Colonialismo spagnolo: differenze tra le versioni
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Il '''colonialismo spagnolo''' è caratterizzato agli inizi dalla conquista di vasti territori realizzata dai [[conquistadores]] giunti sul [[continente americano]] nel [[XVI secolo]]. Al servizio della [[monarchia spagnola|corona spagnola]] abbatterono gli [[impero|imperi]] degli [[aztechi]], dei [[maya]] e degli [[incas]] e come ''adelantados'', governatori, amministrarono le terre conquistate. Successivamente si diresse verso l'[[Africa Occidentale]].
==I meccanismi della conquista==
{{Citazione|La spada, la croce e la fame – andavano decimando la famiglia selvaggia|[[Pablo Neruda]]|La espada, la cruz, y el hambre iban diezmando la familla salvaje|lingua=es}}
In questi versi di [[Pablo Neruda]] vengono sintetizzati quelli che sono stati
{{Citazione|La spada, la croce, la fame ne sono i simboli: sono infatti la superiorità militare, non per numero di uomini ma per strategia e armamenti, lo spirito evangelizzatore e missionario, il brutale stravolgimento e la subordinazione dell’economia e delle tradizioni agli interessi degli europei, che permettono – prima in America, in seguito in Oriente e Africa – l’instaurarsi del dominio coloniale europeo.<ref name="pianetascuola.it">Ruggero Romano, ''La spada, la croce, la fame. I meccanismi della conquista'', Einaudi, 1974 [http://www.pianetascuola.it/risorse/media/secondaria_secondo/storia/territori_della_storia_einaudi/testi/21.html]</ref><ref>Fabio Troncarelli, ''La spada e la croce: Guillén Lombardo e l'Inquisizione in Messico'', Salerno editrice, 1999 ''passim''</ref>}}
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[[File:Pizarro.jpg|thumb|upright=0.7|left|Francisco Pizarro]]
[[File:Cortes-Hernan-LOC.jpg|upright|thumb|Hernán Cortés]]
{{Citazione|Siamo venuti per servire Dio, il Re e anche per diventare ricchi.|Bernal Diaz del Castillo, cronista della spedizione di [[Hernán Cortés]] del [[1519]], ''[[Historia verdadera de la conquista de la Nueva España]]'', pubblicato postumo a Madrid nel 1632<ref>Martyn Rady, ''Carlo V e il suo tempo'', 1997, edizioni Universale Paperbacks Il Mulino</ref>}}
Si dice: i ''conquistadores'' non potevano perdere: a loro favore vi erano innanzitutto le [[arma da fuoco|armi da fuoco]] che davano loro una superiorità
Allora ci si dovrebbe riferire per spiegare la conquista alla superiorità razionale dell'occidentale, al suo coraggio, al desiderio dell'oro <ref>Così il racconto degli aztechi (testo compilato a [[Sahagún (Spagna)|Sahagún]], dopo la conquista): ''Offrirono agli spagnoli insegne d'oro, di piume di [[quetzal]] e collane d'oro. Quando videro tutto questo, le loro facce erano sorridenti ed erano assai contenti (gli spagnoli) e soddisfatti. Quando presero l'oro cominciarono a comportarsi come scimmie, stavano seduti proprio come loro, ed era come se avessero dei nuovi cuori, risplendenti...Perché la verità è, che quello era ciò che più bramavano. I loro toraci si ingrossavano e la bramosia li faceva impazzire. Bramavano l'oro, come maiali affamati.''</ref> o addirittura alla protezione del vero Dio? Evidentemente questi motivi sono storicamente poco accettabili.<ref>''Annali della Facoltà di lettere e filosofia'', Università di Padova. Facoltà di lettere e filosofia, Volume 2,L. S. Olschki, 1977 pp.361 e sgg.</ref>
▲Si dice: i ''conquistadores'' non potevano perdere: a loro favore vi erano innanzitutto le [[arma da fuoco|armi da fuoco]] che davano loro una superiorità [[tecnologia|tecnologica]] ma anche di ordine [[psicologia|psicologico]] per l'effetto terrorizzante delle esplosioni. Inoltre con esse gli spagnoli evitavano il corpo a corpo potendo uccidere i loro nemici da lontano. Altro elemento a loro favore era l'uso del [[Equus caballus|cavallo]] sconosciuto agli [[Nativi americani|indios]] che anzi all'inizio dei contatti con i conquistadores li avevano identificati come un unico essere, un semidio fatto di uomo e animale. I cavalli davano più forza e impeto agli assalti ed inoltre permettevano rapidi spostamenti. Infine l'uso dell'[[acciaio]] enormemente più efficace delle armi di legno usate dagli indigeni. Quindi non sembrerebbero esserci dubbi che questi siano stati i fattori della rapida vittoria degli [[Spagna|spagnoli]]. Bisogna però considerare che, come fu riferito dai memorialisti, in certi combattimenti la proporzione era tra cento, cinquecento, mille indios per uno spagnolo; dobbiamo allora ritenere che la superiorità tecnologica non possa spiegare tutto.
