San Giovanni in Fiore: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = San Giovanni in Fiore
|Panorama = Centro storico di San Giovanni in Fiore 2021.jpegjpg
|Didascalia = Scorcio del centro storico: in primo piano l’Abbazia Florense e, sullo sfondo, la Chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie
|Didascalia = Panorama
|Bandiera = San Giovanni in Fiore-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
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|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Data elezione = 5-10-2020
|Abitanti = 15906
|Note abitanti = {{Istat|078|119|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2022
|Sottodivisioni = [[Frazioni di San Giovanni in Fiore|Vedi qui]]
|Divisioni confinanti = [[Aprigliano]], [[Bocchigliero]], [[Caccuri]] ([[Provincia di Crotone|KR]]), [[Casali del Manco]] (CS), [[Castelsilano]] (KR), [[Cerenzia]] (KR), [[Cotronei]] (KR), [[Longobucco]], [[Savelli]] (KR), [[Taverna (Italia)|Taverna]] ([[Provincia di Catanzaro|CZ]])
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2897
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|PIL procapite =
|Soprannome = la capitale della [[Sila]]<ref>{{cita web|url= http://www.meteoweb.eu/2015/10/alla-scoperta-san-giovanni-in-fiore-la-capitale-della-sila/559800/ |titolo= Alla scoperta di San Giovanni in Fiore, la capitale della Sila |autore= Ilaria Quattrone
|data= 13 ottobre 2015 }}</ref>
|Mappa = Map of comune of San Giovanni in Fiore (province of Cosenza, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di San Giovanni in Fiore all'interno della provincia di Cosenza
}}
 
'''San Giovanni in Fiore''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|sanʲʤoˈvanniɱˈfjoːre}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=19 marzo 2013|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>, ''Sangiuvanni'' in [[dialetto calabrese|calabrese]] {{IPA|[zanʲʤuˈvaːnni]}}<ref>{{cita|Prisco, 1984|p. 344}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:15906Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cosenza]] in [[Calabria]].
 
Le origini della città risalgono al XII secolo quando venne fondata dall’abate e teologo [[Gioacchino da Fiore]] l’[[Abbazia Florense]], uno dei luoghi di culto più grandi della Calabria. Centro più popoloso della Sila Grande, all’interno del centro storico conserva un gran numero di chiese, palazzi nobiliari e monumenti fra i quali il cosiddetto [[Arco normanno (San Giovanni in Fiore)|Arco Normanno]] (in realtà di origine sveva), simbolo della città.
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== Geografia fisica ==
[[File:San Giovanni in Fiore.jpg|thumb|Panorama]]
Grazie alla sua superficie di 282,53&nbsp;km²<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/078/119/clima.html|titolo=San Giovanni in Fiore: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento<!-- titolo generato automaticamente -->|sito=Comuni Italiani|accesso=3 febbraio 2019}}</ref>, San Giovanni in Fiore è il secondo comune più esteso della regione Calabria (era il primo fino alla fusione dei comuni di [[Corigliano Calabro]] e [[Rossano (Corigliano-Rossano)|Rossano]] nel comune unico di [[Corigliano-Rossano]]) e il quarantaseiesimoquarantasettesimo a livello nazionale<ref>Asse V - Città – Programma di Sviluppo Urbano di San Giovanni in Fiore - dicembre 2003, p. 5.</ref>.
[[File:Il centro di urbano di San Giovanni in Fiore all'interno del territorio comunale 16 10.jpg|thumb|Il centro urbano all'interno del territorio comunale]]
 
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=== Clima ===
Il clima di San Giovanni in Fiore è tipicamente appenninico, caratterizzato da inverni rigiderigidi ed estati fresche e asciutte. Le stagioni intermedie sono influenzate notevolmente dalle stagioni principali, cosicché si hanno spesso autunni e primavere molto brevi, con il verificarsi del passaggio repentino fra la stagione invernale e quella estiva e viceversa. Nonostante questi fattori, la cittadina non è esente dall'influenza del clima Mediterraneo, essendo molte volte soggetta ai venti di [[scirocco]] e alla presenza di notevoli sbalzi termici, anche di 10° fra un giorno e il successivo.
 
