todd McFarlane'' perde presto interesse nella realizzazione dei disegni di Spawn e preferisce dedicarsi alla fondazione e all'ampliamento della sua linea di giocattoli e merchandising incentrata sulle [[Action Figures]]. Allo stesso tempo rimane sempre più coinvolto nei contratti e nella realizzazione dei cartoni animati e di un film cinematografico sulla sua creazione. Marc Silvestri non è da meno e comincia a diradare fin dall'inizio la frequenza delle uscite delle serie a fumetti del suo studio, attratto anche lui dalle sirene di ''Hollywood''. Marc arriva a dire che non ha senso produrre una serie a fumetti se poi non riesci a ricavarne un guadagno vendendone i diritti a qualche casa cinematografica.
 
Jim Valentino riesce a rimanere più sobrio e cerca di convincere i suoi soci a puntare sulla ricerca di nuovi talenti e nuove idee senza necessariamente inseguire la moda dei supereroi o cercando a tutti costi un'idea che sia vendibile a qualche casa di produzione cinematografica o a qualche network televisivo<ref name=jim>"Jim Valentino", in {{cita | The Road to Independence | pp. 130-137}}.</ref>. Come contrappunto delle sue decisioni arriva a smettere di disegnare il suo personaggio ''[[Shadowhawk]]'' e si dedica ad un'opera in bianco e nero dal titolo ''[[A touch of Silver]]'', molto lontana dai canoni ''Image'' visti sino ad allora.
 
La situazione interna della ''Image'' è alquanto caotica e ormai difficilmente gestibile, anche dopo il crollo delle vendite dell'intero settore a metà degli anni novanta. Il colpo più duro da incassare è però quello assestato dalla dipartita di ''[[Jim Lee]]'' che nel [[1999]] vende i suoi ''[[WildstormWildStorm|Wildstorm Studios]]'' alla [[DC Comics]]. Con lui se ne vanno oltre che fumettisti come [[Warren Ellis]] e [[Garth Ennis]] anche alcuni dei personaggi di maggior successo di pubblico e critica mai prodotti dalla ''Image'' e a queste perdite si aggiunge quella della sotto-etichetta [[Homage Comics]] con la sua pluripremiata serie [[Astro City]]. Questa mossa sembra contraddire quanto fatto e rivendicato dagli stessi fondatori della ''Image'' appena cinque anni prima. Lo stesso anno vede il direttore esecutivo [[Larry Mader]] lasciare la ''Image Central'' per lavorare in esclusiva per Todd McFarlane. La fine degli anni novanta vede quindi una ''Image'' in crisi di vendite e abbandonata da tre dei suoi fondatori (Liefeld, Lee e Portacio). A questo manca un piano di rinascita e la consapevolezza che un universo di supereroi in grado di contrastare quello Marvel e DC non è che un'utopia. Inoltre sembra che nessuno voglia prendere il posto di Mader come gestore e amministratore della casa editrice<ref name=jim/>. Jim Valentino si offre volontario per il ruolo assumendo ufficialmente l'incarico di "publisher" (o ''editore''). Il suo obbiettivo è chiaro: bisogna provare nuove strade e portare alla Image nuovi autori e artisti<ref name=jim/>. Si apre quindi una nuova epoca dove la Image comincia a diversificare notevolmente i generi dei fumetti proposti (allontanandosi dal mainstream supereroistico), si aumenta la qualità dei testi e, in generale, delle storie proposte<ref name=jim/>. Valentino vuole fortemente dare alla casa editrice un volto più maturo e una maggiore affidabilità nel rispettare i tempi di distribuzione dei singoli albi, il tutto contrassegnato da scelte più audaci e alternative a livello di contenuti<ref name=jim/>.
 
== L'epoca di Jim Valentino (1999-2004) ==
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Nel [[1999]] Jim Valentino viene scelto come Editore della ''Image''<ref name=AboutJim>{{cita news|url=http://www.shadowlineonline.com/about|titolo=About Shadowline|accesso=9 maggio 2012}}</ref>, ruolo che di fatto non è mai stato assegnato a nessuno prima. Sostituisce [[Larry Mader]] che però è stato designato come direttore esecutivo (e non editore) tra il [[1993]] e il 1999<ref name=p3/>. Tra i suoi incarichi vi è la direzione della ''Image Central'', l'organo preposto alla pubblicazione di tutti quei fumetti che non rientrano sotto la produzione-supervisione degli studios dei fondatori rimasti e cioè la ''Todd McFarlane Productions'', la ''Top Cow'' di Marc Silvestri e la ''Highbrow'' di Erik Larsen. Secondariamente ha anche il delicato ruolo di mantenere l'armonia tra lui e i tre partner, cercando di ridare credibilità alla ''Image'' attraverso un maggior impegno nel mantenere le date di consegna del materiale sollecitato. Per rispetto e dedizione al suo nuovo incarico Valentino riniuncia a dirigere e pubblicare nuovi albi per la sua etichetta ''Shadowline'' che riprenderà le pubblicazioni nel 2005<ref name=AboutJim/>.
 
La casa editrice si trova in un momento delicato, il mercato fumettistico è ancora in declino dopo la bolla speculativa dei primi anni novanta e l'abbandono di Jim Lee e Rob Liefeld sembra segnare l'inizio della fine per la Image. Il compito di Valentino è arduo, ma sia lui sia Todd e Erik sono i più convinti sostenitori della necessità di mantenere la ''Image'' come il terzo editore del mercato fumettistico statunitense e difatti nel 1999 riescono comunque a distribuire circa trenta titoli ogni mese<ref name=ac99>Jason Sacks, in ''Chapter Ten: 1999'', in {{cita | The 1990s | pp. 272-274}}.</ref>. Questo è da attribuire Jim Valentino e alla sua pronta riorganizzazione della casa editrice cui segue il lancio di nuove proposte editoriali<ref name=ac99/>. Ciò che è singolare è il fatto che inizialmente Todd McFarlane si era fortemente opposto a farlo partecipare alla fondazione della ''Image'' nel 1992<ref name=P1,3/>. Secondo quanto riportato da Rob, Todd riteneva Valentino un artista mediocre, non all'altezza dei nuovi standard richiesti ai disegnatori della ''Image''<ref name=P1,3/>. Tra l'altro Jim è l'unico a non aver lavorato su un titolo Marvel di grande successo, difatti prima di diventare partner ''Image'' realizzava la serie [[Guardiani della Galassia|Guardians of the Galaxy]]<ref>Jim Valentino, ''Guardians of the Galaxy'' nn.1-29, Marvel Comics, New York, 1990-1992</ref>, con risultati di vendita non certo eclatanti. Nonostante ciò Rob lo aveva voluto tra i fondatori per la sua esperienza nel mercato indipendente dei fumetti<ref name=P1,3/> e a questo si aggiunge la sua capacità di guardare oltre l'orizzonte del fumetto supereroistico e individuare artisti con nuove idee e progetti che non siano legati ad eroi in calzamaglia<ref name=ac99/>. Questo nuovo approccio cambia in pochi anni il volto della casa editrice tanto da arrivare a rivedere completamente l'approccio ''Image Style''. Se negli anni novanta la ''Image'' è stata ben riconoscibile per i suoi eroi di nuova generazione e l'approccio grafico innovativo e ipertrofico, ora Valentino mette al centro del suo programma editoriale lo sviluppo di progetti alternativi e la ricerca di nuovi autori<ref name=AboutJim/>. Le sue capacità in questo tipo di selezione fanno sì che alla ''Image'' arrivi una nuova generazione di autori che si imporranno al grande pubblico negli anni duemila, tra questi [[Mike Wieringo]] (con la saga fantasy ''Tellos''), Joshua Dysart, Tony Daniel, Judd Winnick, ai quali si aggiungono le opere di fumettisti già affermati quali Matt Wagner e Don McGregor<ref name=ac99/>. I due autori emergenti destinati a divenire più celebri sono [[Robert Kirkman]] e [[Brian Michael Bendis]]<ref name=AboutJim/>. Il primo lancia tra il [[2002]] e il [[2003]] diversi nuovi personaggi e serie regolari quali ''Tech Jacket'', ''Capes'', ''Brit'', ''Invincibile'', e nell'ottobre del [[2003]] viene pubblicato il primo numero della serie regolare ''[[The Walking Dead (fumetto)|The Walking Dead]]''. Nessuno sembra aspettarsi molto da questa ennesima storia sugli zombie, peraltro disegnata in bianco e nero da [[Tony Moore (fumettista)|Tony Moore]], ma nel corso degli anni questa diventa il simbolo della rinascita della ''Image'', diventandone la serie più venduta e ispirando l'omonima serie televisiva di grande successo trasmessa dal canale statunitense [[AMC (rete televisiva)|AMC]].
 
