Johann Sebastian Bach: differenze tra le versioni

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{{nota disambiguand||Bach (disambigua)|Bach}}
{{Carica pubblica
|nome = Johann Sebastian Bach
|immagine = Johann Sebastian Bach.pngjpg
|didascalia = [[Elias Gottlob Haussmann]], Ritratto di Johann Sebastian Bach 1748, olio su tela - Lipsia
|carica = 17° [[Thomaskantor]] di Lipsia
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Considerato uno dei più grandi compositori nella storia della musica,<ref>{{Cita web|url=https://www.classical-music.com/features/composers/50-greatest-composers-all-time/|titolo=The 50 Greatest Composers of All Time|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=17 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201117024751/https://www.classical-music.com/features/composers/50-greatest-composers-all-time/|urlmorto=sì}}</ref> le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. La sua fama è dovuta all'ampio e magistrale utilizzo del [[contrappunto]], all'organizzazione armonica e tematica delle sue opere e all'inclusione di temi e motivi sacri (specialmente dalla [[musica sacra]] del culto luterano) e profani, oltre che alla capacità di padroneggiare i diversi stili nazionali (principalmente lo stile tedesco, quello italiano e quello francese, che approfondì). È considerato uno dei massimi maestri di forme musicali come il [[canone (musica)|canone]], la [[cantata]] e la [[fuga (musica)|fuga]].
 
Bach nella sua vita fu polistrumentista (suonava sia strumenti a tastiera sia ad arco, anche se era noto principalmente come organista), insegnante di musica e soprattutto un compositore estremamente prolifico (l'indice delle sue opere, il ''[[Bach-Werke-Verzeichnis]]'' o BWV, supera il migliaio di titoli) sia di musica strumentale sia di musica vocale; compose per strumenti a tastiera decine di opere per [[Organo (strumento musicale)|organo]] (tra cui preludi, toccate, fughe, fantasie, [[Sonate in trio per organo|sonate]], adagi, [[Concerti per organo di Johann Sebastian Bach|concerti]], i ''[[Preludi corali di Lipsia]]'', l{{'}}''[[Orgelbüchlein]]''), [[clavicembalo]] (come il celeberrimo ''[[Il clavicembalo ben temperato|Clavicembalo ben temperato]]'', il ''[[Concerto italiano (Bach)|Concerto italiano]]'' e le ''[[Variazioni Goldberg]]''), per complessi orchestrali (ad esempio i ''[[Concerti brandeburghesi]]'') e cameristici (ad esempio le [[Composizioni per violino e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|sonate per violino e clavicembalo]]); dall'altra parte, oltre duecento cantate, la ''[[Passione secondo Matteo]]'', l{{'}}''[[Oratorio di Natale]]'', la ''[[Messa in Si minore]]'', il ''[[Magnificat (Bach)|Magnificat]]'', la ''[[Passione secondo Giovanni]]'' e l{{'}}''[[Oratorio di Pasqua]]''. L{{'}}''[[Offerta musicale]]'' da lui donata a [[Federico II di Prussia]] e l'incompiuta [[L'arte della fuga|''Arte della fuga'']] sono oggi considerate tra le opere più complesse e articolate della musica occidentale e due dei suoi vertici più elevati. Compose sia musica sacra, sia didattica, sia assoluta e un ruolo marginale ha nella sua opera la musica profana e secolare.
 
Operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, [[Johann Pachelbel|Pachelbel]] e [[Dietrich Buxtehude|Buxtehude]]) e le opere dei compositori italiani (particolarmente [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], del quale trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante).
 
La sua opera costituì la ''summa'' e lo sviluppo delle varie tendenze stilistico-compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo deidi musicistiuna piùnicchia dotatiristretta, e all'epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come [[Georg Friedrich Händel|Händel]] o [[Georg Philipp Telemann|Telemann]].
 
Dopo la sua morte, per motivi imputabili sia alle oggettive difficoltà tecnico-esecutive sia al cambio nel gusto imperante, la sua opera fu sostanzialmente dimenticata per quasi un secolo, sebbene celebri compositori quali Mozart e Beethoven ebbero modo di conoscerne e apprezzarne lo stile. Nel [[1829]] l'esecuzione della ''[[Passione secondo Matteo]]'', diretta a [[Berlino]] da [[Felix Mendelssohn]], riportò alla conoscenza di un vasto pubblico l'elevata qualità dell'opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica [[Contrappunto|contrappuntistica]] del periodo [[barocco]].
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== Biografia ==
=== Infanzia e adolescenza (1685-1703) ===
[[File:Johann Ambrosius Bach.jpg|thumbmin|leftverticale|sinistra|[[Johann Ambrosius Bach]], padre di Johann Sebastian]]
Johann Sebastian Bach nacque nella città [[turingia]] di [[Eisenach]], allora capitale del [[Sassonia-Eisenach|Ducato di Sassonia-Eisenach]], parte del [[Sacro Romano Impero]], il 21 marzo (31 marzo secondo il [[Calendario gregoriano|calendario moderno]]) del [[1685]] dalla [[Bach (famiglia)|famiglia di musicisti]] tedeschi più nota ai suoi tempi, al punto che il cognome "Bach"<ref>''Der Bach'', la cui traduzione letterale è "ruscello" (i ruscelli: die Bäche — i Bach: die Bache).</ref> nelle città della [[Turingia]] era diventato sinonimo di "musicista":<ref>{{cita libro|cognome=Cusatelli|nome=Giorgio|titolo=Enciclopedia europea: Volume 1|editore=Garzanti|anno=1984|p=936}}</ref> quando, nel [[1693]], alla corte di [[Arnstadt]] si rese vacante il posto di musicista di corte, il conte chiese urgentemente "un Bach".<ref>{{Cita|Wolff 2003|p. 25}}.</ref> In [[Lingua romaní|zigano]] e nel dialetto di varie zone dell'Europa centrale "bach" assunse il significato di "musicista ambulante".<ref>{{Cita|du Bouchet|p. 15}}.</ref>
[[File:Bachsiegel.svg|thumbmin|verticale|[[Monogramma]] di Johann Sebastian Bach, disegnato da lui stesso. Si compone delle lettere J S B, ossia le sue iniziali, intrecciate due volte, una nel verso normale e l'altra speculari.]]
 
Suo padre, [[Johann Ambrosius Bach]], figlio di [[Christoph Bach]], ricopriva a [[Eisenach]] la carica di s''tadtpfeiferStadtpfeifer'' (musicista civico), ruolo che comportava l'organizzazione della musica a carattere profano nella città, ma anche la supervisione dell'attività musicale nella chiesa locale, inclusa la direzione del lavoro dell'organista di chiesa. È proprio dal padre che, probabilmente, Bach ricevette i primi rudimenti di [[violino]], mentre presso lo zio insegnamenti sul [[clavicembalo]].
 
Bach discendeva da una famiglia di musicisti professionisti che andavano dall'organista, al musicista da camera nelle corti, includendo anche compositori. Era del tutto normale, per quel tempo, che i figli assistessero al lavoro dei loro padri, cercando di impararne l'arte. Probabilmente anche Bach iniziò ripetendo la musica ascoltata in tenerissima età con gli strumenti che può suonare un preadolescente.
 
L'albero genealogico della [[Bach (famiglia)|famiglia Bach]], dal titolo ''Ursprung der musicalisch-Bachischen Familie'' ("Origine della famiglia musicale dei Bach") venne compilato per la prima volta nel [[1735]] dallo stesso Johann Sebastian, che faceva risalire le origini della propria famiglia a [[Veit Bach]], mugnaio proveniente dall'[[Europa orientale]] e appassionato suonatore di [[Cetera|cetra]], vissuto nella seconda metà del [[XVI secolo]]. Alla fine si conteranno ben sette generazioni di musicisti, un record ancor oggi insuperato per una famiglia.
 
