Fu'ad Shihab: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|carica = [[Presidenti del Libano|Presidente della<br />Repubblica del Libano]]
|nome = Fu'ad Shihab
|immagine = CoatFuad ofChehab Arms of Lebanon(1961).svgjpg|50px
|didascalia =
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|coalizione =
|mandatoinizio = 23 settembre [[1958]]
|mandato = 6 anni
|mandatofine = 22 settembre [[1964]]
|mandatoinizio2 = 18 settembre [[1952]]<ref>ad interim</ref>
|mandatofine2 = 22 settembre [[1952]]
|predecessore2 = [[Bishara al-Khuri]]
|successore2 = [[Camille Chamoun]]
|primoministro2 = ''Se stesso''
|carica3 = [[Primi ministri del Libano|Primo ministro del Libano]]<br /><small>ad interim</small>
|mandatoinizio3 = 18 settembre [[1952]]
|mandatofine3 = 1º ottobre [[1952]]
|predecessore3 = [[Sa'eb Salam]]
|successore3 = [[Khaled Chehab]]
|presidente3 = [[Bishara al-Khuri]] <br> ''Se stesso''<small><br/>(ad interim)</small> <br> [[Camille Chamoun]]
|titolo di studio =
|professione = militare[[Militare]]
|vice =
|predecessore = [[Camille Chamoun]]
|successore = [[Charles Helou]]
|primoministro = [[Khalil al-Hibri]] <br> [[Rashid Karame]] <br> [[Ahmad Daouk]] <br> [[Sa'eb Salam]] <br> [[Husayn al-'Uwayni]]
}}
{{Militare
|Nome =
|Immagine = Fouad Chehab Army Commander.jpg
|Didascalia = Fu'ad Shihab in uniforme
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 19 marzo 1902
|Nato_a = [[Ghazir]]
|Data_di_morte = 25 aprile 1973
|Morto_a = [[Beirut]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = [[File:Flag of Free France (1940-1944).svg|21px]] [[Francia libera]] <br> [[File:Ensign of France.svg|21px]] [[Francia]] <br> [[File:Flag of Lebanon.svg|21px]] [[Libano]]
|Forza_armata = [[File:Flag of Free France (1940-1944).svg|21px]] Forze francesi libere nel levante <br> [[File:Logo of the French Army (Armee de Terre).svg|21px]] [[Esercito francese]] <br> [[File:Flag of the Lebanese Army.svg|21px]] [[Esercito libanese]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1923 - 1946 <br> 1946 - 1958
|Grado = [[Generale di brigata]] (Francia) <br> [[Maggior generale]] (Libano)
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]] <br> [[Guerra arabo-israeliana del 1948]] <br> [[Crisi libanese del 1958]]
|Campagne =
|Battaglie = [[Battaglia di Malkia]]
|Azioni =
|Comandante_di = Comandante delle [[Forze armate libanesi]]
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Fu'ad
|Cognome = Shihab
|ForzaOrdinamento = Shihab, Fuad
|PostCognome = ({{arabo|فؤاد شهاب|Fuʾād Shihāb}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ghazir
|GiornoMeseNascita = 19 marzo
|AnnoNascita = 1902
|LuogoMorte = Beirut
|GiornoMeseMorte = 25 aprile
|AnnoMorte = 1973
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = generale
|Nazionalità = libanese
|PostNazionalità =
|Categorie = no
}}
 
Fu'ad Shihab è stato un militare e successivamente un uomo politico [[Libano|libanese]]. Membro della storica famiglia [[Emiro|emirale]] dei [[Shihab (famiglia)|Shihab]] del [[Monte Libano]], fu Presidente della Repubblica libanese dal [[23 settembre]] [[1958]] al [[22 settembre]] [[1964]], dopo essere stato il comandante in capo delle [[forze armate libanesi]] dal 1945.<ref>[https://www.lebarmy.gov.lb/en/army/?100#.VdJHzxpyy2c Official website of the Lebanese Army<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150514134934/http://www.lebarmy.gov.lb/en/army/?100 |data=14 maggio 2015 }}</ref>
 
Fu uno dei più importanti capi di Stato libanesi, grazie alle riforme e alla modernizzazione che egli seppe imporre al suo Paese nel corso del suo mandato presidenziale.<ref> Joseph G. Chami, ''Mémorial du Liban'', vol 4, 2003. ISBN 9953-0-0234-7 [http://www.lememorialduliban.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150205064739/http://www.lememorialduliban.com/|date=5 febbraio 2015}}</ref>.
 
