Religione: differenze tra le versioni

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[[File:ReligijneSymbole.svg|thumbmin| Alcuni simboli religiosi. Da sinistra a destra, dall'alto verso il basso:
[[Cristianesimo]], [[ebraismo]], [[induismo]], [[bahaismoBahá'í|Fede bahaibahá'í]],
[[Islam]], [[Neopaganesimo]], [[Taoismo]], [[Shintoismo]],
[[Buddismo]], [[Sikhismo]], [[Brahmanesimo]], [[Giainismo]],
[[Ayyavazhi]], [[Wicca]], [[Templari]] e [[Chiesa Nativa Polacca]]]]
[[File:Prevailing_world_religions_map.png|thumb|500pxmin|Religioni più diffuse nel mondo
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{{legend|#B281BF|Cristianesimo [[Chiesa cattolica|cattolico]]}}
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{{legend|#A0A0A0|Altre religioni}}
{{legend|#483E31|Credenze tribali africane}}
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]]
 
La '''religione''' è un complesso di [[Credenza|credenze]], vissuti, [[Rito|riti]] che coinvolgono l'[[essere umano]], o una [[comunità]], nell'esperienza di ciò che viene considerato [[sacro]], in modo speciale con la [[divinità]], in sintesi: "la Religione [...] è una credenza, o un insieme di credenze, relativa all'esistenza di una realtà ultrasensibile, ultraterrena e sovrannaturale";<ref>{{Cita libro|autore=Arnaldo Bagnasco|autore2=Marzio Barbagli|autore3=Alessandro Cavalli|titolo=Corso di sociologia|edizione=3|dataoriginale=30 agosto 2012|editore=Il Mulino|p=234|capitolo=La religione|ISBN=978-8815238948}}</ref> oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato [[culto]].<ref name="Treccani">{{Treccani|religione|accesso=6 settembre 2020}}</ref>
 
Va tenuto presente che «il concetto di religione non è definibile astrattamente, cioè al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a determinate formazioni storiche».<ref name="Treccani" /> Lo studio delle "religioni" è oggetto della "[[Scienza delle religioni]]" mentre lo sviluppo storico delle religioni è oggetto della "[[Storia delle religioni]]".
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== Etimologia ==
[[File:M-T-Cicero.jpg|upright=0.7verticale|thumbmin|[[Marco Tullio Cicerone]] (106 a.C.-43 a.C.), fu il primo autore a proporre un significato [[etimologia|etimologico]], collegato all'attenzione verso ciò che riguardava gli dèi, e una definizione del termine ''religio''.|alt=]]
[[File:Lactantius.jpg|upright=0.7verticale|thumbmin|[[Lattanzio]] (250-327), apologeta cristiano, criticò l'etimologia di "religione" proposta da Cicerone, ritenendo che questo termine dovesse essere riferito al "legame" tra l'uomo e la divinità.]]
Il termine ''religione'' deriva dal [[lingua latina|latino]] ''relìgio'', la cui [[etimologia]] non è del tutto chiarita<ref>Sull'etimologia di "religio" si possono vedere gli studi di Huguette Fugier, ''Recherches sur l'expression du sacré dans la langue latine'', Saint-Amand, Ch.A. Bedy, 1963, pp. 172-179 e Godo Lieberg, "Considerazioni sull'etimologia e sul significato di religio", ''Rivista di Filologia Classica'', (102) 1974, pp. 34-57.</ref>. Il verbo religere (dal latino religāre) significa legare, ossia legarsi a principi e/o valori<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/religione/|titolo=Religione (Dizionario Treccani)}}</ref>.
 
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{{q|invece coloro che riconsideravano con cura e, per così dire, ripercorrevano tutto ciò che riguarda il culto degli dei furono detti religiosi da ''relegere'', come elegante deriva da ''eligere'' (scegliere), diligente da ''diligere'' (prendersi cura di), intelligente da ''intelligere'' (comprendere)|[[Cicerone]]. ''De natura deorum'' II, 28; traduzione in italiano di [[Cesare Marco Calcante]] in Cicerone. ''La natura divina''. Milano, Rizzoli, 2007, pagg. 214-5 |qui autem omnia quae ad cultum deorum pertinerent diligenter retractarent et tamquam relegerent, sunt dicti religiosi ex relegendo, ut elegantes ex eligendo, diligendo diligentes, ex intelligendo intelligentes|lingua=la}}
 