Bach venne battezzato il 23 marzo del 1685 nella [[Chiesa di San Giorgio (Eisenach)|chiesa di San Giorgio]] di Eisenach: la data di nascita di Johann Sebastian, ultimo di sette figli, fu registrata nel registro battesimale come 21 marzo. Secondo il calendario gregoriano in uso attualmente, tali date dovrebbero essere indicate come 31 marzo e 2 aprile. La tradizionale data del 21 marzo continua tuttavia a essere largamente usata, spesso senza spiegazione, anche in testi autorevoli. La discrepanza è dovuta al fatto che nella Germania protestante il calendario gregoriano si impose solo agli inizi del XVIII secolo.<ref>{{cita|Wolff 2000|p. 525}}.</ref>
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La madre di Bach, [[Maria Elisabeth Lämmerhirt|Elisabeth Lämmerhirt]], morì nel [[1694]] e il padre morì otto mesi dopo. Il giovane Bach si trasferì dunque da un suo fratello maggiore, [[Johann Christoph Bach (1671-1721)|Johann Christoph Bach]], organista presso la chiesa di San Michele di [[Ohrdruf]]. Durante la permanenza nella casa di suo fratello, Bach continuò a copiare, studiare e suonare musica, venendo a conoscenza grazie a lui delle partiture dei grandi compositori dell'epoca: [[Johann Pachelbel]], [[Johann Jakob Froberger]], [[Jean-Baptiste Lully]], [[Louis Marchand]], [[Dietrich Buxtehude]].
 
Nel [[1700]] Johann Sebastian Bach vinse una borsa di studio per studiare presso la prestigiosa Scuola di San Michele a [[Luneburgo|Lüneburg]], dove, oltre a perfezionarsi all'[[Organo (strumento musicale)|organo]] e al [[clavicembalo]], probabilmente imparò il [[Lingua francese|francese]] e l'[[Lingua italiana|italiano]]. Inoltre studiò [[teologia]], [[Lingua latina|latino]], [[geografia]] e [[matematica]]. A quell'epoca risalgono le prime composizioni giovanili di Bach, come le partite diverse sopra ''[[O Gott, du frommer Gott]]''. Da [[Luneburgo|Lüneburg]], Bach si recò diverse volte ad [[Amburgo]], distante circa 50 chilometri, per ascoltare [[Johann Adam Reincken]] all'organo della chiesa di Santa Caterina, restaurato nel [[1670]]. Inoltre, Bach andò varie volte anche a [[Celle (Germania)|Celle]], distante 85 chilometri da Lüneburg, per ascoltare l'orchestra francese del principe [[Giorgio Guglielmo di Brunswick-Lüneburg]] e studiarne lo stile.<ref>{{Cita|de Candé|p. 54}}.</ref>
 
=== Weimar, Arnstadt e Mühlhausen (1703-1708) ===
[[File:Bachkirche Arnstadt.JPG|thumbmin|La chiesa di San Bonifacio ad [[Arnstadt]]]]
Nel gennaio del [[1703]], dopo aver fallito un'audizione come organista a [[Sangerhausen]] (in realtà Bach superò positivamente l'audizione, ma il principe [[Giovanni Giorgio di Sassonia-Weissenfels]] insistette affinché il posto venisse dato a un suo protetto),<ref>{{Cita|Buscaroli|p. 184}}.</ref> Bach venne assunto come musicista di corte nella cappella del duca [[Giovanni Ernesto III di Sassonia-Weimar|Giovanni Ernesto III]] a [[Weimar]], in [[Turingia]].
 
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Qui, il giovane Bach ebbe contrasti con gli studenti che lo dovevano coadiuvare alla ''Kirchenmusik'' come cantori o strumentisti; questi culminarono con un'aggressione subita da parte di un fagottista, che non aveva tollerato le pesanti critiche del musicista di Eisenach.<ref>{{Cita|Basso|p. 251}}.</ref>
 
[[File:HL Marienkirche v O.tif|thumbmin|La chiesa di Santa Maria a Lubecca]]
In autunno Bach si fece concedere un permesso di quattro settimane (diventate poi quattro mesi) e si recò a piedi a [[Lubecca]], distante 400 chilometri, per ascoltare [[Dietrich Buxtehude]] presso la [[Chiesa di Santa Maria (Lubecca)|chiesa di Santa Maria]]. Bach si rese subito conto che le sfarzose rappresentazioni musicali di Buxtehude, di cui si parlava in tutta la [[Germania]], dal vivo superavano di gran lunga l'immaginazione. Quell'anno Buxtehude organizzò due ''[[Abendmusiken|Extraordinarien Abendmusiken]]'' il 2 e 3 dicembre: il ''Castrum Doloris'' per la morte di [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] e il ''Templum Honoris'' in onore del nuovo sovrano, [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe I]], utilizzando quaranta musicisti, disposti su quattro balconate, a formare un'orchestra di qualità eccezionale.<ref>{{cita|du Bouchet|p. 35}}.</ref> Fra la prima e la seconda ''Abendmusiken'' vennero anche girate le sedie per permettere al pubblico, che aveva contemplato il [[Catafalco|monumento funebre]] eretto sul fondo della chiesa, di poter ammirare il busto del nuovo sovrano che troneggiava sull'[[altare]], quasi in una rudimentale messa in scena.<ref>{{cita|Mirabelli|p. 145}}.</ref>
 
Non è chiaro se Buxtehude e Bach si siano presentati: [[Johann Nikolaus Forkel]], nella sua biografia bachiana, indica che Bach «fu ascoltatore segreto di questo, ai suoi dì, famosissimo e davvero bravo organista».<ref>{{cita|Forkel|p. 6.}}.</ref> La bizzarra ma inequivocabile definizione di ascoltatore segreto, un dettaglio che gli fornì [[Carl Philipp Emanuel Bach]], il quale ascoltò il racconto del viaggio a Lubecca direttamente da suo padre Johann Sebastian,<ref name="Busca221">{{cita|Buscaroli|p. 221}}.</ref> fa supporre che i due non si siano incontrati.<ref>{{cita|Buscaroli|p. 225}}.</ref> Johann Sebastian Bach, desideroso di apprendere «i fondamenti della sua arte»,<ref>{{cita|Buscaroli|pp. 219-220}}.</ref> probabilmente preferì ascoltare Buxtehude in segreto, nella navata della chiesa, senza salire in cantoria per presentarsi, in modo da poterne carpire i segreti del mestiere<ref name="Busca221" /> (artifici, tecniche di [[Improvvisazione (musica)|improvvisazione]], passaggi di destrezza, combinazioni di [[Registro (organo)|registri]]),<ref>{{cita|Buscaroli|p. 224}}.</ref> che forse Buxtehude custodiva gelosamente e non avrebbe rivelato.<ref>{{cita|Buscaroli|p. 222}}.</ref><ref>Molti musicisti, per paura di essere eguagliati o superati, non rivelavano a nessuno i propri segreti: [[Pietro Antonio Locatelli]], per esempio, non ammetteva ai suoi concerti, se riusciva a identificarli, musicisti di professione; [[Arcangelo Corelli]], secondo il suo contemporaneo Benjamin Tate, «ha tanta paura che gli altri imparino da lui da non ammettere ai suoi concerti musicisti professionisti»; [[Niccolò Paganini]] pubblicò solo una minima parte delle sue opere perché era ossessionato dal fatto che qualcuno potesse copiare la sua tecnica violinistica. In {{cita|Buscaroli|p. 222}}.</ref>
 
Bach tornò ad Arnstadt nel febbraio [[1706]], con quindici settimane di ritardo. I superiori della Bonifaciuskirche, dopo il suo ritorno, notarono che: «Dopo questo viaggio eseguiva stupefacenti variazioni sui corali e vi mescolava armonie estranee a tal punto da confondere i fedeli. In futuro, se vorrà introdurre un ''tonum peregrinum'',<ref>Ossia, se vorrà fare delle [[Modulazione (musica)|modulazioni]].</ref> dovrà tenerlo per un tempo sufficientemente lungo senza passare troppo presto a un'altra tonalità, né, come ha iniziato a fare, suonare subito dopo un tonum contrarium».<ref>Forse intendono una tonalità lontana.</ref><ref>{{Cita|de Candé|p. 71}}.</ref>
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=== Ritorno a Weimar (1708-1717) ===
[[File:Young Bach2.jpg|miniaturamin|verticale|Ritratto di un giovane Bach del 1715 eseguito da Johann Ernst Rentsch]]
[[File:Gedenktafel Markt 18 (Weimar) Johann Sebastian Bach.jpg|thumbmin|leftsinistra|verticale|Targa commemorativa di Bach a [[Weimar]]]]
Nel [[1708]], Bach ottenne il ruolo di organista di corte e, nel [[1714]], ''[[Primo violino|konzertmeister]]'' (''maestro di concerto'') di [[Guglielmo Ernesto di Sassonia-Weimar]] presso la corte ducale di [[Weimar]]. Qui ebbe modo non solo di suonare l'organo, ma anche di comporre musica per tale strumento e suonare un repertorio più vario di musica da concerto in collaborazione con gli altri strumentisti della corte ducale.<ref name="boydweimar">{{cita|Boyd|pp. 35-45}}.</ref>
 