== Comandante delle Forze Armate libanesi ==
Nato all'interno della storica famiglia cristiana [[maronita]] dei [[Shihab (famiglia)|Shihab]], che ebbe la carica di [[Emiro]] del Monte Libano prima del 1840, in età [[Impero ottomano|ottomana]], si diplomò nel 1923 sottotenente all'Accademia militare di Damasco.<ref>[http://www.presidency.gov.lb/ENGLISH/PRESIDENTOFTHEREPUBLIC/FORMERPRESIDENTS/Pages/GeneralFouadChehab.aspx General Fouad Chehab - Presidency of the Republic of Lebanon<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120427064020/http://www.presidency.gov.lb/ENGLISH/PRESIDENTOFTHEREPUBLIC/FORMERPRESIDENTS/Pages/GeneralFouadChehab.aspx |data=27 aprile 2012 }}</ref> Fu'ad Shihab divenne il primo comandante in capo di tutte le forze armate libanesi nel [[1945]], dopo che il Libano era diventato uno Stato indipendente a tutti gli effetti, al termine dell'occupazione francese, camuffata da [[Mandato francese della Siria|Mandato]] concesso dalla [[Società delle Nazioni]]. Come comandante dell'esercito libanese, ha condotto le sue forze nel conflitto in Palestina dal 14 maggio 1948 al 21 marzo 1949.
 
Nel [[1952]] Shihab rifiutò di consentire alle forze armate d'ingerirsi nel sollevamento che aveva forzato il Presidente della Repubblica [[Bishara al-Khuri]] a dimettersi. Dopo le dimissioni, Shihab fu nominato il [[18 settembre]] [[1952]] Presidente della Repubblica ''ad interim'',<ref>{{fr}}[httphttps://www.lebarmy.gov.lb/french/commander_1.asp Biografia sul sito delle Forze Armate libanesi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100918020028/http://www.lebarmy.gov.lb/french/commander_1.asp |data=18 settembre 2010 }}</ref> con la precisa e unica missione di assicurare al più presto lo svolgimento di regolari elezioni presidenziali democratiche. QuattroAppena quattro giorni dopo appena [[Camille Chamoun]] fu eletto per succedere a Bishara al-Khuri.
 
Le frodi elettorali verificatesi in occasione delle elezioni legislative del [[1957]], con la mancata elezione di numerosi ministri filo-musulmani, innescarono una violenta rivolta islamica. Conosciuta sotto la denominazione dicome [[Crisi libanese del 1958|guerra civile del 1958]], essa ebbe come lontana conseguenza una successiva lunga guerra civile, durata 17 anni (1975-19911990). Come nel 1952, Shihab, sempre comandante delle [[Forze Armate,]] impedìschierò ail'esercito contro i militarinazionalisti dipanarabi interferirenaseriali. Riuscì in tal modo a impedire che l'opposizione e i partigiani del governo prendesseroprendesse il controllo di posizioni di importanza strategica, quali erano gli [[aeroporti]] e gli edifici governativi.
 
== Shihab Presidente della Repubblica ==
 
Per calmare gli animi, il Presidente [[Camille Chamoun|Chamoun]] chiese agli [[UsaStati Uniti d'America]] d'intervenire e nel [[1958]] truoppetruppe di [[US Marine Corps|Marines]] sbarcarono a [[Beirut]] il [[15 luglio]] (Operazione ''Blue Bat''<ref>{{en}}[httpCita web|url=https://www.globalsecurity.org/military/ops/blue_bat.htm |titolo=Operation Blue Bat su |sito=www.globalsecurity.org]|accesso=2024-06-16}}</ref>). I musulmani avevano grande fiducia in Shihab per la sua assodata imparzialità e, godendo anche del sostegno statunitense, Shihab fu sceltoeletto senza opposizione candidatopresidente per succedere a Chamoun e riportare la pace nel Paese. Nell'assumere le sue prerogative presidenziali, Shihab dichiarò: «la rivoluzione non ha vinto né perduto». Proseguì quindi il suo cammino improntato alla moderazione, cooperando strettamente con gli altri gruppi religiosi e laici, riuscendo in tal modo a raffreddare ogni tensione e a riportare il paese alla stabilità.
 