[[Jean Paulhan]] evidenzia come [[Lucrezio]] fece invece derivare ''religio'' dalla radice di ''re-ligare'', nel significato «dei legami che uniscono gli uomini a certe pratiche»<ref name=paul/> – derivazione che fu poi ritenuta tale anche da Lattanzio e [[Servio Mario Onorato]] (però col significato di «legarsi nei confronti degli dei»<ref name=lat>{{q|«le fait de se lier vis-à-vis des dieux», symbolisé par l'emploi des ''uittæ'' et des ''στέμματα'' dans le culte.|{{Cita libro
|coautori = [[Alfred Ernout]] e [[Antoine Meillet]]
|altri = ristampa della IV edizione, in nuovo formato, aggiornata e corretta da Jacques André (1985)
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Allo stesso modo osservò [[Gerardus van der Leeuw]] (1890-1950) che coniando l'espressione ''[[homo religiosus]]'' lo oppose all{{'}}''homo negligens'':
{{q|Possiamo quindi intendere la definizione del giurista [[Masurio Sabino]]: ''religiosum est, quod propter sanctitatem aliquam remotum ac sepositum a nobis est''. Ecco precisamente in che cosa consiste il [[sacro]]. Usargli sempre debiti riguardi: è questo l'elemento principale della relazione fra l'uomo e lo straordinario. L'etimologia più verosimile fa derivare la parola ''religio'' da ''relegere'', osservare, stare attenti; ''homo religiosus'' è il contrario di ''homo negligens''.| [[Gerardus van der Leeuw]]. ''Phanomenologie der Religion'' (1933). In italiano: Gerardus van der Leeuw. ''Fenomenologia della religione''. Torino, Boringhieri, 2002, pag.30}}
 
== Storia della definizione ==
=== Occidente ===
==== Grecia antica ====
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==== Roma antica ====
{{Vedi anche|Religione romana}}
{| class="vedi-anche noprint"
[[File:Manicheans.jpg|leftsinistra|thumbmin|upright=0.7verticale|Monaci [[Manicheismo|manichei]] intenti a copiare testi sacri, con un'iscrizione in [[Lingua sogdiana|sogdiano]] (manoscritto da [[Khocho]], [[Bacino del Tarim]]). Il [[manicheismo]] fu una religione perseguitata, al pari di altre, nell'[[Impero romano]] in quanto contrastava con il ''[[mos maiorum]]''.]]
|[[File:Magnifying glass icon mgx2.svg|link=|class=noviewer|20x20px]]
|''Lo stesso argomento in dettaglio: '''[[Religione romana]]'''''
|}
[[File:Manicheans.jpg|left|thumb|upright=0.7|Monaci [[Manicheismo|manichei]] intenti a copiare testi sacri, con un'iscrizione in [[Lingua sogdiana|sogdiano]] (manoscritto da [[Khocho]], [[Bacino del Tarim]]). Il [[manicheismo]] fu una religione perseguitata, al pari di altre, nell'[[Impero romano]] in quanto contrastava con il ''[[mos maiorum]]''.]]
 
La concezione romana di "religione" (''religio'') corrisponde alla cura nei confronti dell'esecuzione del [[rito]] a favore degli dèi, rito che, per tradizione, va ripetuto finché non risulti correttamente eseguito<ref>{{q|Per i Romani ''religio'' stava a indicare una serie di precetti e di proibizioni e, in senso lato, precisione, rigida osservanza, sollecitudine, venerazione e timore degli dèi.|[[Mircea Eliade]]. ''Religione'' in ''Enciclopedia del novecento''. Istituto enciclopedico italiano, 1982, pag.121}}</ref>. In questo senso i romani collegavano al termine di "religione" un senso di timore nei confronti della sfera del [[sacro]], sfera propria del rito e quindi della religione stessa<ref>[[Enrico Montanari]]. ''Dizionario delle religioni'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Torino, Einaudi, 1993, pag. 642-4</ref>.
 
