Raffaele Bendandi: differenze tra le versioni

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{{C|Definirlo scienziato e' un azzardo|Biografia|Settembre 2009}}
{{NN|Pseudoscienza|Settembre 2009}}
{{Bio
|Nome = Raffaele
|Cognome = Bendandi
|Immagine = Bendandi.jpg
|Didascalia =
|DimImmagine =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Faenza
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|GiornoMeseMorte = 3 novembre
|AnnoMorte = 1979
|Attività = scultore
|Attività2 = scienziato
|Attività3 =
|Epoca = 1900
|Attività = pseudoscienziato
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = elaborò una sua personale teoria, priva di qualsiasi riscontro oggettivo, sulla natura dei [[terremoto|terremoti]] e sulle loro presunte cause<ref name=lago>P. Lagorio, A. Dolcini, ''L'uomo dei terremoti, Raffaele Bendandi'', EDIT, Faenza, 1992.</ref>
|PostNazionalità =
|Immagine = Raffaele Bendandi.jpeg
}}
 
Formatosi da [[autodidatta]], Bendandi non ha mai pubblicato un'[[revisione paritaria|esposizione scientifica]] verificabile della sua teoria. I suoi studi e le sue asserite previsioni sono ritenuti dalla [[comunità scientifica]] come privi di fondamento teorico e di qualsiasi validità empirica.
==La vita==
Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato ''Filanda Vecchia'', che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di [[astronomia]] e [[geofisica]], tanto da costruirsi da solo un [[telescopio]] ed alcuni [[giroscopio|giroscopi]] (in effetti lui era uno scultore di legno per profesione). In seguito al [[terremoto di Messina]] del [[28 dicembre]] [[1908]], si appassionò ai [[terremoto|terremoti]], e riuscì, secondo lui, anche a predirli.<ref name=nuova>http://www.nuovaricerca.org/bendandi.htm</ref> Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la [[Grande Guerra]] servì come meccanico in una squadriglia aerea.<ref name=corriere>http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/05/Bendandi_uomo_che_anticipava_terremoti_co_9_041105085.shtml</ref> Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel [[1920]] formulò la propria teoria «sismogenica».<ref>http://extraweb.comune.ra.it/odonomastica/scheda.asp?CodTopon=1743</ref>
 
== La vita ==
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua [[naja]]: lui nel [[1919]] intuisce che la [[crosta terrestre]], così come le [[marea|maree]], è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della [[Luna]]. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la [[Luna]] e gli altri pianeti (tra cui anche il [[Sole]]) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,<ref name=via>http://vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7059</ref> che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'[[Appennino tosco-romagnolo]]. Una sua prima involontaria previsione la fece per il [[terremoto della Marsica]] il [[13 gennaio]] [[1915]], quando si accorse che il [[27 ottobre]] dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.<ref name=atlas>http://www.itacomm.net/EQL/absbent1908.pdf</ref>
[[File:Raffaele Bendandi.JPG|thumb|Raffaele Bendandi nel suo studio con un modello di telescopio|276x276px]]
Nacque a [[Faenza]], nel quartiere tradizionalmente denominato ''Filanda Vecchia'', da un'umile famiglia che non poté permettergli di proseguire gli studi superiori. Dopo le scuole elementari, quindi, seguì un corso di specializzazione in disegno tecnico e fece l'apprendista presso un orologiaio. All'età di dieci anni era già appassionato di [[astronomia]] e [[geofisica]], tanto da costruirsi da sé un [[telescopio]] e diversi [[sismografo|sismografi]].
 