Nel [[1960]], due anni dopo l'inizio del suo mandato presidenziale di sei anni, vedendo che il Libano aveva ritrovato la sua stabilità e che il terreno era pronto per accogliere le necessarie riforme, Shihab propose di dimettersi dalle sue funzioni. Tuttavia fu convinto dai membri del Parlamento di completare il proprio mandato. Nel 1961 fece fallire un [[colpo di Stato]] organizzato dal [[Partito Nazionalista Sociale Siriano]]. Per impedire il ripetersi di analoghe minacce in futuro, rafforzò i servizi di sicurezza libanesi, facendo sì che ogni interferenza straniera nelle sovrane questioni della sua patria non potesse aver luogo.
 
Il mandato di Shihab ebbe l'indubbio merito di contribuire a stabilizzare l'equilibrio interno tra lei tantevari etniegruppi e le tante culture che costituiscono inseparabilmente il tessuto connettivoconfessionali del LibanoPaese. Questo misto di moderazione e di equilibrio, non disgiunto da una condizione inappuntabile delle sue funzioni presidenziali, costituì quello che ancora viene chiamato ''Shihabismo''. Riformatore coraggioso ma non impulsivo e azzardato, Shihab creò un'amministrazione efficiente, malgrado la pervasività di una certa qual "feudalità" libanese.
 
== Dopo la presidenza ==
 
Nel [[1964]], Shihab, la cui presenza alla guida dello Stato era rimasta viva e considerata come la miglior opzione possibile per la stabilità del Libano e le future riforme, rifiutò che fosse emendata la Costituzione che gli avrebbe consentito unaun secondo mandato presidenziale. Sostenne invece la candidatura di [[Charles Helou]], che in effetti fu eletto presidente. Shihab dovette in seguito pentirsi di aver sostenuto Helou, a causa dell'autorizzazione della presenza armata di [[guerriglieri]] [[palestinesi]] nel [[Sud Libano]] e delle manovre di Helou per preparare il terreno al ritorno dei politici "feudali" di vecchio stampo.
 
Shihab subiva forti pressioni perché si ripresentasse alla Presidenza nel [[1970]], ma in una sua dichiarazione storica quanto particolarmente lucida, affermò che la propria esperienza alla Presidenza l'aveva convinto che le persone del suo Paese non erano pronte a mettere da parte la tradizionale politica "feudale" e a consentire l'istituzione di uno Stato davvero moderno. Egli preferì sostenere il suo candidato e protetto, [[Elias Sarkis]]. Nelle elezioni più serrate che la storia libanese ricordi, Sarkis perse le elezioni a favore di uno dei signori "feudali" di [[Zghorta]], [[Sulayman Farangiyye]] per un solo voto di scarto dell'[[Assemblea Nazionale (Libano)|Assemblea Nazionale]]. L'elezione venne considerata un'autentica disfatta dall'anziano uomo politico e marcò la fine del periodo delle riforme e della felice "era shihabista".
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Nel [[1976]], [[Elias Sarkis]], l'erede dello "Shihabismo", fu eletto all'unanimità Presidente della Repubblica, nella vana speranza di bloccare la [[guerra civile libanese]] che stava lacerando il suo Paese e di riunificare la nazione come aveva fatto Shihab. Ma una tale iniziativa era tardiva, giacché i palestinesi, i [[siria]]ni, gli [[Israele|israeliani]] e altri Stati interessati a mantenere un Libano debole e facilmente disposto a subire le continue ingerenze e pressioni arabe avevano già preso in mano la situazione libanese. Senza veri sostegni interni e internazionali, Sarkis non poté bloccare il drammatico degrado in atto e tutte le sue iniziative potenzialmente positive si risolsero - non per sua colpa - nel più completo fallimento.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
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* [[Dinastia dei Shihab]]
 
== NoteAltri progetti ==
{{interprogetto}}
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}cita {{ar}} [web|1=http://www.fouadchehab.com |2=Sito ufficiale del Presidente Fu'ad Shihab]|lingua=fr, en, ar|accesso=6 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120404080418/http://www.fouadchehab.com/|dataarchivio=4 aprile 2012|urlmorto=sì}}
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{{Début dynastie}}
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{{Presidenti del Libano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Libano|Biografie|Libano|Politica}}
 
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