Affezionato alla musica [[Contrappunto|contrappuntistica]], Bach compose la maggior parte del suo vasto repertorio di [[Fuga (musica)|fughe]] nel periodo di Weimar, dove godeva dell'amicizia e della protezione del principe Johann Ernst di Sassonia-Weimar, buon compositore. Probabilmente l'esempio più noto è costituito da ''[[Il clavicembalo ben temperato]]'', che include 48 tra preludi e fughe, una coppia per ciascuna tonalità maggiore e minore, un lavoro monumentale non solo per l'uso magistrale del contrappunto, ma anche per l'aver esplorato, per la prima volta, l'intera gamma [[Tono (musica)|tonale]], la moltitudine delle [[Scala musicale|scale]], degli [[Intervalli musicali|intervalli]] e delle [[Tonalità (musica)|tonalità]].
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=== Cöthen (1717-1723) ===
[[File:2008-01 Köthen (Anhalt) 23.jpg|thumbmin|Targa commemorativa di Bach a [[Köthen (Anhalt)|Cöthen]]]]
Nel settembre del [[1717]] Bach si recò a [[Dresda]], dove si verificò un episodio di cui esistono diverse versioni. Secondo [[Johann Nikolaus Forkel]], che riprende il [[Nekrolog (Necrologio di Johann Sebastian Bach)|necrologio]] scritto da [[Carl Philipp Emanuel Bach|Carl Philipp Emanuel]], in città Bach assistette a un concerto di [[Louis Marchand]], celebre esecutore francese che fu anche organista di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. Successivamente, dietro pressione di Jean Baptiste Volumier, ''konzertmeister'' di [[Dresda]] che non aveva simpatia per Marchand, Bach gli inviò una lettera proponendogli una battaglia all'organo: Bach si impegnava a improvvisare su qualsiasi tema proposto dal suo rivale francese a patto che questi, ovviamente, fosse disposto a fare altrettanto. L'incontro venne organizzato a casa del primo ministro von Flemming, ma Marchand non si presentò. Sempre secondo Forkel gli venne allora mandato un messo a casa, il quale tornò riferendo che Marchand aveva lasciato la città in tutta fretta ed era tornato in [[Francia]].<ref name="Candé80" />
 
Invece secondo Friedrich Wilhelm Marpurg, che afferma di aver sentito l'episodio raccontato da Bach stesso, un confronto diretto fra i due musicisti ebbe luogo, proprio durante il concerto di Marchand a Dresda. Quest'ultimo, secondo la versione di Marpurg, eseguì un'aria francese con variazioni che venne molto applaudita; a quel punto, Jean Baptiste Volumier invitò Bach a esibirsi anch'egli al [[clavicembalo]]. Bach, dopo un breve preludio, riprese il tema dell'aria che Marchand aveva suonato prima, lo ripeté interamente a memoria, incluse le variazioni, e improvvisò altre dodici variazioni, più difficili e brillanti di quelle di Marchand. Non contento del suo trionfo, Bach presentò a Marchand un tema che aveva annotato a penna e lo invitò a una competizione all'organo, ma Marchand non volle rischiare una disfatta completa, partì da [[Dresda]] e tornò in [[Francia]].<ref>{{Cita|de Candé|p. 81}}.</ref>
[[File:Thuringia Eisenach asv2020-07 img15 Monument to Bach.jpg|sinistra|thumbmin|upright=1.4verticale|Statua di Bach a [[Eisenach]]]]
Non appena iniziò a percepire le tensioni via via crescenti all'interno della corte ducale di Weimar, Bach iniziò di nuovo a cercare un lavoro più stabile, compatibile con i suoi interessi musicali. I rapporti col duca [[Guglielmo Ernesto di Sassonia-Weimar]] si deteriorarono bruscamente, e il duca fece addirittura arrestare Bach per quattro settimane, dal 6 novembre al 2 dicembre 1717, probabilmente a seguito di una accesa discussione in merito alla sua richiesta di congedo; la sentenza recitava testualmente: "Nella sala di giustizia e per ordine di Sua Altezza Serenissima, è stata decisa la messa agli arresti di Johann Sebastian Bach, Konzertmeister e Hoforganist (maestro dei concerti e organista di corte), in ragione del suo atteggiamento pertinace a voler ottenere un congedo ingiustificato".<ref>[[Jean-François Robin]], Johann Sebastian Bach.</ref><ref>{{Cita|Wolff 2003|pp. 219-220}}.</ref> Per tale motivo, Bach si trasferì a [[Köthen (Anhalt)|Cöthen]]<ref>Dal XX secolo nota come Köthen, in seguito a riforme grafiche della lingua, che sostituirono con la K la C iniziale di numerose parole. {{cita|Buscaroli|Il Cappelmeister (Cöthen 1717-1723)}}.</ref> presso la corte del principe [[Leopoldo di Anhalt-Köthen|Leopoldo]], dove prese servizio come [[maestro di cappella]] e direttore della musica da camera. Se è pur vero che il principe Leopoldo, lui stesso musicista e grande estimatore del talento di Bach, lo pagava bene e gli garantiva una considerevole tolleranza su ciò che componeva o suonava per lui, egli era [[Calvinismo|calvinista]] e i severi principi di questa religione rifiutavano la musica liturgica eccessivamente elaborata: per questo motivo la maggior parte delle opere di Bach in questo periodo fu di natura secolare. I "''[[concerti brandeburghesi]]"'', così come molta altra musica strumentale (tra cui le [[Suitesei per violoncello solo di Johann Sebastian Bach|suitesuites per violoncello solo]], le [[sonate e partite per violino solo]], la [[partita per flauto solo]], le [[Composizioni per violino e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|sonate per violino e clavicembalo]], e lei [[Suitesei piccoli preludi per orchestraclavicembalo]] die Johannil Sebastianprimo Bach|suitelibro perde ''[[Il clavicembalo ben orchestratemperato]]'') sono frutto di questo periodo. Il 7 luglio [[1720]], mentre Bach era all'estero con il principe Leopoldo, sua moglie, [[Maria Barbara Bach]], la madre dei suoi primi 7 figli, morì improvvisamente. L'anno seguente Bach incontrò [[Anna Magdalena Bach|Anna Magdalena Wilcke]], e i due si sposarono il 3 dicembre [[1721]].
 
Il 12 settembre [[1720]] morì Heinrich Friese, organista della Jacobikirche di [[Amburgo]], lasciando vacante il [[Organo della chiesa di San Giacomo ad Amburgo|posto]]. Il 21 novembre, per la sua successione, i superiori della chiesa invitarono otto organisti, fra i quali anche Johann Sebastian Bach. L'audizione generale dei candidati venne fissata per il successivo 28 novembre, ma Bach non poté essere ascoltato in quanto, il giorno 23, dovette ritornare a [[Köthen (Anhalt)|Cöthen]] per i preparativi del compleanno del principe [[Leopoldo di Anhalt-Köthen|Leopoldo]]. I restanti candidati sostennero l'audizione il giorno 28 nella Jacobikirche, come previsto, ma ogni decisione fu rinviata prima al 12 dicembre, e poi al successivo 19. Il rinvio fu dovuto al fatto che i superiori della chiesa, a conoscenza dell'eccelsa bravura di Bach come organista, tale da escludere qualsiasi altro candidato, speravano che Johann Sebastian inviasse una lettera reclamando il posto, nonostante non avesse sostenuto l'audizione ufficiale del 28 novembre. La lettera arrivò, ma la risposta fu negativa, con una giustificazione di carattere economico e morale: nella Jacobikirche, infatti, era tradizione che l'eletto dovesse effettuare, a titolo di ringraziamento, una donazione in denaro alle autorità ecclesiastiche. In pratica, la carica veniva usualmente assegnata al miglior offerente. Dopo il rifiuto di Bach la scelta ricadde, il 22 dicembre, su Joachim Heitmann, che il 6 gennaio versò nelle casse della chiesa la considerevole somma di 4.000 marchi.<ref>{{cita|Basso|pp. 538-541}}.</ref> [[Johann Mattheson]], a tal proposito, scriverà nel [[1728]]: «Qualche anno fa un grande virtuoso [...] si presentò come organista in una città abbastanza importante. [...] Si presentò anche il figlio di un artigiano benestante, i cui preludi sembrarono più belli grazie ai suoi talleri più che alle sue dita, e così ebbe il posto».<ref name="Bouchet78" />
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==== Successione al posto di Thomaskantor (1722-1723) ====
[[File:Thomaskirche Leipzig (1749) Foto H.-P.Haack bearbeitet.jpg|sinistra|miniaturamin|La [[Chiesa di San Tommaso (Lipsia)|Chiesa di San Tommaso]] nel 1749]]
Il 5 giugno [[1722]] morì [[Johann Kuhnau]], direttore musicale della [[Chiesa di San Tommaso (Lipsia)|chiesa di San Tommaso]] a [[Lipsia]]. Il posto di [[Thomaskantor]] in quella chiesa era ambito da diversi musicisti di primo piano e il processo di valutazione dei candidati, da parte del consiglio municipale della città, fu piuttosto travagliato. Il 14 luglio il consiglio municipale iniziò l'esame delle candidature per la nomina del suo successore. I nomi proposti furono sei: [[Johann Friedrich Fasch]], Georg Lembke, Christian Friedrich Rolle, [[Georg Balthasar Schott]], Johann Martin Steindorff e [[Georg Philipp Telemann]].<ref>{{Cita|Basso|p. 546}}.</ref>
 