Per quanto riguarda Bendis, la sua importanza nella storia recente del fumetto è legata alla ''Marvel'', specialmente per il suo lavoro su [[Devil (Marvel Comics)|Daredevil]], la creazione di ''Ultimate Spider-Man'' e l'innumerevole quantità di albi realizzati sugli [[Vendicatori|Avengers]] e i vari spin-off. La sua ascesa inizia però proprio alla ''Image'' nel 1999 quando realizza i testi per la serie ''Sam and Twitch'', uno spin-off di ''Spawn''<ref>Brian Michael Bendis (testi), AA.VV. (disegni), ''Sam and Twitch'' nn.1-19, Berkeley (California), Image Comics, 1999-2001. La serie dura altri 7 numeri dove le redini di scrittore passano a ''Todd McFarlane''.</ref>. L'anno successivo arriva la serie regolare di sua creazione (insieme a Michael Avon Oeming) dal titolo ''[[Powers (fumetto)|Powers]]'', pubblicazione che gli garantisce un notevole successo della critica e le attenzioni dei grandi editors tra cui [[Joe Quesada]] della ''Marvel''<ref>La serie ''Powers (Vol.1/2000 series)'' vince un ''Eisner Comic Industry Award'' 2001 come ''Best New Series'' (miglior nuova serie regolare per l'anno 2000)</ref>. La serie viene pubblicata per la ''Image'' fino al 2004<ref>Brian Michael Bendis (testi), Michael Avon Oeming (disegni), ''Powers (Vol.1/2000 series)'' nn.1-37, Image Comics, Berkeley (California), 2000-2004</ref>, ma a partire da quell'anno Bendis firma un contratto in esclusiva con la ''Marvel'' e la serie viene trasferita alla neonata etichetta [[Icon Comics]]. Si tratta di un ''Imprint'' con il quale la ''Marvel'' garantisce anche la distribuzione dei fumetti i cui diritti rimangono agli autori. Si tratta evidentemente di una mossa tramite la quale il redattore in capo Quesada vuole assicurarsi le prestazioni lavorative dei migliori scrittori e artisti creandogli uno spazio nel quale possano continuare a pubblicare le opere di loro creazione a patto che poi si cimentino anche sui personaggi dell'Universo Marvel quali i ''Vendicatori'', ''Spider-Man'' e via dicendo.
 
Non tutti gli autori e artisti voluti da Valentino riescono ad avere il successo riscosso da Bendis e Kirkman, ma riesce comunque a dare una nuova e definitiva prospettiva alla casa editrice<ref name=jim/>. Nasce infatti la convinzione che la ''Image'' possa dare supporto e visibilità ad una nuova generazione di autori indipendenti, anche se le loro creazioni si rivolgono ad un pubblico di nicchia<ref name=jim/>. Ne è esempio l'artista britannico [[Paul Grist]], nominato due volte per il [[Will Eisner]] Award, che tramite la ''Image'' lancia negli [[Stati Uniti]] il suo personaggio [[Jack Staff]], pubblicato nel [[Regno Unito]] dal 2000. La serie debutta nel [[2003]]<ref>Paul Grist, ''Jack Staff'' nn.1-20, Image Comics, Berkeley(CA), 2003-2009</ref> e non riesce a riscuotere grande successo nonostante venga rilanciata nel [[2010]] con il titolo [[The weird world of Jack Staff]]. Nel 2011 Paul Grist lancia la nuova serie regolare [[Mud Man]], sempre per la ''Image'', incentrata sulle avventure di un improbabile supereroe i cui poteri sono quelli di trasformarsi in fango. Le opere pubblicate da "Publisher Image" di cui Valentino si sente più orgoglioso sono: ''Ministry of Space'', ''The Pro'' (di [[Garth Ennis]] e [[Amanda Conner]]), le ristampe in "Hardcover" (o ''edizione cartonatata'') di [[Leave it to chance]] (di [[James Dale Robinson|James Robinson]]), [[Invincible (personaggio)|Invincible]] (di Robert Kirkman), ''Noble Causes'', il formato unico e innovativo del ''Cloak Maker'' di Jim Krueger, quello altrettanto inusuale del [[Liberty Meadows]] di [[Frank Cho]] (pubblicato in origine come [[striscia a fumetti]]), e la volontà editoriale di portare a termine la serie ''Distant Soil'' e la saga epico-storica del fumetto ''Age of Bronze''<ref name=jim/>.
 
== Erik Larsen come editore (2004-2008) ==
 
Nonostante gli sforzi e le iniziative di Jim Valentino, l'Image subisce un crollo delle vendite e della sua posizione di mercato. Nel [[1999]] poteva ancora contare sul 10,22% di quota di mercato calcolata sulle vendite totali espresse in dollari<ref>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/1999.html|titolo=Comic Book Sales for 1999|accesso=3 febbraio 2013}}</ref>, mentre nel [[2004]] la quota si riduce intorno ad un misero 3,94%<ref>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/2004.html|titolo=Comic Book Sales for 2004|accesso=3 febbraio 2013}}</ref>. Esemplificativa è la situazione del titolo ''[[Spawn (personaggio)|Spawn]]'', il più longevo e continuativo dalla fondazione della casa editrice, che si ritrova a raccogliere {{formatnum:30000}} copie vendute mentre nel [[1999]] era più o meno stabile sulle 100.000. Larsen dovrebbe rappresentare il tentativo di ritornare alle origini e aumentare una quota di mercato che è ai minimi storici per la ''Image''. Nonostante le aspettative il nuovo editore si limita a portare avanti i progetti già avviati dalla gestione precedente e non si distingue per una convincente ristrutturazione della casa editrice e un rinnovamento a livello artistico e creativo. L'unica serie regolare di un certo interesse iniziata in tale periodo e che dura tuttora è [[Godland]] dell'autore [[Joe Casey]], opera di ispirazione Kirbyana<ref>Joe Casey (testi), Tom Scioli (disegni), ''Godland'' nn.1-36 (in corso), Image Comics, Berkeley(CA), 2005-2013</ref>. A questa si aggiunge la miniserie ''Fell'' di [[Warren Ellis]] e il ritorno a ''crossover'' con altri editori, moda esplosa durante la crisi degli anni novanta. Particolarmente attivo su questo fronte è la ''[[Top Cow Productions|Top Cow]]'' di [[Marc Silvestri]] che vede la pubblicazione di ''The Darkness/Superman'', ''The Darkness/Vampirella'', ''Magdalena/Daredevil'', ''Cyberforce/X-Men'', ''Withcblade/Wolverine'', ''Witchblade/Punisher'' e altri ancora.
 
Anche se con meno successo di Jim Valentino, Larsen cerca di lanciare nuovi autori e tra questi quello che si distingue maggiormente per le sue storie e il successo riscosso è [[Jonathan Hickman]]. Questi debutta come autore di fumetti nel [[2006]] con la miniserie ''[[The Nightly News]]''<ref>Jonathan Hickman, ''The Nightly News'' nn.1-6, Image Comics, Berkeley(CA), 2006-2007</ref>, seguita nel [[2007]] da un'altra miniserie dal titolo ''[[Pax Romana (fumetto)|Pax Romana]]''<ref>Jonathan Hickman, ''Pax Romana'' nn.1-4, Image Comics, Berkeley(CA), 2007-2008</ref>. L'abilità di Hickman viene subito notata dalla ''[[Marvel Comics]]'' che dal [[2009]] gli affida i testi di una nuova serie regolare ''Secret Warriors''<ref>Jonathan Hickman - Brian Michael Bendis (testi), AA.VV. (disegni), ''Secret Warriors'' nn.1-28, Marvel Comics, New York, 2009-2011</ref> e il prestigioso ruolo di scrittore della serie storica ''Fantastic Four''<ref>Jonathan Hickman (testi), AA.VV. (disegni), ''Fantastic Four (Vol.1)'' nn.570-611, Marvel Comics, New York, 2009-2012</ref>. Tutto questo a meno di tre anni dal suo debutto nel campo dei fumetti. Hickman rimane sempre fedele all'editore che lo ha lanciato e tuttora realizza per la ''Image'' le opere con personaggi da lui creati non percorrendo la strada di altri autori ''Marvel'' che invece decidono di pubblicare le loro creazioni per l'imprint [[Icon Comics]], di proprietà della stessa ''Marvel''.
 
