Nectanebo II: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Nectanebo II
|immagine = Head of Nectanebo II-MBA Lyon H1701-IMG 0204.jpg
|legenda = Testa in [[grovacca]] di Nectanebo II. [[Museo di belle arti di Lione|Lione, Museo di belle arti]].
|titolo = [[Faraone|Re dell'Alto e Basso Egitto]]
|regno = [[Periodo tardo dell'Egitto|Periodo tardo]]
| inizio regno=[[360 a.C.]]
| fine regno=[[343 a.C.]]
|incoronazione = [[360 a.C.]]
|investitura =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 343 a.C.
|
|Attività = faraone
|Nazionalità = egizio
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato un [[faraone]], l'ultimo della [[XXX dinastia egizia]]
}}
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== Biografia ==
Nectabebo II giunse al trono usurpando i diritti dello zio, [[Teos (faraone)|Teos]]. Ad ordire il complotto fu il padre di Nectanebo, Tjahapimu, che il fratello aveva lasciato come reggente in [[Antico Egitto|Egitto]] essendosi il sovrano posto alla guida dell'esercito inviato a conquistare la [[Palestina]]. Alla congiura non furono estranei i collegi sacerdotali di varie località che male avevano sopportato di vedersi privati dei tributi e dei redditi in favore dello sforzo bellico.▼
=== Regno ===
▲
Nectanebo, che al momento della rivolta si trovava con l'esercito in Palestina, ebbe subito l'appoggio del [[re di Sparta]] [[Agesilao II]] che comandava i mercenari greci che costituivano il nerbo dell'esercito egizio.
[[File:RPM Ägypten 274.jpg|left|upright=0.5|thumb|[[Statere]] di Nectanebo II.<ref>{{Cita web|url=https://arabcollector.com/%d9%86%d9%88%d8%a8-%d9%86%d9%81%d8%b1-%d8%a3%d8%ba%d9%84%d9%89-%d8%b9%d9%85%d9%84%d8%a9-%d9%85%d8%b5%d8%b1%d9%8a%d8%a9-%d9%84%d8%a3%d8%ae%d8%b1-%d9%81%d8%b1%d8%b9%d9%88%d9%86-%d9%85%d8%b5%d8%b1%d9%8a/|titolo=Nebew Nepher The most expensive Egyptian coinage for the last Egyptian pharaoh- The Arab Collector|autore=Mazen Mira|data=9 aprile 2023|lingua=en, ar|accesso=9 aprile 2023}}</ref>]]
Durante il regno di Nectanebo II ci fu una certa rinascenza delle arti: furono erette diverse statue del faraone e due obelischi per il tempio di Thot a [[Ermopoli]], i cui resti sono ora esposti al [[British Museum]]. Secondo una teoria, la costruzione del tempio di [[Deir el-Shelwit]] ebbe inizio durante il regno di Nectanebo II e completata in [[Storia dell'Egitto greco e romano|epoca greco-romana]]<ref>
Dopo due tentativi messi in atto tra il [[351 a.C.]] ed il [[344 a.C.]] e falliti per fatalità o scarsa preparazione, il re persiano [[Artaserse III di Persia|Artaserse III]], dopo aver riportato l'ordine nel suo impero, poté riunire un esercito forte di
In Nubia si perdono le tracce dell'ultimo sovrano di origine egizia che abbia regnato
▲Secondo una teoria, la costruzione del tempio di [[Deir el-Shelwit]] ebbe inizio durante il regno di Nectanebo II e completata in [[Storia dell'Egitto greco e romano|epoca greco-romana]]<ref>[http://www.luxor-on-line.com/temple-deir-el-shelwit.html Luxor Online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090615183454/http://www.luxor-on-line.com/temple-deir-el-shelwit.html |data=15 giugno 2009 }}</ref> ma il suo regno fu in realtà una lenta agonia dell'Egitto e tutti gli sforzi profusi servirono solamente a ritardare di qualche anno la resa dei conti con l'[[Impero achemenide]].
=== Dopo la morte ===
▲Dopo due tentativi messi in atto tra il [[351 a.C.]] ed il [[344 a.C.]] e falliti per fatalità o scarsa preparazione, il re persiano [[Artaserse III di Persia|Artaserse III]], dopo aver riportato l'ordine nel suo impero, poté riunire un esercito forte di 300000 soldati che guidò personalmente contro l'Egitto. Per contrastare il sovrano persiano Nectanebo poteva contare su circa 60000 egizi e 40000 mercenari libici e greci. Dopo 18 mesi di disperata resistenza, e dopo aver perso il [[Basso Egitto|Basso]] e [[Medio Egitto]] Nectanebo dovette riconoscere l'impossibilità di continuare la guerra e fuggì a [[Meroë]] presso il [[Regno di Kush]].
[[File:Ushabti del faraone Nectanebo II 1 F1231 C2509.tif|thumb|left|upright=0.5|Ushabti di Nectanebo II, [[faience]] egizia. [[Museo egizio (Torino)|Museo Egizio]], Torino]]
[[File:Saqqara, Sarcophagus of Nectanebo II (never used), British Museum.jpg|thumb|[[Sarcofago]] di Nectanebo II. [[Londra]], [[British Museum]].]]
Nectanebo II è protagonista di numerosi racconti riguardanti la parentela con [[Alessandro Magno]]. Si dice infatti che perduto il trono, a causa di un presagio di sventura, abbia chiesto aiuto all'oracolo del tempio di [[Serapide]] che gli predisse: "Questo re che ora è fuggito, di nuovo in Egitto ritornerà, non sarà vecchio, ma ringiovanito e il nemico persiano debellerà"<ref>{{Cita libro|autore=Pseudo-Callistene|titolo=Il romanzo di Alessandro}}</ref>, alludendo ad Alessandro. Secondo questi racconti Nectanebo, invece di fuggire a Kush, si sarebbe recato in Macedonia, dove divenne famoso per le sue arti divinatorie tanto che la stessa regina [[Olimpiade d'Epiro|Olimpiade]], moglie di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II,]] gli chiese delle profezie. Nectanebo ne fu subito attratto ed ebbero un figlio: Alessandro. Quasi sicuramente questi racconti vennero usati come propaganda da [[Tolomeo I]] per poter creare e rafforzare il legame tra la [[XXX dinastia egizia|dinastia egiziana]] e quella [[Dinastia tolemaica|tolemaica]], facendo sembrare la liberazione dal giogo persiano opera di una dinastia imparentata con gli autoctoni. Inoltre per un certo periodo, lo stesso corpo di Alessandro fu posto nel sarcofago di Nectanebo II a Menfi.<ref>A. M. Chugg, "Was Alexander the Great Originally Interred in the Usurped Sarcophagus of Nectanebo II?" Kmt: A Modern Journal of Egyptology, Volume 31, Number 3, Fall 2020, pp. 66–74</ref>
▲In Nubia si perdono le tracce dell'ultimo sovrano di origine egizia che abbia regnato sul[[le Due Terre]].
== Titolatura ==
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|letturaG=
|significatoG=
|nomeGA= <hiero>C2-C12-s-
|traslGA= sndm ib r՚ stp.n imn
|letturaGA= Senedjemibra setepenamon
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm|titolo=Sito riguardante l'antico Egitto|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query?id=1256579717781041&url=
* {{en}} http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
* {{en}} http://www.ancient-egypt.org/index.html
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