La tabella climatica alla quale fa riferimento San Giovanni in Fiore, è quella relativa alla [[stazione meteorologica di Monte Scuro]]. I dati, pertanto, sono pressoché più elevati di 4-5 gradi Celsius, vista la differenza di quota.
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| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 7 marzo 2023<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it/index.php?action=index&p=10329&art=460|titolo=San Giovanni in Fiore acquisisce il titolo di città|accesso=7 marzo 2023|dataarchivio=7 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230307170223/http://www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it/index.php?action=index&p=10329&art=460|urlmorto=sì}}</ref>}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=====Abbazia Florense=====
[[File:Abbazia FlorenseFlorene - Abside (esterno)e campanile.jpg|thumb|upright=0.8|L'abside e il campanile dell'abbazia]]
[[File:San Giovanni in Fiore - Abbazia Florense.jpeg|thumb|Facciata]]
[[File:Sgf9Feb23.jpg|thumb|upright=0.7|L'abbazia innevata durante la stagione invernale]]
[[File:Abbazia Florense - Interno.jpeg|thumb|Interno dell' abbazia]]
L'[[abbazia Florense]], attorno alla quale sorse il primo nucleo abitato, è la costruzione ecclesiastica più grande e l'unica rimasta del complesso di ''domus religionis'' organizzato e previsto dall'abate Gioacchino da Fiore, che ne tracciò pure uno schema simbolico nella tavola XII del suo ''Liber Figurarum''. L'abbazia Florense fu fatta costruire, presso la confluenza dei fiumi Arvo e Neto, dall'abate Matteo I, successore di Gioacchino, dopo la morte del maestro (30 marzo 1202). I lavori iniziarono nel 1214 e terminarono nel 1234, eseguendo le indicazioni lasciate da Gioacchino da Fiore, che voleva realizzare proprio in quel preciso luogo una casa religiosa per gli "spiriti contemplanti". Da qui la dedica dell'abbazia a San Giovanni Battista, il santo eremita col dono della profezia e della contemplazione. Dal santo patrono dell'abbazia il paese prese poi il suo nome, nel 1530, quando fu costituito "casale civico" da un editto dell'imperatore [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]].
Nonostante i molti rimaneggiamenti, l'abbazia florense conserva l'austerità dello [[Architettura romanica|stile romanico]]. Sulla facciata presenta un [[Portale (architettura)|portale]] in stile [[architettura gotica|gotico]] formato da fasci di sottili [[colonna|colonne]], con [[capitello|capitelli]] decorati da palmette e foglie, databile intorno all'anno 1220. In corrispondenza dell'[[altare maggiore]] si trova la [[cripta]] che custodisce l'[[Urna funeraria|urna]] contenente le spoglie di Gioacchino da Fiore, e la nicchia sepolcrale. L'abbazia, negli ultimi anni è stata sotto i riflettori della cronaca, poiché gli ultimi ingenti lavori di restauro, che avrebbero dovuto riportata al suo originario splendore<ref>{{cita web|url=http://www.regione.calabria.it/calabriaeuropa/allegati/programmazione_negoziata/pit/pit9/stato_di_avanzamento_pit9.pdf|titolo=Regione Calabria|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110061928/http://www.regione.calabria.it/calabriaeuropa/allegati/programmazione_negoziata/pit/pit9/stato_di_avanzamento_pit9.pdf#|dataarchivio=10 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>, sono stati inizialmente bloccati dalla questura, con provvedimento di sequestro dell'area lavori<ref>{{Cita news|autore=Redazionale|titolo=Abbazia: addio sogni di gloria!|pubblicazione=Il nuovo Corriere della Sila|giorno=05|mese=08|anno=2009|pagina=6}}</ref>, e poi riappaltati dopo il provvedimento di dissequestro<ref>{{Cita news|autore=Redazionale|titolo=Dissequestrata l'Abbazia!|pubblicazione=Il nuovo Corriere della Sila|giorno=05|mese=10|anno=2009|pagina=3}}</ref>. La notizia dei lavori e del sequestro dell'abbazia giunsero fino al Parlamento<ref>{{cita web|url=http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/24923|titolo= Parlamento.openpolis|accesso=31 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Emiliano Morrone|url=http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4649|titolo=Calabria, Abbazia florense. Voce di Fiore: "Il ministro dell'Interno verifichi se San Giovanni in Fiore va sciolto."|pubblicazione=La Voce di Fiore|giorno=27|mese=01|anno=2010|}}</ref>.
 
===== Chiesa madre di Santa Maria delle Grazie =====
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=====Chiesa di Santa Maria della Sanità=====
[[File:San Giovanni in Fiore - Chiesa di Santa Maria della Sanità - Facciata (2024).jpeg|thumb|upright=0.7|Facciata della chiesa]]
[[File:Vaglio della Cona (2024).jpeg|thumb|upright=0.7|Vaglio della Cona]]
La [[Chiesa di Santa Maria della Sanità (San Giovanni in Fiore)|chiesa di Santa Maria della Sanità]], edificata nel quartiere della Cona, inizialmente era una semplice cappella posta lungo il tracciato che dal centro urbano portava in [[Sila]] o scendeva verso il [[crotone]]se. Custodisce affreschi di artisti napoletani e calabresi, oltre ad alcune tele dello stesso periodo della sua edificazione il [[1678]]<ref>{{cita|Marra, 2005|p. 54}}.</ref> anche se la cappella è di periodo precedente.
 