Uno degli obiettivi principali di Larsen sembra essere quello di riunire i soci fondatori della ''Image''. Ormai è impossibile convincere ''[[Jim Lee]]'' a tornare visto che i suoi studios sono di proprietà della ''[[DC Comics]]'', ma Erik si adopera per il ritorno del principale ispiratore della ''Image'' e cioè ''Rob Liefeld''. Il ribelle Rob è ormai una stella cadente del panorama fumettistico americano, soprattutto dopo i numerosi fallimenti delle etichette da lui create quali ''Maximum Press'', ''Awesome Entertainment'' e ''Arcade Comics''. Nei primi anni novanta era il disegnatore di riferimento di un'intera generazione, ma ora i suoi albi non fanno più presa sul pubblico degli anni duemila e i tempi sembrano maturi per una riconciliazione con McFarlane e Silvestri. Larsen riesce a mediare e i personaggi degli ''Extreme Studios'' rientrano sotto l'ombrello della ''Image'' anche se Rob deve accettare un ruolo subalterno, difatti le sue serie saranno pubblicate per l'''Image Central'' e non potrà più essere ''Partner'' della casa editrice. Il ritorno, dopo quasi 12 anni dalla rottura, avviene con il lancio di ''Youngblood (Vol.3/terza serie)'' i cui testi vengono affidati però a ''[[Joe Casey]]'' e i disegni a ''[[Derec Donovan]]'', Liefeld realizza delle ''variant cover'' (o copertine alternative) per la serie. Il suo primo lavoro ai disegni avviene con il n.8 (marzo [[2009]]), si tratta di un albo che vede la copertina dedicata al neoeletto presidente [[Barack Obama]]. Con ''Youngblood (Vol.3)'' n.9 (luglio 2009) Rob realizza testi e disegni togliendo la serie a Casey, ma si tratta dell'ultimo albo dell'ennesima serie fallita sul rilancio dei suoi personaggi. Difatti ''Youngblood (Vol.3)'' n.1 si piazza solo al 140º posto della classifica di vendite dei distributori Diamond con appena 14361 copie vendute e non ottengono più successo gli albi seguenti<ref>{{cita news|url=http://www.comichron.com/monthlycomicssales/2008/2008-01.html|titolo=Comic Book Sales Figures January 2008|accesso=4 febbraio 2013}}</ref>. Al debutto nel [[1992]] ''Youngblood'' era stato l'albo di un editore a fumetti indipendente più venduto nella storia sino a quel momento.
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== Nuovo assetto editoriale (dal 2008) ==
 
L'attuale struttura della ''Image'' e un nuovo rilancio editoriale prende corpo nel [[2008]] quando viene nominato Editore ''[[Eric Stephenson]]'', mentre viene preso come nuovo partner artistico e direttore creativo lo scrittore [[Robert Kirkman]]. Questi affianca a livello creativo e manageriale i quattro fondatori tra quelli rimasti e cioè T. McFarlane, J. Valentino, E. Larsen e M. Silvestri<ref>Vedi articolo ''Writer of the Undead is Reborn as a Partner at Image Comics'', [[The New York Times]], 22 luglio 2008 [https://www.nytimes.com/2008/07/22/books/22kirk.html?scp=1&Sq=robert+kirkman+image+comics&st=nyt Robert Kirkman, Writer of the Undead, Is Reborn as a Partner at Image Comics - NYTimes.com]</ref>. Percorrendo la strada già inaugurata durante la gestione di ''Jim Valentino'', la ''Image'' cerca di sfidare il duopolio [[DC Comics|DC]]-[[Marvel Comics|Marvel]] puntando sulla qualità artistica, i fumetti indipendenti con idee originali e la ricerca di nuovi autori da proporre sul mercato<ref name="Ibidem"/>, anche andandoli a "rubare" alle due major. Accade per esempio nel caso di [[Brian K. Vaughan]] che per la ''Image'' pubblica con successo il fumetto [[Saga (fumetto)|Saga]] o precedentemente con [[Mark Millar]] che per la [[Top Cow Productions|Top Cow]] ha realizzato la miniserie [[Wanted (fumetto)|Wanted]] da cui è stato tratto l'[[Wanted - Scegli il tuo destino|omonimo film]]. A questo si aggiunge anche la possibilità offerta ad autori già affermati di pubblicare opere che difficilmente sarebbero distribuite da editori interessati prevalentemente al genere [[mainstream]] dei comics, e quindi a storie di supereroi, avendo al contempo la sicurezza sulla proprietà delle proprie opere cosa da sempre offerta dalla Image. La linea editoriale differisce marcatamente da quella che si era impostata nei primi anni novanta. All'epoca l'Image era nata creando decine di nuovi supereroi da contrapporre a quelli dell'[[Universo Marvel]] e dell'[[Universo DC]], ma ora le testate dedicate a questo genere divengono la minoranza e si punta invece su progetti alternativi e più vicini al mercato del fumetto indipendente americano (o [[indie comics]] in originale) curando maggiormente la qualità delle opere. Questo indirizzo lo si vede anche nelle vendite dove le serie di ''[[Invincible (personaggio)|Invincible]]'' e ''[[The Walking Dead (fumetto)|The Walking Dead]]'' scritte dallo stesso Kirkman divengono le pubblicazioni Image più vendute tra il [[2010]] e il [[2011]]<ref>Nel 2011, ''The Walking Dead'' è stato l'unico fumetto ''Image'' ad essere presente costantemente all'interno della ''Best Sellers - Top 100 Comics'', v. Previews nn.268-279, Diamond Comic Distributors, Timonium MD, gennaio-dicembre 2011.</ref>. La seconda si tratta di una serie [[Letteratura dell'orrore|horror]] in bianco e nero alla quale viene dedicata una serie televisiva. L'importanza acquisita dall'autore lo porta a creare un nuovo studio creativo che si va ad affiancare a quelli diretti dai creatori storici della casa editrice. Di fatto è la prima volta che la Image acquisisce un nuovo ''partner'' dai tempi della sua fondazione nella prima metà degli anni novanta. Il nuovo studio si chiama [[Skybound (editore)|Skybound]] e diviene attivo nel [[2010]]. Di conseguenza a partire da quell'anno si ha uno nuovo organigramma che vede la funzione di Editore e supervisore generale che rimane a ''[[Eric Stephenson]]''. Questi dirige le operazioni editoriali della casa editrice e insieme a ''Erik Larsen'' e in parte anche agli altri tre partner opera le scelte editoriali che cadono sotto il controllo della ''Image Central''. Questo organo editoriale supervisiona di fatto tutte quelle pubblicazioni che non rientrano sotto la direzione dei singoli studi creativi e che sono quindi semplicemente distribuiti come albi ''Image''. A sua volta intorno alla ''Image Central'' orbitano i seguenti studi creativi formati dai quattro partner ufficiali che con Kirkman formano la seguente base della ''Image'':
 
* ''[[Todd McFarlane Productions]]'', di ''[[Todd McFarlane]].''
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Nel 2017 la sede della casa editrice viene spostata da Berkeley nella Bay Area a [[Portland (Oregon)|Portland]]. Era dal 2004 che la Image non cambiava sede e prima era stata a [[Fullerton (California)|Fullerton]], ad [[Anaheim]] e poi a [[City of Orange]]<ref name=des>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2018/02/discorso-eric-stephenson-image-fumetto|titolo=Il discorso di Eric Stephenson sullo stato del fumetto americano|accesso=24 febbraio 2018}}</ref>. Il 21 febbraio 2018 si tiene proprio a Portland l'Image Expo 2018 ed il Presidente Eric Stephenson si ritiene soddisfatto del trasferimento in quanto considera Portland una città fantastica e, come gli ha suggerito [[Mike Richardson (editore)|Mike Richardson]], la definisce la ''Comic Book City'' degli Stati Uniti<ref name=des/>. Nell'area vi sono infatti le sedi di altre due case editrici di fumetti quali la [[Dark Horse Comics]] (più a sud a [[Milwaukie]]) e la [[Oni Press]], a cui si aggiunge la prestigiosa sede della Comic Book Legal Defense fund. Durante il discorso tenutosi all'Image Expo, Stephenson sottolinea che il 2017 non solo è il 25º anno di attività della Image ma è anche stato per lei l'anno economicamente più florido dall'inizio del nuovo secolo, e il migliore da quando si è insediato nel 2008<ref name=des/>. In quell'anno la quota di mercato relativa agli albi venduti era il 3,32% mentre la quota espressa in dollari il 3,73%<ref name=des/>. Nel 2017 le quote sono arrivate rispettivamente al 10,12% e al 9,80% e questo significa che la Image è cresciuta di due terzi tra il 2008 e il 2017<ref name=des/>. Il tutto è stato ottenuto grazie alla capacità di osare nei momenti più difficili, cercando di dare fiducia a nuovi autori e artisti, soprattutto coloro che cercano di proporre nuove storie e innovativi approcci allo storytelling del fumetto stesso<ref name=des/>
[[File:MGOCO001ISBN_0.jpg|thumb|left|Copertina della raccolta in volume di ''God Country'' di Donny Cates e Geoff Shaw. Edizione Panini Comics.]]
Stephenson cita l'inaspettato successo di una serie outsider quale ''God Country'' di [[Donny Cates]] e Geoff Shaw, un esempio raro di fumetto che aumenta il numero di prenotazioni, e quindi di vendite, di numero in numero<ref name=des/>. Non manca l'applauso al popolarissimo ''The Walking Dead'' di Kirkman (titolo simbolo della rinascita Image), un fumetto su cui pochi credevano quando l'autore era ancora sconosciuto e proponeva un fumetto in bianco e nero sul genere zombie<ref name=des/>. Genere e scelta grafica sembravano fuori mercato (dominato dai "coloratissimi" supereroi) ma la scommessa è stata vinta e il n.163 della serie è stato il fumetto Image più venduto degli ultimi vent'anni<ref name=des/>. Questo risultato non viene però riconosciuto dal distributore unico ''Diamond Comic DistrbutorsDistributors'' in quanto il prezzo di copertina è stato eccezionalmente abbassato a 25 centesimi di dollaro per questo singolo albo<ref name=des/>. Tra le serie citate da Stephenson vi sono inoltre ''[[Chew]]'', ''[[Sex Criminals]]'', ''Bitch Planet'', ''Monstress''<ref name=des/>. Tali opere si basano su presupposti originali, spaziano in diversi generi e trattano temi per un pubblico adulto, rappresentando l'esempio di proposte diversificate al centro della politica editoriale Image<ref name=des/>. Una menzione particolare va alla serie regolare Sage di Brian K. Vaughan e Fiona Staples, proposta inizialmente come una grandiosa space opera, un genere che non aveva mai ottenuto molto consenso nella storia recente del fumetto<ref name=des/>. Nonostante questo la serie diventa un best seller dei comic, superando nelle vendite diversi albi dei più famosi e blasonati supereroi della DC e Marvel Comics.
 
