Canzone di gesta: differenze tra le versioni
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→La canzone di gesta fuori dal territorio della lingua d'oïl: Ho corretto un errore capitale. Provenza (Occitania), Spagna, etc., sono fuori dal territorio della lingua d'oïl (che è quello de cicli di cui si parla sopra). Particolarmente la Provenza non può essere fuori dal territorio occitanico, perché essa stessa corrisponde all'Occitania (territorio della lingua d'oc) |
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[[File:Mort de Roland.jpg|thumb| Morte di Orlando. Miniatura di [[Jean Fouquet]] dalle ''Chroniques de France'', [[Tours]], 1455-1460 circa ([[Parigi]], [[Biblioteca nazionale di Francia|BnF]], département des Manuscrits, Français 6465, fol. 113)]]
== Coordinate storico-geografiche ==
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Dal punto di vista [[metrica|metrico]], l'unità fondamentale della canzone di gesta è la [[lassa]], un gruppo di [[verso|versi]] di numero estremamente variabile (da tre a più di mille) legati dalla stessa [[assonanza]] (nei testi più antichi) oppure [[rima (linguistica)|rima]] (nei testi più recenti).
Nei poemi arcaici (in particolare il ''[[Gormont et Isembart]]'') il verso è [[Ottosillabo|l'octosyllabe]] (un novenario italiano o [[
Questa struttura metrica, semplice e variabile, favorisce il fenomeno del rimaneggiamento, tratto particolarmente caratterizzante della canzone di gesta: da un manoscritto all'altro, i poemi vanno incontro a
La forma epica si distingue per la sua semplicità: il verso coincide con la frase, la [[lassa]] è un breve segmento narrativo in sé autosufficiente. Quando la narrazione raggiunge un punto saliente, si susseguono lasse “incatenate” (in cui l'inizio della lassa riprende gli ultimi versi della precedente) o “similari” (gruppi di due o tre versi che si ripetono in forma molto simile, sospendendo l'azione con la narrazione di uno stesso evento, con un sottile gioco di variazioni).
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* le cinque canzoni della gesta dei Lorenesi (''[[Hervis de Mes]]'', ''[[Garin le Loheren]]'', ''[[Gerbert de Mez]]'', ''[[Anseis de Mes]]'' e ''Yon''), che narrano la lotta per quattro generazioni tra Lorenesi e Bordolesi, una vera e propria faida tra famiglie.
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Solamente la prima e la terza crociata sono stati ambientazioni di canzoni di gesta, l'una per il suo esito vittorioso, l'altra per la caduta di Gerusalemme e la riscossa musulmana, a cui fece seguito, a partire dal [[XIV secolo]], l'avanzata turca.
Sono, secondo l'ordine ciclico, innanzitutto:
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* ''[[Aiol]]''
* ''[[Anseïs de Carthage]]''
* ''[[Tristan de Nanteuil]]''
== La canzone di gesta fuori dal territorio della lingua d'oïl ==
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[[Ramón Menéndez Pidal]] (1869-1968), figura centrale della cultura ispanica tra i due secoli, mise in discussione la filiazione dell'epica spagnola dalle ''chansons de geste'' occitaniche e riprese le posizioni del Rajna, sostenendo la comune origine germanica delle epopee francese e spagnola e il loro sviluppo in parallelo sin da tempi remoti. La sua corrente, cosiddetta “neotradizionalista”, preparò il campo a un testo di fondamentale importanza<ref>Introducendo la sua ampia bibliografia degli studi rolandiani una ventina d'anni più tardi, J. Duggan affermò, ad esempio, di aver scelto proprio il 1955 come data di partenza perché, a partire dalla comparsa di quel breve libro, «''Roland'' studies have not been the same»: cfr. J. Duggan, ''A guide to studies on the Chanson de Roland'', London, Grant & Cutler, 1976, p. 11.</ref>, tuttora alla base di molte discussioni<ref>Mancini, pp. 95 sgg.</ref>: ''La chanson de geste. Essai sur l'art épique des jongleurs'' (1955) dello svizzero [[Jean Rychner]].
Punto di partenza dello studioso furono le ricerche di due grecisti americani tra gli anni trenta e cinquanta del XX secolo, [[Milman Parry]] e [[Albert Lord]], che verificarono le loro ipotesi sulla poesia omerica confrontandole “sul campo” con l'arte ancora viva dei cantori epici serbi. Basandosi sui dati da loro raccolti, Rychner centrò la propria analisi sulla figura del ''jongleur'' e analizzò nove canzoni di gesta
Nelle ''chansons de geste'' sarebbe dunque possibile ritrovare un repertorio di temi, motivi e formule attraverso i quali il giullare era in grado di ricreare improvvisando.<br>
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