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=====Chiesa della Madonna del Carmelo=====
[[File:San Giovanni in Fiore - Chiesa della Madonna del Carmelo - Facciata.jpeg|thumb|upright|Facciata della Chiesa]]
La [[Chiesa del Carmelo (San Giovanni in Fiore)|chiesa del Carmelo]], popolarmente detta ''chiesa della Costa'' fu costruita dopo il [[1790]] nel rione della ''Costa'' lungo la strada principale del paese; fu terminata solo sopodopo la seconda metà del [[XIX secolo]]<ref>{{cita|Basile, 1999|p. 55}}.</ref>.
 
=====Il monastero dei Tre Fanciulli (frazione di Fantino, località ‘A Patia)=====
[[File:Monastero dei Tre Fanciulli (A’Patia).jpeg|thumb|La facciata e il campanile a vela]]
Il [[monastero dei Tre Fanciulli]] è l'edificio religioso più antico, esistente sul territorio comunale di San Giovanni in Fiore. Posto al di fuori del centro urbano, in località ''A-Patia'' (il nome deriva dal nome “Badia”"Badia", diminutivo di Abbazia) a circa {{M|15&nbsp;|u=km}} dal centro silano, questa chiesa, che un tempo era un monastero, venne edificata intorno all'anno [[1000]]<ref>Altre fonti storiche parlano dell'[[VIII secolo]] {{cita|Marra, 2005|p. 59}}.</ref>. Un tempo apparteneva al territorio comunale di [[Caccuri]], ma dopo numerosi conflitti (anche sanguinosi) fra i [[monaci basiliani]] che risiedevano nel monastero, e i monaci florensi dell'abbazia, il monastero e tutte le proprietà intestate ad esso, vennero annesse alla ''Sila Badiale'' e alle custodie dei monaci di San Giovanni in Fiore<ref>{{cita|Arnone, 1977|p. 18}}.</ref>.
 
====Altri luoghi di culto====
A San Giovanni in Fiore sono presenti anche luoghi di culto non cattolici, ovvero la Chiesachiesa Cristianacristiana Evangelicaevangelica e la [[Salasala del Regnoregno]] dei [[Testimoni di Geova]] (in località [[Palla Palla]]).
 
=== Architetture civili ===
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Rappresenta un'eccezione [[palazzo Barberio Toscano]] (''palazzo ro' barune''), databile tra il [[1735]] ed il [[1740]]<ref>{{cita|Maestri, 2008|pp. 72-73}}.</ref>, fortemente compromesso dalla frammentazione della proprietà, unico palazzo che può vantare il titolo nobiliare (baronale) della cittadina florense, edificato su un colle posto al di sopra di tutto il centro storico, in posizione dominante rispetto anche agli altri palazzi signorili, come evidenza dell'importanza economica e politica, che la famiglia Barberio Toscano aveva nel [[XIX secolo]].
 
==== Altre architetture civili ====
Fra le altre architetture civili da segnalere vi sono due teatri all'aperto utilizzati per manifestazioni pubbliche, il teatro comunale all'aperto del quartiere Pirainella realizzato nel parco comunale e il teatro comunale all'aperto dei giardini dell'Abbazia Florense.
 
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Nel comune di San Giovanni in Fiore è presente il sito archeologico di [[Protocenobio di Iure Vetere|Iure Vetere]], luogo dove venne edificata la prima fondazione florense dall'abate [[Gioacchino da Fiore]]<ref>{{cita libro|autore= Pasquale Lopetrone |titolo= Atlante delle fondazioni Florensi |città= Soveria Mannelli (Cz) |editore= Rubbettino Editore |anno= 2006 |ISBN= 88-498-1626-X }}</ref>. Il sito è stato oggetto dal 2003 al 2005 di una campagna archeologica condotta dalla la Scuola Specializzata in Archeologia di Matera, in collaborazione col comune di San Giovanni, il Centro Studi Gioachimiti e sotto la Direzione Scientifica della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.
 