Tra il 2017 e il 2018 si concretizza l'interesse per l'adattamento a serie televisive o lungometraggi dei fumetti Image<ref name=set>{{cita news|url=http://www.variety.com/2017/tv/news/robert-kirkman-skybound-entertainment-amazon-1202523592/|titolo=Kirkman sets new deal with Amazon|lingua=en|accesso=22 aprile 2018}}</ref>. Nel 2017 viene infatti annunciato un contratto in esclusiva tra la piattaforma streaming [[Amazon Video]] con l'etichetta [[Skybound]] di Robert Kirkman<ref name=set/>. Reso famoso dalla sua serie ''The Walking Dead'' (adattata da AMC in una serie record di ascolti), Kirkman ora collaborerà in esclusiva con Amazon per la creazione di serie televisive ispirate ai fumetti Skybound (pubblicati da Image)<ref name=set/>. I progetti sviluppati per Amazon Video sono supervisionati da Brian and Sean Furst, oltre che dallo stesso Kirkman e da David Alpert (co-fondatore dell'imprint). L'espansione dell'etichetta Image nel campo dell'entertainment multimediatico è confermato dall'apertura della Skybound North a [[Vancouver]], diretta da Catherine Winder (ex animation executive della [[Lucasfilm]])<ref name=set/>. Anche [[Netflix]], piattaforma streaming concorrente di Amazon Video, annuncia che si è assicurata i diritti per l'adattamento di alcuni personaggi dell'Extreme Universe di Rob Liefeld<ref name=i29/>. Il contratto prevede la produzione di film originali Netflix che vedranno come produttori lo stesso Liefeld, Brooklyn Weaver e [[Akiva Goldsman]]<ref name=i29/>. Il primo titolo prodotto dall'Extreme Studios di Rob Liefeld è lo storico ''Youngblood'' n.1 (del 1992) che segna anche la nascita della Image Comics ed andrà a comporre un universo fumettistico, noto come Extreme Universe, composto (al 2018) da oltre 50 personaggi originali. Di questi, però, Netflix ha i diritti solo su quelli delle serie: Brigade, Bloodstrike, Cybrid, Re-Gex, Bloodwulf e Kaboom<ref name=i29/>. Paradossalmente rimenerimane escluso il team della serie principale ovvero ''Youngblood'' e alcuni dei titoli più acclamati dalla critica quali ''Glory'', ''Prophet'' e [[Supreme (personaggio)|Supreme]], quest'ultimo reso celebre da un memorabile ciclo di storie degli anni novanta scritte da [[Alan Moore]] e vincitrici di un [[Eisner Award]].
 
A partire dal 2018, la Image diviene partner della piattaforma in streaming [[Netflix]] in quanto quest'ultima ha acquisito l'etichetta [[Millarworld]] ideata da Mark Millar e che debuttò proprio sotto l'egida della Image nel 2003 con la miniserie [[Wanted (fumetto)|Wanted]]<ref name=net1>{{cita news|url=http://www.forbes.com/sites/robsalkowitz/2017/08/07/netflix-makes-a-big-move-acquiring-millars-hot-superhero-universe/#59d2445d3a83|lingua=en|titolo=Netflx makes a big move acquiring Millar's hot superhero universe|accesso= 18 maggio 2019}}</ref><ref>Mark Millar (testi) e J.G. Jones (disegni), ''Wanted'' nn.1-6, Image Comics, Berkeley(CA), dicembre 2003 - febbraio 2005</ref>. Netflix acquisisce gran parte delle opere finora pubblicate dal Millarworld e diviene proprietaria dei diritti su tutti i futuri progetti realizzati da Mark Millar<ref name=net1/>. Restano escluse quelle serie già opzionate da altri studios e che hanno già avuto una trasposizione cinematografica<ref name=net1/>. Queste riguardano il franchise legato ai fumetti di [[Kick-Ass]], Wanted, e The Secret Service<ref name=net1/>. Per quanto riguarda il resto della libreria Millarworld ha invece l'intenzione di usufruirne attraverso adattamenti in serie televisive, film e serie d'animazione da rendere disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming a pagamento<ref name=net1/>. Per quanto riguarda la distribuzione e il marketing delle nuove serie e di quelle già disponibili in catalogo si appoggia alla Image Comics che diviene quindi la casa editrice per la linea editoriale di Netflix. Tra l'altro l'Image distribuirà anche le nuove serie riguardanti Kick-Ass, Hit-Girl (spin-off di Kick-Ass) e ''The Secret Service''<ref name=p351>''Previews'' n.351, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, dicembre 2017, pp.184-186</ref>. La prima nuova serie ad essere distribuita sotto la partnership Netflix/Image è [[The Secret Service]] creta da Mark Millar e Oliver Coipel e distribuita a partire dal 13 giugno 2018. Per quanto riguarda i titoli Millarwold non gestiti da Netflix, la Image distribuisce la nuova serie ''Kick-Ass'' a partire dal 14 febbraio 2018 mentre la serie su ''Hit-Girl'' debutta il 21 febbraio<ref name=p351/>. Si tratta di serie regolari mensili, le prime di questo tipo ad essere pubblicate per il Millarwold, le cui pubblicazioni avevano finora adottato il formato delle limited-series (o "miniserie")<ref name=p351/>.
[[File:Spawn-trecento.jpg|thumb|right|Copertina tratta dall'albo originale "Spawn" n.301, numero record per una serie regolare indipendente (in corso/ongoing series). Disegno di Todd McFarlane e Greg Menzie. Edizione italiana © 2020 Panini Comics Spa.]]
Il 2019 porta la Image a stabilire un record nella storia del fumetto indipendente statunitense<ref name=p369>"Todd McFarlane's Spawn reaches an historic milestone this august", in {{cita| Previews n.369 | p. 22}}.</ref>. Il 28 agosto viene infatti distribuito il n.300 della regolare ''Spawn'' creata da Todd McFarlane nel 1992, divenendo il più longevo fumetto regolare prodotto da una casa editrice indipendente nella storia dei comic book<ref name=p369/>. Di fatto con il trecentesimo albo eguaglia il [[Cerebus|Cerebus the Aardvark]] di [[Dave Sim]], di cui l'albo #300 era stato pubblicato nel 2004, numero conclusivo di quella storica serie<ref name=p369/>. Tale record viene però battuto il 9 ottobre 2019 con la distribuzione del n.301 di ''Spawn'' che continua la sua marcia e migliora le sue vendite anche grazie alla risonanza data al nuovo record per una "ongoing series" del mercato indie. McFarlane sfrutta al meglio il suo nuovo primato sottolineando la validità di un personaggio che entra di diritto nella storia del fumetto, definito ''Historic Landmark'' dalla stampa specializzata (e non solo)<ref name=p369/>. Inoltre rende lo stesso albo un numero speciale e celebrativo (di 72 pagine)<ref name=s300>"Image Comics: Gem of the Month", in {{cita| Previews n.369 | pp. 36-37}}.</ref>. Per l'occasione la storia viene scritta a quattro mani da Todd e il top writer [[Scott Snyder]] e ai disegni collaborano una pletora di grandi artisti quali Greg Capullo (al ritorno su Spawn dopo 18 anni), Jason Shawn Alexander, J. Scott Campbell e Jerome Opena<ref name=s300/>. Non mancano le edizioni con copertine alternative (o ''variant cover'') di cui ne vengono annunciate 10<ref name=s300/>. La Image può vantare anche un'altra serie regolare pubblicata ininterrottamente dal 1993 e il cui personaggio debutta nel suo anno di fondazione (il 1992). Si tratta di ''Savage Dragon'' di Erik Larsen che nel mese in cui ''Spawn'' raggiunge il n. 300, si vede avviato a celebrare il 250° numero<ref name=Pa19>"Previews (Image) / August 2019", in {{cita| Previews n.369 | pp. 38-78}}.</ref>. Ad agosto 2019 esce infatti il numero 248<ref name=Pa19/>. Bisogna sottolineare che, a differenza di McFarlane, Larsen si è sempre occupato (testi e disegni) delladel suo "dragone selvaggio", iconico personaggio pubblicato dall'anno della fondazione della Image (nel 1992 come limited-seris). In questo aspetto è riuscito a mantenere un impegno verso la sua opera molto simile a quello si Dave Sim per Cerebus, totale controllo creativo, continuità stilistica e una storia che non ha subito reboot/rilanci dal n.1/interruzioni-sequel/reimagining<ref name=Pa19/>. Per quanto riguarda le creazioni iniziali degli altri sette fondatori, vi è da segnalare che anche Marc Silvestri ha sempre cercato di mantenere in vita il suo universo narrativo (che ruota intorno a [[Cyberforce]]) ma in maniera discontinua e affidandosi a molteplici autori e artisti<ref name=Pa19/>. Tra il 2018 e il 2019 è uscita l'ennesima rivisitazione della serie (o ''reimagining'') ormai arrivata alla quinta serie (reboot/sequel) e affidata a Bryan Hill e Matt Hawkins per i testi, Atilio Rojo ai disegni<ref name=Pa19/>.
 