In un ambito più aperto i romani accoglievano comunque tutti i riti che non contrastassero con il ''[[mos maiorum]]'' dei tradizionali riti religiosi, ovvero con il costume degli antenati. Quando nuovi riti, e quindi ''novae religiones'', venivano a contrastare con il ''[[mos maiorum]]'' questi venivano proibiti: fu il caso, ad esempio e di volta in volta, delle religioni [[Ebraismo|ebraica]], [[Cristianesimo|cristiana]], [[Manicheismo|manichea]] e dei riti ''[[bacchanalia]]''<ref>[[Enrico Montanari]]. ''Op.cit.'', pag. 642-4</ref>.
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==== Occidente cristiano ====
[[File:Francois Dubois 001.jpg|upright=0.7verticale|thumbmin|''Massacre saint Barthelemy'' di [[François Dubois]] (1529–1584) conservato presso il Musée cantonal des Beaux-Arts di [[Losanna]]. A seguito dei massacri provocati dalle [[Guerre di religione]] i pensatori francesi del XVII secolo misero in dubbio la sovrapposizione delle nozioni di [[civiltà]] e religione fino a quel momento in vigore.]]
{{Vedi anche|Cristianesimo}}
{| class="vedi-anche noprint"
[[File:Maurycy Gottlieb - Jews Praying in the Synagogue on Yom Kippur.jpg|leftsinistra|upright=0.7verticale|thumbmin|Ebrei in preghiera il giorno dello [[Yom Kippur]], opera di [[Maurycy Gottlieb]] (1856–1879). Nell'Occidente cristiano, l'[[Ebraismo]], come l'[[Islām]], verrà indicato come una religione solo a partire dal XVII secolo.]]
|[[File:Magnifying glass icon mgx2.svg|link=|class=noviewer|20x20px]]
|''Lo stesso argomento in dettaglio:[[Cristianesimo]]''.
|}
[[File:Maurycy Gottlieb - Jews Praying in the Synagogue on Yom Kippur.jpg|left|upright=0.7|thumb|Ebrei in preghiera il giorno dello [[Yom Kippur]], opera di [[Maurycy Gottlieb]] (1856–1879). Nell'Occidente cristiano, l'[[Ebraismo]], come l'[[Islām]], verrà indicato come una religione solo a partire dal XVII secolo.]]
Le prime comunità cristiane non utilizzarono il termine ''religio'' per indicare le proprie credenze e pratiche religiose<ref>[[Michel Despland]]. ''Religione. Storia dell'idea in Occidente'', in ''Dictionnaire des Religions'' (a cura di [[Jacques Vidal]]). Parigi, Presses universitaires de France, 1984. In italiano: ''Dizionario delle religioni''. Milano, Mondadori, 2007, pagg. 1539 e segg.</ref>. Con il tempo, tuttavia, diffusamente a partire dal IV secolo, il Cristianesimo adottò tale termine nell'accezione indicata da [[Lattanzio]], individuandone l'unicità in quanto la "religione" era l'unica via di [[soteriologia|salvezza]] per l'uomo.
 
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==== Subcontinente indiano ====
[[File:Flag of India.svg|upright=0.7verticale|thumbmin|La [[bandiera dell'India]]. Al centro della bandiera è collocato, raffigurato in blu, il [[Čakra di Aśoka]] ovvero il sigillo che compare negli editti promulgati dall'imperatore indiano [[Aśoka]] (304-232 a.C.) e che rappresenta il ''[[Dharmačakra]]'', la "Ruota del Dharma".]]
Nella [[lingua hindi]], la [[lingua ufficiale]] e più diffusa dell'[[India]], il termine occidentale "religione" viene reso come धर्म ([[alfabeto devanagari]]) traslitterato in caratteri latini come ''[[Dharma]]''.
 
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==== Estremo Oriente ====
[[File:Confucius Laozi Buddha.jpg|right|thumbmin|三教一教 ''sānjiào yījiào'' Tre religioni (insegnamenti) una religione (insegnamento). [[Confucio]] (孔丘 Kǒng Qiū) e [[Lǎozǐ]] (老子) proteggono il [[Buddha Śākyamuni]] (釋迦牟尼 Shìjiāmóuní) infante. Rotolo dipinto su seta, [[Dinastia Ming]] (1368-1644) conservato presso il [[British Museum]] di [[Londra]].]]
[[File:子-oracle.svg|thumbmin|Scrittura oracolare su ossa, all'origine del [[carattere cinese]] 子 (''zǐ'', bambino). Il [[carattere cinese]] che indica la singola "religione" è 教 (''jiào'') e si compone, oltre del carattere 子 (''zǐ''), del carattere 耂 (''lǎo'', vecchio), il tutto ad indicare l'insegnamento.]]
 