In seguito al [[terremoto di Messina del 1908|terremoto di Messina del 28 dicembre 1908]] (7,2 gradi della [[scala Richter]]), si appassionò, a livello amatoriale, allo studio dei [[terremoto|terremoti]] e, grazie a un lavoro non troppo faticoso d'[[intagliatore]] del [[legno]], riuscì a dedicarvi parte del suo tempo. Durante la [[Grande Guerra]] servì come meccanico in una squadriglia aerea<ref name=corriere>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/05/Bendandi_uomo_che_anticipava_terremoti_co_9_041105085.shtml Bendandi, l'uomo che anticipava i terremoti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Bendandi fu quindi un autodidatta: nel [[1920]] entrò a far parte della Società Sismologica Italiana<ref name=lago/> e negli anni successivi formulò una propria teoria personale, detta "sismogenica"<ref name=sisma>{{Cita web |url=http://extraweb.comune.ra.it/odonomastica/scheda.asp?CodTopon=1743 |titolo=Bendandi Raffaele - Odonomastica Del Comune Di Ravenna |accesso=28 settembre 2009 |dataarchivio=8 giugno 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060608083936/http://extraweb.comune.ra.it/odonomastica/scheda.asp?CodTopon=1743 |urlmorto=sì }}</ref>.
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il [[23 novembre]] [[1923]] davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il [[2 gennaio]] [[1924]] si verificherà un terremoto nelle [[Marche]]. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il [[Corriere della Sera]] gli dedicò la prima pagina, chiamandolo ''Colui che prevede i terremoti''; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.<ref>http://www.racine.ra.it/smbendandi/raffaele.htm</ref> Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America.<ref>Su di una targhetta metallica apposta sulla custodia lignea di un sismografo da lui costruito è inciso: ''MICROSISMOGRAFO REGISTRATORE "RABEN" [Raffaele Bendandi] (OSSERVATORIO BENDANDI) CONCESSIONARIO ESCLUSIVO ITALIA ED ESTERO · PIROTTI M. E FIGLIO - BOLOGNA''</ref>
 
Bendandi trasse ispirazione per la sua teoria dalle passeggiate fatte lungo la battigia, mentre era di guardia durante il [[servizio militare]]: nel [[1917]] ritenne che la [[crosta terrestre]], così come le [[marea|maree]], fosse soggetta agli effetti di [[Forza gravitazionale|attrazione gravitazionale]] della [[Luna]]. Il suo metodo per la previsione dei terremoti (privo di riscontri oggettivi e pertanto mai riconosciuto dalla comunità scientifica, anche perché non riuscì mai a fornirne un'esposizione formale) è basato sull'ipotesi che la Luna, gli altri [[Pianeta|pianeti]] del [[sistema solare]], e lo stesso [[Sole]], siano la causa dei movimenti della crosta terrestre<ref name=via>[http://vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7059 Risposta di chiedi all'esperto], su vialattea.net</ref>; crosta che, secondo la sua teoria, si deformerebbe e pulserebbe con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti all'interno del [[sistema solare]]. Nei suoi studi, Bendandi utilizzò anche una profonda grotta nella vallata del Rio Senio dell'[[Appennino tosco-romagnolo]] per cercare di trovare conferme del presunto influsso planetario attraverso un [[inclinometro]]. Affermò che una prima previsione era stata da lui formulata per il [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto della Marsica]] del 13 gennaio [[1915]]: questa previsione sarebbe stata da lui affidata a un appunto annotato sul proprio taccuino, il 27 ottobre 1914, da lui ritrovato a terremoto già avvenuto<ref name=atlas>http://www.itacomm.net/EQL/absbent1908.pdf</ref>.
Durante il periodo [[fascismo|fascista]], precisamente nel [[1927]] dapprima fu nominato da Mussolini [[Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia]], ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
 
Il 20 dicembre [[1923]] deposita presso il notaio Domenico Savini di Faenza<ref>{{Cita web |url=http://www.booksblog.it/post/7487/bendandi-luomo-che-andava-incontro-ai-terremoti-di-marco-palomba |titolo=Bendandi, l'uomo che andava incontro ai terremoti, di Marco Palomba |accesso=11 agosto 2012 |dataarchivio=18 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120618230527/http://www.booksblog.it/post/7487/bendandi-luomo-che-andava-incontro-ai-terremoti-di-marco-palomba |urlmorto=sì }}</ref> una sua previsione: il 2 gennaio [[1924]] si sarebbe verificato un terremoto nel [[Mar Egeo]]; nonostante questa previsione si sia rivelata errata, il [[Corriere della Sera]] gli dedicò la prima pagina, chiamandolo ''Colui che prevede i terremoti''. La sua fama crebbe anche a livello internazionale<ref name=time>{{en}} [http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,742289,00.html Science: Forecaster Bendandi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110425174319/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,742289,00.html |date=25 aprile 2011 }}, su TIME.com</ref>.
Dopo averlo studiato a fondo, nel [[1931]] Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare ''"Un principio fondamentale dell’Universo"'', dove descrive la sua precedente scoperta.<ref>Il plico verrà aperto solo il [[27 dicembre]] [[1979]], l'anno della sua morte.</ref>
 