La localizzazione del Protomonastero florense è raccontata in un saggio pubblicato nel 2003<ref>{{cita articolonews|autore= Pasquale Lopetrone |titolo= La localizzazione del protomonastero di Fiore. Cronaca dell'attività ricognitiva – marzo 1997- luglio 2003 |rivista= Florensia, Bollettino del Centro Internazionale Studi Gioachimiti |numero= 16-17 |anno= 2002-2003 |pp= 251-256}}</ref>
 
I risultati delle campagne di scavo sono stati riportati in una testo pubblicato nel 2005<ref>{{cita web|url=http://www.libreriauniversitaria.it/jure-vetere-ricerche-archeologiche-prima/libro/9788849818451|titolo= Libreria Universitaria|accesso=9 giugno 2010}}</ref>.
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====I monumenti ai Caduti====
[[File:Monumento ai Caduti - San Giovanni in Fiore (2021) (2).jpeg|thumb|Il Monumento ai Caduti in Via San Francesco d’Assisi]]
[[File:Monumento al Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto - San Giovanni in Fiore.jpeg |thumb|Il Monumento al Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto (Accanto al Monumento ai Caduti)]]
[[File:Monumento ai Caduti - San Giovanni in Fiore.jpeg|thumb|Il Monumento ai Caduti in Via San Francesco d’Assisi prima dei lavori del 2021]]
Di forte impatto simbolico sono i monumenti legati ai caduti delle guerre la cui partecipazione dei sangiovannesi fu sempre consistente<ref>Nel primo conflitto mondiale i soldati sangiovannesi al fronte erano 2.700 pari ad 1/5 della popolazione complessiva {{cita|Cozzetto, 1998|164}}.</ref>, rappresentati dall{{'}}''Angelo alato (Monumento ai caduti)'' e dal ''Monumento ai caduti di guerra'' in via San Francesco d'Assisi.
 
==== Ponte della Cona ====
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** e delle ''focere'', falò rionali che vengono accesi la notte di [[Natale]]. È tradizione a San Giovanni in Fiore e in Sila, accendere la notte santa la ''focera'', con l'intento di creare quel calore di cui nella leggenda popolare tanto aveva bisogno Gesù bambino<ref>{{Cita news|autore=SaBa|titolo=Focere, che fascino!|pubblicazione=Il nuovo Corriere della Sila|giorno=05|mese=01|anno=2009|pagina=6}}</ref>.
 
Il costume tradizionale di San Giovanni in Fiore è "ù [[ritùartu]]", indossato dalla donna, che assume il nome di "pacchiana"<ref>{{cita web|url=http://www.tourcalabria.it/calabria-in-breve/tradizioni-e-folklore/un-abito-per-ogni-occasione/|titolo=Tourcalabria|accesso=31 maggio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100526192911/http://www.tourcalabria.it/calabria-in-breve/tradizioni-e-folklore/un-abito-per-ogni-occasione/|dataarchivio=26 maggio 2010}}</ref>. "U rituarto" e la "Pacchiana", sono stati oggetto di studi e di interesse da parte di [[antropologo|antropologi]] ed [[etimologia|etimologi]]. Non vi è un abito maschile locale, ma indumenti tipici come il ''manto'' (mantello) e le ''calandrelle'' (tipici calzari).
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
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==== Musei ====
* Il ''Polo museale'' è il comprensorio museale comprendente il ''[[Museo demologico dell'economia, del lavoro e della storia sociale silana]]'' e il ''[[Archivio fotografico Saverio Marra|Museo fotografico Saverio Marra]]'', entrambi posti nell'ala orientale dell'Abbazia Florense. L'importanza del Polo Museale, è confermato dal riconoscimento da parte del Ministero dei Beni Culturali, inoltre il museo fa parte del circuito regionale dei Musei calabresi<ref>{{cita web|url=http://www.iresudcalabria.it/museo.asp?id=38|titolo=IreSud Calabria, I Musei della Calabria in rete|accesso=11 gennaio 2011|dataarchivio=15 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110215101921/http://www.iresudcalabria.it/museo.asp?id=38|urlmorto=sì}}</ref>.
* Presso la navatella laterale sinistra dell'Abbazia Florense si può ammirare la ''[[Abbazia Florense#Sala esposizioni delle tavole del Liber Figurarum|Sala esposizioni delle tavole del Liber Figurarum]]'', che ospita le rappresentazioni delle tavole iconografiche fatte da Gioacchino con le spiegazioni della terminologia delle stesse.
 