In [[lingua cinese]] il termine occidentale "religione" viene reso come 宗教, traslitterato in caratteri latini in ''zōngjiào'' ([[Wade-Giles]] ''tsung-chiao'').
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=== Il dibattito sulla nozione di religione ===
La nozione di "religione" è [[problema]]tica e [[Dibattito|dibattuta]].
 
Secondo [[Marco Tullio Cicerone]], il sentimento religioso nasce dal desiderio umano di conoscere le cose future, dalla meraviglia per la bellezza dell'universo e del cielo stellato, dal timore e dal senso di inferiorità per i fenomeni ingovernabili della natura e dalla gratitudine verso la divinità per i benefici ricevuti da quest'ultima. ([[De natura deorum]], [[De divinatione]] 2.148).<ref>{{Cita web|url=https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/materie-lettere/latino-greco-lettere/predire-il-futuro-tra-opportunismo-politico-e-ricerca-della-saggezza|titolo=Predire il futuro. Tra opportunismo politico e ricerca della saggezza|sito=Aula di Lettere|accesso=2024-02-25}}</ref>
 
Da un punto di vista [[Fenomenologia della religione|fenomenologico-religioso]] il termine "religione" è collegato alla nozione di [[sacro]]:
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=== Analisi filosofica ===
{{Vedi anche|scienze delle religioni}}
{| class="vedi-anche noprint"
'''Natura problematica della definizione di "religione"'''[[File:Max Weber 1894.jpg|upright=0.7verticale|leftsinistra|thumbmin|[[Max Weber]] (1864-1920) sostenne che la definizione di "religione" si può declinare alla fine della ricerca su di essa.]]
|[[File:Magnifying glass icon mgx2.svg|link=|class=noviewer|20x20px]]
[[File:2007.10.23. -Leszek Kolakowski Foto Mariusz Kubik.jpg|upright=0.7verticale|thumbmin|[[Leszek Kołakowski]] (1927-2009) ha osservato che, come per altri ambiti umanistici, difficilmente si potrà addivenire ad una definizione condivisa del termine "religione".]]
|''Lo stesso argomento in dettaglio: [[scienze delle religioni]]''
|}
'''Natura problematica della definizione di "religione"'''[[File:Max Weber 1894.jpg|upright=0.7|left|thumb|[[Max Weber]] (1864-1920) sostenne che la definizione di "religione" si può declinare alla fine della ricerca su di essa.]]
[[File:2007.10.23. -Leszek Kolakowski Foto Mariusz Kubik.jpg|upright=0.7|thumb|[[Leszek Kołakowski]] (1927-2009) ha osservato che, come per altri ambiti umanistici, difficilmente si potrà addivenire ad una definizione condivisa del termine "religione".]]
 
La definizione moderna del termine "religione" è problematica e controversa:
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== Alcuni termini classificatori e descrittivi delle religioni ==
[[File:Edward Burnett Tylor.jpg|uprightverticale=0.5|thumbmin|[[Edward Burnett Tylor]] introdusse, nel 1871, la nozione di "[[animismo]]".]]
[[File:PierreViret.jpg|uprightverticale=0.5|thumbmin|Il teologo calvinista svizzero [[Pierre Viret]] (1511-1571) che, nel suo ''Instruction chrétienne'' del 1564 introdusse il termine "[[deismo]]".]]
[[File:FriedrichWilhelmSchelling.jpg|uprightverticale=0.5|thumbmin|[[Friedrich Schelling]] nel 1842 introdusse per primo il termine "[[enoteismo]]" poi ripreso e diffuso dall'indologo [[Friedrich Max Müller]] (1823-1900).]]
[[File:John Toland.jpg|uprightverticale=0.5|thumbmin|[[John Toland]] (1670-1722) nel suo ''Socinianism Truly Stated. By a pantheist'' (1705) utilizzò per primo la nozione di "[[panteismo]]".]]
=== Animismo ===
"[[Animismo]]" (dall'inglese ''animism'', a sua volta dal latino ''anĭma'') è il termine introdotto nello studio delle religioni primitive dall'antropologo inglese [[Edward Burnett Tylor]] (1832-1917) che, nel 1871 nel suo ''Primitive Culture: Researches into the Development of Mythology, Philosophy, Religion, Language, Art and Custom'', lo utilizzò per indicare quella prima forma di credenza spirituale ("anima" o "forza vitale") che viene riscontrata in oggetti o luoghi. In tal senso la teoria di Tylor si opponeva a quella di [[Herbert Spencer]] (1820-1903) che invece poneva nell'[[ateismo]] le convinzioni degli uomini primitivi<ref>[[Kees W. Bolle]]. ''Animism and Animatism''. ''[[Encyclopedia of Religion]]'' vo.1. NY, Macmillan, 2005 (1987) pagg. 362 e segg.</ref>.
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Tuttavia, come nota [[Jacques Vidal]]<ref>''Dictionnaire des Religions'' (a cura di [[Jacques Vidal]]). Parigi, Presses universitaires de France, 1984. In italiano: ''Dizionario delle religioni''. Milano, Mondadori, 2007, pag. 60.</ref> {{q|in mancanza di altre espressioni l'uso del termine rimane frequente.}}
[[Carlo Prandi]]<ref>[[Carlo Prandi]]. ''Dizionario delle religioni'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Torino, Einaudi, 1993, pag.37</ref> nota anche come tale termine venga utilizzato per indicare le credenze religiose dell'Africa subsahariana, quelle afrobrasiliane e quelle attinenti alle culture dell'[[Oceania]].
 