Attraverso la sua ipotesi tentò di spiegare la presunta catastrofe che avrebbe provocato la scomparsa del continente di [[Atlantide]], presente in un [[mito platonico]]. Riteneva che le forze gravitazionali planetarie, sommandosi, avrebbero provocato uno spostamento del [[polo geografico]], con conseguente spostamento del [[rigonfiamento equatoriale]] e allagamento di alcune regioni del globo. Bendandi indicò l'anno 10431 a.C. quale data dell'ipotetico cataclisma<ref name="epoca">''Epoca'', anno II, n.58, del 17 novembre 1951.</ref>. Asserì poi che un secondo cataclisma di minori proporzioni, effetto del concorso delle forze gravitazionali di un numero minore di pianeti, si sarebbe verificato nell'anno 2687 a.C., che lui faceva corrispondere con il [[diluvio universale]]. Stimò che un evento analogo a quello del 10431 a.C. si sarebbe ripetuto nella primavera del 2521 d.C.<ref name="lago" />. Bendandi non corroborò con alcuna prova geologica oggettiva queste sue asserzioni personali.
Durante la sua vita, precisamente nel [[1959]], Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra [[Mercurio]] ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.<ref name=corriere/>
 
Nei suoi studi si occupò anche di [[stelle variabili]], del Sole, di studi cosmici e atmosferici e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici<ref>{{cita web |url=http://www.racine.ra.it/smbendandi/raffaele.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=29 settembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091002060234/http://www.racine.ra.it/smbendandi/raffaele.htm |dataarchivio=2 ottobre 2009 }}</ref>. Oltre all'attività di scultore del legno intraprese quella di costruttore di sismografi: riuscì a vendere alcuni dei suoi modelli anche negli Stati Uniti<ref>Su una targhetta metallica apposta sulla custodia lignea di un sismografo da lui costruito è inciso: «<small>MICROSISMOGRAFO REGISTRATORE</small> "<small>RABEN</small>" [Raffaele Bendandi] (<small>OSSERVATORIO BENDANDI</small>) <small>CONCESSIONARIO ESCLUSIVO ITALIA ED ESTERO · PIROTTI M. E FIGLIO - BOLOGNA</small>». Tratto da [http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=99&op=lrs&id_riv_articolo=278 www.sistemamusei.ra.it]</ref>. Nella sua casa-osservatorio si dotò anche di una biblioteca scientifica<ref>[http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=99&op=lrs&id_riv_articolo=278 Sistema Museale della Provincia di Ravenna - Raffaele Bendandi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Solo successivamente, nel [[1972]] l'astronomo americano Wood e nel [[1976]] l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.<ref name=nuova/>
 
Durante il periodo [[fascismo|fascista]], dapprima fu nominato nel [[1927]] da [[Mussolini]] Cavaliere dell'[[Ordine della Corona d'Italia]]<ref name = lago/>; successivamente però sarebbe stato diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio. In realtà continuò a farlo, ma su giornali americani.
Anche il [[terremoto del Friuli]] nel [[1976]] fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.<ref name=via/>
 
Nel [[1928]] Bendandi suppose l'esistenza di altri quattro pianeti oltre Nettuno<ref name=lago/> sulla base dei suoi studi dell'attività sismica, ai quali diede i nomi di Rex, Dux, Roma e Italia. Non furono mai fornite prove oggettive della reale esistenza di tali ipotetici pianeti.
Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il [[3 novembre]] [[1979]], nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.<ref>Oggi la sua casa-osservatorio ospita un piccolo museo privato ad ingresso gratuito, ma su prenotazione, dedicato alla persona di Bendandi e alle sue teorie.</ref>
 
Nel [[1931]] Bendandi affidò alla [[Pontificia Accademia delle Scienze]] e all'[[Accademia dei Nuovi Lincei]] due plichi che, a suo dire, contenevano l'esposizione del metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole e per prevedere i terremoti. Nello stesso anno pubblicò un primo libro intitolato ''Un principio fondamentale dell'Universo'', in cui descriveva le sue tesi sulla genesi del ciclo undecennale del nostro astro<ref>Il plico verrà aperto solo il 27 dicembre [[1979]], l'anno della sua morte.</ref>.
Solo anni dopo, e grazie soprattutto all'associazione ''"La Bendandiana"'', si stà cercando di riordinare il molto materiale lasciato dallo scienziato, per poter maggiormente comprendere il suo lavoro ed i suoi studi. Attualmente ricercando tra le sue carte e pubblicazioni si sono raccolte 103 previsioni, 61 delle quali riguardano l'Italia.<ref name=atlas />
 
Nel [[1959]] Bendandi sostenne di aver scoperto un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] e il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza<ref name=corriere/>. Ipotesi simili erano già state formulate nel [[1859]] dal matematico-astronomo [[Urbain Le Verrier]]: all'ipotetico pianeta era stato allora dato il nome di [[Vulcano (astronomia)|Vulcano]]. Anche di tale presunto pianeta non esiste prova oggettiva.
==Riconoscimenti==
 