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==== Bach nel ruolo di Thomaskantor ====
[[File:Leipzig-ChurchStThomas-Interior.jpg|thumbmin|verticale|La volta della navata centrale della chiesa di san Tommaso a Lipsia]]
L'incarico di ''Cantor et Director Musices'' richiedeva non solo che egli insegnasse a cantare agli studenti della Thomasschule, ma che fornisse anche settimanalmente musica per le due chiese principali di Lipsia. Andando ben oltre le richieste, Bach si sforzò di comporre una nuova [[cantata]] ogni settimana. Questa programmazione del lavoro, che tutto sommato era sostenibile dal momento che in pratica consisteva nello scrivere un'ora di musica ogni settimana, pur se in aggiunta ai più ordinari compiti della scuola, si rivelò per Bach talmente stimolante da indurlo a produrre musica realmente sublime, che è stata conservata per la maggior parte.
 
Molte delle cantate di questo periodo sono ispirate alle letture bibliche domenicali della settimana secondo il [[Anno liturgico|calendario liturgico]] [[Evangelicalismo|evangelico]] e utilizzano, rielaborate in varie forme, le melodie degli [[Inno|inni]] [[Martin Lutero|luterani]], dai quali la cantata stessa prende sovente il titolo, come in ''[[Wachet auf, ruft uns die Stimme (Bach)|Wachet auf! Ruft uns die Stimme]]'' e ''[[Nun komm, der Heiden Heiland BWV 62|Nun komm, der Heiden Heiland]]''.
[[File:Vxla-jsbach-at-thomaskirsche.jpg|thumbmin|verticale|[[Statua di Johann Sebastian Bach]], opera di [[Carl Seffner]], collocata nel 1908<ref>{{Cita libro|nome=Hans A.|cognome=Pohlsander|titolo=National Monuments and Nationalism in 19th Century Germany|url=https://books.google.com/books?id=1TK-YaXNpH0C&pg=PA123|anno=2008|editore=Peter Lang|p=123|isbn=978-3-03911-352-1|accesso=4 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170421003134/https://books.google.com/books?id=1TK-YaXNpH0C&pg=PA123|urlmorto=no}}</ref> davanti alla Thomaskirche di [[Lipsia]]|sinistra]]Per i giorni delle solennità festive, quali il [[Natale]], [[Venerdì santo]] e [[Pasqua]], Bach scrisse cantate e [[Oratorio (musica)|oratori]] di particolare bellezza, come per esempio il ''[[Magnificat (Bach)|Magnificat]]'' per il Natale, o di notevole complessità come la ''[[Passione secondo Matteo]]'' per il Venerdì santo. Il compositore stesso considerava la monumentale ''Passione secondo Matteo'' tra le sue opere migliori; nella sua corrispondenza si riferiva a quest'opera come alla sua "grande Passione" e ne preparò con attenzione un manoscritto autografo che richiedeva per la sua rappresentazione la partecipazione di tutti i musicisti disponibili nella città. La rappresentazione bachiana dell'essenza e del messaggio della cristianità nella sua musica religiosa è così potente, accurata e bella, che in Germania il suo autore a volte viene considerato come un ''Quinto Evangelista''<ref>{{Cita|du Bouchet|p. 131}}.</ref> e nel calendario liturgico luterano Bach è commemorato nel giorno della sua morte, il 28 luglio.<ref>{{Cita web|url=http://www.daskirchenjahr.de/tag.php?name=heiligenkalender|titolo=Der Evangelische Heiligenkalender|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=11 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090211005839/http://www.daskirchenjahr.de/tag.php?name=heiligenkalender|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel [[1731]] Bach pubblicò una raccolta di sei partite con il nome di [[Clavier-Übung]]. In realtà queste partite erano già uscite separatamente nel [[1726]] ed era la prima opera che Bach giudicasse abbastanza compiuta per essere pubblicata. Nei successivi quindici anni uscirono altri volumi del Clavier-Übung, l'ultimo dei quali contiene una delle opere più importanti di Bach: l'Aria con diverse variazioni. Stampate nel [[1742]], saranno chiamate ''[[Variazioni Goldberg]]'' dal nome dell'allievo di Bach: [[Johann Gottlieb Goldberg]].
 
A Lipsia assunse anche la direzione del [[Collegium Musicum]]: questa istituzione, fondata da Georg Philipp Telemann, ogni venerdì teneva dei concerti al [[Caffè Zimmermann]], concerti per i quali Bach compone diverse cantate di carattere non sacro, come la ''Cantata dei contadini'' e la ''[[Schweigt stille, plaudert nicht|Cantata del caffè]]''. Durante questo periodo, Bach compose il [[Messa per la corte di Dresda|''Kyrie'' e il ''Gloria'']] della ''[[Messa in Si minore]]'' e, nel [[1733]], presentò lo spartito al re [[Augusto III di Polonia]], sperando di convincere il sovrano a nominarlo compositore di corte. Bach completò poi il lavoro con l'aggiunta di ''Credo, Sanctus ed Agnus Dei''.[[File:George Frideric Handel by Balthasar Denner.jpg|thumbmin|leftverticale|sinistra|Georg Friedrich Händel]]A Lipsia, inoltre, Bach si trovò a suo agio con i docenti dell'università; molti dei professori divennero padrini dei suoi figli e alcuni degli uomini di lettere e dei teologi in servizio all'università fornirono i [[libretto|libretti]] per le sue cantate. Bach, negli ultimi anni della sua vita, ebbe una relazione di amicizia particolarmente redditizia sul piano artistico con il poeta [[Christian Friedrich Henrici|Picander]] (autore di diversi testi per le cantate di Bach, e tra l'altro di quelli della ''[[Passione secondo Matteo]]'').
{{Approfondimento
|titolo = Bach e Händel
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Nel [[1747]] Bach si recò alla corte di [[Federico II di Prussia]] a [[Potsdam]], dove il re inventò sul momento un tema al [[clavicembalo]] e sfidò Bach a improvvisare una fuga basata sul suo tema. Bach improvvisò una fuga a tre voci, poi inviò al re l'''[[Offerta musicale]]'', un'opera che consiste in fughe, canoni e un trio, tutte composte sul tema ideato dal sovrano. ''[[L'arte della fuga]]'', pubblicata postuma, è da molti ritenuta incompiuta. Tuttavia alcuni studiosi, fra i quali l'organista e clavicembalista [[Gustav Leonhardt]], mettono in dubbio questa teoria, avanzando l'ipotesi che Bach l'avesse invece completata, iniziando subito dopo a lavorare alla famosa Fuga a tre soggetti (normalmente inclusa nel corpus dell'Arte della Fuga), questa sì rimasta incompiuta, la quale però sarebbe da considerarsi estranea all'intera opera. Numerose sono le argomentazioni e gli indizi che avvalorerebbero queste ipotesi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gustav Leonhardt|titolo=Note all'incisione di "Die Kunst der Fuge", 15-20/06/1969, Deutsche Harmonia Mundi|url=https://heinrichvontrotta.blogspot.it/2005/10/gustav-leonhardt-e-larte-della-fuga-i.html|accesso=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306194150/http://heinrichvontrotta.blogspot.it/2005/10/gustav-leonhardt-e-larte-della-fuga-i.html|urlmorto=no}}</ref> ''[[L'arte della fuga]]'' si compone di 18 fughe e canoni complessi basati sopra un tema semplice. Questo lavoro è spesso citato come la somma delle massime tecniche polifoniche. Nello stesso anno entrò a far parte della ''[[Correspondierende Societät der musicalischen Wissenschaften]]'', una società di studi musicali fondata, fra gli altri, da [[Lorenz Christoph Mizler]].
 