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Nato da umili origini, il poeta Pasquale Spina (1915-1994)<ref>{{cita web |url=http://www.emigrati.it/sgf/Tradiz/PoesiaSPINA.asp |titolo=Emigrati.it |accesso=31 maggio 2010 }}{{cita web|url=http://www.insila.it/foto_2.asp?key=87|titolo=Pasquale Spina in una sua foto su insila.it|accesso=31 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref> si fece conoscere al pubblico sangiovannese per le sue ''[[Frassia|frassie]]'' (''farse''; il poeta di frassie è il ''frassiaru''). La [[frassia]] è una rappresentazione burlesca, tipica del paese, ma diffusa in tutta la [[Calabria]]. Queste rappresentazioni venivano "portate in scena" fra le strade cittadine, quindi cantate e recitate, nel periodo del [[carnevale]]. Le "frassie" di Spina sono riportate su testate locali e regionali, e riprese in seguito in alcuni libri sullo studio del [[dialetto calabrese]]. Egli pubblicò un solo libro, ''Ricuardi'', che raccoglie parte del suo lavoro<ref>Pasquale Spina - ''Ricùardi'' Calabria Letteraria Editrice, Arti grafiche Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz), 1989.</ref>. Ai suoi versi si sono ispirate molte opere in [[vernacolo]] che vengono rappresentate presso il teatro della cittadina [[sila]]na<ref>{{Cita news|autore=Mario Basile|titolo=Sei anni fa moriva Pasquale Spina.|pubblicazione=Il nuovo Corriere della Sila|giorno=05|mese=05|anno=2000|pagina=11}} vd. anche A.V., ''San Giovanni in Fiore, Storia-Cultura-Economia'', Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Cz) 1998.</ref>.
 
Nel linguaggio usato da Spina si può cogliere il disagio delle classi sociali più deboli<ref>{{cita web |url=http://www.jurenovo.it/?action=detail&art_id=112&sez=5&ssez=19 |titolo=Pasquale Spina - Il menestrello delicato e satirico di San Giovanni in Fiore. |accesso=31 maggio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813091127/http://www.jurenovo.it/?action=detail&art_id=112&sez=5&ssez=19 |dataarchivio=13 agosto 2006 }}</ref>, e l'aspirazione verso un mondo migliore. Le sue poesie e le sue farse vengono espresse attraverso l'uso di personaggi, come strumento più approfondito e più vicino alla realtà sociale che ha voluto raccontare<ref name="cita-Marra-2005-94"/>.
 
=== Cinema ===
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=== Cucina ===
I piatti tipici di San Giovanni in Fiore fanno largo uso dei prodotti della terra, e della montagna in particolare<ref name=autogenerato1>{{cita|Marra, 2005|p. 102}}.</ref> Base dei piatti tradizionali è la [[patata della Sila]], che trova largo impiego nelle ''“tielle”tielle'' (tegami), piatti in cui la patata accompagna altre pietanze come ad esempio il [[baccalà]], o le zucchine. Molto uso si fa dei [[funghi]] in varie pietanze, specie nelle conserve, così come ancora è diffusa la pratica delle conserve di [[melanzane]], [[zucchine]] e [[pomodoro|pomidoro secchi]] sott'olio, e comunque tutti i prodotti dell'orto<ref name="ReferenceF"/>.
 
; Il pane
[[File:Pitta.JPG|thumb|left|upright=0.7|La pitta]]
{{Citazione|[...] il pane non poteva essere buttato solo se proprio si doveva, se era indispensabile, come quando un topo ci aveva fatto la casa o quando era diventato blu e verde per la muffa...muffa… il pane non si faceva in casa. Neanche i ricchi lo preparavano in casa. In giro per il paese c'erano vari forni pubblici [...]|Anna Paletta Zurzolo, ''Pane, vino e angeli'', Iride edizioni, Soveria Mannelli (Cz), 2004}}
Alimento base e prezioso nella cultura popolare silana, il pane a San Giovanni in Fiore è sempre stato un alimento curato e perfezionato dai maestri fornai<ref>La tradizione del pane ha vissuto per molti decenni una consuetudine tipica contadina, con gli stessi contadini che portavano la farina e il lievito al forno, impastandoli sul luogo e il fornaio aveva il solo compito di cuocere il pane.</ref>. Parte di questa tradizione si ritrova nella preparazione del dolce tipico natalizio<ref name="ReferenceG">{{cita|Marra, 2005|p. 104}}.</ref>. Sono sorti nel tempo nuovi forni che non hanno mutato la qualità del prodotto<ref name="ReferenceH">{{Cita news|autore=SaBa|titolo=La filiera del pane.|pubblicazione=Il nuovo Corriere della Sila|giorno=06|mese= 02|anno=2003|pagina=6}}</ref>. Vengono preparati il pane casereccio a doppia lievitazione naturale cotto nel forno a legna, la ''[[Pitta (alimento)|pitta]]'' (focaccia di pane)<ref name="ReferenceH"/>, la ''cullura'' (ciambella di pane)<ref name="ReferenceH"/>, la ''pitta 'minata'' (fatta con i residui tolti via dalla madia)<ref name="ReferenceH"/>, e vari panini, dalla semplice “rosetta” al “pane al burro"<ref name="ReferenceH"/>. Vi sono circa 10 forni presenti in paese, alcuni dei quali esportano parte della loro produzione anche nelle regioni del nord Italia<ref name="cita-De-Luca-1998-311">{{cita|De Luca, 1998|p. 311}}.</ref>.
 