* fu eletto membro della [[Società Sismologia Italiana]], della [[Accademia Torricelliana di Scienze e Lettere]], e della [[Artis Templum]]
Sulla base della sua ipotesi, Bendandi sostenne di aver predetto anche il [[terremoto del Friuli del 1976|terremoto del Friuli]] nel [[1976]]; nell'occasione sostenne di aver cercato di avvisare le autorità competenti, che, a suo dire, non lo avrebbero ascoltato<ref name=via/>.
* Fu nominato da [[Giovanni Gronchi]] [[Ordine al merito della Repubblica Italiana|Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana]]
 
* Faenza gli ha dedicato una Scuola Media
Raffaele Bendandi fu trovato morto il 3 novembre [[1979]] nella sua casa-osservatorio di Faenza.
 
==Dopo la morte==
Solo anni dopo, grazie soprattutto all'associazione "La Bendandiana", di cui è presidente Paola Lagorio, si iniziò a riordinare l'abbondante materiale lasciato da Bendandi. Ricercando tra le sue carte e pubblicazioni, sono state raccolte 103 "previsioni", 61 delle quali riguardanti l'Italia; le ultime pubblicazioni risalgono al [[1977]].
Nei primi mesi del 2011 si è diffusa sul [[web]] la [[Leggenda metropolitana|falsa notizia]], smentita dalla stessa associazione "La Bendandiana", secondo cui Bendandi avrebbe previsto un rovinoso terremoto per la città di [[Roma]] l'11 maggio [[2011]], evento, peraltro, non verificatosi.<ref>{{cita news
|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_maggio_3/11-maggio-giornata-informazione-sismica-190562845060.shtml
|titolo= Terremoto dell'11 maggio a Roma? No, giornata dell'informazione sismica
|accesso=10 maggio 2011
|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]
|data=3 maggio 2011
}}</ref>
 
La sua teoria "sismologica", da un punto di vista geologico e geofisico, è priva di qualunque riscontro o fondamento oggettivo, ed è in netta contraddizione con le conoscenze scientifiche acquisite in ambito [[Sismologia|sismologico]].
 
Un approccio sistematico allo studio della metodologia bendandiana venne applicato nel 2012 da Lagorio e Ballabene per mezzo di un software dedicato<ref>{{cita pubblicazione | url = http://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/view/5561/6038 | titolo = The communication of science as an ethical issue: the case of Raffaele Bendandi | nome = Teodoro | cognome = Georgiadis | nome2 = Paola | cognome2 = Pescerelli Lagorio | rivista = Annals of Geophisics | volume = 55 | numero = 3 | anno = 2012 | ISSN = 2037-416X | lingua = en | accesso = 31 agosto 2016 }}</ref>.
 
I principi del suo metodo previsionale sono stati esposti<ref>{{Cita web |url=http://www.cruscottobendandiano.it/Raffaele_Bendandi_docs/Poster_EGU_2015_IT_75_dpi.pdf |titolo=The definitive analysis of the Bendandi's performed with a specific software a cura di Adriano Ballabene, Paola Pescerelli Lagorio e Teodoro Georgiadis |accesso=24 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150524010732/http://www.cruscottobendandiano.it/Raffaele_Bendandi_docs/Poster_EGU_2015_IT_75_dpi.pdf |dataarchivio=24 maggio 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.cruscottobendandiano.it/Raffaele_Bendandi_docs/Poster_EGU_2015_EN_75_dpi.pdf |titolo=The definitive analysis of the Bendandi's performed with a specific software by Adriano Ballabene, Paola Pescerelli Lagorio e Teodoro Georgiadis |accesso=27 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150524010627/http://www.cruscottobendandiano.it/Raffaele_Bendandi_docs/Poster_EGU_2015_EN_75_dpi.pdf |dataarchivio=24 maggio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> durante l'[[European Geosciences Union]] General Assembly 2015 (EGU), a Vienna il 15 aprile 2015.
 