=== Ateismo ===
Esistono religioni atee, per considerarle tali prevale la definizione legata al culto piuttosto che al sacro, e l'interpretazione strettamente etimologica su quella abituale di "atteggiamento antireligioso".<ref>Giancarlo Bascone, [https://www.academia.edu/42087345/ ''Manualetto di storia religiosa'']: introduzione</ref>. Nel 1993 durante i lavori del Parlamento Mondiale delle Religioni (PoWR) i buddisti, guidati dal Dalai Lama, protestarono contro l’uso del termine Dio che essi rifiutano, concordando solo su quello di Realtà suprema<ref>Hans Küng, ''Ciò che credo'', Rizzoli: cap. 6</ref>.
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=== Enoteismo ===
"[[Enoteismo]]" (dal tedesco ''henotheismus'', a sua volta dal greco{{lang-grc|da=si|nopunti=si| εἷς ''|eîs''|testo2= + θεός ''|traslitterazione2=theós'' "|traduzione2=un dio"}}) fu il termine coniato dal [[Friedrich Schelling]] (1775-1854) in ''Philosophie der Mythologie und der Offenbarung'' (1842) per indicare un "monoteismo " rudimentale sorto durante la preistoria della [[coscienza (filosofia)|coscienza]] e precedente al "monoteismo evoluto" e al politeismo. In questo senso il termine si presenta simile a quello di [[Urmonotheismus|Urmonotheimus]] ovvero "monoteismo primordiale" elaborato nel 1912 dall'antropologo e sacerdote [[Wilhelm Schmidt]].
 
Successivamente, l'indologo tedesco [[Friedrich Max Müller]] (1823-1900) utilizzò questo termine<ref>[[Friedrich Max Müller]]. ''Selected Essays on Language, Mythology and Religion'', vol. 2, Londra, 1881.</ref> per indicare una pratica propria del ''[[Ṛgveda]]'' consistente nell'isolare una [[deva|divinità]] rispetto alle altre durante le invocazioni rituali.
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=== Monoteismo ===
Il termine [[Monoteismo]] (neologismo greco, dal [[Lingua greca{{lang-grc|da=si|nopunti=si|greco]] μόνος, ''|mónos'' =| unico, solo e|testo2= θεός ''|traslitterazione2=theós''|traduzione2 = dio}}) caratterizza quelle religioni che propugnano l'esistenza di una singola [[divinità]].
 
[[André Lalande]] (1867-1963) ha così descritto, nel suo ''Vocabulaire technique et critique de la philosophie, revu par MM. les membres et correspondants de la Société française de philosophie et publié, avec leurs corrections et observations par André Lalande, membre de l'Institut, professeur à la Sorbonne, secrétaire général de la Société'' (2 volumi) Parigi, 1927, il termine "monoteismo":
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=== Panteismo ===
Il termine [[Panteismo]] (dall'inglese ''pantheism'' a sua volta dal [[Lingua greca{{lang-grc|da=si|nopunti=si|greco]] παν ''|pan'' +|testo2= θεός ''|traslitterazione2=theós'' |traduzione2= tutto Dio}}) letteralmente significa "tutto è Dio". Tale termine fu derivato da analogo termine, ''pantheistic'', utilizzato dal filosofo irlandese [[John Toland]] (1670-1722) nel suo ''Socinianism Truly Stated. By a pantheist'' (1705), ed ebbe larga diffusione in Europa durante le polemiche inerenti al [[Deismo]].
 
