Arsiero: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Arsiero
|Panorama = Panorama di Arsiero con la Chiesa 1di San Michele.jpg
|Didascalia = Chiesa arcipretale di Arsiero vista da nord-est
|Bandiera = Arsiero-Gonfalone.png
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|Data elezione = 27-5-2019
|Data istituzione =
|Abitanti = 3056
|Note abitanti = {{Istat|024|7|2024}}
|Aggiornamento abitanti = 29-2-2024
|Sottodivisioni = [[Castana (Arsiero)|Castana]]<ref>[https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-vi-arsiero.pdf Comune di Arsiero - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti = [[Cogollo del Cengio]], [[Laghi (comune)|Laghi]], [[Lastebasse]], [[Posina]], [[Tonezza del Cimone]], [[Valdastico]], [[Velo d'Astico]]
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}}
 
'''Arsiero''' (''Arsiero'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3056Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]] in [[Veneto]].
 
== Geografia fisica ==
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Il periodo delle guerre napoleoniche fu tormentato da grandi carestie ed epidemie, tanto che morirono di fame centinaia di persone; la situazione migliorò dopo il 1815 con il passaggio sotto il [[Regno Lombardo-Veneto]].
 
Nel [[1852]] Arsiero ebbe la prima illuminazione pubblica a petrolio e, dopo l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], nel [[1872]], il primo ufficio postale. Nell'ultimo quarto di secolo nella zona di Schio e in tutto l'Alto Vicentino si svilupparono nuove industrie e migliorò di molto la situazione economica; ad Arsiero sorse e si sviluppò la Cartiera Rossi.
 
Nel 1882-1889 vi fu il movimento franoso del Brustolè, la parte del [[monte Priaforà]] che sovrasta il torrente Posina nella strettoia degli ''stancari''; movimento franoso ricomparso con l'alluvione del 1966<ref>Ora monitorato mediante paline in cemento poste sopra la frana, la cui distanza è misurata da sopra gli ''stancari''.</ref>.
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Il periodo di sviluppo e di relativo benessere venne interrotto dallo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Il 18 maggio 1916 Arsiero fu abbandonata e occupata dal 27 maggio al 26 giugno di quell'anno dalle truppe del XX Corpo d'armata [[Impero austro-ungarico|austro-ungarico]]; fu la postazione più avanzata raggiunta dalle [[forze armate dell'Impero austro-ungarico]] durante la cosiddetta "offensiva di primavera" o ''[[Battaglia degli Altipiani|Strafexpedition]]''. Nel tentativo, poi riuscito, di riconquistare il paese, l'abitato fu duramente bombardato dal [[Regio esercito]] italiano, che distrusse a cannonate anche il tetto della chiesa arcipretale, mai più ripristinato nella situazione originaria.
 
Arsiero ritornò italiana alla fine di giugno, dopo che gli austriaci si furono ritirati dal fondovalle per attestarsi su posizioni più sicure e inespugnabili. La popolazione però vi fece ritorno solo ai primi del [[1919]] per iniziare la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti. Qualche anno dopo, nel [[1925]], al centro del Cimitero militare venne anche costruito l'[[Cimitero militare monumentale di Arsiero|Ossario monumentale]] con lampada votiva<ref name = Brazzale11/>.
 
Dopo la fine della guerra, spostati i confini con l'annessione del Trentino, il paese cominciò a perdere la sua importanza. Tuttavia ancor oggi, per diversi motivi e servizi — commercio, lavoro, scuola, vicariato diocesano, servizio veterinario, iniziative turistico-culturali — gravitano su Arsiero i paesi dell'[[Unione montana Alto Astico]] e dell'[[Unione montana Pasubio Alto Vicentino]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] otto famiglie di profughi ebrei (23 adulti e 7 minori) furono internate ad Arsiero. Dopo l'8 sett.settembre 1943 giunse ai carabinieri l'ordine di arresto, che fu eseguito nel dic.dicembre 1943successivo per 9 ebrei ancora presenti in paese (la maggior parte degli internati si era data irreperibile gia' nell'ottobre, riparando in [[Svizzera]]). Sei degli arrestati furono deportati a fine gennaio 1944 ad [[Auschwitz]], dove trovarono la morte. I 3 rilasciati in quanto ritenuti membri di famiglia "mista" fuggirono anch'essi in Svizzera.<ref>[https://www.internamentoveneto.it/centro-studi-internamento-deportazione/ebrei-stranieri-internati-in-veneto/ebrei-stranieri-internati-in-provincia-di-vicenza/biografie-degli-ebrei-stranieri-internati/ebrei-stranieri-internati-ad-arsiero/ Ebrei stranieri internati ad Arsiero].</ref>
 
Il territorio del comune continuò ad essere teatro di tragici eventi soprattutto legati alla guerra civile. Si ricordano in particolare la fucilazione di 6 partigiani catturati al termine dello scontro a località Cuso ed al ponte di Pontare nel comune di [[Zanè]], avvenuta il 27 aprile 1945. A guerra terminata poi, il 19 maggio 1945 ha avuto luogo la strage di Costalonga, in cui nell'omonima località un gruppo di ex partigiani forlivesi uccise 12 militi della B.N.[[Brigate Nere|Brigata Nera "Capanni"]], dopo averli prelevati da Thiene ove erano incarcerati.
 
Nel 1944 l'oratorio di San Rocco venne fatto saltare dai partigiani.
 
Nel [[secondo dopoguerra]], un avvenimento di particolare rilievo fu l'alluvione del 4 novembre [[1966]], che arrecò danni non indifferenti all'assetto del territorio e alle industrie della zona.
 
=== Simboli ===