== Riconoscimenti ==
* Fu eletto membro della [[Società Sismologica Italiana]]<ref name=lago/>, dell'[[Accademia Torricelliana di Scienze e Lettere]]<ref name=lago/> e della [[Artis Templum]]<ref name=lago/>
* Fu nominato da [[Giovanni Gronchi]] [[Ordine al merito della Repubblica Italiana|Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana]]<ref name=corriere/>
* Faenza gli ha dedicato una scuola media
* [[Forlì]] gli ha intitolato una strada
* Il 28 febbraio [[2023]] la Casa Museo Raffaele Bendandi è entrata nel novero delle «Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna»<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/case-studi-illustri-strutture-riconosciute|titolo=Case e studi delle persone illustri: le strutture riconosciute|accesso=8 agosto 2023|dataarchivio=21 settembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230921210532/https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/case-studi-illustri-strutture-riconosciute|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OCI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
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==Note==
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==Bibliografia==
*Raffaele Bendandi, (1931). ''Un principio fondamentale dell'Universo'', S.T.E., Faenza, 300 pp.
*Tiziano Cantalupi – ''Il terremoto si può prevedere'' - Ed. Atanor;
*Tiziano Cantalupi, (1982). ''Il terremoto si può prevedere'', ed. Atanor, Roma;
*Console R., (2001). Testing earthquake forecast hypoteses, Tectonophysics, Vol. 338, pp.261-68.
*Cristiano Fidani, (2004). ''6 relazioni sulle previsioni di Raffaele Bendandi'', Comune di Faenza, 84pp84 pp.
*Cristiano Fidani, (2005). ''Ipotesi sulle Anomalie Elettromagnetiche Associate ai Terremoti'', Libreria Universitaria dellBenedetti l'Aquila, ISBN 88-87182-08-6 300pp. [http://www.ciph-soso.net/SOSO/NEWS_INFO_files/indice_1.pdf]
*Cristiano Fidani, (2006). On''Raffaele electromagneticBendandi precursors(1893-1979)'', ofLo earthquakesScrittoio: modelsarticoli and instruments, IPHW June 17, pp[https://web.archive.org/web/20100126060931/http://www.loscrittoio.25it/Pages/CF-410206.html]
*Cristiano Fidani, (2006). ''Previsioni meteorologiche ed elettromagnetiche'', Lo Scrittoio: articoli [https://web.archive.org/web/20060507200513/http://www.loscrittoio.it/Pages/CF-0406.html]
*Zechar J.D. and Jordan T.H., (2008). Testing alarm-based earthquake predictions, Geophys J. Int., Vol. 172, pp.715-24.
*Raffaele Bendandi, (2006). ''Le stelle soli dell'infinito'', a cura di Cristiano Fidani, EDIT Faenza, ISBN 888152144X 271pp.
*Mazzucato Michele T., ''Raffaele Bendandi'', Fondazione Giorgio Ronchi, 2007, ISBN 8888649158
*Cristiano Fidani, (2006). ''On electromagnetic precursors of earthquakes: models and instruments'', IPHW June 17, Bologna, pp.&nbsp;25–41. [http://www.ciph-soso.net/SOSO/IPHW2006.html]
*Michele T. Mazzucato, (2007). ''Raffaele Bendandi'', Fondazione Giorgio Ronchi, ISBN 8888649158, 32 pp.
*Cristiano Fidani, (2008). ''Le previsioni di Raffaele Bendandi ispirate dal grande terremoto'', ''1908 – 2008 Scienza e società a cento anni dal grande terremoto'', Reggio Calabria 10/12 dicembre 2008, pp.&nbsp;60–61. [https://web.archive.org/web/20090504190519/http://portale.ingv.it/servizi-e-risorse/archivio-congressi/convegni-2008/messina-1908-2008/Convegno19082008/]
*{{en}} Cristiano Fidani, (2009). ''The Raffaele Bendandi forecastings inspired by the great earthquake'', CIPH EQL, pp.&nbsp;1–4.[http://www.itacomm.net/EQL/engbent1908.pdf]
*Marco Palomba, (2011). ''Il Bendandi. L'uomo che andava incontro ai terremoti'', Agapantos Editore, Roma.
*Cristiano Fidani, (2011). ''Alcune conferme alle previsioni dei terremoti di Raffaele Bendandi'', CIPH EQL, [http://www.itacomm.net/EQL/2011_Fidani.pdf]
*{{en}} Cristiano Fidani, (2012). ''The Raffaele Bendandi earthquake warnings based on planetary positions'', NCGT, 65, p.&nbsp;47, 2012. [http://www.ncgt.org/newsletter.php?action=download&id=117] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130730153046/http://www.ncgt.org/newsletter.php?action=download&id=117 |data=30 luglio 2013 }}
 
==Voci correlate==
*[[Terremoto]]
*[[Giampaolo Giuliani]]
 
== Altri progetti ==
[[Categoria:Pseudoscienza]]
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|geologia}}
 
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine della Corona d'Italia]]