Benché Bach non abbia lasciato trattati o testi didattici (diversamente dal figlio [[Carl Philipp Emanuel Bach|Carl Philipp Emanuel]] e da altri musicisti come [[Johann Joachim Quantz]]), la sua dedizione per la didattica è stata senz'altro notevole: non ci fu praticamente nessun periodo in cui non avesse studenti e apprendisti a tempo pieno con sé; a volte persino studenti privati andavano a studiare a casa di Bach. Tra questi, anche notabili come [[Johann Friedrich Agricola]], che, nel necrologio redatto nel [[1750]] insieme a Carl Philipp Emanuel Bach, scrisse: «Se mai compositore seppe mostrare la polifonia nel suo massimo splendore, fu certamente il nostro compianto Bach. [...] Nessun altro mostrò mai tante idee ingegnose e inusuali quanto lui in brani tanto complessi da sembrare nelle mani di chiunque altro aridi esercizi di stile».<ref>{{Cita|Wolff 2003|p. 13}}.</ref> Ancora oggi gli studenti di tutti o quasi gli [[Strumento musicale|strumenti musicali]] incontrano le opere di Bach molto presto nei loro studi e spesso rivisitano con maggiore attenzione quelle tecnicamente più impegnative durante tutta la loro carriera.
 
=== La morte (1750) ===
[[File:Grave of Johann Sebastian Bach.jpg|thumbmin|verticale|La tomba di Bach nella [[chiesa di San Tommaso (Lipsia)|chiesa di San Tommaso]]]]
Bach godette di buona salute per la maggior parte della sua vita, nonostante fosse un accanito fumatore di pipa. Questa abitudine, molto comune negli uomini del tempo, non ebbe ripercussioni rilevanti sulla sua salute. Un problema serio, invece, era costituito dalla vista: Bach era sempre stato [[Miopia|miope]], ma nel [[1749]] ebbe un forte peggioramento della capacità visiva associato a un dolore persistente proveniente posteriormente agli occhi.<ref>{{Cita web|url=http://www.scienzaonline.com/medicina/cranio-bach.html|titolo=Il cranio di Bach|accesso=15 marzo 2018|dataarchivio=16 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516172923/http://www.scienzaonline.com/medicina/cranio-bach.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel giro di pochi mesi perse completamente la vista e la voce di una sua imminente dipartita si diffuse per la città. Il 2 giugno [[Heinrich von Brühl]] scrisse a uno dei borgomastri di [[Lipsia]] per chiedere che il suo direttore musicale, [[Johann Gottlob Harrer]], sostenesse un'audizione «per il futuro posto di ''cantor'' della Thomasschule nel caso il ''director musices'' Bach passasse a miglior vita».
 
Verso marzo del [[1750]] fu di passaggio a Lipsia un uomo che fece nascere nuove speranze: si trattava di [[John Taylor (medico)|John Taylor]], oculista inglese specializzato negli interventi chirurgici agli occhi. Charles de Brosses, presidente del parlamento di [[Digione]], riferendosi a un pernottamento a [[Lione]] durante il quale, nel [[1739]], conobbe questo Taylor, scrisse: «Mi divertii, durante la sosta, ad assistere alla singolare operazione di un medico inglese di nome Taylor, il quale leva il cristallino degli occhi conficcando nella cornea, cioè nel bianco, un ferretto a punta lungo mezzo piede. L'operazione, che si chiama alzare, o meglio, abbassare la cataratta, è veramente curiosa e fu eseguita con molta abilità da quell'uomo, il quale, però, mi parve un ciarlatano».<ref>{{Cita|Basso|p. 201}}.</ref>
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Il 18 luglio Bach riacquistò improvvisamente la vista (Alain Béchetoille, oculista, segnala che talvolta accade, nei soggetti anziani, che si verifichi un abbassamento spontaneo del cristallino a seguito del rilassamento di alcuni legamenti. Forse è ciò che accadde a Bach quel giorno: alcuni legamenti, che le operazioni di Taylor avevano solo imperfettamente reciso, si sarebbero staccati restituendogli la vista),<ref>{{Cita|de Candé|p. 292}}.</ref> ma dopo pochi minuti venne colpito da un [[ictus]].
 
Bach morì la sera del 28 luglio 1750 all'età di 65 anni: la morte avvenne per [[Shock|collasso cardiocircolatorio]], ma le cause non sono del tutto chiare. Alcune ricerche accennano anche a disturbi classificabili come [[diabete mellito]]; molti storici, però, attribuiscono la causa principale della morte di Bach a una [[batteriemia]] causata dagli interventi chirurgici agli occhi, probabilmente effettuati con attrezzatura non sterile.<ref>{{Cita web|url=http://www.patriziagambi.it/johann_sebastian_bach.htm|titolo=Johann Sebastian Bach morì|accesso=6 giugno 2019|dataarchivio=22 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130122000250/http://www.patriziagambi.it/johann_sebastian_bach.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
La sua eredità venne valutata in 1159 [[Tallero|talleri]] e comprendeva cinque clavicembali, due clavicembali-liuto, tre violini, tre viole, due violoncelli, una viola da gamba, un liuto e una spinetta e 52 "libri sacri" (molti dei quali di [[Martin Lutero]], Muller e Pfeiffer). La maggior parte della musica di Bach che è giunta fino a noi è passata attraverso i suoi figli, che preservarono la maggior parte di quello che [[Carl Philipp Emanuel Bach]] chiamava il "vecchio archivio Bach" dopo la morte del padre.
 
=== Sepoltura ed esumazione ===
La salma di Bach fu inumata a [[Lipsia]], vicino alla chiesa di San Giovanni. Nel [[1894]], quando la chiesa dovette essere abbattuta, si decise di riesumare i resti del compositore. Dai registri della chiesa si sapeva che Bach riposava in una bara di quercia e l’identificazione del suo corpo non fu particolarmente difficile.<ref>{{Cita web|url=http://www.robkruijt.0nyx.com/SebastianBach/bachjs06.htm|titolo=L'esumazione di Johann Sebastian Bach|accesso=19 aprile 2019|dataarchivio=16 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110116052447/http://www.robkruijt.0nyx.com/SebastianBach/bachjs06.htm|urlmorto=sì}}</ref> Dopo la Seconda Guerra Mondiale le ossa vennero ricomposte e trasferite all'interno della chiesa di San Tommaso, dove riposano tuttora.
[[File:21 Bachhaus Eisenach Sonderausstellung 2008.jpg|thumbmin|Possibile ricostruzione del volto di Bach a una esposizione speciale tenutasi nel [[2008]] nella [[casa di Bach]]]]
Nel [[2008]] un gruppo di ricercatori e [[Anatomopatologo|anatomopatologi]] tedeschi, partendo da una copia del teschio realizzata nel [[1894]], ha ricostruito al computer il volto di Bach. La direttrice dei lavori Caroline Wilkinson, del centro di medicina legale, ha spiegato che prima è stata effettuata una scansione laser del cranio: l'operazione ha permesso al computer di ricreare la muscolatura del compositore. Successivamente è stata fatta una ricostruzione della struttura ossea per determinare la morfologia precisa del volto. Il risultato del lavoro è ora esposto presso la [[casa di Bach|casa natale di Bach]] a [[Eisenach]].<ref>{{Cita web|url=http://www.cbc.ca/arts/music/story/2008/03/01/bach-face-reconstruction.html|titolo=True face of Bach unveiled by forensic experts|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=30 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091230060802/http://www.cbc.ca/arts/music/story/2008/03/01/bach-face-reconstruction.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/tayside_and_central/7270795.stm|titolo=Experts 'rebuild' composer's face|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=1 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801083211/http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/tayside_and_central/7270795.stm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=ozduyRHgdQ8|titolo=Face from the Past|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=6 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210506115801/https://www.youtube.com/watch?v=ozduyRHgdQ8|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Matrimoni e figli ==
{{vedi anche|Bach (famiglia)}}
[[File:Anna Magdalena Bach.jpg|thumbmin|Secondo una congettura,<ref>Teri Noel Towe, ''The Face of Bach / The Search for the Portrait that Belonged to Kittel'', The Queens College Lecture of March 21, 2001 [https://web.archive.org/web/20110716074307/http://www.npj.com/thefaceofbach/QCL12.html]</ref> questo dettaglio del frontespizio di una raccolta di canzoni pubblicata a Lipsia nel 1736 potrebbe ritrarre [[Anna Magdalena Bach]], la seconda moglie di Johann Sebastian Bach, assieme a Bach stesso]]
Il 17 ottobre [[1707]] Bach sposò una sua cugina di secondo grado, [[Maria Barbara Bach]]. Da questo matrimonio nacquero sette figli (tre dei quali morti infanti):
* Catherina Dorothea Bach ([[1708]] – [[1774]])
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=== Lavori organistici ===
Bach, durante la sua vita, era molto conosciuto come organista, esperto di [[Organo (strumento musicale)|organi]] e compositore di musica per organo, sia nelle forme di [[Preludio|preludi]], [[Fantasia (musica)|fantasie]], [[Toccata|toccate]], sia di [[Corale|corali]] e [[Fuga (musica)|fughe]]. La sua fama iniziò in gioventù grazie alla sua abilità e creatività di integrare stili diversi nelle sue composizioni. Un'influenza nordica è stata esercitata su di lui da [[Georg Böhm]], che Bach conobbe a [[Luneburgo|Lüneburg]], e da [[Dietrich Buxtehude]], che Bach incontrò nel [[1705]].<ref>{{cita|Boyd|pp. 13-22}}.</ref> Successivamente Bach copiò numerosi lavori di musica italiana e francese e arrangiò alcune opere di [[Antonio Vivaldi]], realizzando [[Concerti trascritti per tastiera da Johann Sebastian Bach|diverse trascrizioni]].
 