Oggi il termine "Panteismo" occorre come termine tecnico-descrittivo per individuare quei credi religiosi, o filosofico-religiosi, che individuano una divinità che abbraccia ogni cosa, ovvero Dio che compenetra ogni aspetto e luogo dell'universo rendendo così [[sacro]] ogni aspetto dell'esistente, anche quello naturale<ref>H. P. Owen. ''Concepts of Deity''. Londra, Macmillan, 1971.</ref>. Sono imparentati ad esso i termini di "panenteismo", termine coniato nel 1828 da Karl Krause per indicare una visione in cui Dio è sia immanente che trascendente. e di "monismo", genericamente ogni dottrina unitaria che presuppone un'unica sostanza, nella fattispecie la concezione di un unico Dio impersonale ed ozioso <ref>Maria Vittoria Cerutti, ''Storia delle religioni'', EDUCatt: 2. 4</ref>.
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Il termine "politeismo" è attestato nelle lingue moderne per la prima volta nella lingua francese (''polythéisme'') a partire dal [[XVI secolo]]<ref>[[Paolo Scarpi]], ''Politeismo'' in ''Dizionario delle religioni'', Torino, Einaudi, 1993, p. 573.</ref>. Il termine ''polythéisme'' fu coniato dal giurista e filosofo francese [[Jean Bodin]], e quindi utilizzato per la prima volta nel suo ''De la démonomanie des sorciers'' (Parigi, 1580), per poi finire nei dizionari come il ''Dictionnaire universel françois et latin'' (Nancy 1740), il ''Dictionnaire philosophique'' di Voltaire (Londra 1764) e, l{{'}}''Encyclopédie'' di D'Alembert e Diredot (seconda metà del XVIII secolo), la cui voce ''polytheisme'' è curata dallo stesso Voltaire. Utilizzato in ambito teologico in opposizione a quello di "[[monoteismo]]"; entra nella lingua italiana nel [[XVIII secolo]]<ref>Alberto Nocentini, ''L'Etimologico'', Firenze, Le Monnier, 2010 edizione elettronica</ref>.
 
Il termine ''polythéisme'', quindi "politeismo", è formato da termini derivati dal greco antico:{{lang-grc|da=si| πολύς (''polys'') + |polýs|t2=θεοί ('|t2'=theoi''}}) ad indicare "molti dèi"; quindi da ''polytheia'', termine coniato dal filosofo giudaico di lingua greca [[Filone di Alessandria]] (20 a.C.-50 d.C.) per indicare la differenza tra l'unicità di Dio nell'Ebraismo rispetto alla nozione pluralistica dello stesso propria delle religioni antiche<ref>[[Gabriella Pironti]]. ''Il "linguaggio" del politeismo'' in ''Grecia: mito e religione'' vol.6 della ''Grande Storia dell'antichità'' (a cura di [[Umberto Eco]]). Milano, Encyclomedia Publishers/RCS, 2011, pag.22.</ref>, tale termine fu poi ripreso dagli scrittori cristiani (ad esempio da [[Origene]] in ''Contra Celsum'').
 
Tale termine indica quelle religioni che ammettono l'esistenza di più dèi a cui destinare i [[culto|culti]]. Non vi rientra pertanto il [[Dualismo]], che nella versione classica del Manicheismo vede il mondo retto da due principi opposti in lotta tra loro, il Male e il Bene, quest'ultimo destinato a trionfare alla fine dei giorni. Il termine Dualismo viene inoltre esteso ad eresie quali gli Gnostici e i Catari, che nell'esaltare la figura del male distinguono nettamente tra spirito e materia, ma trattandosi di Cristiani, per quanto borderline, vanno inclusi tra i Monoteisti.
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== Religioni (in ordine alfabetico) con maggior numero di fedeli ==
=== Buddhismo ===
[[File:Buddhism percentage by country.png|thumbmin|Il Buddhismo nel mondo]]
Il [[Buddhismo]] è una religione che comprende una varietà di tradizioni, credenze e pratiche, in gran parte basata sugli insegnamenti attribuiti a [[Siddhārtha Gautama]], vissuto nel Nepal intorno al [[VI secolo a.C.]], comunemente appellato come il [[Buddha]], ossia "il Risvegliato".
 