; Primi
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; La patata
[[File:Raccolta delle patate in Sila.jpg|thumb|left|upright=0.7|La raccolta delle [[Patata della Sila|patate silane]].]]
La patata, la "regina della Sila", è un prodotto recentemente riconosciuto a livello comunitario con la concessione del marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]<ref>{{cita web|url=http://www.patatadellasila.it/disciplinare%20p.a..pdf|titolo=patatadellasila.it|accesso=31 maggio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101122041910/http://www.patatadellasila.it/disciplinare%20p.a..pdf|dataarchivio=22 novembre 2010}}</ref>. La patata silana, come il pane e i prodotti dell'orto, è alla base della gastronomia sangiovannese. Usata come contorno e come ammendamento per tantissime pietanze locali, la patata fa parte del patrimonio gastronomico locale; sono diffusi piatti di ''tiella'' (lett. Teglia –teglia, tegame), ovvero un preparato a base soprattutto (ma non solo) di patate con l'aggiunta di un secondo ingrediente che può essere il [[baccalà]], la [[zucchina]] e altri ancora.
 
; Latticini
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; Insaccati e altre specialità
Al già citato protagonista della tavola calabrese, il maiale, si legano gli insaccati calabresi e sangiovannesi, diffusi anche nel resto d'Italia: la salsiccia calabrese, la [[soppressata]], il [[capicollo]], la [[spianata calabrese]] e il prosciutto piccante. Molto diffusa anche a San Giovanni in Fiore è la [[sardella]], pietanza tipica delle aree ioniche, specie a [[Crucoli]], utilizzata come antipasto. Anche le olive meritano una menzione; un variegato trattamento, fatto su questo prodotto, lo ha posto come alimento fra i principali della tavola sangiovannese. Tradizionali sono le ''olive ammaccate '' (olive schiacciate), messe in salamoia, preparate con un po' di piccante, o addolcite con prezzemolo ed aglio. Vi sono poi le olive infornate e le olive nere. Un prodotto un tempo molto più diffuso, relegato ai margini della cucina sangiovannese, sono le conserve di [[Sardina pilchardus|sarde]].
 
; Dolci tipici
[[File:Pitta 'mpigliata 1.jpg|thumb|upright=0.7|La pitta 'mpigliata]]
I dolci tipici di San Giovanni in Fiore si rifanno alla tradizione popolare del centro sud e della Calabria in particolare. Diffusi sono i dolci come le [[zeppola|zeppole]]<ref name="ReferenceG"/>, i [[turdilli]] (dolci fatti con il [[miele]])<ref name="ReferenceG"/>, i [[Muccellato|muccellati]]<ref name="ReferenceG"/>, i [[Mastacciuolo|mastacciuoli]] (preparati con pasta di miele, ripieni di [[mandorle]] e [[cioccolato]], molto simili alla [[Reggio Calabria|reggina]] [['Nzuddha]])<ref name="ReferenceG"/>. Il dolce tipico, preparato in occasione delle festività natalizie è la "[[pitta 'mpigliata]]"<ref>{{cita web|url= http://www.ars-alimentaria.it/schedaProdotto.do?idProdotto=66653&siglaRegione=&tipologia=|titolo= ars-alimentaria|accesso= 31 maggio 2010|urlmorto= sì}}</ref>.
 