Dal [[1708]] al [[1714]] lavorò all'''[[Orgelbüchlein]]'', una raccolta incompiuta che avrebbe dovuto comprendere brevi preludi organistici a 164 corali diversi, ma di fatto Bach giunse a elaborarne soltanto 45.<ref>{{cita|Boyd|pp. 52-53}}.</ref> Dopo aver lasciato [[Weimar]] la sua produzione per organo diminuì, anche se le sue opere più note vennero tutte composte dopo tale periodo. Uno dei punti più elevati della sua produzione è costituito dalla [[terza parte della Clavier-Übung]].
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====Le cantate====
Esclusi i periodi di [[quaresima]] e [[avvento]], Bach eseguì una cantata diversa ogni domenica alla chiesa di San Tommaso a [[Lipsia]], scritte su un tema che corrispondeva alle letture sacre della settimana, come stabilito dal calendario dell'anno liturgico della [[Luteranesimo|chiesa luterana]].<ref>{{cita|Boyd|p. 122}}.</ref> In totale compose oltre 300 cantate sacre, di cui circa 195 giunte fino a noi.<ref>{{cita|Boyd|p. 130}}.</ref>
 
Le cantate variano molto nella forma e nella strumentazione le une dalle altre. Alcune sono per cantante solista, altre sono per il coro; alcune sono per orchestra, altre solo per pochi strumenti. Il loro formato standard, comunque, comprendeva un grande coro di apertura, seguito da recitativi e arie per solisti, o duetti, e un altro corale conclusivo. Il recitativo era parte della lettura della settimana della [[Bibbia]] e l'aria era una riflessione su di essa. Fra le cantate più note la ''[[Christ lag in Todesbanden]]'' BWV 4, la ''Ich hatte viel Bekümmernis'' BWV 21, la ''[[Ein feste Burg ist unser Gott BWV 80|Ein feste Burg ist unser Gott]]'' BWV 80, la ''[[Ich habe genug]]'' BWV 82, la ''Actus Tragicus'' BWV 106, la ''[[Wachet auf, ruft uns die Stimme (Bach)|Wachet auf, ruft uns die Stimme]]'' BWV 140 e la ''[[Herz und Mund und Tat und Leben]]'' BWV 147.
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=== Musica orchestrale e da camera ===
Ai tempi di Bach la distinzione fra [[Orchestra|musica orchestrale]] e [[musica da camera]] non era così netta e i generi della [[Suite (musica)|suite]] e del [[concerto]] erano trasversali alle formazioni strumentali. Così, a parte il caso unico del ''[[Concerto italiano (Bach)|Concerto alla maniera italiana]] BWV 971 per clavicembalo solo'', nonché le trascrizioni per organo di concerti orchestrali di autori quali [[Tomaso Albinoni]] o [[Antonio Vivaldi]], si trovano concerti per un gruppo di solisti come il ''[[Concerto brandeburghese n. 6]]'', o per formazioni orchestrali anche assai ampie, come nel ''[[Concerto brandeburghese n. 1]]'', notando però che ai tempi di Bach le compagini orchestrali erano assai più piccole di quelle che cominciano ad essere create alla fine del XVIII secolo per l'esecuzione delle [[Sinfonia|sinfonie]] e delle opere.<ref name="boyd80">{{cita|Boyd|p. 80}}.</ref>
 
Durante la sua permanenza a [[Köthen (Anhalt)|Cöthen]], Bach ebbe modo di produrre una buona parte della sua musica strumentale, dal momento che alla corte [[Calvinismo|calvinista]] del principe [[Leopoldo di Anhalt-Köthen|Leopoldo]] non veniva eseguita altra musica liturgica che gli inni tradizionali calvinisti. Queste opere sono caratterizzate da un ordine e una simmetria molto maggiori rispetto alle precedenti,<ref name="boyd94">{{cita|Boyd|p. 94}}.</ref> sia nella struttura delle singole composizioni sia nel loro insieme. Tutte queste composizioni del periodo di Cöthen sono raggruppate in raccolte di 6 composizioni: i ''[[Concerti brandeburghesi]]'', le ''[[Suite inglesi]]'', le ''[[Suite francesi]]'', le ''[[Sonate e partite per violino solo]]'',<ref>La [[Partita (musica)|partita]] non era un genere a sé stante, bensì un sinonimo di [[Suite (musica)|suite]].</ref> le ''[[Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach|Suite per violoncello solo]]'', le ''[[Composizioni per violino e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|Sonate per violino e clavicembalo]]''.
 
La suite in Bach presenta una struttura del tutto convenzionale:
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# [[Giga (forma musicale)|Giga]]
 
Le opere di Bach per [[Assolo|strumenti solisti]] — come le ''[[Sonate e partite per violino solo]]'', le ''[[Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach|Suite per violoncello solo]]'' e la ''[[Partita per flauto solo]]'' — sono composizioni in cui il più alto [[virtuosismo]] della sua epoca è messo al servizio di una scrittura eccezionalmente sapiente ed elaborata dal punto di vista costruttivo e concettuale; queste composizioni sono fra le più importanti composizioni del repertorio di quegli strumenti, punti di arrivo nello studio dello strumentista. Oltre alle opere composte a Cöthen, Bach scrisse altre importanti composizioni strumentali, come i [[Concerti per clavicembalo di Johann Sebastian Bach|concerti per clavicembalo]] o le [[Composizioni per liuto di Johann Sebastian Bach|opere per liuto]]; scrisse anche molta [[musica da camera]]: numerose [[Composizioni per violino e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|sonate per violino e clavicembalo]], [[Sonate per viola da gamba e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|viola da gamba e clavicembalo]], [[Sonate per flauto e clavicembalo di Johann Sebastian Bach|flauto e clavicembalo]], sonate a tre e varie altre opere senza una strumentazione specificata, come i [[Diversi canoni|quattordici canoni BWV 1087]]. Fra le più significative composizioni strumentali tarde ci sono ''[[L'arte della fuga]]'' e l'''[[Offerta musicale]]''.
 
