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La zona, posta lungo l'importante direttrice del fiume Taro, risultava popolata anche in [[epoca romana]], quando la pianura fu bonificata e suddivisa in [[centuriazione|centurie]].<ref name="Storia"/>
 
In età [[Medioevo|medievale]] il territorio era attraversato dalla [[via Francigena]], percorsa dai [[Pellegrinaggio|pellegrini]] diretti a [[Roma]] dal Nord Europa.<ref>{{cita web|url=https://www.viefrancigene.org/it/la-variante-francigena-parma-collecchio-fornovo-di/|titolo=La Variante Francigena: Parma – Collecchio – Fornovo di Taro|accesso=30 maggio 2025}}</ref> Il borgo di ''Coliclello'' fu nominato per la prima volta nelil 20 novembre 995, quando fualcune donatoterre poste nell'abitato, insieme a numerose altre terre del [[provincia di Parma|Parmense]], furono donate dal [[vescovo di Parma|vescovo]] Sigefredo II al [[capitolo della Cattedrale di Parma]].<ref>{{cita|Affò|p. 370}}.</ref> A ''Coleclello'' fu fondato un piccolo ospizio destinato ai viandanti, con annessa una cappella dedicata a [[santa Maria Maddalena]], citata per la prima volta nel 1230 tra le dipendenze del [[Chiesa di Sant'Uldarico (Parma)|monastero di Sant'Uldarico]] di [[Parma]].<ref name="Gambara 317">{{cita|Gambara|p. 317}}.</ref><ref>{{cita|Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti|p. 190}}.</ref>
 
Nel 1448 l'ospedale, con l'oratorio e le vaste terre circostanti, fu affidato dalla badessa delle [[benedettine]] a Giovanni Maria Carissimi, la cui famiglia di rango [[conte|comitale]] lo mantenne per quasi due secoli, finché nel 1618 il conte Giovanni Marco Carissimi lasciò in eredità la tenuta alla congregazione della [[Basilica di Santa Maria della Steccata|Steccata]].<ref name="Gambara 317"/>