===Eventi===
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=== Terziario servizi e commercio ===
[[File:San Giovanni in Fiore (CS) - Palazzomunicipio - Municipale03.jpegjpg|thumb|Il Palazzo Municipale]]
Il ''terziario pubblico'' è il settore più cospicuo dell'economia sangiovannese, trovando impiego una gran parte della forza lavoro della cittadina. Ciò è favorito dall'impiego pubblico nell'amministrazione, ma anche nell'[[ospedale]] cittadino. A questi si aggiungono gli impiegati che trovano lavoro nei [[assicurazione|servizi assicurativi]], nei [[banca|servizi bancari]] (con 6 banche sul territorio), e nel ''servizio all'impresa''. Quest'ultimo è un settore a forte crescita e molto attivo, grazie alle [[casa editrice|case editrici]] e alle tipografie presenti, che soddisfano una domanda non solo interna ma anche estesa alla provincia ed alla regione, e soprattutto molto attivi sono i laboratori video/fotografici, con professionisti che operano e lavorano prodotti provenienti da aziende di tutt'Italia<ref>{{cita|De Luca, 1998|p. 309}}.</ref>.
Il settore del ''commercio'', è stato, assieme all'edilizia, il settore trainante dello sviluppo economico negli anni settanta e ottanta, favorito dalla posizione baricentrica della cittadina tra i centri provinciali di [[Cosenza]] e [[Crotone]], molto sviluppato sia nel settore abbigliamento che in quello ricreativo/ristorativo (bar, rosticcerie, ristoranti e pizzerie). È comunque ampio il ventaglio dell'offerta commerciale, che non presenta vuoti di settore, se si escludono i grandi contenitori dei Centri commerciali.
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=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e interurbani di San Giovanni in Fiore vengono svolti con servizi regolari di autobus gestiti dalle [[Ferrovie della Calabria]]<ref>{{cita web|url=http://www6.asmenet.it/sangiovanniinfiore/index.php?action=index&p=275|titolo=Sito comune di San Giovanni in Fiore|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122216/http://www6.asmenet.it/sangiovanniinfiore/index.php?action=index&p=275#|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it/index.php?action=index&p=261|titolo=Orari autobus da San Giovanni in Fiore per Cosenza e per Crotone|accesso=6 giugno 2010}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
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== Sport ==
=== Calcio ===
Il calcio è lo sport più praticato. La prima squadra locale fu la ''Sangiovannese'' che giocò nella prima metà del secolo scorso, sostituita nel 1947 dalla ''Silana'', la nuova principale squadra locale. La Silana durante il corso della sua storia non ha mai gareggiato in campionati professionistici raggiungendo come massimo traguardo, la partecipazione nel campionato di serie D (Dilettanti), durante la seconda metà degli anni novanta. NellaAttualmente, stagionele insquadre corsodi lacalcio Silanasono Calciodue, non compare in nessun campionato dilettantisticoF.C. DopoSilana, 71e anniStelle SanAzzurre Giovanni in Fiore perde la sua squadra di calcioSilana.
 
=== Calcio a 5 ===
Il [[calcio a 5]] è uno sport che si è diffuso solo negli ultimi anni, precisamente dal 2001 con la costituzione ufficiale della prima squadra di calcio a 5 della cittadina, ossia l{{'}}''Oratorio San Francesco''<ref>{{cita web|url=http://www.oratoriosf.it/index2.asp|titolo=Oratorio San Francesco|accesso=6 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090428144247/http://www.oratoriosf.it/index2.asp|dataarchivio=28 aprile 2009}}</ref>. La squadra locale milita nel campionato di serie C1 durante la stagione 2009/2010.
 
=== Pallavolo ===
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La pallavolo è insieme al calcio l'attività sportiva storica della cittadina, sviluppatasi molto durante gli anni novanta.
La squadra locale di pallavolo è la ''Silan Volley'' (poi diventata ''Volley SGF''), fondata nel 1983, ha conosciuto nel corso della sua esistenza, alti e bassi, con l'apice della carriera sportiva culminato a fine anni novanta con la disputa per 2 anni del campionato di serie B2.
La “Volley SGF” ha disputato il campionato di serie C. Guidata dal presidente Antonio Atteritano e dall'allenatore Salvatore Cocchiero, la squadra oramai è molto conosciuta in ambito regionale (il presidente Atteritano è il vicepresidente regionale della [[Fipav]] Calabria), ed ha una scuola volley che conta più di 100 iscritti<ref>{{cita web|url=http://www.volleysgf.it/Index2.asp|titolo=VolleySGF|accesso=6 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110208143200/http://www.volleysgf.it/index2.asp|dataarchivio=8 febbraio 2011}}</ref>.
 
=== Sci di fondo ===
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=== Sci alpino ===
Lo sci da discesa è praticabile presso la frazione di [[Lorica (San Giovanni in Fiore)|Lorica]], attrezzata con impianti di risalita, che dal villaggio portano sulla cima di monte [[Botte Donato]], il monte più alto della [[Sila]]. Lo sci da discesa, nato sui monti silani negli anni settanta, ha fatto registrare una grande diffusione specie nell'ultimo decennio. Nel villaggio sono presenti alcune "Scuole sci"<ref>{{cita web|url=http://www.sciclublorica.it/home.html|titolo=Sci Club Lorica|accesso=6 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.scuolascilorica.it/home/|titolo=Scuolasci Lorica|accesso=6 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110419014239/http://www.scuolascilorica.it/home/|dataarchivio=19 aprile 2011}}</ref> impegnate in competizioni interregionali e nazionali.
 