== Gli anni duemila e venti (dal 2020) ==
{{Citazione|La Image degli anni novanta non era altro che una mera copia degli universi Marvel e DC con i conseguenti crossover ed eventi speciali, mentre oggi si propone ai lettori con singoli archi narrativi o serie regolari che costruiscono una loro continuity, e fattore forse ancora più rilevante, storie che non ruotano intorno al mondo dei super eroi (nelle maggior parte delle pubblicazioni). Image Comics insieme con Dark Horse, IDW, Dynamite, Boom!Studios e altri editori minori stanno producendo una tale diversità di generi di alta qualità che non si era mai vista finora nelle pubblicazioni a fumetti.| Steve Huston<ref name=p373/>}}
Da 12 anni il nuovo organigramma della casa editrice vede Eric Stephenson come Publisher, Todd McFarlane Presidente, con al centro la ''Image Central'' intorno alla quale sussistono i 5 studios formati dai partner Erik Larsen, Marc Silvestri, Jim Valentino, Robert Kirkman e lo stesso McFarlane. Si tratta del periodo più lungo nel quale la Image ha saputo strutturarsi e organizzarsi senza polemiche e separazioni tra i soci fondatori o cambi sostanziali a livello dirigenziale. Questo ha permesso di dare una grande affidabilità alla casa editrice, divenuta de facto il punto di riferimento per il mercato fumettistico indipendente e le opere ''creator-owned''<ref name=p373>Robert M., in ''Comic Book Marketplace - Beyond the Big Two'', in {{cita| Previews n.373 | p. 316}}.</ref>. Ciò ha contribuito ad aumentare l'afflusso di molti grandi autori verso la Image, considerata uno sbocco editoriale ideale per pubblicare le loro opere originali<ref name=p373/>. Fattore che è stato anche favorito dalla chiusura nel 2019 dell'imprint [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] (della DC Comics), che permetteva agli autori ''DC'' di pubblicare i fumetti ''creator-owned''. La stessa Marvel ha interrotto le pubblicazioni della [[Icon Comics]], etichetta autonoma preposta allo stesso obiettivo, agevolando quindi un esodo di nuove idee e produzioni originali verso la ''Image'' (terzo polo del mercato) ma anche verso la ''Dark Horse Comics'', [[Boom!Studios]] e altri autori indipendenti<ref name=p373/>. Nonostante il dominio del duopolio Marvel/DC sia ancora incontrastato per quanto riguarda le vendite degli albi delle serie regolari, l'espansione del mercato dei volumi brossurati (o ''Trade Paperback'') e cartonati (o ''Hardcover'') sta premiando in misura sempre maggiore le raccolte delle serie Image<ref name=p373/>. Si tratta di volumi che raccolgono serie o limited-series con una loro continuity interna e non ruotano intorno ai supereroi o a complicati universi narrativi quali quello Marvel e DC. Le storie narrate sono realizzate da grandi autori e artisti e i volumi in cui sono raccolte (disponibili anche nelle librerie) sono di alta qualità e vengono solitamente ristampati permettendo anche al lettore casuale di poter iniziare un'opera dal primo arco narrativo e poi procedere<ref name=p373/>. Non vi è bisogno di ricercare singoli albi esauriti o conoscere una continuity pregressa come spesso accade per molti albi DC e Marvel con i loro super eroi che hanno alle spalle decenni di materiale. A questo si aggiunge la politica vincente iniziata durante la presidenza di Jim Valentino (1999-2004) che ha voluto diversificare i generi proposti spaziando dalla fantascienza all'horror e arrivando a pubblicare fumetti di autori sconosciuti e/o provenienti dal fumetto underground e dalle autoproduzioni.
 
Dal 2021 pubblica una nuova serie supereroistica ideata da [[Kyle Higgins]], ''Radiant Black'', che un anno dopo da vita a diversi [[Spin-off (mass media)|spin-off]] appartenenti all'[[universo condiviso]] ''[[Massive-verse]]''.
 
Nel 2023 esce la graphic novel di 11 numeri ''[[The Sacrificers]]'' che riscontra successo anche in Europa. Viene quindi seguita subito da una seconda serie pubblicata già a novembre 2024.
 
== Adattamenti in altri Media ==
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*''[[The Maxx]]'': serie d'animazione prodotta e trasmessa dal canale [[MTV]] tra l'8 aprile e il 19 giugno 1995. Si compone di 13 episodi della durata di 11 minuti ciascuno. I singoli episodi sono trasmessi come parte del programma ''Oddities'' di MTV e la serie è anche conosciuta come ''MTV Oddities presents The Maxx'' o ''MTV's The Maxx'' o ''Sam Kieth's The Maxx''<ref>{{cita news|url=https://www.imdb.com/title/tt0112065/releaseinfo#akas|titolo= The Maxx Info animated series|accesso=24 maggio 2012}}</ref>. La trama riprende fedelmente quanto narrato nei fumetti e copre le storie pubblicate su ''Darker Image'' n.1, ''The Maxx'' n.1/2, e i primi 11 numeri della serie regolare ''The Maxx'' di Sam Kieth. La tecnica d'animazione vede un ampio uso di [[Computer-generated imagery|CGI]] e di inquadrature riprese direttamente dalle tavole originali realizzate per le storie a fumetti<ref>{{cita news|url=https://www.imdb.com/tt0112065/|titolo=The Maxx(Tv Series 1995)|accesso=24 maggio 2012}}</ref>.
*''[[Savage Dragon (serie animata)|Savage Dragon]]'': serie d'animazione prodotta e trasmessa dal canale statunitense [[USA Network]]. Debutta il 21 ottobre [[1995]] e dura due stagioni di 13 episodi ciascuna. La prima stagione termina 17 gennaio [[1996]] mentre la seconda inizia il 18 settembre 1996 e termina il 18 dicembre dello stesso anno<ref>{{cita news|url=http://savagedragonwiki.wikispaces.com/Savage+Dragon+The+Animated+Series|titolo=Savage Dragon the animated series' episode guide|accesso=24 aprile 2012|pubblicazione=|dataarchivio=26 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120326012842/http://savagedragonwiki.wikispaces.com/Savage+Dragon+The+Animated+Series|urlmorto=sì}}</ref>. Il protagonista è ''Savage Dragon'' di Erik Larsen a cui si aggiungono altri comprimari visti anche sulla serie a fumetti. La trasposizione animata non riscuote molto successo e risulta avere un tono alquanto infantile. Riesce però a cogliere in parte gli aspetti umoristici e grotteschi dei personaggi di Larsen<ref>{{cita news|url=http://www.retrojunk.com/details_tvshows/151-the-savage-dragon|titolo=The Savage Dragon su RetroJunk|accesso=24 aprile 2012}}</ref>.
*''[[Spawn (serie animata)|Spawn]]'': serie d'animazione prodotta e trasmessa dal canale statunitense [[HBO]]. Debutta il 16 maggio [[1997]] e dura tre stagioni per un totale di 18 episodi., Terminaterminando il 22 maggio [[1999]]. La serie è supervisionata dallo stesso McFarlane (in veste di produttore esecutivo) e riprende fedelmente le vicende narrate sul fumetto. La trama vede il soldato Al Simmons ucciso a tradimento da un sicario. Lo spirito di Simmons non si dà pace e stringe un patto con il diavolo [[Malebolgia]], poiché vuole tornare a vivere per vendicarsi e rivedere la propria famiglia. Da qui la trasformazione in Spawn che gli permette di tornare sulla terra, ma non più come essere umano, mabensì come un soldato infernale, o ''Hellspawn'', nell'esercito degli Inferi in continua lotta con le armate del Paradiso per l'anima dell'uomo. La serie animata non solo rispecchia gli avvenimenti e i personaggi del fumetto ma riesce a mantenere i toni cupi e le scene violente (talvolta brutali) della serie originale ''Image''<ref>{{cita news|url=http://uk.comics.ign.com/articles/758/758931p3.html|titolo=The greatest comic book cartoons of all time|accesso=17 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120311071216/http://uk.comics.ign.com/articles/758/758931p3.html|dataarchivio=11 marzo 2012}}</ref>. Difatti il programma è indirizzato ad un pubblico adulto e non viene realizzato per compiacere un'[[audience]] adolescenziale (fatto abbastanza raro nei [[Fumetto|cartoons]] statunitensi degli anni novanta). La serie vince un [[Premio Emmy|Emmy Award]] come miglior serie d'animazione (o ''Emmy for Outstanding Animated Program'' in originale)<ref name="Ibidem"/>.
* ''[[Invincible (serie animata)|InvicibleInvincible]],'' serie animata prodotta da [[Amazon]] nel 2021''.''
 