===La
[[File:Columbus Taking Possession.jpg|thumb|Colombo prende possesso del Nuovo Mondo]]
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In tutta la società degli [[amerindi]] infine è presente molto prima della conquista, il [[mito]] di dei che hanno portato benefici agli uomini poi sono scomparsi promettendo di ritornare. Certo non ci volle molto per capire agli indios che gli spagnoli erano tutt'altro che dei, ma è un fatto che il fallimento delle religioni indigeni ha favorito la conquista.
Il potere religioso e quello temporale nelle civiltà indigene erano infatti tutt'uno e la caduta del potere politico ha trascinato con sé quello religioso, lasciandosi facilmente e superficialmente sostituire da quello dei colonizzatori. Eppure i battesimi avvenivano in gran numero e senza difficoltà ma questo era dovuto non tanto a convinzione quanto alla rigida [[gerarchia]] di quelle società per cui se la [[Classe (sociale)|classe]] dirigente passava alla nuova religione le [[massa (filosofia)|masse]] la seguivano pedissequamente.
Un osservatore, Antonio de Zuinga, notava come pure molto tempo dopo l'evangelizzazione «gli indigeni di questo paese, benché si insegni loro il [[vangelo]] da molto tempo, non sono più cristiani ora che al momento della conquista, perché, per ciò che riguarda la [[fede]], essi non ne hanno di più ora di quanta ne avessero allora, e per ciò che riguarda i [[tradizione|costumi]], essi sono peggiori ''en lo interior y oculto''; e se sembrano praticare alcune cerimonie formali –entrare in chiesa, inginocchiarsi, pregare, confessarsi ed altro – lo fanno a viva forza.»
Gli indigeni che non si sono potuti difendere dalla spada cercano ''en lo interior y oculto'' (nell'intimità e di nascosto) di difendersi, sia pure ingenuamente, dalla croce.<ref>Ruggero Romano, ''Op. cit.''</ref>
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La fame, più precisamente tutto ciò che riguarda le condizioni materiali della vita degli indios che furono stravolte dalla [[Colonia (insediamento)|colonizzazione]]. La Spagna introdusse un nuovo [[fisco|sistema tributario]] in [[America
Ma più che le spoliazioni e la rapina fiscale quello che produsse le peggiori conseguenze fu l'incontro di due mondi totalmente diversi.<ref>Guido Abbattista, ''Storia moderna'', Donzelli Editore, 1998 p.39 e sgg.</ref> Non si verificò quella [[cultura|acculturazione]] reciproca che avvenne per esempio dall'incontro tra la cultura [[antica Roma|romana]] e quella [[Grecia antica|greca]]; in questo caso vi erano profonde differenze di organizzazione [[politica]], [[Società (sociologia)|sociale]], [[economia|economica]] e si potrebbe dire di pensiero, di comportamento di giudizio. Contrasti persino [[fisiologia|fisiologici]] che causavano gravi conseguenze dall'incontro di due [[sistema immunitario|sistemi immunitari]] così diversi per cui quella che era una semplice [[influenza]] per gli europei diveniva una malattia mortale per gli indios e quella che per gli indigeni era un'[[infezione]] sessuale superficiale per gli occidentali si trasformava nella terribile [[sifilide]] Tutto questo portò alla scomparsa di quasi due terzi della popolazione indigena nel giro di circa cinquant'anni dall'inizio della colonizzazione; ciò non fu soltanto l'effetto di una "[[mattanza]]" causata dalla crudeltà e dallo sfruttamento degli indios, ma fu la conseguenza della sovrapposizione violenta di una cultura profondamente diversa su un'altra.
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* [[Requerimiento]]
{{America Spagnola}}
{{Imperi coloniali}}
{{Portale|conquista spagnola delle Americhe|Spagna}}
[[Categoria:Conquista spagnola delle Americhe]]
[[Categoria:Colonialismo spagnolo| ]]
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