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=== Cristianesimo ===
[[File:Christianity percentage by country.png|leftsinistra|thumbmin|I cristiani nel mondo per nazione]]
Il [[Cristianesimo]] è la religione più diffusa nel mondo, in particolare in Occidente ([[Europa]], [[Americhe]], [[Oceania]]). Le forme storiche del cristianesimo sono molteplici, ma è possibile indicare quattrotre principali suddivisioni: il [[Cattolicesimo]], il [[Protestantesimo]], e l'[[Chiesa ortodossa|Ortodossia]] e l'[[chiesa anglicana|Anglicanesimo]]. Oltre a queste quattrotre suddivisioni, esistono alcuni credi che si riallacciano al Cristianesimo ma non sono classificati nelle quattro categorie principali, tra cui [[Mormonismo]] e i [[Testimoni di Geova]].
 
Tutte queste tradizioni cristiane riconoscono, seppure con piccole varianti, che il loro fondatore, [[Gesù]] di [[Nazaret]], è il [[Figlio di Dio]], e lo riconoscono come Signore. Credono altresì, a parte i [[Testimoni di Geova]], i Mormoni e i Protestanti Unitari, che [[Dio]] è uno in tre persone: il [[Dio Padre|Padre]], il [[Gesù|Figlio]] e lo [[Spirito Santo]].
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=== Induismo ===
[[File:Hinduism percentage by country.png|leftsinistra|thumbmin|Induismo nel mondo]]
L'[[Induismo]] è un insieme di dottrine, credenze e pratiche religiose e filosofico-religiose che hanno avuto origine in [[India]], luogo dove risiede la maggioranza dei suoi fedeli. Secondo la tradizione, questa religione è eterna (''Sanātana dharma'', religione eterna) non avendo né un principio né una fine.
 
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=== Islam ===
[[File:Islam percentage by country.png|thumbmin|Presenza musulmana nel mondo]]
L'[[Islam]] è la più recente delle tre principali religioni monoteiste originarie del [[Vicino Oriente]]. Ha come principale riferimento il ''[[Corano]]'' considerato [[testi sacri|libro sacro]]. Il testo in [[lingua araba]], una raccolta di predicazioni orali, è relativamente breve rispetto ai testi sacri ebraici o ''[[indù]]''. Il termine Islam significa letteralmente "sottomissione", intesa come fedeltà alla parola di Dio. L'Islam condivide con l'[[Ebraismo]] e il [[Cristianesimo]] gran parte della tradizione dell'[[Antico Testamento]], legittimando il riferimento [[Bibbia|biblico]] secondo cui Isacco (progenitore degli israeliti) e [[Ismaele]] (progenitore degli [[arabi]]) erano entrambi figli di [[Abramo]]. Riconosce la vita e le opere di [[Gesù]] ritenendolo però un [[profeta]]. La figura di riferimento dell'Islam è ''Muhammad'' ([[Maometto]]), vissuto nel [[VII secolo]] nella penisola arabica, di cui la ''[[Sunna]]'' raccoglie gli aneddoti. Le due suddivisioni principali di questa religione sono l'Islam [[Sunnismo|sunnita]] e l'Islam [[Sciismo|sciita]].
 
Riga 372 ⟶ 363:
* [[Culti sincretici africani]]
* [[Ebraismo]]
* [[Ellenismo (religione moderna)|Ellenismo]]
* [[Ermetismo (filosofia)|Ermetismo]]
* [[Esoterismo]]
Riga 378 ⟶ 370:
* [[Manicheismo]]
* [[Mitraismo]]
* [[Via romana agli dei|Religione Romana]]
* [[Shintoismo]]
* [[Sikhismo]]
Riga 400 ⟶ 393:
 
== Note ==
;Annotazioni
<references/>
<references group="nb"/>
;Fonti
<references/>
 
== Bibliografia ==
Riga 428 ⟶ 423:
* [[Filosofia della religione]]
* [[Fede]]
* [[Genere di Dio]]
* ''[[Homo religiosus]]''
* [[Importanza della religione per stato]]
Riga 450 ⟶ 446:
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|s_oggetto=una categoria|s_preposizione=sui|s_etichetta=testi religiosi|voy_preposizione=sulle|voy_etichetta=religioni|wikt}}
*[[b:Ricerca scientifica in ambito sociale/Statistiche sulla religione|Wikibooks - Statistiche sulla religione]]
 
== Collegamenti esterni ==