===Film===
*''[[Spawn (film)|Spawn]]'': il primo lungometraggio cinematografico tratto da un fumetto ''Image'' esce il 1º agosto [[1997]] e si basa sull'ormai celebre personaggio di ''Todd McFarlane''. Il film è diretto da [[Mark A.Z. Dippé]] e viene distribuito dalla [[New Line Cinema]]<ref name=spawn97>{{cita news|url=https://www.imdb.com/title/tt0120177/|titolo=Spawn(1997)-imdb|accesso=26 gennaio 2013}}</ref>. A fronte di un [[budget]] stimato di 40 milioni di dollari, l'incasso totale è di $87.949.859<ref name=spawn97/>.
*''[[Witchblade (serie televisiva)|Witchblade]]'': la ''Top Cow Productions'' insieme agli [[Halsted Studios]] e la [[Warner Bros.]] produce un film per la TV sulla supereroina dell'omonima serie a fumetti creata da Marc Silvestri con il contributo grafico di Michael Turner. Il lungometraggio, diretto da [[Ralph Hemecker]], viene trasmesso il 27 agosto 2000 dal canale statunitense [[TNT (rete televisiva)|TNT]] e riscuote un discreto successo. Data l'accoglienza positiva, la ''TNT'' commissiona la realizzazione di una serie televisiva da mandare in onda a partire dal 2001. La protagonista è [[Yancy Butler]], nel ruolo di ''Witchblade'' e del suo [[alter ego]] ''Sara Pezzini''. L'attrice viene riconfermata anche nel cast della serie TV. In Italia il film viene trasmesso da [[Italia 1]] il 14 giugno 2004<ref>{{cita news|url=http://www.witchblade.it/film_witchblade.htm|titolo=Witchblade-il Film|accesso=29 giugno 2012|urlmorto=sì|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111112014346/http://www.witchblade.it/film_witchblade.htm|dataarchivio=12 novembre 2011}}</ref>.
*''[[Wanted - Scegli il tuo destino|Wanted]]'': film diretto da [[Timur Bekmambetov]] e distribuito a partire dal 27 giugno 2008. Il soggetto si basa liberamente<ref name=Wantedita>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2008/wanted|titolo=Incassi Italia e recensioni di Wanted|accesso=27 settembre 2012}}</ref> sulla miniserie ''[[Wanted (fumetto)|Wanted]]'' di [[Mark Millar]] (testi) e [[J.G.Jones]] (disegni), realizzata per la ''Image'' sotto l'Imprint ''Top Cow Productions''. Il cast vanta attori quali [[James McAvoy]] come Allan Gibson, [[Angelina Jolie]] come Fox e [[Morgan Freeman]] come Sloan. Si rivela essere un successo commerciale che incassa globalmente $ 341.433252 e ottiene due nomination ai premi Oscar<ref>{{cita web|url=http://boxofficemojo.com/movies/?id=wanted.htm|titolo=Wanted al Box Office|accesso=27 settembre 2012}}</ref>. In Italia esce il 2 luglio 2008 con il titolo ''Wanted - Scegli il tuo destino'', incassa € 3.850.000<ref name= Wantedita/> e rimane a tuttora il film cinematografico di maggior successo realizzato su un fumetto ''Image''. Difatti supera di quasi quattro volte l'incasso del precedente film cinematografico [[Spawn (film)|Spawn]] e si pone al 31º posto (come incassi) nella classifica dei film basati su opere a fumetti (realizzati dal 1978 ad oggi)<ref>{{cita web|url=http://boxofficemojo.com/genres/chart/?id=comicbookadaptation.htm|titolo=comic book adaptation: classifica dei film dal 1978|accesso=27 settembre 2012}}</ref>.
* ''[[I Kill Giants (film)|I Kill Giants]]'', regia di [[Anders Walter]] (2017). Il lungometraggio si basa sull'omonimo fumetto di Joe Kelly (testi) e Ken Niimura (disegni). Lo stesso Joe Kelly si occupa della sceneggiatura ed è anche co-produttore<ref name=i29>{{cita | Image+ (Vol.2) n.9 | p. 4}}.</ref>. Questo rende il film una fedele riproduzione dell'opera cartacea ed ottiene un unanime consenso sia da parte della critica e sia dei lettori del fumetto<ref name=i29/>. Kelly si dichiara soddisfatto dell'adattamento e dichiara : <<Se riesci a connetterti ad una persona che si immedesima nel film perché si rivede in Barbara (la protagonista) e nel suo viaggio emotivo, percependolo a un livello viscerale, allora sono (in quanto autore) un super-felice traghettatore>><ref name=i29/>.
 