Le opere orchestrali di Bach più conosciute sono i concerti brandeburghesi, chiamati così perché dedicati al [[margravio]] [[Cristiano Ludovico di Brandeburgo-Schwedt]] presso cui Bach sperava invano di trovare impiego. Queste opere sono esempi del genere del [[concerto grosso]]. Altri lavori nel genere del concerto sono i concerti per violino ([[Concerto per violino in la minore (Bach)|BWV 1041]] e [[Concerto per violino in mi maggiore (Bach)|BWV 1042]]), il concerto per due violini in re minore ([[Concerto per due violini (Bach)|BWV 1043]]), i [[Concerti per clavicembalo di Johann Sebastian Bach#Concerti per clavicembali multipli|concerti per clavicembali multipli]]. Si ritiene generalmente che i suoi concerti per clavicembalo non fossero opere autentiche, ma [[arrangiamenti]] di suoi concerti andati perduti; molti concerti per violino, oboe e flauto sono stati ricostruiti da questi. Oltre i concerti, Bach produsse [[Suite per orchestra di Johann Sebastian Bach|quattro suite per orchestra]], delle quali è molto famosa la terza. Un arrangiamento per violoncello e pianoforte dell'aria tratta da questa suite fu la prima opera bachiana a essere [[Registrazione sonora|registrata]], nel [[1902]] a [[San Pietroburgo]], dal violoncellista russo Aleksandr Veržbilovič.<ref>{{Cita web|url=http://bach-cantatas.com/Topics/Recordings-2008.htm|titolo=Bach Cantatas|accesso=6 maggio 2021|dataarchivio=10 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100210165617/http://bach-cantatas.com/Topics/Recordings-2008.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Stile musicale ==
In larga misura lo stile musicale di Bach si adatta alle convenzioni del suo tempo, che è la fase finale del periodo [[Musica barocca|barocco]]. Fin dalla più tenera età la cultura musicale di Bach si è impregnata delle composizioni dei suoi contemporanei e delle generazioni precedenti, francesi, italiani<ref>Il musicologo Raffaele Mellace ha notato come la scrittura di Bach, rispetto alla forma di composizione sacra della Messa, «avesse saldi legami con quella di scuola italiana attraverso lo studio delle partiture di [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]], [[Antonio Lotti]], [[Antonio Caldara]], [[Francesco Durante]] e molti altri autori del nostro paese»: Carlo Boccadoro, ''Musica che ha del sovrumano'', [[L'indice dei libri del mese]], n. 1/2023, p. 6.</ref> e di ogni parte della Germania.<ref>{{Cita|Wolff 2000|p. 166}}.</ref>
 
Bach ha composto concerti, suite, recitativi seguiti da [[Aria con da capo|arie con da capo]], musica corale in quattro parti, proprio come i contemporanei [[Georg Friedrich Händel|Handel]], [[Georg Philipp Telemann|Telemann]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. La musica di Bach si contraddistingue per la complessità dell'armonia, dell'invenzione [[Contrappunto|contrappuntistica]] e dello sviluppo dei motivi e per la sintesi originale che operò fra lo stile tedesco e le opere dei compositori italiani.<ref name="boyd235">{{cita|Boyd|p. 235}}.</ref> In tutta la sua adolescenza la produzione di Bach mostrò crescente abilità nell'organizzazione di opere complesse, basate sui modelli di [[Dietrich Buxtehude]], [[Georg Böhm]] e [[Johann Adam Reincken]]. Il periodo [[1713]]-[[1714|14]], quando un vasto repertorio di musica italiana si rese disponibile per l'orchestra di corte di [[Weimar]], fu un punto di svolta. Da quel momento Bach assorbì nel suo stile alcuni tratti della musica italiana, caratterizzati da contorni melodici semplici, maggiore concisione ritmica e [[Modulazione (musica)|modulazioni]] più chiare.
 
Ci sono diverse caratteristiche più specifiche dello stile di Bach. Nel periodo barocco i compositori che componevano secondo il gusto italiano (che insieme a quello francese dominava la musica "colta"), spesso scrivevano linee melodiche semplici, che venivano successivamente arricchite dagli esecutori con [[Abbellimento|abbellimenti]] e passaggi improvvisati. Bach, al contrario, utilizzava una forma di scrittura musicale estremamente dettagliata e fiorita, che lascia uno spazio esiguo alla possibilità degli esecutori di aggiungere passaggi arbitrari.
 
Questo può essere stato causato dall'interesse precipuo per il [[contrappunto]], e per la sua chiarezza ed esattezza, che poteva essere messa a repentaglio dalle aggiunte improvvisate dell'esecutore.<ref>Nel periodo rinascimentale era corrente nella formazione del musicista la pratica del contrappunto improvvisato ("contrappunto alla mente"). Nel corso del XVIII secolo, invece, questa formazione rigorosa venne poco a poco tralasciata, di conseguenza non era infrequente che gli strumentisti e i cantanti fossero poco competenti in materia. Si leggano per esempio le critiche di [[Benedetto Marcello]] ne ''[[Il teatro alla moda]]'' (''A' Suonatori'') e di [[Pier Francesco Tosi]] nel celebre metodo di canto ''Opinioni de' cantori antichi e moderni'' del 1723 (''Dell'Arie'').</ref> Le strutture contrappuntistiche di Bach sono generalmente più complesse di quelle di [[Georg Friedrich Händel|Händel]] e della maggior parte degli altri compositori dell'epoca.<ref name="boyd235" />
 
Bach, diversamente dall'uso dell'epoca, in alcune opere come ''[[L'arte della fuga]]'' e l'''[[Offerta musicale]]'' (con l'eccezione della [[sonata in trio]] presente in quest'ultima, che è scritta espressamente per flauto, violino e basso continuo), non diede alcuna indicazione circa gli strumenti da impiegare, lasciando intendere la possibilità di esecuzione su strumenti diversi.
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== Bach e l'opera ==
[[File:Johann Adolf Hasse.jpg|thumbmin|verticale|Johann Adolf Hasse]]
È singolare il fatto che Bach non compose alcuna [[Opera|opera lirica]], a maggior ragione se si tiene presente il numero di opere composte dai suoi contemporanei ([[Georg Friedrich Händel]] ne scrisse 42, [[Georg Philipp Telemann]] circa 50 e [[Johann Adolf Hasse]] 69).
 
Bach compose alcuni brevi ''Drammi per Musica'' di soggetto mitologico o burlesco (che vengono catalogati fra le cantate profane BWV 201-224)<ref>Si veda, per esempio, la cantata celebrativa ''[[Zerreißet, zersprenget, zertrümmert die Gruft]]'' BWV 205, conosciuta anche come ''Der zufriedengestellte Aeolus'', nella quale il compositore mostra di padroneggiare con umorismo i mezzi espressivi dello stile teatrale.</ref> per committenti privati, ma si ignora il fatto per cui non si sia mai cimentato in un'opera vera e propria. [[Lipsia]], comunque, non mostrava particolare interesse verso il teatro, attività che, benché fosse stata assai fiorente dal [[1693]] al [[1720]], languì totalmente dal 1720 al [[1744]].<ref>{{Cita|Basso|p. 213}}.</ref>
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== Eredità e reputazione moderna ==
[[File:DwtkII-as-dur-fuga.jpg|thumbmin|leftverticale|sinistra|Manoscritto originale de ''Il clavicembalo ben temperato'']]
Dopo la sua morte, la fama di Bach come compositore declinò e i suoi lavori vennero considerati "démodé" rispetto agli autori emergenti del periodo classico. Inizialmente venne ricordato come esecutore e insegnante e le sue opere più note erano quelle per strumenti a tastiera.
 
Non di meno, [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], [[Robert Schumann|Schumann]] e [[Fryderyk Chopin|Chopin]] erano suoi convinti ammiratori. Il primo, quando visitò la chiesa di San Tommaso a [[Lipsia]] e ascoltò l'esecuzione del mottetto ''Singet dem Herrn ein neues Lied'' BWV 225, esclamò: "Qui c'è qualcosa da cui possiamo imparare!"; dopo essersi fatto dare tutti gli spartiti di Bach presenti in chiesa, Mozart si sedette e non si alzò finché non ebbe finito di esaminarli tutti.
 