=== Altro ===
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==== Stadio comunale ====
[[File:Stadio Valentino Mazzola le tribune.jpg|thumb|Interno del "Valentino Mazzola"]]
Lo stadio comunale ''Valentino Mazzola'' è il più grande di San Giovanni in Fiore. Realizzato su uno spiazzo rurale, assunse la forma attuale grazie al progetto di trasformazione avvenuta negli anni ottanta<ref>Alessino Alessio, ''Noi della Silana'', Edizioni Puzzle, 1994 San Giovanni in Fiore, p. 10</ref>: ha una sola tribuna, coperta nella parte centrale, il manto in erba naturale (l'unico stadio della cittadina ad averlo) e può ospitare circa 1.500 persone, ed è intitolato a [[Valentino Mazzola]], calciatore del [[Torino F.C.|Torino]], scomparso nella [[Tragedia di Superga]]. Vi disputa le partite interne la squadra locale (''Silana 1947''). Fino agli anni ottanta è stato un campo di calcio in terra battuta, con una tribuna popolare in legno, senza norme di sicurezza accettabili<ref>{{cita web|url=http://www.almanaccocalciocalabria.it/campionati/squadre.asp?id=48|titolo=Almanacco del Calcio in Calabria|accesso=6 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080414185234/http://www.almanaccocalciocalabria.it/campionati/squadre.asp?id=48|dataarchivio=14 aprile 2008}}</ref>. Nell'ultimo decennio ha ospitato i ritiri estivi di alcune squadre di [[Serie B]] ([[Associazione Calcio Rinascita Messina|A.C.R. Messina]], [[Unione Sportiva Avellino|Avellino U.S.]] {{Calcio Crotone|N}} e Reggina Calcio)<ref>{{cita web|url=http://www.messinasportiva.it/news.php?id=3038&tabella=articoli&sport=2|titolo=Messina sportiva|accesso=9 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/Notizie/Calcio/38319/Pisa,+preso+Degano+Ora+Siqueira|titolo=Corriere dello Sport|accesso=8 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==== Palazzetto dello sport ====
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* {{cita libro|nome=Pasquale| cognome=Lopetrone|titolo=La Chiesa Abbaziale Florense di San Giovanni in Fiore|anno=2002| editore=Librare|città=San Giovanni in Fiore (Cs)|isbn=88-88637-09-5|cid=Lopetrone, 2002}}
* Pasquale Lopetrone, ''I luoghi di Gioacchino - La chiesa dell'archicenobio florense di San Giovanni in Fiore'', in "Abate Gioacchino, organo trimestrale per la causa e la canonizzazione del servo di Dio Gioacchino da Fiore", N. 2-3&nbsp;2004, Stampa Grafica Cosentina, anno 2004, pp.&nbsp;XCV-CVII.
* {{cita libro|autore= Pasquale Lopetrone |capitolo= Fara, Fiore, San Giovanni in Fiore |curatore= D. Maestri, G. Spadafora |titolo= Ambiente e architetture di San Giovanni in Fiore |città= Roma |editore= Gangemi Editore |anno=2008 |ISBN= 978-88-492-1568-7 |pp= 189–202189-202 |cid= Lopetrone, 2008 }}
* {{cita libro|Pasquale| Lopetrone|Atlante delle fondazioni Florensi|2006|Rubbettino Editore|Soveria Mannelli (Cz)|isbn=88-498-1626-X|cid=Lopetrone, 2006}}
* Pasquale Lopetrone, ''Religiosi del Cosentino - Gioacchino da Fiore- Luoghi, Predicazioni, itinerari spirituali'', Catalogo della sezione della mostra, San Giovanni in Fiore 2000, Edizioni Pubblisfera.
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* Pasquale Lopetrone ''L'effigie dell'abate Gioacchino da Fiore'', in VIVARIUM - Rivista di Scienze Teologiche- Anno XX- n.3, Pubblisfera, San Giovanni in Fiore (Cs) 2013, ISBN 978-88-97632-26-9.
* {{cita libro|autore= Pasquale Lopetrone |titolo= Monastero di San Giovanni in Fiore. Repertorio del Cartulario dal 1117 al 13 settembre 1500 |url= https://issuu.com/pas.lopetrone/docs/repertorio_cartulario_mon_sgf |editore= Edizioni Pubblisfera |città= San Giovanni in Fiore |anno= 1999 }}
* {{cita articolonews|autore= Pasquale Lopetrone |titolo= La cripta dell’arcicenobio Florense: strutture originarie e superfetazioni storiche |rivista= Florensia |numero= n. 13-14 (Comunicazioni al 5º Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti, San Giovanni in Fiore settembre 1999) |città= Bari |anno=2001 |editore= Edizioni Dedalo |pp= 203–258203-258 }}
* Pasquale Lopetrone, ''Palazzo Barberio di San Giovanni in Fiore'', in ''Un presidio di Civiltà Dimore Storiche vincolate in Calabria'', (a cura di G. Cerando), Soveria Mannelli (CZ) 1998, Rubbettino Editore 1998, pp.&nbsp;195–199.
* Pasquale Lopetrone, ''Architettura florense delle origini'', in AA. VV., ''Gioacchino da Fiore'', Librare S. Giovanni in Fiore (CS) 2006, pp.&nbsp;73–87. vol. 17x24, pp.&nbsp;73–87.