===Serie TV===
*''[[Witchblade (serie televisiva)|Witchblade]]'': Dopo il film trasmesso nel 2000, il canale ''TNT'' commissiona una serie televisiva sulla supereroina di Marc Silvestri. La serie mantiene invariato il cast che vede sempre ''Yancy Butler'' nel ruolo della protagonista. La prima stagione debutta negli Stati Uniti il 12 giugno 2001 per un totale di 11 episodi e si conclude il 21 agosto dello stesso anno<ref name=WTV>{{cita news|url=http://www.witchblade.it/episodi_telefilm_witchblade.htm|titolo=Witchblade serie televisiva|accesso=20 luglio 2012|urlmorto=sì|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111112014321/http://www.witchblade.it/episodi_telefilm_witchblade.htm|dataarchivio=12 novembre 2011}}</ref>. La serie viene rinnovata per una seconda e ultima stagione composta di 12 episodi trasmessi tra il 16 giugno e il 26 agosto 2002<ref name=WTV/>. In Italia i 23 episodi totali vengono trasmessi da ''Italia 1'' nel 2004<ref name=WTV/>.
*''[[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]]'': serie trasmessa dal canale televisivo [[AMC (rete televisiva)|AMC]] a partire dal 31 ottobre [[2010]] e che debutta in Italia il giorno dopo sul canale [[Fox (Italia)|Fox]]. Si basa sul fumetto ''[[The Walking Dead (fumetto)|The Walking Dead]]'' di Robert Kirkman il quale partecipa alla realizzazione del programma realizzando anche le sceneggiature di alcune puntate. La fedeltà alle vicende del fumetto entusiasma i lettori della serie ''Image'' ma soddisfa anche la critica e gli ascolti televisivi. Difatti ''The Walking Dead'' riesce addirittura ad aumentare il numero dei telespettatori tra la prima e la seconda stagione (in programma tra il 2011 e il 2012)<ref>{{cita news|url=http://www.newsarama.com/tv/10-best-comic-book-live-action-series-ever-111025-1.html|titolo=Le 10 migliori serie televisive tratte dai fumetti|accesso=9 novembre 2011}}</ref>. Il successo della serie e la cura nell'adattamento del fumetto alla produzione televisiva segna un apice mai raggiunto nelle trasposizioni precedenti (sia di pubblicazioni dei due colossi ''Marvel'' e ''DC'' sia di altri editori minori) e questa porta ''The Walking Dead'' ad essere considerata la miglior serie televisiva tratta da un fumetto mai trasmessa prima<ref name="Ibidem"/>. A questo si aggiunge anche il riscontro positivo a livello di vendite in quanto il fumetto di Robert Kirkman ha aumentato le vendite nel corso del 2011 e rimane in quell'anno il ''comic book'' più venduto tra quelli prodotti dalla ''Image''<ref>''Previews'' nn.268-279, v. ''Best Sellers -Top 100 Comics-'', Diamond Comic Distributors, MD Timonium, 2011. L'albo ''The Walking Dead'' è l'unico albo ''Image'' stabilmente presente in classifica, raggiungendo anche la 51ª posizione tra i ''comics'' più venduti.</ref>. La terza stagione viene trasmessa a partire dal 14 ottobre [[2012]] con l'episodio ''Seed'' che segna un record di ascolti assoluto per la stagione 2012 sia tra i grandi ''[[Broadcasting|broadcaster]]'' sia i ''[[Tv via cavo|cable network]]'' (di cui la ''AMC'' fa parte)<ref name=twd301>{{cita news|url=http://www.serialmente.com/2012/10/16/the-walking-dead-3x01-seed/|titolo=the walking dead 3x01 -Seed|accesso=26 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130104150715/http://www.serialmente.com/2012/10/16/the-walking-dead-3x01-seed/|dataarchivio=4 gennaio 2013}}</ref>. I dati di ascolto superano i 15 milioni di ascolti (tra diretta e repliche in serata) e la serie diviene un punto di riferimento per l'intrattenimento televisivo seriale<ref name=twd301/>. La quarta stagione debutta negli Stati Uniti il 13 ottobre 2013 e viene trasmessa in Italia il giorno dopo su ''Fox''<ref>{{cita news|url=http://it.ibtimes.com/articles/57453/20131013/the-walking-dead-4anticipazioni-4x01-nuovi-personaggi-30-days-without-an-accident.htm|titolo=The Walking Dead: anticipazioni|accesso=28 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141220054636/http://it.ibtimes.com/articles/57453/20131013/the-walking-dead-4-anticipazioni-4x01-nuovi-personaggi-30-days-without-an-accident.htm|dataarchivio=20 dicembre 2014|urlmorto=sì}}</ref>. Il primo episodio della quarta stagione non ha deluso le aspettative, totalizzando più di 16 milioni di ascolto (record per la serie finora)<ref>{{cita news|url=http://www.everyeye.it/serial/notizia/the-walking-dead-4-numeri-da-capogiro-16-milioni-per-il-primo-episodio_172550|titolo=The Walking Dead 4: 16 milioni per il primo episodio|accesso=17 ottobre 2013}}</ref>. La quinta stagione debutta negli Stati Uniti il 13 ottobre 2014 (e in Italia il giorno dopo) e totalizza 17,3 milioni di spettatori (nuovo record per la serie)<ref name=torna>{{cita news|url=http://www.comingsoon.it/news/?source=tvseries&key=36949|titolo=Torna Walking Dead ed è subito record|accesso=14 ottobre 2014}}</ref>. Lo show riesce a battere negli ascolti anche le popolarissime partite di football americano della domenica sera trasmesse dai canali generalisti quali NBC e FOX e divenendo il fenomeno mediatico del momento<ref name=torna/>. Dopo la trasmissione della prima puntata viene anche messo in onda un talk show dal titolo ''Talking Dead'' che totalizza quasi sette milioni di telespettatori<ref name=torna/>. Il successo della serie televisiva si ripercuote direttamente sulle vendite della serie a fumetti. L'albo ''The Walking Dead'' n.132 distribuito nello stesso mese (ottobre 2014) risulta essere il più venduto negli Stati Uniti superando tutti gli albi delle pubblicazioni Marvel e DC<ref name=bs315>''Best Sellers'' in, AA.VV. ''Previews'' n.315, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, dicembre 2014, pp. FS-8/FS-9</ref>. Lo stesso risultato era stato ottenuto l'anno precedente con il n.115 (ottobre 2013), distribuito con il debutto della quarta stagione<ref name=bs303>''Best Sellers'' in, AA.VV. ''Previews'' n.303, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, dicembre 2013, pp. FS-4/FS-5</ref>. La serie di Kirkman è diventata anche un fenomeno per il merchandising. Nello stesso mese la rivista a lei dedicata ''The Walking Dead Magazine'' è al secondo posto tra quelle distribuite dalla Diamond Comic Distributors (il distributore unico per il mercato diretto dei comic-shop negli USA)<ref name=bs315/>, il romanzo ''The Fall of the Governor '' (ispirato allo show televisivo) è tra i più venduti e la linea di action-figures sui personaggi della versione televisiva riscuote enorme successo<ref name=bs303/>. Tra i prodotti di merchandising si evidenzia il primo posto nelle vendite tra giochi da tavolo del ''[[Monopoly]]'' e del ''[[Risk (gioco)|Risk]]'' ispirati alla serie, denominati ''The Walking Dead Survival Edition''<ref name=bs315/>. La [[Episodi di The Walking Dead (sesta stagione)|sesta stagione]] debutta domenica 11 ottobre 2015 negli Stati Uniti e il giorno dopo sul canale ''Fox'' in Italia<ref name=wdr6>{{cita news|url=http://variety.com/2015/tv/news/the-walkin-dead-season-5-premiere-ratings-1201615801/|lingua=en|titolo=The Walking Dead Premiere Ratings Down, But Still Monster|accesso=15 ottobre 2015}}</ref>. Gli ascolti rimangono alti (per un totale di 14.,6 milioni di spettatori) ma non battono quelli della première della quinta stagione<ref name=wdr6/>. La serie resta la più seguita della stagione televisiva statunitense (cioè dal 21 settembre) e la ''Fox International Channels'' annuncia che gli ascolti internazionali sono migliorati di circa un 17% rispetto all'anno precedente<ref name=wdr6/>. Gli ascolti internazionali aumentano ulteriormente del 34% con la premierepremière della settima stagione trasmessa in 127 paesi a partire dal 24 ottobre 2016<ref name=ds7>{{cita news|url=http://www.badtv.it/2016/10/the-walking-dead-debutto-straordinario-mondo-settima-stagione|titolo=Debutto straordinario della settima stagione di The Walking Dead|accesso=15 novembre 2016}}</ref>. I dati di ascolto riguardano i 28 paesi dotati di un sistema di rilevamento attendibile<ref name=ds7/>. In Italia l'incremento raggiunge il +78% di spettatori (sul canale Fox di Sky Italia) rispetto alla premierepremière della sesta stagione<ref name=ds7/>. Dall'ottava stagione, in onda tra il 2017 e il 2018, si registra però un forte declino nei ratings di ascolto<ref name=ds8>{{cita news|url=http://www.screenrant.com/walking-dead-ratings-season-8/|titolo=The Walking Dead scores lowest ratings since Season 1|lingua=en|accesso=3 maggio 2018}}</ref>. La serie arriva a scendere sotto i 7 milioni di telespettatori (episodio 8.10), questo non avveniva dalla seconda stagione (episodio 2.12)<ref name=ds8/>.
*''[[Fear the Walking Dead]]'': serie [[spin-off (mass media)|spin-off]] di [[The Walking Dead (serie televisiva)|The Walking Dead]], trasmessa dal canale via cavo [[AMC (rete televisiva)|AMC]], lo stesso responsabile della produzione della serie originale<ref name=fwd>{{cita news|url=http://ww.w.tvline.com/2015/08/24/fear-the-walking-dead-ratings-premiere-amc-2|titolo=Ratings: Fear the Walking Dead Runs Off with Record Opening|lingua=en|accesso=24 agosto 2015|urlmorto=sì}}</ref>. L'episodio pilota debutta il 23 agosto [[2015]] totalizzando oltre 10 milioni di spettatori<ref name=fwd/>. Si tratta di una cifra record per il primo episodio di una serie televisiva trasmessa da una rete via cavo<ref name=fwd/>. Il precedente record era stato stabilito dalla stessa AMC qualche mese prima con la serie [[Better Call Saul]], con un risultato di quasi 7 milioni di spettatori per il pilot<ref name=fwd/>. Anche in questo caso si tratta di uno spin-off, tratto dalla serie [[Breaking Bad]]<ref name=fwd/>. ''Fear the Walking Dead'' batte quindi anche gli ascolti del pilot della serie originale che nel 2010 aveva totalizzato 5.,3 milioni di spettatori<ref name=fwd/>.
*[[Outcast (serie televisiva)|Outcast]], debutta il 3 giugno 2016 sul canale statunitense [[Cinemax]] con una stagione di 10 episodi, in Italia arriva il 6 giugno dello stesso mese sul canale [[Fox (Italia)|Fox]]. Si tratta della terza serie televisiva ispirata ai fumetti di Robert Kirkman dopo ''The Walking Dead'' e ''Fear The Walking Dead''. Il fumetto di riferimento è [[Outcast - Il reietto|Outcast]], distribuito dalla Image a partire dal 2014 e pubblicato in Italia da [[SaldaPress]].
*[[Happy! (serie televisiva)|Happy!]]: debutta il 6 dicembre 2017 sul canale statunitense [[Syfy]] e si ispira all'omonimo fumetto creato da [[Grant Morrison]] e [[Darick Robertson]]<ref name=hap>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2017/12/recensioni-americane-happy-serie-tv-fumetto-grant-morrison/|titolo=Le recensioni di ''Happy!'', serie tv ispirata al fumetto di Grant Morrison|accesso=3 maggio 2018}}</ref>. L'opera originale è una miniserie di 4 numeri pubblicata tra il 2012 e il 2013. Nella versione televisiva la prima stagione conta 8 puntate e ottiene il rinnovo<ref name=hap/>. Si tratta della prima opera ''creator owned'' di Morrison ad essere trasposta in serie televisiva e ottiene un discreto consenso da parte di pubblico e critica<ref name=hap/>. Il magazine [[Variety (periodico)|Variety]] la definisce <<nuova e disturbante>> mentre è più critico l'[[Hollywood Reporter]] e il [[Los Angeles Times]]<ref name=hap/>. Vi è però consenso unanime per l'ottima interpretazione di [[Christopher Meloni]] nel ruolo del protagonista<ref name=hap/>. La serie viene cancellata dal canale Syfy dopo la seconda stagione, uscita nel 2019<ref name=hed>{{cita news|url=http://www.deadline.com/2019/06/happy-deadly-class-canceled-syfy-1202627244/|lingua=en|titolo=Happy! e Deadly Class canceled by Syfy|accesso=27 giugno 2019}}</ref>. Gli ascolti sono in calo ma bisogna considerare che su [[Netflix]], a cui è data in licenza, risulta essere una ''Top Performer''<ref name=hed/>. Rimane la possibilità che venga acquisita dal canale in streaming per realizzarne nuove stagioni, ma vi è il problema di mancanza di materiale originale su cui basarsi<ref name=hed/>.
[[File:Deadly class.jpg|thumb|left|Copertina di "Deadly Class 1", sovracover serie tv, edizione Panini Comics]]
L'unica miniserie a fumetti pubblicata su ''Happy!'' è già stata adattata con la prima stagione. La casa di produzione della serie televisiva è la "Universal Content Production" (UCP)<ref name=hed/>.
*[[Deadly Class (serie televisiva)|Deadly Class]]: viene trasmessa tra il 16 gennaio e il 20 marzo 2019 sul canale statunitense [[Syfy|SyFy]] e si ispira all'[[Deadly Class|omonimo fumetto]] creato da Rick Reminder e in corso di pubblicazione durante la messa in onda<ref name=class>{{cita web|url=http://www.syfy.com/deadlyclass/about|titolo=Sito ufficiale del canale SyFy|lingua=en|accesso=30 marzo 2019}}</ref><ref name=pp68>''Previews'' n.358, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, luglio 2018, p.68</ref>. Si tratta della prima opera ''creator owned'' di Reminder ad essere trasposto in serie televisiva. La storia viene descritta come un dramma cupo ed eccentrico su una segreta accademia che addestra dei giovani ragazzi a diventare assassini<ref name=pp68/>. Le vicende si svolgono nell'americaAmerica reaganiana degli anni ottanta<ref name=pp68/>. La prima stagione conta 10 episodi<ref name=class/>. Contemporaneamente alla serie ''Happy!'', Syfy cancella anche ''Deadly Class'' dopo appena una stagiona e nonostante gli ascolti siano in linea con altre serie del canale quali [[Krypton (serie televisiva)|Krypton]], [[The Magicians]], [[Killjoys]]<ref name=hed/>. La motivazione arriva dal fatto che la serie non è comunque abbastanza profittevole in quanto prodotta e posseduta dalla [[Sony Pictures Television]]<ref name=hed/>. L'intenzione di Syfy è quello di produrre e trasmettere serie di cui ha il pieno controllo finanziario e creativo<ref name=hed/>.
 