Beethoven fu un devoto ammiratore di Bach, imparò a suonare ''[[Il clavicembalo ben temperato]]'' da bambino e, più tardi, chiamò Bach ''Urvater der Harmonie'' ("padre originario dell'armonia"). Parlando del significato della parola Bach, Beethoven disse: ''nicht Bach, sondern Meer'' ("non un ruscello, ma un mare"). Prima di iniziare un concerto, Chopin usava prepararsi suonando Bach. Diversi compositori, fra i quali gli stessi Mozart e Beethoven, ma anche [[Robert Schumann]] e [[Felix Mendelssohn]], iniziarono a scrivere in maniera contrappuntistica dopo aver conosciuto le opere di Bach.<ref>Mendelssohn in particolare giocò un importante ruolo nella riscoperta di Bach, dirigendo la ''Passione secondo Matteo'' nel 1829 e organizzando un famoso concerto di organo a San Tommaso di Lipsia nel 1840, in cui eseguì esclusivamente musiche di Bach (eccezion fatta per una improvvisazione finale). Questo concerto segnò la riscoperta di alcuni pezzi per organo oggi facenti parte del repertorio classico, ma all'epoca quasi del tutto sconosciuti, come la Passacaglia e Fuga BWV 582 e la Toccata e Fuga BWV 565.</ref> [[Franz Liszt]] incluse la [[Toccata e fuga in Re minore|Toccata e Fuga BWV 565]] nel proprio repertorio organistico; inoltre l'opera di [[Max Reger]], in particolar modo quella organistica, può essere definita un compendio tra il rigoroso contrappunto bachiano e la [[Musica tardo-romantica|letteratura tardo-romantica]] di [[Richard Wagner|Wagner]].<ref>Reger scrisse anche una Fantasia e Fuga su B-A-C-H, op. 46.</ref>
 
Anche in Italia il contrappunto di Bach trovò ammiratori già nel corso del XVIII secolo, quali [[Giovanni Battista Martini]], con le sue ''Sonate d'intavolatura per l'organo e il cembalo'', e [[Ignazio Cirri]], con le sue ''Dodici sonate per l'organo'' e ''Sei sonate per clavicembalo con accompagnamento per violino''.<ref>{{cita|Boyd|p. 241}}.</ref>
 
La rinascita della fama di Bach come compositore, fra il grande pubblico, iniziò nel [[1802]] con la pubblicazione della celebre biografia scritta da [[Johann Nikolaus Forkel]], che venne letta anche da Beethoven. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] conobbe le opere di Bach relativamente tardi nella sua vita attraverso una serie di concerti a Bad Berka fra il [[1814]] e il [[1815]]. Successivamente, in una lettera del [[1827]], narrò l'esperienza di ascolto della musica di Bach come "un'eterna armonia in dialogo con sé stessa".<ref>{{cita|David e Mendel|p. 499}}.</ref> Tuttavia, fu Felix Mendelssohn che rilanciò maggiormente Bach grazie all'esecuzione, nel [[1829]], della ''[[Passione secondo Matteo]]'' a [[Berlino]].<ref>[[Herbert Kupferberg]], ''Basically Bach: A 300th Birthday Celebration'', New York, McGraw-Hill Book Company, 1985, p. 126.</ref> [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], che assistette all'esecuzione, in seguito parlò di Bach come "grande, davvero protestante, robusto e, per così dire, il genio erudito che di recente abbiamo imparato ad apprezzare nel suo pieno valore".<ref>{{Cita web|url=http://www.bach-cantatas.com/Vocal/BWV244-Spering.htm|titolo=Matthäus-Passion BWV 244|accesso=11 maggio 2020|dataarchivio=3 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070203025540/http://www.bach-cantatas.com/Vocal/BWV244-Spering.htm|urlmorto=sì}}</ref> La Bach Gesellschaft (Società bachiana) venne fondata nel [[1850]] per promuovere le sue opere e, dal [[1899]], pubblicò l'edizione completa dei lavori di Bach.
 
Alcuni compositori resero omaggio a Bach impostando il suo nome in note musicali (B=Si bemolle, A=La, C=Do, H=Si naturale). [[Franz Liszt]], per esempio, scrisse un preludio e una fuga sul [[tema BACH]]. Alcuni dei più grandi compositori hanno omaggiato Bach in vari modi: gli esempi includono i preludi e fughe di [[Dmitrij Dmitrievič Šostakovič|Šostakovič]] e la sonata per violoncello in mi minore di [[Johannes Brahms]], il cui finale si basa su uno dei soggetti de ''[[L'arte della fuga]]''.
 
Tre composizioni di Bach sono state incluse nel [[Voyager Golden Record]], un [[Disco fonografico|disco]] inserito nelle prime due navicelle del [[Programma Voyager]], lanciato nello spazio nel [[1977]] e contenente suoni e immagini della [[Terra]] al fine di portare a eventuali altre civiltà la conoscenza della nostra cultura. Bach risulta il compositore maggiormente rappresentato sul disco, sia per numero di brani sia per durata complessiva. I brani inclusi sono: il primo movimento del [[Concerti brandeburghesi|concerto brandeburghese n.2, BWV 1047]] (eseguito dalla Munich Bach Orchestra diretta da [[Karl Richter]]), la ''gavotte en rondeau'' della ''partita n.3 per violino solo, BWV 1006'' (eseguita da [[Arthur Grumiaux]]), il ''Preludio e Fuga n.1, BWV 846'' dal primo libro del [[Clavicembalo ben temperato]] (eseguiti al pianoforte da [[Glenn Gould]]).
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== Esecuzioni ==
Al tempo di Bach le orchestre e i cori erano generalmente di piccole dimensioni in confronto, per esempio, a quelli utilizzati al tempo di [[Johannes Brahms|Brahms]], e i cori più numerosi impiegati da Bach erano composti da un numero davvero esiguo di cantori.<ref name="boyd80" />
 
Nel corso del XX secolo, le esecuzioni dell'opera di Bach si sono generalmente divise fra due approcci contrastanti: uno è basato sull'utilizzo di strumenti, tecniche e modalità espressive derivanti dalla tradizione romantica e post-romantica; l'altro, detto "[[Musica antica|filologico]]" o "storicamente informato" si basa invece sui risultati (progressivamente accumulati nel corso degli ultimi decenni, con esiti non sempre univoci) degli studi storici sugli strumenti e sulla prassi esecutiva dell'epoca bachiana. Al primo approccio appartengono, fra le altre, le interpretazioni di [[Günther Ramin]], [[Georg Solti]], [[Karl Richter]], [[Carlo Maria Giulini]], [[Herbert von Karajan]], mentre all'approccio filologico appartengono le interpretazioni di [[Gustav Leonhardt]], [[Nikolaus Harnoncourt]], [[Ton Koopman]], [[Reinhard Goebel]], [[Paul McCreesh]], [[Jordi Savall]], [[John Eliot Gardiner]] e [[Trevor Pinnock]]. Per quelle opere di Bach che, come già ricordato, non riportano indicazioni sull'organico (in particolare ''[[L'arte della fuga]]'' e l'''[[Offerta musicale]]''), le esecuzioni moderne possono differire radicalmente fra loro, anche nella scelta degli strumenti impiegati.<ref>Per esempio, Karl Richter incise l{{'<nowiki/>}}''Offerta musicale'' (Archiv 1963) arrangiata per [[clavicembalo]] e [[orchestra da camera]], mentre Helmut Walcha trascrisse e pubblicò l'intera ''Arte della fuga'' (e anche il Ricercare a 6 voci dall{{'}}''Offerta'') per organo, completando egli stesso la fuga finale.</ref> Una lunga controversia, poi, ha riguardato l'inclusione delle opere per tastiera di Bach nel repertorio pianistico: Bach ben conosceva il pianoforte, nelle [[Fortepiano|caratteristiche costruttive dell'epoca]] (che differiscono sensibilmente da quelle attuali), ma non risulta essersi mai specificamente dedicato a questo strumento né come compositore né come esecutore.<ref>A tal proposito si ricordano le incisioni da parte di [[Glenn Gould]] delle opere per clavicembalo di Bach, come ''Il clavicembalo ben temperato'' e le ''Variazioni Goldberg'', al pianoforte, spesso e volentieri includendo ampie libertà interpretative.</ref>
 
Alcune melodie di Bach, in arrangiamenti diversi utilizzati per esempio nelle pubblicità, sono diventate molto popolari anche al di fuori dell'ambito concertistico. Fra queste le versioni di Bach dei [[The Swingle Singers|Swingle Singers]], che hanno rielaborato pezzi come l'''[[Suite per orchestra di Johann Sebastian Bach|aria sulla quarta corda]]'', o il preludio corale ''Wachet auf, ruft uns die Stimme''. Diversi musicisti [[jazz]], [[Musica pop|pop]] e [[rock]] hanno utilizzato in loro brani rielaborazioni di temi di Bach, come [[Jacques Loussier]], [[Ian Anderson]], [[Keith Emerson]], [[Paul Simon]], [[Uri Caine]] e il [[Modern Jazz Quartet]].
 
== Bach e il cinema ==
Nei seguenti film si tratta la figura del compositore:
* ''[[Johann Sebastian Bach (film 1958)|Johann Sebastian Bach]]'', cortometraggio del 1958 diretto da [[Hans Cürlis]].
* ''[[À la rencontre de Jean-Sébastien Bach]]'', un documentario cortometraggio del [[1959]].
* ''[[Cronaca di Anna Magdalena Bach]]'' è un film biografico su Bach del [[1967]], in cui il grande compositore è interpretato dal clavicembalista [[Gustav Leonhardt]].
* ''[[The Joy of Bach]]'', documentario del [[1980]].
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{{Famiglia Bach}}
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