===Opere in gestazione===
 
*''[[Spawn 2|Il secondo film su Spawn]]'': è dall'uscita del primo film che ci sono voci di un possibile sequel al lungometraggio del 1997<ref name=spre>{{cita news|url=http://screenrant.com/spawn-movie-reboot-todd-mcfarlane-interview-2013/|titolo=Spawn's Reboot|accesso=5 settembre 2013|lingua=en}}</ref>. Lo stesso McFarlane non ha mai taciuto il suo interesse per la realizzazione di un film che sapesse riprendere meglio i temi e i personaggi della sua serie a fumetti<ref name=spre/>. La sua intenzione è quella di scrivere e autoprodursi il nuovo film in maniera tale da avere il pieno controllo sul suo personaggio e il tipo di storia che vuole trasporre sul grande schermo<ref name=spre/>. Al momento Todd McFarlane sta lavorando ad uno [[script]] che intende completare entro la fine del 2013 per poter poi realizzare il film nel [[2014]]<ref name=spre/>. La storia non è un sequel del primo film ma un [[Reboot (mass media)|reboot]] che permetterebbe a Todd di rilanciare cinematograficamente ''Spawn'' senza vincoli narrativi e con la possibilità di attirare nuovo pubblico<ref name=spre/>. Per quanto riguarda il ruolo di protagonista si parla di [[Jamie Foxx]], molto interessato alla parte, ma non è da escludere un attore sconosciuto<ref name=spre/>.
*''[[Pax Romana (serie TV)|Pax Romana]]'': a fine aprile del 2014 il canale statunitense [[SyFy]] ha annunciato di voler produrre una serie televisiva sulla miniserie ''Pax Romana''<ref name=sfpax>{{cita news|url=http://www.newsarama.com/20996-syfy-adapting-3-comic-book-properties-to-tv-including-another-dc-comic.html|titolo=SyFy adatta quattro serie a fumetti per la televisione|lingua=en|accesso=7 maggio 2014}}</ref> di Jonathan Hickman, pubblicata dalla ''Image'' tra il dicembre 2007 e il novembre 2008<ref name=jhpr>Jonathan Hickman (testi e disegni), ''Pax Romana'' nn.1-4, Image Comics, Berkeley(CA), dicembre 2007 - novembre 2008</ref>. Il tema trattato riguarda un viaggio nel tempo compiuto dal 2054 ai tempi dell'[[Impero Romano]] per cambiare il corso della storia<ref name=jhpr/>. Nella realizzazione saranno coinvolti la casa di produzione [[Circle of Confusion]] (già coinvolta nell'adattamento televisivo di ''Walking Dead''), [[Matthew Federman]] e [[Stephen Scaia]] (già autori di [[Warehouse 13]] sempre per Syfy)<ref name=sfpax/>.
*''Birthright'', si tratta di una serie a fumetti di genere [[fantasy]] scritta da Joshua Williamson. Nel 2018 la [[Universal Pictures]] ha iniziato una collaborazione con la Skybound di Robert Kirkman per un adattamento cinematografico<ref name=p362>''Previews'' n.362, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, novembre 2018, pp.58-81</ref>.
*Rebel Wilson ha opzionato i diritti della serie a fumetti ''Crowded'' di Christopher Sebela (testi) e Ro Stein, Ted Brant, Triona Farrell (disegni). Tramite la ''Camp Sugar Productions'' ne vuole realizzare un adattamento cinematografico. Al progetto è legata anche la Oni Entertainment<ref name=p362/>.
*Gli ''[[Prime Video|Amazon Studios]]'' stanno sviluppando l'adattamento televisivo della saga di fantascienza [[distopia|distopica]] ''Est of West''<ref name=p362/>. La serie a fumetti è stata creata da Jonathan Hickman e Nick Dragotta<ref name=p362/>. Si tratta della seconda opera di Hickman, dopo ''Pax Romana'', ad essere scelta per farne una serie televisiva. Mentre però la prima è in sospeso da diversi anni, in questo caso la produzione procede più rapidamente. Hickman è coinvolto nellenella sceneggiatura ed è coinvolto come produttore esecutivo anche Robert Kirkman e la sua ''Skybound Entertainment''<ref name=p362/>.
*''Gideon Falls'', serie a fumetti di [[Jeff Lemire]] e Andrea Sorrentino, opzionata per la Tv dalla ''Hivemind''<ref name=p362/>. I produttori sono Sean Daniel, Jason Brown, Kathy Lingg (venuta dalla [[Bad Robot]]) e Dinesh Shamdasani, ex CEO e responsabile creativo della [[Valiant Comics|Valiant Entertainment]]<ref name=p362/>.
*''Skyward'', serie a fumetti di fantascienza opzionata dalla [[Sony Pictures Entertainment]]. Pare voglia realizzarne un film cinematografico diretto da [[Brad Peyton]]<ref name=p362/>. Come produttore esecutivo è stato chiamato Joe Henderson, autore e ideatore della versione cartacea, i cui disegni sono di Lee Garbett e Antonio Fabela<ref name=p362/>.
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== In Italia ==
 
L'edizione italiana dei fumetti Image parte da novembre [[1993]] con l'uscita della serie mensile dal titolo ''Image'', pubblicata da [[Star Comics|Edizioni Star Comics Srl]] di [[Perugia]]. La serie è inizialmente supervisionata e curata da [[Marco Marcello Lupoi]] e ''[[Luca Scatasta]]'' e raccoglie le prime serie Image Comics a distanza di poco più di un anno dal loro debutto negli [[Stati Uniti]]. Bisogna sottolineare che l'edizione italiana proposta dalla Star Comics è la prima edizione al di fuori degli [[USA]] degli albi ''Image''<ref>''Star Magazine'' n.55, v.''Argomenti'' di Ade Capone, Edizioni Star Comics Srl, Bosco (Pg), aprile 1995, p.94</ref>. Questo primo albo presenta in copertina la ''cover'' originale di [[Spawn (personaggio)|Spawn]] n.1 mentre il contenuto raccoglie i seguenti numeri delle serie originali:
*''Spawn'' n. 1 di Todd McFarlane (testi-disegni)
*''WildC.A.T.S.'' (Vol.1) n. 1 di Jim Lee - Brandon Choi (testi), Jim Lee (matite), Scott Williams (chine)
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Nell'aprile [[1994]] nasce [[Spawn & Savage Dragon]] dove si spostano la serie di Spawn (a partire dal n.6 della collana originale) e la miniserie e poi la serie ''The savage Dragon'' di Erik Larsen, diventando la serie più venduta dell'intero parco testate Star Comics/Image. All'interno appaiono la prima miniserie di ''Union'' della Wildstorm e i vari spin-off del Drago come ''Vanguard'' e la divertente ''Freak Force''.
 
Sempre nell'aprile 1994 la rivista Star Magazine Oro, dal n. 8, diventa un contenitore per miniserie Image che non trovano posto nei vari mensili o per archi narrativi necessari per allineare le varie serie. Su Star Oro vengono così pubblicati ''Shadowhawk'' di Jim Valentino, ''Wildstar'' di Jerry Ordway, ''Team 7'' della Wildstorm, un ciclo dei ''Wetworks'' e uno di ''Stormwatch'', l'esordio di ''Backlash'', il secondo ciclo di ''Union'', ''Hellshock'' di Jae Lee, il prologo e l'epilogo del secondo cross-over della Wildstorm dal titolo ''Fuoco dal Cielo'' e vari team-up tra WIldstormWildstorm e Marvel come Spiderma/Backlash, Wolverine/Deathblow e X-Men/Wildcats. Chiude con il n. 43 del dicembre 1998.
 
L'interesse per i personaggi dello ''Extreme Studios'' di Leifeld è notevole anche in Italia e questo porta la Star Comics a lanciare la serie ''Extreme'' (gennaio 1995) curata da [[Paolo Accolti Gil]] e che vede qui confluire le creazioni dell'irrefrenabile Liefeld quali ''Youngblood'' (e vari spin-off quali ''Team Youngblood''), ''Prophet'' e ''Supreme''. Ma la serie ha vita corta chiudendo con il n. 12.